Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5221-5240 di 10000 Articoli:
-
Alla ricerca di Atlantide. Viaggio nell'architettura per ragazzi ...
Da Genova a Osaka, sulla rotta delle più grandi opere architettoniche, per inseguire il sogno della città perfetta con una guida d'eccezione. Elsa è fortunata: sta per partire con suo nonno Renzo (proprio quel Renzo Piano, uno dei più importanti architetti al mondo) alla ricerca di Atlantide. Sulle tracce della leggendaria città, attraverseranno il mondo per conoscere le opere che hanno definitivamente cambiato il nostro modo di vivere gli spazi. Siete pronti a unirvi al viaggio?! Età di lettura: da 11 anni. -
Il paradiso dei matti
Il giorno del dodicesimo compleanno dovrebbe essere una giornata allegra e festosa per una ragazzina: le amiche che ti fanno gli auguri, i genitori che ti trattano da principessa, i regali da aprire... Ma per Simone (leggi Simòn) non è così: la sua stravagante mammina ha infatti deciso di traslocare per andare a vivere con l'uomo di cui è innamorata, un insulso mammalucco. Come se non bastasse, la nuova casa si trova in periferia e quindi Simone dovrà cambiare scuola e abbandonare i suoi amici. A peggiorare le cose durante il trasloco la madre si dimentica di far salire in auto il cane, che ora è scomparso. E siccome non c'è limite al peggio, il primo giorno nella nuova scuola Simone, per un equivoco, viene scambiata per un maschio e creduta un ragazzo da parte di tutti. Ma inaspettata bussa alla porta la salvezza, nella forma di un vecchio signore in ciabatte, mutandoni e camicia da notte, fuggito dall'ospizio per vivere in modo degno gli ultimi giorni della sua vita con l'adorata nipotina. Che come lui, quando morirà, finirà nel paradiso dei matti, e non in quello dei mammalucchi. Età di lettura: da 10 anni. -
Il Vangelo secondo Gesù Cristo. Ediz. speciale
E se Gesù Cristo non fosse stato il figlio di Dio, ma un semplice uomo? Dalla nascita a Betlemme alla morte sul Golgota, le esperienze da lui vissute sono le medesime descritte nel Vangelo, però osservate con uno sguardo in tutto e per tutto umano – con spirito critico, senso logico e pietà. E la coscienza di essere in balìa di un Dio affamato di potere, fallibile, indifferente al dolore che provoca. Un cambio di prospettiva che trasforma la vita di Cristo in una parabola cupa, un vangelo laico di sorprendente ricchezza e profondità. -
Io conto. Ediz. a colori
Anna Cerasoli continua il suo fortunato cammino attraverso la matematica spiegata ai più piccoli. Come sempre l'obiettivo è dimostrare come la matematica non sia una scienza lontana e ostica ma si trovi ovunque attorno a noi. I numeri inoltre acquistano significato se messi in relazione tra loro; ed è così che il protagonista (un ragazzino che frequenta le elementari) si avvicina all'universo delle frazioni giocando e riflettendo su di esse. Le ""furbate"", che hanno fatto la fortuna del primo libro accompagnano tutto il volume e aiutano il lettore suggerendo calcoli veloci e scorciatoie. Età di lettura: da 8 anni. -
La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield
“Ci sono scritture che corrono al margine dell’esistenza, e ne costituiscono l’essenza. Scritture cosparse di scorie di vitarnche brucia. Scritture che del dolore del vivere colgono la fiamma abbagliante. E bruciano chi legge. Di questo genere èrnla scrittura di Katherine Mansfield. Ribelle, pellegrina, trasformista senza radici se non quelle che affondano nella scrittura,rnKM, come si firma la nostra ‘stella’– con l’accelerazione di chi non ha neppure il tempo di compitare per intero il suo nome –, sprigiona la luce di una realtà esotica, magica, che questo romanzo ricrea, grazie a un gioco di scatole cinesi cherni due protagonisti, un fratello e una sorella affascinati dalla scrittrice neozelandese, aprono a una a una guidandoci a unrnincontro profondo con la sua immaginazione. Come sempre nelle scritture dell’anima, il viaggio è verso l’origine, che èrnimmancabilmente anche l‘inizio di tutto. Perché l’anima è un demone legato al luogo di nascita, e lì KM torna scrivendo. Ernse il prezzo del suo viaggio à rebours è, alla lettera, una iniziazione alla sua propria morte e rinascita nella scrittura, chirnlegga l’ispirato dialogo delle due voci di questo romanzo comprenderà come ogni volta chi legge davvero entra con il propriornautore, o autrice, in un colloquio autentico, in una relazione creativa che riporta alla vita chi l’ha pronunciata. Sì chernpotremmo dire che, se scrivere è inoltrarsi nel mistero alchemico di un’opera al nero, leggere lo è altrettanto.” - Nadia Fusini -
