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Romanzi e altri scritti
Da Nabokov a Harold Bloom, da George Eliot a Virginia Woolf, da W.H. Auden a Ian McEwan, è assai vasta la platea di scrittori e critici che hanno tributato almeno un omaggio a Jane Austen. E ancora più sorprendente è il fatto che milioni di persone in tutto il mondo continuino a leggere i romanzi di questa signorina nata e vissuta in un piccolo rettorato inglese, con poca esperienza del mondo, le cui opere, per leggerezza, complessità e perfezione dello stile, sono state paragonate alle composizioni del suo contemporaneo Mozart. Questo volume comprende i primi tre capolavori della «divina Jane» (L'abbazia di Northanger, Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio) e una scelta dagli Juvenilia. -
Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti
Per la prima volta vengono riuniti in un solo volume i grandi capolavori di Gustaw Herling, commentati da Krystyna Jaworska e introdotti da un saggio di Wlodzimierz Bolecki.rnLa Cronologia è a cura di Marta Herling, figlia dell'autore. Apre il volume uno scritto di Goffrefo Fofi dedicato alla figura di Herling in Italia. I testi sono raggruppati in tre sezioni che rappresentano i momenti fondamentali della sua scrittura: Un mondo a parte, libro che lo consacrò grazie all'appoggio di scrittori come Bertrand Russell, Albert Camus e Ignazio Silone; il Diario scritto di notte, monumentale Zibaldone di scritti di vario genere arricchito per l'occasione da un'ampia celta di brani fino a oggi inediti in italiano; infine, i racconti non inclusi nel Diario, editi o inediti, disposti in ordine cronologico. -
Poesie e prose
Un autore straordinario, il cui valore nella tradizione letteraria del secolo scorso (primo tra tutti Montale), e fino ai nostri giorni, viene esaminato nel prezioso saggio introduttivo di Enrico Testa.Poeta dell’apparente semplicità venata da un esistenzialismo profondo, traduttore di autori classici e moderni, soprattutto dal greco e dal francese, Sbarbaro ci ha consegnato un corpus di testi sui quali ha continuato a intervenire e a lavorare per tutta la vita. Questa nuova edizione di tutte le sue opere riaccende l’attenzione su uno straordinario esercizio stilistico e linguistico che quasi non ha pari nel Novecento, di cui si fa testimone con attenzione e scrupolo filologico la curatela di Giampiero Costa. -
La terra sta piangendo. La grande epopea delle guerre indiane per...
Basato in larga parte su fonti ancora inesplorate, ""La terra sta piangendo"" offre non una, ma tante storie della lunga conquista dell'Ovest, per farci comprendere quanto il dibattito su una delle pagine più violente e complesse della storia americana sia ancora ben lontano da una conclusione.rn«Pochi hanno il talento descrittivo che l'immensità dell'Ovest americano richiede, e Peter Cozzens ne ha in abbondanza» - The London Timesrn«Un libro puntuale e completo, un resoconto senza esagerazioni o melodrammi di un capitolo controverso della storia americana, un eccellente volume sulla sua guerra più lunga e tragica» - New York Journal of BooksrnAll'alba del 29 novembre 1864 le truppe al comando del colonnello John Chivington attaccarono di sorpresa il pacifico villaggio di Pentola Nera, trucidarono e mutilarono duecento Cheyenne, due terzi dei quali erano donne e bambini. Il massacro di Sand Creek fu il primo degli scontri che incendiarono le Grandi Pianure per circa un trentennio, portando all'esodo forzato degli indiani all'interno delle riserve. Non fu un genocidio, ma una spirale di violenza volta a cancellare una società guerriera e intimamente mistica che mal si conciliava con una nazione in ascesa. Il progresso americano era fatto di ferrovie da costruire, oro da trovare, immense distese da convertire in terreni agricoli. La danza del sole fu soppiantata dal cristianesimo, la caccia al bisonte dall'allevamento dei bovini, il nomadismo dalla stanzialità. Questa, però, è una visione parziale della conquista dell'Ovest americano. Secondo Peter Cozzens, studioso di storia militare ed esperto di guerre indiane, occorre invece andare più in profondità e far affiorare le ambiguità di tutti i protagonisti, per evitare di cedere all'emozione compassionevole tipica delle narrazioni degli ultimi cinquant'anni sulla resa di capi tribù quali