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Edoardo Agnelli. L'intruso tra gli Agnelli
Il figlio di uno tra i più potenti uomini che hanno contribuito a fare dell'Italia una nazione competitiva. Edoardo Agnelli era l'erede designato per nascita: ma il suo mondo era lontano mille miglia dal sistema disegnato dal padre e dalla sua famiglia. Edoardo è sognatore, ingenuo, utopista. Sogna una fabbrica illuminata e un potere basato sulla solidarietà. Così crescono in lui i semi del male di vivere. Fino a soffocarlo; fino a quel salto definitivo nel vuoto, l'atto più autopunitivo e ingiusto che potesse esistere. Se la famiglia Agnelli è considerata da cento anni e più la vera famiglia reale d'Italia, questa è la vera storia, scritta da chi lo ha conosciuto da vicino, di un principe generoso e sfortunato, la cui fine ha commosso molti. Prefazione di Mimmo Calopresti. -
Uomini senza donne
Tutto è sempre visibile in Hemingway e non vi è mai una parola che abbia a che fare con l'interiorità o rimandi a qualche astrazione. I fatti, i luoghi e i personaggi che descrive colpiscono per la loro concretezza e rimangono stagliati nella memoria anche a distanza di tempo. Questo perché dietro l'immagine di grandeur che Hemingway dava di sé vi era un autore che lavorava nello stesso identico modo di un vero, onesto e semplice artigiano. Del resto, la voce che si sente dietro i suoi testi, e in particolar modo dietro ai racconti di questa raccolta, è una voce che ci coinvolge immediatamente fin dalle prime battute e non tanto perché appartiene a uno scrittore che sa il fatto suo, ma perché è una voce umana. ""Uomini senza donne"" è la seconda raccolta di racconti di Ernest Hemingway. Pubblicata nel 1927, ha immediatamente collocato il suo autore fra i grandi maestri del genere. Un libro prezioso – da anni irreperibile in edizione singola – di uno dei ""grandissimi"" del Novecento. Una serie di storie memorabili, ognuna con una sua qualità particolare che la differenzia dalle altre. -
Panico 2.0. Un disturbo che si può vincere
Un indefinibile senso di fiato corto; instabilità nell’equilibrio, o un senso di calore che parte dal basso e sale rapidamente. Un tuffo al cuore, forte tachicardia, brividi, formicolio alle estremità, spesso a un braccio, che può simulare l’inizio di un infarto. Il forte timore di perdere il controllo e il contatto con la realtà. Un penoso senso di fuoriuscita dal proprio corpo, come se tutto intorno fosse diventato estraneo. Paura di morire o di impazzire, il tutto accompagnato da una sudorazione profusa, prolungata, e la percezione di un corpo che improvvisamente si irrigidisce e si tende come le corde di un violino. Chi ha vissuto l’esperienza del panico si riconoscerà in questa descrizione. Nel nostro Paese soffrono di questa malattia circa 2,5 milioni di persone, ma sono dei dati sottostimati, perché, non raramente, chi ne ha sofferto o ne soffre lo fa in silenzio. Questo libro vuole prima di tutto diffondere un messaggio chiaro di speranza: il panico si può vincere. Oggi sappiamo infatti che i risultati migliori, più convincenti e duraturi nel tempo, si ottengono grazie alla combinazione di una terapia farmacologica affiancata a una psicoterapia cognitivo-comportamentale e all’assunzione di un corretto stile di vita. Il dottor Rosario Sorrentino, neurologo e uno dei massimi esperti di panico e di disturbi d’ansia, dialoga in queste pagine con la giovane figlia Giulia, studentessa di Medicina che ha a sua volta sperimentato la sofferenza del panico. Ne esce un intreccio tra vita e scienza, esperienza e terapia, tra il distacco del medico e l’affetto tra padre e figlia. Quasi una storia di vita. Prefazione di Giulio Maira. Postfazione di Danilo De Gregorio. -
Una storia comune
