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Il mistero della magia del Natale
Un calendario dell'avvento i cui personaggi iniziano a svanire, un gruppo di ragazzini decisi a venire a capo del mistero e una libreria molto speciale. Questi sono gli ingredienti di un libro illustrato adatto sia ai piccoli che alle prime letture dei più grandicelli. Età di lettura: da 4 anni. -
L' uomo dei cavalli
Tanto per cominciare era estate. E, si sa, l'estate fa sempre così. Succedono le cose più incredibili e finisci per ricordartele sempre... Il bello è che mentre le vivi non ci fai caso. Te ne accorgi solo dopo, quando torni a scuola e sei diverso da appena tre mesi prima. Forse è colpa di quelle giornate lunghe che, chissà come, fanno crescere anche te. E all'improvviso scopri cose che, magari c'erano sempre state, e ti chiedi: come ho fatto a non vederle? Un'estate in campagna, un gruppo di ragazzini, dei segreti di famiglia tenuti nascosti per troppo tempo. Età di lettura: da 9 anni. -
Il bimboleone e altri bambini
Una galleria di bambini e bambine abbinati per caratteri alle indoli di animali, con i divertenti disegni di Giacomo Agnello Modica.rnrnQuanti sono i bambini del mondo? Tanti, tantissimi, e tutti diversi...rnC’e` il bimbogatto, un po’ selvatico e un po’ coccolone. rnIl bimbopesce, che non parla quasi mai. rnIl bimbozanzara, zzzz... zzzz..., che tormento! -
Grilli e rane
Un racconto di vacanze, natura e animali, accompagnato da acquerelli vivaci e gioiosi.rnrn«Quando scrivo, attingo alla meraviglia. Seguo un sentiero che è battuto dal mio essere abituata a percorrerlo da sempre. Nella mia infanzia germogliano i semi della mia scrittura. In Grilli e rane ho cercato di raccontare la semplicità delle mie giornate estive, delle quali ricordo molto, ma soprattutto i minuti, dolcissimi, in cui ripercorrevo le avventure appena trascorse e sussurravo a me stessa che, concentrandomi per bene, avrei potuto continuare a viverle sognando. Amavo quei giorni, li amo ancora, erano e sono di gioia, avventura, amicizia» - Barbara FerrarornL'estate a casa dei nonni sui monti della Sila, passata a correre inseguendo tra le ginestre una cagnetta vagabonda, acchiappando rane e grilli per poi liberarli. Giornate luminose e piene di tempo a disposizione, piccole avventure in libertà e qualche bugia. Età di lettura: da 6 anni. -
Il grande portiere. Wonder Football Club. Vol. 4
Dopo Fare squadra, I veri campioni e Milioni di guai, arriva il nuovo episodio della serie «Wonder Football Club», che vedrà svelato il mistero degli straordinari talenti dei giovanissimo protagonisti.rnrnWonder Football Club è una serie di narrativa per ragazzi da 10 anni in su ambientata nel mondo del calcio. Seguiremo le avventure di Paolo e Sophie, giovanissimi calciatori di straordinario talento ingaggiati da un club del Campionato inglese. Quarto e ultimo episodio della serie nel quale vediamo la squadra in grande difficoltà. A causa di un malore il ""presidentissimo"" del Wonder è in ospedale e la squadra è affidata a su figlia, Wilma Winona, ch la odia profondamente. Per questo la affida a un nuovo alllenatore che la sottopone a una tecnica di gioco inedita, facendola precipitare in fondo alla classifica. Sophie decide di abbandonare il Wonder, mentre Paolo sarà impegnato a scoprire chi si nasconde dietro i misteriosi messaggi che ha ricevuto e anche l'origine del suo straordinario talento. Età di lettura: da 10 anni. -
Che disgrazia l'ingegno. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
Aleksandr Andreevic Cackij, giovane acuto e brillante dell'alta società russa, torna a Mosca dopo un viaggio di tre anni e si reca subito dall'amata Sofija, che vive con il padre vedovo Famusov ed è ormai innamorata dell'ossequioso segretario Molcalin, ora stabilitosi in casa loro. Questo è l'inizio di un grande classico della letteratura russa, la commedia Gore ot uma (Che disgrazia l'ingegno, 1825) di Aleksandr Griboedov. Si tratta di un'opera che non può temere confronti per la bellezza dei versi, l'acutezza delle trovate teatrali, l'attenzione ricevuta dalla critica e il riflesso prodotto sulla successiva letteratura e sulla moderna lingua russa: un gioiello che rivive ora in una nuova traduzione italiana, accompagnata dal testo a fronte. -
