Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7921-7940 di 10000 Articoli:
-
Kane. La saga
Kane porta il marchio dell'uomo maledetto: si narra che abbia strangolato suo fratello e da allora sia condannato da una divinità folle a vagare per il mondo senza pace, fino a quando sarà distrutto dalla stessa violenza che ha creato. Guerriero spietato e sottile tessitore di intrighi, vive da millenni passando di regno in regno, di avventura in avventura, senza posa. Personaggio complesso e sfaccettato, è uno dei più riusciti protagonisti del genere sword and sorcery. -
Il lavoro manuale come medicina dell'anima. Perché tornare a ripa...
Le attività pratiche sono ai margini del sistema scolastico e hanno decisamente smesso di accendere la nostra fantasia. I cosiddetti ""lavori di concetto"" ci sembrano più gratificanti sul piano sociale e intellettuale. Non è quasi mai vero, e Matthew Crawford capovolge proprio questa idea: l'evoluzione del lavoro d'ufficio, in realtà, ha trasformato i ""colletti bianchi"" in un esercito di frustrati esecutori di direttive altrui. E, soprattutto, li ha privati della possibilità di toccare con mano i benefici concreti della loro attività. All'opposto, i mestieri manuali offrono spazi di libertà e appagamento anche a livello intellettuale e partecipano in modo globale al nostro benessere. -
Tra tuoni e fulmini
A diciassette anni le gemelle Jack e Jill hanno capito come tornare nel loro mondo e sono state spedite alla Casa per Bambini Irrequieti di Eleanor West. Questa è la storia di quanto successo prima… Jacqueline è la figlia che tutte le madri vorrebbero: tranquilla, educata, sempre vestita come una principessa. Se la madre ogni tanto è un po' severa, è solo perché crescere la bambina perfetta richiede disciplina. Jillian è la figlia che tutti i padri vorrebbero: audace, avventurosa, pronta a tutto. Il padre avrebbe preferito un maschio, ma insomma, ci si adatta. A cinque anni le bambine capiscono che non ci si può fidare degli adulti. A dodici scendono delle scale impossibili e scoprono che un finto amore non prepara a vivere in un mondo magico pieno di scienziati pazzi, morte e scelte da compiere. E che il lieto fine non attende proprio tutti. -
Roma in bilico. Svolte e scenari alternativi di una storia millenaria
Cosa hanno in comune le mitiche vicende di Romolo, di Lucrezia e delle oche del Campidoglio, la precoce morte di Alessandro «il Grande», la titubanza di Annibale Barca dopo la clamorosa vittoria di Canne, la straordinaria vita di Gaio Giulio Cesare e il suo feroce assassinio, le decisive battaglie di Filippi, Azio, Teutoburgo, ponte Milvio e Adrianopoli? Si tratta di personaggi ed eventi, leggendari o reali, che hanno segnato vere e proprie svolte nella storia di Roma antica e che – per importanza e, spesso, imprevedibilità – hanno suggerito, già tra i contemporanei, interrogativi sui destini dell'uomo e del mondo, ispirando riflessioni ucroniche e controfattuali. Insomma, hanno generato quei famigerati «se» con i quali, ci è sempre stato insegnato, non bisognerebbe mai fare la storia. Ma quando a porseli sono uomini che la storia l'hanno fatta in prima persona, come Cesare, Napoleone o il generale Montgomery, o grandi intellettuali, quali Livio, Plutarco, Gibbon, Burckhardt o Toynbee, forse un'eccezione la meritano. Ne è convinto lo storico Luca Fezzi il quale, esplorando una dozzina di questi «se» – tutti rigorosamente «di autore» –, ci guida lungo il corso delle millenarie vicissitudini dell'Urbe, città «eterna» ma mai immobile, anzi, sempre «in bilico» tra scenari alternativi, spesso opposti. Potremo così chiederci se quanto avvenuto era già scritto, o se sussistevano invece, per Roma, altre possibilità e quali sarebbero state le eventuali conseguenze: per esempio, non nascere, non diventare repubblica, venire abbandonata per la vicina Veio, scontrarsi con Alessandro o soccombere ad Annibale, non conoscere le imprese di Cesare, le riforme di Augusto e di Costantino, resistere più a lungo alle pressioni dei popoli germanici. Con lo stesso spirito e grazie a una profonda conoscenza delle fonti, in questo percorso poco ortodosso ma assai intrigante tra momenti epocali della vicenda di Roma e del suo impero, l'autore ridà voce al controcanto delle narrazioni e testimonianze dissonanti, minoritarie, talvolta improbabili, eco lontane del perenne contrasto tra un passato irrevocabilmente unico e l'universo dei suoi infiniti ma irrealizzati possibili. -
