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Il cielo. Testo greco a fronte
Aristotele da un lato ripensa criticamente idee e principi cosmologici elaborati in Grecia a partire dagli inizi della riflessione razionale sulla ""physis""; dall'altro, formula una visione originale e organica dell'universo. L'""imago mundi"" che per molti secoli ha dominato la concezione occidentale del cosmo trova qui la sua formulazione. ""Il cielo"", d'altro canto, lungi dal ridursi a un complesso di aride teorie, si presenta come un affascinante intersezione di rigore logico e di pathos religioso: Aristotele vuole infatti trasmettere anche un sentimento di venerazione per la divina perfezione del cielo e degli esseri che lo popolano. -
Holzwege. Sentieri erranti nella selva. Testo tedesco a fronte
Secondo le parole dello stesso Heidegger, i sei ""Holzwege - Sentieri erranti nella selva"", pubblicati per la prima volta in volume nel 1950, costituiscono dei tentativi di meditare sull'essenza e sulla storia della metafisica occidentale. Due sono tentativi a tema: celeberrimo quello sull'origine dell'opera d'arte, con la sua memorabile analisi del quadro delle ""scarpe contadine"" di Van Gogh; seguito dal saggio sulla scienza, indagata quale fenomeno essenziale dell'età moderna; gli altri quattro hanno impostazione esegetica: Anassimandro e la Fruizione, Hegel e la parusia dell'Assoluto, Nietzsche e ""Dio è morto"", Rilke e l'Angelo. Sono sentieri erranti nella selva dell'""Ereignis"" (""Evento""), che dal 1936 è divenuto l'emblema della ""svolta"" del pensiero di Heidegger, la sua parola-guida. La traduzione di Vincenzo Cicero, uscita nel 2002 (senza originale a fronte), è diventata presto un classico: già dopo un paio d'anni si è cominciato a parlarne come del paradigma di un modo radicalmente nuovo di tradurre Heidegger, di una maniera inedita di restare fedeli al suo testo, di un'operazione tanto seria e legittima sul versante filosofico e filologico, quanto nettamente alternativa alla tendenza tradizionale di tipo estetizzante incarnata da Franco Volpi e dalla sua scuola. Dal 2014 il volume, che consta peraltro di un importante glossario multilingue, è completo del testo tedesco. -
Auletris
Un seducente viaggio nell’eros in compagnia di una delle scrittrici di letteratura erotica più raffinate e libere.«L'erotismo è così, tutta una architettura di sottigliezze, sfumature, allusioni e reticenze. I sessi si cercano e l'eros ritaglia per loro una intimità segreta, un numero due, una coppia, un ""io e te""» – dall'introduzione di Lidia RaveraAuletris è un dittico di racconti erotici inediti di Anaïs Nin, un libro che ci ammalia come il suono acuto di un flauto: puro, semplice eppure così diretto e incisivo. Auletris è un’armonia in due movimenti. Sia che la Nin ci descriva la vie bohème nelle baracche dalle pareti sottili della baia di Provincetown, abitate da uomini e donne senza pudore, sia che ci conduca nella Parigi elegante e borghese, non possiamo che seguirla trattenendo il fiato, diventare spettatori di momenti di ardore e complici di segreti inconfessabili. I personaggi di queste avventure non sono solo corpi, sono esseri umani che si identificano col desiderio che li muove. Un seducente viaggio nell’eros in compagnia di una delle scrittrici di letteratura erotica più raffinate e libere. -
Scritti sul Don Chisciotte. Testo spagnolo a fronte
«Per il nostro bene Don Chisciotte perdette il giudizio; per lasciarci un eterno esempio di generosità spirituale. Gli si riempì la fantasia di belle stravaganze, e credette che fosse verità ciò che era solamente bellezza. E lo credette con fede talmente viva, con fede generatrice di opere a tal punto da mettere in pratica quello che la sua follia gli mostrava, e soltanto col crederlo lo trasformò in realtà»rnrnMiguel de Unamuno è stato il fautore di una religione poetica, issata sull'esperienza della parola creatrice, mediante la quale non soccombe alla tentazione del nulla. Tra le sue opere fondamentali, un ruolo peculiare svolge il celebre libro su ""Don Chisciotte"". La forma del commento, che consente di attuare un dialogo interiore, è opera di uno spirituale piuttosto che di un intellettuale, la cui attitudine è contrassegnata dal pessimismo trascendente e dall'esistenza tragica. Unamuno confessa che il suo libro contiene ""tutto un sistema filosofico"", oltre a rappresentare un potente incitamento ad abbracciare una vita fondata sull'ideale etico, sull'eroismo tragico onde conquistare quella gloria e fama individuali e collettive, in ultima analisi l'immortalità, alla quale si può pervenire solo con una fede basata sul forte volere. Don Chisciotte è pervaso da una rassegnazione attiva, da una lotta titanica e utopica contro il mondo, alla ricerca del senso ultimo dell'esistenza e del proprio destino. Esprimendosi nella forma paradossale, ritenuta il linguaggio tipico della passione oltre che affermazione della volontà di creazione disperata, Unamuno assurge a pensatore tragico. -
A tutto volume. Una storia epica dello stile, del suono e della r...