Spizzichi e bocconi
“Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo. La parola fame è stata più temuta della parola guerra, della parola peste, di terremoti, incendi, inondazioni. Si è ammansita presso di noi l’ultima virata di bordo del secolo, permettendo insieme alla medicina la prolunga inaudita dell’età media. Si è costituita una scienza dell’alimentazione. Lentamente le porzioni si sono trasformate in dosi, le etichette forniscono l’apporto in calorie. Sono di un’epoca alimentare precedente a questa, basata sulla scarsa quantità e varietà. Mi è rimasto in bocca un palato grezzo, capace di distinguere il cattivo dal buono, ma povero di sfumature intermedie. Ho le papille del 1900. Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande, corredo alimentare di un onnivoro.” Così scrive nella premessa Erri De Luca, che subito ci conduce con il suo stile inconfondibile fra odori e sapori che raccontano di lui ma anche di un mondo perduto di pranzi della domenica al profumo di ragù, di pasti consumati in cantiere e nei campi base in ascesa sulle vette, e di osterie, dove le generazioni si mischiavano, “stanze di popolo”. Un mondo che si fa materia e trasmissione di cultura anche grazie alle ricette di sua nonna Emma e della zia Lillina, fedelmente trascritte dalla cugina Alessandra Ferri e condivise con i lettori in questo libro. Le pagine trovano infine felice contrappunto in alcuni interventi del biologo nutrizionista Valerio Galasso, che riprende dal punto di vista scientifico queste storie di cibo familiare, approfondendone il valore e offrendo una chiave per un sano comportamento alimentare. -
Mr Gwyn
Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia di smettere. Forse di smettere di scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo di una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente diventa il mistero di Mr Gwyn. Alessandro Baricco entra nelle simmetrie segrete di questo mistero con il passo sicuro e sciolto di chi sa e ama i sentieri che percorre. Muove due formidabili personaggi che a metà romanzo si passano il testimone, e se a Mr Gwyn tocca mischiare le carte del mistero, la ragazza ha il compito di ricomporne la sequenza per arrivare a una ardita e luminosa evidenza. -
La mente che mente. Commenti al Dhammapada, il sentiero di Gautam...
“All’improvviso, quando la mente non esiste più, entrerai nel cuore.” “La mente non è un fenomeno semplice, è molto complessa, sottile, estremamente elusiva. Se cercate di afferrarla, vi troverete in difficoltà. Se la spingete fuori dalla porta principale, rientrerà dal retro. Se la volete controllare e reprimere, la mente inizierà a operare dall’inconscio, la qual cosa è ancor più pericolosa, perché anche in quel caso vi controllerà, ma ne sarete del tutto inconsapevoli. Il nemico non è più visibile, ecco tutto, ma è presente. E quando è invisibile, il nemico è di gran lunga più potente.” Cosa provoca l’infelicità e in quale modo possiamo liberarcene? Grazie all’incredibile attualità degli insegnamenti di Osho, che ci accompagna sul sentiero delle parole del Buddha, ci saranno svelati i trucchi che la nostra mente usa come ostacoli, impedendoci di intraprendere la via per vivere una vita serena. Siamo noi stessi gli artefici di quella prigione che è la nostra mente, la quale pone freni, dubbi, privilegiando le illusioni alla prospettiva che porta a esistere in quanto pura e semplice consapevolezza. Osservare il corpo e i suoi meccanismi, la mente e il suo flusso di pensieri, le emozioni e le loro implicazioni: in questo modo si arriverà a vedere il mondo per ciò che è, smettendo di sovrapporgli condizionamenti, pregiudizi, aspettative. Grazie alla visione di Osho sarà facile comprendere quale e quanta grandezza ognuno di noi possiede senza rendersene conto. -
L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin. Una riflessione su mu...