Tra la terra e il cielo
«Quando consideriamo la storia» osserva lo storico Peter Frankopan «la maggior parte delle persone è in grado di indicare il nome dei grandi condottieri e delle principali battaglie del passato. Pochi invece conoscono le grandi tempeste, le inondazioni più devastanti, gli inverni più rigidi, le siccità più severe o il modo in cui questi fenomeni determinarono il fallimento dei raccolti, causarono pressioni a livello politico o favorirono la diffusione di malattie.» Eppure il clima e l'ambiente hanno ricoperto un ruolo centrale nel plasmare il corso dell'umanità. Integrare la storia umana con quella naturale è dunque di fondamentale importanza se vogliamo comprendere correttamente il mondo intorno a noi. In pagine frutto di un'approfondita quanto imponente ricerca, Frankopan non soltanto reinserisce il clima nel racconto del passato, mostrando dove, quando e come gli eventi climatici estremi, i modelli meteorologici a lungo termine e i cambiamenti climatici hanno avuto un profondo impatto sul mondo, ma ricostruisce anche «la millenaria storia dell'interazione umana con la natura, considerando in che modo la nostra specie ha sfruttato, modellato e deformato l'ambiente in base alla propria volontà, nel bene e nel male». Il risultato è una narrazione epica, che attraversa secoli e continenti ed espande gli orizzonti del nostro sguardo, tenendo conto di regioni e territori spesso relegati a un ruolo secondario, o finora interamente ignorati. Il nostro mondo è da sempre soggetto a trasformazioni, transizioni, cambiamenti: guardare indietro nel tempo è il modo migliore per affrontare problemi complessi e ricavare valide lezioni per affrontare le sfide attuali e future. -
Lo zen e l'estasi del giardinaggio
I testi di giardinaggio e orticoltura riguardano principalmente le piante: come ottenere frutti, come far sbocciare i fiori, come trasformare il giardino in un'opera d'arte. Lattuga e pomodori, rose e tulipani compaiono anche nel libro di Miki Sakamoto, ma qui non si trovano solo consigli su concimi e innaffiature: Lo zen e l'estasi del giardinaggio è piuttosto una raccolta di esperienze. I giapponesi lo chiamano niwayoku (da niwa = giardino, yoku = bagno, immersione): il lavoro in giardino, nell'orto o nel frutteto diventa l'occasione per rallentare, aspirare gli aromi del terreno e ottenere un profondo rilassamento, immergendosi nel mondo delle mani operose che accompagnano il nascere e il perire. Il risultato è una forma di meditazione attiva, che coglie nell'intimo l'effetto del proprio agire e diventa parte della filosofia di vita. Permeato di saggezza buddhista, il giardino diventa così un piccolo universo e soprattutto una fonte di forza che ci insegna a vivere in armonia con la natura e con noi stessi. -
Giochi funerari
Alessandro è sul letto di morte, nel palazzo reale di Babilonia. Attorno a lui, ormai incosciente, si affollano generali, satrapi, lontani parenti, mogli, già in competizione per il potere, le terre, le ricchezze. L'unico che desidera solo piangere in silenzio è Bagoa, il ragazzo persiano nascosto nell'ombra dell'alcova. È il 323 a.C. Alessandro lascia il più grande impero mai esistito, che si estende dall'Egitto alla Grecia all'India, ma non lascia eredi se non due figli non ancora nati e un fratellastro mezzo idiota. Nel vuoto di potere, le antiche lotte tribali e familiari della corte macedone riesplodono, ma ora i successori di Alessandro possono metterle in scena su un palcoscenico mondiale. Nessuno dei contendenti ha le doti necessarie a governare l'immenso regno e presto la meravigliosa creazione di Alessandro si sgretola. Non così la sua leggenda, destinata a conquistare luoghi fino allora solo favoleggiati e a connotare l'immaginario di tutto l'Occidente, e non solo. Nel capitolo conclusivo della trilogia, Mary Renault narra i convulsi eventi che seguirono la scomparsa del Macedone: quindici anni di feroci scontri segnati da assassini, guerre, tradimenti. -
