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Degenerazioni. Droga, padri e figli nell'Italia di oggi
Negli ultimi quattro anni il consumo di cannabis si è raddoppiato e il principio attivo usato è diventato otto volte più forte di venti anni fa. Di fronte a questa realtà come sta reagendo la generazione degli adulti (quella dei padri)? Sembra oggi che la questione dello spinello sia diventata una battaglia di libertà mentre la realtà ci dice che c'è in ballo la vita dei nostri ragazzi. Questo libro ci accompagna durante un viaggio all'interno dei pub, delle scuole, dei luoghi frequentati da giovani, un viaggio alla scoperta dell'Italia degli spinelli, delle ""canne"""", come si preferisce chiamarli adesso."" -
I racconti di Bovalino
In un linguaggio nitidamente classico e semplicemente moderno Mario La Cava ci offre con i 25 racconti di Bovalino, finora inediti in volume, un microcosmo di fortune e sfortune, stati di grazia e disgrazie, amori e disamori, aspirazioni, disdette e sogni, che appartengono ad una memoria comune e sono alla radice della nostra storia di oggi. -
Vulnerabilità e cura. Bioetica ed esperienza del limite
Le questioni bioetiche affondano le loro radici nella sofferenza, rendendo tormentata la risposta dell'etica. Una sofferenza che deriva dalle forme diverse che nell'età della tecnica assume la vulnerabilità, intesa come la continua esposizione al dolore, alla malattia e alla morte che segna la condizione umana e ci affida alla ""cura"""". Fare della vulnerabilità un principio bioetico fondamentale, come nella Dichiarazione di Barcellona del 1998, significa indicare una """"via"""" per dar voce al dolore dell'esperienza del limite che rimane dietro il """"caso bioetico"""". Ripensando l'autonomia alla luce della vulnerabilità, integrando l'approccio dell'etica dei principi con quello dell'etica della cura, il testo propone una rilettura di alcuni temi della bioetica: la responsabilità verso il futuro, il rispetto per la persona, i modelli di relazione paziente-medico, le scelte dell'etica del morire, la rinuncia alle cure. Ne emerge la proposta di una """"bioetica della cura"""" che, pur tra difficoltà teoriche, mostra le potenzialità di una """"bioetica della solidarietà""""."" -
La formazione dell'élite. Una pedagogia per la democrazia
La crisi della democrazia rappresenta uno dei nodi cruciali del nostro tempo. Polemizzando con chi ritiene possibile un rinnovamento che parta dal basso, l'autore propone una riflessione pedagogica, ipotizzando un modello sociale ricostruito a partire dalla formazione delle élite. Si avverte la necessità di classi dirigenti effettivamente controllabili, insieme al sistema mediatico ed economico che le esprime, le sostiene e le rappresenta. C'è bisogno, pertanto, di persone dotate di un pensiero critico definito dall'educazione, per contrastare i poteri occulti che caratterizzano la società contemporanea. Il tentativo di questa ricerca è la formulazione di una pedagogia per la democrazia, che scaturisca da un processo formativo meritocratico, capace di delineare un sistema politico controllato da cittadini consapevoli e qualificato da una nuova circolazione delle élite. Ispirandosi all'analisi gramsciana, l'autore ipotizza la nascita di un inedito blocco sociale, composto dai giovani laureati e dai piccoli e medi imprenditori: le uniche due categorie che potrebbero trasformare la società italiana in un mondo della globalizzazione dove tutto è possibile. -
Unione europea e democrazia in Turchia
Questo libro si propone di contribuire al dibattito sulla promozione della democrazia da parte dell'Unione europea, fornendo un'analisi empirica della sua attività in Turchia, e del suo impatto sul processo di democratizzazione turco. Il libro è suddiviso in tre parti. Nella prima viene introdotto e spiegato il quadro teorico che ha guidato la ricerca empirica. Nella seconda parte vengono analizzate le principali variabili indipendenti, intervenienti e di contesto, ovvero qual è la strategia di promozione della democrazia dell'Ue in Turchia, quali sono i principali agenti interni di cambiamento democratico, e l'eventuale presenza di alternative geopolitiche all'Ue. La terza parte si sofferma sulle riforme politiche adottate da Ankara per rispettare le condizioni politiche dell'Ue, facendo particolare attenzione, per ogni riforma, a chiarire la relazione causale tra la pressione dell'Ue e la sua adozione. -
