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Alla deriva
Alla deriva viene pubblicato per la prima volta nel 1920, anno in cui l'autrice riscuote un discreto successo letterario e che sancisce il suo ingresso nel mondo delle lettere. Marcello Scalia è un siciliano emigrato in Toscana per completare i propri studi universitari. Qui diviene ""discepolo"" del professor Montebello, venerato quasi come un profeta e si innamora di Simonetta, figlia dell'accademico, dalla quale viene inaspettatamente ricambiato. Laureatosi e avendo ottenuto la mano della ragazza nonostante la disapprovazione del ""Maestro"", che avrebbe preferito darla in moglie al ben più ricco e determinato Angelo Fiore, Marcello accetta un posto di lavoro come insegnante nelle Marche, sebbene egli aspiri alla libera docenza e a diventare prolifico autore di dissertazioni come il suo mentore. Frustrato da un lavoro che non lo soddisfa, da un'ispirazione altalenante e dal desiderio di dare alla moglie tutti gli agi, Marcello vede a poco a poco crollare le sue speranze e il proprio matrimonio incrinarsi sotto il peso della propria inadeguatezza, con una moglie sempre più inappagata nel suo ruolo di subalterna nella vita e nel cuore del marito. (Prefazione di Elena Stancanelli). -
Mosè secondo i saggi. La storia dell'Esodo commentata dai maestri...
Al di là della sua indiscutibile importanza storica e religiosa, come può la figura di Mosè interessarci oggi, nella vita concreta di ciascuno di noi? I maestri ebrei si sono sempre posti questa domanda, e hanno risposto aggiungendo ognuno la propria variante e interpretazione della storia biblica dal punto di vista spirituale, morale e poetico. In questo libro Edmond Fleg raccoglie, ripensa e rifonde in una narrazione unica tutte le storie sparse nella tradizione rabbinica del Talmud, creando una vera e propria raccolta di midrash su Mosè: non si tratta di una ricostruzione meramente ""archeologica"", ma della prova che la Sacra Scrittura è stata consegnata alla fede viva del popolo ebraico, che l'ha meditata e tramandata. -
In miniera cresceva il pane. Lettere dei minatori licenziati dall...
Il volume, curato da Giuseppe Sani e Francesco Serafini ci introduce con dovizia di documenti e foto alle conseguenze che sul piano sociale ed economico si verificarono ad Abbadia San Salvatore dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. Si tratta di un aspetto inedito finora scarsamente indagato dai tanti libri e saggi dedicati all'argomento, che le lettere e le suppliche dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata riportano oggi alla nostra attenzione. L'azienda mercurifera approfittò della repressione scatenata dal ministro dell'Interno Mario Scelba per attuare un pesante e discriminatorio progetto di ristrutturazione industriale. Dalle lettere dei minatori e dei loro familiari emerge, assieme ad uno spaccato sociale di acuta indigenza, anche la tenacia e la dignità di una categoria, i minatori dell'Amiata appunto, che non si vollero rassegnare all'iniquo licenziamento perché nel faticoso e rischioso lavoro in miniera vedevano in ogni caso la loro vita e ""crescere il loro pane"". -
Sibilla indovina. Con carte
Entrando nel mondo delle Sibille si ha bisogno di una guida che mostri, di ogni carta, i significati nascosti. Istruzioni semplici che permettono di utilizzare immediatamente le Sibille e che nel contempo insegnano a non fermarsi alla loro interpretazione più banale. -
Mentalizzazione e psicopatologia
L'incapacità di pensare è alla base delle differenti forme di psicopatologia. Le difficoltà che un individuo può incontrare nell'elaborare le esperienze, nel ridimensionare le componenti emotive che le accompagnano, riflettono i limiti dell'attività di pensiero individuale, corredata frequentemente da fragilità nel controllo della vita impulsiva e povertà immaginativa. Nell'ultimo decennio, le numerose ricerche fiorite in ambito scientifico si sono rivolte sempre più al ruolo che le precoci esperienze interattive giocano nel plasmare e consolidare le vie neuronali implicate nell'attività riflessiva. -
Il sogno senza inconscio. Immaginazione notturna tra psicologia e...