Il caso dei fratelli siamesi
Stanchi e persi tra i boschi in una zona montuosa, l'investigatore Ellery Queen e suo padre, l'irascibile ispettore Richard, vengono sorpresi al calare del buio da un incendio che devasta la foresta. Trovano rifugio in una casa arroccata sulla cima di una montagna, isolata dal resto del mondo: è la dimora-laboratorio del dottor Xavier, un uomo geniale e in apparenza accogliente, che sembra però nascondere un oscuro segreto. La situazione, già di per sé inquietante, si vela di angoscia il mattino seguente quando il padrone di casa viene trovato morto: qualcuno gli ha sparato mentre faceva un solitario con le carte. Tra i misteriosi personaggi che abitano Arrow Head si cela dunque anche un assassino? I due Queen si accorgono ben presto di trovarsi di fronte a uno dei delitti più diabolici e perfetti mai concepiti da mente umana. Senza poter utilizzare i normali strumenti d'indagine, e sotto la costante minaccia delle fiamme, sono costretti a ricorrere solo alla logica e all'intelletto per smascherare alibi, scoprire moventi e interpretare prove, in una ridda di indizi, simboli, impronte psicologiche che trasformano la verità in un'immagine deformata e sempre duplice. Capolavoro del giallo dalle atmosfere gotiche che nulla hanno da invidiare al Frankenstein di Mary Shelley, Il caso dei fratelli siamesi ha aperto una nuova fase nella storia della letteratura poliziesca, introducendo una serie di elementi che si riveleranno quanto mai fecondi. -
La rivincita dei matti
Agnese, che tutti chiamano Steno, nell'estate del 1982 ha tredici anni. È l'estate magica in cui l'Italia di Paolo Rossi ed Enzo Bearzot vincerà i Mondiali di calcio contro la Germania Ovest. Ma è anche l'estate in cui lo zio Arturo Praz, detto Leggenda, si mette in testa di giocare la sua partita, raccogliendo i vecchi amici per sfidare, il giorno della finale, gli infermieri del manicomio. Già, perché Arturo, Bones, Mario, Bobi e tutti gli altri sono legati da un passato comune: sono ex pazienti del Collegio - è così che chiamano l'ospedale psichiatrico della città - e ne sono usciti grazie a un dottore rivoluzionario e gentile, uno che ha cambiato il mondo: Franco Basaglia. In sella alla Vespa dello zio, lanciata per le strade di una Trieste avvolgente e carica di fascino, Steno segue le incredibili avventure della squadra dei matti a cui, scopre a un certo punto, è legato anche il destino della Nazionale azzurra. Arturo e i suoi compagni cercheranno la loro rivincita, portando sul campo rabbia, paura, speranze e ogni scintilla della propria esistenza, per dimostrare che diverso e normale significano spesso la stessa identica cosa. Il romanzo ispirato e appassionante di un grande scrittore: un inno al valore della diversità, una storia popolata di personaggi indimenticabili che si muovono sul palcoscenico di una città magica. -
Cuore di ferro
Bologna, 1311. Un discepolo dello Studium trascina a notte fonda il cadavere di un uomo fino alla porta del suo maestro Mondino de' Liuzzi, medico e anatomista. L'uomo è stato ucciso in modo orrendo e nel torace, aperto con una sega, il cuore è stato trasformato in un blocco di ferro. Sedotto dalla possibilità di scoprire il segreto che ha consentito una simile trasmutazione, Mondino decide di aiutare il giovane che, proclamandosi innocente, gli rivela la sua vera identità. Il suo nome è Gerardo da Castelbretone e, come il suo confratello assassinato, è un cavaliere templare, che si è nascosto sotto i panni di studente di medicina. Per coprirlo, il medico è costretto a mentire all'inquisitore Uberto da Rimini, feroce accusatore dei Templari, che non tarda a bussare alla sua porta. Quando però un secondo cadavere viene ritrovato nelle stesse condizioni, Mondino e Gerardo capiscono che arrivare all'assassino prima dei domenicani è l'unica speranza che hanno per scagionarsi da qualsiasi accusa e sfuggire alle torture con cui, una volta arrestati, Uberto saprebbe far confessare loro anche ciò che non hanno mai commesso. -
