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Disegnare e dipingere il paesaggio nel Settecento. Teorie e model...
Tra Sei e Settecento la riflessione critica nelle fonti storico-artistiche dedicò uno spazio crescente all'analisi del tema del paesaggio, che la teoria umanistica aveva confinato nel ruolo di corollario della pittura di storia. La forza propulsiva delle nuove idee, espresse soprattutto dagli scritti di Roger de Piles, contribuì all'affermazione di una visione della natura fondata sullo studio dei valori di luce e atmosfera osservati dal vero e la pittura di paesaggio conquistò un ruolo paritario rispetto agli altri generi, divenendo materia di routine nella formazione dei giovani pensionnaires dell'Accademia di Francia a Roma. Sperimentando il piacere di disegnare e dipingere dal vero, gli artisti d'Oltralpe riscoprirono l'affascinante varietà del paesaggio italiano, non solo nei luoghi più celebri come Roma e i suoi dintorni. Se Claude-Joseph Vernet definì il metodo pittorico per rendere la mutevolezza dei fenomeni naturali nei diversi momenti della giornata, condizionando con la sua visione innovativa intere generazioni di artisti di ogni nazionalità, altri pittori stranieri come Richard Wilson, Joshua Reynolds o Jacob Philipp Hackert, viaggiarono nel cuore dell'Italia alla ricerca di scenari più nascosti, restituendone nei loro sketchbooks e album la bellezza solitaria e segreta. -
«Crociata». Storia di un'ideologia dalla Rivoluzione francese a B...
Il richiamo alla ""crociata"" è prepotentemente riemerso nel dibattito politico e culturale dell'Occidente in seguito al terrorismo islamista. Perché, da tempo finite le spedizioni militari per la liberazione della Terrasanta, ritorna questa categoria? Per alcuni la sacralizzazione della violenza è elemento costitutivo della nostra civiltà. Per altri ogni ""crociata"" ha caratteri determinati dalle specifiche e irripetibili contingenze in cui si produce. Il libro fornisce una risposta diversa. La suggerisce una puntuale ricostruzione delle tappe che dalla Rivoluzione francese a papa Francesco hanno posto il richiamo alla crociata al centro dei momenti nodali della storia contemporanea. Dipanando il vario intreccio della politicizzazione del religioso con la sacralizzazione del politico che caratterizza quelle vicende, si coglie infatti come i profondi mutamenti semantici nell'uso della categoria si inseriscono all'interno di una continuità di cui la cultura cattolica, almeno fino a Bergoglio, si è fatta garante. -
Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze. Nuo...
Questa storia dell’estetica occidentale, la più completa disponibile in lingua italiana, dal solido impianto storico-critico e ricca di informazioni, è destinata agli studenti delle università e delle accademie, agli insegnanti e a un pubblico colto in genere. Si presenta ora in una versione radicalmente rinnovata, alla quale hanno collaborato giovani e affermati studiosi come Andrea Mecacci e Mariagrazia Portera. Il primo con nuove significative voci novecentesche della riflessione estetica (da Michelstaedter a Gramsci, da Ortega y Gasset a María Zambrano, da Dorfles a Bense) e con filoni del dibattito contemporaneo, come la Everyday Aesthetics. La seconda con voci significative dell’estetica moderna (da Hogarth ad Alison per il Settecento; da Marx ed Engels a Emerson e Thoreau per l’Ottocento) e contemporanea (con un articolato aggiornamento sulle nuove frontiere della ricerca estetica nell’ambito delle neuroscienze, delle scienze cognitive e della psicobiologia). -
Storia del teatro greco
Il teatro occidentale nasce in Grecia, e subito tocca vertici di eccezionale altezza. Il V secolo a.C. vede sulla scena di Atene Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane, e in età successiva fiorirà il genio di Menandro: maestri di drammaturgia ma al tempo stesso autori capaci di fare delle loro opere un formidabile veicolo di diffusione di idee e di riflessioni critiche intorno ai valori etici, politico-sociali e religiosi posti a fondamento della vita dell’individuo e della polis. Accanto a essi la tradizione ci documenta l’esistenza di una miriade di altri poeti drammatici della cui produzione rimangono solo titoli e frammenti, a testimonianza della straordinaria popolarità degli spettacoli nel mondo greco. Di questo complesso universo il volume ricostruisce la trama soffermandosi sui singoli autori, le loro opere, i vari generi, i luoghi e le forme di rappresentazione. Ciascuno dei contributi si focalizza su un tema o su uno specifico genere teatrale: il teatro ad Atene (A. M. Belardinelli), il ditirambo (B. Zimmermann), la tragedia (P. Mureddu), il dramma satiresco (M. Di Marco), la commedia antica (M. Napolitano), la commedia di mezzo (L. Bruzzese), la commedia nuova (L. Bruzzese), il teatro fuori d’Atene (L. Di Giuseppe), il mimo (M. Sonnino), la “fortuna” del personaggio tragico di Medea (E. Rossi Linguanti). Infine, si offre una puntuale sintesi degli intrecci dei drammi pervenutici per intero (V. Zanusso). -
Didattiche della comprensione del testo. Metodi e strumenti per l...
