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Cantona. Il ribelle che volle diventare re
Eric Cantona, the King, basta il nome per evocare negli appassionati di sport le immagini dei suoi gol impossibili e delle esuberanze che lo hanno consacrato come l'ultimo grande ribelle della storia del calcio. Uno scontroso artista del pallone sempre in cerca di guai. Insofferente a qualsiasi tipo di autorità, in campo e fuori, sempre imprevedibile ed estroso, Cantona ha scritto alcune delle pagine più belle nell'epoca in cui il calcio si stava trasformando da sport popolare a spettacolo interplanetario. Una carriera breve e folgorante, caratterizzata dall'attitudine al nomadismo, da Auxerre a Leeds, passando per il sentimento di odio e amore per la sua Marsiglia, e arrivando fino alla consacrazione al Manchester United, dove ancora oggi i tifosi sugli spalti inneggiano a ""King Eric"""". Tra aneddoti divertenti e ricordi sorprendenti, Philippe Auclair, una delle più importanti firme del giornalismo sportivo francese, ha scritto una biografia che, oltre a ripercorrere le gesta di un grande calciatore, mescola sapientemente cronaca giornalistica, riflessione filosofica, storia dell'arte e sociologia dello sport. Auclair ha intervistato oltre duecento protagonisti chiave della carriera di Cantona, dai primi allenatori agli ultimi compagni di squadra, lavorando per oltre cinque anni alla ricerca e alla comprensione del lato più oscuro del suo temperamento. Oltre il mito e oltre il calciatore: il ritratto di uno degli ultimi grandi ribelli del nostro tempo."" -
Neanche un attimo di gioia. Le buone ragioni di Valerie Solanas
Una storia dimenticata che intreccia pop art, femminismo radicale e teatro d'avanguardia: dopo un'infanzia difficile segnata da povertà e violenze, Valerie Solanas arrivò al Greenwich Village nel 1966, dove scrisse il dramma teatrale ""Up your ass"""", storia di una prostituta e di un vagabondo. Poco dopo incontrò Andy Warhol fuori dal suo studio, la Factory, e gli chiese di produrlo. Intrigato dal titolo, si propose di visionarlo, ma trovandolo troppo pornografico, non la ricontattò più. Nel 1967 Solanas cominciò a telefonare ossessivamente a Warhol, richiedendo la restituzione del testo di """"Up your ass"""". Quando Warhol ammise di averlo perso, lei chiese dei soldi come risarcimento. Sull'orlo della pazzia, il 3 giugno 1968 Valerie Solanas attentò alla vita di Andy Warhol, sparando diversi colpi di pistola. Arrestata immediatamente finì nell'oblio continuando a entrare e uscire dagli ospedali psichiatrici. Nel 1988, all'età di 52 anni, morì a San Francisco. La figura di Valerie Solanas è controversa, se la stampa """"mainstream"""" ha concordato pressoché all'unanimità sulla sua pazzia, il femminismo moderno ha dovuto fare i conti con questo personaggio scomodo e con i suoi testi più iconoclasti, incendiari e parodistici, come lo """"SCUM Manifesto"""". A 50 anni dall'attentato a Andy Warhol che la rese famosa e a 30 anni dalla morte, Roberto Tumminelli, racconta la vita di questa icona del femminismo radicale americano in parte dimenticata e traduce il testo della discordia, """"Up your ass"""", ponendo uno sguardo nuovo sullo studio delle utopie. Introduzione di Gloria Origgi. Con Il testo integrale di """"Up your ass"""" tradotto da Stefania De Pinto."" -
Vita di un bandito. Dalla rapina di via Osoppo al caso Calvi