""Una storia comune"" racconta le vicende di Aleksandr Aduev, un giovane romantico e sognatore che si trasferisce dalla provincia, dove la madre lo ha sempre coccolato, a San Pietroburgo a casa dello zio Pjotr, un pragmatico capitalista sposato con Lizaveta Aleksandrovna, una bellissima donna molto più giovane. Aleksandr crede nell'amore eterno, nell'amicizia indissolubile e soprattutto si reputa un grande poeta. Lo zio, uno dei caratteri più indimenticabili della letteratura di sempre, cerca di orientarlo verso una visione più realistica della vita. Il romanzo è una vicenda umoristica travolgente, una narrazione serrata intorno allo scontro di due mondi che sembrano in apparenza irriducibili. Il registro di Goncarov è la comicità: un'intelligenza che nasce da Puskin e continua in Gogol' e negli altri grandi del suo tempo. Goncarov è il maestro di una verità che spesso dimentichiamo: la vita deve continuare a nutrirci con qualcosa di intangibile, qualcosa che soltanto il riso sa conservare nell'assurda idiozia delle nostre azioni. Scritto in prosa e versi e pubblicato nel 1847, è il primo libro di una trilogia (a cui seguono il celebre Oblomov e Il burrone). Dimenticato per oltre un secolo a causa della sua mancanza di impegno politico e sociale, il libro viene oggi riscoperto come un grande capolavoro della letteratura russa dell'Ottocento, al pari dei grandi Tolstoj, Dostoevskij, Leskov e Gogol'. -
Shirley
Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l'onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert - convinta che non sarà mai ricambiata -, dall'altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l'ereditiera prova attrazione per un insospettabile... ""Shirley"" si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell'epoca - le guerre napoleoniche e le lotte luddiste -, facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna. -
Il nido
Tom Keely, ex avvocato ambientalista molto noto, ha perso tutto. La sua reputazione è distrutta, la sua carriera è a pezzi, il suo matrimonio è fallito, e lui si è rintanato in un appartamento in cima a un cupo grattacielo di Fremantle, da dove osserva il mondo di cui si è disamorato, stordendosi con alcol, antidolorifici e psicofarmaci di ogni sorta. Si è tagliato fuori, e fuori ha intenzione di restare, nonostante la madre e la sorella cerchino in ogni modo di riportarlo a una vita attiva. Finché un giorno s'imbatte nei vicini di casa: una donna che appartiene al suo passato e un bambino introverso. L'incontro lo sconvolge in maniera incomprensibile e, quasi controvoglia, permette che i due entrino nella sua vita. Ma anche loro nascondono una storia difficile, e Keely presto si immerge in un mondo che minaccia di distruggere tutto ciò che ha imparato ad amare, in cui il senso di fallimento è accentuato dal confronto continuo con la figura del padre, Nev, un gigante buono impossibile da eguagliare. In questo romanzo coraggioso e inquietante, Tim Winton si chiede se, in un mondo compromesso in maniera irreversibile, possiamo ancora sperare di fare la cosa giusta. -
Miliardario a cinque stelle
Benvenuti a Shanghai: un luogo dove può succedere di tutto e dove tutti possono diventare qualcuno. Cinque nuovi arrivati sono in cerca di riscatto: Phoebe, che si costruisce una nuova identità fatta di false borse griffate, manuali di self-help e pose studiate con l'obiettivo di trovare un uomo ricco; Gary, giovanissima popstar con un'infanzia difficile alle spalle, catapultato dai miseri villaggi della Malesia rurale alle sterminate platee asiatiche; Justin CK Lim, figlio adottivo di una ricca famiglia di immobiliaristi malesi, incaricato di gestirne gli affari a Shanghai; Leong Yinghui, imprenditrice in ascesa la cui totale dedizione al lavoro nasconde la solitudine della vita privata; e infine Walter Chao, misterioso e accattivante uomo d'affari che è anche autore, sotto pseudonimo, del manualetto per diventare «miliardari a cinque stelle». Mentre le vite dei protagonisti s'intrecciano l'una con l'altra, sullo sfondo lussi sfrenati e architetture ardite convivono con miserie insostenibili, slum claustrofobici e nostalgiche vestigia di un passato in estinzione. Ne emerge il ritratto di una società inarrestabile, dove le vite e le carriere possono conoscere formidabili ascese e catastrofiche cadute nell'arco di pochi mesi, così come interi quartieri possono sparire dal giorno alla notte per lasciar spazio a futuristici grattacieli. Un romanzo dalle mille luci ambientato nel cuore pulsante dell'Asia contemporanea. -
Fuga di morte