Il prefetto rappresentante dello Stato ai servizi del cittadino
I primi anni del duemila sono stati anni fecondi non solo per il coraggioso tentativo di ridefinire gli assetti istituzionali, in particolar modo quelli dei vari Dicasteri, inserendoli in un prezioso disegno configurante una nuova statualità cioè un nuovo modo di essere e di rappresentare lo Stato. Sono stati anni fecondi pure per la riconfigurazione di un nuovo ruolo del prefetto in generale e del prefetto in particolare come Rappresentante dello Stato e del Governo, un prefetto più vicino al territorio e ai Governi che sul territorio animano la loro azione, soprattutto più vicino ai cittadini che vivono sul territorio con i loro bisogni e le loro ansie, tesi a ricevere risposte alle loro legittime aspettative, proprio da parte dei responsabili della cosa pubblica. Si è trattato di configurare uno Stato più leggero, meno forte ma più forte, più orientato e preoccupato di svolgere le funzioni essenziali per la crescita e la difesa di una civile convivenza, più responsabile di garantire i diritti civili e sociali del cittadino, più autorevole nel sollecitare e nel sostenere i Governi locali e regionali nell'assolvimento della loro delicata missione istituzionale, più consapevole del nuovo ruolo e della sua importanza in una società complessa connotata da una difficile globalizzazione ricca di positività, ma pure di tante negatività. -
Dal cuore della tenebra all'apocalisse. Francis Ford Coppola legge Joseph Conrad
Un serrato ""corpo a corpo"""" tra un capolavoro indiscusso della letteratura inglese del Novecento, il conradiano """"Cuore di tenebra"""", e """"Apocalypse Now"""", il film-monstre di Coppola. La follia della guerra e gli aspetti più turpi del colonialismo, la discesa agli inferi nel cuore nero dell'uomo e della civiltà. Temi fondamentali e sempre attuali, che però non esauriscono le ragioni di questo ulteriore lavoro su due delle opere cardine del secolo appena passato. Voci diverse, provenienti da ambiti disciplinari molteplici (dagli studi letterari alla comparatistica, dalla storia agli studi sul cinema, dalla psicoanalisi alla filosofia), si rincorrono e si interrogano, in questo libro, sulla forza e sul senso plurimo dell'incontro della scrittura personale e altra di Conrad con il cinema visionario e destabilizzante di Coppola. Ne emerge un quadro complesso e articolato, in cui in gioco non sta la lettura di una trasposizione cinematografica di un capolavoro letterario, ma il rapporto aperto e conflittuale tra immagine e scrittura, tra storia e mito, tra il desiderio di potere e l'indagine sui limiti dell'umano. Un rapporto che è, ancora oggi, drammaticamente attuale."" -
McJob. Il lavoro da McDonald's Italia
McJob. Con questo termine coniato in riferimento ai lavoratori della McDonald's, la multinazionale del panino più famosa al Mondo, si indica nel linguaggio comune il lavoro sottopagato, sfruttato, mortificato e iper-flessibile. In sostanza i McJobs sarebbero il simbolo dei lavoratori ""sfruttati"""" del XXI secolo globalizzato e le vittime estreme di una cultura del lavoro neopredatoria espressa dalla McDonald's. Ma è davvero così? Questo libro sostiene la tesi contraria a quella denigratoria, spingendosi fino a definire il lavoro da McDonald's (Italia) un esempio virtuoso. Tesi sostenuta a seguito di un'indagine empirica sulla realtà dei McJobs made in Italy, e senza nessuna concessione a suggestioni ideologizzanti. McJob, quindi, come simbolo positivo di una cultura ispirata alla stabilità del lavoro, alla meritocrazia, a una sana flessibilità, alle pari opportunità e a concrete possibilità di carriera per tutti."" -
L' Italia che vorrei
