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Le lingue extraeuropee: Asia e Africa
Il volume descrive le principali componenti del quadro linguistico di due macroaree del mondo: lo spazio tra Europa ed Asia (con riferimento alle lingue indoeuropee dell'Asia, alle lingue caucasiche, paleosiberiane, uralo-altaiche, dravidiche, austro-asiatiche, tai, sino-tibetane, al giapponese e al coreano) e lo spazio tra Asia ed Africa (con riferimento alle lingue afro-asiatiche, o camito-semitiche, e alle lingue dell'Africa nera). La prospettiva che accomuna i saggi, redatti da autorevoli studiosi, prevede un'integrazione tra le dimensioni geo-linguistica, storico-linguistica e tipologico-linguistica, allo scopo di far luce sia sull'attuale distribuzione delle lingue nelle aree esaminate sia sulle vicende che ne hanno determinato assetto e caratteristiche strutturali. -
Gli dèi di Omero. Politeismo e poesia nella Grecia antica
Gli dèi di Omero non sono semplici personaggi letterari, ma complesse e straordinarie costruzioni poetiche che danno corpo e parola alle divinità onorate dai Greci. Il libro è un'indagine a più voci volta a delineare i tratti specifici del politeismo omerico e le particolarità della rappresentazione del divino così come emergono dai poemi. Nei nove capitoli in cui si articola il volume, una particolare attenzione è dedicata all'intreccio narrativo, che vede gli dèi dell'Olimpo interagire con le creature mortali e influenzare il loro destino, nonché alla struttura stessa del mondo divino, con il suo funzionamento e le sue tensioni, e alla religione vissuta dai protagonisti, attraverso l'analisi di riti, luoghi e attori del culto. Nel restaurare una lettura integrale dei poemi omerici, si esaminano le forme mutevoli degli dèi, le loro strategie tra l'Olimpo e la terra, e l'intrecciarsi costante di azioni divine e vicende umane nel farsi del racconto, dalle mura di Troia alle rive di Itaca. Ritrovati gli dèi, la poesia epica ritrova se stessa e ricomincia a sorprenderci. -
Letteratura italiana contemporanea
Pensato per gli studenti universitari, il volume ricostruisce la storia della letteratura italiana dall’inizio del Novecento ai giorni nostri, lungo le due direttrici parallele della narrativa e della poesia, nella convinzione che lo sviluppo di ciascuno dei due generi, benché reciprocamente intrecciato, sia scandito da svolte e accelerazioni specifiche, e suggerisca pertanto una sua propria periodizzazione. Il libro si articola in diciannove capitoli, ognuno dei quali è dedicato a un determinato arco cronologico e a una corrente oppure a uno o più autori e autrici. L’obiettivo è offrire non un’opera enciclopedica, ma uno strumento didattico in cui trovino spazio le questioni letterarie essenziali del XX secolo, associate ai nomi di maggior rilievo. In questo modo si potrà comprendere l’evoluzione storico-letteraria e individuare con chiarezza quali sono le opere che più si sono imposte nel canone. -
Alle fonti del teatro. Documenti per la storia dello spettacolo i...