Cochise, Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Gambe di Legno e Toro Seduto. I pellerossa erano una costellazione di clan, spesso in lotta fra loro, non di rado scesi a patti con il «Grande Padre» di Washington per procurarsi sostegno contro i nemici. Le istituzioni furono tutt'altro che monocordi ma, anzi, vacillanti, indecise, deboli e incapaci di tenere a bada i delegati del governo federale sul territorio. L'esercito - mal equipaggiato, stremato dalla guerra civile, corrotto, incline all'alcol e alla diserzione - era composto di uomini arruolatisi per le ragioni più disparate, ognuno con le proprie ambizioni e debolezze. Così l'efferatezza di George Armstrong Custer, il pugno di ferro di William Sherman e la presunzione di Philip Sheridan si mescolarono alla fame di gloria di molte Giacche Blu, ma anche al turbamento di ufficiali come George Crook e Henry Carrington di fronte agli abusi brutali. Le vittorie indiane nel «massacro Fetterman» e al Little Bighorn, e i successi dei bianchi a Sand Creek e Wounded Knee, diventano quindi tasselli sanguinosi di una scena multiforme, in grado di sfumare i confini tra oppressori e vittime, colpevoli e innocenti. -
Il destino divide. Carve the mark
Non ci si può opporre al proprio fato. Sarebbe sciocco, oltre che inutile, perché non si può andare contro qualcosa di inevitabile. Lo sanno bene Akos Kereseth e Cyra Noavek, eppure, fin dal momento in cui è stato reso pubblico il loro, di fato, si trovano in bilico tra l'accettazione del proprio destino e il desiderio di tentare l'impossibile e cambiarlo. Akos non ha potuto fare a meno di innamorarsi perdutamente di Cyra, nonostante il suo fato preveda che lui morirà proprio al servizio della famiglia Noavek. E quando il padre di lei, Lazmet - un tiranno spietato e senz'anima che tutti avevano creduto morto -, torna alla ribalta reclamando per sé il trono degli shotet, il ragazzo si convince che la sua fine è ormai vicina. Nel momento in cui Lazmet innesca la tanto temuta guerra tra thuvhesiti e shotet, i due ragazzi sanno di non avere scelta, devono cercare di fermarlo in tutti i modi possibili. Anche se per Cyra questo potrebbe significare togliere la vita a suo padre, e per Akos perdere la propria. In un colpo di scena sbalorditivo, i due scopriranno quanto il fato che guida le loro vite possa sorprenderli in modi assolutamente inaspettati. -
Il racconto degli dèi. L'origine del mondo e le divinità dell'Olimpo
All'inizio era Caos, il vuoto primordiale, che celava in sé un'oscura forza generativa, una sorta di gorgo che conteneva ogni cosa. È da questo abisso senza fine che nacquero tutte le forme: Gea – la Terra – che partorì Urano – il Cielo – e poi unendosi a lui generò le stirpi divine dei Titani, dei Ciclopi, dei Centimani. Da questi nasceranno Crono, Zeus e tutte le divinità, le Ninfe e le Nereidi, i semidei e gli eroi... Con l'inesauribile capacità affabulatrice dell'epica antica, Giulio Guidorizzi ci trascina in questo libro – che prende le mosse dal primo volume dei «Meridiani» sul mito greco da lui curati – tracciando un avventuroso itinerario alle origini della nostra civiltà. Il suo racconto pieno di ritmo ed erudizione rievoca le vicende variegate che hanno visto come protagonisti gli abitanti dell'Olimpo e del Tartaro, dei boschi, dei mari e delle fonti, con le loro umanissime passioni, mettendoli in relazione con i miti di altre tradizioni. Impareremo a conoscere Zeus, il padre degli dèi e degli uomini, Afrodite, la forza generatrice della natura, Atena, nata senza madre, Apollo, il più greco degli dèi greci, il signore delle acque Poseidone e la sua corte marina, il furfante Ermes e il folle Dioniso, e tante altre figure: le Muse, le Moire, i Dioscuri, e poi uomini e donne di tale bellezza da far innamorare gli dèi e creature talmente mostruose da far impazzire chi le incontra… Sono le storie che fanno parte del patrimonio di ogni uomo occidentale, uno scrigno di racconti, immagini, eventi, simboli che ciascuno di noi si porta dentro, spesso inconsapevolmente. Giulio Guidorizzi ce le racconta, ammaliando il lettore con vicende nate dalla fantasia e dall'esperienza di uomini vissuti quasi tremila anni fa. -
La donna che scriveva haiku e altre storie