Il libro dell'angelo
Venezia, maggio 1313. Mentre fervono i preparativi per la festa della Sensa, che culminerà con lo Sposalizio del Mare, l'acqua alta trascina in piazza San Marco i cadaveri di tre bambini crocifissi. Un anziano ebreo ingiustamente accusato dell'omicidio si toglie la vita in carcere, lasciando sul muro della cella una frase latina che non svela nulla. Ma allora perché si è dato la pena di scriverla con il sangue? La macabra scoperta sembra in qualche modo collegata al Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato secondo la leggenda dall'angelo Raziel a Noè che lo trascrisse su una tavoletta di zaffiro. Questo è il caso che Mondino de' Liuzzi, medico anatomista dello Studium di Bologna, è chiamato a risolvere a Venezia. Ma subito Mondino si scontra con il nobile che ha ordinato l'arresto dell'ebreo, con la donna che ama, con quella che ha amato e forse ama ancora e persino con il suo amico Gerardo. Il giovane, che aveva fatto parte dell'ordine dei Templari, si rifiuta di aiutarlo, perché anche lui ha una missione da compiere: mettere in salvo la mappa per raggiungere le misteriose terre australi al di là dell'oceano, di cui qualcuno ha trovato traccia nel Liber floridus di Lamberto di Saint-Omer. -
Il libro del nuovo sole
Nel mondo desolato di un semibarbarico, remotissimo futuro, tra le ombre di un nuovo Medioevo e gli archeologici residui di un passato che fu già radioso, si muove l'apprendista torturatore Severian, iniziato ai segreti di una casta che ammette come unici adepti i figli delle proprie vittime. Ma Severian commette un errore, imperdonabile: dimostra pietà per una condannata. È così che viene esiliato, lontano dalla Città Immortale, a vagare per terre sconosciute, meditando la riscossa contro l'Autarca. Ambientata in un universo apocalittico, labirintico, onirico, la saga del Nuovo Sole è un grande classico del dark fantasy, il capolavoro di uno degli ultimi grandi autori della fantascienza, paragonato per le sue doti letterarie a Melville e Proust. Curato da Massimo Scorsone, il volume comprende i romanzi L'ombra del torturatore, L'artiglio del conciliatore, La spada del littore, La cittadella dell'autarca e Tyarre del Nuovo Sole, oltre ai racconti inediti Il dio e l'uomo, Il gatto, La mappa, Il ragazzo che pescò il Sole, Imperi di fogliame e fiori, Il gracchio notturno e Dalla culla. -
L'amore da vecchia
In questi nuovi versi, vivaci e freschissimi, quasi con ironia a dispetto del titolo che li presenta, Vivian Lamarque torna ai lettori con un'opera ricca di impressioni e memoria, di vicende e presagi, che si susseguono come nelle scene di un ampio, libero film. Sono poesie in cui l'autrice si affaccia alle immagini del sempre più frequente insorgere del ricordo e all'apparire anche di volti familiari, riuscendo comunque a conservare intatta la propria vitale attitudine ad aprirsi all'incanto e agli spunti più vari dell'immaginazione. Lamarque ragiona poeticamente sul «fascino discreto degli amori non corrisposti», sull'idea dell'amore «inventato», propone narrazioni, in un'ampia, sorprendente mitologia personale che chiama a raccolta il grande cinema e grandi poeti (da Orazio e Virgilio, con riferimenti a Pascoli e Saba, Penna e Caproni). Si esprime coinvolgendo una realtà animale e vegetale, o la città con i suoi riti anche quotidiani, e poi luoghi di mare, viaggi, ricognizioni sensibilissime in uno spazio/tempo autobiografico. Introduce, con il garbo che le è consueto, pensieri sul senso stesso e sulla natura della poesia in un percorso di consapevolezza nel cuore dell'esperienza. Ma è ben presente, in L'amore da vecchia , un generale senso di provvisorietà del vivere, che porta in sé la coscienza pervasiva del futuro, inevitabile nulla, del non esserci più, fino al momento del nostro «ultimo pensiero». E a tutto questo si aggiunge, nell'età dell'inverno, di cui l'autrice sente il progredire, l'attenzione al presente, con le sue nuove, impreviste minacce. Lamarque muove i suoi passi con una felice varietà di soluzioni espressive, passando da componimenti fittamente prosastici ad altri più sottilmente e sempre incisivamente scanditi, conservando gli accenti di raffinato tono colloquiale in cui si manifesta un lirico senso di pacata e umanissima saggezza. -
