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Non comprare niente! Guida pratica al consumo consapevole
Il Buy Nothing Project si ispira all'economia del dono, in cui le persone condividono e mettono in comune le risorse, per imparare ad acquistare di meno e aumentare lo scambio di prodotti e risorse tra vicini, così da limitare gli sprechi e l'accumulo di oggetti inutili in casa, pur senza farsi mancare nessuna comodità. -
Equilibrio alcalino. Il linguaggio del cibo e la salute del corpo...
Quando nasciamo, il nostro corpo viene al mondo come un ambiente alcalino, cioè a basso livello di acidità. L'alimentazione, lo stress della vita moderna e le abitudini malsane rendono però il nostro pH via via sempre più acido. Per mantenere il più possibile inalterata la sua alcalinità e soprattutto quella della sua preziosissima linfa (il sangue), l'organismo si trova costretto a compensare questa acidità utilizzando raffinati sistemi metabolici: i sistemi tampone. Tuttavia, l'abuso compensatorio di questi sistemi può sviluppare condizioni che portano a svariate malattie, dal diabete alla celiachia, dalle cardiopatie alle intolleranze, ai rischi di obesità, fino a forme neoplastiche più o meno gravi. Equilibrio alcalino ci guida in modo semplice, ma sempre scientificamente argomentato, alla comprensione di queste compensazioni: I sistemi tampone del corpo; I 10 veleni che introduciamo con il cibo; Il microbiota intestinale; Glutine, allergie e intolleranze alimentari; L'importanza della digestione; Gli integratori alimentari sono utili? Imparare a leggere le analisi del sangue Spesso la malattia non è un flagello che ci colpisce come un fulmine a ciel sereno, ma ha una genesi di meccanismi compensatori sui quali abbiamo la possibilità concreta di intervenire. Questo nuovo paradigma della salute può guidarci nella riconquista di una vita di benessere. -
Noi siamo anima. Una nuova indagine laica sull'esistenza dell'aldilà
Qual è il ruolo delle forze superiori sul nostro destino? Siamo davvero, come sembra suggerire la fisica quantistica, fatti di energia in costante vibrazione? La realtà virtuale in cui siamo immersi ha un direttore di scena: il Tempo, che ci fa credere che “il sopra sia sopra e il sotto sia sotto” e che ci sia “un qui e un là” e infine che ci sia la “dualità”. Il Tempo ci accompagna per tutta la vita su questa terra. Ne consegue però che esso esiste solo nella nostra dimensione, oltre la quale si apre una realtà che non risponde alle regole di ciò a cui siamo abituati. In questo libro veniamo accompagnati in un viaggio ricco di riflessioni, prove documentate e riscontri dell’esistenza dell’aldilà, una dimensione che ha una precisa collocazione e una funzione specifica per noi che siamo ancora nell’“aldiqua”. -
Incontro con i saggi dell'Oriente. La vita e gli insegnamenti di ...
Un panorama sintetico ma vibrante di vita e profondità di alcune delle grandi figure della saggezza contemporanea. Ventotto saggi si raccontano attraverso storie coinvolgenti e aneddoti sorprendenti. Chandra Swami, Gurdjieff, Hakuin, Swami Prajnanpad, il Dalai Lama, il Karmapa, Ma Anandamayi, Mataji Krishnabai e Ramana Maharshi sono alcuni dei maestri presentati. Éric Edelmann condivide non solo la saggezza, ma anche la compassione, la libertà e l'umorismo di quelli che potrebbero a ragione essere chiamati ""esseri di luce"". Il modo in cui incarnano la loro realizzazione spirituale nel mondo è una fonte inesauribile di ispirazione e le storie narrate su di loro diventano un alimento in grado di toccare il nostro essere più profondo. Gli aneddoti di vita reale racchiusi in queste pagine si affiancano a storie che i maestri a volte usavano per trasmettere un insegnamento e dare una lezione di vita. -
Nuovo Ho'oponopono occidentale. Percependo la perfezione, miglior...
