Sfoglia il Catalogo illibraccio003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4781-4800 di 10000 Articoli:
-
Hanami. La rinascita di una vita
Una giovane donna, Elena, intraprende un viaggio in Messico dopo la morte della madre. Il viaggio, l'esperienza che più affascina l'umanità dalle sue origini, in questa narrazione diventa anche un'esperienza umana, uno strumento efficace di conoscenza e di crescita. I luoghi descritti diventano per Elena una proiezione dell'anima, lo scenario di un'avventura del cuore e della mente. Gli incontri con Kenji e Maria Sabina e la condivisione del loro amore sono spunto di riflessione per ricostruire la sua vita e ritrovare fiducia in se stessa. La conoscenza ed il sapere se da un lato favoriscono un processo di interiorizzazione ed attenzione alla complessità del nostro vivere quotidiano, ancor più producono inquietudine ed apprensione per quanto accade nel mondo. Di qui la storia di una vita vissuta intensamente e l'impegno del giornalista freelance Kenji, che attraverso la denuncia della corruzione e della violenza, trasmette valori inoppugnabili di lealtà, coraggio, libertà, giustizia ed uguaglianza e porta i protagonisti alla consapevolezza che ogni vita ha valore ed è sempre degna di esser pienamente vissuta. -
Il direttore d'orchestra
Un professore e tre ""lontani"" allievi coinvolti in un ambizioso progetto. Ma è grazie alla sorella di uno di loro che la vicenda prende una piega inaspettata, sino al sorprendente finale. -
L' ambiente sardo e i suoi artisti
Brevi saggi che valutano l'influenza che i luoghi d'origine, il villaggio, la campagna, hanno avuto come scintilla ispiratrice nell'arte figurativa sarda del Novecento. Un'influenza che nei casi più fortunati, ovvero nelle personalità di autentico talento, si è tradotta in genuina espressione artistica. Il richiamo obbligato è a Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Salvatore Satta. Il capoluogo barbaricino per costoro rappresenta il legame vitale che unisce l'uomo ai luoghi della sua storia personale ma anche Olzai per Carmelo Floris, Orani per Mario Delitala, Sorso per Pietro Antonio Manca e Monserrato per Cesare Cabras. Un legame permeato di nostalgia, intesa come dolore del ritorno: ritorno con la memoria ad un passato non più esistente o forse mai esistito. -
Alpeggi delle Alpi. Alpi e alpigiani in Val d'Ossola
Per oltre sette secoli migliaia di alpeggi hanno costellato i monti dell'Ossola, plasmando il paesaggio e la cultura degli uomini di montagna. Oggi questo mondo è completamente trasformato, ma l'alp rimane centrale per il futuro delle Alpi. Questa storia generale degli alpeggi di Ossola e Valgrande è significativa ed emblematica per tutto il mondo alpino. Il libro, risultato di quarant'anni di studi e di cammini per monti e valli, racconta storia e memoria di donne e uomini che in luoghi remoti hanno realizzato il loro destino esistenziale. Vuole anche confermare i ""valori buoni"" che quel mondo perduto ci trasmette: la nobiltà della fatica, l'impegno comune per raggiungere una meta, una solidarietà vissuta, l'equilibrio con l'ambiente naturale. Un libro che racconta il passato, ma si interroga sule futuro delle Alpi. Il libro (416 pp) è corredato da 80 immagini d'epoca che restituiscono volti e luoghi di un mondo che non c'è più perché ha concluso il suo destino storico. -
Eugenio Pellegrini. Biografia di un progetto editoriale
(Eu)Genio e sregolatezza. E se nomina sunt consequentia rerum, anche il cognome la vicenda umana e il pellegrinaggio terreno del : Eugenio Pellegrini, che se n'è andato anzitempo, dopo aver calcato da testimone e, suo malgrado, pure da protagonista, il proscenio della cronaca e della piccola storia del Trentino a cavallo fra XX e XXI secolo. Tra informazione e controinformazione preferiva la seconda, avendo cominciato la sua avventura professionale a Roma, al giornale Il Manifesto, proseguita con il mensile Questotrentino e con la fondazione della casa editrice Publiprint che gli riservò soddisfazioni e grattacapi, non ultimo un incendio (per la magistratura «doloso») che portò al fallimento della casa editrice stessa. -
Les quatre âges de l'humanité. Exposé de la doctrine traditionell...
