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Il parto. Manuale di ostetricia e neonatologia
In sala parto lavorano vari operatori sanitari uniti da un obiettivo: ottenere la migliore assistenza ostetrica e neonatale e il relativo benessere di madre e neonato, assicurando la nascita di un bambino sano a una donna in buona salute. Il volume, a cui hanno contribuito numerosi specialisti, illustra in modo chiaro, scientifico e didattico l'attuale pratica medica e ostetrica nei centri nascita. L'integrazione degli aspetti ostetrici con la neonatologia fondamentale per individuare tempestivamente e affrontare con efficacia ogni evenienza - rende l'opera un testo completo, nel quale i singoli argomenti sono trattati in modo sintetico, ma puntuale e documentato, con dovizia di dettagliate immagini e figure realizzate appositamente per questo volume. L'anatomia della pelvi, i meccanismi del travaglio e le nuove tecniche ostetriche e di medicina perinatale sono descritti con lo scopo di spiegare le modalità più efficaci di assistenza al parto e al neonato, anche nei casi a rischio più elevato. Lo scopo del manuale è di fornire uno strumento agile e aggiornato a quanti, con diversi compiti, prestano la propria opera nei centri di nascita. -
Forma urbis Romae. Ediz. illustrata
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Miti e riti nel pensiero tradizionale
Questo volume raccoglie alcuni lavori dell'autore già pubblicati ma da tempo fuori catalogo e un inedito tratto da una conferenza del 1971 sul rito scozzese antico e accettato. Attraverso questi scritti traspare la vera essenza della parola conoscenza, che per Ventura è un sapere collegato radicalmente alla tradizione le cui chiavi di comprensione sono simbolo e mito. -
Guida geologica dell'Aspromonte
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La piccola via. Secondo gli scritti di santa Teresa di Gesù Bambino
Una bambina piccolina aspetta in mezzo al sentiero. Volge a Enrico il suo sguardo blu-verde con un sorriso pieno di luce: - Benvenuto, Enrico! Vedendo il suo giovane volto, i suoi capelli castani, Enrico pensa a un piccolo fiore. Un fiorellino che assomiglia alla sorellina che tutti sognano d'avere. Si chiama Teresa e il bambino è molto felice d'incontrarla. - Sto cercando di salire sulla montagna di Dio, spiega Enrico alla piccola Teresa. Puoi dirmi quale è il sentiero che vi conduce? - Oh, sì! Segui questo, sempre dritto. Enrico fa un salto di gioia. - Hai l'aria di conoscere bene questo cammino! Teresa dice: - Lo chiamo anche la piccola via! È un cammino per diventare santi. Un libro di spiritualità adatto ai bambini per raccontare loro, al modo di Teresa di Gesù Bambino, la piccola via della santità. Il testo è accompagnato da splendide illustrazioni a colori. Rivolto ai bambini (ma di aiuto anche per gli adulti), riprende alcune delle perle preziose che ci ha lasciato santa Teresa di Gesù Bambino riguardo la sua piccola via per arrivare a Dio, quali: 1. il desiderio di Dio; 2. l'attrazione verso le piccole cose e l'accettazione della nostra piccolezza; 3. la certezza che il nostro nome è già scritto in cielo; 4. ogni anima è diversa dall'altra; 5. la scoperta della piccola via; 6. l'ascensore che porta fino al Cielo (le braccia di Gesù); 7. l'abbandono a Dio; 8. l'Amore è tutto. Età di lettura: da 9 anni. -
Lungo il sentiero
Marco, giovane cittadino del mondo rimasto prematuramente orfano, dall'Inghilterra in cui risiede arriva in Piemonte alla ricerca delle proprie origini. Perché il padre si è sempre ostinatamente rifiutato di parlare della vita precedente l'emigrazione negli Stati Uniti? Solo l'incontro con un anziano pastore che conduce una vita da eremita potrà svelargli la verità. -
L' intenzione nel movimento
Il movimento rivela molte cose diverse. È il risultato della tensione verso un oggetto a cui si attribuisce valore, oppure di uno stato mentale. La sua forma e il suo ritmo mostrano la disposizione della persona che si muove in quella particolare situazione. Può caratterizzare uno stato d'animo momentaneo e una reazione fugace o i tratti costanti di una personalità. A volte, ha carattere quantitativo, misurabile, come nello sport, altre volte ha una ispirazione qualitativa, emozionale. L'intenzione riesce ad imprimere suggestioni che vanno oltre la fisica del movimento. Queste riflessioni si sviluppano nella Laban Analysis of Movement (LAM), campo di ricerca all'avanguardia, patrimonio dei linguaggi espressivi e non solo, che prende il nome dal coreografo Rudolf Laban, suo ideatore. Anche nell'ambito didattico-formativo si sta rivolgendo l'attenzione a questo aspetto del movimento: le nuove indicazioni ministeriali promuovono la competenza di tradurre le idee in atti ed espressioni creati. -
Nuda dentro
Si tratta di una commedia umana, sovente drammatica, in alcuni momenti comica, che rappresenta, nel segno della donna-madre, un intero secolo di storia italiana, di sofferenza, ma anche di crescita e di valori umanitari, scritta in mirabile modo, anche con inserimenti dialettali siciliani e romaneschi. -
Cultura e lavoro intellettuale. Istituzioni, saperi e professioni...