Questo libro è dedicato alla memoria del prof. Bruno Callieri che ne ha scritto la Premessa. -
Entomia. Anime animali e trasformazioni del sé
L'Entomia è una nuova disciplina che ci guida a esplorare il mondo che è dentro e fuori di noi, attraverso prospettive inusuali. È stata sviluppata nel corso di oltre 20 anni di pratica psicoterapeutica e riabilitativa. Prende ispirazione da antiche tradizioni sciamaniche, rielaborate alla luce delle più recenti conoscenze psicodinamiche e neuroscientifiche. Secondo le popolazioni tolteche dell'America pre-colombiana, per attivare un processo di trasformazione spirituale, occorre focalizzarsi sull'essenza dei piccoli animali. Che cosa significa questo? Perché le creature invertebrate (insetti, ragni, molluschi) provocano tanta repulsione e disgusto? Che cosa si nasconde dietro l'orrore che può suscitare un innocuo scarafaggio? Perché gli umani si mostrano rabbiosi e crudeli nello sterminare piccole creature innocenti? La pratica entomica consente di lavorare in profondità e risolvere blocchi emotivi legati alla paura, alla vergogna, all'aggressività e alle fobie di contaminazione. Si basa su un processo di introspezione e di mimesi psico-corporea: una specie di ""mindfulness in movimento"". È un approccio prospettico che mira a promuovere una nuova visione ecologica della mente. -
Governo e capitale. Foucault, Deleuze-Guattari
Nella prima parte si mostra, attraverso Foucault, che il potere è un certo tipo di relazioni che si vengono a determinare tra gli individui; né la produzione, né lo scambio, né la comunicazione identificano i tratti distintivi del potere, per quanto esso si rapporti ad ognuna di queste sfere. Le forme che il potere assume qualificano le differenti forme di razionalità che intervengono a definirlo; di conseguenza, nessuna resistenza al potere può limitarsi ad una denuncia delle istituzioni che lo incarnano, senza decifrare i meccanismi razionali che ne stanno alla base; solo così evitiamo che una denuncia comporti la semplice sostituzione di un'istituzione con un'altra che persegue gli stessi obiettivi, così come la focalizzazione della cultura neoliberale mostra con straordinaria evidenza. -
Ai confini del diritto. Poteri, istituzioni e soggettività
Se oggi viviamo in tempi di crisi, ciò che più è in crisi è la nostra capacità di immaginare un'alternativa, non solo rispetto allo specifico contesto politico e istituzionale, ma soprattutto rispetto al dato sistemico della società capitalistica. Questo libro ripercorre alcuni temi classici del rapporto tra governati e governanti, riaprendoli alle questioni più attuali e al rinnovato interesse per il linguaggio proprio del diritto. I saggi qui presenti, pensati nel confronto tra la scienza giuridica, la storia e la filosofia, intendono rispondere ad alcune grandi questioni del presente. Cosa significa l'attuale «uso politico del diritto»? Quale rapporto tra i movimenti e le istituzioni? Che relazione tra l'ambiguità della dimensione del potere e la fondazione di nuove istituzioni non statali? Cosa accade quando lo Stato non detiene più il monopolio della produzione del diritto? Se da un lato, le istituzioni, i dispositivi rappresentativi, le procedure di legittimazione attraversano una profonda crisi, dall'altro, l'epoca presente non ha ancora trovato le forme adeguate per rispondere a questo mutamento. La ricerca diviene allora un lavoro di immaginazione politica. -
I battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo. C...