È davvero una chiara idea dell'Italia, e del suo futuro, quella che emerge dal nuovo libro di Gianfranco Fini che, lungi dall'esercitarsi in questioni di politica corrente, guarda direttamente in faccia i problemi e propone, in vari casi, soluzioni, bypassando le bassezze di una certa politica e restituendoci quella che dovrebbe essere la vera missione di una politica ""alta"""", lungimirante, fondata su una rigorosa etica pubblica, e proiettata nel futuro. Ne emerge un libro denso di contenuti e di proposte in cui Gianfranco Fini si misura sui principali problemi aperti nella società italiana ed in quella europea: sulla questione, sempre in divenire, dello stato della democrazia e dei diritti e doveri dei cittadini, sulla vitalità della Costituzione e sul futuro del Parlamento, sui nodi irrisolti della nostra economia, sulla vexata quaestio del federalismo fiscale, sui veri nodi della giustizia, della ricerca scientifica e del sistema delle infrastrutture. Infine, il libro si chiude con un appello ai giovani a tener sempre vivo lo spirito della Costituzione."" -
Oriana Fallaci scrittore
Oriana Fallaci, la più famosa penna femminile del giornalismo italiano, è qui riletta nella continuità di un'opera che attraversa, nelle sue luci e ombre, i drammi del Novecento fino all'apocalisse delle torri newyorkesi. Viene qui delineata la mappa di una rotta finora intentata, quella che vuole attraversare la vita e gli scritti della sulfurea autrice fiorentina nella loro completezza. Un'immersione nello sguardo vigile e pungente della giornalista che ha calcato le scene internazionali grazie alla sua qualità di pensar male, la cui Olivetti Lettera 32 ha fatto tremare i potenti, battendo il ritmo del cosiddetto secolo breve. Ne emerge una Fallaci liberata dalla zavorra delle polemiche e strumentalizzazioni politiche, rivestita dei panni a lei più consoni: quelli di ""scrittore"""". Prefazione di Marino Biondi."" -
Donne indifese in Calabria
Nel 1859 a Londra, una lady vittoriana, Emily Lowe, pubblica ""Unprotected females in Sicily, Calabria and on the top of Mount Aetna"""", resoconto di un viaggio in Calabria e in Sicilia intrapreso in compagnia della madre, senza scorta e con un leggero bagaglio per non subire la presenza di scomodi gentlemen. Prima donna in Inghilterra a ottenere la patente di capitano navale e ad attraversare il mediterraneo al comando di uno yacht da 350 tonnellate, Emily Lowe rompe gli stereotipi delle viaggiatrici quali intrepide zitelle con parasole, pellegrini in gonnella e pioniere del picnic. Pienamente consapevole dell'unicità del viaggio intrapreso, la scrittrice fa spesso intendere al lettore di essere un'autentica traveller e non una semplice turista e, appena sbarcata sulla spiaggia di Reggio esclama: """"Evviva Calabria! Terra che pericoli romanzeschi proteggono dall'invasione dei viaggiatori"""". Pur cadendo nei tranelli degli stereotipi e dei pregiudizi che spesso caratterizzano i diari di viaggio, Emily Lowe ci regala un delizioso ritratto al femminile della regione e dei calabresi dell'epoca non mancando di volgere lo sguardo verso la società ospitante per sottolinearne anche i tratti positivi."" -
Fenomenologia del cinepanettone
I cinepanettoni: film di enorme successo e autentici cult contemporanei. Malgrado ciò rimangono, a livello di studio, ancora praticamente inesplorati. Questo libro è una storia analitica di un fenomeno unico per la cui comprensione si offrono vari spunti, mettendo l'enfasi soprattutto sull'aspetto carnevalesco, perfino utopico del filone. Oltre ai capitoli dedicati alla spesso negata varietà di tale produzione filmica, alla diffusa nostalgia sentita per il suo capostipite (""Vacanze di Natale"""" del 1983), e all'analisi del consumo dei cinepanettoni condotta mediante questionari in rete, il libro contiene un'ampia e vivace selezione delle numerose interviste condotte dall'autore con attori, registi, produttori, critici e fan."" -
I Romani nella terra del Vello d'Oro. La Colchide e l'Iberia in età romana