Derivato dall'antica saggezza hawaiana, ""ho'oponopono"" è un modo di vivere in continua evoluzione che ti mette in sintonia con la vita per produrre consapevolmente meravigliosi cambiamenti in te e attorno a te; è un percorso per affrontare la quotidianità. È uno straordinario modo di essere e un mezzo pratico per attuare una profonda trasformazione. In ""Nuovo ho'oponopono occidentale"" c'è tutto quello che nessuno ha ancora detto sull'ho'oponopono e i veri motivi del suo successo (estrema semplicità, immediatezza e efficacia). Tutto quello che è utile comprendere è qui condiviso da chi l'ha messo in pratica e sperimentato approfonditamente nella propria vita: come reimparare a essere felici, qualunque sia il punto di partenza. -
Madame Sourdis e altri racconti
“Madame Sourdis e altri racconti, di Émile Zola, qui tradotti per la prima volta in italiano da Paolo Fontana, con ampia prefazione di Pieluigi Pelllini, completa la prima edizione italiana dei testi raccolti e usciti già nel 2014 col titolo Naìs Micoulin e altri racconti in questa stessa collana «Itaca Itaca». Anche questo volume propone un'ampia e significativa scelta dei testi narrativi inediti che Zola dal gennaio del 1875 fino a dicembre del 1880, invia all'importante rivista liberale sanpietroburghese, «Viestnik Evropy» («Il Messaggero d'Europa»). Si tratta dei racconti che Roger Ripoll, l'editore dei racconti zoliani nella prestigiosa «Bibliothèque de la Plèiade», ha raggruppato nel 1976 nella sezione Contes et nouvelles 1875-1880. Tra questi sette racconti spicca ""la bellissima Madame Sourdis, l'unico suo grande testo narrativo che Zola non ha mai raccolto in volume e che... da solo basterebbe a garantire a Zola un posto non di secondo rango fra gli autori di narrativa breve... Una sorta di enciclopedia ironica e aporética delle diverse teorie sull'arte, delle diverse rappresentazioni topiche dell'artista, che si contrappongono, spesso sovrapponendosi paradossalmente, nel discorso culturale del diciannovesimo secolo... Infine, la violenza sottesa ai rapporti di coppia, in cui la sopraffazione è norma, soprattutto se il vincolo matrimoniale unisce due personalità forti, è uno dei tanti ambiti tematici in cui la letteratura dell'Ottocento - non solo naturalista - anticipa le più conturbanti scoperte della psicologia e della psichiatria del secolo successivo. Specificamente zoliana, invece, è l'intuizione dell'aggressività distruttrice e possessiva che può celarsi nell'apparente altruismo della bontà: sicché la portata di Madame Sourdis oltrepassa di molto i limiti di un sottogenere, pure importantissimo, come il Malerroman"".” (Pierluigi Pellini Prefazione) -
Il gesto e l'ambiente. Cinema e pedagogia
La nostra esperienza sensibile e la nostra identità sono legate, oggi più che mai, alla relazione con i media, in particolare quelli audiovisivi. I nostri processi cognitivi, affettivi ed emotivi individuali e collettivi, si originano e si sviluppano in ambienti che si fanno sempre più tecnicizzati. Come poter iniziare a immaginare un approccio educativo che si faccia carico delle potenzialità insite nei nuovi media? Per cominciare a rispondere d questa importante domanda, il lavoro teorico e pratico compiuto nel Novecento, dal pedagogista Fernand Deligny si dimostra essere un valido contributo. I saggi di Deligny qui raccolti mostrano quanto il cinema possa essere considerato un importante strumento pedagogico e come l'immagine sia fondamentale nella nostra relazione cognitiva e sensibile con il mondo, in modo particolare per i bambini autistici. II lettore potrà così facilmente riconoscere come la sperimentazione pedagogica di Deligny possa offrire un'utile prospettiva per riflettere sul nostro presente. -
Il Golpe Borghese quarto grado di giudizio... La leadership di Ge...