Milano, 27 febbraio 1958, ore 9.15, in via Osoppo sette uomini armati di mitra col volto coperto da un passamontagna e vestiti in tuta blu da operaio, assaltano il furgone portavalori blindato della Banca Popolare e trafugano, senza sparare un solo colpo, un sacco di milioni di lire. La rapina del secolo. Lo scorso. In quegli istanti frenetici, da una macelleria un'anziana signora, sconvolta alla vista delle armi, urla ai banditi: ""Andate a lavorare!"""". È proprio Luciano De Maria il più pronto a replicare: """"Signora! Cosa crede che si stia facendo, stiamo lavorando!"""". A 60 anni dalla rapina di via Osoppo torna un classico di storia della mala milanese, il memoir dell'avventurosa vita di Luciano De Maria, uno dei componenti più carismatici di quella banda di rapinatori che arrivò ad un passo dal sogno del colpo perfetto. Un lungo viaggio in cinquant'anni di storia criminale italiana che tra riformatori, rapine, locali notturni e carceri di massima sicurezza, si conclude con la misteriosa amicizia con un banchiere svizzero incriminato per la morte violenta di Calvi. In appendice gli articoli di note firme del giornalismo italiano, come Franco Di Bella e Indro Montanelli, che raccontano il contesto in cui avvenne la rapina del secolo."" -
Il profeta
Il Profeta esce nel 1923 e procura subito vasta fama all'autore, facendolo conoscere in tutto il mondo attraverso numerose traduzioni. È il libro che più felicemente compendia le diverse anime di Gibran, fuse alla luce di quel cristianesimo di matrice maronita che sintetica le diverse istante culturali, orientali e occidentali, dell'autore e che fa convivere, in una sorta di eresia liberatoria, ortodossia ed eterodossia, monoteismo e panteismo. Un canto profetico nel quale, accanto alle verità della tradizione evangelica, trovano spazio credenze d'altra provenienza religiosa (islamismo, buddismo, induismo). Prima di partire per la sua ""isola nativa"""", in risposta alle richieste incalzanti della gente di Orfalese, Almustafà pronuncia i suoi discorsi intorno al """"segreto più profondo"""" che avvolge gli uomini e la loro presenza misteriosa sulla terra. Il Prediletto parla con eguale attenzione e partecipazione tanto dei grandi temi come l'Amore, la Gioia e il Dolore, la Conoscenza, il Bene e il Male, la Bellezza, la Morte, quanto degli aspetti più immediati e concreti della vita quotidiana. Il fascino dei libri profetici e della loro immaginosità visionaria, potenziato da una considerevole """"genialità psicologica"""" e da una capacità di reinterpretare in maniera brillante le notazioni di un'antropologia culturale spicciola, ha consegnato II Profeta alla lettura comunque interessata anche dei palati più fini. Alla luce di quel dato del sublime che, nonostante tutto, continua ad essere una delle aspirazioni più diffuse della poesia dì tutti i tempi, con la sua esigenza continuamente rinnovata di dare forma eterna alle verità della vita."" -
Le mie vite allo specchio. Diari 1947-1997
Gian Luigi Rondi, uno dei protagonisti della critica cinematografica e della politica culturale del Novecento, svela i retroscena della sua vita e della sua attività professionale. Cinquant'anni di Diari, annotazioni e analisi di quella che certamente è una esperienza personale e intima, ma attraverso il racconto e la storia diventa la narrazione privilegiata della società, della politica, della cultura e del cinema dal dopoguerra agli ultimi anni del secolo passato. Gli artisti e i politici, le dive e i sacerdoti, i premi e i festival in cinquant'anni di storia italiana. Con una lettera del Presidente Emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. -
Ricette delle feste (e della tradizione)
Cappelletti all'uso di Romagna, crostini di fegatini, cappone lesso accompagnato da un delicato sformato di riso verde, pasticcio di lepre e faraona arrosto. E per dessert Panforte di Siena, Pane certosino di Bologna e gelato alla crema, perché ""oltre ad appagare il gusto, avendo la proprietà di richiamare il calore allo stomaco, aiuta la digestione"""". Sono le ricette suggerite da Pellegrino Artusi per il pranzo del giorno di Natale, riportate nelle ultime pagine del celebre volume """"La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene"""" (1891), considerato il primo manuale 'italiano' di gastronomia. La proposta artusiana è composta prevalentemente da piatti dell'Italia centrosettentrionale e unisce pietanze tutt'ora diffuse - come i cappelletti e il cappone lesso - ad altre ormai in disuso, come il ricchissimo pasticcio di lepre e besciamella, avvolto in un guscio di pasta sfoglia. Buon Natale, Buon Anno... e buona Befana!"" -
