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Come i rabbini fanno i bambini. Sessualità, trasmissione, identit...
In un'epoca di crisi, cosa significa appartenere e trasmettere? Contrariamente a ciò che affermano i fondamentalismi, la trasmissione di un retaggio non deve essere una replica dell'identico. Oggi come ieri, per far emergere l'inedito essa dipende da una parziale infedeltà. Coniugando filiazione e rottura, la tradizione ebraica si rinnova nutrita dal suo incontro con gli altri. Ciò implica l'apertura allo straniero, così come l'apertura al femminile. Questo libro è dunque prima di tutto un'esortazione a fertilizzare i testi sacri con letture inedite. Con questa visione aperta della religione, Delphine Horvilleur rivisita alcuni episodi della Genesi, in particolare quelli di Adamo ed Eva, Caino e Abele: la storia biblica dei primi genitori e dei primi figli dell'umanità. Tre sono poi i temi affrontati: come si forma, secondo l'ebraismo, un genitore, una identità e un desiderio, ossia la possibilità di generare il futuro. Con chiarezza e humour, citando la Torà e II Talmud, ma anche Romain Gary e Amos Oz, la Horvilleur conclude il suo libro con una analogia tra il testo sacro e il femminile, dotati entrambi della capacità di crescere e moltiplicare. -
Le satire
Nella tradizione culturale romana è agevolmente individuabile un ""genere"" dalle caratteristiche non solo d'assoluta originalità ma anche radicalmente autoctono e tale da trovare soltanto in Roma le ragioni storiche della sua produzione e del suo consumo: la pasquinata. Nella sua storia di durata plurisecolare, dalla fondazione aretiniana sino agli epigoni sette-ottocenteschi, difficilmente si colgono modificazioni rilevanti, sia di statuto specifico che di riferimenti: in questa tradizione istituzionalmente ripetitiva l'esperienza del Sergardi provoca una brusca modificazione della satira ""romana"", ne fa strumento di polemica intellettuale, e quindi di deformazione in grottesco delle manie e delle abitudini della società romana, nelle sue fondamentali componenti aristocratica e nobiliare. Il punto di vista del Sergardi (uomo di Curia, uno dei più autorevoli quadri dirigenti tra Sei e Settecento) resta tutto all'interno della classe dominante, lo spirito corrosivo che anima le sue Satire non proviene da una esigenza del diverso, di trasformazione dei rapporti sociali: le Satire sono la deformazione in grottesco di un sistema di vita sociale e intellettuale che non solo è quello del Sergardi, e nel quale egli si riconosce, ma è anche l'unico sistema possibile, perché ontologicamente immodificabile, essendo il sistema, di lunga durata per volere divino, della Chiesa romana. E allora la carica aggressiva di queste Satire si trasforma in una sorta d'istinto cannibalesco. -
Dante. Dalla «mirabile visione» a «l'altro viaggio». Tra «Vita no...
