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Art and its counterparts. Esssays on Peter Lamarque
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Reggio Emilia. Le guide ai sapori e ai piaceri
Il centro storico, le Delizie Estensi, l’archeologia industriale e le nuove architetture contemporanee sono solo alcuni dei punti di interesse di Reggio Emilia che le Guide di Repubblica hanno deciso di raccontare in un volume dedicato a tutto il buono e il bello della città e della provincia. Si parte così in un suggestivo percorso guidato seguendo testimonial d’eccezione: sportivi, attori e artigiani raccontano i loro ricordi della città. Gli itinerari cittadini ci portano alla scoperta di angoli noti e meno noti, a partire dal centro storico per allargarsi fino alle periferie, tra piazze, aree naturali, ville e palazzi. Si superano, poi, i confini cittadini per conoscere le bellezze dei dintorni. E poi piatti della tradizione, vitigni, ristoranti, botteghe e dimore di charme per assaporare i piaceri e i sapori di un territorio ricchissimo tutto da scoprire. -
Il soggetto collaborativo. Per una critica del capitalismo digitale
Come scrive Cladio Kulesko nella sua prefazione, il lavoro di Pierazzuoli ripercorre le tracce delle nuove metafisiche digitali, individuandone costanti, nodi e articolazioni, definendo e descrivendo i riti e le liturgie della neoteologia tecnoscientifica. Attraverso un confronto serrato e costante tra le pratiche concrete del capitalismo digitale e alcune delle più recenti filosofie (quali il realismo speculativo, la teoria cyborg, le nuove ontologie, le metafisiche cannibali, l'accelerazionismo e la teoria queer), assistiamo a una vera e propria ""messa sotto stress"" della teoria, capace di rilevare limiti, vincoli e punti di forza. Quel che più conta, tuttavia, è che al centro di questo vortice vi siano le vicissitudini della materia, gli eventi e i processi generati dalle loro concatenazioni: la storia e le storie - piccole o grandi che siano, storie vere e storie inventate. All'interno della matassa elaborata dall'autore, il lettore non mancherà certo di scoprire trame, dettagli, sincronie e ricorrenze - come in una sorta di piccola simulazione, per uno o più giocatori. Dipanandosi lungo l'asse che collega il modo di produzione capitalista all'universo digitale, il lavoro restituisce una mappa interpretativa generata dall'intersezione di questi due dispositivi che esprimono tutta la potenza prometeica di condizionare le azioni di un soggetto atomizzato lasciando intravedere però una via di fuga verso quel soggetto collaborativo che la tecnologia digitale sembra permettere. -
Dante visualizzato. Carte ridenti. Vol. 1: XIV secolo
""Questo è il primo volume di una serie di cinque, tutta dedicata allo studio delle diverse visualizzazioni su supporto cartaceo della 'Commedia' di Dante, vale a dire all'indagine del rapporto esistente tra il testo e le immagini contenuti in manoscritti, in incunaboli ed in edizioni a stampa, in quanto cardine della ricezione dell'opera di Dante nei secoli XIV, XV e XVI. È nostra intenzione proporre un quadro il più possibile esatto e cronologico di questi manufatti. Ma oltre la volontà di censire il materiale, c'è anche la determinazione a ripercorrere programmaticamente e approfonditamente la storia delle illustrazioni della 'Commedia' lungo questi primi secoli della sua ricezione artistica, in relazione al contesto in cui sono state prodotte ma anche alle altre manifestazioni letterarie, artistiche, culturali, ideologiche, politiche e religiose con le quali possono essere collegate, mediante uno studio sia dell'aspetto formale che della tipologia di visualizzazione/illustrazione che volta per volta ci troveremo davanti. Il titolo generale 'Dante visualizzato' s'ispira ovviamente al notissimo 'Boccaccio visualizzato. Narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento', promosso da Vittore Branca (Branca 1999); il sottotitolo 'Carte ridenti' rimanda invece alla famosa frase con cui Oderisi da Gubbio, in Pg. XI, 82-83, fa riferimento alle miniature di Franco bolognese («più ridon le carte / che pennelleggia Franco bolognese; / l'onore è tutto or suo, e mio in parte»), ripresa poi da Millard Meiss (Brieger/Meiss/Singleton 1969: 31-80). Il numero latino che accompagna il sottotitolo indica la periodizzazione: I corrisponde a tutto il Trecento; II alla prima metà del Quattrocento; III alla seconda metà del Quattrocento; IV tratterà solo Botticelli; V corrisponde a tutto il Cinquecento."" (Dalla Presentazione) -
La grande storia dei Branciforti di Mazzarino e dei Carafa della ...
