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Le jeu d'échecs
Età di lettura: da 10 anni. -
Il Castello di Donnafugata tra neogotico e pittoresco. Storia di una dimora siciliana dell'Ottocento
Il volume ricostruisce le vicende storiche e costruttive del castello di Donnafugata (Ragusa), edificio emblematico del patrimonio culturale siciliano dell'Ottocento. Lo studio di Milena Gentile, che inserisce il caso specifico nel più ampio fenomeno del ritorno alla tipologia abitativa del castello, apre una finestra sulla storia dell'architettura siciliana, sulla società e sulla cultura ottocentesca nell'isola, letta attraverso le vicende della nobile famiglia degli Arezzo, che ne commissionò la costruzione, creando così un ponte con la cultura romantica europea del XIX secolo. La nuova edizione del volume propone un vasto repertorio iconografico relativo sia agli aspetti più interessanti del castello e del parco, che ai repertori contemporanei di riferimento. Alla fine del volume le planimetrie del parco, del piano terra e del piano nobile, con l'indicazione degli ambienti più rappresentativi costituiscono un valido supporto alla visita e alla conoscenza guidata del monumento. -
The Palatine Chapel in Palermo
Un opuscolo illustrato sulla storia, l'architettura e la descrizione dei mosaici di uno degli edifici emblematici del periodo normanno in Sicilia. I testi sono corredati, oltre che da fotografie, anche da disegni, vedute antiche e ricostruzioni virtuali in 3D. Per le sue dimensioni e per il taglio sintetico ed efficacemente descrittivo si presta ad essere un valido supporto per una guida alla scoperta del monumento. -
Palazzo Bonet a Palermo. Oggi Civica Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo
La grande storia, l'economia, le vicende familiari e le vocazioni di un quartiere si riconnettono intorno a un nodo centrale: palazzo Bonet, una grande residenza voluta dal suo committente catalano Gaspare Bonet alla fine del Quattrocento. Le ricerche dell'autore - sfruttando l'analisi minuziosa dei luoghi e dei documenti - illuminano un intero periodo della storia di Palermo, indagando dettagliatamente sul contesto, sui meccanismi di integrazione e ascesa sociale, sui rapporti con altri membri della borghesia cittadina e sul coinvolgimento di maestri fuori dall'ambito isolano che hanno determinato le scelte architettoniche messe in campo. Si arriva così a osservare l'intera parabola di una famiglia, dalla sua fortuna al declino, fino alla perdita del palazzo residenziale e alla sua trasformazione in convento della Misericordia, e più recentemente in Civica Galleria d'Arte Moderna Empedocle Restivo. -
Strange activity. Regina. Ediz. speciale
"Strange Activity. Investigazioni, esorcismi e minchiate varie"""". Questo è il biglietto da visita di Angelo Strano, svogliato investigatore dell'occulto dal carattere estroverso. Il suo lavoro consiste nell'occuparsi di casi anomali che nessuno riesce a risolvere, ed è proprio per un problema del genere che viene contattato da un noto boss mafioso catanese. L'uomo vuole che Angelo protegga Regina, la sua adorata figlia minacciata da una strana creatura. Malgrado le insistenze della sua assistente Vera, per Angelo accettare l'incarico è fuori discussione: lui non lavora per i mafiosi. Tutto cambia, però, non appena tocca accidentalmente Regina: la vede in fuga, assalita e uccisa da un mostro. Sì, perché Angelo riesce ad avere flash della morte imminente delle persone con cui viene in contatto. Una maledizione, più che un dono, perché il futuro non può essere cambiato. Ma arrendersi senza provare non è un'opzione." -
Felsina Dracones
Dopo la perdita della madre, Luca si sposta dalla provincia emiliana alla città grande, Bologna, dove suo padre tenta di costruirgli un futuro più felice. All'ombra delle due torri, però, il ragazzo inizia a scorgere strane figure che solcano il cielo. Anni di sedute psichiatriche lo convincono che siano frutto della sua immaginazione, ma il destino lo farà scontrare con Elwe, che non solo è un elfo, ma soprattutto è parte della più gloriosa squadriglia di cavalieri di draghi: la Felsina Dracones. Età di lettura: da 12 anni. -
Non sempre vince Golia