Un libro che attraverso dodici chitarre, vere pietre miliari, fa rivivere la storia di uno strumento iconico e del gruppo di innovatori che ha trasformato un'idea in una rivoluzionernrn«Sono me stesso solo quando ho una chitarra tra le mani» – George Harrisonrnrn«Ogni chitarrista vorrà leggere questo libro due volte. Ma tutti gli amanti della musica troveranno qui un racconto elettrizzante che si intreccia alla storia della cultura, della musica, alla politica, a storia d'impresa e di scoperte tecnologiche» – Wall Street Journalrnrn«Una storia completa e approfondita della chitarra elettrica è qualcosa di indispensabile che ho a lungo desiderato e aspettato. E finalmente è arrivata» – Billy GibbsonsrnrnPer generazioni la chitarra elettrica è stata un simbolo universale di libertà, ribellione e edonismo. Attraverso dodici chitarre, vere pietre miliari, ""A tutto volume"" fa rivivere la storia di questo strumento iconico, di come un gruppo di innovatori ha trasformato un'idea in una rivoluzione. Come Leo Fender, che non sapeva suonare neanche una nota, ma che ha contribuito a far diventare la chitarra quella macchina del suono esplosiva che è oggi. La chitarra si è colorata nel tempo di un significato politico e culturale dirompente: elemento essenziale nella battaglia per l'uguaglianza razziale nell'industria dell'intrattenimento, fu anche specchio dell'ascesa degli adolescenti come forza sociale, nonché un pilastro del suono e dell'etica punk. Per chiudere il cerchio, si passa poi ai giganti contemporanei come Jack White dei White Stripes, Annie Clark (aka St. Vincent) e Dan Auerbach dei Black Keys, che hanno riportato sotto i riflettori alcuni dei primi, leggendari modelli di chitarra elettrica. -
Lettere (1914-1973)
«È probabile che non scriverò mai una biografia ordinata: sarebbe contrario alla mia natura, che si esprime sulle cose sentite più profondamente tramite i racconti e il mito; ma qualcuno che mi sia vicino dovrebbe sapere qualcosa su quello che i documenti non documentano»(da una lettera al figlio Christopher)rnrnIn queste lettere emergono vividi tutti gli aspetti della vita di J.R.R. Tolkien: professore attento, filologo meticoloso, scrittore disponibile con i lettori e sprezzante con i critici, geniale inventore di lingue, padre presente e preoccupato, marito devoto e nipote affettuoso. Creatore di una mitologia e di storie che appassionano lettori di tutto il mondo, ma anche uomo del suo tempo, che viveva e frequentemente commentava la realtà che lo circondava: dall'ascesa del nazismo in Germania alla Seconda guerra mondiale, dagli accordi di Yalta alla bomba atomica, i suoi giudizi, spesso velati da riferimenti alle sue storie, sono sempre acuti e interessanti. Una lettura imprescindibile per gli studiosi e sorprendente per i lettori dei suoi libri. -
Dignità ed eccellenza dell'uomo. Testo latino a fronte
Il più rilevante e noto trattato rinascimentale sulle qualità morali, fisiche e divine dell'uomo fu redatto da uno fra i più poliedrici e dotti umanisti del Quattrocento. Il ""De dignitate et excellentia hominis"" è l'opera capitale di Giannozzo Manetti (Firenze, 1396 - Napoli, 1459), ricco mercante, politico, autore di numerosi scritti in latino, e traduttore di Aristotele dal greco e dei Salmi dall'ebraico. Fu per un ventennio ambasciatore della repubblica fiorentina, quindi segretario pontificio e, infine, cortigiano presso la corte dei re d'Aragona a Napoli. Proprio su committenza di Alfonso il Magnanimo, Manetti portò a compimento nel 1452 la sua summa enciclopedica di quanto scritto dagli autori classici e cristiani sul miracolo del corpo umano e dello spirito divino che vi alberga. L'opera rappresenta un imperituro monumento alla più perfetta tra le creature divine, posta al centro delle meravigliose bellezze dell'Universo e dotata di un corpo e di un'anima che sono riflesso del macrocosmo. L'esaltazione dei prodotti dell'ingegno umano e delle arti figurative, la contestazione della tradizionale posizione medievale che individuava nella morte l'unica via d'uscita dalle sofferenze terrene, la glorificazione delle virtù e delle prerogative dell'uomo, e soprattutto la riflessione sui privilegi e gli oneri della ""dignitas hominis"" fanno di questo scritto il manifesto del Rinascimento italiano. Il volume offre per la prima volta al lettore italiano una traduzione integrale dell'opera a cura di Giuseppe Marcellino, specialista della letteratura latina umanistica, preceduta da un saggio introduttivo di Stefano U. Baldassarri, Direttore dell'ISI Florence e studioso del Rinascimento di fama internazionale. -
A piedi scalzi nel kibbutz. Dalla Siria a Israele all'Italia: vit...
