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La prima volta di una volta
C'era una volta è l'inizio di tante belle favole. Anch'io avrei potuto iniziare il mio libro così.- scrive l'Autrice- Le storie che racconto però non sono favole, ma storie vere di una volta, vissute dalle nostre donne del nostro territorio nel secolo scorso, quando erano ragazze. Ed è un libro di sentimenti, non di sesso... Testimonianze che l'Autrice si è prodigata a raccogliere affinché le nostre tradizioni affidate solo alla trasmissione orale e alla memoria delle persone anziane non periscano con loro. Molte donne intervistate sono nate nella prima metà del secolo scorso, il '900. ""È una ricostruzione storica costituita da ritratti di singole individualità e le immagini riemergono per strappi dentro il perimetro della memoria. Attraverso questi scritti - si legge in premessa - intendo dare voce a quelle zone d'ombra, colmate di silenzi, rivelando usi, costumi, regole di un'epoca che appare lontanissima, sebbene sia la storia di donne ancora in vita. È il recupero del privato, del non detto."" -
Tre Sandonatesi illustri. (Luigi Cellucci, Giustino Quadrari, Donato Cucchi). Antologia
D. CEDRONE, Luigi Cellucci - D. VACANA, Luigi Cellucci poeta simbolista T. VIZZACCARO, Lorenzo Cellucci - G. QUADROTTA, Luigi Cellucci AUTOBIOBIBLIOGRAFIA, Notizie intorno alla vita e soprattutto agli studi di Luigi Cellucci ANICETO FERRANTE, Giustino Quadrari - G.QUADRARI, Lettere al fratello AUTOBIOBIBLIOGRAFIA, Requisiti del sacerdote Giustino Quadrari “ R. TEMPESTA, Giustino Quadrari, un sandonatese dimenticato - LE EPIGRAFI DEL PALAZZO QUADRARI L. ARNONE, Tre cominesi all’Università di Napoli - CARMELO MANCINI, Epigrafi e sito di Cominium volscorum - SANTǝ FéLǝ, AREA ARCHEOLOGICA DI SAN DONATO V. C. D. CEDRONE, La Famiglia Cucchi - E.M. BERANGER, Donato Cucchi: promotore di varie iniziative editoriali all’inizio del secolo [scorso] D. CEDRONE, Donato Cucchi nel centenario di “Psiche ed Aurora”(San Donato V.C. 1907 - 2007) E. CORELLI, Il Mondo di Donato Cucchi “ I CLICHéS DELL’EDITORE DONATO CUCCHI “ L. LEONE, Donato Cucchi (1887-1916) L’avventura di un giovane editore “ D. CUCCHI, La novella “FAUSTA” -
La luna è ancora nascosta. Conversazioni su Ennio Flaiano
Dove inizia e dove finisce Ennio Flaiano? Come funzionava il suo laboratorio? Quali sono i segreti delle sue pagine? Quanti volti ha la sua scrittura? E quale esperienza intellettuale ci ha consegnato in eredità? Insomma: chi era, chi è, chi sarà Flaiano? A queste e altre domande rispondono Vittoriano Esposito, Giuseppe Rosato e Lucilla Sergiacomo, tre critici che ne hanno studiata e scrutata a fondo l'opera. Lo fanno lasciandosi accompagnare dalle domande di Simone Gambacorta, un giornalista che considera l'intervista un mezzo di divulgazione culturale assai utile per percorrere i sentieri della letteratura. Apparse in tempi e luoghi diversi, le conversazioni qui raccolte danno vita a un quadro ampio e variegato che ci restituisce la fisionomia più autentica dell'autore di ""Tempo di uccidere"""". Con un linguaggio agile ma puntuale questo libro evidenzia la bruciante attualità di un """"classico"""" contemporaneo, un geniale battitore libero che, tra ironia e malinconia, ha segnato la scena letteraria italiana del secondo Novecento."" -
L' amore ai tempi dell'apocalisse. Racconti da un futuro prossimo
La fine del mondo è vicina: lo è sempre stata, a dar retta ai catastrofisti della prima e dell'ultima ora. Per qualcuno, forse, è già arrivata, perfino passata, trascinando via con sé i peccati e lavando le coscienze. Per altri è adesso, l'ora di questo tempo frastornato, vile, dove bussole impazzite indicano una rotta inesistente e i fiumi sembrano a un passo dallo scorrere al contrario. Ventidue autori hanno provato a raccontare, sullo sfondo di questi scenari apocalittici, l'essenza di un sentimento che sopravvive nonostante tutto, l'amore, declinandolo in storie tenere e folli, malinconiche e sensuali. Che fiorisca in un quartiere a luci rosse o in un desolato mondo lontano, che si consumi tra umani, entità aliene o macchine, l'amore appare come l'unico potente legame in grado di ancorarci alla nostra vera natura. Tra muri che crollano e certezze che si sbriciolano al doppio sole di universi paralleli, questi racconti da un futuro prossimo ripropongono il vecchi o leitmotiv di Eros e Thanatos, quell'infinito ed eterno abbraccio tra amore e morte capace di farsi beffe di qualunque apocalisse. -