"Cancro! Ho il cancro. Devo essermi per un momento distratta e lui, da bravo cecchino dalla mira infallibile, mi ha beccata. Colpita al colon. In pieno. Ed ora sono caduta dentro ad un cilindro dalle pareti lisce, completamente al buio. Buio! Ho sempre avuto paura del buio. Fin da piccola, per dormire, avevo bisogno di vedere una luce, fosse anche solo il raggio di luna che filtrava dalla finestra. Ed anche ora continuo ad odiare il buio. In casa mi chiamano 'figlia dell'ENEL' (ma non lo sono forse?) per la mia mania di tenere le luci accese. Ed ancora non posso dormire al buio completo. Non mi addormento nemmeno. Invece, ora, ne sono tutta immersa, avvolta da tutta questa oscurità che mi tormenta, mi da angoscia, paura, sgomento. Mi sento soffocare e vorrei urlare. Ma la mia voce non esce. Cerco con gli occhi chissà cosa, ma non vedo niente. Intuisco le mani dei miei cari protese verso me, ma quasi non ho la forza di aggrapparmi a loro. Ho paura di tirarli giù, in questo buio inferno in cui ora mi trovo. Cancro! Una parola terribile che quasi sempre abbiniamo alla morte. Ma io non voglio morire. E così non ti chiamo cancro.""""" -
Mani che lavorano. Creatività moda e artigianato nella Toscana che guarda al futuro
In questo libro corredato prevalentemente dalle foto di Riccardo Repetti c'è l'artigiano che realizza lingerie lussuosa nei materiali e nei colori, destinata alle ricchissime signore arabe. Ci sono gli abiti da uomo cuciti a mano, ma anche i sentori del mare e della macchia racchiusi in preziose essenze. Ci sono i gioielli scolpiti nelle resine o quelli fatti di strass che sollecitano il buonumore... Storie affascinanti di uomini e di donne che raccontano il loro lavoro, raccontano se stessi, i loro sogni, le loro aspirazioni, i loro obiettivi. E facendo questo ritornano un po' bambini, perché è allora che più o meno coscientemente hanno capito quello che avrebbero fatto da grandi. -
Killer food
L'ispettore di polizia Giulia Valenti si trova ad affrontare due casi molto diversi tra loro ma collegati da un comune denominatore, il cibo. Le vicende si dipanano tra laboratori universitari, palazzi ottocenteschi di famiglie in vista, negozi di alimenti biologici, caffè e il commissariato di polizia. Un giallo in cui la protagonista tenterà di venire a capo della misteriosa morte di un adolescente e delle accuse rivolte da una donna al giovane marito. -
Tutti gli scritti
Viene proposta la raccolta integrale degli scritti di Carlo Bini, frutto di una scrupolosa ricerca dei testi e degli autografi (anche inediti) ad oggi disponibili, dopo la distruzione (o la ""scomparsa"""") di gran parte di essi durante la 2ª guerra mondiale. I curatori di questo lavoro sono i proff. Roberto Antonini, Patrizia Cascinelli e Roberto Goracci; è premesso il saggio """"Della vita e del pensiero di Carlo Bini"""" del prof. Mario Baglini. La pubblicazione, ad opera della Casa Editrice Erasmo, è stata resa possibile grazie anche al contributo della Fondazione Livorno. Alla base di questi tre volumi, di oltre 1200 pagine corredate di apparato critico, c'è l'intento di mettere a disposizione di un più vasto pubblico e di possibili ulteriori interventi critici tutte le opere di Carlo Bini. Si è voluto cioè fornire la possibilità di ridefinire, in maniera più profonda e complessa, la dimensione e il ruolo di uno scrittore e di un intellettuale che non è stato facile amare perché non è stato facile conoscere, essendo rimasto il giudizio su di lui per troppo tempo condizionato dalle approssimazioni e dalle contraddizioni di una lettura parziale e prevenuta dei suoi scritti."" -
A love supreme
Una Divina commedia di fine XX secolo. Il romanzo di una vita: Inferno, purgatorio e paradiso, attraverso una inevitabile discesa agli inferi. -
Ortiche
Una serie di colte citazioni, testi originali, estratti poetici e preziosi rimandi per lettori esigenti, che formano un percorso di lettura originale a tratti illuminante, anche divertente, spesso consolatorio: no, non siamo sempre soli davanti all'assurda poesia dell'esistenza... -
Cappelli
"Una serie di colte citazioni, testi originali, estratti poetici e preziosi rimandi per lettori esigenti, che formano un percorso di lettura originale a tratti illuminante, anche divertente, spesso consolatorio: no, non siamo sempre soli davanti all'assurda poesia dell'esistenza...""""" -
Lumache
Una serie di colte citazioni, testi originali, estratti poetici e preziosi rimandi per lettori esigenti, che formano un percorso di lettura originale a tratti illuminante, anche divertente, spesso consolatorio: no, non siamo sempre soli davanti all'assurda poesia dell'esistenza... -