Questa riflessione, nata nel 1992, si sofferma sul Senso della musica classica: come ha fatto quella musica, che elevava gli spiriti e spalancava le porte dell’anima, a perdere il contatto col pubblico e a ritirarsi in una torre d’avorio? Passando da Mozart al cinema di Hollywood, Alessandro Baricco anticipa la progressiva perdita di presa sul contemporaneo della musica colta, e nel frattempo si chiede: è possibile riportarla alla vita in un mondo che sembra non avere più bisogno di lei? -
Il fiume della vita. Una storia interiore
In questo libro Eugenio Borgna ricostruisce la propria storia, quella dell’uomo e del medico, in un grande racconto dell’esperienza vissuta della psichiatria, che rivolge il proprio sguardo all’interiorità di chi cura e a quella di chi è curato. Con la guida di Agostino e delle sue Confessioni, di Leopardi e di Emily Dickinson, di Thomas Mann e di Virginia Woolf, Eugenio Borgna segue la scia dei ricordi dell’infanzia, segnata dal ritorno alla grande casa paterna devastata dai tedeschi durante l’occupazione, e si immerge nella memoria delle turbolenze dell’adolescenza. Rievoca il tempo trascorso in una clinica universitaria di Milano e quello dedicato al manicomio e all’Ospedale Maggiore di Novara, quindi ripercorre la rivoluzione della Legge Basaglia e degli anni che ne sono seguiti. Nel corso di questo itinerario profondo e affascinante la psichiatria si rivela come una pratica, in cui è essenziale immedesimarsi nella vita interiore dei pazienti, affidarsi ai vascelli ardenti e fragili della conoscenza intuitiva ed essere capaci di fantasia creatrice. Senza, non è possibile cogliere fino in fondo il senso del dolore e della sofferenza, della tristezza e dell’angoscia, del silenzio e dello smarrimento. Per Eugenio Borgna, rivolgere lo sguardo alle illusioni, ai sogni, alle attese e alle febbri della sua vita significa entrare in un dialogo infinito con gli abissi della propria interiorità e anche con quelli dei suoi pazienti, alla ricerca di ciò che li unisce nel dolore e nella speranza. -
Il pinguino che voleva diventare grande. Ediz. ad alta leggibilità
Otto è un simpatico pulcino di pinguino imperatore che contesta le regole della propria specie, che impongono che i piccoli vengano accuditi dai fratelli maggiori. Una riflessione sulla famiglia e sulla positività degli ostacoli nel cammino per l’indipendenza. Età di lettura: da 6 anni. -
Germinale
Étienne Lantier, figlio di Gervaise Macquart, trova impiego nelle miniere del Nord della Francia, all'epoca della Prima rivoluzione industriale. Sconvolto dalle durissime condizioni di vita dei minatori, dagli infiniti turni di lavoro, dalle paghe magre, Étienne organizza i suoi compagni di lavoro in uno sciopero lungo alcuni mesi. Accanto a lui si muove anche Suvarin, un macchinista russo fattosi operaio per amore del popolo. Il contrasto sulle modalità di azione politica che dividono i due ben rappresenta le due diverse polarità presenti all'interno del movimento operaio nell'Ottocento: da una parte quindi Etienne vicino al socialismo e all'Internazionale appena fondata da Marx, dall'altra Suvarin più prossimo al nichilismo anarchico e in particolare al pensiero di Bakunin. Alla fine, durante la repressione cruenta di un'altra sommossa operaia, Etienne finirà intrappolato in una galleria, dove morirà in una drammatica scena l'amata Catherine. L'eccidio di lavoratori con cui lo sciopero si chiude è in realtà il primo seme di quella primavera di giustizia ed eguaglianza evocata dal titolo. Nel calendario della Francia rivoluzionaria, difatti, Germinale è il mese che segna il ritorno della primavera, della rinascita della natura. Pubblicato nel 1885, ""Germinale"" è uno dei romanzi più celebri di Zola, se non di tutta la letteratura francese dell'Ottocento; un accurato affresco storico ma soprattutto un esempio indimenticabile della potenza narrativa dello scrittore. -
Cimbelino. Testo inglese a fronte
In Cimbelino Shakespeare compie un tentativo consapevole di unire la storia romana con l'inizio di quella inglese nei suoi primordi celtici. Quando, appoggiato se non spinto dalla regina e dal figlio di lei Cloten, Cimbelino rifiuta di pagare il tributo a Roma, il suo gesto afferma con forza una prima identità nazionale britannica. Per provarsi tale, essa ha bisogno di combattere e vincere la guerra contro la spedizione punitiva romana. La pace che segue ha però un esito sorprendente: Cimbelino decide autonomamente di riprendere a versare il tributo e di sottomettersi a Cesare Augusto, e soprattutto fa marciare assieme in trionfo, verso Londra, bandiere unite nel vento, le truppe britanniche e quelle romane, che ratificheranno l'unione nel tempio di Giove. -
Madame Bovary
La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, è, scriveva Garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione, Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. L'introduzione di questa edizione è a cura dello psicanalista Roberto Speziale Bagliacca che concentra la sua attenzione sulla figura di Charles Bovary, che appare un ""masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio di Emma"". -
Sei personaggi in cerca d'autore-Ciascuno a suo modo-Questa sera ...