Rifiutato in Cina per il suo contenuto controverso e pubblicato per la prima volta in inglese, Fuga di morte rappresenta il coraggioso tentativo da parte della sua autrice di confrontarsi con l'eredità della protesta di Tienanmen e della sua aspra repressione. Sheng Keyi costruisce due immagini contrapposte di deriva totalitaria e, misurandosi con il tabù che aleggia sugli eventi del 1989, si afferma come una delle voci più interessanti della narrativa cinese contemporanea.rnrn«Sheng Keyi è una scrittrice coraggiosa e talentuosa. Il suo stile audace e stravagante è pieno di vitalità» – Mo Yanrnrn«Sheng Keyi è un astro nascente della letteraura» – The New York TimesrnrnSulla piazza principale di Beiping, capitale dello Stato di Dayang, un giorno compare un enorme escremento a forma di pagoda: un atto dissacrante, che fa esplodere le gravi tensioni sociali latenti da tempo, innescando un movimento di protesta guidato da poeti e intellettuali. Yuan Mengliu, giovane e rispettato poeta, vive però una crisi profonda. Da un lato si dimostra incapace di sopportare la violenza della rivolta e della sua repressione da parte del governo, dall'altro non riesce ad abbracciare gli ideali rivoluzionari della sua compagna Qi Zi, la quale si afferma invece come leader della protesta. Quando la ragazza scomparirà in circostanze misteriose, Yuan Mengliu, ormai abbandonata la poesia e diventato un chirurgo, si metterà alla sua ricerca. Dopo anni di viaggi, si ritroverà in un luogo sperduto chiamato Valle dei Cigni: un mondo utopico apparentemente perfetto che si rivelerà invece sottoposto a imposizioni ferree dall'alto, dove ogni aspetto della vita è regolamentato ai fini del benessere dello Stato, con tragiche conseguenze. -
L' invenzione dei corpi
«Strabiliante. Come ci si immagina che potrebbe essere un romanzo del XXI secolo? Ebbene, come questo». - Raphaelle Leyris, Le Monde des Livresrn«Un viaggio travolgente tra San Francisco, Parigi e Hong Kong, un’esplorazione degli interrogativi etici e antropologici scaturiti dall’irruzione massiccia della tecnologia nelle nostre vite». - rnSophie Joubert, L’Humanité rnrn«Da vero performer, Ducrozet anima i suoi testi come farebbe un sassofonistarncol suo strumento. A pieni polmoni. Ed e` la stessa musicalità, la stessa vitalità che si ritrova ne L’invenzione dei corpi, uno di quei romanzi “transgender” che affronta con ritmo e nitidezza le grandi sfide (biologiche, informatiche, metafisiche) del XXI secolo». - Marianne Payot, L’Express Iguala, Messico, 2014. Un giovane professore di informatica sfugge miracolosamente a uno dei più feroci massacri perpetrati dalla polizia collusa coi narcos. L’orrore negli occhi, le ali ai piedi, la mente ottenebrata dal trauma, Álvaro Beltrán attinge da una rabbia antica come l’ingiustizia la forza per percorrere la traiettoria della sopravvivenza: il deserto, il filo spinato, gli Stati Uniti, San Francisco, la Silicon Valley. Ma la violenza che credeva di essersi lasciato alle spalle ha solamente cambiato volto. Caduto nella trappola di un magnate del web ossessionato dalla ricerca dell’immortalità, diventa cavia di una serie di esperimenti transumanisti che perseguono l’utopia di un uomo-macchina potenzialmente eterno: “La morte e` un’ideologia come un’altra”. Dietro il folle progetto non c’e` soltanto lui, il miliardario che ha assoldato Álvaro, ma il gotha del mondo digi- tale: Mark Zuckerberg, Larry Page, Segey Brin, Elon Musk... La spirale infernale da cui A´lvaro e` avvolto si dipana lungo una nuova via di fuga aperta dall’amore di una donna. -
Evelina
Uscito nel 1778, il romanzo fu un grandissimornsuccesso e portò all’autrice una fama immediatarngrazie al suo stile unico e alla suarnvis comica.rn«La madre della narrativa inglese». - Virginia Woolfrn«Prima di Evelina, il cuore dell’adolescenza femminile non era mai stato ritratto tanto bene in letteratura». - W.D. HowellsrnrnEvelina è il capolavoro di Fanny Burney, unarndelle madri del romanzo inglese, che con larnsua opera ha ispirato autori come Jane Austenrne William Makepeace Thackeray.rnFiglia non riconosciuta di Lord Belmont,rnEvelina viene allevata in campagna sotto lernamorevoli cure del reverendo Villars. A diciassetternanni, invitata da alcuni amici arnLondra, viene introdotta alla vita mondanarne ai divertimenti dell’epoca. Ed è proprio duranternuna festa da ballo che la giovane conoscernLord