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Malastagione
Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese dell'Appennino tosco-emiliano, il vecchio Adùmas se ne sta appostato in attesa della preda, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste: un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della forestale, che nonostante la giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, Poiana comincia a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto. E l'incendio che divampa nel castagneto sembra provocato ad arte per cancellare tracce importanti... -
Alan Ford. Libro nove
Il nono capitolo dell'opera colossale firmata Max Bunker e Magnus L'umorismo dissacrante e la satira tagliente dei grandi maestri rivive in queste pagine. -
Il pericolo senza nome
Hercule Poirot ha deciso di concedersi un periodo di riposo in Cornovaglia, quando proprio davanti ai suoi occhi uno sconosciuto attenta alla vita di una bella ragazza. L'investigatore belga è subito pronto a riprendere l'attività: il primo problema da risolvere consiste nel convincere Nicky, vittima di una serie di incidenti quanto meno improbabili, che nonostante l'assenza apparente di motivi qualcuno la vuole veramente uccidere; il secondo sarà risolvere il mistero di un omicidio non commesso. Non ancora, almeno. -
Coccole di mamma. Ediz. a colori
Lo sai che le coccole hanno poteri magici? Soprattutto se sono fatte a ritmo di musica. Scopri com'è bello passare del tempo con la mamma, leggendo una storia e cantando insieme una canzone tutta vostra. Età di lettura: da 3 anni. -
Il sentiero dei nidi di ragno. Con il racconto inedito Flirt prim...
«Un ragazzo del carrugio, sboccato e innocente, cencioso e maligno, fratello di una prostituta e ruffianello di tutti i volenterosi di passaggio, vien messo su contro i tedeschi e ruba a un marinaio, ch'è in camera con la sorella, la pistola. Tutto nasce di qua. Pin, che dei grandi si fa beffe, vuole tenersi la pistola e la nasconde tra i ""nidi di ragno"", un posto che sa lui.» Così Cesare Pavese, nel 1947, presenta Il sentiero dei nidi di ragno, che di Calvino è il romanzo d'esordio e il primo capolavoro. A farlo ""diventare Calvino"" è stata l'esperienza della guerra: «La partecipazione alla Resistenza» scrive Mario Barenghi «segna per lui una decisiva maturazione sul piano umano, prima ancora che intellettuale. Ora sa di avere da raccontare cose importanti; il problema è trovare la chiave giusta, la giusta angolazione». Una tappa di questa ricerca – ripercorsa dallo stesso Calvino in quella vera e propria bussola per il lettore e lo studioso che è la Prefazione 1964 al Sentiero dei nidi di ragno – è il racconto del 1946 Flirt prima di battersi. Rimasto finora inedito, ma presente in diversi progetti narrativi di Calvino, è la storia di un amore acerbo e controverso, troncato dalla scelta del protagonista di unirsi alla lotta partigiana. Un protagonista nel quale non è difficile riconoscere tratti dell'autore stesso: «Ero stato, prima d'andare coi partigiani, un giovane borghese sempre vissuto in famiglia; il mio tranquillo antifascismo era prima di tutto opposizione al culto della forza guerresca, una questione di stile, di ""sense of humour"", e tutt'a un tratto la coerenza con le mie opinioni mi portava in mezzo alla violenza partigiana, a misurarmi su quel metro. Fu un trauma, il primo...». -
Middlegame
Dalla vincitrice dei premi Nebula e Hugo un romanzo di gemelli, alchimia e società occulte. Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell'universo. Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto… non ancora. E poi c'è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro ""padre"". Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare ""dei in Terra"" è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada. -
Storie della buonanotte per bambine ribelli 2
C'erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! Storie della buonanotte per bambine ribelli è diventato un movimento globale e un simbolo di libertà. Le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli tornano con cento nuove storie per ispirare le bambine – e i bambini – a sognare senza confini: Audrey Hepburn, che mangiava tulipani per sopravvivere alla fame ed è poi diventata un'inarrivabile icona di stile e una straordinaria filantropa; Bebe Vio, grintosissima campionessa di scherma malgrado una grave malattia; J.K. Rowling, che ha trasformato il fallimento in un punto di forza e ha cambiato per sempre la storia della letteratura. Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l'uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto. Età di lettura: da 8 anni. -
I giorni del Condor: I sei giorni del Condor-L' ombra del Condor-...
