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In una fabbrica del Sud. Si rimaneva solo numeri
"Il libro raccoglie la mia esperienza di fabbrica con intenzione di portare alla luce le realtà di quell’incredibile mosaico vissuto. Sono pezzi di storia mai emersa e non più recuperabili. Tanti appena usciti da quei cancelli hanno capito quanto la fabbrica li avesse derubati e deturpati. Solo alla fine hanno capito di essere stati semplici numeri di un grande ingranaggio e usati fino allo stremo. E ci si domanda: ne è valsa la pena soffrire così per un pezzo di pane? Lo scopo di queste testimonianze non vuole cercare solo di far comprendere cosa fossero realmente quei luoghi, ma riportare un monito alle generazioni future, far comprendere a cosa portano avventure così totalizzanti. L’umanità non può ignorare il passato nell’intraprendere decisioni future. È fondamentale non perdere la memoria di quell’immaginario collettivo, di quella stagione immersa in un inquinamento mentale senza precedenti nella realtà siracusana apportando guasti socio-ambientali tremendi. È la dimostrazione, che ancora una volta, il sud è stato trattato da colonia da dopo l’invasione garibaldina. Anche l’intero territorio è stato trattato da questi moderni invasori come un numero da usare fino in fondo. Oggi, con il sito in dismissione e la conseguenza di tante macerie che vengono etichettate e portate via, anche i lavoratori si sentono rifiuti, da etichettare e mandare via di cui l’azienda vuole disfarsi al più presto, perché oramai tutto è diventato provvisorio.""""" -
Almighty God. Opere/works 1979-2007. Catalogo della mostra (31 marzo-23 giugno 2007. Ediz. italiana e inglese
Il volume è edito in occasione della prima mostra personale tenuta in Europa dell'artista africano Almighty God, nato a Kumasi, in Ghana, nel 1950. Avvicinatosi alla pittura giovanissimo, Almighty God - ""Dio Onnipotente"""" pseudonimo con cui Kwame Akoto firma tutte le sue opere da quando si è accostato alla setta cristiana House of Faith Ministries, di cui è un fervente predicatore e che molto ha influito sulla sua arte - ha suscitato la curiosità e l'interesse di riviste internazionali e studiosi d'arte africani ed europei, colpiti dalla potente e inequivocabile qualità delle sue opere. Il catalogo che accompagna questa mostra è il primo volume monografico sul suo lavoro: la riproduzione delle opere è preceduta da tre interventi dei curatori della mostra e arricchita da apparati bio-bibliografici."" -
Le pitture del Duomo di Siena
Il volume, facente parte di una serie di pubblicazioni dedicate alla cattedrale di Siena, una delle più insigni d'Europa sia per la sua struttura sia per le opere ivi contenute, si presenta al lettore come una sorta di catalogo degli affreschi e dei dipinti che si alternano all'interno del sacro tempio, costituendone la preziosa decorazione. Di notevole interesse risulta la schedatura riguardante le pale degli altari del duomo, poco conosciute dal pubblico più vasto e che meritano invece una focalizzazione in quanto assai rappresentative della pittura intorno al XVII secolo e non solo di ambito locale: basti pensare a pittori quali Carlo Maratti e Mattia Preti. La novità consiste nella struttura medesima del libro, una sorta di ""guida"""" alle pitture del duomo, a partire dalla prima opera che si trova all'ingresso di destra, per proseguire verso la cappella del Voto, il transetto destro, l'abside con il ciclo di Domenico Beccafumi, il transetto sinistro, la cappella di San Giovanni Battista e la Libreria Piccolomini, entrambe opera di Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio - di cui si sono svolte questo anno le celebrazioni per il 550° anniversario della nascita - fino alla parete della navata sinistra in cui sono collocate varie pale: la serie si conclude con le due prove del pittore Francesco Trevisani, di cui si segnala il Martirio dei Santi Quattro Coronati, un dipinto di grande intensità che i visitatori della cattedrale possono ammirare appena dentro il portale di sinistra."" -