Nell'attuale fase degli studi danteschi, in cui è quanto mai fervido l'interesse alla produzione lirica, sia vitanovistica che postvitanovistica, può essere utile riesaminare e ricostruire complessivamente, sia pur sinteticamente, la storia culturale e creativa di Dante prima della ""Commedia"", tra chiusura della ""Vita Nova"" e ""Inferno"", con i necessari e inevitabili e particolareggiati riferimenti biografici e storici. Un tempo in cui si inscrivono organicamente liriche in volgare di capitale significato, quattro, forse cinque, epistole latine e i grandi trattati, incompiuti, in prosa volgare e latina: ""Convivio"" e ""De vulgari eloquentia"". Sullo sfondo rimane la ""Vita Nova"". Tornare su questo percorso vuol dire riproporsi un'indagine su punti cruciali e centrali della problematica relativa all'opera dantesca, decisivi per la sua comprensione complessiva. Un tempo fatto di intuizioni, sondaggi, ricerche, scoperte, conquiste, insegnamenti e apprendimenti, sul piano del pensiero e del sentire, e, sul piano degli eventi biografici, fatto di intenso impegno civile e politico, sino ai momenti culminanti del priorato, dei primi anni dell'esilio e infine della scelta di «far parte per se stesso». Un tempo che ci appare travagliato da una ricerca sempre rinnovata e in fondo inappagata. La ricerca di un centro, dopo i giovanili ancoraggi alla poesia e ai suggerimenti evangelico-mistici e in attesa dell'approdo alla cultura e alla prospettiva della conoscenza e del messaggio che ormai si possono chiamare - purché con un uso corretto della nozione - profetistici. Un percorso che va riconosciuto senza apriorismi e a una corretta distanza da certe invalse schematizzazioni. -
1968: fra utopia e Vangelo. Contestazione e mondo cattolico
La stagione del Sessantotto in Italia non ha trovato i cattolici indifferenti, ma li ha coinvolti in modalità e con prospettive diverse. Il rapporto tra cattolici e Sessantotto è un'ottica specifica e interessante. Si sente il bisogno a distanza di oltre trenta anni di affrontare la questione soprattutto per le conseguenze che questa relazione ha avuto sul trentennio successivo. Il volume evidenzia l'aspetto storico dell'influenza del Sessantotto sui cattolici. Perché i cattolici non sono rimasti indifferenti rispetto ad un fenomeno che sembrava venir da lontano e presentava tratti a loro estranei? Quale connessione, per esempio, lega il Sessantotto e la successiva caduta dei comportamenti religiosi, insomma Sessantotto e secolarizzazione? Molte domande non hanno ancora avuto risposta, ma il dibattito resta aperto ed è punto di partenza per sviluppare la riflessione che il presente volume avvia con contributi eterogenei. -
Alpinismo eroico
""Alpinismo eroico"" raccoglie tutti gli scritti di Emilio Comici. Si tratta delle relazioni delle salite compiute dall'alpinista triestino tra il 1925 e il 1940 che conservano quasi sempre il dono della spontaneità e dell'immediatezza. Di Comici lasciano intravvedere, più che l'eroe, l'uomo che davanti alla montagna e alla sua bellezza non può che provare smarrimento. Riproporre oggi i pensieri di questo alpinista, divo ante litteram e al contempo divulgatore appassionato di un modo nuovo di arrampicare, significa rimettere a fuoco non solo la persona di Comici, ma anche la sua funzione storica alla luce di quanto è stato fatto dopo di lui. -
Ontologie relazionali e trinità. Saggi complementari
La questione dello statuto ontologico delle relazioni è tornata in auge nella discussione filosofica e teologica più recente, in particolare in ambito analitico. Nei diversi contesti e discipline si tratta di indagare in che termini sia possibile formulare, sul versante filosofico, un'ontologia relazionale nella quale le relazioni siano fondamentali quanto la sostanza e, sul versante teologico, una corrispondente visione trinitaria che integri nel divino la dimensione relazionale. Questi saggi ampliano un percorso di ricerca che va in questa direzione già avviato dall'autore, fornendo degli approfondimenti su questioni come l'ontologia delle relazioni, i caratteri fondamentali dell'ontologia relazionale-processuale e la corrispettiva teologia processuale (nella forma della divinità relazionale), alcuni modelli trinitari, l'ontologia relazionale gunk. -
Chimicapisce!?! La chimica nella vita di ogni giorno. Esperimenti...