L' Incal finale. Ediz. integrale
Giunge alla sua spettacolare conclusione la saga di fantascienza più famosa della Nona arte. La scrittura visionaria di Jodorowsky torna nel mondo mitologico creato con Moebius per l'ultima avventura del detective di classe R John Difool, impegnato di nuovo a salvare l'universo, questa volta contro un virus onnivoro. Oltre a L'Incal finale, a opera di Jodorowsky e Landrönn, questo volume contiene l'incompiuto Dopo l'Incal, disegnato da Moebius. -
Meravigliosa
Ci sono due cose che tutti sanno di Alexander Ridgely: primo, è il duca di Ashbourne, uno dei migliori partiti d'Inghilterra; secondo, non ha alcuna intenzione di accasarsi. Almeno fino a quando il destino non pone sulla sua strada una giovane americana, intelligente, simpatica, coraggiosa e di grandi ideali. Tutto ciò che Alexander non si sarebbe mai aspettato di trovare in una donna. Peccato che sia solo una sguattera, del tutto inadeguata a diventare una lady. A meno che… Emma Dunster, ereditiera americana, teme di vedersi presto circondata da giovanotti inglesi che chiedono la sua mano, e l'idea la infastidisce parecchio: ha accettato di partecipare a una Stagione a Londra, certo, ma ciò non significa che sia disposta a sposare uno di quei bellimbusti. In ansia per il debutto, desidera un ultimo momento di tranquillo anonimato e così esce dalla casa del cugino vestita come una servetta. Non avrebbe mai immaginato che di lì a poco si sarebbe ritrovata stretta tra le braccia di un duca pericolosamente affascinante, né che lui avrebbe reagito male scoprendo la sua vera identità. Ma l'amore autentico è capace di sbocciare all'improvviso, e di sciogliere anche i cuori più impietriti. -
Platone, c'ho l'ansia. 8 filosofi per trovare il tuo posto nel mondo
Questo libro è per chi si sente fuori posto o, come si dice in greco, 'atopos'. Pare che uno dei primi a essere definito così sia stato Socrate, giudicato troppo strano, a volte anche fastidioso. Dopo di lui, tutti i filosofi vennero considerati 'atopoi'. Le loro vite erano tormentate dalla ricerca di qualcosa che continuava a sfuggire e osservavano il mondo dall'esterno, senza farne mai davvero parte. Chi si sente fuori posto prova ogni giorno il doloroso desiderio di trovare un luogo da chiamare casa e vive la vita col fiato sospeso, sperando di riuscire un giorno a respirare. Viaggia per trovare il suo posto nel mondo, ma la strada sembra non avere mai fine e, nei momenti bui, si chiede se davvero esista un luogo in cui potrà essere se stesso. Si sente diverso dagli altri ma, nel contempo, teme di non avere niente di speciale. A volte il peso che gli opprime il petto può essere tanto forte da fargli credere che valga la pena di rinunciare a una parte di sé pur di sentirsi a proprio agio con gli altri, a volte invece fa di tutto per rimanere fedele a se stesso e si arrabbia con un mondo che sembra essere piatto, banale e crudele. È una guerra difficile da vincere, se si combatte da soli. In ""Platone c'ho l'ansia"" Benedetta Santini ci svela con chiarezza e semplicità i pensieri complessi e le vite complicate di otto grandi filosofi, in un percorso di crescita psicologica che aiuta il lettore a trovare esempi e strumenti per superare le difficoltà che a volte ingabbiano le nostre vite: sapersi perdonare, trovare la felicità, superare l'ansia del giudizio altrui, imparare a fare una scelta… Da Platone a Nietzsche, da Socrate a Schopenhauer, otto storie di 'atopoi' che dovettero lottare contro uomini potenti, contro delusioni, abbandoni e anche contro se stessi. Il loro modo di pensare atipico, causa della emarginazione, fu proprio la loro salvezza. Sono filosofi, ma soprattutto persone che hanno trovato un posto nel mondo e, oggi, possono aiutarci a trovare il nostro. -
Treno di notte per Lisbona