Orville, uomo nobile e saggio. Ilrnrapporto tra i due, condito da inevitabili incomprensionirned equivoci, attraversa tutte lerntappe dell’interesse, dell’amicizia e, infine,rndell’amore. In parallelo, scorre la travagliatarnvicenda del riconoscimento legale di Evelinarnda parte di Lord Belmont. Esortata dalrnsuo benefattore, Mr Villars, alla prudenza ernal giudizio, ma anche alla forza d’animo ernalla fermezza, Evelina matura una visionerndel mondo più consapevole e si avvia alla scopertarndi se stessa e, finalmente, alla felicità.rnProtetta dalla forma anonima sotto cui vennerninizialmente pubblicato il romanzo, in Evelinarnl’autrice smaschera con ironia e luciditàrni pregiudizi e le convenzioni che dominanornla buona società del diciottesimo secolo, affidandornil compito allo sguardo ingenuo e allarnsensibilità della protagonista, cresciuta nell’isolamentorndella campagna e inesperta dei costumirndel bel mondo londinese. -
New Grub Street
Pubblicato nel 1891, New Grub Street diede a George Gissing un posto di primo piano tra gli scrittori dell’epoca vittoriana. Con uno stile originale, ricco di humour, Gissing ritrae un variegato gruppo di romanzieri, giornalisti e studiosi durante la crisi culturale e letteraria degli ultimi anni del diciannovesimo secolo. rnrn«Questo libro fa capire quanto i meccanismi di sopravvivenza nel mondo dell'arte rimangono inesorabilmente uguali» - la Letturarn«L’Inghilterra ha prodotto pochi romanzieri migliori di Gissing». - George Orwellrn«Il tugurio o, peggio ancora, l’appartamento sinistro del vicoletto di quartiere periferico, lo scialbo cattivo odore delle stoviglie mal governate, la prostituzione che s’insinua nella mente delle ragazze miserabili con la lentezza e la sicurezza della tubercolosi, queste e molte altre immagini disperate hanno trovato in Gissing il loro straziante poeta. Scrisse molto, non ho letto tutto, e ho avuto torto». - Giuseppe Tomasi di LampedusarnrnGrub Street è la via di Londra in cui furono aperte le prime stamperie e dove nacque il mestiere di scrittore in senso moderno. Resa celebre da Alexander Pope nella sua satira del mondo letterario, da allora definì l’ambiente in cui si svolgeva l’oscuro e ingrato lavoro di un esercito di scribacchini costretti a sbarcare il lunario.rnNella Londra di fine Ottocento, Edwin Reardon è uno scrittore di grande talento ma dallo scarso successo commerciale. Sebbene la continua incertezza economica e la povertà incipiente minaccino il suo matrimonio con Amy, è incapace di piegare la sua arte alle logiche del mercato e porterà avanti la sua coerenza fino alle estreme conseguenze. Al contrario, Jasper Milvain, giornalista rampante e giovane sfrontato, in cambio di ricchezza e affermazione sociale è disposto a tutto: curerà sempre e solo le relazioni convenienti, scriverà ponendosi come obiettivo primario di ottenere fama e denaro, romperà la promessa di matrimonio fatta a Marian Yule, figlia dello scrittore Alfred Yule e scrittrice a sua volta, preferendole un’altra donna che può portargli maggiore vantaggio. -
La veste nera
Lewis Romayne sembra avere tutto per essere felice: giovane, di bell'aspetto, agiato, conduce una tranquilla vita di studioso nella sua splendida residenza di campagna, Vange Abbey. Ma un avvenimento funesto tronca bruscamente la sua serenità: durante un viaggio in Francia, l'uccisione di un uomo in duello porta con sé un carico di oscuri rimorsi che, dopo un lungo e tormentato periodo di solitudine, solo il sorriso della dolce Stella Eyrecourt è in grado di allontanare. Ma le vicissitudini di Romayne non sono terminate: nella sua vita s'insinua l'ombra nera del padre gesuita Benwell, determinato a restituire Vange Abbey alle proprietà ecclesiastiche e a infoltire le schiere della Chiesa cattolica convertendo il protestante Romayne. Tra il prete e la giovane, innamoratissima Stella si scatena una lotta senza esclusione di colpi, in cui dubbi, sospetti, insinuazioni, certezze e verità nascoste s'intrecciano alle vite dei diversi personaggi, la cui psicologia è delineata in modo magistrale. Vero e proprio romanzo psicologico, ""La veste nera"" è al tempo stesso pura narrativa di suspense che si avvale di un caleidoscopico spettro di sfumature, dal gotico al grottesco, dal romantico alla spy story d'epoca. -