La storia delle famiglie Branciforti e Carafa incuriosisce studenti e studiosi, che si interrogano su molti aspetti e dettagli dell'esistenza dei due casati. Obiettivo di questo libro è quello di ricostruire, in maniera storicamente dettagliata, le vicende dei due casati, concentrandosi sui due loro grandi rappresentanti: Giuseppe Branciforti e Carlo Maria Carafa. -
Madonne del latte. La Senologia nell'arte sacra del Cantone Ticino
Partendo dal tema iconografico - caro alla Storia dell'Arte - delle Madonne allattanti si approda a quello della storia sociale dell'antico costume del baliatico. L'argomento comune è quello dell'allattamento, affine agli interessi della Fondazione Pro-Senologia che ha patrocinato la ricerca. Il testo segue l'evoluzione delle numerose Madonne allattanti delle valli della Svizzera italiana, segnalando molteplici percorsi che invitano a scoprire il territorio. Nella seconda parte del volume la ricerca iconografica cede il passo a quella che riguarda la storia sociale, per integrare le ragioni devozionali della diffusione del culto della Virgo lactans con circostanze collettive che da sempre spettano alle donne. -
Confini sfumati. I problemi dell'arte, le soluzioni della percezione
“Un giorno, a una esposizione di arte concettuale al New York Cultural Center, vidi un’opera costituita da un normale tavolo su cui erano posati alcuni libri. I libri erano di filosofi come Wittgenstein e Carnap, Ayer e Reichenbach, Tarski e Russell. Si sarebbe potuto trattare del tavolo del mio studio, visto che era sufficientemente anonimo da poter essere ridotto a una semplice superficie da lavoro e i libri posati sopra erano dello stesso tipo di quelli che consultavo spesso per il mio lavoro”. Questo è il rompicapo – e insieme il paradosso – che attraversa l’arte contemporanea così come l’ontologia dell’arte: il tavolo con sopra i libri al New York Cultural Center è considerato un’opera d’arte, mentre lo stesso oggetto, un tavolo con sopra libri di filosofia, nel mio appartamento sulla 119vesima strada, a New York, è e rimane un semplice tavolo. Com’è potuto accadere che la distinzione, classica, tra opere d’arte e oggetti comuni sia stata abbandonata? In un mondo in cui la bellezza è merce sempre più rara, le opere d’arte paiono essere ovunque. Ma sarà davvero così? Tiziana Andina (www.labont.it/andina), ha conseguito il dottorato di ricerca in estetica e ora è ricercatrice presso l’Università di Torino, dove insegna ontologia. Tra i suoi lavori ricordiamo: Il volto americano di Nietzsche, Napoli, 1999; Il problema della percezione nella filosofia di Nietzsche, Milano, 2005; Percezione e rappresentazione. Alcune ipotesi tra Gombrich e Arnheim, Palermo, 2005. -
Un mondo orfano
In un quartiere fatiscente di una sconosciuta città di mare, un padre e un figlio fanno fatica a sbarcare il lunario. Ma invece di farsi scoraggiare dalle difficoltà e dalla durezza della loro vita, ogni giorno si inventano modi fantasiosi e bizzarri per cercare di sopravvivere. Anche quando un evento terribile e macabro scuote la vita notturna del quartiere e gli abitanti cominciano ad andarsene, padre e figlio decidono di restare. Quello che conta è rimanere insieme. In Un mondo orfano Giuseppe Caputo racconta con lirismo audace una storia di amore e di violenza, di sesso e ribellione, dove il corpo è un luogo di piacere e di brutalità e si esplora la piaga dell'omofobia. Forse, soprattutto, questo romanzo è un'onesta, brutale lettera d'amore di un figlio a suo padre. -
L' umano cristico e simbolico in Ghislain Lafont
L'opera indaga come il desiderio umano di vivere la religiosità sia fortemente connesso alla natura umana, che trova la sua centralità nell'Eucaristia. Attraverso il confronto tra l'antropologia sacramentale e il linguaggio del simbolismo di Ghislain Lafont e le neuroscienze, l'autore traccia una strada attraverso cui, in futuro, la teologia potrà, per mezzo di altre forme di studio, ampliare la conoscenza dell'uomo religioso. Ghislain Lafont, fonte d'ispirazione di queste pagine, propone una «Teologia insolita», poiché se da un lato egli esprime una profonda spiritualità - nel suo essere monaco benedettino -, dall'altra si presenta come un abile teologo nel tenere insieme la realtà di un mondo che cambia e l'esigenza, da parte della Chiesa, di aprirsi a nuove frontiere nel campo della ricerca, seguendo la propria dimensione profetica. -
The atmospherical «we». Mood and collective feelings
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Concrescence and transition. Whitehead and the process of subject...