«Volevo che il mio protagonista sembrasse vero, anche se lavorava per la Cia» dirà Grady parlando del suo personaggio Ronald Malcolm, nome in codice Condor. Malcolm è un agente segreto con un incarico da impiegato statale: leggere romanzi gialli per cogliere le similitudini con fatti reali. Ma tutto cambia il giorno in cui, rientrando in ufficio, trova i colleghi crivellati di colpi e capisce di essere sopravvissuto per caso. Inizia così una fuga destinata a trasformarlo da preda in implacabile cacciatore... Personaggio ambiguo e indimenticabile, Condor sarà protagonista di tre romanzi e alcuni racconti, qui riuniti, e ispirerà film, serie tv, e persino il Kgb. -
Milioni di farfalle
Il dottor Alexander è uno scienziato che non ha mai creduto alla vita dopo la morte; eppure è toccato a lui esserne testimone. Nel 2008, in seguito a una meningite, è entrato in uno stato di coma profondo. Il suo cervello si è spento, ma una parte di lui ha intrapreso uno straordinario viaggio verso il Paradiso. Al suo risveglio il dottor Alexander era un uomo diverso, perché ora sa che esiste una vita oltre la vita, esiste il Paradiso ed è un luogo d'amore e meraviglia. -
Tess dei d'Urberville
Nelle campagne dell'Inghilterra vittoriana cresce Tess, creatura incantevole e pura. Ma né la sua bellezza, né l'innocenza la salveranno da un destino di brucianti e pericolose passioni. Per Alec d'Urberville, bello, ricco, potente: il seduttore al quale la giovane sembra legata da un vincolo più forte di ogni disperazione, più forte di ogni sentimento. E per Angel Clare, l'amore di gioventù appena intravisto, a lungo sognato, posseduto, perduto, ritrovato. Capolavoro della narrativa vittoriana, in cui già si accendono le inquietudini del Modernismo, ""Tess dei d'Urberville"" è un romanzo di grande impatto, una lunga, emozionante ballata; e «solo un grande scrittore» scrisse Carlo Cassola «può dar corpo a una ballata». Introduzione di Carlo Cassola. -
La figlia del diavolo
Hampshire, Inghilterra, 1877. Lady Phoebe Clare, bella, giovane e vedova, non ha mai incontrato Weston Ravenel, ma è sicura che si tratti di un mascalzone, meschino e prepotente. Già ai tempi della scuola aveva reso la vita del suo ormai defunto marito un inferno, e non potrà mai perdonarglielo. Ma alle nozze del fratello, Phoebe incontra un giovane uomo affascinante che la incanta... e la stupisce non poco quando si presenta come Weston Ravenel! Potranno mai superare l'ostilità e abbandonarsi alla passione che li attrae l'uno verso l'altra? -
Beethoven. Ritratto di un genio
Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, la vicenda umana e artistica di Ludwig van Beethoven non finisce di sorprendere. A partire dalla messe di aggettivi iperbolici con cui si è soliti definire il suo straordinario talento musicale e che non sembrano per nulla inappropriati. Geniale, rivoluzionario, visionario: sono queste le parole cui ci affidiamo per spiegare quello che in fondo rimane un enigma. Come è stato possibile che nel giro di pochi decenni il pronipote di un fornaio della provincia fiamminga sia riuscito a diventare una delle eminenti personalità della storia culturale europea? Come è arrivato a conquistare una fama immensa e a rivoluzionare i canoni musicali dell'epoca al punto che dopo di lui niente sarà più come prima? Come ha potuto cogliere appieno lo spirito del tempo, anticipando valori e sentimenti che a lungo innerveranno l'arte e la cultura, la politica e il costume? Basata su una ricerca d'archivio senza precedenti, questa biografia di Beethoven scritta da Jan Caeyers, direttore d'orchestra e musicologo belga, getta una luce nuova sulla vita e l'opera del grande musicista tedesco. Dall'adolescenza a Bonn al trasferimento a Vienna nel 1792, dalle prime prove come giovane virtuosista alle immortali sinfonie, fino al declino e alla marginalità degli ultimi anni, il ritratto del brillante compositore si accompagna a quello dell'uomo tormentato, perennemente angustiato dal denaro, in conflitto con la famiglia e gli amici, sofferente dell'amore mai corrisposto, alle prese con la drammatica perdita dell'udito e stordito dall'eccessivo consumo