Il catalogo raccoglie circa cinquanta opere perlopiù inedite attraverso le quali è possibile seguire esaurientemente la tematica delle ""Battaglie"", da quando agli inizi del Seicento conseguì una sua autonomia, quale genere pittorico a sé stante, svincolato da presupposti storici od encomiastici, sino a tutto il Settecento. La tematica delle ""battaglie"" o dei soggetti bellici in generale, fu esplicata principalmente per una committenza privata, salvo poche eccezioni. Tra le quali emergono i Medici a Firenze e gli Estensi a Parma e Piacenza. Una rispondenza che sembra essersi trasmessa nei secoli sino ai nostri giorni, con un collezionismo spesso focalizzato su queste tematiche diffuso in una fascia sociale assai estesa ma non sempre particolarmente facoltosa. Un collezionismo specifico, quello attuale, che fortunatamente sembra aver riguadagnato negli ultimi decenni, qualche posizione rispetto ai generi, di certo di più facile attrazione, della ""natura morta"" e del ""paesaggio"". Tra gli artisti selezionati figurano: Vincent Adriaenssen detto il Manciola, Antonio Calza, Francesco Casanova, Michelangelo Cerquozzi, Jacques Courtois detto il Borgognone, Andrea De Lione, Niello Falcone, Domenico Gargiulo, Ciccio Graziani, Francesco Guardi, Antonio Marini, Masturzo Marzio, Francesco Monti detto il Brescianino, Christian Reder, Pandolfo Reschi, Francesco Simonini, Ilario Spolverini, Matteo Stom, Antonio Tempesta. -
La serra moresca di Villa Torlonia. Ediz. illustrata
Il restauro e l'apertura al pubblico dell'ottocentesco complesso della Serra moresca completa il recupero degli edifici di Villa Torlonia, restituendo alla villa il fascino della sua organizzazione in scene che alternano classica monumentalità ad eclettiche e spettacolari creazioni. La Serra e la Torre moresca, con ciò che resta della grandiosa Grotta artificiale, permettono di apprezzare la genialità del loro artefice, l'architetto veneto Giuseppe Jappelli, che ha saputo armonizzare citazioni dell'architettura islamica, luminose e scenografiche, con il fascino ombroso e oscuro di un antro abitato dalle ninfe. Molte sono le simbologie che vi sono disseminate, dai richiami ai luoghi del poema di Ludovico Ariosto, l'Orlando Furioso, alle allusioni massoniche sul passaggio dalle tenebre dell'ignoranza alla luce della conoscenza. Le architetture si associano alla vegetazione che le enfatizza: la collezione di palme e delle piante che Jappelli aveva indicato, oggi riproposte, evocano il mondo del collezionismo ottocentesco e completano il fascino del luogo che il visitatore può scoprire in un suggestivo percorso tra interni ed esterni, tra luci ed ombre. -
La valle delle streghe
Val Camonica, sedicesimo secolo. Giovanna Omobono viene bruciata come strega dalla Santa Inquisizione. Brescia, 1999, Stefano viene ricoverato in ospedale in preda a terribili incubi che non gli lasciano tregua. Che cosa lega le due storie a distanza di secoli? A svelarlo sarà Eva, moderna sacerdotessa dell' Antica Religione. Sarà lei, durante l'eclissi del 1999, a tentare di risvegliare il passato attraverso una nuova vita: a Stefano non resterà che lottare per salvare la propria. -
Giù nelle navi in fondo al mare
Harry Grossett, nato a Glasgow, in Scozia, figlio e nipote di palombari, è forse il palombaro d'alta profondità più esperto del mondo. Si è immerso nelle navi in fondo al mare per oltre cinquant'anni. Durante la sua carriera è stato sul fondo della maggior parte dei sette mari. Ha viaggiato per tutto il mondo allo scopo di recuperare oro e altri carichi e di soccorrere navi. È stato morso da un grongo, intrappolato in una nave da trasporto truppe e sepolto dal calcestruzzo. Ha rimosso arti umani sott'acqua, recuperato ossa umane, e per due volte è quasi rimasto ucciso sott'acqua a Hong Kong. Durante la Prima guerra mondiale si è immerso da una nave da guerra nei pressi dei Dardanelli, e nel secondo conflitto mondiale è stato primo palombaro per l'installazione dell'oleodotto ad Accra. Fra le guerre ha giocato un ruolo principale nell'operazione di recupero più grande della storia - quella della flotta tedesca a Scapa Flow. L'autore rivela i principi e la pratica delle immersioni d'alta profondità, e spiega come sono progredite negli ultimi cinquant'anni. Guarda al futuro altrettanto bene come al passato, ed esamina l'influenza sulle immersioni di invenzioni moderne come gli scafandri rigidi, la televisione e l'autorespiratore. Con una attenta analisi dei disastri sottomarini suggerisce come la perdita di vite umane si sarebbe potuta evitare nel passato e si potrebbe prevenire nel futuro. -