In Italia, dove persistono scarsa affezione alla lettura e diffuse difficoltà nel capire i testi, le iniziative di promozione della lettura ignorano spesso la dimensione della comprensione. Da molti decenni invece la ricerca internazionale ha sperimentato curricoli e strategie per potenziare la capacità di capire i testi e, dunque, di studiare e leggere efficacemente. Tra questi, alcuni mettono al centro le difficoltà tipiche dei testi scritti e stimolano le abilità di lettura/comprensione, in primis quella inferenziale; altri, come il Reciprocal Teaching, promuovono soprattutto un atteggiamento strategico o metacognitivo dei lettori. Tutti richiedono consapevolezza dei processi cognitivi coinvolti e una progettazione didattica mirata. Il volume, dopo aver delineato i principali processi cognitivi implicati nella comprensione dei testi, illustra alcune di tali strategie e ne esemplifica aspetti e strumenti concretamente utilizzabili nelle pratiche didattiche degli insegnanti, come le domande, il lavoro in gruppo o in coppia, la scansione del tempo. -
De Amicis in Russia. La ricezione nel sistema scolastico zarista ...
Il volume offre una ricostruzione inedita della circolazione in Russia delle opere di Edmondo De Amicis, avvenuta prevalentemente fra il 1889 e il 1918, benché si osservino traduzioni di Cuore fino al secondo dopoguerra e a tempi più recenti. De Amicis è stato il più tradotto degli autori italiani in questo paese e la sua influenza è stata immediata, sorprendente e di lunga durata. La fortuna delle sue opere si spiega con il fatto che offrivano modelli educativi per l'avvento di ""una scuola nuova"", costituendo anche una fonte dalla quale trarre ispirazione per l'alfabetizzazione degli adulti e, più in generale, per l'educazione politica e patriottica delle nuove generazioni. Tra i letterati che trovarono una particolare affinità con l'opera dello scrittore italiano vi furono la traduttrice e scrittrice per l'infanzia Anna Ul'janova-Elizarova, sorella di Lenin; lo scrittore ed editore, seguace della filosofia tolstoiana, Ivan Gorbunov-Posadov; il poeta futurista Vladimir Majakovskij e lo scrittore e giornalista Valentin Kataev, interprete dell'estetica del realismo socialista. Sulla scorta di un'accurata ricostruzione bibliografica, di fonti originali e di un'aggiornata riflessione storiografica - che si avvale di una pluralità di metodologie di ricerca - l'autrice presenta al lettore un vero e proprio fenomeno di ""trasferimento culturale"" tra Italia e Russia nell'arco di un secolo, che intreccia la ricezione dell'opera deamicisiana con la narrazione della storia della scuola zarista. -
Italia ribelle. Sommosse popolari e rivolte militari nel 1920
Il 1920 è un anno di svolta nella storia del primo dopoguerra italiano. Scandito dalle agitazioni nelle campagne, dall'occupazione delle fabbriche, dalle elezioni amministrative e dall'avvio dell'offensiva fascista, costituisce la conclusione di un ciclo di rivolte e proteste che era iniziato nel 1917. Le ribellioni, le barricate e gli assalti ai carabinieri e alle guardie regie della primavera-estate del 1920 rappresentano un punto di osservazione privilegiato per comprendere le forme più radicali della violenza popolare che precedono l'ascesa squadrista. Qual è la genealogia della violenza popolare? Che cos'è il ""massimalismo""? La categoria della ""brutalizzazione della politica"" è utile alla comprensione del primo dopoguerra italiano? Per rispondere a questi interrogativi, il libro si sofferma in particolare sui tumulti di Viareggio - scaturiti dall'uccisione, per mano di un carabiniere, di un guardalinee durante il tafferuglio nato al termine di una partita di calcio -, sulla rivolta di Ancona e più in generale sul movimento popolare contro la spedizione militare in Albania. Ricostruendo le pratiche politiche, le ideologie, le relazioni sociali e i linguaggi di queste sommosse e rivolte, Italia ribelle fornisce un contributo inedito allo studio della violenza popolare proponendo uno scavo analitico delle culture repressive che hanno caratterizzato gli apparati dello Stato liberale. -