"Come fosse famosa questa terra nel mondo antico, è testimoniato dai miti che ci narrano del viaggio di Giasone"""". Così il geografo e storico Strabone venti secoli fa scriveva dell'antica regione della Colchide, situata sulla riva orientale del Mar Nero, nel Caucaso, nel territorio che fa parte dell'odierna Georgia, più volte ricordata nelle fonti sia greche sia romane e nota come la Terra del Vello d'Oro, meta del leggendario viaggio degli Argonauti. L'antica Georgia, composta dalla Colchide e dall'Iberia e posta proprio sulla linea di confine tra Europa e Asia, fu per molto tempo un vero e proprio teatro di guerre tra imperi, regni e stati militarmente, politicamente ed economicamente potenti e aggressivi. Il libro ripercorre la storia dei rapporti politico-militari tra Roma e la Colchide e l'Iberia, vale a dire l'antica Georgia, focalizzando l'attenzione su questa terra, posta ai margini tra Oriente e Occidente." -
Attualità della fenomenologia
Si può parlare di una attualità della fenomenologia e in particolare della fenomenologia di Husserl? Negli ultimi decenni si è assistito a un singolare ritorno alla fenomenologia sulla scena filosofica. Come mai? Anzitutto, essa si presenta come una via percorribile per chi non intenda rinunciare alla filosofia abbandonandosi a più o meno oscuri irrazionalismi. In secondo luogo essa mostra una positiva capacità di interagire con le scienze: senza sminuirne la portata, la fenomenologia intende sottrarle ai dogmatismi e alle superstizioni che ne minacciano la razionalità. In terzo luogo, la fenomenologia, proprio in quanto impegnata in una fedeltà all'esperienza, svolge una funzione critica nei confronti delle dottrine esplicative totalizzanti (scientifiche o filosofiche). L'impostazione fenomenologica porta con sé una dimensione anti-ideologica che non cessa di testimoniare la sua fecondità filosofica: essa invita a non staccarsi da quella fonte originaria di senso che è il nostro esperire, in cui sono chiamati a radicarsi i percorsi costruttivi e ricostruttivi delle teorie. -
Eduardo e il suo Monologo tra cinema, teatro e storia. Con DVD
Il ritrovamento negli archivi della Cineteca Nazionale di ""Monologo"""" (1949-1950), cortometraggio inedito sul Piano Marshall interpretato da Eduardo De Filippo, offre lo spunto per una serie di riflessioni in cui, sullo sfondo del secondo dopoguerra, si intrecciano vicende di cinema e pratiche teatrali. Il dvd contiene, oltre alla versione restaurata di """"Monologo"""", """"Considerazioni di Eduardo"""",""""I fantasmi siamo noi!"""" e un'intervista a Giovanni Nacca."" -
Le proiezioni mafiose al Nord
Il mafioso con la coppola storta e con la lupara appartiene a un mondo lontano. Molti uomini di 'ndrangheta che sono nostri contemporanei ""non portano addosso fucili o pistole, ma armi più potenti e più insidiose, le chiavi d'accesso alle loro finanze, che ripongono in eleganti valigette 24 ore, debitamente firmate. Hanno rapporti solidi e stabili con professionisti, uomini della finanza, politici, imprenditori"""". È questa la vera mutazione che sta avvenendo in Lombardia e in altre aree del Nord. È la più straordinaria e subdola attività di penetrazione di capitali e di uomini mafiosi che sia stata compiuta negli ultimi decenni perché sta contaminando il sistema economico nelle sue parti vitali. Oramai le mafie non sono più solo un problema del Mezzogiorno d'Italia, ma dell'Italia intera, delle zone più produttive del nostro paese."" -
Nuovi modelli organizzativi nella pubblica amministrazione. Dall'e-government all'opena data
Stiamo assistendo negli ultimi venti anni ad una importante evoluzione, alcuni parlano di rivoluzione, indotta dalle nuove e più sofisticate conoscenze e competenze in ambito ICT. Molti settori sono stati ""first mover"""" in questo campo, ma anche molti """"follower"""", quali ad esempio quelli connessi ed erogati dalle pubbliche amministrazioni, si sono dovuti adeguare. In Italia grazie anche alla emanazione dell'Agenda Digitale Europea si assiste in questi ultimi anni ad una evoluzione """"obbligata"""" a tappe forzate. Negli ultimi quindici anni abbiamo visto, in realtà, molte sperimentazioni ma solo poche reali innovazioni sono state introdotte nei rapporto PA-Cittadini e PA-Imprese. Attualmente il verso sta cambiando. Si assiste sempre più ad una graduale dematerializzazione dei documenti e processi amministrativi, nonché ad una disponibilità di servizi dedicati senza limiti spazio-temporali. Ovvero sembra che ci si stia incamminando sul percorso della creazione di una Pubblica Amministrazione realmente vicina alle esigenze dei suoi utenti e principali clienti, ovvero cittadini ed imprese."" -