Il volume ripercorre la storia del teatro in Occidente attraverso i documenti che meglio raccontano le epoche, le idee, le riflessioni, gli spazi che lo spettacolo dal vivo ha avuto in aree e contesti diversi: interventi teorici, testi che sintetizzano come pochi lo spirito dei tempi oppure inaugurano piccole o grandi rivoluzioni, critiche su stili di recitazione, contratti e provvedimenti legislativi che gettano luce su cambiamenti epocali, stralci sull'organizzazione dietro le quinte. Dai frammenti del mondo antico ai manifesti delle avanguardie novecentesche, dalla Poetica di Aristotele alle memorie dei grandi attori in età contemporanea, il racconto si snoda facendo luce sulle fasi principali di un'arte e di un'attività sociale che fin dalle remote origini continua a interrogarsi sulla sua natura e sulle sue finalità. -
La tipologia linguistica. Unità e diversità nelle lingue del mondo
La tipologia linguistica studia la variazione linguistica, individuando sia gli aspetti per i quali le lingue non si differenziano (i cosiddetti universali), sia gli schemi che regolano invece la variazione (i cosiddetti tipi linguistici). L'ipotesi di partenza è che la diversità tra le lingue non sia caotica e disordinata, ma, anzi, regolare e predicibile. Negli ultimi decenni il progresso tecnologico ha messo a disposizione dei linguisti un'enorme quantità di dati - soprattutto da lingue prima scarsamente note - e di risorse per analizzarli automaticamente. Ciò ha imposto una revisione, a volte drastica, dei paradigmi teorici, dei metodi di indagine e delle categorie descrittive ed esplicative della tipologia. Il volume fornisce un quadro aggiornato degli studi tipologici, proponendosi sia come uno strumento utile nella didattica, in particolare nella formazione avanzata, sia come riferimento per chi si avvicini alla tipologia per esigenze di ricerca. -
Maleficia. Storie di streghe dall'Antichità al Rinascimento
Il libro esplora le relazioni tra la stregoneria antica e la sua incarnazione moderna, colmando così un'importante lacuna nella storiografia. Si è spesso notato che storie di streghe circolavano nei testi classici greci e latini e che i trattati tardomedievali e moderni che si occupavano di credenze in materia di malefici, discutendo del volo magico e della metamorfosi dei corpi, vi facevano riferimento. Tuttavia, il ruolo della cultura umanistica e del revival classico nello sviluppo della caccia alle streghe finora non era stato ancora studiato a fondo. Dalla letteratura di età classica alcune descrizioni di malefici sono state trasmesse attraverso il Medioevo fino al XV secolo e al Rinascimento, quando i primi processi italiani richiamano il mito della strix, comune tanto nelle fonti dotte quanto nella memoria e nelle credenze popolari. Nell'Italia rinascimentale e anche oltre, nell'Europa moderna, il revival classico patrocinato dalla cultura umanistica dava nuovo spessore e ricontestualizzava i racconti antichi, che cessarono così di essere solo storie, come erano stati in precedenza, e divennero una prova cogente dei poteri del demonio e delle sue seguaci. -
La città degli igienisti. Riforme e utopie sanitarie nell'Italia ...
Al centro del volume è la rivoluzione sanitaria dell’ultimo quarto dell’Ottocento, propiziata dal microscopio e dalle straordinarie scoperte di Pasteur e di Koch. Grazie a loro si individuano le cause di flagelli epocali quali il tifo, il colera e la tubercolosi polmonare. A finire sotto accusa è l’ambiente dove l’uomo vive e opera, soprattutto la città sovraffollata in seguito al colossale aumento demografico (la popolazione europea passò da 195 a 425 milioni nel solo XIX secolo). Definito con esattezza da Pasteur, lo “spazio salubre” consente di invertire la rotta, a patto di essere verificato a tutte le scale: dai servizi igienici alle attrezzature collettive, dai luoghi di lavoro all’abitazione individuale. Secondo forme a priori e dimensioni ottimali, il concetto dovrà poi essere applicato a questo universo, compresa la città stessa, per la prima volta misurata e considerata in termini quantitativi. Visti in tale prospettiva, i grandi mali tipici dei centri urbani non sembrano più appartenere all’ordine naturale delle cose ma diventano problemi risolvibili con rimedi di medio e lungo periodo. E per affrontare un così immane compito occorre creare nuove competenze, come l’ingegneria sanitaria, e nuove figure, come quella dell’igienista, da collocarsi a metà tra scienza e amministrazione, all’intersezione tra campi scientifici diversi ma sinergici (biologia e medicina, statistica e ingegneria civile). -
I media e la moda. Dal cinema ai social network