Rembrandt. Un artista nell'Europa del Seicento
Rembrandt Harmenszoon van Rijn è uno degli artisti più amati di tutti i tempi e il suo mito, cresciuto fra Ottocento e Novecento, di fatto non è mai tramontato. Il libro ricostruisce in modo approfondito, e aggiornato sulla base della più recente bibliografia, la sua lunga attività e, attraverso un'analisi ravvicinata delle opere - dipinti, incisioni e disegni -, fa emergere tutta l'originalità di questo grande pittore. Rembrandt ha saputo dar vita a un linguaggio artistico straordinario, in cui il dialogo con la grande tradizione del Rinascimento - soprattutto italiano, ma non solo - si unisce a una nuova sensibilità per l'osservazione della natura. Geniale sperimentatore, sempre alla ricerca di soluzioni tecniche originali, ha creato capolavori universali, come la Ronda di notte, la Danae e i molti autoritratti. Il volume segue la carriera dell'artista dal periodo giovanile a Leida, attraverso i ""ruggenti"" anni Trenta ad Amsterdam, sino alle vicende della cosiddetta bancarotta del 1656, offrendo un'immagine di Rembrandt in parte nuova e, forse, anche inaspettata. -
Storia dell'italiano scritto. Vol. 5: Testualità.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. A cinquant'anni dall'introduzione della linguistica del testo nel panorama degli studi italiani, i saggi raccolti in questo quinto volume rappresentano la prima sistematica applicazione di quel punto di vista ai testi del passato. Appaiono così evidenti le modificazioni che nel corso dei secoli hanno avuto alcuni dispositivi testuali (i coesivi, i connettivi, la deissi) e il progressivo evolvere di dimensioni come quella dialogica o intertestuale nel lungo percorso dai primi manoscritti fino alla testualità digitale. -
Storia dell'italiano scritto. Vol. 6: Pratiche di scrittura.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Come si è diffuso, nel corso del tempo, l'italiano scritto? Quali supporti sono stati usati per trasmetterlo? Che tipo di lingua troviamo nelle testimonianze autografe dei grandi autori? A queste e altre domande intende rispondere l'ultimo volume della Storia dell'italiano scritto: una riflessione a più voci sulla componente primaria e materiale della scrittura che ha caratterizzato gli oltre dieci secoli di storia della nostra lingua. -
«Ulisse» di James Joyce. Guida alla lettura
Leggere Ulisse è un'esperienza unica. Arrivare alla fine di quella che tanti considerano la più grande opera di prosa mai scritta in lingua inglese è un'impresa notevole: è come compiere un'odissea. Richiede pazienza, fantasia, umiltà, coraggio, forza mentale, tempo e, soprattutto, un forte senso dell'umorismo. Siamo tutti in qualche modo impreparati e sprovveduti davanti al testo di Joyce, ma possiamo sfruttare le nostre conoscenze - linguistiche, musicali, culturali, storiche - e le nostre esperienze personali per trovare una chiave d'accesso. Il volume aiuta a orientarsi nel romanzo offrendo un'introduzione dettagliata e una lettura complessa di ciascuno dei suoi 18 episodi e dei personaggi principali, ritraendone l'ampio contesto storico e culturale irlandese ed europeo, e analizzandone lo stile e le tecniche di scrittura. -
L' italiano del diritto
Il volume affronta alcuni aspetti del linguaggio giuridico italiano. Dopo un capitolo preliminare con alcune riflessioni sulla stretta contiguità tra lingua e diritto, si disegna una breve storia del linguaggio giuridico italiano dal X secolo a oggi attraverso alcuni momenti e testi esemplari; si forniscono poi un profilo dei tratti linguistici più caratterizzanti dalla morfo-sintassi alla testualità e una presentazione delle diverse tipologie di opere giuridiche odierne, con una ricca scelta di brani commentati che include anche testi per la divulgazione e destinati al web. Chiudono il libro un capitolo dedicato all'italiano giuridico fuori d'Italia (Confederazione svizzera e Unione Europea) e un poscritto su lingua, diritto e istruzione. -
Gli adolescenti e la Rete. Nuova ediz.