Bianchini ""le mie bombe""
Quel manipolo di persone, cui vanno ascritti comunque molti meriti, si muoveva come un gruppo coeso, una squadra in missione, una setta. Dentro quei ritrovi autoreferenziali, da dove erano esclusi con scherno coloro che non facevano sacrifici alla religione del piede perno e non sapevano riconoscere al volo uno schema e la sua provenienza, era richiesta una buona dose di integralismo protezionista. O con noi o contro di noi. Bianchini non ha mai voluto essere rinchiuso nell'aria viziata di quelle stanze zeppe di diagrammi e con le finestre sempre chiuse. Da qui scaturiva la diffidenza verso di lui, che sembrava essere sfuggente, capace di rifugiarsi in un altrove interdetto ai savonarola del blocco cieco. Anzi, in tanti altrove. Quelli dove aleggiavano Nietzsche e Carmelo Bene, Mozart e un pianoforte, una moglie e i figli, lo stupore e la curiosità per il mondo al di fuori del palazzetto. Lì il protagonista di questo libro e lo constaterete a ogni capitolo, era a suo agio quanto in palestra, con grande scorno dei crociati della pallacanestro. Eppure il suo pedigree era inattaccabile! ... -
Athletic club di Bilbao. L'utopia continua
L'Athletic Club di Bilbao è l'unica squadra di calcio di una Prima Divisione di livello internazionale (la Liga spagnola) a rifiutarsi di accettare le regole del football globalizzato. Oggi è a tutti gli effetti un fenomeno sociale e culturale unico nel mondo del pallone, in grado di solleticare le attenzioni, quando non la passione, di storici, antropologi, sociologi e giornalisti, o di semplici tifosi alla ricerca di un calcio dal volto più umano. -
In fuga controvento. Pedalando sulle strade del mondo alla scoper...
Realizzare i propri sogni, per quanto grandi, è possibile. Bisogna solo crederci ed essere pronti a lottare. Dopo aver capito di stare percorrendo una strada che non era la sua, Paola ha detto basta e con passione, sacrificio e determinazione è riuscita a cambiare vita. Si è messa sfidare il mondo in bicicletta, per portare avanti i suoi valori e il suo credo, finalmente protagonista della sua storia. 120.000 km percorsi lungo le strade del mondo, 3 Guinness World Record battuti, 2 Giri d'Italia, 10.000 firme portate da Milano a Oslo per candidare la bicicletta al Premio Nobel per la Pace, 100 biciclette regalate a donne ugandesi, una proposta di legge per la sicurezza del ciclista fatta inserire nel codice stradale. Questi sono solo alcuni dei numeri che l'autrice racconta nel suo secondo libro, utilizzando le proprie imprese sportive per far riflettere i lettori su tematiche quali la motivazione, la resilienza, le convinzioni e il coraggio del cambiamento. Paola si mette a nudo, raccontando la sua trasformazione da ragazza influenzabile e poco decisa ad atleta e donna matura, consapevole delle proprie scelte ma soprattutto felice. -
Iron Mark
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Domenico Piraino (1801-1864). Un protagonista del Risorgimento si...
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La Dieta Bikini Fitness. Cibo e alimentazione. Non solo competizione
La Dieta Bikini Fitness ti è illustrata attraverso l'esempio reale di 3 donne e i 3 programmi alimentari seguiti in 16 settimane per partecipare alle competizioni di Bikini Fitness e ottenere una trasformazione fisica incredibile. L'impegno per una gara è elevato perché l'approccio è completo (alimentazione, allenamento e atteggiamento mentale) ma proprio questo garantisce il risultato. Infatti anche tu, pure solo applicandone una minima parte, puoi imparare a nutrire te stessa per ottenere il miglior fisico che vuoi e conservarlo come stile di vita. La Dieta Bikini Fitness, per altro estrema (ma raramente sbilanciata) secondo l'ortodossia dell'attuale scienza dell'alimentazione, ti guida nella direzione giusta, portandoti a capire che “mangiamo quello che pensiamo” prima ancora di “essere quello che mangiamo”, a sfruttare la vitalità apportata dal cibo per esaltare la tua femminilità e per avere una vita migliore lasciando accadere al suo interno le cose più belle. -
La ricca fontana. Un'abiografia dell'Ucraina moderna. Fonti stori...