Un incontro fortuito, una donna sconosciuta, una lingua misteriosa. Basta una parola in portoghese a dare un suono all'inquietudine che da tempo agita Raimond Gregorius, compassato insegnante svizzero di lingue morte. Il professore si ritrova così su un treno diretto a Lisbona, sulle tracce dell'enigmatico scrittore Amadeu Ignacio de Almeida Prado. Nella capitale lusitana scoprirà una vicenda che lo obbligherà a confrontarsi con le contraddizioni degli affetti e gli orrori della Storia. -
Il Regno degli errori
La principessa Lichene soffre di uno strano malessere, ma nessuno sa a cosa sia dovuto. I suoi premurosi genitori le stanno vicino più che mai anticipando ogni sua necessità, ma la piccola è sempre più triste. Secondo il Saggio di corte un motivo c'è: Lichene vuole crescere libera e ha una voglia matta di esplorare il mondo da sola anche a rischio di sbagliare, perché sbagliando s'impara e si diventa grandi! -
La Costituzione attraverso le donne e gli uomini che l'hanno fatta
La vita di Sandro Pertini spesa a combattere per la libertà, la pace, la giustizia. Le battaglie di Lina Merlin, Adele Bei, Teresa Noce per l'emancipazione femminile. La centralità data al lavoro da Giorgio La Pira. La regia di Giuseppe Dossetti per bilanciare l'eccezionale peso della Chiesa in un Paese laico. La parità dei diritti di tutti gli esseri umani rivendicata da Elettra Pollastrini... Mentre nel 1946 gli uomini e le donne della Costituente danno forma agli articoli che compongono la nostra Costituzione, nelle loro orecchie si avverte l'eco delle voci di straordinari pensatori del passato come Machiavelli e Cattaneo, e nelle loro mani si intravede un testimone che passa a personaggi più recenti, come Rita Levi-Montalcini, Franca Viola e Primo Levi, per arrivare fino a noi. Perché a nostra volta si protegga e mantenga viva l'eredità di libertà, uguaglianza, diritti che ci è stata consegnata. Dai fatti che hanno portato alla nascita della Costituzione, passando attraverso i suoi dodici principi fondamentali e i temi essenziali, un libro sugli uomini e le donne che hanno tradotto in gesti concreti i principi di libertà e dignità della nostra Carta. -
Storia della Russia. Storia e potere da Vladimir il Grande e Vlad...
In epoca sovietica, quando il comunismo sembrava un destino indiscutibile e la storia veniva modificata perché riflettesse quel fine, circolava una battuta: «La Russia è un paese con un futuro certo; è soltanto il passato a essere imprevedibile». Ogni nazione ha infatti i propri miti fondativi, periodicamente soggetti ad aggiornamenti e rielaborazioni. Ma nessuna come la Russia ha reinventato tanto spesso il proprio passato, nell'incessante sforzo di adeguarlo alle vicissitudini delle ideologie dominanti. In Russia, osserva Figes, «la storia è politica». Dalla fondazione della Rus' di Kiev, nel I millennio, all'era di Putin, passando per i campi di battaglia e le corti di Ivan il Terribile, Pietro il Grande, Caterina II e Nicola II, gli anni del totalitarismo e la perestrojka , l'autore esamina in queste pagine tanto i personaggi e gli eventi che hanno segnato la storia russa quanto le idee che ne hanno plasmato le azioni. E ripercorre lo sviluppo storico di quei miti e temi ricorrenti che, fin dalle sue origini nelle cronache medievali, ne hanno caratterizzato il racconto: Mosca come «Terza Roma» e il suo ruolo come salvatrice del cristianesimo e della civiltà; la tendenza imperiale verso una forma di governo autocratica; la ricerca da parte del popolo di uno zar santo e paterno, dispensatore di verità e giustizia, che avrebbe dato poi origine al culto di Lenin e di Stalin; l'etica del sacrificio radicata nel concetto di «anima russa»; l'utopia rivoluzionaria di costruire il cielo sulla terra. Così, sia che descriva l'incoronazione di uno zar in una cattedrale a lume di candela, l'epica resistenza alle invasioni di Napoleone e Hitler o l'assalto bolscevico al Palazzo d'Inverno nell'ottobre del 1917, Figes mostra le profonde continuità strutturali insite nella narrazione del proprio passato da parte dei russi. Il modo in cui la Russia è giunta a raccontare - e a reinventare nel corso del tempo - la propria vicenda millenaria, è infatti un aspetto fondante della sua cultura, delle sue convinzioni, della sua visione, e imprescindibile per una comprensione informata della Russia odierna.