Tra i media della comunicazione e la moda esiste da sempre un'affinità elettiva. La moda non si limita a ""vestire"" i contenuti dei flussi comunicativi; essa è un medium, per la sua capacità di dare forma ai desideri e alle aspirazioni che si agitano sotto la superficie dell'apparenza e animano l'incessante processo di rigenerazione delle pratiche espressive e il mutamento delle infrastrutture comunicative. Adottando diversi approcci teorici e metodologici e focalizzandosi su una molteplicità di oggetti, il volume offre un viaggio nelle relazioni tra la moda e i mezzi di comunicazione del XX e del XXI secolo - fotografia, cinema, televisione, videogioco, fumetto, musica, museo, stampa, internet, social network, tecnologie immersive - e riflette sugli effetti della digitalizzazione e della mediatizzazione della moda nella società contemporanea. Al contempo, propone di integrare due ambiti di studio separati nel paradigma unitario dei fashion media studies , un nuovo approccio disciplinare in grado di disvelare la natura intrinsecamente mediale della moda -
Lessico critico pascoliano
Oggi il Lessico è il migliore strumento di critica, il più agile e funzionale, debitamente e selettivamente invasivo nelle profondità di un autore e di un'opera, specie se questi ultimi, come nel caso di Pascoli, hanno alle spalle un'epoca intera di letture, interpretazioni, commenti, mistificazioni, se hanno segnato due secoli, Otto e Novecento, e se hanno forgiato una mentalità e un costume. La complessa storicità, espressasi in saggi, commenti, libri di letteratura e di storia, si posiziona nel Lessico come esito finale. Le trentadue voci del Lessico critico pascoliano, affidate ai più accreditati studiosi sull'argomento, sono ognuna un raggio che penetra la materia sensibile, la morte, la natura, la lingua e le lingue, Leopardi, Dante, il dantismo e i misteri dell'esegesi, rianimando nei lemmi prescelti figure, personaggi, suoni, intere aree presemantiche, semantiche e concettuali, origini biografiche e archetipiche. Ciò lo rende uno strumento scientificamente curato, testato ogni volta su una problematica critica che faccia il punto su un comparto autoriale di ingente vastità bibliografica. Queste le caratteristiche e gli obiettivi del volume, rivolto agli studenti e ai docenti interessati a un rinnovato incontro con un poeta grandissimo, le cui contraddizioni e proverbiali complicazioni di mente e di cuore sembrano contenere in sé, avviluppata e in parte ancora prigioniera, tutta la nostra modernità. -
Breve storia archeologica dell'umanità. Dalle origini alle civilt...
L'avvincente storia dell'uomo dalle sue origini nell'Africa tropicale fino all'ascesa e caduta delle grandiose civiltà e città preindustriali, con una particolare attenzione ai mutamenti radicali e agli effetti devastanti determinati da eventi quali l'avvio dell'agricoltura e la domesticazione degli animali o i lunghi periodi di siccità. Un libro che ci fa capire come lo studio del passato, pur lontanissimo dal mondo di oggi, possa assumere un particolare valore alla luce dell'attuale situazione di crisi climatica globale, miseria diffusa e crescente divario tra ricchi e poveri -
La natura della mente. Da Cartesio alle scienze cognitive
Che cos’è la mente? Che rapporto ha con il corpo? Quali sono le basi delle capacità cognitive e dell’identità personale? Nell’attuale indagine su questi temi, che coinvolgono la filosofia, la psicologia e la neurofisiologia, si rintracciano problemi, idee e argomentazioni che risalgono all’epoca della rivoluzione scientifica, eppure i filosofi della mente e i neuroscienziati raramente ne tengono conto. Il volume presenta una storia critica di tali ricerche dal Seicento a oggi mettendo in evidenza gli elementi di continuità e discontinuità tra gli studi contemporanei e gli antecedenti moderni. Offre inoltre esposizioni critiche e aggiornate delle opere di autori classici come Cartesio, Spinoza, Locke, Kant e Freud, ed esamina i fondamenti filosofici dei modelli delle neuroscienze cognitive, prestando particolare attenzione a questioni quali l’interpretazione metafisica dei dati scientifici, il riduzionismo materialistico e la mente animale. -
Piccolo lessico storico
Secondo il filosofo tedesco Ernst Cassirer, essere storico vuol dire prima di tutto imparare a leggere. A leggere una lingua, a decifrare un mondo, a mappare un universo mentale: quello degli uomini e delle donne del passato. Contrariamente ai luoghi comuni, dunque, la storia non è solo una questione di date, ma è anche una questione di parole. Johann Chapoutot ne ha selezionate un centinaio per sensibilizzare il grande pubblico nei confronti di una disciplina che sta al cuore del dibattito d'idee contemporaneo, e che si è costruita come una scienza, con la sua epistemologia (la storiografia), ma una scienza molto letteraria, il cui oggetto non è nulla di meno che il tempo. -