Esiste il delitto perfetto? In queste sei storie magistrali, Matsumoto Seicho esplora i risvolti psicologici dell'omicidio, mostrandocelo di volta in volta attraverso gli occhi dell'assassino, dell'investigatore o di chi ne abbia casualmente incrociato il cammino. I protagonisti sono persone dalla vita apparentemente lontana dagli oscuri abissi del crimine: un ricco commerciante, un attore di successo, un autore di romanzi a puntate, un impiegato di banca, una centralinista, il direttore di una rivista culturale… Ma il destino ha preparato per ciascuno di loro un incontro fatale con una morte violenta, che li getterà in un vortice di emozioni nel quale non sarà facile mantenere la proverbiale calma nipponica. Pubblicati originariamente tra 1959 e 1965, i racconti di questa raccolta sono densi di atmosfera e costruiti con trame ingegnose e lucidissime: il cuore del mistero non è scoprire chi sia il colpevole, ma come e perché abbia ucciso. Sullo sfondo, il Giappone del Dopoguerra, un Paese ancora in cerca di se stesso, tra tecnologia all'avanguardia e fruscianti kimono, treni puntualissimi e infinite cerimonie del tè. -
Il ragazzo del risciò
Capolavoro della letteratura cinese del Novecento, Il ragazzo del risciò è un romanzo struggente, fitto di vita, colore, personaggi, che con estrema finezza sa indagare i pensieri, i sogni, i sentimenti del suo protagonista.rnLa Pechino dei primi anni Trenta, con l'invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di Xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di risciò. La parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della città imperiale non sembrano incidere più di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome ""Cammello"". Ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, Xiangzi rincorre la fortuna. Ma nonostante il nome, che significa ""Fortunato"", la sorte non gli sarà amica: la volontà di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurrà all'ineluttabile sconfitta. -
I blues di Jack Kerouac
Voglio essere considerato un poeta jazz che suona un lungo blues durante una jam session una domenica pomeriggio.rnRomanzi dall'inconfondibile e rivoluzionaria prosa ritmata, come Sulla strada e I vagabondi del Dharma, non sarebbero mai nati senza la lunga consuetudine di Jack Kerouac con la poesia. Per tutta la vita, infatti, il profeta della beat generation riempì i suoi taccuini di versi dalle forme più disparate, dall'haiku giapponese classico o rivisitato alla prosa poetica di Vecchio Angelo Mezzanotte, dalle canzoni in forma libera alle filastrocche, dai salmi all'originalissimo ""blues poetico"" di Mexico City Blues. Questo volume riunisce l'intera produzione poetica di Kerouac, dai titoli più celebri - Mexico City Blues, La scrittura dell'eternità dorata, Il libro dei blues, Vecchio Angelo Mezzanotte, Il libro degli haiku - fino ai componimenti sparsi, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano. La dimensione musicale e jazzistica, come le profonde suggestioni culturali, sia occidentali sia orientali, di cui si nutrono i versi di Kerouac sono tematizzate dal ricco e sorprendente Glossario, ulteriore testimonianza della potenza di una voce artistica che, a detta di Allen Ginsberg, ha avuto «un'influenza poetica planetaria». -
Il rumore del mondo
L'ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone, il cui futuro soltanto a lui - conservatore di ferro - sembra stare a cuore. Tra i due si stabilisce un'imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon si intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo. Progressisti e conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla necessità di rispondere al cambiamento e lo fanno agendo - nell'economia, nel costume, nella morale, nella cultura. E l'Italia appare, vista da lontano (complici anime migranti come Anne, e il suo entourage femminile), vista come utopia e come sfida. -
Così parlò Bellavista. Napoli, amore e libertà
Un ""piccolo classico"" della letteratura partenopea che è anche una straordinaria rappresentazione della natura umana.rnSecondo don Gennaro Bellavista, professore partenopeo purosangue, troppe sono le banalità che si dicono e si scrivono su Napoli e sui suoi abitanti, sul suo mare e sul suo Vesuvio col pennacchio. La vita a Napoli è ben altra cosa. È un'arte sottile. «Solo a Napoli ognuno vive in un'inebriata dimenticanza di sé» scriveva Goethe, felicemente sorpreso. Ma non solo a Napoli, scrive Luciano De Crescenzo, il sorriso e il sentimento aiutano l'intelligenza nel mestiere di vivere, sempre seguendo l'infallibile ricetta del professor Bellavista, che «è pure abbastanza facile da ricordare: metà amore e metà libertà». -
