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Ludwig Hilberseimer. Lo sviluppo di un'idea di città. Il periodo ...
Gli studi e i progetti elaborati da Ludwig Hilberseimer nel periodo americano, dal 1938 fino alla sua scomparsa nel 1967, costituiscono uno straordinario patrimonio di sperimentazione di un'idea di città pienamente evoluta, costruita sul rapporto con il proprio tempo, espressione del carattere, delle aspirazioni spirituali e delle esigenze materiali della società contemporanea. I progetti editi e inediti raccolti assumono un ruolo ancor più chiaro e ricco di significato, se intesi come passaggi necessari nella costruzione razionale di un'idea di città nata nel corso degli anni Venti e nella sua evoluzione fino alla metà degli anni Sessanta. -
De Pas D'Urbino Lomazzi. Opere e progetti
La catalogazione dei progetti dello Studio di architettura e industrial design De Pas - D'Urbino - Lomazzi, conservati presso il CASVA, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano, ha messo in luce alcuni aspetti finora poco noti del lavoro dei tre architetti. È emersa un'intensa attività progettuale antecedente alla costituzione dello Studio, nel 1966, e con essa i percorsi paralleli compiuti dai suoi componenti tra concorsi, architettura e design. È divenuta evidente la sinergia che unisce i loro progetti di architettura a quelli di ""furniture e product design"" e che, di conseguenza, anima anche i loro interni. Fin dagli esordi negli anni Sessanta, infatti, De Pas, D'Urbino e Lomazzi studiano le tipologie edilizie residenziali con l'obiettivo di ""svecchiarle"", rivedendole in relazione ai mutamenti della società e dei comportamenti abitativi dei giovani. Rileggono il problema dell'abitare non come una mera questione di arredamento, ma come la ricerca di una più libera configurazione di spazi vivibili. -
Eadweard Muybridge. Muybridge recall. Catalogo della mostra (Mila...
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Lavorare in nero. Breve manuale a tutela del lavoratore irregolare
Oltre due milioni e mezzo. Questa la stima ufficiale (e prudente) dell'Istat sull'esercito dei lavoratori in nero in Italia. Sottopagati, senza garanzie di stabilità del loro rapporto di lavoro, spesso ridotti a lavorare oltre l'orario massimo di straordinario consentito e in luoghi di lavoro insicuri. Della pensione neanche a parlarne. E intanto aumentano le partite iva, una delle tante forme sotto lequali può celarsi un rapporto di lavoro subordinato di fatto. Il lavoro in nero rappresenta un alto costo sociale che, a contare le rispettive famiglie, si ripercuote su un numero elevatissimo di persone, italiani e stranieri. Lo Stato arranca dietro al fenomeno, con incentivi e sanzioni; da ultimo con la Riforma Fornero. Ma un lavoratore irregolare continua a convenire economicamente: costa circa la metà di un dipendente regolare in termini di imposte, di minimi retributivi e di contributi previdenziali. Questo libro vuole spiegare i diritti negati del lavoratore in nero e cosa può fare da subito per cercare di cambiare le cose. -
Reincantare il mondo. Il valore spirito contro il populismo indus...
Reincantare il mondo incrocia coraggiosamente teorie diverse, come il processo di individuazione di Simondon, la psicanalisi freudiana, certi aspetti della fenomenologia di Husserl, la grammatologia di Derrida e le riflessioni foucaultiane sugli hypomnémata, al fine di promuovere il valore spirito e contrastare il populismo industriale - ossia la dissociazione e la captazione dell'attenzione divenute sistema. Grazie a queste coordinate, Stiegler disegna una filosofia e un pensiero che devono ritornare ad essere forti, in un certo senso più del ""pensiero forte"". Si tratta di inventare l'industria del calcolo che impedisca di calcolare (sul)le esistenze - ma inventarla con gli strumenti digitali. Si tratta, in effetti, di reincantare il mondo, ossia di edificare i modi di sussistenza e di esistenza che sostengono l'altro piano, il piano delle consistenze, che è quello del canto - il canto di quelle Sirene senza le quali non c'è nulla"". -
Karl Jaspers e la politica. Dalle origini alla questione della colpa
Non sempre il pensiero politico di Karl Jaspers ha ricevuto l'attenzione che merita. Tra i critici è spesso prevalsa la tendenza a considerare la Seconda Guerra Mondiale come un momento di spartiacque nel suo percorso e di conseguenza a contrapporre al ""primo"" Jaspers, medico e filosofo, il ""secondo"" Jaspers, intellettuale e pensatore politico. Il presente lavoro si propone di indagare le motivazioni e le premesse anche filosofiche dell'interesse politico di Jaspers a partire dalla sua formazione di psicopatologo e di filosofo dell'esistenza. Ne consegue un percorso scandito per tappe che illustra la stretta connessione esistente nel suo pensiero tra filosofia e politica e che inquadra i modi in cui quel legame si è di volta in volta espresso. -
Ecologia e libertà