L' età contemporanea. Prospettive di storia europea e globale
La storia politica delinea tuttora le coordinate di fondo per la comprensione e la periodizzazione dell'età contemporanea su scala europea e globale. Con l'intento di contribuire al suo rinnovamento, il volume ripensa alcuni fenomeni e processi fondamentali che hanno determinato le rotture e le continuità del divenire storico, dalla seconda metà dell'Ottocento in poi. Grazie a una serie di prospettive innovative, aperte agli sviluppi storiografici più recenti, il libro ripercorre la relazione tra imperi e nazionalismi, il nesso di democrazia e violenza, le dinamiche di disintegrazione, transizione e ricostruzione nei dopoguerra, le fasi di ascesa e crisi degli assetti europei e transatlantici, i flussi migratori e il ruolo degli organismi internazionali, i rapporti tra l'Europa e il mondo nelle esperienze coloniali e postcoloniali, i mutamenti ambientali dell'Antropocene. L'immagine di un ""lungo Novecento"" che arriva fino a oggi è il risultato di questa ampia lettura della contemporaneità. -
La filosofia del Rinascimento. Una guida per temi
Il Rinascimento è un'epoca tormentata e feconda, tesa fra la spinta al rinnovamento di ogni ambito – artistico, letterario, filosofico, religioso e politico – della vita culturale e sociale e la realtà terribile di scontri durissimi culminati nel dramma delle guerre di religione e nell'instaurazione di un rigido controllo sulla circolazione delle idee, con effetti di lunga durata sulla civiltà europea e in particolare italiana. Il volume tratta i nuclei concettuali fondamentali per comprendere la filosofia dell'Età del Rinascimento chiamando in causa i principali pensatori di questo periodo difficile e complesso: la condizione umana (Ficino, Pico, Pomponazzi, Alberti), la crisi religiosa (Cusano, Erasmo, Lutero, Calvino, gli “eretici italiani”), la nuova politica (Machiavelli, Moro, Bodin, Castiglione, Guicciardini, Botero), la ricerca di un nuovo sapere (Cardano, Montaigne, Bacone, Galilei), la filosofia della natura (Telesio, Bruno, Campanella) sono i temi affrontati secondo una scansione in cui l'analisi delle diverse teorie filosofiche si accompagna alla restituzione della realtà storica nella quale hanno avuto origine. -
Ludwig Mies van der Rohe
Fra gli autori più significativi del Novecento, Ludwig Mies van der Rohe ha attraversato il Novecento dedicando la sua vita alla ricerca di un'architettura che fosse espressione del “tempo nuovo”. Il costruire di Mies, il suo Bauen, rifugge da qualsiasi formalismo a priori, così come da ogni possibile giustificazione funzionalista, raggiungendo un'aura di eternità in cui classico e moderno si fondono. Il volume ripercorre la sua opera enfatizzandone l'attualità e auspicando che il pensiero di Mies possa ancora oggi rivelarsi un modello per l'architettura a venire. -
Una straordinaria antipatica. Oriana Fallaci giornalista e scrittrice
Oriana Fallaci ha scritto sulle vicende che hanno segnato il secondo Novecento e ce ne ha fatto conoscere i protagonisti; ha colto lo spirito del tempo e lo ha consegnato a una narrazione importante, attraverso un originale linguaggio giornalistico e letterario. Nelle opere la sua biografia si alterna al personaggio-celebrità che lei stessa ha contribuito a creare, fino a fondersi con esso. Amata dai lettori e riconosciuta a livello internazionale, a fronte del successo è stata relegata nell'ambito dell'eccentricità. Fallaci è sempre stata scomoda, per la televisione, i giornali, i partiti, la critica, l'opinione pubblica: è stata un'autrice “antipatica” – si potrebbe dire, parafrasando il titolo di un suo famoso libro. Oggi è possibile raccontare Fallaci riconoscendo indipendenza ai suoi testi, superando lo stereotipo della scrittrice straordinaria tenuta fuori dal canone e quello della personalità eroica, ma anche lo strumentale utilizzo ideologico della sua figura. Grazie a una lettura libera dal pregiudizio, la sua scrittura e il suo stile acquisiscono nuova luce. L'elaborazione della propria soggettività autoriale, maturata nel confronto con grandi scrittori, lo sviluppo della sua individualità di intellettuale militante, la trasformazione del suo personaggio in un mito e la mediatizzazione di quest'ultimo attraverso tanti generi espressivi sono le tre prospettive offerte in questo volume per avviare una riscoperta dell'opera di Fallaci. -
Inventario medievale. Percorsi, storie e protagonisti dell'età di...