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Donare-Donarsi. Relazioni, interdipendenze e inclusione nella ped...
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Fino al cuore trafitto. Spiritualità di santa teresa di los Andes
Juanita Fernández Solar, nata il 13 luglio del 1900 in una ricca famiglia di Santiago del Cile, morì di tifo, senza riuscire a compiere 20 anni, nel monastero delle Carmelitane Scalze di Los Andes col nome religioso di Teresa di Gesù, ma oggi è più conosciuta come Teresa di Los Andes. Fu condotta in un cammino che la rese sempre più libera di unirsi al Cuore di Gesù. Visse nascosta, ma al momento della sua morte accorsero numerosi pellegrini che testimoniavano di aver ricevuto delle grazie attraverso la sua intercessione. L'afflusso di persone crebbe al punto da dover procedere all'erezione di un santuario,diventato ormai il centro spirituale del Cile. Il 21 marzo 1993 Teresa di Los Andes è stata proclamata santa. -
Louis-Claude de Saint Martin et la théurgie des élus coëns. Natur...
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Romanzo di Evast e Blaquerna
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Gli Autotreni in Porta al Borgo. Uno straordinario palcoscenico a...
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La luna nel mezzo
Eleonora lavora come dipendente in una casa farmaceutica, vive a Roma ed è sposata con Massimo. È una donna fiera, introspettiva, intelligente, alla ricerca di se stessa in seguito ad un periodo difficile. Cerca di ricomporre i pezzi di un puzzle, di un equilibrio che senza alcun preavviso si è rotto. In poco tempo vive l'esperienza di un aborto, si separa dal marito, perde il lavoro. La scelta di un cambiamento consapevole, lucido e ponderato, quella di rompere il legame matrimoniale con Massimo, si mescola e si fonde a cambiamenti invece inaspettati e subiti. In che modo affrontare la perdita, la crisi? -
Arzachena. Scoperte, sorprese, emozioni e meraviglie della natura...
Arzachena ha un territorio ricco di meraviglie che affascinano i visitatori di ogni parte del mondo. Comprende diversi ecosistemi a elevata biodiversità, alture granitiche monumentali dove il vento ha plasmato la roccia, zone umide ricche di vita, coste sabbiose e rocciose multiformi, mare dall’acqua di cristallo e una vegetazione profumata e aromatica, ricca di tante specie diverse. Luoghi di grande importanza naturalistica, da conoscere, amare e tutelare, con l’auspicio che tale bellezza rimanga inalterata per chi verrà dopo di noi. -
Della stessa sostanza dei sogni
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La campagna del 1849. La nascita della patria. Vol. 3: Le solleva...
Questo terzo e ultimo volume della storia della rivoluzione del 1848-49 descrive il momento entrato nel mito dell’identità nazionale italiana, quello della resistenza del popolo lombardo, romano e veneziano che vide impegnati uomini e donne in una impari lotta contro l’esercito francese e quello degli Asburgo. Un momento fondamentale nella creazione del mito identitario.