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Vivere adesso
Questo libro di poesie di Rino Piroscia è una riedizione aggiornata della pubblicazione che, circa 40 anni addietro, era stata fatta dalle storiche edizione del Ventaglio ed è arricchito da numerosi disegni dell’artista Nina Ubaldi. «Nelle poesie di Rino, quello che affascina e disorienta è la ingenua virilità con cui guarda a se stesso e all’universo; mai stanco di stupirsi per l’indifferenza da cui si sente avvolto, pure ritrova scientemente l’ardire di erigersi orgogliosamente in tutta la sua compattezza morale. Irregolare talvolta, impetuosa eppur lucida, la poesie di Rino Piroscia traduce i conflitti suoi e storici in versi ricchi di speranze e insicurezze, di attese e inattendibilità, di slanci e di controlli, nei quali l’amato stupore che la vita sia diversa dal desiderio che di essa si ha, diventa un’avventura nel sentimento». -
La scrittura necessaria. Il diario di guerra di Fausta Cialente
Il volume propone una lettura critica del Diario di guerra (1941-1947) di Fausta Cialente, custodito presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia. La scrittura necessaria restituisce la storia degli anni di militanza antifascista di Cialente in Egitto, con la sua collaborazione alle trasmissioni italiane di Radio Cairo e la fondazione del giornale «Fronte Unito», diventato per un breve periodo «Il Mattino della Domenica». La scrittura diaristica diventa per Cialente un esercizio formale in funzione della sua attività politica, un eccezionale momento di confronto con il proprio immaginario e con l'organizzazione ""consapevole"" della memoria. -
La basilica dei SS Apostoli a Roma. Storia, arte e architettura
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Savelli. Storia e catalogo della casa editrice 1963-1982
Questo libro è una ricerca di Francesca D'Elauteris per la sua tesi di laurea del 2012 in Archivistica, bibliografia e biblioteconomia alla Facoltà di Lettere e filosofia di Sapienza Università di Roma, sotto la guida della professoressa Tiziana Pesenti. Due sono le parti principali che costituiscono lo studio. La prima ricostruisce la storia della casa editrice attraverso le interviste ai tre editori principali Giulio Savelli, Vincenzo Innocenti Furina e Dino Audino e si pone l'obiettivo di mostrare come la casa editrice, che in origine si prefiggeva un limitato programma politico – la diffusione nella sinistra del pensiero trotskista – abbia invece in seguito interpretato le nuove esigenze dei giovani, colto gli umori della sinistra più libertaria e in definitiva abbia contribuito a creare la storia culturale del Paese. La seconda parte è costituita dal catalogo storico delle edizioni che elenca i circa 800 libri pubblicati dalla casa editrice dal 1963 al 1982. -
Goti e Vandali. Dieci saggi di lingua e cultura altomedievale
Il volume raccoglie i saggi che Nicoletta Francovich Onesti ha dedicato alla lingua e alla cultura dei Goti e alle sparute tracce linguistiche dei Vandali. Quello che conosciamo sulle lingue di queste popolazioni germaniche, precocemente estinte, è in gran parte circoscritto alle forme onomastiche poiché, fatta salva l'eccezione della Bibbia gotica di Wulfila e di pochi altri testi minori, esse quasi non hanno lasciato alla storia altra memoria di sé. I dati antroponimici non sono però studiati soltanto per ricostruire lingue altrimenti poco o punto attestate; essi rappresentano soprattutto la chiave di accesso ai complicati meccanismi di prestito, scambio e simbiosi attraverso i quali, tra la tarda antichità e gli albori del Medioevo, è venuta conformandosi la convivenza tra le popolazioni germaniche dei Goti e dei Vandali e le genti stanziate sulle sponde del Mediterraneo: in Italia e Spagna, ma anche nell'Africa settentrionale. Sono nomi di sovrani e notabili, ma anche di uomini - e donne - di estrazione più modesta: se ne identificano qui l'origine, l'etimologia, l'assimilazione nei coevi sistemi grafo-fonetici del greco e del latino, la diffusione nei diversi strati sociali. L'analisi linguistica procede dunque parallela alla valutazione dei dati storici, e con essi si tenta una sintesi di più ampio respiro, volta a determinare come quell'intreccio di lingue, usi, tradizioni, abbia segnato la nascita della cultura europea. -