Riusciamo oggi a comprendere l'iGeneration? Siamo in grado di impostare una corretta educazione digitale che possa aiutare i ragazzi a utilizzare i device in modo responsabile, critico e consapevole? Di fronte alla velocità con la quale evolve la tecnologia e cambiano gli ambienti di relazione, di gioco, di intimità, di apprendimento, le scienze psicologiche possono offrire punti di riferimento che permettono di affrontare con resilienza lo svincolo adolescenziale, oggi profondamente ristrutturato in chiave digitale. Il volume, in una nuova edizione aggiornata, fornisce un maneggevole strumento teorico e operativo per capire le dinamiche mentali degli adolescenti sottese al loro rapporto con la multimedialità dando ampio spazio ai vissuti emotivi riportati da loro stessi. -
Didattica speciale per l'educatore socio-pedagogico
La figura dell'educatore socio-pedagogico, delineata dalla nuova normativa entrata in vigore all'inizio del 2018, si caratterizza come quella di un professionista in grado di operare a supporto della crescita, dell'affermazione, della piena inclusione e della qualità della vita di tutte le persone nei molteplici contesti che frequentano, in una prospettiva di lifelong learning. Inclusione, qualità della vita e contesti sono appunto le parole chiave del volume, che analizza il ruolo decisivo dell'educatore in un ambito prioritario nel quale può esprimersi la sua professionalità: il supporto alle persone in situazione di disabilità attraverso una didattica speciale di qualità. La didattica speciale, infatti, non si esaurisce nell'ambiente scolastico, ma attraversa tutti i contesti e li innerva di azioni finalizzate alla promozione del benessere di tutti e di ciascuno. Perciò il libro, con un approccio molto operativo e ricco di esemplificazioni, propone un percorso che si snoda nei diversi ambienti di vita della persona con disabilità: dal nido alla scuola; dal lavoro agli spazi del tempo libero e al mondo dei servizi. Il racconto di alcune storie significative, poi, aiuta a mantenere il filo del discorso ben ancorato alla realtà. -
Orizzonti della linguistica. Grammatica, tipologia, mutamento
Il libro colloca la frase al centro della trattazione, integrando grammatica, tipologia e mutamento. Dopo la descrizione dell'interazione tra le strutture sintattiche della frase e un sistema indipendente di strutture concettuali nella costruzione dei significati complessi, la parte del volume dedicata alla grammatica mette a punto i criteri di identificazione delle classi di parole; quella dedicata al lessico ne evidenzia poi le strutture formali, i contenuti concettuali e la dimensione relazionale. L'analisi tipologica, integrata nella descrizione grammaticale, sposta l'attenzione dalle strutture specifiche di una lingua ai compiti funzionali comuni che rendono confrontabili soluzioni grammaticali diverse nelle lingue del mondo. Lo studio del mutamento inserisce queste prospettive nella dimensione della storia, mettendo in luce la necessità di considerare lo spazio della frase come il luogo potenziale di cambiamenti che coinvolgono diversi livelli di analisi del linguaggio e sottolineando le potenzialità connesse a questo approccio. -
Alla conquista della modernità. L'urbanistica nella storia d'Ital...
Il volume ripercorre cinquant'anni di urbanistica in Italia, incrociandola con l'insieme delle altre storie che hanno attraversato il paese: le vicende politiche e istituzionali, i cambiamenti dell'economia e della società, le evoluzioni della cultura e del sistema amministrativo. L'ipotesi della ricerca è che i diversi eventi, nelle loro relazioni reciproche ed effetti cumulativi, producano conseguenze significative riguardo alla maniera d'intendere e praticare l'urbanistica, oltre che nei modi di percepirla socialmente e istituzionalmente. E viceversa, che l'urbanistica abbia potuto esercitare una certa influenza sul dispiegarsi della storia italiana. Una ricerca che arriva ai giorni nostri, sollevando questioni a cui sarà il tempo a dare nuove risposte, anche alla luce delle conseguenze indotte dalla catastrofica pandemia di Covid-19. In particolare, si dovrà affrontare la nuova questione urbana che sta emergendo e al tempo stesso predisporre le condizioni economiche, sociali, ambientali e culturali più adatte per rilanciare un processo di modernizzazione di un'Italia da tempo in crisi. -
Poesie italiane del Novecento. Nove esercizi di lettura
La lettura critica di una poesia è una pratica che rifugge da un rigido impianto teorico per affidarsi a un dispositivo metodologico snello, che va continuamente ridiscusso. Il lettore deve cioè trovare ogni volta il punto di equilibrio tra le proprie istanze conoscitive e l'integrità del testo come oggetto storico a sé stante. Solo così l'analisi può diventare insieme un'esperienza di conoscenza e di godimento. A partire da tali presupposti, dopo un'introduzione che inquadra le dinamiche fondamentali su cui si articola questo genere critico, il volume propone nove letture di poesie - da Montale e Saba a Bertolucci, da Luzi a Sereni, da Betocchi a Raboni e Italo Testa - che attraversano e, con l'ultimo, superano il Novecento. La prospettiva critica è attenta al dato formale e tematico nel contesto di un interesse che però non è puramente descrittivo ma finalizzato all'interpretazione complessiva del singolo testo e, insieme, del suo autore. Rivolgendosi a un lettore di poesia attento e curioso, anche non specialistico, questi esercizi hanno l'ambizione di proporsi come modello di lettura per altri componimenti e per altri autori. -
Protagoniste alle origini della Repubblica. Scrittrici, editrici,...