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Il Santo Sepolcro e la Gerusalemme celeste
Il complesso monumentale del Santo Sepolcro a Gerusalemme, dalla fase costantiniana fino alle parziali ricostruzioni del XII secolo, è stato per lungo tempo modello e fonte di ispirazione per numerosi edifici religiosi in tutta Europa. Il libro ripercorre la storia di questa architettura, attraverso lo studio incrociato di resti archeologici, testimonianze scritte e iconografiche, dai preesistenti monumenti romani di Aelia Capitolina, alla simmetrica e singolare planimetria costantiniana, alla originale ricostruzione di Costantino Monomaco fino a quella di età crociata. La manifesta e mutevole relazione tra architettura e liturgia nel Santo Sepolcro hierosolymitano diventa così propedeutica allo studio della trasmissione di forme, significati e devozione popolare in tutto il cosmo cattolico. Non solo, la fortunata tradizione di questo edificio si collega ad altri edifici come il mausoleo di Santa Costanza a Roma, le prime chiese a pianta centrale di Terra Santa, la Cupola della Roccia, Castel del Monte, il battistero di Pisa e la chiesa della Resurrezione ""Nuova Gerusalemme"" nei pressi di Mosca. Offrendo, attraverso modelli architettonici così ""universali"", un percorso ricco e articolato che abbraccia diverse culture e civiltà e gravita intorno a un monumento che è ancor oggi meta privilegiata di molti viaggiatori e studiosi. -
Malebolge. L'altra rivista delle avanguardie
Il libro riunisce a stampa in un unico volume nel formato originale i cinque numeri della rivista che ha segnato la storia della letteratura di Avanguardia in Italia. La fondazione di ""Malebolge"" si deve a cinque scrittori, quattro emiliani che vivevano tra Parma, Reggio e Bologna - Adriano Spatola, Corrado Costa, Ennio (Nanni) Scolari, Giorgio Celli - e un milanese, il poeta Antonio Porta. L'atto di nascita, a Reggio Emilia, porta la data del 24 marzo 1964, l'ultima uscita è della primavera del 1967. Della rivista, voce di una parte del Gruppo 63, uscirono in tutto cinque numeri: i primi due nel '64, un numero doppio nel '66 e un solo numero della nuova serie nel 1967. Un quinto uscì come inserto della rivista ""Marcatre"" nel 1966. ""Malebolge"" pubblicava non solo scritti poetici e narrativi degli stessi redattori (nella sezione ""Testi"" poesie e prose di autori pressoché esordienti, nella sezione ""Pretesti"" brevi saggi critici o teorici), ma anche gli interventi dei convegni tenuti dal Gruppo 63 e organizzati in quegli anni, come quello di Reggio Emilia del 1964 e quello della Spezia del 1966. La redazione era curata graficamente da Giovanni Anceschi. I cinque numeri di ""Malebolge"" si ripresentano a noi come un indice del tempo. Con la prefazione di Walter Pedullà e una testimonianza di Giorgio Celli. -
Transarchivi. Media radicali, archeologie, ecologie
Che cosa sono i transarchivi? Con questo termine si intendono intrecci fra archivi diversi che conservano materiali afferenti al medesimo contesto di produzione. Il volume si concentra sui documenti audiovisivi e cartacei legati ai movimenti sociali bolognesi tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta - l'epoca della Pantera, dell'esplosione del fenomeno dei centri sociali e delle manifestazioni per l'occupazione delle case. Navigando al loro interno, il transarchivista cerca di mappare e di mettere in relazione simili documenti, con l'obiettivo di capire come essi costituiscano tracce da seguire lungo il sentiero innevato della storia. -
Per fare l'albero ci vuole la carta
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La casa degli strani ospiti
Maurice Mostyn è un impeccabile anfitrione. La sua dimora londinese accoglie spesso ospiti di vario genere per incontri d'affari, anche se assai poco chiara è la natura di tali ""affari"". Tuttavia, quando il padrone di casa viene trovato morto nella sua stanza da bagno, gli invitati non sembrano darsene troppa pena, anzi hanno tutti una gran fretta di tagliare la corda, ma occorre convincere l'ispettore Hallows che vuole prima accertare la causa del decesso. Asfissia, sembrerebbe, visto che la stanza era satura di gas. Colpa della sbadataggine o per la volontà di togliersi la vita? Il maggiordomo, che per primo ha trovato il corpo, esclude che il suo padrone avesse manifestato propositi suicidi. Inoltre diversi particolari lasciano perplesso l'ispettore: la posizione del cadavere, il ritrovamento di un paio di guanti dove non dovrebbero essere e le maniacali disposizioni di Mostyn per la pulizia del bagno. E poi ci sono quei tubetti di dentifricio che vagano da una camera all'altra come se fossero dotati di volontà propria e, non ultimo, l'atteggiamento di quegli strani ospiti. A quanto pare, nessuno di loro è intenzionato a collaborare, perché tutti, come verrà presto alia luce, avevano un motivo più che valido per desiderare la morte di Mostyn. Scritto nel 1932, il romanzo, come nella migliore tradizione del giallo a enigma, riserva infinite sorprese e un imprevedibile finale. -
Yoga. Dall'armonia alla gioia
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Gñanananda. Un maestro spirituale della terra Tamil. Racconti di Vanya
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Quale storia a partire da Gesù? Conversazioni di Giuseppe Barbagl...