L' impero in periferia. Note di teoria, letteratura e politica
Nel tempo del capitalismo generalizzato, la cultura ha cessato d'essere uno strumento di emancipazione collettiva e si è ritirata nelle stanze dell'autoreferenzialità e dell'accettazione. L'usuale distinzione tra sapere alto e cultura di massa sembra essersi dissolta. Se l'impero del capitale è penetrato nelle maglie più sottili della società, la periferia ne è uscita cambiata, stravolta. Anche la letteratura - e la possibilità del discorso critico che ne consegue - pare essersi arresa a una servile marginalità. I saggi di questo libro ragionano di questioni di politica culturale, insistendo sulla necessità di un cambio di rotta: riabilitano la teoria come occasione di orientamento e sostengono l'idea di un sapere critico e mai pacificato. -
Sguardo serial. I telefilm che raccontano la contemporaneità
A partire dagli anni Novanta le serie televisive, specie quelle americane, hanno subito una radicale trasformazione nei linguaggi e nei contenuti, toccando vertici qualitativi sempre più elevati. Attraverso gli scritti raccolti in questo volume, Andrea Cinalli ci invita a gettare uno sguardo nel laboratorio della nuova serialità televisiva, mettendone in luce i tratti distintivi: la centralità dello sceneggiatore-showrunner, che diventa la figura cardine dell'intero apparato creativo, le tecniche di scrittura, sempre più sofisticate e complesse, la continua ricerca di nuove forme espressive, favorita dalla tendenza all'innovazione tipica delle pay e streaming tv. Pagina dopo pagina, il lettore scopre i meccanismi che sono alla base della realizzazione di questi congegni narrativi, capaci di unire in una formidabile sintesi l'impatto mediatico del piccolo schermo, la struttura ampia e articolata delle grandi costruzioni romanzesche e la potenza visiva del linguaggio cinematografico. -
Atlante con figure
"Ho avuto il privilegio di farmi accompagnare da Atlante con figure nel corso degli anni: prima ne ho assaggiato dei piccoli pezzi, poi delle versioni più ampie; e non sapevo che intanto, nelle mani del suo autore, il libro continuava a crescere, come una cosa viva, fino a questa lussureggiante versione finale. Che forse finale non è; non potrà mai esserlo, se è vero quello che ho intuito: questo libro si è formato intorno a un magnete fortissimo, di cui si è persa la massa, ma non la forza di attrazione. Anzi, la sua forza attrattiva si è sprigionata proprio perché è scomparsa la sua massa. Il magnete, dopo aver perduto sé stesso, ha iniziato ad attrarre una quantità di oggetti, fino ad attaccarli alla sua superficie. [...] Roberto Michilli ha edificato un monumento struggente e implacabile. Questi due aggettivi non sono contraddittori: ogni oggetto che l'autore recupera affondando le mani nella memoria è al tempo stesso struggente e implacabile, perché è un linimento e una ferita; è una visione dolce e un bagliore lancinante; è una commozione e una disperazione."""" (dalla prefazione di Tiziano Scarpa)" -
Frammenti da uno scrittoio