«Nel trascorrere del tempo, il dolore e la malinconia si sono addolciti e la mia storia lascia intravedere, almeno lo spero, tutto quello che la compone: l'amore, la speranza, le fatiche, i successi e la gioia.»Inverno fra il 1943 e il 1944: nel ghetto di Damasco gli oltraggi antisemiti si fanno ogni giorno più violenti e i giovani fuggono di notte verso la Palestina. La piccola Tune viene affidata dalla madre alla figlia maggiore perché la porti con sé nella fuga. La bambina approda così in un kibbutz dove verrà separata anche dalla sorella: è sola, impaurita, ferita. Ha cambiato nome per non rivelare il suo stato di clandestina: adesso si chiama Masal, ha un'altra identità, ma la sua natura solare e gioiosa non è cambiata. Nel kibbutz si sperimentano sistemi educativi molto liberi e collettivi, e piano piano Masal li assume, concedendosi alla propria vitalità. Comincia a occuparsi di bambini, si arruola nell'esercito israeliano, diventa sergente. E si innamora di un italiano: lo sposa e approda a Milano proprio negli anni in cui la psichiatria si fa ""democratica"". Lì apre un asilo in cui applica alcuni dei metodi appresi nel kibbutz e forte della propria esperienza diventa psicologa dell'infanzia. Sempre conscia che è laggiù, correndo a piedi scalzi sotto il sole di Israele, che ha cominciato a guarire. -
Il garofano rosso
Uno dei racconti di formazione più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un'epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un'intera generazione.rnrn«Il principale valore documentario del libro è tuttavia nel contributo che può dare a una storia dell'Italia sotto il fascismo e a una caratterizzazione dell'attrattiva che un movimento fascista in generale, attraverso malintesi spontanei o procurati, può esercitare sui giovani» – Elio Vittorinirnrn«Nel ""Garofano"" la politica ha parte importante, ma più ancora contano gli umori e le passioni di una gioventù pronta a riconoscersi nel fascismo a condizione che questo insista sul suo ruolo rivoluzionario, sulla sua capacità di interpretare il desiderio di rimescolamento sociale e culturale» – Cesare De MichelisrnrnSiracusa, anni venti. Alessio Mainardi, liceale inquieto e ribelle, aderisce con entusiasmo alla prima fase antiborghese e rivoluzionaria del fascismo. L'iniziazione alla vita adulta lo porta a sbandare tra la relazione fuggevole e ideale con la studentessa Giovanna, schiva e austera, e il rapporto concreto e sensuale con la misteriosa prostituta Zobeida. Ma anche, infine, a mettere da parte i sogni di ribellione per una vita più ascetica o borghese. Il primo romanzo di Vittorini, censurato negli anni trenta per le tematiche fortemente sensuali e per le implicazioni politiche e pubblicato solo nel 1948, è uno dei racconti di formazione tra i più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un'epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un'intera generazione. -
L'unico e la sua proprietà. Testo tedesco a fronte
La nuova traduzione del capolavoro di Max Stirner (1806-1856) ha la pretesa di essere una ""bella fedele"", contro le ""belle infedeli"" che l'hanno preceduta. Ancora oggi l'anarchico Stirner, pensatore controcorrente della sinistra hegeliana, è considerato da molti un matto e ancora oggi molti altri fanno iniziare da lui una nuova epoca dell'umanità, appunto perché era un anarchico. Stirner in realtà fu un uomo silenzioso, nobile, che nessun potere e nessuna parola sarebbero riusciti a corrompere, un uomo così unico che non trovò un posto nel mondo, e di conseguenza visse in povertà. L'obiettivo della sua opera fu quello di difendere l'unicità di ogni individuo, soprattutto dei diseredati, dei misconosciuti, dei calpestati in primo luogo ad opera dello Stato, della legge, delle religioni, dei sistemi etici e di tutte le istituzioni sorte con fini positivi, ma che fin troppo spesso, già solo per l'imperfezione umana (ma per Stirner di per se stesse, sempre), deragliano e richiedono continuamente interventi correttivi. Nella sua forma paradossale ed eccessiva, spesso urtante e urticante, espressione della sua indignazione e ribellione morale, ""L'unico"" difende un'esigenza umana fondamentale, che viene fin troppo spesso negata o elusa dai fanatismi, dai veri egoismi, che si abbeverano e si ubriacano di devastanti astrattezze. -
