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La Bibbia quadriforme. Re 1 e 2. Testo ebraico masoretico, versio...
Questa edizione quadriforme del primo e del secondo libro dei Re, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008; il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo; il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica; il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale. -
Il dolore crea l'inverno
Intorno c'è solo neve. E bianco. La neve copre le cose, le case, le persone. Anzi, alle persone la neve cade dentro e il freddo le circonda ma, soprattutto, si diffonde nelle ossa, negli occhi e nei pensieri. Elia Legasov è nato in un paese circondato dal bianco, e da lì non è mai andato via. Il suo lavoro è spalare la neve, liberare strade su cui nessuno camminerà. La neve è sua amica, fino a quando non lo tradisce. Finché non fa emergere qualcosa dalle sue profondità. Qualcosa che ha a che fare con la sua famiglia e che doveva restare sepolto. Da quel momento, nella mente di Elia si affollano ricordi che aveva soffocato. Parlano di un padre, scomparso tanti anni prima, e di una madre, partita per sempre. Sono parole dolci, gesti delicati, sorrisi sinceri. Ma anche duri come il ghiaccio. E dolorosi. Elia capisce allora che quello che si dice dei membri della sua famiglia è vero: la neve non li protegge, ma li tenta, li provoca, per vedere se sono capaci di dimenticare, perché tutti dimenticano, ma i Legasov ricordano, sempre. Ora è venuto il suo turno di ricordare. Qualunque sia il prezzo. Qualunque cosa venga a galla. Perché è nelle case che il passato nidifica. È nelle famiglie che si riproduce, nei giorni bianchi e nei giorni neri. Perché il dolore crea l'inverno. Ma ogni inverno è diverso da quello precedente e da quello successivo. Matteo Porru arriva in libreria con un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che parla di legami familiari, rimpianti e vissuti indelebili. Un romanzo che ci ricorda che siamo tutti fatti di carne e neve. -
Memorie del sottosuolo
«Tu sai cos'è un cambio di tonalità musicale», scrive Dostoevskij al fratello Michail il 14 aprile del 1864, «ecco, qui è la stessa cosa. Nel primo capitolo sembra che non ci siano altro che delle chiacchiere, poi, d'un tratto, queste chiacchiere si trasformano in un'improvvisa catastrofe.» La catastrofe cui Dostoevskij si riferisce è quella del protagonista diMemorie del sottosuolo: un uomo senza nome e senza qualità, «né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto». Un uomo frustrato e orribilmente infelice, pieno di rancore e risentimento nei confronti di un mondo ai suoi occhi spregevole, che pur consapevole di cosa sia il bene sprofonda sempre più in uno stato di fredda, velenosa cattiveria, tra desideri insoddisfatti e propositi di vendetta. In queste pagine, in cui il soliloquio si alterna a sconnessi ricordi di episodi della sua vita, si abbandona a una tormentata confessione mettendo a nudo impietosamente la propria anima. Senza alcun timore di affondare il coltello nella piaga, ma anzi ricavando dalle umiliazioni, dalla degradazione e dalla sofferenza un morboso piacere, rinuncia a ogni difesa e ci restituisce, come in uno specchio, il riflesso di ciascuno di noi, prigionieri come il protagonista delle nostre contraddizioni e condannati a convivere con gli orrori del nostro privato sottosuolo -
Il vaso d'oro e altri racconti
L'aspirazione a una ragionevole felicità borghese e l'impulso a una vita libera da vincoli e catene: è la lacerante contraddizione che accomuna i personaggi dei tre racconti. Hoffmann opera un radicale capovolgimento della normale prospettiva: fa apparire inconcepibile e assurda la realtà, mentre del tutto ""naturali"" sono sogni, magie e follie che fanno cadere ogni impedimento all'intuizione delle più segrete e inquietanti verità psicologiche. Grande narratore, egli dà vita a un mondo popolato da esseri irreali e bizzarri, del tutto estranei alla grigia ripetitività dell'universo borghese e riesce nell'intento di ricreare, attraverso la magia della fiaba, tutta l'infantile sensibilità per una realtà che si scopre infinita. -
Eroidi. Testo latino a fronte
Nelle Eroidi, composte tra il 15 a.C. e il 5 d.C., ventuno eroine del mito classico - da Elena a Briseide, da Penelope a Didone - scrivono una lettera accorata e straziante al loro amato per convincerlo a non lasciarle. Di fronte a questi uomini lontani, insensibili e assenti, si stagliano con poetica drammaticità altrettante donne poste di fronte a un destino che si compie loro malgrado. Ogni epistola è un componimento a sé stante, eppure, lette d'un fiato, tracciano tutte un meraviglioso ritratto collettivo dell'universo femminile, indagato con sorprendente profondità fino nei recessi più oscuri dell'anima, dove risiedono le spinte primigenie dell'amore. -