Storia della nostra scomparsa
Con una scrittura poetica e potente, in questo romanzo d’esordio Jing-Jing Lee attinge alla sua storia familiare raccontando la memoria dolorosa e a lungo taciuta di una generazione di donne delle quali è stata per decenni negata l’esistenza: una pagina di storia che troppo a lungo è stata confinata all’oblio.rnrn«Una storia straziante, ma colma di speranza, sulla memoria, il trauma e l’amore» - The New York Timesrnrn«Un libro autentico, un’autrice che dimostra una grazia ammirevole nella scrittura» - The Sunday Timesrnrn«Una storia avvincente sulle generazioni tormentate dalla guerra e dal silenzio che circonda le loro sofferenze» - Kirkus ReviewsrnrnWang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. È poco più che una bambina. Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l’unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all’abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l’identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l’abbandonerà mai. Quanto è alto il costo della sopravvivenza?rnSessant’anni più tardi, nella Singapore di oggi, la vita dell’ormai anziana Wang Di s’incrocia con quella di Kevin, un timido tredicenne determinato a scoprire la verità sulla sua famiglia dopo la sconvolgente confessione della nonna sul letto di morte. È lui l’unico testimone di quell’estremo, disperato grido d’aiuto, e forse Wang Di lo può aiutare a far luce sulle sue origini. L’incontro fra la donna e il ragazzino è l’incontro fra due solitudini, due segreti inconfessabili, due lunghissimi silenzi che insieme riescono finalmente a trovare una voce. -
Il professore
""Il professore"" è il primo romanzo scritto da Charlotte Brontë. Inizialmente rifiutato dagli editori perché giudicato troppo realistico, fu pubblicato solo nel 1857, due anni dopo la morte dell'autrice. Il protagonista è William Crimsworth, primo e unico narratore maschile da lei utilizzato, il quale racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare - a cominciare dall'aperta ostilità dell'astuta direttrice della scuola - prima di riuscire a coronare il loro amore. Come ""Villette"", ""Il professore"" prende spunto dall'esperienza personale della Brontë, che nel 1842, quando studiava il francese a Bruxelles, si innamorò del suo insegnante, Monsieur Héger (una relazione che non ebbe però un lieto fine). Lettura trascinante, il romanzo formula un'estetica nuova, mettendo in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana e rivelandosi come precursore dei lavori più maturi dell'autrice: l'approfondimento psicologico dei personaggi e la vivacità descrittiva degli ambienti in cui si muovono sono chiaramente riconducibili al genio di Charlotte Brontë. -
Mai guardarsi indietro. Lo specchio nel buio. Vol. 3
Dopo Company Parade e Amore a prima vista, con Mai guardarsi indietro si chiude la trilogia dello Specchio nel buio, la saga manifesto dell'emancipazione femminile, oggi più attuale che mai.«Si può non amare questo romanzo meraviglioso? Quando sarà finito tornerete alle prime righe della prefazione, in cui l’autrice dice che Company Parade è il primo romanzo di un ciclo, chiamato Lo specchio nel buio. Sarete tanto affamati della sua scrittura, delle sue storie, che quella di leggere altro di suo non vi sembrerà più una semplice dichiarazione, ma una luminosa e immancabile promessa» - Nadia Terranovarnrn«La contemporaneità di Storm Jameson è il modo di vedere le donne… tante donne, contraddittorie, libere, sensuali». - Alessandra Quattrocchi, «il Venerdì – la Repubblica»rnrn«Per quelle che non hanno il coraggio di chiedere un aumento. Per quelle che ogni giorno si barcamenano tra il lavoro e la vita familiare. Vi servirà a vedere da quale punto siamo partite». - Francesca Frediani, «D – la Repubblica»rnrn«L’incantevole romanzo di Storm Jameson è una lezione di stile. Freschi dialoghi, soavi malintesi sentimentali, serrati confronti letterari all’insegna di un nuovo modo di stare al mondo dopo gli sconquassi del primo conflitto mondiale». - Lisa Ginzburg, «Avvenire»Londra, 6 maggio 1926, il terzo giorno dello sciopero generale. Hervey Russell si è trasferita fuori città con il