di alcol. Un uomo vittima di irrefrenabili sbalzi d'umore, irascibile, scostante. E tuttavia generoso, scaltro negli affari, abile nel marketing di se stesso, capace di tessere fruttuose relazioni sociali. Desideroso di dar prova di sé nelle grandi capitali europee, eppure spaventato all'idea di abbandonare il bozzolo rassicurante della capitale asburgica. Una figura complessa, dunque, impossibile da restituire in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Ma è proprio questo, in fondo, a fare di Beethoven l'icona dell'artista moderno: il mito che diventa uomo, con le sue debolezze, le sue miserie, il suo fragile splendore. -
Mexico City blues
Un libro di scabra bellezza e paradossale potenza, pervaso da una caotica, folgorante sete di spiritualità, qui presentato con un ampio glossario che ne mette in luce le fonti di ispirazione e l'aspetto musicale.rn Un inappagabile anelito verso l'assoluto, espresso nei modi del jazz, tra Gautama Buddha e Charlie Parker. È questo il cuore di Mexico City Blues (1959), il più ricco, emblematico e importante libro poetico di Kerouac, scritto durante il soggiorno messicano del 1955 in un momento nodale della sua evoluzione personale e letteraria: un poema composto da 242 ""chorus"" – l'unità di un tema jazz sulla quale i solisti improvvisano – in cui si intrecciano sapienza buddhista, dati personali, memorie familiari, l'esperienza beat (ribellione, droga, viaggi), il fantasma di Neal Cassady, gli indios del Messico e gli indiani di quel Canada del quale la famiglia Kerouac era originaria… -
I racconti
La Storia, quella con la S maiuscola, è piena di protagonisti e di eventi che hanno segnato svolte epocali nel cammino dell'umanità. Ma è anche popolata di miriadi di uomini e donne ""umili"", per dirla con Manzoni, testimoni inconsapevoli e privilegiati di quei fatti. Sono proprio questi personaggi, spesso, al centro della narrativa di Valerio Massimo Manfredi. Appassionato indagatore del nostro passato e non solo, nei suoi racconti lo scrittore-archeologo ci presenta infatti la Storia da punti di vista ""laterali"", inesplorati, e per questo tanto più illuminanti. -
Lo specchio delle nostre miserie
Lo specchio delle nostre miserie chiude la straordinaria trilogia inaugurata con Ci rivediamo lassù, Premio Goncourt nel 2013, e proseguita con I colori dell'incendio, confermando Pierre Lemaitre come uno dei grandi maestri della narrativa mondiale.rnrn Aprile 1940. Louise ha trent'anni. Fa l'insegnante di scuola elementare a Parigi e il sabato dà una mano come cameriera al ristorante del signor Jules a Montmartre, dove non si parla d'altro che di quella "" drôle de guerre "", quella ""strana guerra"" scoppiata da pochi mesi con l'invasione tedesca in Polonia e che non si pensa possa realmente coinvolgere la Francia. Nessuno dunque ha previsto la catastrofe, men che meno Louise che finirà per ritrovarsi in mezzo alla strada, costretta alla fuga come milioni di altre persone in preda al panico in un paese sprofondato nel caos. Ed è proprio nel corso del drammatico esodo dalla capitale che lei potrà ricostruire la storia della sua vita e delle sue origini e scoprirà che questa guerra, proprio come tutte le altre, porta con sé un corteo grandioso e squallido di eroi e di mascalzoni. Segreti di famiglia, grandi personaggi, amori appassionati, colpi di scena, farsa e tragedia, avventure e sventure si avvicendano con rara potenza narrativa grazie a una scrittura magnifica e a una perfetta padronanza della trama. -
Scuola elementare sto arrivando! Ediz. a colori
Con il suo zainetto nuovo nuovo Marta segue la mamma, in testa tanti pensieri: ""Come sarà la scuola? Come saranno le maestre? Riuscirò a fare amicizia con i compagni?"". Un albo che racconta passo passo ai bambini cosa li attende nella scuola primaria: la preparazione dello zainetto, la campanella, i maestri, i nuovi compagni, l'aula, il pranzo, l'intervallo, le lezioni... Una storia da leggere tante e tante volte per affrontare sereni il primo giorno alla scuola dei grandi. La scuola primaria sta per cominciare... preparati a viverla al meglio. Età di lettura: da 5 anni. -
Apocalisse amore