Paludi-I nutrimenti terrestri
Scrittore tra i più rappresentativi e influenti del Novecento, Gide è stato il maestro di due generazioni, quella che si espresse nel movimento surrealista e quella ""esistenzialista"", e ha lasciato un segno profondo nella cultura e nel costume contemporanei. La rivolta contro la morale puritana e borghese, l'evasione e il ritorno, il fascino dell'altrove, l'aspirazione alla sincerità, il conflitto tra il demoniaco immoralista e il mistico spiritualista, sono alcuni dei nuclei tematici ""forti"" della sua opera. Nella strenua esplorazione degli spazi segreti dell'io, nel suo lavoro di autoanalisi, nel suo sforzo di far coesistere etica e istinti, Gide è riuscito a illuminare ampie zone della natura umana. -
Novelle
Questo volume comprende tutta la produzione novellistica di D'annunzio, vale a dire le raccolte Terra vergine, Il libro delle vergini, San Pantaleone e I violenti. Nella prima raccolta D'Annunzio si stacca dal verismo verghiano a favore della rappresentazione di un mondo incontaminato, ""vergine"" appunto: viene celebrata la potenza della natura che si manifesta come irrefrenabile impulso sessuale. Questo istinto vitale è presente anche nel Libro delle vergini, pur interagendo con i condizionamenti culturali e sociali. Le novelle di San Pantaleone sono ambientate a Pescara e ritraggono la ""vita religiosa, privata e pubblica"" di una città di provincia. I Violenti si riallacciano al mondo di San Pantaleone riprendendone l'ispirazione. -
Opere. Vol. 1: Romanzi e racconti (1).
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Scritti vari e postumi
Attraverso l'utilizzazione di geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutturre romanzesche tradizionali, Carlo Emilio Gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. Nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di una acuta passione morale e civile, si può considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. -
Nient'altro al mondo
La vita, a volte, mette davanti allo stesso istante. E così per Alma e Maria che scoprono di essere in attesa di un figlio a pochi mesi di distanza l'una dall'altra. Sono in momenti diversi della loro esistenza, eppure d'un tratto così simili. Ed è sempre stato così per loro due: amiche dai banchi del liceo non c'è pianto che non sia stato consolato o risata che non abbia avuto la sua eco. Nonostante la distanza e nonostante le curve del destino. Ma ora è arrivata la notizia che cambia tutto. Quella notizia che riempie di paura e di emozione. Le loro strade, però, si dividono presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si spezza in una fredda giornata d'inverno. Ed è allora che l'amicizia che le lega deve stringere i fili della sua rete. È allora che ognuna di loro deve trovare la forza di dare spazio all'altra, superando il proprio dolore o la propria gioia. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere. Perché si è fragili e forti nello stesso tempo, come l'argilla. Alma e Maria scoprono che dire tutto quello che c'è in fondo al cuore spesso è un'impresa difficile. Ma non è così se abbiamo accanto chi sa ascoltare. Chi ci fa sentire come se non ci fosse nient'altro al mondo. Alma e Maria vivono sulla loro pelle che la maternità è un viaggio fuori e dentro di sé. Qualunque sia il suo esito. Perché si può essere madri in mille infiniti modi. Si può essere amiche in mille infiniti modi. Si può essere donne in mille infiniti modi. -
La donna alata
Ambientato in Francia all’inizio del Seicento, La donna alata è un romanzo ricco di sapori e profumi, emozioni e colpi di scena, che travolge ed entusiasma il lettore dalla prima all’ultima pagina.rnrn«Non amare sovente, ma per sempre. È una delle massime di mia madre, ed è stata il filo conduttore di tutta la mia vita.» - Joanne HarrisrnrnQuella di Juliette è una giovinezza avventurosa e movimentata. Allevata dagli zingari, si è unita alla compagnia girovaga guidata dall’irresistibile Guy LeCorbeau. A sedici anni Juliette se ne innamora e lo segue. Finché, tradita dall’amante e stanca per le continue traversie, non si rifugia con sua figlia Fleur nell’abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer, un piccolo convento isolato dal resto del mondo, a poca distanza dall’Atlantico. Ma la morte dell’anziana badessa, sostituita da una bambina di soli dodici anni, e l’inatteso ritorno di LeCorbeau, portano nuovi guai. -
L'economia del bene e del male. Morale e denaro da Gilgamesh a Wa...