Il 17 marzo 1971, esattamente 50 anni fa, l'edizione pomeridiana di ""Paese Sera"" e, con maggiore consapevolezza e dirompenza, quella successiva del 18 marzo (immagine in copertina), denunciarono il ""Golpe"" tentato nel dicembre 1970 dai neofascisti guidati da Junio Valerio Borghese. Un agente del Sid, il capitano Antonio Labruna, aprì un'inchiesta riuscendo a scoprire mandanti ed esecutori. Produsse un ""Malloppo documentario"" poi però censurato dal suo capo, il generale Gian Adelio Maletti, e dall'allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti. Il depistaggio andò in porto e tutti, persino i rei confessi, furono assolti dalla Cassazione. Questo saggio, attraverso un provocatorio ""Quarto grado di giudizio"", ribalta la ""verità giudiziaria"" e porta in scena la ""verità storica"". Dimostra, tra l'altro, che il tentativo di ""Golpe"" fu pieno e concreto e che coinvolse personaggi di primo piano delle trame politiche di quegli anni, a partire da Giulio Andreotti e Licio Gelli. Gli stessi, con ogni probabilità, dopo aver constatato la defezione dal progetto eversivo da parte dei Carabinieri e degli Usa, furono anche gli autori dei messaggi inviati a Borghese circa la necessità di emanare un ""contrordine"". Che Borghese emanò immediatamente. Ogni dato è stato ricostruito anche grazie alla documentazione archivistica, spesso inedita, proveniente dal Sid, dalla Commissione parlamentare P2 e dalla Commissione parlamentare stragi. Due sono i maggiori punti innovativi di questa seconda edizione del testo. Il primo risiede nella consapevolezza sulla morte di Borghese, avvenuta in Spagna nell'agosto 1974, alla vigilia del suo rientro in Italia: il ""Principe nero"" venne molto probabilmente assassinato da chi (armato dagli ambienti andreottiani e da quelli massonici, innanzitutto) temeva le rivelazioni che avrebbe potuto fare alla magistratura. La seconda novità è rappresentata dalla convinzione che il Pci fosse riuscito, nei giorni stessi del ""Golpe"", a sapere del complotto ma che decise di reagire con estrema cautela facendo trapelare la notizia solo, appunto, il 17 marzo 1971. -
Piantare uomini. Danilo Dolci sul filo della memoria
Giuseppe Casarrubea ricostruisce il pensiero e l'azione di Danilo Dolci, poeta, educatore e attivista non-violento, protagonista originale e fuori dagli schemi della vita culturale e sociale del Novecento italiano. ""Piantare uomini"" segue il percorso biografico di Dolci, dall'infanzia al confine tra Italia e Slovenia, alla difficile educazione etica e politica durante il regime fascista, fino agli anni siciliani, in cui si consolidano le forme di lotta non-violenta e l'impegno in campo civile e educativo. Basandosi sull'intensa frequentazione personale di Dolci, Casarrubea ne racconta i tratti umani e personali, legandoli alla complessa situazione politica e sociale sviluppatasi in Italia e soprattutto in Sicilia a partire dagli anni Sessanta. In questa prospettiva, la storia dell'impegno umano e formativo di Dolci diventa il ritratto di una nazione che, recuperando la memoria di alcune esperienze del suo recente passato, può tornare ad essere qualcosa di diverso e migliore da quello che oggi ci appare. Il testo è arricchito da una serie di documenti storici e letterari, alcuni pubblicati qui per la prima volta. -
La paura delle decisioni. Come costruire il coraggio di scegliere...