Nonostante febbraio. Morire di lavoro
2014. In una Roma cristallizzata nella sua eternità inesistente, Ernesto Mangiafuoco, un giornalista annoiato, passa le sue giornate tra consigli comunali e inaugurazioni di centri commerciali. Un cadavere viene ritrovato sul greto del fiume Aniene, è la sua occasione per entrare in cronaca nera. Ma qualcosa va storto: una donna racconta una terribile verità. Negli abissi della speculazione edilizia e dello sfruttamento delle maestranze Mangiafuoco segue un caso che nasconde scenari oscuri, vivendo sul proprio corpo la violenza del caporalato. Nulla sarà come prima. Per arrivare alla verità si fa aiutare da un improbabile informatore e da uno scapestrato trio formato da un vecchio giornalista ex fumatore, una granitica sindacalista e da un professore con un passato nel movimento studentesco. A ostacolarli e ad anticipare ogni loro mossa c’è un maresciallo del Nucleo Investigativo che invoca il fantasma di Pasolini. Fanno da sfondo alla storia le azioni speculative della OZRA S.P.A., azienda con cantieri in Italia e all’estero e le cui fortune, nel libro di Alessandro Bernardini, equivalgono al come e al perché lavorare può voler dire rischiare ogni giorno la propria vita. -
La strega di Cetona
Un romanzo che racconta un’indimenticabile storia d’amore e di morte nella Toscana del Cinquecento, al tempo della caccia alle streghe. Sono i tempi in cui le armate dell’Imperatore Carlo V, il sovrano più potente del mondo conosciuto, discendono l’Italia alla volta di Roma. Georg Frundsberg il comandante dei suoi lanzichenecchi dichiara di portare con sé un capestro d’oro con il quale impiccherà il Papa. Nella Valdichiana devastata dalle milizie imperiali, la fattucchiera Melusina «ardente come un mezzogiorno d’estate» e la figlia del mugnaio, Bianca «fredda come un’alba autunnale», si contendono lo smaliziato Lorenzo. La fattucchiera prevarrà e lo porterà all’altare, ma la rivale impegnerà tutte le arti della seduzione per strapparglielo. La trappola d’amore però ferisce chi la tende, perché Bianca rimane incinta, e chi vi cade, perché il matrimonio di Lorenzo va in pezzi. Il bambino, che sembra nato per una crudele vendetta d’amore, è celebrato con una grande festa nella piazza del paese, durante la quale le due donne arriveranno alla resa dei conti. Il bambino muore e tutti sussurrano che Berta, la fattucchiera madre di Melusina, gli abbia gettato il malocchio. La donna è processata e finisce sul rogo, ma la figlia trova scampo nella fuga. Nascosta sul monte Cetona, troverà a caro prezzo la vendetta e diventerà strega. A Castel della Pieve, sull’altro versante della Valdichiana, ancora un innocente segna la vita di un’altra donna: la nobile Eleonora dei Monaldi, monaca per forza e non per volontà. Tormentata dalla Badessa e travolta dalla lotta per il controllo del ricco monastero di Santa Lucia, sorella Mansueta cade tra le braccia di un confessore intrigante e scellerato. Il figlio, partorito in segreto, avvicinerà le vite della monaca e della strega, della nobildonna e della popolana. Per un momento sulle rive del lago Trasimeno, Eleonora e Melusina, una reclusa e l’altra scacciata, uniscono i loro destini di donne infelici e appassionate. Un romanzo che racconta una storia d’amore e di morte alla luce dei roghi delle streghe e delle devastazioni della guerra tra Francia e Impero. Intorno a Melusina ed Eleonora altre donne, segnate dalla voglia di riscatto, combattono per impadronirsi del loro destino. -
Irae. This is (not) the end. Ediz. illustrata. Vol. 1
IRAE nasce come un progetto che illustra un impegno concreto per la sostenibilità in relazione all'arte pubblica, nata insieme all'associazione Yourban 2030. Questa onlus, nei suoi primi anni, si è posta l'obiettivo di promuovere iniziative ispirate agli obiettivi delle Nazioni Unite 2030, attraverso gli occhi degli artisti. E con IRAE vogliamo portare alla luce il tema della sostenibilità per quante più persone possibili e ispirarle a contribuire con i propri punti di vista - ma soprattutto con il loro talento. In questo numero: Cristiana Perrella, Paolo Canevari, Patrizia Boglione, Shinya Masuda, Tiziana Cera Rosco, Nicola Bertellotti, Daniela Billi, Jordi A. Bello Tabbi, Simonetta Gianfelici, Santiago Zabala, Andreco, Simone Passeri, Luca Marini, Michele Freppaz, Claudio Orlandi, Carola Blondelli, Simonetta Gianfelici, Dario Coletti, Patrizia Sardo Marras, Antonio Marras, Giacomo Costa, Ketty Di Tardo, Birgit Rusten, Angelo Cricchi, Simonetta Gianfelici, Luca Marini, Marcello Pietruzzi, Simona Ghizzoni. -