L'ultima spaventosa crisi economica - quella che stiamo subendo in questi anni - ci obbliga a riflessioni radicali sul mondo intorno a noi, sugli altri e su noi stessi. In particolare, ci costringe a ripensare il nostro rapporto con il denaro, in una società dominata dal principio dell'avidità e dell'arricchimento a qualunque costo, dove la speculazione finanziaria produce incontrollabili effetti perversi. Lo squilibrio tra ricchezza e povertà è un tema su cui gli esseri umani riflettono da quando è nata la civiltà. Tomás Sedlácek ha avuto un'intuizione semplice e geniale: rileggere in questa prospettiva i testi che hanno ispirato l'umanità, sia opere di carattere religioso - dal Vecchio Testamento al Talmud al Corano - sia opere filosofiche, ma spaziando anche in altri ambiti quali il mito, la psicologia, la letteratura, il cinema. Oggi la ""scienza triste"" privilegia la freddezza astratta dei modelli matematici. ""L'economia del bene e del male"" riporta invece in primo piano il fattore umano, la sensibilità dei saggi e dei poeti, il nostro senso della giustizia, il valore della solidarietà. Solo ripartendo da questa base, suggerisce Sedlácek, è possibile cambiare il modo in cui pensiamo l'economia e la società in cui viviamo. Prefazione di Vaclaw Havel. -
Il rifugio delle ginestre
Una voce intensa che descrive una terra affascinante ancora legata ad antiche tradizioni. Un debutto sorprendente che parla di coraggio, speranza e perdonornrn«Come sempre succedeva quando le emozioni erano tanto forti da riuscire a stento a gestirle, Sveva cucinava. L'aiutava a sciogliere le tensioni, a non pensare. Era un modo, il suo modo, per svuotare la mente, trovare risposte e ricongiungersi con ciò che di più bello il suo cuore custodiva. Gesti familiari, che avevano il potere dei ricordi. A Roma li aveva dimenticati, troppo presa dal lavoro, da sé stessa. Ma ora, lì, il passato si ricongiungeva al presente come se il tempo non fosse mai trascorso»rnSveva bambina ha passato estati intere a correre felice nei campi, sempre con al collo il ciondolo con una piccola radice di ginestra, il fiore della forza e dell'attaccamento alle origini, alle colline umbre dov'è nata. Ma quando si è trasferita a Roma per fare la copywriter, Sveva ha preferito lasciarsi alle spalle simboli e leggende in cui non si riconosce più. Solo sua madre, prima di morire, riesce a farle promettere di tornare in Umbria. Perché lì potrà trovare le tracce in grado di condurla a suo padre. Quel padre che Sveva non ha mai conosciuto. Non appena arriva laggiù, il ciondolo recupera la sua antica forza e le ricorda che solo qui potrà trovare risposta alle domande che la tormentano da anni. Ora, Sveva è pronta a cercare e conoscere la verità. Perché non è mai troppo tardi per scegliere ancora la vita e l'amore, anche se a volte sembrano lontani e inafferrabili. -
L' ombra di Dante
A un anno dalla scomparsa, le grandi pagine inedite sulla Divina Commediarnrnrn«A rigor di lessico, io non sono un dantista... un dantista è per definizione uno studioso, e io sono tuttalpiù uno studente: un molto attempato studente che campa scrivendo, e da ultimo leggendo forte quello che ha scritto.» Vittorio Sermonti ha dedicato una vita intera alla diffusione della Commedia, portandone i versi in radio, in televisione, nelle piazze: la sua è stata la prima ed è rimasta la più autorevole e appassionante delle letture. Questo libro raccoglie per la prima volta sette conferenze e lezioni che Sermonti ha proposto nel corso del suo ostinato e fedele percorso di studio e approfondimento: da un viaggio sonoro attraverso il Purgatorio a una magistrale analisi del Dante scienziato fino alla conferenza del 2011 dove al poeta sono affiancati Virgilio e Verdi in una scintillante analisi delle premesse della nostra antichissima lingua. Prende così forma davanti ai nostri occhi non il Dante della scuola o della tradizione, ma il Dante di Sermonti: dell'uomo che - come dice la moglie Ludovica Ripa di Meana nella breve nota introduttiva - «con scrittura e voce ha provato a contagiare, di almeno un po' di tanta grandezza e bellezza, ogni singolo altro per stanare, come diceva ogni volta, anche dal più sfaticato, il più indigente, il più ridicolo, il più canaglia o il più coglione, la misura di grandezza che quell'ognuno può avere, ma non sa di avere». -