Il Medioevo è un tempo ancora poco definito e uno spazio dai confini labili, una dimensione storica scarsamente conosciuta che continua a essere lo specchio deformante del nostro presente: “cose da Medioevo” si dice, come se non appartenessero ai giorni nostri. Per orientarsi in un Medioevo spesso invisibile a occhio nudo, ma che sottende tutta la nostra storia, bisogna quindi immergersi nel passato con un inventario d'autore e seguirne i percorsi, fatti di storie, personaggi, luoghi e intersezioni, cercando di dipanare una fitta trama di false credenze. Il risultato è il viaggio inusuale e sorprendente che ci propone questo libro. -
L'altrove della tragedia greca. Scene, parole e immagini
Antigone, Medea, Agamennone, Oreste, Edipo… lunga è la schiera degli eroi e delle eroine che sfilano e si muovono sulla scena del teatro di Atene. Qui e ora, nel tempo dello spettacolo, i personaggi del mito vivono le loro storie, come se fosse sempre la prima volta: agiscono, parlano e soffrono, andando incontro al loro destino. Seduto in silenzio nella cavea, il pubblico vede e ascolta. Ma che tipo di esperienza suscita la tragedia? Quali nodi della condizione umana, della conoscenza e della politica sono toccati dall’agire tragico? A quali visioni e a quali emozioni Dioniso, signore della maschera e della follia, conduce gli spettatori insieme ai personaggi stessi? Forse in un altrove dove le identità si lacerano, i discorsi si spezzano, la mente manca la presa della realtà, l’esistenza si disgiunge dall’essenza. Perché è solo perdendosi nella ferita spaesante di un altrove che la parola e lo sguardo possono rigenerarsi, trovando una diversa consapevolezza del vivere. Quell’altrove che noi stessi, ancora, intimamente siamo, anche quando non lo sappiamo e non vogliamo intenderlo. -
Hannah Arendt. Filosofia e politica dopo Auschwitz
L'opera di Hannah Arendt prende corpo tra Europa e Stati Uniti, nello sforzo costante di comprendere gli eventi storici più rivelatori delle migliori possibilità e delle peggiori miserie della condizione umana. Riflettendo sul concetto di “politico” dopo Auschwitz, Arendt ha evidenziato i limiti dei precedenti tentativi di afferrarne il significato senza considerare che non l'Uomo al singolare, ma gli esseri umani abitano la Terra. La pluralità che Arendt ha in mente è quella che riesce a trovare piena espressione, attraverso discorsi e azioni, soltanto qualora esista uno spazio pubblico-politico in cui sia possibile condividere un mondo comune, come accadde, in modi differenti e per un breve periodo, nella polis democratica dell'antica Grecia e con il “nuovo inizio” della Rivoluzione americana. Dell'opera di Arendt il libro propone una ricostruzione dettagliata, attenta a cogliere motivi e modalità del suo profondo ripensamento del nesso tra filosofia, politica e storia, compiuto quando appariva ormai inesorabilmente spezzato il “filo della tradizione” risalente alla Bibbia e a Platone e Aristotele. -
Solidarietà. Filosofia di un'idea sociale
In concomitanza con le numerose crisi degli ultimi anni, gli appelli alla “solidarietà” nella sfera pubblica si sono moltiplicati e il valore dell'aiuto reciproco e della condivisione di risorse e rischi è stato ampiamente riscoperto e riattualizzato, anche con relativo successo. Eppure, l'idea di solidarietà risulta ancora ostaggio di una cattiva retorica che rende il suo richiamo innocuo e generico. Sorta nel lessico giuridico latino, sostituto moderno degli antichi legami di fraternità ed erede della Rivoluzione francese e di quella industriale, essa è sin dall'inizio concepita come risposta concreta – fondata essenzialmente sul riconoscimento di un'interdipendenza – a contraddizioni e palesi ingiustizie, così come ai problemi di integrazione sociale. Il libro ripercorre le principali tappe storico-filosofiche di un concetto in parte sottostimato e dimenticato dalla più ampia riflessione sulla giustizia, contribuendo a riscoprirne i caratteri più distintivi (primi fra tutti: reciprocità e orizzontalità) e la sua importanza decisiva sul piano politico e morale. Il testo si misura anche con le sfide e i problemi che riguardano la solidarietà europea e le prospettive di mutuo supporto su scala globale.