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Pellegrino in ascolto. Testo spagnolo a fronte
Spenta la luce, / il vento si proclama in mezzo agli alberi / e appresso alla finestra senti freddo / e la certezza che ogni paesaggio / nel suo dentro si spezza / come frase che arriva alla tana / del terribile senso. / Nessuno ha predisposto / nel deserto / una benigna guida. / Ogni passo è alla cieca, / il cielo senza stelle. / E il pensiero anticipa le belve.""Il suo linguaggio è uno dei più conosciuti nella poesia spagnola contemporanea. Esso è al contempo intellettuale e popolare, universale e personale, superficiale e profondo."" Con questa motivazione nel 2018 Ida Vitale ha ottenuto il premio Cervantes, secondo autore uruguaiano nella storia del prestigioso riconoscimento a ottenerlo. La sua è una poesia colta, definita ""essenzialista"", caratterizzata cioè da una concisione estrema e da un linguaggio ricercato, sebbene mai oscuro o criptico. Nel solco della tradizione delle avanguardie storiche latinoamericane, tra echi simbolisti e lampi surreali, Vitale utilizza l'ironia per creare un universo metaforico popolato di animali, rappresentanti di un mondo naturale schiacciato da un'umanità indifferente e da una modernità mediocre. -
Cose dell'altro mondo
“Una specie di Tersicore” è la miniatura di un amore: una coppia di persone timidissime che si innamorano da lontano e non sanno stare vicine. “Giulietta” è il mondo visto dagli scaffali di una biblioteca: frequentatori abituali, nuovi arrivi, fatti anomali, persino un omicidio (la bibliotecaria nasconde qualcosa). In “Beni immobili” un giovane studioso in lutto per l’improvvisa scomparsa della moglie decide di riammobiliare la loro casa in affitto nel Maine. Nel sorprendente “Folgorazione”, una famiglia prende la decisione donchisciottesca di fuggire a Parigi per un’estate e dare così una scossa alla vita della ribelle figlia adolescente, che finisce comunque per fare un colpo di testa. Nove storie intrise di umorismo ed empatia, personaggi vividissimi che confermano l’unicità dello stile di Elizabeth McCracken. -
Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario. M...
Di fronte al destino e agli ostacoli che mettono a repentaglio la nostra felicità, viene spontaneo credere che l'unica reazione sensata sia quella di convivere serenamente con i propri fallimenti. Caterve di libri e guru di ogni sorta hanno teorizzato l'accettazione passiva dei propri mali, dimenticando che rimuovere i propri desideri non fa che aumentare il livello di frustrazione di ciascun individuo. Anthony Robbins insegna a proiettarsi nella giusta dimensione mentale per realizzare le proprie aspirazioni, lasciando da parte la paura di sbagliare. Un libro a cui fare riferimento ogni volta che la vita presenta una nuova sfida così da affrontarla con coraggio ed energia per migliorare la qualità della propria esistenza. -
La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica
Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione.In un tempo in cui si parla di distanziamento dagli altri, bisogna procurarsi un distanziamento da se stessi, incarnarsi veramente nell'aria del mondo, essere soci della luce, mettersi al servizio delle cose. La nostra vocazione non è la cattura. Siamo animali di premura.Percorrendo l'Italia palmo a palmo, nella sua paziente auscultazione del mondo, già da tempo Franco Arminio registrava una epidemia in corso: quella dell'«autismo corale», che ci vede rinchiusi dietro i nostri piccoli schermi, impegnati in una comunicazione che ha perso ardore e vitalità. In queste pagine il poeta torna a offrirci le sue parole come fiaccole per illuminare il presente, offrendo il suo stesso corpo come testimonianza, come repertorio di tentativi e rimedi: «Ho vanamente cercato la guarigione scrivendo. La ferita è ancora qui. Con il tempo mi sono cresciuti dentro consigli che posso dare, piccoli precetti fatti in casa.» Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione. La cura invocata passa sempre attraverso una lingua che si fa strumento di conoscenza, alla ricerca di una comunicazione, di un senso condiviso, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno. E se non ci sono certezze, se tutti siamo un po' più fragili, a curarci sopraggiunge la fiducia nella capacità delle parole di unire i nostri sguardi «per fare comunità, per dare coraggio al bene». -
La compromissione