figlio Richard e il secondo marito, Nicholas Roxby. Presto dovrà recarsi in una clinica dove sarà operata: il dolore all'addome che la tormenta da otto anni è il sintomo di un tumore all'utero. Nonostante sia in pericolo di vita, Hervey non si dà per vinta; ha persuaso Marcel Cohen ad affidare la gestione di un grande negozio di antiquariato a Nicholas e collabora con passione con il comitato per lo sciopero insieme a David Renn e Henry Smith. A Londra si respira un'aria di cambiamento e di speranza, ma anche di instabilità: una settimana straziante, vista attraverso gli occhi delle donne e degli uomini mentre si muovono per quella città irreale. Incontriamo coloro che hanno dato tutto per lo sciopero e per la prospettiva di un mondo migliore; ma incontriamo anche coloro che hanno osteggiato lo scoppio di una rivoluzione con ogni arma a loro disposizione: potere, politica, denaro o forza bruta. Ci sono maestri e operai, fascisti e comunisti, politici e sindacalisti, mogli e amanti, artisti, scrittori e scienziati, tutti coinvolti nelle vite degli altri. Ma soprattutto seguiamo il filo della vita di Hervey Russell, travolta dai fermenti politici che la circondano, dalle difficoltà di un nuovo matrimonio, dalle sue speranze e paure per il futuro. La fine dello sciopero generale avviene in un clima di disincanto e rassegnazione; non c'è speranza per gli ultimi, per i diseredati, perché «tutti gli uomini sono malvagi, avidi e bugiardi». C'è un'unica luce in questa dilagante oscurità: la vita in sé, e l'amore di una madre per il figlio. -
Voto di sangue. Le avventure della Primula Rossa
Pubblicato per la prima volta nel 1906, Voto di sangue è il sequel de La Primula Rossa. Emma Orczy torna per raccontare un nuovo capitolo delle avventure dell’inafferrabile Primula Rossa, l’eroe “reazionario”, fiero oppositore della barbarie rivoluzionaria nel nome dell’Ancien Régime.rnrn«Mi è stata spesso posta la domanda: “Ma come ti è venuta l’idea della Primula Rossa?”. E la mia risposta è sempre stata: “È stata la volontà del Signore”. E a voi moderni, che forse non credete come credo io, dirò: “Nella catena della mia vita ci sono stati così tanti anelli, tutti incentrati nel portare a compimento il mio destino”. E nulla può essere così meraviglioso come costruire il destino di un uomo o di una donna» - Emma OrczyrnrnrnFrancia, 1784. Paul Déroulède è un borghese entrato a far parte degli ambienti aristocratici in virtù della sua ricchezza, senza però esserne davvero accettato. Durante una serata mondana, a causa di una parola fuori posto, viene coinvolto in un duello che costerà la vita al suo avversario, il giovane Visconte de Marny.rnAll’inizio del regno del Terrore, nell’estate del 1793, la Francia è cambiata e le origini borghesi di Déroulède gli sono valse la fiducia del popolo: il cittadino-deputato, grande benefattore, è infatti molto stimato. Un uomo gentile, pronto a rischiare la propria sicurezza e quella delle persone a lui care per salvare una ragazza di origini aristocratiche che si è attirata la furia della folla e accoglierla in casa sua.rnMa Juliette, la ragazza, l’aristo, è la sorella del Visconte de Marny e ha solennemente giurato davanti a Dio che avrebbe fatto ogni cosa in suo potere per uccidere Paul Déroulède, o perlomeno provocarne la rovina. E nei giorni in cui la ghigliottina continua a reclamare nuovo sangue, mentre il popolo esulta furioso, non sembra affatto difficile mantenere questo giuramento. Quando però Juliette incontra la persona che ha odiato per un decennio, scopre che questi è un uomo buono e compassionevole. Ma il suo voto è solenne e non può più tirarsi indietro. -
Sotto la pioggia