""Ecologia e libertà"" è un libro straordinariamente anticipatore. In esso la crisi della natura non si pone come esterna all'economia, alla società, alla politica; ne è semmai il volto estremo, il sintomo inaggirabile, l'ingiunzione cui non ci si può sottrarre procrastinando. André Gorz è tra i primi a chiederci di pensare la questione ambientale nella sua non-autosufficienza, nella sua impossibilità a spiegarsi da sé: essa dischiude infatti una crisi del produttivismo occidentale e del capitalismo industriale che possiede un'origine storica e che richiede una soluzione politica. Tale soluzione, peraltro, non fornisce alcuna garanzia sulla desiderabilità o meno del suo esito: il testo torna a più riprese sul rischio concreto di una deriva tecnofascista, cioè di una risposta autoritaria alle sfide ecologiche. Il degrado degli equilibri biosferici schiude infatti uno scenario fortemente polarizzato: alla tentazione dispotica deve far fronte un progetto sociale complessivo capace di coniugare la sostenibilità ambientale e l'autonomia individuale e collettiva. Il nesso tra ecologia e libertà, dunque, non si dà in natura - non sta nelle cose: bisogna produrlo, curarlo, difenderlo. -
Del governo della peste e delle maniere di guardarsene
Il Trattato della peste (1714) è l'opera di Muratori che ha conosciuto più edizioni, fino agli anni Trenta del XIX secolo. Da allora in poi non ha più circolato in forma integrale. Qui è presentata a partire dalla seconda edizione (Modena, 1722), curata dallo stesso Muratori. Il libro è uno spaccato di vita sociale di Ancien régime, un esempio impressionante di aggiornata erudizione medica, una gustosa raccolta di ricette e di pratiche antipestilenziali, una ricca esposizione di problemi di diritto canonico. Ma soprattutto è esempio di un approccio alla politica operoso, sobrio e pratico, che fonda la propria razionalità sul concorde governo sia civile sia ecclesiastico dei corpi individuali e collettivi di una società storicamente e concretamente strutturata, sostenuta nel proprio ordine tanto dal Principe e dai suoi magistrati, quanto da Dio e dalla Gerarchia. La peste è quindi il rovescio dell'ordine civile, il contrario della pubblica felicità, ma non è la verità ultima delle cose umane. Non ci sono in Muratori né il nichilismo barocco né l'ottimismo illuministico: la peste non è un'eccezione dissolvitrice ma un'emergenza, un triste accadimento possibile, a cui far fronte... -
Il grande Nate e la lista smarrita
La nuova indagine del Grande Nate coinvolge il nostro detective mentre è in vacanza con il suo cane Fango. Il suo amico Claude ha perso la lista della spesa e Nate gli promette di ritrovarla. Così mette in scena la sparizione della lista, seguendo un foglio di carta che viene trascinato dal vento fino a casa di Rosamond. Lei sta preparando i pancake ""per gatti"". Questa strana ricetta potrebbe essere coinvolta nel caso? Servirà il sesto senso del Grande Nate per scoprirlo... Età di lettura: da 8 anni. -
Hilo. Il ragazzo precipitato sulla terra
Dj e Gina sono ragazzini del tutto normali. Ma Hilo no. Hilo è appena caduto dal cielo e non sa da dove arrivi né cosa stia facendo sulla Terra (o perché andare in giro in mutande sia una pessima idea!). Riuscirà il trio a svelare i segreti del passato di Hilo? Riuscirà Hilo a sopravvivere a un giorno a scuola? Un'epica storia di amicizia che fa ridere a crepapelle. Età di lettura: da 8 anni. -
Il coccodrillo che non amava l'acqua
Tutti sanno che i coccodrilli amano l'acqua. Bene, questo coccodrillo proprio NO! Arrampicarsi sugli alberi è molto più divertente che nuotare... Siamo così sicuri che sia proprio un coccodrillo? Età di lettura: da 3 anni. -
La gara. Ediz. illustrata
Quando guardiamo gli altri e ci sembrano migliori di noi, ci sentiamo scontenti, proprio come la piccola lepre di questa favola. E allora cosa facciamo? Come lei ci mettiamo a correre per seguirli, per imitarli, per superarli e corriamo, corriamo, sempre più confusi, sempre più scontenti... finche capiamo che il vero traguardo siamo noi! Età di lettura: da 4 anni. -
Bee bee la pecora astuta
La piccola Bee Bee si stava annoiando, quando arrivò il tacchino Tontolino. Impossibile resistere all'idea di fargli uno scherzetto! Età di lettura: da 3 anni. -
Dora e il Gentilorco. Ediz. illustrata
In città viveva un uomo bislacco. Si chiamava Franco, sorrideva sempre e scriveva piccole frasi che regalava alle persone incontrate. per tutti era solo il matto del paese, ma per Dora, bambina curiosa e sensibile, era un Gentilorco capace di far fiorire la poesia su ogni cosa. Purtroppo il vecchio insegnante della scuola elementare, il temibile Igor Grattabordo, passava tutte le notti a cancellare la magia di Franco... Età di lettura: da 4 anni. -
Pesciolino nero dove vai? Ediz. a colori
Tutti i giorni su e giù per la corrente. I pesci parlano solo con altri pesci. Il ruscello è il loro mondo. Ma un giorno un piccolo pesce nero si chiede: ""Dove va a finire il ruscello?"" ""Il mondo è davvero tutto qui?"" Queste domande lo porteranno lontano e lungo il suo viaggio Pesciolino Nero farà molte scoperte... Una favola di formazione che dona a tutti i pesciolini lettori un messaggio di libertà e coraggio. Età di lettura: da 3 anni. -
Thoreau. La vita e il pensiero
L'autore descrive la vita ma più ancora il pensiero del filosofo Thoreau. Nel volumetto si evidenzia come il suo pensiero rivoluzionario sia coerente con la sua vita, con tutte le conseguenze nel confronto-scontro con la realtà politica del tempo.Il testo, pur essendo esauriente e completo, è di facile comprensione per tutti. -
Dialoghi sull'arte: La decadenza della menzogna-Il critico come a...