Riflettevo a quale era stata la sorte della nostra generazione, spavaldamente illusa, fino a qualche tempo fa, d0essere chiamata a una specie d'appuntamento con la storia, e che ora soffriva per la caduta delle sue ambizioni come si soffre per un amore non consumato.rnTeramo, 1948. Marco Berardi, giovane professore di liceo e segretario della sezione locale del partito socialista, è fidanzato con Amelia, di famiglia ricca e cattolica, che accetta di buon grado idee diverse dalle sue. Dopo una storica e pesante sconfitta alle elezioni politiche, Marco comincia a dubitare delle sue convinzioni e in questa confusione il padre di Amelia lo convince a un matrimonio religioso, cosa che la ragazza considera una viltà per gli ideali di Marco. La coppia condurrà in ogni caso una vita agiata ma priva dell'armonia di un tempo. Quando Amelia perde il bambino che aspettava, i due restano insieme, tristi e incapaci di offrirsi un amore riconciliato, fino a quando Marco sprofonderà nell'autodisprezzo. Il romanzo, vincitore del premio Campiello nel 1965, impose Pomilio fra più importanti romanzieri del secondo dopoguerra, e letto oggi ha qualcosa di importante da dirci sui rischi che si annidano dietro i compromessi della vita e le scelte trasformistiche. -
Ricordando l'Apocalisse
Come incubi incancellabili del passato e minacce incombenti sul mondo del futuro, la guerra e i suoi orrori hanno sempre turbato i sonni di Kurt Vonnegut e tornano come tema dominante in questa raccolta di dodici pezzi scelti dal figlio Mark. Il libro si apre con l'ultimo discorso tenuto dall'autore ottantaquattrenne a Indianapolis, la sua città natale. Tra battute e freddure, nella tradizione dei grandi umoristi alla Mark Twain, vengono sfiorati molti argomenti: religione, scienza, selezione naturale, tortura, pena di morte, cambiamento climatico, Marx, comunismo, capitalismo, Cina, USA e razzismo, quasi come se Vonnegut presentisse la fine e volesse lasciarci il suo testamento spirituale. Gli altri undici pezzi vanno dalla ""storia vera"" del bombardamento di Dresda, dal quale si salvò miracolosamente, al racconto di fantascienza che chiude la raccolta e dà il titolo al libro, Ricordando l'Apocalisse: una trionfale caccia al Maligno che perseguita l'umanità. -
M. L'uomo della provvidenza
All'alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d'Italia e del mondo, l'uomo che si è addossato la colpa dell'omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il ""figlio del secolo"" che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell'ufficio del Popolo d'Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un'ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un'entità distante, ""una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta"". Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l'impresa africana, celebrata dalla retorica dell'immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all'orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di M. Il figlio del secolo - caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale - prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l'impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future. -
Il carteggio Aspern
Una Venezia decadente e soffocante al volgere del secolo, un cupo palazzo nobiliare in rovina, due donne che vi abitano quasi segregate, un plico di lettere dal valore inestimabile, un critico disposto a tutto pur di averle. Il carteggio Aspern è l'inquietante capolavoro in cui Henry James esprime al massimo la maestria di autore del non detto e del mistero psicologico: imprigiona il lettore, senza che questi se ne accorga, nel circolo vizioso del narratore unico, il cui punto di vista sulla vicenda narrata – ossessioni, paure e desideri compresi – diventa il solo possibile. -
Tricorno si restringe
Una mattina Tricorno si accorge che sta cominciando a restringersi: i pantaloni sono troppo lunghi, le camicie troppo larghe, non arriva più al tavolo o al predellino dell'autobus. E le reazioni dei grandi non sono quelle che Tricorno si aspetta: i genitori ne sono stupiti ma di certo non sconcertati, e la maestra lo spedisce addirittura dal preside... Età di lettura: da 6 anni. -
Cere perse
Cere perse si presenta quasi come un’autobiografia romanzata, ironica e raffinata, nella quale Bufalino mette a nudo se stesso e il proprio amore per la letteratura.“Persa si dice la cera che lo scultore modella fra due blocchi di terra refrattaria e che, esposta al fuoco, si scioglie lasciando di sé soltanto un’impronta vuota.” Allo stesso modo effimeri articoli di giornale possono acquisire una solidità di pensiero e una straordinaria coerenza di intenti, e gli scritti di Gesualdo Bufalino qui raccolti lo dimostrano. Pubblicati su vari quotidiani e riviste tra il 1982 e il 1985, rivelano tra le righe il ritratto più credibile dello scrittore siciliano e la sua lucida maturità di intellettuale moderno, nel quale i temi della morte e dell’inesorabile scorrere del tempo si intrecciano perfettamente con il modello 740. -
La noia dei pomeriggi senza fine