Autoritratto entro uno specchio convesso. Testo inglese a fronte
La raccolta più incisiva del più importante poeta americano degli ultimi cinquant'anni.rnrn«Nessuno scrive come Ashbery» – Paul Austerrnrn«Nessuno che scriva poesia in lingua inglese sopravvivrà meglio di Ashbery al severo giudizio del tempo» – Harold BloomrnrnIl segreto è troppo ovvio. / La pena che ci suscita brucia, / fa sgorgare lacrime ardenti: / che l'anima non è un'anima, / non ha segreti, è piccola, e colma / il proprio vuoto alla perfezione: / la sua stanza, il nostro istante d'attenzione.rnrnPrimo poeta americano a vedere da vivo la propria opera raccolta e pubblicata dalla Library of America, John Ashbery è stato il riconosciuto maestro della generazione che ha esordito intorno agli anni settanta. Nel 1975 con «Autoritratto entro uno specchio convesso» ha ottenuto i tre più prestigiosi premi poetici degli Stati Uniti, presentando al pubblico un canzoniere complesso ed entusiasmante, evocativo, spesso onirico, ricco di riferimenti enciclopedici e reinvenzioni continue. La raccolta più incisiva del più importante poeta americano degli ultimi cinquant'anni viene qui presentata nella traduzione di Damiano Abeni. -
I dialoghi, la fortuna, la conversazione. Testo latino a fronte
In questo volume si raccolgono, per la prima volta, i testi più rappresentativi della straordinaria produzione letteraria e scientifica di Giovanni Pontano, uno dei più grandi scrittori in latino del Quattrocento. Al di là della sua produzione poetica, infatti, i «Dialoghi», «La fortuna» e «La conversazione» si offrono come matura testimonianza dei suoi ampi interessi: i cinque dialoghi (sospesi tra l'apologo morale, la conversazione faceta, la satira e la critica letteraria) polemizzano con il malcostume sociale e la pedanteria scolastica; il trattato della «Fortuna» (centrato sui complessi problemi della volontà e del destino) interpreta in maniera originale la crisi e gli slanci di fine secolo; mentre «La conversazione» (dedicata soprattutto all'analisi del linguaggio ludico) apre la fortunata stagione rinascimentale delle riflessioni sulla ""civile conversazione"", sull'uso della facezia, sull'arte del comunicare. Le introduzioni, i commenti e gli apparati bibliografici – a cura di Francesco Tateo, internazionalmente riconosciuto come uno dei più importanti studiosi di Pontano e dell'Umanesimo – si presentano come una guida indispensabile per cogliere la ricchezza del percorso intellettuale pontaniano. In appendice, a cura di Anna Gioia Cantore, figura l'intero corpus dell'epistolario privato che, pur distinto da quello ufficiale, si rivela necessario per cogliere, assieme alla produzione latina, rari ed efficaci esempi di scrittura in volgare. -
L'uomo è forte
Un romanzo sorprendente che rivela il lato più visionario e meno noto di Corrado Alvaro.rnrn«Noi non ci apparteniamo più. Qualche cosa ci ha invaso. Qualcuno è padrone di noi. Non materialmente, ma moralmente. Ha invaso i nostri sogni, i nostri pensieri, i nostri propositi e la nostra volontà...»rnrnRomanzo distopico pubblicato nel 1938, fu oggetto di censura per la sua descrizione di un sistema totalitario più cupo ancora di quello descritto successivamente da George Orwell in ""1984"". A seguito di una guerra civile tra ""bande"" e ""partigiani"" l'ingegner Dale assiste impotente all'instaurarsi di una dittatura brutale. Con la promessa di una società giusta e forte il regime controlla ogni aspetto della vita pubblica e privata, instillando paura e sensi di colpa. Anche l'amore è considerato pericoloso per lo slancio individualistico che allontana dal bene della società. È proprio l'amore per Barbara, figlia di una coppia di ""nemici del popolo"", che porterà Dale a essere marchiato come sospetto, poi a diventare oggetto di persecuzione psicologica e fisica fino alla sua condanna a morte. Ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per quest'uomo che si ostina a resistere. -