I saggi raccolti nel volume presentano prospettive nuove e declinazioni diverse del protagonismo delle intellettuali italiane nella costruzione di una nuova cultura democratica. Un'indagine che attraversa il partecipato impegno di tredici autrici (Aleramo, Banti, Bellonci, Cialente, de Céspedes, Ginzburg, Manzini, Masino, Morante, Ortese, Romano, Viganò, Zangrandi) dalla fase in cui ha origine la progettazione della Re- pubblica (1943) ai suoi primi dieci anni di vita (1956). Le protagoniste sono figlie dei silenzi inquieti e contraddittori della storia e madri della nuova letteratura resistenziale e repubblicana. Vivono la gestazione della Resistenza come un'attesa; la nascita della Costituzione con un gesto civile, il suffragio universale che spezza la catena del doloroso silenzio politico con una particolare e sottile forma di libertà emotiva e storica; la crescita della nuova Repubblica attraverso un intenso sguardo politico della letteratura. Trasversali fra politica, letteratura, giornalismo, editoria e cinema, tutte affidano alle scritture, private e pubbliche, le trame di un'esistenza intima e collettiva che le dispone al centro della storia e ci interroga, oggi, sul senso della nostra stessa storia. -
Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi
Quale fu il rapporto di Gesù con il Battista? Il movimento di Gesù era una filiazione di quello di Giovanni o un’iniziativa autonoma? Gesù fu semplicemente un discepolo del Battista oppure seppe interpretare richieste ed esigenze che andavano oltre la rinascita dall’acqua del Giordano? Nel libro si sostiene che i due leader siano tra quegli innovatori che compaiono in brevi periodi creativi di accelerazione storica. Essi rispondevano alla crisi endemica dovuta all’occupazione romana che da circa ottant’anni aveva privato gli ebrei di un proprio regno. Letti in prospettiva antropologica e sociale, i vangeli ci restituiscono la visione che il Battista e Gesù avevano della crisi della società del tempo, segnata da fragilità, bisogni insoddisfatti, ingiustizia, indebitamento cronico. Inoltre, pur influenzato dal Battista, Gesù aveva prospettive differenti. Strinse rapporti con gli strati poveri dei villaggi. Sognava un futuro libero da malattia e indigenza. Ricorrendo ai grandi miti del giudizio universale e del regno di Dio, il Battista e Gesù entusiasmarono le folle, provocarono la reazione del potere politico che li mise a morte. Continuarono però a incidere in modo innovativo sulla vita reale della gente di allora e delle epoche successive. -
Come l'acqua e il sangue. Le origini medievali del pensiero economico
Il modo di ragionare economico moderno e contemporaneo, indipendentemente dalle dottrine e dalle teorie economiche, fa uso di metafore, similitudini e analogie molto antiche. Si pensa di solito che il denaro scorra nel Corpo economico della società come il sangue nel corpo umano, che la ricchezza debba fluire ed essere distribuita come l'acqua che fertilizza la terra. Soprattutto la rappresentazione della circolazione ininterrotta pervade il pensiero e la ragione economica moderna: quella degli economisti ma anche quella comune e quotidiana. Questo sistema di immagini, proveniente da un Medioevo solo in apparenza lontano, determina molta parte della sostanza concettuale del pensiero e del pensare economico attuali. E lo si ritrova sia in autori e testi in apparenza molto distanti fra loro per collocazione ideologica e politica, sia nella logica economica di tutti i giorni. È così che molti aspetti del ragionare economico e politico medievale, dalla giustificazione in termini naturali delle disuguaglianze alla rappresentazione dell'organizzazione sociale in quanto gerarchia naturale, sono entrati a far parte della razionalità economica moderna.