La zecca e la malacarne
Dopo ""Settesette"""" Pino Tripodi prosegue il suo viaggio letterario nelle fasi calde della nostra storia politica, con il suo stile inconfondibile e sempre rivolto al ribaltamento dei luoghi comuni. """"La zecca e la malacarne"""" cambia completamente sguardo sul tema criminalità meridionale, raccontando la storia della generazione perduta del sud Italia, che ha tentato di emanciparsi attraverso la politica, e si ritrova dopo quarant'anni a combattere contro forze criminali che si fanno sempre più istituzionali. Una nuova impresa dei mille, un nuovo sbarco fatto questa volta dalla diaspora dei migranti, preparato e atteso per decenni dai protagonisti del libro sparsi tra i quattri pizzi del mondo. Il ritorno della diaspora, l'inizio del riscatto del Sud, che coincide con la spettacolare distruzione delle mafie malgrado lo Stato e senza il suo intervento. Un Sud che da male primigenio diventa metafora del mondo. Il registro linguistico utilizzato non si avvale mai di dialettismi di maniera, ma all'occorrenza pesca e reiventa - traslandolo nell'italiano medio - il baccaglio, modalità discorsiva figurata propria delle popolazioni del Sud che va perdendosi dopo essere stata a lungo introiettata dal gergo della malandrineria."" -
La meccanica dei gesti
Gli addetti alla pulizia e manutenzione di una baia molto frequentata della costa adriatica trovano, in un mattino di luglio, una bambina rintanata nella cava che utilizzano come rimessa. Avrà 9 o 10 anni, non parla, è molto sporca e nessuno capisce come sia comparsa. A pochi chilometri di distanza, nel frattempo, il loro datore di lavoro cerca un modo per evitare il fallimento dell'impresa. Mirco, giovane di buona famiglia soffocato dalle aspettative altrui, Fausto, in perenne conflitto con il mondo, Lucio, lavoratore meticoloso e marito previdente, e Carlo, silenzioso e solitario, non possiedono le parole per rispondere alla domanda più semplice: cosa fare di quella bambina? Mentre nelle banche e nella mente del loro principale si gioca il destino dei quattro, la decisione di rendere al mondo esterno la bambina rimane sospesa, ostacolata dal desiderio di trattenerla nella cava in cui, per ragioni diverse, ognuno di loro sembra aver recluso la propria esistenza. Sarà il destino a incrociare le scelte dell'imprenditore a quelle dei suoi dipendenti, e a decidere per tutti. ""Mito della caverna"""" contemporaneo e all'ombra di un monte che è da inscrivere, per la sua presenza scenica, tra i protagonisti del romanzo, i quattro spazzini si fanno simbolo di un'umanità contemporanea priva di punti di riferimento, le cui """"storie di niente"""" possono trovare senso solo se affidate con coraggio alla parola dell'altro e se pronte ad accogliere lo spiraglio di luce rappresentato dall'arrivo della bambina."" -
Giandante X
Giandante X (Milano, 1899-1984). Pittore, scultore, architetto, poeta. Ha combattuto su tutti i fronti del Novecento, seguendo senza sosta la propria strada, fin dove le forze gliel'hanno permesso. Per i fascisti fu un anarchico, per i comunisti un compagno, per i repubblicani spagnoli un miliziano delle Brigate internazionali, per lo Stato francese uno ""straniero indesiderato"""", per la Resistenza un partigiano. Si unì di volta in volta al compagno più vicino. Infine, fu sempre solo. Per le sue scelte è stato amato, frainteso, punito. Il mercato dell'arte non ha mai saputo che farsene di lui. Alcuni, pochi, discutono ancora se sia o no un grande artista. Ma essere grandi artisti non significa nulla, essere artisti puri, ecco ciò che conta. Nelle pagine di questo libro si va alla ricerca di Giandante X tra scrittori, filosofi, rigattieri, antiquari, partigiani. Giovanni Pesce e Nori Brambilla, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, il signor Manusè che aveva il chiosco di libri e Amatore Sciesa che disse in faccia al boia: """"Tiremm innanz"""", Guido Picelli l'Ardito del Popolo colpito alla schiena, Dino Formaggio e Don Chisciotte... La trincea, i campi di concentramento, un canto di dolore e d'amore, i compagni. Le confessioni, il dubbio, la fame, il freddo. La deportazione, la prepotenza, il privilegio, i martiri, la resurrezione e la poesia. Il carcere. L'arte. L'anarchia. Una storia di vita, morte e libertà."" -
I diavoli di via Padova