«Da bambino ho avuto la fortuna di annoiarmi. Non avevo scuola al pomeriggio e a casa mia non c'erano schermi né televisione. Quindi ho dovuto imparare a mettere in campo tesori di immaginazione per inventarmi giochi e passatempi... Di quei giorni immobili conservo il ricordo di un periodo incantato in cui ho potuto riempire fino all'orlo il forziere della mia immaginazione. La noia dei miei pomeriggi d'infanzia era un viaggio in cui il tempo mi apparteneva, uno spazio in cui ho fabbricato sogni immensi.» -
Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi
«Non abbiamo tempo? E allora leggiamo in treno, in aereo, nella metro, a letto, sotto il tavolo, sotto il banco. Leggere per vivere vuol dire attingere a quell'energia che fa essere la realtà diversa da una prigione, e dobbiamo diventare lettori selvaggi proprio ora che non abbiamo tempo»: Giuseppe Montesano parte dal suo Lettori selvaggi per distillare un appassionato pamphlet che compendia un'intera visione dell'uomo e della conoscenza e si propone come rifondazione di un umanesimo contemporaneo. Montesano parla a ciascuno di noi: a chi gli si siede vicino in metropolitana, a chi rifugge ogni slogan e certezza, a chi non teme la propria ignoranza perché sa trasformarla in sete di conoscenza. Con le pagine di questo libro partiamo per un viaggio attraverso le conquiste delle neuroscienze che si ribellano alla dittatura digitale, siamo investiti dal grido di chi non accetta le semplificazioni sciocche spacciate per progresso, e siamo colti dallo stupore sprigionato da una poesia letta ad alta voce e condivisa parola per parola. Montesano argomenta e racconta, e ci ricorda che aprire un libro vuol dire entrare nel regno della libertà. -
Come trattare gli altri e farseli amici. Nuova ediz.
Una nuova edizione di un grande classico del self help ampiamente riveduta e aggiornata per la prossima generazione di leader. Milioni di persone al mondo hanno migliorato le loro vite grazie agli insegnamenti di Dale Carnegie. In Come trattare gli altri e farseli amici Carnegie offre consigli pratici con il suo stile di scrittura semplice ed esuberante, spronandoci a rinnovare i nostri schemi mentali, a pensare in modo critico e ad aprirci a nuovi orizzonti.I principi di Dale Carnegie ti insegneranno come:• costruire amicizie in modo veloce e semplice• essere convincente e persuasivo• aumentare la tua popolarità• suscitare entusiasmo e spirito di squadra -
Il corpo
Cosa succede quando a un uomo non più giovane viene data la possibilità di cambiare il corpo, ormai prossimo alla vecchiaia, con quello di un trentenne, bello e sano, con tutta la vita davanti? Adam, scrittore di successo, si sottopone a un innovativo esperimento chirurgico che gli permette di trapiantare il cervello nel corpo di un ragazzo. Ritrovate avvenenza e grazia, Adam parte per un lungo viaggio, lasciandosi travolgere da piaceri che erano perduti, fino a quando non si fa strada la mancanza di tutto ciò che è stato. Ma la possibilità di tornare indietro si allontana inesorabilmente. Kureishi gioca in questo romanzo con i temi dell'identità e del tempo che passa senza trascurare una tagliente riflessione sui nostri tempi, sul senso e la qualità della vita. Il volume contiene inoltre una selezione di racconti incentrati sulle relazioni tra genitori e figli, sulle gioie e i dolori dell'adolescenza, sulla necessità terribile del cambiamento. -
Gli uomini sono nati gli uni per gli altri. Pensieri
La meditazione di un grande pensatore come Marco Aurelio alla fine della sua parabola di uomo e di imperatore. Un'opera che deve il suo fascino senza tempo al fatto di essere una confessione: parole scritte per sé, che celano e rivelano indignazione o velata malinconia. Protagonista di un mondo al capolinea lacerato dalle incursioni dei barbari e dalle persecuzioni religiose, Marco Aurelio sogna con spirito illuminato una monarchia in cui tutti abbiano uguali libertà civili e politiche. A guidarlo la fede nei valori fondativi dell'eredità greco-romana: ragione, virtù, bellezza, pietas. -
Tutta la vita per imparare a vivere: La tranquillità dell'animo -...
Potente voce della filosofia stoica, Seneca con le sue opere ci restituisce l'idea di una filosofia non di parole ma di fatti, che forma e plasma l'animo, regola la vita, governa le azioni. Nei tre brevi trattati La tranquillità dell'animo, La brevità della vita, La vita felice affronta temi come il dolore, il senso della vita e della morte, la resistenza di fronte al male, il fine dell'uomo e la consapevolezza del ruolo di Dio e del Destino nella vita dell'uomo. Temi di grande attualità, duemila anni fa come oggi, trattati da uno dei filosofi più letti di sempre in ragione, oltre che dei contenuti del suo messaggio, della chiarezza e della semplicità delle sue parole. -
Storia dell'India. Dalle origini della cultura dell'Indo alla sto...