Giorgio Nardone, partendo dalla sua pluriennale conoscenza e intervento in diverse realtà formative e cliniche, ci guida alla scoperta della «psicopatologia del decidere».rnrnDecidere è una libertà, ma anche un compito che può diventare difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile. Più l'umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l'uomo entra in relazione, e di conseguenza più faticoso è diventato districarsi nella giungla delle scelte. La difficoltà aumenta in proporzione al ruolo occupato da chi decide nelle gerarchie della famiglia, della società, dell'economia – dal genitore al manager, dall'insegnante al politico. Gli strumenti a nostra disposizione – corsi e seminari di management e studio dei processi decisionali – si concentrano sull'aspetto razionale, trascurando le oscure forze emotive che sono i veri ostacoli del decidere: la paura e le sue manifestazioni disfunzionali, lo stress e il dubbio patologico, l'angoscia e il panico. Partendo dalla sua pluriennale conoscenza e intervento in diverse realtà formative e cliniche, Giorgio Nardone ci guida alla scoperta della «psicopatologia del decidere»: la paura di sbagliare, di non essere all'altezza o di esporsi non dev'essere negata, ma compresa e gestita con strategie e stratagemmi mirati, in grado di trasformarla da handicap ad arma vincente. Solo così ritroveremo il coraggio e la serenità di affrontare i numerosi bivii del percorso della vita. -
I numeri non sbagliano mai. Corso semplice di fisica per tutte le...
Non sempre la matematica è complicata e oscura. Esiste anche una matematica semplice ma profonda che aiuta a orientarsi nella vita, e con ""I numeri non sbagliano mai"" Jordan Ellenberg ci guida alla scoperta del suo potere: come una lente magica, il ragionamento matematico penetra la superficie caotica della realtà per rivelarci ciò che l'intuito e il buonsenso non ci permettono di cogliere. Esiste un sistema di voto equo? Qual è stato il peggior genocidio del XX secolo? Che cosa lega la geometria non euclidea alla pittura rinascimentale? Tra trent'anni saremo tutti obesi? A queste e a tante altre domande Ellenberg risponde con grande competenza, elevando un inno originalissimo e a tratti poetico alla bellezza della matematica e ad alcuni dei suoi più geniali cultori del passato e del presente. -
L'arte di coltivare l'orto e se stessi
L'orto sembra essere un luogo in cui lavorare per produrre ortaggi, niente di più. Eppure non pochi artisti, mistici, scrittori, hanno cercato il modo di coltivarne uno, a imitazione forse del Creatore, che è per Dante ""l'ortolano eterno"" che si prende cura di noi, sue fronde. L'orto, microcosmo fecondo e perciò necessario, ha sempre parlato all'uomo che ha avuto l'umiltà di ascoltarlo. L'uomo moderno, che non produce più quello di cui si nutre, sembra aver perduto la capacità di comprenderlo. L'autrice di questo libro ricostruisce le proprie esperienze di orticultore inesperto e cerca di tradurre per noi la ricchezza che il rapporto diretto con la Terra e la Natura produce in chi le coltiva e se ne prende cura. La scoperta è che considerando l'orto come una terra di significati e non come una terra di fatti, si può godere non solo dei suoi frutti materiali ma anche di quelli, altrettanto ricchi, spirituali: la cura, la generosità, la fatica, l'attesa, l'ascolto, la protezione. L'orto cura chi si prende cura di lui. -
Un amore degli anni Venti