Il diritto e il rovescio
Gli scritti raccolti ne ""Il diritto e il rovescio"" costituiscono l'indispensabile premessa alle opere narrative e alla saggistica maggiore di Albert Camus. Concepiti per la maggior parte negli anni giovanili e scritti tra il 1935 e il 1936 vennero pubblicati una prima volta nel 1937 e ripresi da Gallimard solo nel 1958 con l'aggiunta della prefazione, questi saggi riflettono il mondo di povertà e bellezza in cui Camus, algerino di nascita, trascorse la giovinezza e colpiscono per l'alta qualità letteraria della scrittura e per la lucidità dell'analisi. In queste pagine, infatti, sono anticipati alcuni dei più importanti temi dell'esistenzialismo che fecero dell'autore una delle espressioni più alte della coscienza contemporanea. -
L' estate e altri saggi solari
«Tutti coloro che oggi lottano per la libertà combattono in ultima analisi per la bellezza.»rnrnAlbert Camus è per i lettori soprattutto l'autore de «Lo straniero» e de «La peste». Ed è anche uno dei due protagonisti di quella che è stata definita ""la più famosa polemica personale di tutto il dopoguerra"", quella con Sartre. All'origine di quel feroce dissenso ci fu «L'uomo in rivolta», il libro nel quale Camus articolava la possibilità di un pensiero meridiano che potesse contrapporsi al nichilismo dilagante nel mondo occidentale. Prima, durante e dopo quel suo lavoro, Camus andò pubblicando alcuni scritti che chiamò ""saggi solari"", raccogliendoli in «Nozze» e ne «L'estate». Scritti che, come sostiene nell'introduzione Silvio Perrella, ""lasciano nel non detto la teoria del pensiero, e si avventurano nel mondo dei sensi"". È un Camus meno noto al grande pubblico, che qui viene offerto nella sua organicità, accostando a quelli già pubblicati in italiano altri scritti mai prima d'ora tradotti, l'ultimo dei quali è proprio il testo in cui lo scrittore difende ""L'uomo in rivolta"" dalle accuse mossegli dai suoi antagonisti. Il lettore italiano che ha amato «Lo straniero» e a peste» portà con «L'estate e altri saggi solari» aggiungere ai primi due un nuovo classico ancora tutto da scoprire. -
Di rose che si aprono nell'acqua. Testo spagnolo a fronte
«Non so cosa sia per me la poesia. È un modo di essere, del mio essere. Tutto il resto della mia vita è fatto di casualità. La poesia non è stata casuale. La mia poesia sono io.»«Una celebrazione simultanea dell'ebrezza e della disgrazia, senza compiacimenti, senza vie di mezzo, con una capacità di illuminazione e brivido che probabilmente non si può raggiungere senza rinunciare alla vergogna, e che forse si trova allo stato puro soltanto in alcune forme di canzone popolare, nel bolero e nel tango. È questo il mondo in cui si resta intrappolati come in una tagliola leggendo le poesie di Idea Vilariño» – Antonio Muñoz MolinaUna poesia di vibrante sensualità commista a toni di dolente pessimismo, intima e notturna: sono questi i termini entro i quali si dispiega l'opera poetica di Idea Vilariño. Uruguaiana, fu parte integrante di quel gruppo di intellettuali denominato Generación del 45, assieme a Mario Benedetti, Ida Vitale e Juan Carlos Onetti, una delle principali esperienze letterarie novecentesche dell'America Latina. Molta della sua poesia ha come temi l'amore – in particolare quello tormentato con lo stesso Onetti, probabilmente la più famosa relazione della letteratura sudamericana –, la solitudine e soprattutto la morte, lucidamente contemplati a partire da una disincantata consapevolezza dell'insensatezza del vivere.Vederti ridere toccarti con le manivivere con te un giorno un anno tre settimanedividere vita seria vita quieta con tetrovarti nel lettonella stanza che ti vestiche sai di vino che fumid'estate che sudio nell'amore quando chiudigli occhi assenti. -
Una vita a scrivere