Cruor. Sangue sparso di donne. Ediz. italiana e inglese
La violenza sulle donne sta diventando una quotidiana ritualità. Trattato ormai come freddo dato di cronaca, questo tema necessita di rinnovati sforzi di riflessione per stimolare una matura e consapevole presa di coscienza. In questo, anche l'arte può assolvere un importante ruolo di sensibilizzazione per provocare, con il linguaggio e l'immediatezza che le sono propri, un responsabile rifiuto e una ribellione. ""Cruor"""" di Renata Rampazzi interpreta tutto questo nel Catalogo della mostra alla Fondazione Giorgio Cini. Testi di Dacia Maraini e Claudio Strinati."" -
Momenti
Ci sono momenti in cui ciò che pensiamo ci sembra immenso. Ci sono momenti in cui tutto è chiaro come il sole. Ci sono momenti in cui facciamo i conti con noi stessi. Ci sono momenti, infine, in cui si intravvede la conclusione. Il punto cruciale è l'attimo prima, fermo immagine: ragione per vivere, per amare e forse anche per non morire. -
Noi e lui. Racconti ad Alberto Moravia
"Noi e lui"""" raccoglie dieci storie ambientate in epoche e luoghi diversi, ma tutte in grado di pungolare le coscienze e di mantenere viva l'attenzione su un'umanità offesa. Il vero filo conduttore dei racconti pubblicati nel volume è il sentimento della realtà, una rappresentazione realistica delle esperienze e delle passioni, che uomini e donne vivono nel tempo. Ecco allora che trova giustificazione la dedica ad Alberto Moravia." -
Why London calling?
Nel 2011 la BBC ha scelto come inno dei giochi olimpici di Londra, previsti per l'anno seguente, il famossissimo brano dei Clash ""London Calling"""", suscitando le perplessità della stampa: com'era possibile che la scelta fosse ricaduta su una canzone tanto ambigua, di protesta, con un testo ai limiti del macabro, per un evento di massa così importante? Per indagare le ragioni profonde alla base della controversa decisione, il saggio di Marzullo deve ripercorrere le strade nebbiose della Londra della fine degli anni Settanta e rievocare l'incredibile vicenda di una delle band punk più famose di tutti i tempi."" -
Montagne e libertà. 40 anni di spettacoli del Gruppo Teatro Angrogna
"Il Teatro di Angrogna è profondamente diverso non solo dal teatro borghese, accademico e letterario, ma anche dalle molte forme del teatro moderno. Ed è diverso perché non descrive le contraddizioni e le negatività di una società, ma le incarna e le vive. Non invita alla resistenza contro i soprusi, ma è esso stesso una forma di resistenza, contro l'adeguamento a un modello, contro il fanatismo ma anche l'indifferenza; contro i circuiti commerciali di cui pure una compagnia avrebbe bisogno, ed anche contro la modernità ad ogni costo, la trovata fine a se stessa e l'ammiccamento complice. Questa diversità ne garantisce la durata al di là di se stesso. La sua capacità di sopravvivenza sta nello stabile sommovimento delle coscienze che ha prodotto, e nella semplice eccellenza che nasce dal dire il vero e dal trasmettere speranza."""" (Elvio Fassone)" -
Saluzzo. Un invito alla città
Una città offre l'opportunità di molteplici sguardi. Può essere ""vista"""" e """"letta"""" secondo linee, intenzioni e prospettive molto diverse, anche variabilmente e dichiaratamente personali e dunque liberamente espresse. In questo libro l'autore propone, per la città di Saluzzo, una sorta di percorso tra ambienti caratteristici, monumenti giustamente famosi e opere d'arte che li arricchiscono. Sono stati così privilegiati stati d'animo, impressioni e descrizioni che, al di là di certe necessarie notazioni oggettive, valgono a definire i tratti significativi di quel percorso."" -