Questa storia non è mai stata raccontata. È la storia dell'amore tra una grande scrittrice e un giovane mago, ma è anche il racconto di una complessa trama di relazioni, intrighi, rancori, disegni politici, tradimenti intellettuali, tradizioni iniziatiche e pratiche magiche. Una trama che, attraverso le vicende di due amanti, ruota intorno al misterioso «Gruppo di Ur» e alle figure di Julius Evola e del matematico pitagorico Arturo Reghini, e si svolge nei luoghi e negli ambienti più diversi, tra salotti, caffè, palazzi nobiliari, stanze in affitto, biblioteche, commissariati di polizia, aule di tribunale e associazioni teosofiche. È la storia di Giulio Parise e Sibilla Aleramo e della Roma degli anni Venti, di un amore grande e strano che sfida le convenzioni e l'oblio, e di un drappello di uomini che, insieme a Giulio, crede fermamente in una antica e magica Sapienza pagana alle origini della civiltà italica e dell'intera cultura occidentale... ""Un amore degli anni Venti"", frutto di lunghe ricerche, è allo stesso tempo narrazione, saggio storico e letterario, diario spirituale e ossessione personale. Attraverso una notevole messe di scritti inediti della Aleramo e degli altri protagonisti, conduce il lettore alla scoperta di una pagina dimenticata della nostra storia culturale e riesce a far rivivere un mondo sconosciuto e arcano. -
Rosso. Storia di un colore
Nella civiltà occidentale, il rosso è il primo colore che viene usato sia in pittura che in tintoria. Probabilmente è per questo che è stato a lungo il colore per eccellenza, il più ricco dal punto di vista sociale, artistico e simbolico. Nell'Antichità è stato il simbolo della guerra, della ricchezza e del potere. Nel Medioevo ha assunto una forte connotazione religiosa, evocando sia il sangue di Cristo che le fiamme dell'Inferno, ma nella dimensione profana è stato anche il colore dell'amore, della gloria e della bellezza e la Rivoluzione francese lo farà diventare anche un colore ideologico e politico. Il primo colore che l'uomo abbia padroneggiato, fabbricato, riprodotto e dunque quello sul quale lo storico, il sociologo o l'antropologo hanno più cose da dire che su tutti gli altri. Rosso - quarto capitolo di un'opera di alto profilo che vede in libreria Blu, Nero, Verde e prevede il giallo come quinta e ultima tappa - è un testo ricchissimo, che considera il rosso lungo un orizzonte temporale molto ampio e sotto tutti i punti di vista: una bussola che ci permetterà di orientarci nel labirinto cromatico di questo colore archetipico della storia e della cultura occidentale. -
Che le lacrime diventino perle. Sviluppare la resilienza per tras...
Sviluppare la resilienza per trasformare le ferite in opportunitàÈ quando si presentano le difficoltà, nei momenti di crisi e di sofferenza, che individui, gruppi e comunità devono trovare in se stessi le risorse per andare avanti. Possono farlo dimostrando elasticità e assorbendo l'urto dell'evento negativo per indirizzarlo verso traiettorie differenti, costruttive invece che distruttive. Consiste appunto in ciò la ""resilienza"", che in termini psicologici è un processo di creazione di competenze, nuovi obiettivi e fiducia in sé necessari per affrontare una prova, riprendersi e uscirne rafforzati. E non è un caso che proprio in questa nostra epoca segnata dall'incertezza e dall'emergenza la resilienza si sia imposta nel linguaggio corrente e che riscuota sempre maggiore attenzione nel campo della psicologia. Per evitare però fraintendimenti sul suo reale significato o sovrapposizioni di discorsi eterogenei, è bene anzitutto distinguere la resilienza da altre capacità umane, come la resistenza o il semplice recupero. Occorre quindi comprendere come essa agisce in seguito a certi eventi (ossia condizioni di stress di varia entità), quali meccanismi e stratagemmi ne favoriscono la manifestazione, se la si debba intendere solo come un fenomeno individuale o non ne vadano considerati invece anche l'aspetto relazionale e la dimensione collettiva, infine quali possono essere le sue trappole. Lungo questo percorso, il libro conduce il lettore alla scoperta del potere della resilienza in quanto possibilità di trasformare il dolore, i traumi e le sconfitte in opportunità, ovvero la fragilità in forza, e dimostra che è possibile, oltre che auspicabile, diventare più forti riappropriandosi della facoltà di scegliere e di ricostruire la propria esistenza dopo un momento di crisi. Senza mai dimenticare che resilienti non si nasce, ma lo si può diventare. -
Un pezzo di terra tutto per me. Un giardino per fiorire in ogni s...