Some of the Dharma
1953. On the Road, il libro destinato a cambiare la storia della letteratura e la vita di migliaia di persone nel mondo, langue sulle scrivanie di numerose redazioni. Mentre attende una risposta dai diversi editori a cui ha inviato il dattiloscritto, Jack Kerouac inizia a praticare e studiare il buddhismo; inizia anche a redigere una serie di note che desidera regalare all'amico Allen Ginsberg. Mano a mano che la sua pratica diventa più costante e l'esperienza più intensa, però, la semplice raccolta di appunti si trasforma in qualcosa di più. Il risultato è Some of the Dharma, una sorta di zibaldone nel quale, per tre anni, Kerouac ha riversato la sua intera vita, riunendo annotazioni, poesie, blues, haiku, conversazioni, preghiere, meditazioni, pagine di diario, abbozzi, storie, pensieri sulla scrittura, frammenti di lettere, epifanie e altro ancora. Il tutto composto graficamente alla macchina da scrivere con estrema cura, pagina per pagina, secondo schemi e incastri che questa edizione riproduce fedelmente. Mai tradotto finora in italiano, Some of the Dharma è un'opera illuminante, forse la più intima e rivelatrice del profeta del Beat; un libro unico, pieno di passione, leggerezza, umorismo e intuizione, ma anche dolore e lotta, che svela tutto il profondo sostrato spirituale della scrittura di Kerouac. -
Il principe. Testo originale e versione in italiano contemporaneo
Profondo, perfino inquietante, estremamente ""vero"": ""Il Principe"" di Machiavelli è un capolavoro del pensiero e della letteratura, un testo classico da leggere, rileggere, gustare nella sua prosa rapinosa e avvincente. Ma non sempre così comprensibile, come notava già Goffredo Parise nell'auspicare una ""traduzione"" del testo in italiano moderno. Questa edizione, che affianca alle parole del fiorentino la loro trasposizione in lingua corrente, ne rende fruibili gli altissimi contenuti, mostrando tutta l'attualità di un'arte del governare che è equilibrio tra gli antitetici condizionamenti della vita reale. -
Il segugio della morte
Una monaca belga che sente dentro di sé le voci di un'antica religione, una giovane ritardata posseduta dallo spirito di una cantante, una vecchia casa infestata dal fantasma di un bambino, una medium professionista che ha la sventura di suscitare l'interesse di una madre che ha appena perso un bambino... Agatha Christie era affascinata dall'occulto e visse in prima persona esperienze singolari e misteriose: questo volume raccoglie dodici fra i suoi più riusciti racconti sull'argomento, che coniugano la suspense e il brivido del giallo con una conoscenza approfondita della materia. -
Tragedia in tre atti
Anche dopo il suo ritiro a vita privata, sir Charles Cartwright, un tempo il re delle scene, resta un personaggio illustre. Durante uno dei suoi esclusivi ricevimenti, si verifica uno strano episodio: uno degli ospiti, un timido e pio pastore protestante, muore improvvisamente. Polizia e medico legale si trovano d'accordo nell'indicare, come causa del decesso, un infarto, e anche Poirot inizialmente non sospetta di nulla. Ma quando, poco dopo, un altro degli ospiti muore in circostanze molto simili, il celebre investigatore dovrà ricredersi. -
Il mondo è in pericolo
Victoria Jones è una ragazza speciale, ma il suo animo romantico e la sua voglia di avventure possono spingerla a buttarsi anche in imprese avventate. E quando conosce Edward, un affascinante giovanotto in partenza per Baghdad, in poche ore si ritrova catapultata dalle fredde nebbie londinesi alle esotiche atmosfere del Medio Oriente. Quello che però Victoria non si aspetta è di venire coinvolta in una tenebrosa storia di spionaggio internazionale che potrebbe addirittura cambiare i destini del mondo. -
Non c'è più scampo
In una località sperduta della Mesopotamia alcuni archeologi lavorano per riportare alla luce le rovine di un’antica città. Louise Leidner, la bellissima moglie del capo della missione archeologica, è ossessionata da oscure visioni. Quasi tutti i suoi compagni la considerano malata di nervi ma forse, nel passato della donna, si nasconde veramente qualcosa di terribile, qualcosa o qualcuno che vuole portare a termine una tremenda vendetta. La tensione sfocia infine in un orrendo delitto, che solo Poirot riuscirà a spiegare. -