Un romanzo d'esordio fulminante, che ritrae le suggestioni lontane di una Bangkok inedita, girandola di luci e colori, odori e sapori, in continuo mutamento verso un finale ineludibile.«Cattura la storia lussureggiante della nazione in tutta la sua turbolenza, fluttuando con grazia attraverso romanzo storico, realismo contemporaneo e fantascienza. Incantevole. Non solo un tributo dell'autore al suo paese natio, ma anche un atto di resistenza contro l'amnesia della città, un modo di preservare ciò che altrimenti si inscrive solo sulla superficie liquida della memoria» – The Washington Post«Il racconto di luoghi nascosti, ignorati, dove aleggiano fantasmi, spiriti e sogni abbandonati, nonostante le persone cerchino di lasciarsi il passato alle spalle. Bangkok sta cambiando troppo velocemente, muta pelle in continuazione, come un serpente. Eppure conserva il suo grande fascino» – The New York Times Book Review«Romanzo fluido nella struttura, evoca in modo vivido la città brulicante e afosa» – The New Yorker«Elegante e misurato... una serie di sguardi appena accennati che procedono in maniera più o meno lineare dal diciannovesimo secolo al futuro prossimo. Un'esperienza di lettura originale e silenziosamente memorabile» – The Wall Street JournalNell'inquieta città di Bangkok c'è una casa. Nel corso di duecento anni è stata plasmata dall'inesorabile scorrere del tempo e si è legata a molte vite: un medico missionario che rimpiange il natio New England ma trova la forza di non soccombere al caos vibrante del Siam del diciannovesimo secolo, una donna mondana del secondo dopoguerra che si sposa, diventa madre e padrona di casa senza avere alcun sospetto del futuro solitario che l'attende; un pianista jazz dell'era del rock che, perseguitato dai propri fantasmi, viene chiamato a placare gli spiriti che aleggiano nella casa; un'ex militante politica che, nel presente, cerca di superare la lunga ombra del suo passato. Mentre la città, vera protagonista, prende vita, i destini dei suoi abitanti si sfiorano o si scontrano, modificandosi l'uno con l'altro; il tempo collassa, e queste esistenze convergono, collegate dal sangue, dalla memoria, dal desiderio, dal caso e dalle forze voraci che creano e ricostruiscono la stessa città, anfibio in continua trasformazione. Fino a che, nella Bangkok del futuro, sommersa, una banda di adolescenti guida i turisti e gli ex residenti attraverso i monumenti inondati d'acqua, vendendo loro fazzoletti per asciugare le lacrime versate su luoghi che nemmeno ricordano. -
L' altro
L'eterno fascino perturbante dei gemelli è protagonista in questo romanzo in cui nulla è come sembra, che rapisce il lettore e lo conduce attraverso una sottile analisi dell'oscurità che dimora dentro ognuno di noi. Il ritorno di un grande classico dell'horror, bestseller da tre milioni e mezzo di copie, paragonato a Shirley Jackson e Patricia Highsmith e precursore dell'esplosione del genere insieme a pietre miliari come L'esorcista.«Il primo romanzo di Thomas Tryon è davvero notevole. Potrebbe farvi impallidire dalla paura, ma è costruito in maniera meravigliosa, perfino poetica... A tempo debito diventerà uno dei classici dell'orrore, come ""Il giro di vite"" di Henry James» – Dorothy B. Hughes, Los Angeles Times«Come la maggior parte degli scrittori, sono infastidito da ""L'altro"" di Thomas Tryon: Tryon dovrebbe continuare a essere un bravo attore e non scrivere anche ottimi libri. Quando è troppo è troppo. L'altro è una storia paurosa godibilissima» – Anthony Burgess«Una cannonata... Un vortice di orrore da ""Oh mio dio!"". Congratulazioni al signor Tryon. Che meraviglioso lavoro ha fatto» – Ira Levin, autore di Rosemary's BabyHolland e Niles Perry sono gemelli identici di tredici anni. Molto legati, tanto da poter quasi leggere il pensiero l'uno dell'altro, ma anche molto diversi: Holland, audace e dispettoso, negli occhi una luce sinistra, esercita il suo carisma sul fratello Niles, gentile e remissivo, desideroso di compiacere gli altri, il tipo di ragazzo che rende orgogliosi i genitori. Hanno da poco perso il padre in un tragico incidente e vivono in una fattoria del New England con la madre e la nonna. Le giornate estive in campagna sono lunghe e noiose ma la fantasia multiforme dei ragazzi è un'arma efficace, che si alimenta di oggetti preziosi custoditi gelosamente in una vecchia scatola di latta, assi che scricchiolano e orecchie tese a percepire passi misteriosi, spettacoli macabri inscenati in cantina e vecchie storie che sembravano dimenticate. Ecco però che l'incantesimo dell'infanzia si spezza: una dopo l'altra, una serie di figure vicine ai ragazzi vengono coinvolte in cruenti fatti di sangue. E diventerà presto chiaro che la mano dietro a queste inquietanti tragedie può essere una sola... -
Buonanotte, signor Tom