I due scritti, ""La decadenza della menzogna"" (1889) e ""Il critico come artista"" (1891), racchiudono la critica estetica di Wilde, improntata sulla convinzione dell'assoluta superiorità dell'arte rispetto alla vita. Anzi, è proprio quest'ultima che dovrebbe fondarsi ed ispirarsi al fare artistico come principio esistenziale. Entrambi i saggi risultano rilevanti non solo per capire il Wilde filosofo, ma anche per capire meglio la sua teoria sulla critica dell'arte. In essi l'autore esprime alcune idee che oggi ritroviamo nelle argomentazioni di certi critici contemporanei; in particolare di quelli che vedono l'opera d'arte come aperta, cioè in continuo scambio interpretativo, diventando essa stessa un pretesto per nuove riflessioni che trascendono l'arte. Così, rivalutando la figura del critico, Wilde l'avvicina a quella dell'artista. -
10 nodi da sciogliere. I racconti matematici di «A Tangled Tale»
Fra il 1880 e il 1881 Carroll tenne, su un periodico per ragazzi, una rubrica nella quale poneva ai suoi lettori quesiti matematici in forma di racconto, commentando in seguito le risposte in modi affabulanti. In seguito, nel 1885, questi racconti matematici vennero raccolti sotto il titolo di ""A tangled tale"". I protagonisti di questi racconti nascondono nelle loro storie problemi logici e matematici, regalandoci una serie di episodi divertenti e l'occasione per esercitare e mettere alla prova il nostro acume matematico. Ogni capitolo infatti è una storia, ed ogni storia è un ""garbuglio"" logico al quale siamo chiamati a trovare una soluzione. È sempre presente la figura del Carroll di Alice nella lingua e nei giochi di parole che egli usa, alternando situazioni ed elementi comprensibili ad altre assolutamente astratte e all'invenzione di parole prive di significato, ma tutte parte integrante di un'equazione, una proporzione o un sillogismo logico. Prefazione di Giuliana Russo. -
Mogli cattoliche tradizionali modello 2020
«Ci sono ancora donne, femmine, che amano i loro maschi. Li scelgono e si donano, per sempre. Senza riserve. Si aprono alla vita e si ridonano. Tutte preparano da mangiare, molte addirittura cucinano, asciugano lacrime e dispensano consigli non richiesti, perché vorrebbero salvare il mondo, magari indossando un tacco 12, molte lavorano fuori casa, anche se a volte preferirebbero poter curare i propri figli. In comune hanno un segreto che si tramanda da generazioni. Qualcuno le definisce mogli cattoliche tradizionali, ma rischia un errore che il modello 2020 della categoria rispedisce al mittente. Si raccontano Costanza Miriano, Beatrice Bocci, Raffaella Frullone, Benedetta Frigerio, Annalisa Teggi, Paola Belletti, Caterina Giojelli e tante altre che ""nella buona e nella cattiva sorte"" restano fedeli all'amore.» -
Dizionario elementare dei grandi convertiti
Come diceva Chesterton, due sono gli elementi essenziali al centro di ogni conversione di un uomo: «Uno è che crede che sia una solida verità oggettiva, che è vera che gli piaccia o no; e l'altra è che cerca la liberazione dai suoi peccati». Non ci sono grandi o piccole conversioni, tutte sono avvenimenti grandiosi. Il dizionario dei «grandi convertiti» però vuole raccontare le conversioni più ""famose"" o per via della loro spettacolarità, o per via della notorietà dei soggetti, o ancora per il fatto che siano state scritte delle memorie del processo e dell'evento della conversione. Ognuna di queste storie può offrire luce e conforto. Vedere come Dio abbia aperto dei varchi nei cuori più induriti, attendendo il tempo propizio, un tempo che appare sempre tardivo allo sguardo umano, ma che si manifesta invece come il tempo propizio; rendersi conto di come Egli sia in grado di avvalersi di ogni elemento di bene e di verità presente anche al di fuori dei confini visibili della Chiesa, non per lasciare ognuno lì dove si trova, ma per ricondurlo all'unico Ovile da Lui voluto; constatare l'instancabile insistenza dell'amore di Dio per salvare gli uomini: tutto questo attesta che Dio è il Signore del tempo, della storia, degli uomini e nessun ostacolo esterno può impedire alla sua grazia di raggiungere il fine della nostra salvezza.