Fuoco e sangue. Vol. 1
La storia della dinastia Targaryen, quando i draghi regnavano su Westerosrnrn Finalmente anche il grande mondo fantasy di George R.R. Martin ha il suo legendarium, un compendio inesauribile di episodi e dettagli che riecheggia Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien: un banchetto fastoso per tutti gli appassionati e un potente specchio delle grandezze e miserie della natura umana, nei bassifondi della carestia o assisa su un trono, nel fango d’una battaglia o sul dorso d’un drago. Il tutto impreziosito da splendide illustrazioni. -
Noi felici pochi
Il grande esordio di uno scrittore che non può esistere con la sua vera identità.rnrnrn«Se eravamo finiti in quel casino, la colpa era di Andrea. Era stato lui a mettersi alla guida da ubriaco. Lui a ignorare le mie richieste di fermarsi. Lui a tagliare le curve come un pazzo. Lui a farci finire fuori strada. Però, nonostante tutto, lo capivo... anche io ne avevo fatte, di cazzate... Stadio droga, risse: noi ne uscivamo sempre indenni. Eravamo dei privilegiati. Protetti da una speciale immuità, acquisita dalla nascita, che ci avrebbe condotto verso il successo a cui eravamo destinati.»rnTutte le persone di cui si parla nelle scene di violenza descritte in queste pagine sono state realmente aggredite e malmenate, in un passato così scabroso e delirante da non poter essere rievocato che in forma romanzata, in un libro che porta all'estremo l'autofiction letteraria italiana. Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della ""Romabene"", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano – con meticolosa e sistematica ferocia – atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso. Risse, aggressioni, pestaggi. Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all'inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani. Ragazzi legati da un vincolo d'amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un'estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l'auto esce di strada tra il Circeo e l'Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia. Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese – anni di vita condivisa – non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti. Pagine travolgenti. L'urlo di rabbia di ragazzi intrappolati nel silenzio di famiglie benestanti, tenute insieme da sorrisi di facciata. Anatomia di una generazione di psycopariolini. Una narrazione potente e maleducata che ha il coraggio di affrontare la violenza a viso aperto e di mostrare il rovescio delle cose: la meglio gioventù e i suoi peggiori istinti. La scrittura è netta, feroce, pulita, martellante. -
L' amore che ti meriti
Come può l'amore essere insieme la forza più creatrice e più distruttrice? Cosa siamo disposti a perdere per l'amore, cosa siamo disposti a mettere in gioco? È possibile che la completa felicità si riveli solo nella assoluta infelicità? A Ferrara, Alma e Maio, due fratelli adolescenti, vivono in una reciproca, incantata dipendenza. La loro famiglia è molto unita. La scuola è finita, l'estate inizia. Alma e Maio non lo sanno, di essere felici. Per Alma è un gioco quando propone al fratello di provare l'eroina. Una sola volta, l'ultima sera di libertà prima di raggiungere i genitori per le vacanze. Ma mentre lei passa indenne attraverso il veleno, Maio resta segnato. E un giorno scompare. Bologna, trent'anni dopo. Antonia che tutti chiamano Toni, è l'unica figlia di Alma. Vive con Leo, commissario di polizia conosciuto durante un sopralluogo per i gialli che scrive. Ignora tutto di Maio, la madre non le ha mai raccontato nulla: forse per proteggerla o forse troppo grande è il senso di colpa. Quando Alma viene a sapere che Antonia aspetta il suo primo figlio, non riesce più a mantenere il silenzio di cui si è fatta scudo. Toni si misura con una vertigine improvvisa: che cosa può fare di fronte a un segreto che ha cancellato ogni traccia del passato di sua madre, e quindi anche del proprio? Toni torna a Ferrara per cercare Maio. E nell'inchiesta su Maio si riflette il gioco delle generazioni, la cifra degli anni bui a cavallo tra Settanta e Ottanta, fino al destino stesso di Antonia. Come si fa a meritarsi l'amore?