«Una delle poche cose che so della scrittura è questa: usala tutta, sparala, giocala, perdila, subito, sempre. Non tenere da parte ciò che ti sembra buono per un passo più avanti nel libro, o per un altro libro: dallo, dallo tutto, dallo subito»Molti libri sull’arte della scrittura offrono cataloghi o manifesti per diventare scrittori di successo, alla moda o adatto a un certo tipo di pubblico. In questa raccolta di saggi brevi Annie Dillard evita consigli o diktat per andare all’essenza della scrittura: ricercare un’idea meritevole, sapersi destreggiare tra passaggi tortuosi e un paziente lavoro di lima, infine giudicare il proprio lavoro con onestà intellettuale – riconoscendo che spesso è un castello di carte che poggia su basi malcerte. “Ogni virtù è una forma di messinscena,” diceva Yeats, e Dillard con le sue pagine acute ma dal passo disinvolto esibisce il suo metodo con straordinaria sincerità: alla stregua di un pilota d’aereo acrobatico che appunta in cielo piroette e arabeschi come fossero nastri, così l’autrice dispone sulle pagine le righe delle parole tracciando una linea di pura, nitida bellezza. -
Terrarossa
Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell'azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d'ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l'autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. -
La coppa dell'amore. La saga di Poldark. Vol. 10
Il decimo volume della saga di Poldark.Cornovaglia, 1813. Una coppa d'argento giace abbandonata in una grotta, insieme ad altri oggetti rubati. Porta incisa un'iscrizione in latino, amor gignit amorem, ""amore genera amore"". È il motto che sembra governare le pagine di questo nuovo episodio della saga, che si apre con il ritorno a casa, dopo lunghi anni di guerra in Europa, di Geoffrey Charles, il cugino di Ross. Per celebrare l'evento Geoffrey organizza una grande festa, che è l'occasione per rivedere in scena i principali personaggi e aprire il sipario sulle loro incandescenti passioni. La turbolenta storia d'amore tra Clowance e Stephen ha di nuovo cambiato rotta, e questa volta conduce i due addirittura al matrimonio, anche se le improvvise ricchezze da lui ottenute con la rapina alla banca di George Warleggan destano più di un sospetto. Jeremy invece continua a venire respinto dall'ambiziosa Cuby Trevanion ed è colto dalla disperazione quando si sparge la voce che la sua amata sta per sposare il cinico e affascinante Valentine Warleggan. Intanto nelle trame sentimentali si inseriscono altre figure, come la solitaria Selina Pope, da poco rimasta vedova in circostanze oscure. Ma anche nelle vite, apparentemente tranquille, di Ross e Demelza stanno per intervenire grandi cambiamenti. -
Bella Poldark
Cornovaglia, 1818. Dopo la tragedia che ha sconvolto le loro vite, i Poldark cercano di ritrovare la serenità perduta: Ross si ritira dalla politica per rimanere accanto alla moglie, mentre Isabella-Rose – ormai cresciuta ma ancora legata a Christopher Havergal, suo assiduo pretendente – sogna di diventare una cantante d’opera. Dopo vari tentennamenti, i genitori decidono di assecondare la prorompente vitalità della ragazza, concedendole di perfezionare la sua arte a Londra. Qui Bella conosce il produttore teatrale Maurice Valéry, che promette di aiutarla nella scalata verso il successo. Nel frattempo, in Cornovaglia, Clowance manda avanti gli affari del defunto marito e si lascia corteggiare dal suo primo ammiratore, Lord Edward Fitzmaurice, e da un eccentrico ex militare, Philip Prideaux. L’uomo, congedato dall’esercito, viene mandato a Nampara per indagare su un’efferata e inquietante serie di delitti: per le strade della città si aggira un misterioso assassino, che pedina e aggredisce giovani donne indifese. Tra i sospettati sembra esserci anche il cinico Valentine Warleggan, in rotta con la moglie e dal comportamento sempre più sregolato e dissoluto. Nell’episodio conclusivo di quest’epica saga, Winston Graham riesce ancora una volta a stupirci e conquistarci, rimescolando le carte e stravolgendo le sorti della famiglia Poldark e dei personaggi che ci hanno fatto commuovere e appassionare.