Cosa ne sarebbe di Melville - il Melville scrittore, intendo - se il 5 giugno del 1839, appena diciannovenne, non si fosse imbarcato, semplice marinaio, sul postale St. Lawrence, in servizio tra New York e Liverpool? Tra questa esperienza e le tante avventure che lo portarono per i mari di tutto il mondo matura lo scrittore che amiamo: non avesse vissuto queste peripezie, non avremmo né Typee né Moby Dick né Benito Cereno o The Piazza Tales. Uno spiraglio di risposta all'interrogativo ce lo aprono i due racconti che qui presentiamo. Vennero pubblicati su un giornaletto di provincia, pochi giorni prima dell'imbarco sul St. Lawrence. Hanno più di un motivo di interesse. In queste storielle leggere e svagate, impreziosite da raffinate, manieristiche citazioni, tutto è spettacolo straordinario: il ragazzo era già uno scrittore. Nel Melville maturo il mondo è sostanzialmente un universo maschile (difficile ricordare un volto femminile nei suoi più noti racconti e roman zi); qui invece i personaggi sono tutti, tranne la voce dell'io narrante, femminili: ragazze belle e saporose, nella loro vita in una provincia tra Jane Austen e la Brontë. -
Lacan al presente. Per una clinica del reale
Si tratta di tracciare due linee del reale e di farlo su una superficie, l'insegnamento di Jacques Lacan, dunque di affermare il reale come impossibile e il reale come c'è dell'Uno. Si tratta, di conseguenza, di frequentare queste due linee, di perdere e trovare qualcosa nel loro zig zag, dunque di determinare errori e incontri fino a estrarre alcune affermazioni, parziali, sbilenche, opache, evidenti, della pratica psicoanalitica, della sua logica, della sua etica, della sua causa e del suo godimento. Si tratta, ancora, di farsi utilizzare dalle due linee del reale per produrre qualche variazione nella sostanza che da sempre rende necessaria, dunque superflua, la pratica psicoanalitica, ossia la ripetizione del sintomo, la ripetizione che è il sintomo, la ripetizione che è il reale di una vita. Si tratta infine, una volta fatto tutto ciò e mentre si sta facendo tutto ciò, di non perdere mai di vista ""un fatto"""": il reale, almeno per Lacan, dà fuoco a tutto!"" -
La perla. Favola senechiana
Per riconquistare l'amore del suo sposo, incapricciatosi di un'altra, la principessa (di un regno immaginario, ovviamente, perché questa è pur sempre una favola) decide, su consiglio di un'amica, di ricorrere all'aiuto della fattucchiera del bosco. Costei, impastando con altri medicamenti una luminosa scheggia rubata dall'ampolla della Luce di Notte - il prodigioso unguento che il vecchio delle magie custodisce nei recessi di una buia caverna - crea una sferetta dai magici poteri: non appena il principe l'avrà inghiottita, la strega assicura alla principessa, abbandonerà l'amante e tornerà fra le braccia della legittima consorte. Non è che il primo atto di una storia cupa e avvincente: in una vorticosa serie di equivoci e peripezie, la piccola sfera passerà di mano in mano, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Uomini e donne, affascinati dalla magnificenza del portentoso monile, sono pronti a sfidare ogni pericolo pur di entrarne in possesso, senza rendersi conto che i suoi riflessi bluastri sollecitano gli istinti peggiori, quelli che giacciono nel fondo più oscuro e torbido delle nostre coscienze. -
Come gode un corpo? Clinica e teoria del corpo pulsionale
È una mancanza originaria che attiva e affanna il godimento? Oppure si gode sul posto, attraverso un inestirpabile sentore della vita, un basso continuo dell'affettività? O forse il godimento si rivolge a qualcosa di così distante da noi da non poter essere né desiderato né immanente? Qualsiasi risposta si dia a queste domande, resta la convinzione che il tempo che viviamo abbia reso incandescente la questione del godimento e dei suoi spericolati volteggi. -
All'ombra di un ficus
"Un racconto d'amore, dove l'ascolto diventa la necessità per poterne percepire l'essenza, la forza. Nonna Peppina, Mamma grande, potrebbe essere la madre e la nonna di tutti. Attraverso di lei, Pippo è riuscito a far rivivere non solo il proprio passato, fatto di profumi e sapori di una terra, la Sicilia, che porta radicata nel cuore, ma ha disegnato con tratti decisi e reali la forza femminile, la tenacia e la grande capacità d'amore di una madre, di una moglie, che è rimasta immutata nel tempo. Perché non c'è tempo che modifica il dolore di una madre, non c'è spazio che riduce l'amore per i propri figli, non c'è cultura che ferma quell'istinto che porta a comprenderli e a difenderli. E Pippo Bellone di questo, ne è stato testimone ed erede. E solo ereditandone la grande sensibilità, quella di Mamma grande, è riuscito a regalarci l'emozione di questa bella storia""""." -