Il linguaggio dell'incisione
""Il linguaggio dell'incisione"" propone un punto di vista sulla grafica inedito e trasversale. A differenza di altri volumi sull'argomento, che riguardano la tecnica o la storia dell'incisione, questo libro, pur non trascurando questi aspetti, affronta lo sconfinato tema della grafica dal punto di vista del suo specifico ""linguaggio"". L'autrice, oltre a utilizzare la lunga esperienza d'insegnamento, scrive da artista immersa nella materia, filtrando necessariamente i contenuti attraverso la sua personale visione. Il volume si compone di tre parti. La prima è dedicata alle tecniche: calcografia, xilografia e, in misura minore, litografia; essa è corredata da incisioni di artisti contemporanei e di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma, che serviranno a illustrare e a chiarire le tecniche con l'ausilio di schemi e fotografie. La seconda parte è costituita da un sintetico excursus cronologico sulla grafica, dal '500 ai giorni nostri, che approfondisce l'analisi del linguaggio in relazione al contesto storico-culturale. La terza parte, infine, raccoglie una serie di approfondimenti su artisti o situazioni artistiche: questi piccoli saggi permettono uno scandaglio più approfondito grazie all'analisi delle opere e possono offrire alcuni esempi di approccio metodologico. -
Giorgio Manganelli e il viaggio
Dalla giornata di studi ""Giorgio Manganelli e il viaggio"" organizzata dall'Università di Macerata nel 2015, prende le mosse un volume che esplora le prospettive letterarie e narrative alla base dei numerosi viaggi compiuti da Manganelli nel corso della sua lunga carriera di narratore. La costruzione del percorso fisico sulle fondamenta della peregrinazione intellettuale, sia essa interiore, catabatica, acronica o impossibile, può indifferentemente svilupparsi come variante del reportage giornalistico, prassi di ricerca filologica, o vero e proprio modello di conoscenza del mondo, anche di quell'universo interiore funestato da nevrosi che trovano requie proprio grazie al viaggio. Ogni immersione nella lettura di Giorgio Manganelli comporta un sintomo, una certa vertigine provocata dalle parole con cui lo scrittore, solito esprimersi tramite sostituzioni e digressioni, insistenze sulle soglie e i mondi liminali, scardinamenti e ridefinizioni, ellissi e iperboli funamboliche, racconta i propri viaggi. In questa esplorazione, immagini metaforiche come ""fascinazione dell'ossimoro"", ""scrittura cicatricosa"", ""robustezza dei contrari"", oltre a tentare di definire lo stile di Manganelli, sono coordinate da considerare per ben riposizionarsi sulla mappa geografica del grande scrittore milanese. Saggi di Sara Bonfili, Gianni Cimador, Lietta Manganelli, Andrea Rondini, Alessandro Trebbi, Marcello Verdenelli, Giampaolo Vincenzi. -
Federico Zuccari e la professione del pittore
Federico Zuccari (1539/1540-1609) «mandò in stampa alcune sue bizzerrie, e pensieri circa la nostra professione». Così scriveva nel 1642 Giovanni Baglione, che con lui aveva vissuto la stagione eroica del principio dell'Accademia dei pittori, scultori e architetti romani. Quelle stampe famosissime, i suoi «pensieri circa la professione», erano invenzioni morali che traevano occasione dai fatti ""realmente accaduti"" per assumere forma di favola e divenire materia comune dì riflessione e insegnamento. Ammantate di una veste allegorica tanto eloquente da modellare l'immaginario sociale degli artisti europei per oltre un secolo, tali invenzioni erano rivolte principalmente ai giovani pittori, che andavano instradati per l'arduo cammino della virtù, fatto di studio e fatica intellettuale, e sottratti alla dimensione del lavoro meccanico della bottega e alla logica vile del mero guadagno, come anche alla servitù nella corte, alla mortificante dipendenza dal principe di turno. Zuccari, pittore e intellettuale inquieto e coraggioso, viaggiatore e utopista, aveva formato la propria ""moderna"" sapienza mediatica in gioventù, a Venezia, nella bottega di Tiziano e a stretto contatto con il mondo della tipografia. La Venezia dei ""poligrafi"", di Pietro Aretino, Anton Francesco Doni, Lodovico Dolce, era un mondo di pensiero che lo conquistò definitivamente e gli prestò i propri temi: quello anticortigiano e quello, economico, del giusto compenso delle fatiche dei ""poveri virtuosi"", dell'onorato riconoscimento della virtù, presupposto necessario a una possibile autonomia del lavoro ""culturale""; gli diede, infine, la prospettiva dell'accademia, regno ideale della concordia tra le arti e, nella realtà, punto di arrivo necessario al riscatto sociale delle professioni ""del disegno"". Così, già in vita, Zuccari divenne per i pittori, non solo romani, il protagonista leggendario di battaglie combattute apertamente («io sono huomo schieto e senza artifitio alcuno dico la verità») e sempre in nome della libertà della virtù e dei ,virtuosi, perché, come ebbe a dichiarare, impavido imputato in un procedimento giudiziario, «la virtù nel bianco scrive quel che li pare». Postfazione di Paolo Procaccioli. -
Il sapore del silenzio
Una storia che affonda le sue radici nel lontano 1600. Il tentativo di fondare, più volte nel corso degli anni, una comunità con la prospettiva di una vita molto dura, solo per amore; e rischiare poi di perdere tutto con i bombardamenti sul finire della II Guerra Mondiale. Siamo nel 1945. Ma i progetti di Dio erano altri, ed ecco, infatti, l’arrivo di una donna disposta a tutto per amore. Madre Beatrice Mistretta detta “Madre Coraggio”, che si adoperò, per più di trent’anni, alla ricostruzione del Monastero e della vita spirituale delle Monache a lei affidate. Molti gli aneddoti che vi lasceranno senza parole. Oggi una comunità che ricalca le orme della sua fondatrice, offrendo al mondo ciò che nel mondo sembra essere svanito; un gruppo di Monache che hanno avuto il coraggio di stare al passo con i tempi e che rappresentano, oggi più che mai, una valida risposta alle tante domande rimaste sospese; una comunità che accoglie chiunque, di qualsiasi fede e credo, senza giudizio e pregiudizio alcuno, solo con l’Amore come unica risposta. Per tutti questi motivi possiamo considerare questo progetto che Dio sta attuando attraverso queste Monache, una speranza per il futuro. -
La prima Duse. Nascita di una attrice moderna (1879-1886)
Dedicato alla più grande attrice del nostro Ottocento, il libro analizza gli esordi di Eleonora Duse quando, nel corso degli anni Ottanta, si impone all'attenzione del pubblico e della critica. Il suo stile definito allora ""nervoso"" e ""cerebrale"", ""originale"" e ""strano"", caratterizzato da tratti spesso dissonanti fra loro, ne fa presto l'attrice più moderna del suo tempo, in sintonia con una ricerca artistica che supera i confini nazionali. Nelle prove su un repertorio soprattutto francese ""La principessa di Bagdad"", ""Federa"", ""La signora dalle camelie"", ""Frou-Frou"", ""La moglie di Claudio"", le interpretazioni della figura della ""cortigiana"" danno la misura del superamento dei canoni della tradizione scenica borghese, diventando campo di ricerca formale e nodo problematico della poetica dell'attrice. Condotto su documenti d'archivio, epistolari, critiche teatrali e fonti finora ignorate o poco note, il saggio ricostruisce un episodio di fondamentale importanza nel percorso artistico della Duse, verificato nel più generale contesto del teatro italiano e dei processi di modernizzazione della società tardo ottocentesca. In appendice, il volume pubblica per la prima volta il copione della ""Principessa di Bagdad"" di Dumas figlio usato a partire dal 1881 dalla compagnia in cui recitava la Duse. -
La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi vedute
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Legislazione dello spettacolo. Cinema musica teatro
Il diritto dello spettacolo è costituito da un insieme di norme giuridiche dalla difficile lettura, che spesso si sono succedute nel tempo a distanza di anni: norme risalenti a parecchi decenni or sono (addirittura promulgate in pieno regime fascista) devono, dunque, convivere con altre frutto del recepimento in Italia di direttive comunitarie. Gli operatori del settore riescono con difficoltà a districarsi in tale panorama giuridico; analoga difficoltà la incontrano tutti coloro che si avvicinano, per la prima volta, a questa materia. Il presente studio intende essere di ausilio a tutti coloro che desiderano avere idee più chiare. -
Il mito di Ifigenia. Da Euripide al Novecento
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Giorgio Manganelli «Verbapoiete». Glossario completo delle invenz...