-
Trasporto aereo
Tecnologie, metodi e applicazioni. Approccio tecnico-operativo per il trasporto aereo. -
Il complesso ex gesuitico di Iglesias. Note storiche e documenti ...
Nel 1580 i Gesuiti si stabilirono ad Iglesias che era allora, per popolazione, la terza città più importante della Sardegna. Dopo l'espulsione della Compagnia dal Regno di Sardegna, avvenuta nel 1773, il complesso religioso non era stato tuttavia ancora terminato e l'onere di portarlo a termine ricadde sulla Diocesi di Iglesias. Così, tra la fine del Settecento ed il primo Novecento la chiesa della Purissima e l'annesso ex collegio ricevettero l'assetto che conservano oggi. Grazie a queste cure, lo stemma della Compagnia di Gesù campeggia ancora nel cuore antico della città, a testimonianza di una fase di storia locale che, grazie all'universalità del messaggio gesuitico e alla capillare rete di diffusione della Compagnia, si inserisce, a pieno titolo, nel più ampio e variegato contesto della storia dell'architettura e dell'arte moderna nel Mediterraneo, offrendosi come interessante caso per lo studio della circolazione di artisti, modelli e manufatti. -
L'amore spezzato. Dei distacchi e degli addii
Come si configura e cosa significa, in termini umani, psichici, metaforici l’addio? E ancora: come accadono le crisi e la fine di un amore? Lucidamente, intensamente, Giorgio Agnisola analizza la separazione amorosa nelle sue molteplici manifestazioni e circostanze della vita, interpretandola entro un articolato, suggestivo percorso interpretativo, attraverso la lettura di pagine conosciute e significative della letteratura di ieri e di oggi. La scelta dei testi è esemplare. Potrebbe dirsi che i brani poetici e narrativi facciano parte integrante dell’analisi: che non è propriamente psicologica, bensì umana, sentimentale, poetica. Ne risulta una densa, ricca esplorazione di una delle esperienze imprescindibili dell’amore e della vita. Il libro è rivolto in particolare a coloro che desiderano riconoscere e comprendere i sentimenti che si accompagnano a un distacco e lenirne gli impliciti tormenti. -
Le notti e l'alba di una città. Vittoria dal 1940 al 1943
-
Un ragazzo ebreo nelle retrovie dopo l’8 settembre 1943
All’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943 i Fleischmann, ebrei di origine mitteleuropea internati in Abruzzo, devono nascondersi dai rastrellamenti nazisti, ma il figlio Luigi, di quindici anni, trova anche il modo di partecipare ad azioni partigiane. Tre anni dopo egli fissò in forma di diario, autentico ma differito, quanto aveva vissuto in quei mesi. Il manoscritto, che è rimasto in un cassetto per cinquant’anni, testimonia in una prosa avvincente episodi della Resistenza, visti con occhi di ragazzo, arricchiti da incontri umani e da riflessioni personali. Presentazione di Paolo Gaspari. -
Dopo Venezia: verso altre «patrie». I Savorgnan d’Osoppo tra Friu...
Dopo la caduta nel 1797 della Repubblica di Venezia viene meno anche la fortuna economica e politica dei Savorgnan, una famiglia che dal Duecento si era imposta in Friuli e nel 1385 era stata aggregata al patriziato veneto. Mentre alcune linee della casata si estinguono, l’eredità del nome e dei titoli viene riconosciuta dal governo austriaco al ramo superstite della linea dei Savorgnan del Monte, che si qualifica come Savorgnan d’Osoppo. Il volume descrive le vicende degli ultimi Savorgnan tra Ottocento e Novecento, segue tra storia e cronaca i loro percorsi. Alcuni continuano a guardare al passato, altri si preoccupano di trovare nuovi spazi, nuove finalità e nuove ‘patrie’ in cui identificarsi. L’identità si ricompone nel Novecento, quando idealmente viene ricostruita e ritrovata la memoria della casata insieme con i simboli di un passato, primi tra tutti il colle e la fortezza di Osoppo, luogo in cui il loro antenato Girolamo nel 1514 aveva difeso Venezia contro l’esercito imperiale. -
Design without project. Ediz. bilingue
Nel 2012 l'antropologo Octavi Rofes ha redatto un acclamato manifesto in cui preannunciava la morte del progetto come via di fuga dalla banalità del design contemporaneo. In Design without Project, dopo un decennio di crisi ininterrotte, Rofes rilegge il suo manifesto e lo attualizza, spingendosi al di là del progetto per proporre forme di pratica alternative nel mondo del design di oggi. Design without Project è molte cose allo stesso tempo: è il resoconto di un mese convulso della storia recente, una teoria delle pratiche culturali e una serie di appunti di critica del design. Celebra il tipo di design che rifugge dalle banalità più recenti, come gli eccessi dell'ottimismo tecnologico e della futurologia distopica, la condivisibilità dei contenuti di Instagram e la trovata della coltivazione dei funghi. DwP è un artefatto di possibilità sconosciute e inesplorate. Da usare a proprio rischio e pericolo! -
Natura e principi del gusto. Nuova ediz.