In cima a una collina nel Monferrato c'è il pezzo di terra dove, un giorno, è approdata Lorenza Zambon con un piccolo gruppo di artisti, «in cerca di casa e di teatro». rnrn«Il mondo in cui Lorenza Zambon sviluppa il suo lavoro ha del geniale.» - Pia Perarnrn«Voglio raccontarvi di un pezzo di terra. Di un pezzo della Terra. Sta sulla cima di una collina nel Monferrato. È il mio giardino. È largo settantasette passi. È lungo duecentoquaranta passi, cioè è lungo un po' meno di cinque minuti, al passo di chi misura. Un quarto d'ora, se ci si guarda in giro senza fermarsi. Forse mezz'ora chiacchierando. Un tempo fuori dal tempo, se ci si incanta.»rnrnLa casa c'era, anche se diroccata; gli alberi avevano quasi cento anni, il pozzo e la cisterna molti di più, ma in decenni di abbandono tutto era stato invaso e ricoperto da un intrico di vegetazione. rnIl primo gesto dei nuovi arrivati, dettato dalla paura di quella natura primordiale, fu ripulire, ridisegnare, svuotare. In quel vuoto prese forma il teatro; il pezzo di terra divenne, come avrebbe detto Hermann Hesse, una creazione. Un giardino. rnAlla scoperta di questa terra e della sua essenza più profonda ci guida Lorenza Zambon nelle pagine dense e allo stesso tempo limpide di questo libro. Nel suo microcosmo «lungo novantaquattro passi» incontriamo stagioni e personaggi, umani, animali e naturalmente vegetali, i loro colori, forme, profumi. Cose buffe e cose misteriose, come i vermi, la luna, l'aria; come la bellezza, il tempo, la storia e il mistero dell'appartenenza al nostro essere qui, e ora. Nel pezzo di terra ora è tracciato un sentiero, per sentirsi liberi, creativi e ritornare bambini mentre si diventa grandi. -
Senza fiato. Il panico da fame d'aria e la sua cura
Durante la Guerra Civile Americana i medici militari, osservando lo stress da combattimento dei soldati, descrissero per la prima volta il fenomeno della iperventilazione acuta e i suoi sintomi. In seguito, a partire dagli anni '50 del Novecento, la fame d'aria, la dispnea e il senso di soffocamento sono stati oggetto di ricerche che confermavano come l'iperventilazione fosse alla base di numerose patologie idiopatiche. Trentacinque anni dopo, Giorgio Nardone, sotto la supervisione di Watzlawick e Weakland, comprese che i meccanismi della respirazione e della paura si influenzavano a vicenda, e che il problema della fame d'aria si poteva risolvere passando dalla ricerca di spiegazioni alla messa a punto di soluzioni che, se funzionanti, «spiegavano» il problema stesso. Una vera e propria rivoluzione copernicana di cui l'autore è stato protagonista, promuovendo un trattamento terapeutico in grado di agire sia sulla psicologia che sulla fisiologia del soggetto. In ""Senza fiato"", l'autore offre interessanti spunti di riflessione sulla meccanica che alimenta l'effetto del senso di soffocamento, avvalendosi dei contributi di Simona Milanese, medico specialista, e di Sabino de Bari, fisioterapista. L'augurio è che questo scritto concorra a diffondere l'idea che il circolo vizioso tra paura patologica e respirazione disfunzionale si possa e si debba spezzare. -
Andreotti il grande regista. Settant'anni di storia politica ital...