Delvaux e il surrealismo. Catalogo della mostra (Mamiano di Traversetolo, marzo-giugno 2013)
Il catalogo è dedicato al grande artista belga Paul Delvaux (Antheit les Huy, 1897 - Furnes, 1994), uno dei protagonisti della stagione del Surrealismo, movimento d'avanguardia nato nel 1924 a seguito della pubblicazione del Manifesto di André Breton. L'opera conturbante e scandalosa dell'artista, intrigante creatore di atmosfere oniriche, viene ripercorsa alla luce di una questione enigmatica, ovvero l'adesione o meno dell'artista al dettato del movimento surrealista. Infatti, pur trovando fonte d'ispirazione in De Chirico - dichiarato punto di riferimento per i surrealisti - e in Magritte, e pur avendo partecipato a ""L'Exposition surréaliste"""" nel 1938 a Parigi con Max Ernst, e Man Ray, oltre che Magritte e De Chirico, Delvaux negava questa adesione, definendosi piuttosto un """"realista poetico"""". Il volume, nell'indagare questo aspetto interessante di Delvaux, presenta circa ottanta opere scandite tematicamente - Il paesaggio, L'enigma della ferrovia, Il mistero femminino, Le coppie, La classicità, Gli scheletri - affiancate da opere di confronto e accompagnate da numerosi testi storico critici. Completano il volume apparati biografici. Saggi: Arturo Carlo Quintavalle, Stefano Roffi, Laura Neve, Mauro Carrera. Appendice: Elisa Barilli, Pierre Ghêne, Paul-Aloïse De Bock."" -
Villa Girasole. La casa rotante. Ediz. italiana e inglese
Alla fine degli anni venti del Novecento l'ingegnere Angelo Invernizzi aveva concepito l'idea singolare di edificare in cemento armato, tra le belle colline d'origine, a oriente di Verona, una casa di villeggiatura rotante, per sé e la propria famiglia. I lavori di costruzione di quello che si può definire un capolavoro eccentrico dell'architettura del XX secolo, iniziarono nel giugno 1931 e terminarono nel 1935. Il libro, nella prima parte, racconta la storia della villa, documentando il progetto e le vicende costruttive dell'opera ciclopica. La seconda parte del volume presenta la villa nella sua veste attuale, attraverso le recenti fotografie realizzate da Enrico Cano. -
Alma-Tadema e i pittori dell'800 inglese. La collezione Pérez Simón
Sul clima di riscoperta da parte di musei e collezionisti della pittura vittoriana, il volume presenta un'ampia rassegna dedicata ai grandi artisti di questa stagione, che si apre con il regno della regina Vittoria (1837-1901) e si conclude con quello di suo figlio Edoardo VII (1901-1910): fra i pittori spiccano i nomi di Lawrence Alma-Tadema (1836-1912), Frederic Leighton (1830-1896), Edward Coley Burne-Jones (1833-1898), Albert Joseph Moore (1841-1893) e John William Waterhouse (1849-1917). Celebrazione della bellezza femminile e adesione alla cultura classica costituiscono il fil rouge che unisce le opere di questi artisti, che pure attingono a diverse fonti di ispirazione, muovendosi tra antichità reinventata, leggende medievali e atmosfere di romantico languore e raffinata indolenza. La donna, sotto la parvenza di un'eroina medievale o di un personaggio shakespeariano, assume i tratti di una vera e propria musa, di un'ammaliatrice o di un'amante melanconica, incarnando così tutti i sogni dell'età vittoriana. Le opere provengono dalla collezione Pérez Simón, una delle più ricche raccolte private di opere vittoriane, che Juan Antonio Pérez Simón sta riunendo a Città del Messico da una trentina d'anni a questa parte. -
Piero Della Francesca. Indagine su un mito