La vendetta del deserto
Una incontrollabile sete di ricchezza. Una scoperta sepolta nella polvere. Un gioiello dal fascino letale rnrn«Avidità, tesori nascosti, tradimenti in un thriller senza esclusione di colpi» - Booklistrn«Comunica un autentico senso di disagio e mistero. Magistralmente scritto» - The Guardianrn«Un mix vincente di suspense e fascino di un passato mai dimenticatoA - Publishers WeeklyrnrnHarold Barnaby è un brillante egittologo, ma non avrebbe mai immaginato di poter fare una scoperta così importante. Nel decifrare un testo in geroglifici, viene a sapere di una tomba regale finora sconosciuta. Solo lui ne è al corrente, e ora è determinato a trovarla: sarà la sua fortuna. C'è un unico problema: compiere lo scavo all'insaputa delle autorità. Con l'aiuto di uno scrittore dalle molte conoscenze, di un ricco finanziatore, di un contrabbandiere e di un noto ladro internazionale, la ricerca del tesoro ha inizio. Ma un funzionario egiziano inizia a insospettirsi, e il deserto è un ambiente ostile, forse troppo per un gruppo di estranei legati solo dalla propria avidità... riusciranno a portare alla luce ciò che i secoli hanno tenuto nascosto, e ad avere salva la vita? -
Cicerone. L'uomo che inventò l'Europa
Tragico e strenuo difensore dell'antica Res Publica, Cicerone fu il mediatore del delicato passaggio all'Impero, una transizione che finì per travolgerlo. E tuttavia l'autore delle «Catilinarie» e delle «Filippiche» non fu solo un idealista sconfitto: fu innovatore e al tempo stesso rivoluzionario autentico. La luce della sua intelligenza gli faceva intravedere un'altra idea dell'uomo, sulla quale e della quale sarebbero poi vissuti secoli e secoli di storia. In questo ritratto vivido e originale emerge in tutta la sua complessità la figura di un uomo unico, oratore e console eccellente, straordinario testimone della sua epoca. -
Atlante del cinema italiano. Corpi, paesaggi, figure del contemporaneo
Questo ""Atlante del cinema italiano"", curato da Gianni Canova e Luisella Farinotti alla guida di una squadra di giovani studiosi, è un doppio viaggio. Ci guida alla scoperta di un paese affascinante e sorprendente, pieno di storie, immagini, personaggi: quello che ci raccontano i film italiani degli ultimi anni. Al tempo stesso quei paesaggi e quelle persone, con le loro vicende ora comiche ora tragiche, ci raccontano il nostro paese, nelle sue mille sfaccettature: come è cambiato e sta ancora cambiando. Ci permettono di individuare luoghi comuni e stereotipi: un'immagine dell'Italia e dei suoi abitanti che magari troviamo fastidiosa, ma non per questo è meno reale. Nella sua mappa, l'""Atlante del cinema italiano"" posiziona oltre 400 pellicole, dai grandi successi dei film di Natale ai capolavori dei grandi registi, a pellicole più nascoste ma non meno rivelatrici. Attraversa le diverse classi sociali e le generazioni. Sonda il mondo del lavoro, con le nuove professioni e precarietà. Rivisita e interroga la storia e la politica, in particolare gli anni del terrorismo e la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Si confronta con categorie consolidate, che alcuni film ribadiscono e altri mettono in discussione: la contrapposizione Nord-Sud, il rapporto città-provincia, il nodo dell'immigrazione. E con una serie di ""Cartoline"", individua figure che ritornano ossessivamente e apparizioni inattese. -
Tra la notte e il cuore