Dalle conversazioni che Giuseppe Barbaglio (nel 2003) e Aldo Bodrato (2008) hanno avuto in una giornata di giugno nell'isola di Sant'Erasmo, a Venezia, è ricavato questo insieme di testi, offerti al lettore come strumento per pensare non banalmente il presente della fede cristiana. Nella varietà degli studi, degli approfondimenti e delle sensibilità testimoniati in queste pagine il lettore potrà trovare infatti indicazioni, piste di ricerca e forse anche stimolo per non soccombere all'ovvietà, veicolata da parole usurate, come, appunto, ""storia, fede e risurrezione"". -
La parabola di Giobbe. L'inevitabile mia storia
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Il Signore e il Satana. Al di là del bene e del male
Il grande filosofo delle religioni Mircea Eliade accosta il simbolo del serpente a quello delle scale a chiocciola, delle corse intrecciate, addirittura alle scale che richiamano quella del sogno di Giacobbe nella Bibbia; secondo Eliade, queste immagini raggiungono l'idea di asse del mondo, cioè del principio vitale che unisce il cielo alla terra, presente in tutte le tradizioni. La rappresentazione del serpente è tuttavia la più corrente e la più forte, a volte un serpente bicefalo, altre il serpente attorcigliato come quello del caduceo. Non dobbiamo confonderli. Sembra che il serpente bicefalo sia quello di cui una testa è quella del Satana ontologico, l'altra quella del Satana diabolico che Cristo, seme di 'Ishah, schiaccia sul Golgotha. Dal canto loro, i due serpenti attorcigliati sembrano esprimere fin dall'alba dei tempi l'intimità del Signore e del Satana. -
La posta dell'anima
Padre Raniero Cantalamessa, negli anni 2020 e 2021, ha tenuto nelle colonne del mensile Frate Indovino una seguitissima rubrica in cui è riuscito nell'intento di parlare al singolo lettore pur rivolgendosi a tutti. In questo volume sono raccolte 23 sue risposte. La sua arte tutta spirituale di riuscire a cogliere il lavoro di Dio nell'anima delle singole persone appare qui nel suo svolgimento pieno. Qualsiasi argomento venga trattato, dall'Inferno al suicidio alla preghiera, è un'occasione per proporre una visione altamente francescana dell'esistenza umana, continua ricerca del Creatore e del suo amore. -
Natale con Tina & Gigi. Ediz. a colori
Un altro titolo della collana Tina & Gigi, un libro tutto da animare, in cui i piccoli lettori si divertiranno ad azionare i divertenti meccanismi apertura dopo apertura, per una lettura tutta a tema natalizio! Età di lettura: da 18 mesi. -
Tu sei qui. Ediz. a colori
«Sei qui, e da qui ci sono così tanti posti dove puoi andare. Ma saprai come arrivarci?» In questo emozionante debutto, Zach Manbeck offre ai lettori una tabella di marcia poetica per aiutarci a trovare la nostra strada nel mondo, ricordandoci anche che in questo momento siamo esattamente dove siamo destinati ad essere.