La storia è sempre un miscuglio di meraviglie e contraddizioni: alcune volte più di altre. L'India è erede di una delle più antiche civiltà del mondo e vanta quattro millenni di passato affollato e tortuoso: il suo percorso è complesso nella sua unicità. È il Gange e i lavacri dell'anima, è l'ordine delle caste, è il sari, è Delhi e Calcutta, sono i Veda, il Corano e il buddismo. È la diaspora indiana, la sua peculiare economia, ma è anche il campo di battaglia di tradizioni e conflitti. I contrasti tra regioni e tra religioni disegnano un incontro di radici che si scontra con le piaghe della povertà e dell'emarginazione. Dopo più di venticinque anni dalla prima pubblicazione e costanti aggiornamenti, questo libro continua a essere il testo più autorevole e apprezzato sulla storia di questo affascinante paese. -
Antimemorie
Pubblicato per la prima volta nel 1967 e subito accolto con entusiasmo dalla critica d'oltralpe, ""Antimemorie"" rappresenta un abile e spregiudicato gioco letterario tra memoir e autobiografia, due generi tradizionalmente giocati sulla verità fattuale. Come già in ""La condizione umana"", anche qui la vita, gli incontri e le vicende di questo straordinario intellettuale del secolo scorso sono spesso nascosti o distorti ad arte, talvolta quasi mascherati sotto l'immagine che di se stesso ci vuole regalare l'autore. Un procedimento che, pochi anni dopo, sarebbe stato definito autofiction. -
Trattato teologico-politico. Testo latino a fronte
Questa nuova edizione del Trattato teologico-politico (Amsterdam, 1670), con a fronte il testo latino edito da C. Gebhardt, intende contribuire a una più approfondita conoscenza di un'opera che ha svolto un ruolo decisivo nel processo di formazione della cultura e della coscienza europea su vari piani: la costituzione del metodo storico-critico per l'interpretazione della Scrittura, il riconoscimento del diritto alla libertà di pensiero e di espressione, l'affermazione dell'idea di tolleranza. L'esigenza di pervenire a una civiltà della tolleranza percorre in profondità la riflessione del Trattato. La sua problematica fondamentale si delinea a partire dalla constatazione che è l'elemento dottrinale delle credenze religiose, assunto dogmaticamente, ciò che fa sì che esse producano odio, divisioni, conflitti, violenze, rappresentando così una grave minaccia per la pace e la stabilità dello Stato. Indicare a quali condizioni è possibile impedire il dispiegamento del potenziale di intolleranza implicito nel dogmatismo e promuovere una pacifica convivenza tra confessioni religiose diverse è perciò l'obiettivo principale del Trattato. Per Spinoza occorre separare la filosofia dalla teologia, prendere coscienza che la religione riguarda essenzialmente la sfera etica e la pratica della vita, acquisire la consapevolezza che i contenuti teoretici delle religioni, le loro verità fondamentali sono poche, semplici e condivise. Questa edizione è curata da Alessandro Dini che ha insegnato Storia della filosofia all'Università di Firenze. Ha pubblicato saggi sul libertinismo e sul pensiero religioso di Ficino, Malebranche e Vico. Di Malebranche ha anche curato l'edizione dei Colloqui sulla morte (Firenze 2018). Alla filosofia di Spinoza ha dedicato una parte del lavoro Immagini della natura nell'età moderna. Tra metafisica e fisica (Pisa 2020). -
Life force. Come le nuove scoperte nella medicina di precisione p...
In un mondo in cui la nostra salute è spesso oggetto di paure e incertezze, è difficile trovare qualcuno di fidato a cui rivolgersi per avere i consigli giusti. Ma oggi scienziati e dottori nel campo della medicina rigenerativa stanno sviluppando strumenti diagnostici e terapie efficaci e sicure che possono liberarci dalle nostre paure più profonde: quella di ammalarci, di ricevere una diagnosi terribile, di invecchiare. In Life Force Tony Robbins raccoglie i contributi di più di cento pionieri in ambito medico e insieme racconta del viaggio che l’ha guarito e gli ha cambiato la vita: dopo aver ricevuto la diagnosi di una malattia irreversibile, ha sperimentato infatti in prima persona come le nuove tecnologie rigenerative non solo fossero in grado di guarirlo ma anche di renderlo più forte che mai. Questo è un libro per tutti, da atleti e performer affermati a persone comuni interessate a potenziare forza ed energia: tra le sue pagine ci sono le risposte che possono migliorare e persino salvare la nostra vita e quella dei nostri cari.