Opera conclusiva della grande vicenda dell'estetica inglese del Settecento, la Natura e i principî del Gusto di Archibald Alison (1757-1839), pubblicata nello stesso anno della Critica del Giudizio (1790), rappresenta non solo una strada alternativa alla coeva costruzione teorica di Kant, ma anche la ratifica di una svolta capitale dell'estetica moderna, singolarmente anticipatrice di molti nuclei nodali della contemporaneità. Conducendo all'estremo il soggettivismo teorizzato dagli empiristi sei e settecenteschi, Alison giunge a individuare lo statuto peculiare dell'esperienza estetica nella relazione tra l'oggetto percepito e il soggetto fruitore, tra le qualità intrinseche di ciò che si ha di fronte e la struttura di chi quel quid esperisce. Assunta dai suoi predecessori la nozione di ""senso interno"" deputato a sovrintendere alla fruizione estetica, Alison vi fa convergere la ""logica delle associazioni"" che l'esperienza sull'oggetto è in grado di attivare: le ""catene di idee"" messe in moto dalla fruizione, attivando un corredo emozionale e identitario irripetibile ed esclusivo del soggetto, abilitano l'idea di un gusto (o meglio, di una infinita pluralità di gusti) che a nessuna condizione può essere ridotto a leggi universali. Il risultato è allora un'estetica totalmente dislocata sui meccanismi espressivi ed emotivi che stanno alla base del rapporto (edonistico) tra oggetto e soggetto. Un esito che, di fatto, segue il medesimo destino che l'estetica settecentesca aveva assegnato alla categoria del Sublime la quale, non a caso, trova ampio spazio entro la trattazione dell'autore, quasi a farne davvero la marca più caratteristica dell'emozione estetica. Le numerose esemplificazioni della letteratura, della musica e dell'architettura analizzate da Alison mettono in luce le qualità espressive veicolate dagli oggetti di queste arti, qualità capaci di imprimere emozioni che ciascun soggetto, peculiarmente, esperisce. Da qui, ad esempio, il valore pregnante dei prodotti del design come oggetti nei quali la bellezza coniuga l'espressione della forma con la dimensione dell'utilità. Riflessioni che, d'altra parte, fecero degli Essays di Alison uno dei testi più frequentati persino in seno al funzionalismo architettonico del tardo Ottocento. La presente edizione, la prima in lingua italiana, puntualmente curata da Simona Chiodo, colma un grave vuoto della cultura estetologica, svelando le radici di molte modalità peculiari del dibattito odierno. -
Cambio di rotta. Nuove vie dell'estetica. Nuova ediz.