""Sei personaggi in cerca d'autore"" (1920), ""Ciascuno a suo modo"" (1923) e ""Questa sera si recita a soggetto"" (1923) furono definite da Pirandello, nel 1933, la ""trilogia del teatro nel teatro"": ""non solo perché hanno espressamente azione sul palcoscenico e nella sala, ma anche perché di tutto il complesso degli elementi d'un teatro, personaggi e attori, autori, e direttore-capocomico o regista, rappresentano ogni possibile conflitto"". Così, per la prima volta in un unico volume, si presentano questi tre ""capitoli"" di un discorso unitario sul rapporto tra teatro e vita, sulla follia dell'esistenza, con una ricca appendice che fa la storia dei singoli testi, note chiare, e un'introduzione alla filosofia, e all'attualità, di Pirandello. Introduzione di Gianni Riotta. -
Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte
Complessa è la genesi letteraria di questa tragedia, scritta da Shakespeare nel 1602. Tra le opere ispiratrici si possono rintracciare sia il ""Troilo e Criseide"" di Geoffrey Chaucer sia il ""Filostrato"" di Boccaccio, oltre a lavori quasi contemporanei allo stesso Shakespeare quali quello scritto dallo scozzese Robert Henryson (1593). In realtà, la vicenda originaria non si trova nella mitologia greca quanto in quella medievale, in particolare nel ""Roman de Troie"" di Benoit de Saint-Maure. La trama è presto detta: nel corso della Guerra troiana Troilo, principe troiano (figlio di Priapo), amoreggia con Cressida, a cui giura eterno amore, poco prima che venga mandata nel campo acheo nel quadro di uno scambio di ostaggi e prigionieri. Desideroso di rivederla, Troilo si introduce di nascosto nel campo avverso e lì la vede amoreggiare con Diomede, il grande eroe acheo che avrebbe in seguito duellato con Enea. A quel punto Troilo la bolla come prostituta. La vicenda fornisce il quadro per una serie di digressioni sui temi della libertà sessuale e del pacifismo, cosa che rese per molti secoli l'opera irrappresentabile e mal digeribile dalla morale in vigore. Sarà solo nel Ventesimo secolo, in particolare a partire dagli anni Sessanta, che la tragedia andrà incontro a una più felice accoglienza da parte del pubblico. Non a caso è considerata, fra le tragedie di Shakespeare, una fra le più moderne. -
Il circolo Pickwick
Pubblicato originariamente in venti puntate mensili, tra il 1836 e il 1837, il romanzo incontrò già all'epoca un grande successo popolare, soprattutto a partire dalla comparsa di Sam Weller (nel quinto capitolo) che portò le vendite a oltre quarantamila copie per numero. Oreste Del Buono diceva che la pubblicazione dei fascicoli rappresentava una sorta di evento: li leggevano nei cortili ad alta voce a tutta la famiglia. ""Il Circolo Pickwick"" è un libro modellato sull'impianto del romanzo picaresco, sulla scorta di quanto già avevano fatto in Inghilterra Defoe, Fielding e Smollett, in cui la trama - il resoconto dei viaggi che Samuel Pickwick compie nel 1827 assieme ai suoi migliori amici - diventa pretesto per raccontare una serie di personaggi e situazioni tra le più varie, per lo più improntate a un tono umoristico. I personaggi sono spesso furfanti, ciarlatani o eccentrici e a buon titolo si può dire che questo romanzo rappresenta ""l'immagine idealizzata e nostalgica di un'Inghilterra eccentrica e cordiale, estrosa e ricca di umanità"". -
La brevità della vita. Testo latino a fronte