Affermava giustamente uno scrittore ucraino dell'Ottocento che ""la vita ucraina è una miniera inesplorata"". Eppure, la terra ucraina è luogo di vita, luogo dell'anima, Patria, per molti popoli, che vi hanno sviluppato relazioni complesse e diversificate, spesso ambivalenti. Il libro guida il lettore italiano in questo immenso odi et amo che ha avuto le pianure ucraine come scenario e ricostruisce la storia dell'Ucraina moderna, dalla sua appartenenza alla Repubblica nobiliare polacco-lituana del XVI secolo fino ai giorni nostri. La narrazione delle vicende storiche segue un ritmo peculiare, alternando le fonti documentali (pubblicate e archivistiche) alle fonti letterarie relative ad autori, grandi (Skovoroda, Lina Kostenko, Gogol', Sienkiewicz, `evenko, Balzac, Iwaszkiewicz, Bulgakov, Tyyna, Janovs'kyj, Barka, Pasternak, Grossman, Oksana Zabuko, Kundera, Solenicyn, ecc.) o meno noti, che hanno immesso nelle loro opere la materia ardente costituita dalla lunga e drammatica storia ucraina. -
Rome favourite recipes. Traditional cooking
Carciofi alla giudia, filetti di baccalà fritti e supplì per antipasti. Poi una delle mille paste: cacio e pepe, amatriciana, gricia. Quindi gli infiniti modi di preparare la carne e le verdure e un buon maritozzo alla panna come dessert. La cucina romana è un autentico tripudio di sensi e di sapori, spesso decisi e mai banali, la cui storia affonda le radici nei secoli e che viene raccontata in questo volume in 30 ricette tradizionali. -
I pugni in tasca. Con DVD
Un grido di rivolta contro ogni istituzione. Il folgorante, crudele esordio di Marco Bellocchio infierisce con rabbia e disperazione contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana. Selvaggio, sarcastico, molto liberamente autobiografico, girato nelle campagne di Bobbio, porta in scena un eroe antisociale e ribelle. In equilibrio fra adesione e distacco dalla folle lucidità del protagonista, il regista prefigura alcuni umori del '68. A cinquant'anni di distanza ""I pugni in tasca"" mantiene intatta la propria modernità e carica corrosiva. Il volume, curato da Michel Ciment, comprende un'intervista esclusiva a Bellocchio dello stesso Ciment, numerosi disegni dello storyboard originale realizzato dal regista, un'antologia della critica dell'epoca con testi di Pietro Bianchi, Italo Calvino, Grazia Cherchi, Goffredo Fofi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Mario Soldati e Roger Tailleur, e saggi di Roberto Chiesi ed Emiliano Morreale. Il film: Grazie al restauro della Cineteca di Bologna, effettuato presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata con il sostegno di Giorgio Armani, per la prima volta, dopo cinquant'anni, ""I pugni in tasca"" ritrova quella fotografia piena di contrasti che Bellocchio voleva e che, per un errore di laboratorio, non fu possibile ottenere. Il restauro è stato supervisionato da Daniele Cipri. Contenuti extra: ""La colpa e la pena"" (1961), ""Abbasso il zio"" (1961), ""Ginepro fatto uomo"" (1962): i due cortometraggi e il mediometraggio... -
Il mio cinema. Ediz. illustrata
Per la prima volta sono i testi di Pier Paolo Pasolini a raccontare la storia dei suoi film e dei progetti non realizzati. In questo libro il lettore troverà infatti una scelta di testi in cui il poeta e regista parla della sua opera cinematografica, film per film, in ordine cronologico, da Accattone (1961) a Salò (1975). Sono stati volutamente selezionati testi di natura eterogenea, non solo interviste destinate alla stampa o presentazioni scritte da Pasolini per introdurre i propri film, ma anche autointerviste, brani di trattamenti, appunti preparatori, frammenti di sceneggiature, testi in poesia, canzoni e dattiloscritti inediti, che mostrano concretamente la varietà di forme e mezzi che l'autore ha scelto per raccontare il suo cinema. L'ultima sezione del volume comprende alcuni scritti sui più importanti progetti non realizzati, alcuni per cause esterne - il processo per vilipendio alla religione che nel 1963 impedì la realizzazione di Il padre selvaggio, gli ostacoli produttivi che lasciarono incompiuto il complesso e innovativo progetto degli Appunti per un poema sul Terzo Mondo - altri troncati dall'improvvisa e violenta morte dell'autore, San Paolo e Porno-Teo-Kolossal. Introduzione di Dante ferretti. -
Luci della città. 2 DVD. Con libro