Questo libro, pubblicato da Reclam nel 2012 e insignito nel 2016 del “Premio Internazionale d’Estetica” conferito dalla Società Italiana d’Estetica, costituisce una cruciale riflessione sulle categorie dell’estetica filosofica. Attraverso una penetrante indagine teorica, Welsch sottolinea la necessità di rivedere le relazioni tra arte e filosofia, allo scopo di superare tanto le indebite assimilazioni quanto la totale incommensurabilità che hanno contrassegnato rispettivamente la modernità e il postmoderno. Analizzando le trasformazioni del concetto di arte nell’ultimo secolo, Welsch argomenta dunque a favore di un’apertura dell’estetica a una serie di sollecitazioni ulteriori, dalla nuova tecnologia elettronica, discussa sulla base di una stimolante rilettura dell’eredità del Bauhaus, alle prestazioni dello sport professionistico, di cui si sostiene con finezza interpretativa lo statuto artistico. Per altro Welsch prende congedo non solo dalle limitazioni imposte dall’estetica moderna, ma anche e soprattutto dall’antropocentrismo che ne rappresentava il presupposto, allo scopo di ricollocare l’uomo all’interno della natura di cui è parte. Il “cambio di rotta” di cui parla Welsch trova così il proprio fondamento filosofico in un’originale riconsiderazione dell’evoluzionismo darwiniano, di cui l’Autore evidenzia le potenzialità per un’estetica riconfigurata a partire dalle sue origini animali. La presente edizione, puntualmente curata da Leonardo Amoroso e finemente tradotta da Alessandro Nannini, mette finalmente a disposizione dei lettori italiani un volume di fondamentale importanza nell’odierno ripensamento dello statuto epistemologico dell’estetica, scritto da uno dei maestri del pensiero contemporaneo. -
Il disegno del cerchio familiare. Test grafico proiettivo
Il disegno del cerchio familaire è un test grafico proiettivo per valutare le interazioni fra genitori e bambini. Il test si basa sul principio secondo cui la famiglia è un ""fatto psichico"", nel senso che la sua realtà non è data da una semplice somma di individui. Il disegno del cerchio familiare è utilizzabile sia come strumento diagnostico, per misurare il livello di coesione all'interno della famiglia, sia come strumento terapeutico. Il suo scopo è di valutare la fiducia o l'importanza che l'individuo immagina di godere all'interno del proprio nucleo familiare. -
Arte, produzione e rivoluzione proletaria
Boris Arvatov, intellettuale poliedrico, è una figura cruciale nel primo periodo della cultura sovietica. Al centro del suo pensiero si intrecciano pratica e teoria, nell’idea che arte e vita debbano tornare a fondersi in un tutto unico, superando le barriere imposte dalla cultura borghese. Nonostante la sua importanza, Arvatov è tuttora poco studiato, al punto tale che manca una sua biografia completa e affidabile. Questa antologia è un’opera cruciale, poiché propone una selezione di articoli che permettono di comprendere il pensiero del critico e insieme di seguirne l’evoluzione nel tempo. In questa nuova edizione, il corpus dei testi è arricchito da una versione ridotta dell’opera maggiore di Arvatov, la monografia dedicata a Vladimir Majakovskij scritta tra il 1923 e il 1931 e rimasta finora inedita in Italia. -
Matematica per l'economia
La matematica è uno strumento importante per riuscire a capire l'economia. Spesso gli studenti perdono tempo ed energie nello studiare gli strumenti matematici senza vederne una chiara applicazione alle realtà economiche. Questo volume è un compendio dei principali strumenti matematici necessari a un economista, lasciando il minore spazio possibile alla trattazione formale, concentrandosi invece sulle applicazioni. Il manuale è ideato per ""blocchi"", in modo che non sia necessario studiarlo ordinatamente dalla prima all'ultima pagina. In particolare, anche la notazione matematica viene organizzata, per la maggior parte, in modo che non sia indispensabile sfogliare le pagine precedenti per capire i simboli utilizzati. Numerosi esercizi svolti consentono di ""fissare"" i concetti appena appresi o di chiarire l'utilizzo degli strumenti esposti. Il testo è arricchito da materiali didattici on line. Nel sito www.utetuniversita.it, nella sezione e-learning, i lettori potranno liberamente consultare e scaricare nuovi esercizi, software applicativi di calcolo numerico e di calcolo algebrico, link utili e soprattutto sarà possibile interagire con l'autore che risponderà, attraverso un forum, ai quesiti proposti. I lettori potranno richiedere integrazioni e ampliamenti al testo che verranno messi a disposizione nella stessa sezione di e-learning. -
Creazione di valore e cliente
-
Ascoltami, non dire nulla
In un linguaggio semplice, che solo una conoscenza profonda e poliedrica riesce a organizzare, con voce pacata, colta, piana e carezzevole, l’autore conduce per mano la sua delicata quindicenne ad attraversare saperi e discipline – la fisica innanzitutto, il cuore del suo mestiere, ma anche la filosofia, la letteratura, le neuroscienze, l’arte, la religione – toccando temi eterni e cruciali dell’esistenza: le leggi della natura, le percezioni fisiche e i loro riflessi su di noi, la memoria, la vita, la morte, l’amore, il tempo, lo spazio, la nostalgia, il rimpianto, la materia, l’energia, la natura, Dio, l’ordine e il disordine, il libero arbitrio, il destino, la trasformazione, l’illusione, il senso della vita, l’Io, l’essere, il caso, l’esperienza, la conoscenza, la libertà, la fede, il dubbio, la poesia, il mito, la verità, l’universalità, la soggettività, la coscienza, il coraggio…. Prefazione di Piero Meldini.