Il volume ripercorre il mito che si è affermato, nel corso di cinque secoli, intorno alla figura di Piero della Francesca, tra arte, critica e ricerca storiografica. Partendo dalla produzione artistica di Piero e dalle opere dei più grandi artisti del Rinascimento, il volume traccia i termini della fortuna del pittore, dall'oblio alla grande riscoperta in età moderna. Definito da Luca Pacioli ""il monarca della pittura"""", Piero della Francesca viene studiato nell'Ottocento e il fascino della sua pittura assimilato da artisti sperimentali, da Degas ai macchiaioli, dai postimpressionisti a Cézanne. Ma è nel Novecento che si costruisce il suo mito, anche attraverso gli scritti dei suoi principali interpreti, da Bernard Berenson a Roberto Longhi. La costante attenzione portata allo studio della sua opera, - affascinante quanto misteriosa - e la centralità che gli viene riconosciuta nel panorama del Rinascimento italiano, lo portano a essere preso a modello da pittori che ne apprezzano di volta in volta l'astratto rigore formale, la norma geometrica, e l'incanto di una pittura rarefatta e sospesa. La fortuna novecentesca dell'artista è raccontata attraverso il confronto di artisti italiani quali Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi con stranieri del calibro di Balthus e Hopper, che hanno consegnato l'eredità di Piero alla piena e universale modernità."" -
Valery Koshlyakov. Catalogo della mostra (Mosca, settembre-novembre 2016). Ediz. illustrata
Valery Koshlyakov is one of the most authoritative and interesting voices of contemporary Russian art and this volume traces his complex artistic development from his debut at the Rostov Academy and his participation in the avant-garde group “Art or Death”, to his work for the Biennials in Venice and Saõ Paulo. A development characterised by great experimentations and works that matured in parallel with the great political, social and economic changes that have so radically transformed Russia since the 1980s. A fascinating intersection of history, culture, politics and art that saw Valery Koshlyakov’s work gather up the stimuli and emotions of this great historical change, placing his own language into the most radical expressions of contemporaneity. Today Koshlyakov lives and works between Moscow and Paris, his works have been exhibited in the most prestigious international arts events and are part of the permanent collections of some of the most important museums in the world. This book brings together, along with several critical and philosophical essays on Koshlyakov’s work, a very rich iconographic documentation of his entire oeuvre: from the grand installations to the little Iconus, from the paintings to the “cardboard” works, from the drawings to the sculptures, it forms an essential point of reference to know and study one of the greatest Russian artists alive today. -
Federico Seneca (1891-1976). Sgno e forma nella pubblicità
Federico Seneca (1891-1976) è uno dei maestri indiscussi della grafica pubblicitaria del Novecento. Dai manifesti liberty per la stazione balneare di Fano, sua città d'origine, approda a una visione futurista e all'Art déco, per giungere poi, con l'inizio degli anni cinquanta, a una moderna sintesi delle forme. Durante la sua carriera collabora con le più innovative aziende del tempo: Perugina, Buitoni, Rayon, Cinzano, Talmone, Stipel, Panettoni Sala, Salchi, Lane BBB, Agip e Ramazzotti. Viene qui presentata un'ampia selezione dei suoi lavori: manifesti, grafiche, insegne, loghi e le sculture in gesso utilizzate come bozzetti per le figure che animavano le sue pubblicità. -
Franco Mazzucchelli. Azioni/Actions 1964-1979. Catalogo della mostra (Milano, 8 marzo-10 giugno 2018). Ediz. italiana e inglese
Dalla metà degli anni sessanta Franco Mazzucchelli realizza i celebri Abbandoni: grandi sculture gonfiabili lasciate in spazi pubblici naturali o urbani alla mercé dei passanti, che diventano non solo spettatori, bensì inconsapevoli performer. Contestualmente alle azioni, dal 1964 al 1979 l'artista concepisce e produce una serie di opere documentative accostando le fotografie degli interventi pubblici a scritte, elementi grafici e ritagli di materiale plastico. La traccia dell'intervento performativo diviene così opera d'arte. -