""Luci della città racconta l'amore meglio di qualunque altro trattato, libro o film sull'argomento"" (Woody Allen). Charlie Chaplin si affaccia agli anni Trenta con un film muto e sonoro (senza parole, ma con musica ed effetti). Da due anni a Hollywood impazza il film parlato. La novità lo inquieta, ma non lo distrae dalle sue intenzioni. Chaplin sta costruendo, sullo schermo, il suo primo grande romanzo. La storia di un amore folle, di un amore puro, di un amore. Lui è ancora il Vagabondo; lei una fioraia cieca che lo crede un milionario. ""Una commedia romantica con pantomima"": lo sfondo è la metropoli e i suoi conflitti di classe, ricchi e poveri si sfiorano, si urtano, rimbalzano gli uni contro gli altri, mai ammessi allo stesso discorso. Un mondo che il Vagabondo tiene in pugno con la sapienza del burlesque. Un mondo che davanti allo stesso Vagabondo spalanca la voragine, quando a parlare (senza parole) è il sentimento. Luci della città è un film dalla lavorazione lunga, tormentata, piena di ripensamenti, di sequenze rigirate centinaia di volte. È il film che proietta nell'eternità il genio comico e tragico di Chaplin. Il primo piano finale, ultimo sorriso che davanti ai nostri occhi si congela in disperazione, non è solo una delle scene che definiscono che cos'è il cinema: si fissa sulla tela dello schermo come una delle opere d'arte imprescindibili del Novecento, e oltre ancora. Nuova versione restaurata da Criterion Collection in collaborazione con Cineteca di Bologna. -
The gold rush-La febbre dell'oro. 2 DVD. Con Libro in brossura
Il vagabondo, diventato cercatore solitario, s'avventura nell'Alaska della corsa all'oro. La natura è ostile, l'umanità avida, il sorriso dell'amore sembra negato. ""Film esilarante, e di durezza inesorabile"" (Peter von Bagh). Ma in una capanna di assi inchiodate e spifferi di ghiaccio (novant'anni dopo, la citerà Tarantino in ""The Hateful Elght""), il piccolo cercatore cucina una scarpa e la mangia di gusto; infilza con le forchette due panini e crea, per nient'altro che pura magia, la più prodigiosa scena di danza della storia del cinema; cerca e forse infine trova un equilìbrio sull'orlo del baratro: poiché Charlie Chaplin ""nelle potenzialità del genere umano, continuerà sempre a crederci"" (Goffredo Fofi). Capolavoro di comicità assoluta e grande racconto della solitudine, La febbre dell'oro è 'il' film per cui Chaplin avrebbe voluto essere ricordato. Quel destino, in realtà, lo condivide con numerosi altri. Ma la scelta di condurre il vagabondo fino alle radici (o fin sul precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d'una nazione, ne fa un'opera di insuperata, vertiginosa intensità. Il film viene presentato nell'edizione originale e integrale del 1925, restaurata e accompagnata dalla straordinaria partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942. Per la prima volta La febbre dell'oro viene dunque restituito al massimo della sua bellezza visiva e musicale. La versione del film curata da Chaplin nel 1942 con la sua voce narrante è ugualmente presente in questa edizione. -
Chaplin
Che cosa si può dire ancora di Charles S. Chaplin? Quel che ancora si può dire ce lo dice Peter von Bagh, una delle voci più originali della critica cinematografica internazionale, scomparso nel 2014. Questo libro, scritto nei suoi ultimi anni e maturato lungo una vita intera, è stato il naturale punto d'approdo d'una cinefilia colta, libera, ironica e sempre operativa (tra festival, cineteche, università, divulgazione e mestiere di regista). ""Chaplin"" nasce da una devozione dichiarata e la espone alla luce di un'intelligenza capace di imprevedibili affondi e prodigiose sintesi, secondo uno stile di pensiero critico a cui forse non siamo più abituati. Uno studioso inimitabile si confronta con uno dei cineasti e delle figure più influenti della cultura del Novecento. Il risultato è una lettura dove si fondono sapere storico, vocazione letteraria e ricerca archivistica, dove ogni film risplende in una nuova, personale interpretazione, con speciale attenzione ai primi anni della carriera chapliniana, mai oggetto di una ricognizione così profonda. -
Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative. Catalogo della most...
Nel 1962 Pier Paolo Pasolini dedica il suo secondo film, “Mamma Roma”, a Roberto Longhi, il professore che gli ha fatto lezione a Bologna vent’anni prima. Pasolini dichiara di essergli debitore di una ‘folgorazione figurativa’. Le immagini che Longhi proiettava in aula, i particolari delle opere di Masaccio, avevano folgorato il giovanissimo studente. Questo volume vuole condurre il lettore attraverso gli anni della formazione di Pasolini, pittore e poeta, fino ai suoi esordi cinematografici e alla sua fama di intellettuale e di regista. Ogni film di Pasolini viene rivisto con l’occhio rivolto a quelle ‘folgorazioni figurative’ della sua formazione. Attraverso il cinema Pasolini ha espresso la trasformazione antropologica dell’Italia, dal dopoguerra agli anni del neocapitalismo borghese. Ma sarebbe impossibile cogliere questa azione politica dell’immaginazione senza capire come le immagini sono diventate la forma stessa del suo pensiero. Un pensiero che trova nel cinema il luogo dove tornano a vivere le memorie di mondi infiniti e lontanissimi. Eppure tutto e nato dalle riproduzioni in bianco e nero che uno studente non ancora ventenne aveva osservato in una piccola aula di via Zamboni a Bologna.