È davvero sorprendente la quantità e la varietà di informazioni vive, sotto forma di situazioni, personaggi, eventi e microeventi, che Davide Rondoni riesce a coinvolgere sulla pagina di questo suo libro di poesia. Un documento lirico potente, carico di amore, soprattutto, ma anche di passeggeri quanto sinistri smarrimenti. Un testo di continuo giocato sulla presenza di una realtà buia eppure ogni volta, d'improvviso, illuminata da squarci di luce, dal fuoco e dalla passione dell'esistere. Rondoni è un poeta realista, che pure tende al canto, un poeta che si propone come inesausto viaggiatore nel cuore umano, convinto che «amare è l'occupazione / di chi non ha paura». E chi dice io, in questi versi, anche se spesso catturato nelle più strane orbite dell'universo o immerso nei più diversi inferni umani, accetta di misurarsi con coraggio nelle cose, muovendosi veloce nei più disparati luoghi della terra, ormai purtroppo quasi del tutto privi di mistero. Eccolo allora passare dalla Sierra Leone al Nicaragua, da Berlino a Caracas a Rabat, fino a New York e alle vittime delle Twin Towers. Ma i suoi percorsi comprendono anche, più semplicemente, i paesaggi di un'«Italia meticcia», perciò Milano e Roma, Firenze, Bologna e la Romagna. L'energia poetica di Rondoni, insomma, si esercita senza risparmio nelle quotidiane e spesso umili tracce d'amore ovunque sparse, ma anche nei territori di rovina e apocalisse della nostra epoca. Agisce e testimonia dentro una «folla rovinosa d'uomini», nella loro notte e nelle loro ombre, dove però, sempre, il respiro di Dio e la verità di una spinta interiore ineludibile possono accendere nuove, vertiginose possibilità di salvezza. -
Amazzonia verde d'acqua. Poesia bilingue
Nel vortice e nell'incanto di queste pagine si realizza al livello più alto il grande canto dell'Amazzonia di Márcia Theóphilo, che nei decenni ha composto un disegno epico articolatissimo, una narrazione in versi che è poesia di fantasmagorica atmosfera.rnrnCon strenua vitalità, Márcia Theóphilo ci parla di un mondo dove la natura – di cui gli umani sono semplice parte – «lavora senza posa», e dove agisce un'energia diffusa e inarrestabile, nel movimento di un continuo rinascere. La poesia di Márcia Theóphilo, nota fin dagli esordi in ambito internazionale, si impone per una rara ampiezza di respiro, che le consente di convocare sulla pagina umani personaggi e figure mitologiche, in un vorticare prodigioso degli elementi, dove «non solo gli animali ma tutto in natura ha un'anima», o dove operano senza sosta «memorie di verdi immensità». In questa esoticissima realtà troviamo la dea Giaguaro, che «si trasforma in tutte le cose / che vivono sulla terra / piante e animali / fiumi e piogge», mentre anche «gli alberi raccontano la loro storia». Ma è l'io stesso dell'autrice a mescolarsi alle molteplici presenze di un reale magico e immenso, fatto di «impensate foreste senza fine / di fiori e frutti tropicali / e cuori di antichi animali», su cui la nostra ormai plurisecolare ""civiltà"" opera con colpevole indifferenza o ottuso disprezzo. Ed ecco, allora, il suggestivo spargersi di Márcia Theóphilo nei suoi versi e il continuo rigenerarsi della sua opera, in simbiosi intatta con l'habitat delle sue radici, con l'orizzonte naturale in cui da sempre si esprime e ci comunica la sua inconfondibile, preziosissima, testimoniale presenza poetica. -
La saga dei pirati
Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillobuen retiro: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch'egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Incapace di resistere al richiamo del mare e dell'avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare. -
Poirot non sbaglia
Nella sala d'aspetto del dentista si trovano diversi personaggi, tra di essi c'è anche un ""timoroso"" Poirot. Ma la paura del dolore non toglie a Poirot l'innato istinto di notare i particolari. Così quando viene a sapere che il dottor Morley è stato trovato cadavere, non crede all'ipotesi di suicidio formulata dalla polizia. Un altro omicidio e misteriose sparizioni convinceranno Scotland Yard che Poirot non si era sbagliato.