Il bosco che corre
Una favola che tocca il cuore e che insegna il valore della solidarietà e dell'aiuto reciproco. Le avventure del piccolo albero Bastoncino e dei suoi simpatici amici animali del sottobosco. Età di lettura: da 3 anni. -
La Pieve dei Santi Quirico e Giulitta di Rigutino
Una pubblicazione sull'antica Pieve della Sassaia che per secoli è stata la sede della parrocchia e cuore pulsante della vita di Rigutino, e che ha vissuto un periodo di oblio dopo la costruzione della nuova chiesa, sorta più vicino al cuore del centro abitato che si stava espandendo... Questa pubblicazione dal taglio volutamente divulgativo, guida il lettore a scoprire l'importanza e la bellezza di questa splendida terrazza sulla Valdichiana. -
E invece no. Da prosposta ludico motoria a opportunità di benessere
Lo studio come ricerca di miglioramento delle capacità lavorative e come ricerca di strumenti per rendere piacevole e ""giocoso"""" il lavoro, ha prodotto un'attività giornaliera in un'ottica a lungo termine, che abbiamo deciso di raccontare. Un'esperienza di lavoro."" -
Io confesso. Don Virgilio alla sua gente
Cinquant' anni, mezzo secolo è il tempo che Don Virgilio ha vissuto nella piccola, ma vitale comunità di Rigutino, nel cuore della Toscana aretina, divenendo il parroco padre di più generazioni che si sono ispirate a lui come figura celebrativa della vita che non si esaurisce sulla terra. Don Virgilio si confessa con l'autrice, raccontando il suo passato, storie e vissuti quotidiani del suo mezzo secolo di sacerdozio a Rigutino, un racconto non solo verbale ma affidato anche alle numerose fotografie che arricchiscono il testo. -
Racconto di guerra. Settefrati. Settembre 1943-maggio 1944
L'Autore racconta quello che accadde a Settefrati dal Settembre 1943 al Maggio 1944. Un racconto per non far disperdere la memoria dei drammi della Seconda Guerra Mondiale, un racconto per le nuove generazioni, un racconto per conservare la memoria di tutti i morti... -
Los dichos o sentencias (rist. anast.)
Riproduzione dell'esemplare originale di una delle più antiche raccolte di proverbi conosciuta, proveniente dalla collezione Prof. Paolo Gnerucci di Cortona. L'esemplare originale, impresso in Medina del Campo, en casa de Pedro de Castro impressor de libros 27 Abril 1542, risulta assente dai repertori bibliografici Adams, Colombina e Duplessis ""Bibliographie Paremiologique"""" che a pag. 293 n°483 riporta un' edizione di Saragozza del 1549 di 16 carte di cui l'ultima bianca; questa stessa è riferita da Graesse IV 259 e Brunet III 1164. Mentre BM.STC.Spanish p. 66 e 120, possiede un'edizione del 1543. Manca anche a Palau che cita solo l'edizione del 1543 del museo britannico e la successiva del 1549 descritta dal Duplessis."" -
Il santo patrono Donato vescovo di Arezzo
Il volume offre una panoramica degli studi fatti, fra le ricerche storiche della Valle di Comino, in particolare su Borgo San Donato, relativamente a San Donato Vescovo di Arezzo. Oltre alla vita si tratta delle diverse opinioni in merito al suo martirio, di come il culto da Arezzo sia arrivato in Valle di Comino e delle tradizioni popolari relative alla venerazione del Santo. Il testo è accompagnato da un apparato iconografico. -
La poesia nel cuore
L'Autore, lavorando in sanità, si trova quotidianamente a contatto con la sofferenza, trovandosi spesso di fronte a situazioni emotive forti, che coinvolgono sempre non solo la sfera professionale ma anche quella personale. L'Autore affida ai versi le proprie emozioni sperando che, chi legge le sue poesie, si riconosca in quelle sensazioni da lui descritte e, magari, provi le sue stesse emozioni.