Nel quarantesimo anniversario dalla prima uscita, la riscoperta del grande bestseller che tutti gli inglesi hanno letto e amato da ragazzi, il romanzo che ricorda Il giardino segreto, dallo stesso fascino intramontabile. Vincitore della Carnegie Medal, del Guardian Children’s Fiction Prize, dell’International Reading Association Award, riservato alle opere prime nel campo della letteratura per ragazzi, e di numerosi altri premi.«Così dovrebbe essere un primo romanzo di grande successo: grandi personaggi da amare e odiare, momenti di dolore e gioia, e una storia meravigliosa che sa come agguantare le emozioni». - The Guardian«Una storia avvincente e toccante, che riesce a bilanciare la sua parte cupa con molta luce». - The New YorkerNel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel timore dei bombardamenti tedeschi, il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini dalle città e di ospitarli in campagna presso le famiglie offertesi di accoglierli. Uno di questi bambini, Willie Beech, trova alloggio presso Tom Oakley, un uomo di mezza età che vive solo dopo la morte della moglie nel villaggio di Little Weirwold. Il bambino è chiaramente traumatizzato: si spaventa per un nonnulla, bagna il letto tutte le notti e ha il corpo ricoperto di lividi e cicatrici. Con il tempo, le attenzioni costanti e l’affetto del signor Oakley consentono a Willie di riacquistare stabilità e serenità emotiva, nonché di inserirsi felicemente a scuola e stringere legami di amicizia con i bambini del villaggio. L’incanto della nuova vita si infrange quando la madre di Willie vuole riavere con sé il figlio, e il bambino è costretto a tornare a Londra. Tom, inquieto per la mancanza di notizie, decide di andare in città per sincerarsi delle condizioni del bambino. Dopo una serie di peripezie lo ritrova, ma fa una terribile scoperta… -
La fortuna di Finch
Dopo Jalna e Il gioco della vita, ecco il terzo capitolo della saga bestseller di Mazo de la Roche, icona della letteratura canadese del primo Novecento, personaggio dalla vita misteriosa e protagonista di una battaglia editoriale con l’autrice di Via col vento, sua grande rivale nelle classifiche dell’epoca.rnrn«Una Downton Abbey vagamente démodé, di sfumato sapore vittoriano». - Nadia Fusini, il Venerdì – la Repubblicarnrn«I protagonisti principali intorno a cui ruota la saga sono l’anziana Adeline, il nipote-poeta Eden e la moglie Alayne, e l’impulsivo fratellastro Renny. A ognuno di loro de la Roche dona qualità caratteriali riconoscibili, peculiari, allestendo attraverso il romanzo una commedia umana nella quale conta di lasciar ritrovare al lettore sprazzi della propria esistenza». - Marco Bruna, Corriere della SeraLa cara vecchia Adeline se n’è andata, ma il suo spettro aleggia ancora nelle stanze di Jalna e le sue parole riecheggiano nei corridoi della tenuta; la sua ultima beffa, poi, è ancora sulla bocca di tutti. Finch ne è ben consapevole: il ventunesimo compleanno si avvicina, e con esso il momento in cui avrà accesso al patrimonio della nonna. La questione è spinosa, e il ricordo dello sconcerto dei suoi familiari all’apertura del testamento lo tormenta. Ma gli zii e i fratelli, nel tentativo di superare il malanimo, gli organizzano una grande festa di compleanno, al termine della quale il ragazzo sorprende tutti proponendo a Ernest e Nicholas un viaggio a proprie spese in Inghilterra, la madrepatria dei Whiteoak, la terra in cui tutto ha avuto inizio, dove si annidano vecchi ricordi e storie leggendarie che rendono quei luoghi noti anche ai membri più giovani della famiglia. Dopo la traversata in transatlantico, i tre si godono un breve soggiorno a Londra, dove Finch assaggia la libertà e si approccia a nuove prospettive sul mondo. Ma è a casa della zia Augusta, nella campagna del Devon, che lo attende la vera sorpresa: la cugina Sarah, orfana cresciuta dalla zia, raffinata e amante della musica, dalla quale si sente subito attratto e per la quale ben presto dovrà misurarsi con un avversario. Nel frattempo, in Canada, il piccolo Wakefield scopre la sua vena poetica e i rapporti tra Renny e Alayne prendono una direzione inaspettata. Al loro ritorno, Finch e gli zii troveranno una famiglia molto cambiata.