Antonino Leto. Tra l'epopea dei Florio e la luce di Capri. Catalogo della mostra (Palermo, 13 ottobre 2018-10 febbraio 2019). Ediz. a colori
«Antonino Leto venne a Capri verso il 1890, quando già la sua fama si era affermata con le grandi composizioni che lo collocarono fra i migliori coloristi del suo tempo; con ""I Funari di Torre Annunziata"""", """"La sciavica"""", """"La passeggiata alle Cascine"""" e """"La pesca del tonno"""". Venne a noi ancora giovane minato già dai mali che ne travagliarono lo spirito e ne martoriarono il corpo per vent'anni, sino alla fine, dolorosissima e triste. La sua sofferenza fisica fu quasi continua e fu essa che gli conferì un abito austero, solitario, di vita, nel quale i gelosi non seppero che vedere l'asprezza di un carattere temprato alle più dure necessità. Solo chi lo conobbe da vicino poté arrivare a sondare la profondità del suo animo mite e buono ed a scoprirvi quel fondo di bonaria ironia che ne rendeva la compagnia piacevole e cara. Io fui tra quei fortunati e mi è grato ricordare oggi, scrivendo di Antonino Leto, nell'istesso studio che egli occupò per lungo tempo nella nostra casa, le ore piacevolissime che il """"maestro"""" non disdegnava passare in intima comunione col giovane amico di quei tempi» (Edwin Cerio, 1923)"" -
Dal nulla al sogno. Dada e surrealismo. Dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen. Catalogo della mostra (Alba, 27 ottobre 2018-25 febbraio 2019). Ediz. illustrata
Le opere rare e preziose della Collezione surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam raccontano, insieme a riviste, documenti, fotografie, film e volantini, come la rivoluzione del Surrealismo sia fiorita accanto all'eversione Dada, nel cuore dell'Europa, in un momento nero e insensato della sua storia. Il movimento surrealista, nato ufficialmente nel 1924 e guidato perentoriamente dal ""pontefice"""" André Breton, ha esplorato temi e ambiti - come la psicanalisi e l'erotismo - del tutto nuovi alla ricerca artistica, rovesciando, attraverso un 'gioco serissimo', modelli e aspettative borghesi, influenzando così in maniera bruciante tutte le avanguardie del XX secolo e inaugurando un rapporto spregiudicato con la nascente cultura di massa, in particolare grazie alla figura di Dalí. Il volume, promosso dalla Fondazione Ferrero di Alba con la cura di Marco Vallora, è una ricognizione a più voci sugli aspetti della storia e dell'azione di Dada e Surrealismo, con indagini letterarie, filosofiche e scientifiche, richiami a figure di progenitori più o meno illustri, saggi e testimonianze di prima mano, improvvise aperture su fatti e vicende biografiche dei protagonisti. Tra questi, l'eccentrico gentiluomo inglese Edward James, collezionista e mecenate di Magritte e Dalí. Il suo volto (non) ci guarda dal celebre ritratto di Magritte in copertina e ci accompagna """"dal Nulla al Sogno"""", """"dalle spiagge brulle e nichiliste del Dadaismo alla ricarica dell'energia surrealista"""". Saggi e interventi di: Giorgio Agamben, Giovanni Amelino-Camelia, Marcello Barison, Pietro Bellasi, Alessandro Botta, Maurizio Cecchetti, Andrea Cortellessa, Hanneke de Man, Paolo Fabbri, Marco Enrico Giacomelli, Sergio Givone, Valerio Magrelli, David Pigeret, Luigi Sansone, Antonella Sbrilli, Marco Vallora, Saskia Van Kampen-Prein, Andrea Zucchinali."" -
Gli animali nell'arte dal Rinascimento a Ceruti. Catalogo della mostra (Brescia, 19 gennaio-9 giugno 2019). Ediz. a colori