Vedere la disabilità. Per una prospettiva umanistica
Una barriera trasparente separa le persone con disabilità da chi ne è privo: la difficoltà di vedere la disabilità, sottraendola alla rimozione che ancora l'avvolge. Per tentare di abbattere la barriera, il testo propone di adottare una prospettiva umanistica che offra una fenomenologia dei modi parziali e distorti in cui la disabilità è stata ed è vista, aprendo, al tempo stesso, alla possibilità di una diversa e piena visione, fondata su un nuovo umanesimo in cui la vulnerabilità sia cifra essenziale dell'umano. I diversi saggi del testo si propongono come un contributo alla definizione di tale prospettiva. Dalla riscoperta delle tracce lasciate dalle persone con disabilità nella storia e nella letteratura del mondo antico, si passa alle analisi, condotte tra storia, sociologia e comunicazione massmediale, delle contraddizioni del nostro tempo, diviso tra tendenze inclusive e rischi di emarginazione e stigma. La linguistica, la filosofia e lo studio di diverse forme di rappresentazione artistica aprono inoltre spazi di riflessione su come sia essenziale, per muovere verso un nuovo umanesimo, tentare di dire, pensare e raffigurare la disabilità. Il testo chiude con esperienze di pittura guidate che traducono in immagini il vissuto di persone con disabilità mentale. -
Sviluppo rurale e povertà in Africa australe. Le sfide del millennio
Dopo l'elaborazione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), il rapporto tra povertà, sicurezza alimentare e le questioni politiche dello sviluppo agricolo e rurale viene identificato in questo volume come il nesso mancante tra la crescita economica di molti Paesi africani e la mancata riduzione dei tassi di povertà nel continente. Il volume approfondisce alcuni studi di caso in Africa australe, dove le trasformazioni del mondo rurale hanno un impatto centrale nella ridefinizione degli assetti politici e, quindi, nella sostenibilità dei processi di sviluppo e di democratizzazione. -
Mezzo secolo di ritardi. Saggi sul crimine organizzato in Liguria
Il punto centrale di questo studio è stato quello di rilevare le modalità di interazione dei ""nativi"""" - i cittadini """"liguri"""" - nei confronti di situazioni e fenomenologie a """"rischio criminale"""" o dichiaratamente """"mafiose"""". Il tema principale del lavoro non è stato soltanto quello di analizzare la presenza delle criminalità organizzate nei territori lontani dalle loro terre di origine. Non si è neppure inteso ripercorrere la loro storia criminale a partire dalle sole attività di indagine giudiziaria. Ciò che ha guidato il pensiero dell'autore è stato stabilire come due fenomeni diversi e (apparentemente) distanti tra loro (le criminalità organizzate e il contesto sociale ligure) si siano correlati e su quali nessi causali l'uno abbia dato man forte all'altro, nel divenire dei decenni che dal secondo dopoguerra ci hanno accompagnato fin qui. La ricerca ha affrontato, a partire dalla gestione e dal controllo dei mercati illegali, l'espansione dei sodalizi criminali nei settori dell'economia lecita e, in particolare, i meccanismi che hanno portato queste ultime a rapportarsi con """"mondi sociali"""" così lontani (si pensi al contesto sociale, a quello politico, dell'imprenditoria locale, ecc.) fino a interagire tra loro tentando di servirsi l'uno dell'altro. A partire da questo assunto, si è tentato di comprendere al meglio la genesi e l'evoluzione dei rapporti di potere intercorsi tra gruppi, organizzazioni, leadership, approdate da territori """"stranieri"""" e coloro che vivono e operano in luoghi """"nativi"""".""