""Il titolo che si era dato a questo seminario, e che qui si conserva nel pubblicarne gli Atti, può sembrare troppo ambizioso: cultura, lavoro intellettuale, istituzioni, saperi, professioni. In realtà, come precisavo nel prospetto preparatorio, non si trattava certo di affrontare globalmente questi temi nel tempo breve del napoletano Decennio francese, ma di riflettere in maniera specifica su alcuni aspetti non secondari della società italiana fra Sette e Ottocento, aspetti che sono stati maggiormente indagati per altre società europee, particolarmente per quella francese: i processi di trasformazione e di professionalizzazione del lavoro intellettuale e la definizione stessa di questo lavoro, in relazione alle generali trasformazioni istituzionali, politiche, sociali del più lungo periodo intercorso fra gli anni Settanta del XVIII secolo e i primi decenni del XI"". -
Canzoni tristi. Il diario inedito del lager (3 aprile 1944-24 lug...
Questo volume presenta un complesso di testi, dell'ebrea livornese Frida Misul, deportata e scampata alla Shoah. Si pubblica il taccuino steso da Frida subito dopo la sua liberazione (Theresienstadt, 9 maggio 1945) e continuato sino al rientro in Italia (24 luglio 1945). -
Nel bosco. Riflessioni con e per gli alberi
“Le città son nemiche, amici i boschi”. Con questo verso di Francesco Petrarca si apre il saggio di Silvano Landi, guardia forestale dal 1969 e autore di numerosi scritti sul tema dei boschi. In ogni passaggio del manoscritto si evince la competenza e la passione dell’autore per le problematiche forestali e ambientali. Il bosco in questo volume è analizzato sotto vari punti di vista. Inizialmente sono raccontate le differenze che il bosco offre nelle varie stagioni dell’anno, narrazione arricchita da numerosi aneddoti ed esperienze personali. Si trova poi un’importante parentesi storica e sacra, che ripercorre tutti gli eventi in cui il bosco è stato al centro della storia e della religione. Affascinante inoltre il capitolo che l’autore dedica ai pochi alberi presenti nel suo giardino durante il Lockdown per il Covid-19, occasione per ripensare ai suoi boschi ideali, quelli della sua infanzia e della sua maturità. Il volume si chiude con una appassionante raccolta di poesie sui boschi, fra gli autori grandi come Neruda o la Merini. -
Briciole d'acqua
«Briciole d'acqua» ha una duplice valenza, in quanto, se da un lato fa riferimento a qualcosa di rotto che può essere ricomposto in modo armonioso, dall'altro può essere vista come metafora della pioggia o delle lacrime, due immagini che riportano alla dimensione del dolore che le poesie vogliono raccontare. Ulteriore collante della raccolta è il riferimento ricorrente al mondo dei sensi, attraversato tramite un susseguirsi di immagini, che mescolano suoni, colori, consistenze, odori e sapori, la cui descrizione ci permette di avere una connotazione visiva delle emozioni che sente l'autore. Il motivo di tale scelta è ancora da ricercare nell'obbiettivo di messa a fuoco che egli vuole raggiungere. L'intero componimento può essere considerato, in quest'ottica, al pari di un archivio fotografico, una collezione di attimi di vita, che si è scelto di immortalare per tenere in memoria. -
Pirandello
Tra la fine della guerra e i primi anni Venti si registra in Italia uno straordinario successo del teatro come uno dei principali mezzi di formazione e trasmissione delle idee e anche di organizzazione del 'consenso'. Accanto agli altri drammaturghi in quegli anni si impone la figura di Luigi Pirandello, uno dei massimi pensatori italiani del Novecento, al quale dedicano recensioni in presa diretta due personalità per molti aspetti opposte come Antonio Gramsci e Adriano Tilgher. In questo volume sono raccolti i loro contributi. -
Il poeta e la sua mensa. Memorie e sapori nella vita e nell'opera...