Via Padova a Milano è una strada lunga più di quattro chilometri che parte da piazzale Loreto e arriva ai confini della città. Meta di immigrazione fin dall'inizio del Novecento, prima dall'est e dal sud dell'Italia, poi da tutto il mondo, è un luogo di passioni e di abissi, di vita intensa e malavita. Il romanzo ""I diavoli di via Padova"""" racconta un mosaico di umanità bruciante, che parla lingue diverse, nel quale si condivide l'integrazione mentre si fanno i conti con le difficoltà e le contraddizioni di una periferia ruvida, tra povertà e desideri di riscatto, vite perdute e speranze. L'occhio del protagonista, Tes, un flàneur che vagabonda per il quartiere, conduce il lettore negli anfratti dell'animo degli abitanti di questo angolo sorprendente di mondo, nei bar gestiti da cinesi e frequentati già dal mattino da latinos e nordafricani, negli empori degli indiani e dei bengalesi aperti fino a notte fonda, nelle case di ringhiera fatiscenti dove vivono i pusher, i trans, i tossici, i fantasmi dei clandestini. Storie dure, segnate da alcol, violenza, droga, azzardo, miseria, nelle quali si aprono scorci di fratellanza, amore e poesia. Tutti i personaggi del libro sono ispirati a persone reali, alle quali è stato dato un nome di fantasia. Anche fatti ed episodi, più o meno noti, sono per la maggior parte accaduti davvero. """"I diavoli di via Padova"""" è un viaggio senza soste in una straordinaria girandola umana, un pianeta da scoprire ogni giorno, come fa Tes, aprendo la porta di casa..."" -
Andare nel posto sbagliato. Il viaggio contromano
Finite le vacanze si fanno spesso i bilanci dei viaggi compiuti, delle scoperte e delle delusioni. Non sempre si è beccato il posto giusto e spesso i viaggi hanno un lato oscuro in cui possiamo incappare senza accorgercene. Tutti i posti possono essere sbagliati se vissuti nel momento, nel clima, con la compagnia sbagliata. Quella che viene proposta qui è una guida essenziale per evitare le delusioni e i contraccolpi dei viaggi sbagliati. Un manuale ""contromano"""", che vuole spazzare via buona parte della retorica delle immancabili guide che vedete ormai nelle mani di qualunque viaggiatore. È un invito a liberarsene, perché spesso sono proprio le guide a farvi sbagliare viaggio. Franco La Cecia lo racconta per esperienza in una serie di quadretti esemplari e lo narra in alcuni racconti che condensano il fascino, l'eros, la frustrazione e la disperazione stessa del viaggiatore. Il libro va usato come amuleto e prontuario per scacciare via eccessive illusioni ma anche le ovvietà di cui oggi come non mai chi parte e chi torna è vittima. Da leggere mentre si disfano le valigie e si rientra nella routines o, dopo averlo agitato, sull'autobus che vi porta all'aeroporto. Avendo cura di smarrirlo appena finito."" -
Sociologia della delinquenza
Il fallimento delle teorie scientifiche del crimine elaborate da un secolo e mezzo a questa parte ha messo in evidenza la questione fondamentale della diversità e della complessità delle forme di delinquenza. In ugual misura, la maggior parte delle teorie sulla trasgressione si sono arenate a causa delle loro incapacità di includere nel ragionamento la criminalità dei ""colletti bianchi"""" così come quella delle élite politiche. In """"Sociologia della delinquenza"""", Laurent Mucchielli propone un'interessante genealogia della disciplina, conosciuta in Italia come """"Sociologia della devianza"""". Il testo si divide idealmente in due sezioni: la prima ricostruisce l'evoluzione storica della disciplina, che lungi dal limitarsi all'analisi dei fenomeni più visibili di violenza, indaga anche il più sottile abuso finanziario ed economico, cosi come le molteplici forme della violenza politica e della criminalità organizzata. Nella seconda, attraverso un'analisi delle reazioni sociali rispetto alla definizione storicizzata del crimine e alle condizioni di disuguaglianza, Mucchielli ci porta alle ragioni delle richieste di interventi repressivi e preventivi fino all'indifferenza sociale e istituzionale, approfondendo criticamente alcuni aspetti della formulazione delle norme penali, dei comportamenti illeciti, e della reazione sociale contro questi ultimi. La prefazione di Alessandro Dal Lago cerca di creare un ponte tra gli studi accademici francesi e quelli italiani, in un excursus dove troveranno diversi spunti di interesse anche i non addetti ai lavori.""