Chi era davvero Giulio Andreotti? Se un singolo individuo può rappresentare da solo la politica italiana della seconda metà del Novecento, questi è sicuramente Giulio Andreotti. Eppure troppo spesso un giudizio morale, che lo vede come «anima nera» di una Prima Repubblica fatta di scandali, stragi, terrorismo, malaffare diffuso, ha impedito l'analisi accurata e la comprensione della sua figura. È quanto invece si propone Aldo Giannuli in questa lucida e approfondita biografia politica. L'autore ripercorre l'intera carriera del Divo Giulio, dagli anni giovanili dei primi impegni nell'Azione cattolica e del fondamentale incontro con De Gasperi fino alla nomina a senatore a vita, alla stagione dei processi, alla lenta uscita di scena: in mezzo, settant'anni di politica attiva, di cui trentasei come membro del governo. La storia di Giulio Andreotti è la Storia dell'Italia dal secondo dopoguerra alla fine del secolo. E Giannuli, con la consueta perizia, seguendo le tracce di colui che più di ogni altro è stato protagonista indiscusso di quei fatti, ci guida nelle stanze del potere, illuminando ciò che si è sempre voluto mantenere oscuro e non tremando di fronte ai momenti più scabrosi (l'omicidio Pecorelli, i rapporti con Cosa Nostra, l'inquietante «Noto Servizio»…). -
O la Borsa o la vita. Banche e finanza internazionale: i peggiori...
Di «sostenibilità» si parla ovunque: in ogni dichiarazione, in ogni discorso, in ogni accordo. Anche e soprattutto in ambito economico, è quasi impossibile trovare banche che non vantino la propria sostenibilità e la propria «attenzione all'ambiente»: le stesse banche, però, continuano a finanziare l'industria dei combustibili fossili con centinaia di miliardi di dollari l'anno. Questo paradosso (ma forse è meglio chiamarlo inganno) è alla base del nuovo libro di Andrea Baranes, uno dei più lucidi critici della finanza. In ""O la Borsa o la vita"" vengono svelate le contraddizioni di un sistema che si prefigge il massimo profitto nel minore tempo possibile e allo stesso tempo si sbraccia per dichiarare la propria compatibilità ecologica. È oramai assodato che per mantenere il riscaldamento globale entro limiti accettabili la gran parte delle scorte note di combustibili fossili vanno tenute sottoterra: ma le quotazioni di Borsa delle maggiori imprese del settore dipendono proprio da quante scorte potranno essere estratte e bruciate. Mantenere gli impegni sul clima potrebbe avere ripercussioni molto pesanti sui mercati finanziari, e tra tutelare le borse o proteggere la vita i governi e le istituzioni sembrano avere imboccato la strada del disastro climatico. Il merito di ""O la Borsa o la vita"" non è solo di aiutarci a comprendere i meccanismi che ci stanno conducendo verso un'apocalisse annunciata, ma anche di additare i responsabili e di mettere in campo possibili soluzioni e alternative: impegnandoci, per evitare il peggio c'è ancora - poco - tempo. -
Dizionario minimo del gesto. Corpo, movimento, comunità nella dan...
È il nostro corpo a portarci a spasso nel mondo. Sono le potenzialità espressive del gesto a metterci in comunicazione con gli altri. È il movimento a tracciare opportunità di incontro e di scoperta. La danza di Virgilio Sieni non è solo performance, ma un'esperienza di conoscenza e rigenerazione che ci rimanda alla nostra corporeità e alla reciproca interdipendenza. Un viaggio da intraprendere insieme - tutti noi, danzatori non professionisti - per dar vita a un ""gruppo in cammino"". Un dizionario minimo per passare in rassegna gesti e movimenti quotidiani - camminare, toccare, voltarsi - per mettere così in discussione le nostre rigidità. Un tragitto tra significati cui Sieni ci accompagna usando metafore, riferimenti iconografici, memorie personali e ancestrali per superare gli automatismi e per aprirci a un modo più autentico di sentire e di sentirsi al mondo. La parola e il disegno sono i due linguaggi che introducono all'universo artistico di Sieni: gli schizzi di Arianna Vairo formano un alfabeto danzante che le parole di Mattia Palma traducono in un dizionario, di certo parziale ma in cui ogni parola si inanella alla successiva mostrando che il senso si dà proprio nel ritmo e nella dinamica. Con un'intervista a Virgilio Sieni.