Non ho saputo proteggerti. Ma adesso tutto può cambiare. E saremo ancora insieme.«Un esordio che incanta per la sua originalità. E che fa luce su una delle pagine più buie e controverse della storia» – BooklistÈ un lunedì di primavera nella cittadina di Arlington, Texas. Come ogni lunedì Miss Isabelle sta aspettando Dorrie, la sua giovane parrucchiera, che per lei è diventata come una figlia. Ma oggi Miss Isabelle sa che la sua vita fatta di piccole abitudini sta per essere rivoluzionata. Il passato è tornato a tormentarla e niente potrà più essere come prima. Con tutta la forza d'animo che riesce a raccogliere dopo novant'anni di vita, Miss Isabelle presenta la sua richiesta d'aiuto a Dorrie. Ed è una richiesta sconvolgente. Un lunghissimo viaggio in macchina attraverso gli Stati Uniti, e bisogna partire subito. Senza spiegazioni. Tra le mani Miss Isabelle stringe un antico ditale d'argento e sente il proprio cuore riaccendersi, come una notte di settant'anni prima, nel 1939. La notte in cui, mentre l'odio e la violenza dilagavano come un'epidemia, due occhi gentili avevano illuminato l'oscurità come un fulmine. Due occhi scuri che facevano paura a tutti, ma non a lei, che nella loro carezza aveva trovato il coraggio di sfidare il mondo e le sue convenzioni. Ma tutto l'amore non è bastato e gli anni hanno intessuto un groviglio di segreti e silenzi che ora deve essere districato. L'unico modo è percorrere gli ultimi chilometri che separano la notte dal suo cuore... e dalla verità. -
Germaine Johnson odia il martedì
Germaine Johnson è una persona razionale. Ogni elemento della sua vita è analizzato ed espresso in grafici e tabelle, nessun dettaglio è lasciato al caso, tutto è sicuro e certo. Ha una vera passione per il sudoku, in cui è bravissima, ma proprio non le riesce di inserire in uno schema le persone. Motivo per cui Germaine ne fa volentieri a meno. La sua vita è così, e la rende felice. Fino al giorno in cui qualcosa rimette tutto in discussione: viene licenziata. Una variabile che non aveva preso in considerazione. Deve al più presto trovare un altro impiego, ma mai si sarebbe aspettata di accettare un lavoro al Telefono amico per la terza età. Lì passa le sue giornate rispondendo a mille e più improbabili richieste di anziani che alzano la cornetta per un nonnulla: niente di più irritante per una persona come lei, abituata a non sprecare neanche un attimo del proprio tempo. Ma la cosa che Germaine odia di più è il martedì. Perché è il giorno in cui i colleghi si riuniscono in sala mensa per i biscotti. Perché è il giorno in cui è costretta ad andare al centro anziani e stare in compagnia di chi la tartassa con inutili telefonate. Eppure, più passano i mesi, più Germaine comincia a provare qualcosa che aveva dimenticato da tempo. Qualcosa a cui non sa dare un nome ma che assomiglia molto al sentirsi utile. Di fronte alla minaccia del comune di trasformare il centro in un parcheggio, tutti gli anziani contano sul suo aiuto. Germaine, però, sa che non esiste la formula matematica della fiducia e, per la prima volta, è in preda alla confusione. I suoi amici numeri non sanno esserle di alcun aiuto. Ma ormai non è più sola, e sta per scoprire che, se vissuti insieme, le emozioni e i sentimenti fanno meno paura. Un romanzo che è stato accolto con ammirazione dalla critica, ha conquistato i lettori. Perché Germaine Johnson siamo tutti noi quando ci barrichiamo dietro le nostre certezze per non rischiare. Ma basta un piccolo passo oltre per scoprire chi siamo davvero. E che gli imprevisti ci rendono migliori. -
Le antigoni
Nessuna interpretazione, nessuna somma di interpretazioni può esaurire la ricchezza di significati della tragedia di Sofocle. Antigone, figlia di nozze incestuose e amorevole consolatrice del padre anziano, per fedeltà al fratello viola la legge della città. La sua figura non smette di sollevare le eterne questioni del conflitto tra religione familiare e moralità dello Stato, tra uomini e donne, tra generazioni vecchie e nuove. George Steiner, in un saggio che ha aperto nuove prospettive nella lettura dei classici, mette a confronto le varie interpretazioni del mito nella letteratura, nel pensiero critico e sulle scene, da Euripide a Brecht, da Hölderlin al Living Theatre, da Hegel e Kierkegaard a Nietzsche e Freud. E ci fa capire perché le Antigoni sono diventate «eterne» e perché restano rilevanti per il nostro presente.