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Giuseppe Chiostergi. Vita di un mazziniano nel Novecento
Educato all'etica mazziniana del dovere, Giuseppe Chiostergi (Senigallia, 1889-Ginevra, 1961) è stato un protagonista della politica italiana ed europea. Militante repubblicano, esule in Svizzera per un trentennio, antifascista, fu, dopo la Liberazione, costituente, ambasciatore straordinario, deputato e sottosegretario di Stato, delegato italiano al primo Consiglio di Europa. Sulla base di una articolata ricerca, il libro costituisce la prima biografia di un mazziniano indomito che, lavorando per un'Italia moderna e un'Europa unita, si è speso in favore di una comunità ampia, democratica, senza frontiere. -
Tra due primavere
A Bergamo, in Lombardia, in Italia, siamo stati travolti dagli eventi e abbiamo vissuto in apnea per due lunghissimi mesi, al termine dei quali molte persone non c'erano più. È stato in quel momento, quando abbiamo rialzato la testa, che ho pensato che tutto ciò che avevamo vissuto, tutte le ingiustizie, le lacune che avevo osservato e ancora osservavo, le storie raccolte al bancone della farmacia non potessero essere dimenticate e che occorreva fissare nella memoria collettiva tutti i ritardi, le inefficienze, le incongruenze di un sistema sanitario regionale che non solo si era mostrato impreparato all'evento pandemico, ma che non avrebbe nemmeno recuperato terreno nei mesi a venire. Ed è stato per quel desiderio che ho tenuto e scritto questo diario. Attraverso le storie, i dati, le emozioni, le notizie dal mondo, le vicende di un piccolo quartiere di periferia, di una famiglia come tante ho voluto fissare nella memoria, non solo mia, quanto avvenuto. Un racconto di vita, di lavoro e di politica scritto innanzitutto per ripercorrere quel tempo e meglio comprendere anche il tempo venuto dopo. -
Un mito solare. Otto Rahn dai catari alle SS
Nell'Europa della fine degli anni Venti, attanagliata dalla crisi economica e sociale, dalla dilagante violenza nelle strade, dall'avvento del fascismo, un pugno di intellettuali francesi identificò la via di uscita nel ritorno ai princìpi di un'oscura setta ereticale francese del XIII secolo: i catari. Quel ritorno avrebbe assicurato la nascita di un'Europa unita, tollerante, pacifica. Fu un sogno che attrasse molti, persino figure del calibro di Simone Weil, fino alla venuta di Otto Rahn, un mitografo tedesco che riunì il racconto dei catari alla leggenda del Graal. -
Furia celtica. Due secoli di lotte fra galli cisalpini e romani
I Galli Cisalpini non lasciarono nulla di scritto, fatta eccezione per scarne epigrafi, nulla che raccontasse episodi della loro vita politica, militare o sociale. Come a numerosi altri ""sconfitti"" della Storia, anche ai Galli Cisalpini toccò il destino di essere raccontati solo dalle fonti dei vincitori, i Romani e i Greci, esponenti di quella civiltà mediterranea che alla fine si impose fino alle Alpi e oltre. Temuti da Roma come belve feroci e considerati ""barbari"", anche se portatori di una cultura notevole sotto il profilo religioso e artistico, sui Celti pesò molto la nomea di devastatori che in verità era appropriata più per alcune loro tribù. Nel IV e III secolo a.C. compirono ripetute incursioni nella penisola, spesso in alleanza con altre genti sollevatesi contro Roma (Etruschi e Sanniti e con l'armata cartaginese), nonostante nelle regioni padane tali genti avessero dimostrato di saper acquisire e sviluppare importanti caratteristiche della civiltà mediterranea, come la scrittura (per quanto di uso limitato), la monetazione e perfino la costruzione di grossi centri abitati considerabili ""città"". -
365 parole nella Bibbia. Nuova ediz.
Cosa sono le parole? Un proverbio antico affermava che il ventre non si sazia di parole, cioè non si può vivere di sole parole. Ma in questo libro le parole sono segnali per incontrare la vera parola di Dio. ""La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente"" (Colossesi 3:16). Per lo studio della Bibbia si usa spesso la chiave biblica o concordanza, un repertorio nel quale sono elencate le principali parole della Bibbia. L'autore ha ritenuto utile trarre dalla chiave biblica 365 parole, una per ogni giorno dell'anno, e farne il punto di partenza per una meditazione e una preghiera. Questo libro non ha le pretesa di essere una chiave biblica, ma presenta in ordine alfabetico alcuni termini e concetti biblici che forse conosciamo bene ma che non abbiamo mai approfondito. Non si tratta di un dizionario biblico, ma costituisce un sussidio per i lettori della Bibbia che spesso si imbattono in termini di cui vorrebbero afferrare meglio il significato.I passi biblici raccolti in questo libro vogliono essere un valido aiuto ai fini della riflessione personale. -
Vocabolario dei dialetti salentini (Terra d'Otranto)