Tra le componenti della ricca e complessa prosa di Giorgio Manganelli un ruolo di primo piano è senza dubbio assunto dalla compagine dei neologismi d'autore. Allo scopo di far luce su tale aspetto, si allestisce un glossario completo delle invenzioni lessicali rintracciabili nell'intera opera pubblicata in volume (senza escludere le raccolte epistolari, che offrono materiale interessante); per ognuna di esse, si costruisce una voce lessicografica, completa di contesti ed etimologia. L'inventività lessicale attivissima sin da ""Hilarotragoedia"" non è solo un riflesso del gusto per una prosa espressivista, ma appare strettamente legata alle esigenze di una rappresentazione di quelle ""cose che non esistono"" centrali nelle opere manganelliane. ""Una parola non designa cose nuove che noi scopriamo esistenti, ma allucina la loro esistenza"": scorrendo il glossario, si potrà verificare come questa affermazione dell'autore sia un'efficace chiave interpretativa per la sua peculiarissima scrittura. -
Letteratura e mutazione. Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino,...
Pier Paolo Pasolini non ha potuto leggere ""La fine del mondo"" di Ernesto De Martino. Il volume, infatti, è stato pubblicato postumo solo nel 1977. Tuttavia, conosceva molto bene il lavoro dell'antropologo partenopeo e, soprattutto, l'articolo che anticipa le tesi del volume: ""Apocalissi culturali e apocalissi psicopatologiche"". Lo fece pubblicare nel 1964 sulla rivista Nuovi Argomenti, di cui era lui stesso condirettore, insieme ad Alberto Moravia. La riflessione di Pasolini sulla mutazione antropologica risente fortemente della lettura di questo saggio. Ma mentre De Martino si limita a un'analisi comparata fra rituali della fine del mondo, referti psichiatrici e forme simboliche della cultura contemporanea, Pasolini individua la causa di questa apocalissi culturale nel capitalismo a lui contemporaneo. ""Letteratura e mutazione"" è uno studio in due atti sulla genealogia di questo concetto nell'opera di Pasolini e nell'opera poetica di un autore a lui vicino, quanto antagonista: Franco Fortini. -
Capogrossi. Il segno nei musei e nelle istituzioni italiane. Ediz...
«La Fondazione Archivio Capogrossi nella ricorrenza dei 50 anni dalla morte dell'artista, avvenuta a Roma il 9 ottobre 1972, ha fortemente voluto organizzare una rete di iniziative per restituire al pubblico la complessità e la coerenza dell'opera di una delle maggiori personalità del secolo scorso. Il percorso artistico, umano e, in particolare, i rapporti istituzionali intessuti da Capogrossi nel corso della sua vita vengono analizzati attraverso l'allestimento di una mostra personale alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, curata da Francesca Romana Morelli, oltre ad un grande e singolare evento del c.d. Museo ""diffuso"", curato da Patrizia Rosazza Ferraris, e lo studio delle collaborazioni con alcuni dei maggiori architetti dell'epoca...» (dalla Presentazione di Guglielmo Capogrossi) -
Ernie Pike. Vol. 2
Ispirandosi alle toccanti corrispondenze di guerra dell'americano Ernie Pyle, caduto nel 1945 sul fronte giapponese, Pratt e Oesterhel creano Ernie Pike, un cronista di storie vere ambientate sui vari fronti della Seconda Guerra Mondiale. -
Il dono della farfalla
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Avanti tutta! Ediz. a colori
Una macchina, una barchetta,rnun trattore e un sottomarinornsi mettono in viaggio.rnMa dove vanno tuttirne chi arriverà per primo?rnSegui il percorso dei personaggirncon il dito! -
Il Natale di Pinguino. Ediz. a colori
Pinguino e Pigna sono amici per la pelle, fin da quando lui l'ha trovata infreddolita nella neve. Da allora ne è passato di tempo, ma i due non hanno mai smesso di volersi bene. Così, alla Vigilia di Natale, Pinguino organizza una spedizione insieme al nonno e ai suoi amici per andare a trovare Pigna nel cuore della foresta e avere un vero albero da decorare. Gli addobbi, le lucine, i pacchetti: tutto è pronto per dare il via a un Natale memorabile. I pinguini addobbano Pigna con tutte le decorazioni e nella notte, in sogno, esprimono i loro desideri per il giorno dopo. Ma mentre tutti dormono, la foresta viene spazzata da una bufera di neve. Il vento porta via gli addobbi e tutti i regali. Pinguino però troverà la magia del Natale nel modo più inaspettato... e tutti riusciranno ad avere il Natale dei loro sogni! Età di lettura: da 3 anni.