Una prestigiosa selezione di dipinti di maestri del Rinascimento e del Barocco italiano, da Bachiacca a Campi, da Guercino a Giordano, da Recco a Zuccarelli fino a Ceruti, dimostra come gli animali abbiano da sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia dell'arte. Gli artisti, infatti, li hanno spesso raffigurati sia in rappresentazioni autonome, sia in compagnia dell'uomo, soprattutto nell'ambito della ritrattistica. Inoltre, traendo spunto dai testi biblici, hanno licenziato tele nelle quali l'animale è l'assoluto protagonista, come nell'episodio dell'arca di Noè, oppure comprimario, quale attributo iconografico dei santi più venerati: Girolamo con il leone, Giorgio con il drago, Giovanni Battista con l'agnello. Senza dimenticare i soggetti ispirati dalla letteratura classica, quali Prometeo e l'aquila, Leda e il cigno, Diana cacciatrice e il Ratto di Europa, e gli affascinanti personaggi della maga Circe - che aveva il potere di trasformare i suoi nemici in animali - e di Orfeo che, suonando la lira con impareggiabile maestria, incantò le fiere e la natura. Un rapporto unico e millenario quello che lega uomini e animali, eternato in dipinti di incantevole bellezza, che questo volume vuole riscoprire e portare ancor di più all'attenzione della società contemporanea. -
Attilio Prevost (1890-1954). Una vita in prima linea. Ritratto dell'inventore della moviola. Ediz. illustrata
"Una vita in prima linea"""" dà finalmente un nome all'autore di tante foto della Grande Guerra entrate nell'immaginario collettivo e all'inventore della moviola orizzontale. La biografia dell'ingegnere Attilio Prevost (1890-1954) si sfoglia come un album di ricordi raccontati dalla nipote e figlia adottiva Annamaria Lari Prevost. Croce di guerra al valor militare, il tenente Prevost combatté al servizio della Sezione cinematografica del Comando supremo del regio esercito, scattò migliaia di immagini e documentò con la sua cinepresa Prevost 35mm la prima linea del fronte. Geniale pioniere della cinematografia, fondò con la moglie Elena Lanzoni le Officine Prevost, azienda tra le più conosciute del cinema italiano. Sulle sue moviole montarono i loro film registi del calibro di De Sica, Fellini e Orson Welles." -
Andrea Chiesi. Eschatos. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie le serie pittoriche realizzate da Andrea Chiesi, dal 2000 al 2018. Il titolo Eschatos - 'Ultimo' - rimanda all'attitudine propria dell'uomo, che da sempre si è interrogato sul destino ultimo, sulla fine delle cose, sul senso dell'esistenza anche attraverso l'arte. Con una pittura realista, intrisa di malinconia, Andrea Chiesi indaga strutture architettoniche di una modernità velocemente obsoleta, dipingendo il tempo dell'abbandono. Ogni serie è introdotta da un testo dell'artista. Il volume accoglie inoltre una lettera introduttiva di Giovanni Lindo Ferretti, un intervento di Maria Grazia Calandrone e un'intervista raccolta da Franco Fanelli, ed è completato da apparati biografici. ""Considero questo libro, selezione e raccolta di tuoi dipinti, olio su tela, del terzo millennio, un po' riflessione teologica un po' testo devozionale: il libro dell'abbandono."""" (Giovanni Lindo Ferretti)"" -
Il polittico Griffoni rinasce a Bologna. La riscoperta di un capolavoro. Ediz. a colori
Il polittico Griffoni di Francesco del Cossa e Ercole de' Roberti è uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano. Risplendente di colori pregiati e di oro, racchiuso in una monumentale carpenteria lavorata dall'intagliatore cremasco Agostino de' Marchi, il superbo manufatto artistico decorava in origine l'altare della cappella posseduta da Floriano Griffoni nella basilica di San Petronio a Bologna. Nei primi decenni del Settecento, l'ancona viene smembrata per lasciare posto a nuovi arredi e le sue porzioni figurate, ridotte in quadri da stanza, nel corso dell'Ottocento sono disperse lungo le rotte del mercato antiquario e del collezionismo. Il volume indaga quest'opera complessa attraverso un riesame della pluriennale vicenda, storica e filologica, che ha consentito di assegnare una corretta paternità e una plausibile collocazione ai dipinti, oggi divisi in nove prestigiose sedi museali: National Gallery di Londra, National Gallery of Art di Washington, Louvre di Parigi, Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Pinacoteca di Brera, Musei Vaticani, Fondazione Cini di Venezia, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e Villa Cagnola di Gazzada. -