Barocco in movimento. Le Candelore di Sant'Agata
Quarantanove candelore o cerei - di cui tredici a Catania e trentasei nella provincia etnea - dedicate dai rispettivi gremi a Sant'Agata, Santa Barbara, Santa Venera, Sant'Antonio Abate, ai Tre Santi, a San Giuseppe a alla SS. Vergine, costituiscono una raccolta unica, una notevole fonte di informazioni, una straordinaria guida per conoscere e scoprire le bellezze storiche, artistiche e devozionali delle corporazioni nel dare culto esterno ai Santi Patroni. Gli spettacolari candelabri lignei, opere del sec. XVIII e successivi, adornati con fiori e bandiere, accompagnati da allegre marce e con la maestria dei portatori (la tradizionale ""annacata"") sono l'immagine visibile di un autentico ""Barocco in movimento"". -
Lo Sturzo americano (1940-1946). Strategie politiche e culturali
Gli anni americani (1940-1946) della biografia di Luigi Sturzo presentano dei confini ancora assai sfumati e poco frequentati dall'indagine storiografica. Il volume ne ricostruisce le fasi salienti attraverso una ricerca documentaria condotta anche negli Stati Uniti, da cui emerge il profilo di Sturzo leader politico, in continuità con le precedenti esperienze italiana (1919-1924) ed europea (1924-1940). Pur risiedendo lungamente a Jacksonville, in Florida, lontano dai centri direzionali, egli si dedica alla formazione di selezionati gruppi di matrice democratico cristiana (""Peopleand Freedom""), capaci di influenza presso l'opinione pubblica, e diventa nel tempo interlocutore privilegiato delle autorità di Washington per le questioni italiane, fino ad assumere informalmente la funzione di ambasciatore. Tra le molteplici iniziative organizzate dal sacerdote nell'asse tra Jacksonville e New York, emergono il ruolo primario nella ricostituzione della Democrazia Cristiana, la collaborazione non marginale con il servizio di ""intelligence"" (OSS), e l'azione diplomatica e umanitaria concertata con i vertici della Chiesa americana a favore dell'Italia. Le strategie di Sturzo si sono rivelate cruciali nell'avviare relazioni stabili tra l'Italia e la potenza americana. -
Il regno «ritrovato» e «perduto». Napoli, il Mezzogiorno, i Borbo...
Questo saggio costituisce il seguito e la conclusione di un lavoro che ha impegnato i due autori a ricercare, dal periodo normanno a quello aragonese (Il tempo e la storia), e poi in quello spagnolo (Il barone dimezzato), motivi e ragioni del formarsi dell'arretratezza meridionale. L'attuale terzo saggio riguarda la formazione, la vita e la fine del Regno borbonico all'interno dello scenario europeo tra Settecento e Ottocento. Nel complesso e lungo periodo della monarchia borbonica si ritrovano esperienze e tentativi di riforme frutto di un'intensa elaborazione culturale che mira alla modernizzazione economica e sociale della società meridionale. -
La bellezza e il suo artefice. Alcuni termini del vocabolario del...
Attraverso un esame puntuale e sistematico di quattro termini usati frequentemente nell'Antico testamento e attinenti al concetto di bellezza, il volume cerca di fornire le premesse di carattere linguistico necessarie per sviluppare un discorso criticamente fondato sull'estetica dell'Antico Testamento. È quindi una trattazione di tipo fondamentalmente linguistico, che prende in considerazione tutte le occorrenze di detti termini, secondo uno schema costante, al fine di determinare i contesti possibili di ciascuno di essi, le sfumature di significato che nei vari casi vengono sottolineate e le connotazioni che vi sono implicate. Naturalmente si tratta solo di una parte del campo semantico della bellezza: molti altri termini potrebbero essere analizzati, ma quelli scelti presentano un alto grado di specificità ed una certa omogeneità semantica, come dimostrano i casi nei quali sono usati in parallelo reciproco. Il fenomeno della bellezza apparirà nell'Antico Testamento come un elemento non trascurabile soprattutto della concezione antropologica, anche se non mancano casi di applicazione a Dio, oltre che ad altre realtà naturali ed artificiali. In posizione periferica rispetto ad altre sfere di significato, quali ad esempio la moralità o la giustizia, la bellezza merita tuttavia di essere utilizzata come chiave per indagare il messaggio dell'Antico Testamento.