L' ambizioso progetto della riforma fondiaria come progetto culturale. Aspetti educativi nel contesto lucano
La Riforma Fondiaria e il suo grande ed encomiabile progetto di alfabetizzazione della popolazione sono l'oggetto di questo studio; si ricostruisce tassello dopo tassello la storia di uomini che sono stati coinvolti dalla riforma, e al tempo stesso protagonisti, con le loro storie di vita, di miseria, di sacrificio, ma anche di tanta dignità, amore e senso morale e civile. Il cuore del saggio è nella ricostruzione dell'azione della riforma nella fascia ionica, con particolare interesse a Montescaglioso, città simbolo delle lotte contadine e all'instancabile opera della scuola popolare che volle consentire a tutti un'alfabetizzazione che permettesse di vivere una vita migliore. Margherita Lopergolo nasce a Matera nel 1976, la sua famiglia è originaria di Miglionico, vive a Montescaglioso. È laureata in Lettere e Scienze della Formazione con specialistica nel sostegno. Insegna a Matera. -
E non dirmi che non è amore
Scrivere una poesia è mettere per iscritto ciò che abbiamo nella nostra mente, nel nostro cuore, anche quando si tratta di pensieri reconditi e proibiti nascosti nella nostra anima. Scrivere una poesia è modo di guardare, ascoltare, sentire ciò che i nostri sensi ci hanno comunicato. Il poeta è una spugna capace di impregnarsi dell'universo circostante. In questa raccolta, Quirina Ruiu regala spazio e libertà ai sentimenti, lasciando che questo fenomeno umano chiamato Amore, prendendo la forma delle parole, ci culli e ci consoli con il suono e il ritmo che ogni lirica contiene. La parola insomma come strumento per far musica con i sentimenti. -
Le poesie non hanno nome-Los poemas no tienen nombre
Nessuna vita è scontata. In primo luogo, perché non è scontato il vivere né tanto meno - il voler vivere. In secondo luogo, perché ogni esistenza può rivendicare la propria unicità ed extra-ordinarietà nel suo breve affacciarsi, con rapido guizzo, al bordo del nulla da cui presto sarà inghiottita di nuovo. Nella raccolta ""Le poesie non hanno nome"""" il turbinoso groviglio esistenziale dell'autrice non appare scontato, però, anche per una terza ragione: la caparbia volontà, o insopprimibile necessità di non fare """"sconti"""", appunto, al proprio sperimentare la vita fuori dai binari tracciati e dai limiti imposti (dalla famiglia d'origine, dal luogo di nascita, dalla lingua materna, dai codici sociali più comuni e accettati...) assumendo con fragile coraggio il rischio di farla deragliare, alla sofferta ricerca di una autenticità che, come la linea dell'orizzonte, si pone sempre un po' oltre lo sguardo mentre, muovendoci nella sua direzione, cerchiamo di raggiungerla."" -
La stella che il buio cacciò
Protagonista della storia è Selina, una giovane stella che, dopo essere caduta da una nuvola, deve ritrovare la strada di casa. Cosa non facile, ma ad aiutarla sarà Leon, un bambino sognatore di grande inventiva. Una fiaba illustrata che parla di crescita, di amicizia e di come sconfiggere le proprie paure. Età di lettura: da 3 anni. -
L' eroe delle terre morenti
Hansio è l'ultimo Eroe delle Terre Morenti. Il suo è un mondo destinato a morire, dove il sole si sta spegnendo e la Frontiera rappresenta il limite tra la vita e la morte. Al di là, nelle Terre Infestate, prolificano creature bramose di carne umana che avanzano inesorabilmente verso i villaggi rimasti abitati. La Frontiera arretra anno dopo anno. Hansio un tempo apparteneva alla Resistenza, credeva negli dei e nella parola dei Sommi Hastur, i sacerdoti-maghi che parlano con gli e professano la sacralità della vita, l'esistenza dell'anima e aspirano al Grande Esodo verso un nuovo mondo. Quando, però, la guerra gli strappa sua moglie, la mente di Hansio vacilla ed egli rinnega tutto ciò in cui credeva, prendendo a vagare sulla Frontiera in cerca di vendetta. Ma gli Hastur hanno un'ultima missione per lui: salvare una bambina prigioniera in un villaggio molte leghe oltre la Frontiera. Una bambina molto importante per la realizzazione dell'Arca e per il Grande Esodo. Una bambina che, scoprirà Hansio, è molto più di quello che sembra. -