È il decimo dei ""Dialoghi"" di Seneca, dedicato al suocero Pompeo Paolino, che aveva in quel momento l'importante incarico di prefetto dell'annona, cioè di raccolta e distribuzione del grano nell'Urbe. E proprio all'amico, oltre che parente, Seneca dà il consiglio di ritirarsi a vita privata, tralasciando ogni attività pubblica. Assumendo cioè un atteggiamento filosofico apparentemente epicureo, nonostante lo stesso Seneca fosse un esponente importante dello stoicismo romano. È in realtà una fase difficile, questa per Seneca, per un breve lasso di tempo fuori dai giochi politici, prima ancora di ritornare in auge grazie al nuovo imperatore Nerone. Il trattatello si basa su un paradosso. Non è la vita a essere breve, come invece comunemente si crede. Essa è lunga, purché la si sappia razionalmente impiegare. Però la vita non deve essere dedicata agli altri, ma al sapere e alla filosofia. L'approccio di Seneca in questo dialogo definisce un importante modello di vita spirituale per l'età classica: Seneca concepisce la filosofia come ricerca della virtù e pratica della libertà. -
Pot-pourri e altri racconti
Questi tredici racconti offrono un distillato della narrazione voltairiana sospesa tra divertimento e apologo, fantasia e ragione. Così, se «Pot-pourri» mette in scena con Pulcinella e il suo teatro di marionette un'irriverente allegoria di Gesù Cristo e della Chiesa, incarna anche, con le sue divagazioni e allusioni, un procedimento narrativo basato sull'ironia e su una scrittura brillante e fantastica. Infatti questi racconti sono più spesso avventura, gioco, passatempo intellettuale, dove la polemica filosofica e religiosa si traveste da ""storia orientale"" («Storia di un buon brahmano»; «Il bianco e il nero»; «Avventura indiana»; «Il toro bianco») e il viaggio si trasforma in momento di cambiamento, trasformazione e crescita. Né mancano, specialmente negli ultimi testi, incursioni più dirette nella filosofia, grazie alle quali Voltaire approda a un'apologia della ragione e della sua storia («Elogio storico della ragione») o a una critica delle posizioni atee di d'Holbach in nome del proprio teismo («Storia di Jenni»). Oppure viene a interrogarsi nuovamente, come avviene in un racconto ricco di umorismo ""inglese"" quale «Le orecchie del conte di Chesterfield», sui grandi temi della fatalità, della natura e della morale alla luce delle recenti esplorazioni e scoperte geografiche. -
Le mille e una notte. Edizione condotta sul più antico manoscritt...
Quando hanno origine ""Le Mille e una notte?"" In un certo senso, non c'è alcun dubbio: nascono a Parigi, nel 1704. Quando Monsieur Antoine Galland, l'orientalista che per primo le traduce e le tradisce, le trascrive e le riscrive, le copia e le inventa: le pubblica. E da questo inizio parte uno dei più tortuosi e tormentati capitoli della storia dell'editoria, il cui punto focale diventa la caccia alle fonti arabe delle ""Notti"". E ogni volta, non appena individuato il nuovo presunto originale, comincia un'altra fatica dei filologi e degli esegeti. Intanto, Shahrazad sorride: anche per questa notte se l'è cavata, e il re non la ucciderà. C'è un solo, corposo blocco delle mille storie su cui la mano sublime di Galland non ha potuto sovrapporre la sua impronta. Un manoscritto arabo in tre volumi, effettivamente proveniente dalla Siria, di qualche secolo più antico, che si trova ora depositato presso la Bibliothèque Nationale di Parigi. All'impresa della sua ricostruzione si dedicò Muhsin Mahdi, l'arabista professore all'Università di Harvard, che stabilì, dopo un lavoro ventennale di meticoloso raffronto dei manoscritti, il nucleo portante delle ""Notti arabe"". Questa traduzione italiana ci restituisce la voce di Shahrazad senza più la mediazione della cultura occidentale e con essa il racconto femminile di un erotismo praticato nelle forme più spontanee ed esplicite, con una ricchezza linguistica e lessicale unica. Una versione che modifica in modo importante la nostra percezione del mondo arabo e delle sue tradizioni, così come ci vengono raccontate dalle miserie del presente.