Marcello Dudovich al tempo della committenza aeronautica 1920-1940. Ediz. illustrata
Il volume prende spunto dalla rinnovata fruibilità di alcuni dipinti murali realizzati da Marcello Dudovich (Trieste, 1878 - Milano, 1962) negli ambienti di Palazzo Aeronautica a Roma, per indagare un capitolo poco conosciuto della biografia del grande cartellonista pubblicitario. Dudovich fu chiamato da Italo Balbo a decorare gli spazi accessori del Palazzo destinato a ospitare il nuovo Ministero dell'Aeronautica, realizzando tra il 1931 e il 1933 nove eccezionali murales per celebrare, con sorprendente freschezza non priva di humour, le prodezze dei conquistatori dell'aria della sua epoca. Le opere, realizzate insieme al collaboratore Walter Resentera, furono a lungo neglette e trascurate, e solo oggi un sapiente restauro ha riconsegnato al pubblico ciò che di esse è sopravvissuto. A partire da queste sorprendenti opere, accompagnate da documenti, fotografie e cimeli, sono presentate oltre 200 opere che ripercorrono lo stile e l'attività dell'artista non solo nel campo della réclame pubblicitaria ma anche nei settori dell'illustrazione, della pittura e della decorazione, restituendo al contempo - attraverso numerose testimonianze - l'atmosfera di un'epoca irrequieta e creativa, ammaliata dalla modernità e cruciale per la storia del nostro paese. -
Fondamenti di termodinamica dell'ingegneria chimica
Questo testo è la seconda edizione, riveduta ed ampliata, del volume pubblicato nel 2004 con lo stesso titolo per gli studenti del corso di studio in ingegneria chimica del Politecnico di Milano. Il primo capitolo di questo libro riporta alcuni brevi richiami sui sistemi termodinamici, le trasformazioni spontanee e le condizioni di equilibrio. Questo rende il testo fruibile anche da studenti di corsi di studio che non prevedono la frequenza propedeutica degli insegnamenti di fisica generale e fisica tecnica. I principali strumenti matematici necessari alla comprensione del materiale esposto nel testo sono invece riassunti in Appendice A. Questo volume premette la trattazione della termodinamica dei composti puri alla trattazione della termodinamica delle miscele in quanto lo studio delle miscele poggia su metodologie sviluppate per fluidi puri. L'obiettivo di questo testo è quello di insegnare allo studente come utilizzare gli strumenti della termodinamica dell'ingegneria chimica per risolvere problemi concreti che l'ingegnere deve affrontare nella sua vita professionale. Si è quindi cercato di presentare la materia secondo un approccio sperimentale (piuttosto che assiomatico) e si è corredato il testo di numerose applicazioni completamente risolte e di alcuni esercizi in cui invece si fornisce solo il risultato. Il testo riporta anche i listati di programmi in un linguaggio di programmazione evoluto (Matlab) per la risoluzione delle applicazioni proposte. -
In comunione e in libertà. Don Giussani nella memoria dei suoi amici
«E come potrebbero non ricordarlo con gratitudine commossa quelli che sono stati i suoi amici, i suoi figli e discepoli? Grazie alla sua paternità sacerdotale appassionata nel comunicare Cristo, essi sono cresciuti nella fede come dono che dà senso, ampiezza umana e speranza alla vita. Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’“utilità comune”» (Papa Francesco, 15-10-2022). Il presente volume vuole ampliare la conoscenza di una personalità straordinaria, nel panorama ecclesiale e civile, grazie alle testimonianze di coloro che ne hanno avuto una conoscenza diretta, che lo ricordano nella sua umanità generosa, nella sua fede limpida, nella sua passione cristiana. -
La macchina da scrivere
«Il giorno seguente avvolsi con cura il mio manoscritto con la carta da pacchi, lo legai, lo riposi nel mio baule e mi diressi a Park Row per sentire se ci fosse da trovare un impiego. Agli uffici dell' ""Observer"""", mossi a pietà, mi dettero dei libri da recensire...».""