Torino acciaio 1:1. Un materiale per la città che si trasforma
L'idea del libro è quella di pervenire ad elementi critici di riflessione sul progetto e sulla qualità della città a partire dal filo che lega la scelta di un materiale da costruzione con le opere che possono essere realizzate con tale materiale. Si è scelto l'acciaio, perché presenta specificità tali da potere incidere sulla trasformazione della scena urbana in maniera determinante. Nel capoluogo piemontese si possono infatti vedere opere con struttura metallica di rilevante interesse e si può fare esperienza diretta di strategie di progetto sulla città particolarmente illuminanti. Nello specifico, alcuni degli ultimi interventi tengono conto di esigenze di sostenibilità, non solo perché risparmiano energia, come gli impianti del Museo Egizio o le serre della Torre Intesa Sanpaolo o il fotovoltaico della Nuova Stazione AV, ma anche perché stanno cambiando il volto della città e il rapporto delle persone con determinate infrastrutture (nuove relazioni tra quartieri rese possibili dalla Nuova Stazione AV), servizi (crescita culturale al Museo Egizio o al nuovo Museo Nazionale dell'Automobile), modi di vivere nello spazio urbano. -
La tecnologia che serve agli architetti. Particolari costruttivi e «sistema costruzione». Mappe cognitive e sistematizzazione dell'informazione per raggiungere una conoscenza operativa
Nell'era dei Big Data e dell'informatizzazione, conoscenze e architetture innovative popolano uno scenario variegato d'informazioni per il mondo delle costruzioni, senza proporsi ancora come 'archetipi' o 'prototipi', controllati scientificamente e utili allo sviluppo del settore. Anche le proposte nate dal noto ""The Big Rethink"""" per incoraggiare gli architetti a modificare la loro professione e rispondere alle sfide poste dai cambiamenti in atto, non hanno prodotto soluzioni operative, utilizzabili dal professionista con ridotte risorse. In questo scenario gli autori hanno sviluppato una struttura della conoscenza, in cui i principali temi della progettazione tecnologica sono presentati in forma sintetica per favorire la loro comprensione attraverso il collegamento alle 'conoscenze certe' della scienza. La proposta riguarda una conoscenza approfondita e operativa del 'sistema costruzione', basato sullo studio dei particolari costruttivi di architetture antiche e moderne, opportunamente ordinati e classificati. In questa pubblicazione si presenta la ricerca illustrandone la struttura metodologica e le possibili procedure di utilizzo."" -
Franco Giuli. Opere dal 2008 al 2016. Catalogo della mostra (Roma, 7 luglio-4 settembre 2016). Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra ""Franco Giuli. Opere dal 2008 al 2016"""" - a cura di Bruno Corà al Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese di Roma, dal 7 luglio al 4 settembre 2016 - ripercorre, attraverso le immagini dei lavori esposti e un testo critico del curatore, le recenti opere dell'artista, le sperimentazioni materiche e gli sviluppi tridimensionali della forma pittorica. """"Attraverso una raffinata ed esperta gestione del materiale cartonato, munito già del proprio colore e con sapienti interventi sottrattivi o additivi a collage, Giuli inscrive decisamente la sua azione nel solco di quel polimaterismo che ha avuto diverse anime, dal Futurismo al Costruttivismo, dal Dada al Materismo, riuscendo a definire una propria originale cifra visiva non priva di echi provocatori di sconfinamenti in ambiti plastici o perfino architettonici"""". Una biografia insieme a una selezione di mostre personali dal 1962 ad oggi e una serie di fotografie di archivio completano il volume.""