Sfoglia il Catalogo illibraccio008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2941-2960 di 8634 Articoli:
-
L'ultima estate in città
Ma è sempre così, siamo quello che siamo non per le persone che abbiamo incontrato ma per quelle che abbiamo lasciato.rnrn«La qualità essenziale del romanzo è nell'avere illuminato con disperata chiarezza il rapporto fra un uomo e una città, cioè tra la folla e la solitudine» - Natalia Ginzburgrn«È ancora possibile scovare dei tesori: è il caso de L'ultima estate in città. Per questo libro Gianfranco Calligarich passerà alla storia» - Le Figarorn«Scoperto da Natalia Ginzburg e mai tradotto prima in inglese, L'ultima estate in città è un classico dimenticato della letteratura italiana, dello stesso livello de Il grande Gatsby o de Il giovane Holden. La sua recente ripubblicazione ha portato con sé il confronto con scrittore del calibro di Capote, Hemingway, Franzen e Moravia» - dalla quarta di copertina dell'edizione americanarnrnrnApprodato a Roma da Milano, Leo Gazzarra è un trentenne alla ricerca di se stesso, in fuga dal grigiore del nord e dalla mancanza di una prospettiva esistenziale. Colto e amanti dei libri, si accontenta di lavori saltuari e malpagati, girovaga per i caffè della città trovando nell’alcol un rifugio. Le sue relazioni sono quelle effimere e superficiali dei salotti, fatta eccezione per un amico sincero e per la ragazza fragile e inquieta che gli cambierà la vita. Dopo nemmeno mezza giornata di lavoro abbandona il posto sicuro e ben pagato in Rai: è la resa a un dolore che si placa e si riaccende negli incontri con gli affetti più veri. Intorno, una Roma falsamente accogliente, indifferente alle sorti di chi ci vive. Un romanzo feroce e amaro, che indaga il rapporto disincantato tra un uomo e la sua città e la contraddizione che lo condanna a sentirsi parte di un tutto e insieme inesorabilmente solo. -
C'è una fiaba anche per te. Ediz. a colori
Una regina che desidera una bimba bruna come le foglie d’autunno, una principessa maschiaccio che odia riverenze e vestiti rosa, un re padre che decide di farla uccidere, sette tessitrici che la ospitano nella loro casetta nel bosco vi ricorda qualcosa? Una strega pasticcera che ha perso suo figlio rosicchiato dai topi, due bambini affamati, fratello e sorella, da nutrire e coccolare e cercare di tenere con sé per sempre: vi ricorda qualcosa? Tutti pensano che il cucciolo Koni diventerà una bellissima cerva, ma lui non è d’accordo, non si sente così; e quando a differenza degli altri giovani maschi non gli crescono le corna capirà di essere chiamato a un altro destino, da conquistare attraverso il coraggio e la fedeltà a se stesso. Ecco, questo forse non vi ricorda niente. C’è una fiaba anche per te è un libro fatto così: gioca con le storie, le rielabora, le trasforma. Sfogliandolo si arriva alla vicenda emblematica di Benedek, principe sensibile che va in cerca di una principessa da salvare, e la trova: solo che Gabriella è la migliore amica del drago che la custodisce, adora i vestiti da maschio e non ha alcuna intenzione di essere salvata... da qui nascerà una nuova famiglia, una nuova idea di famiglia, in cui l’amicizia è più forte dell’amore e ciascuno segue le proprie inclinazioni. Età di lettura: da 6 anni. -
Difendere la Terra di mezzo
J.R.R. Tolkien è un caso unico nella storia della letteratura e merita di essere studiato con serietà nel giusto quadro critico. Se da tempo sono numerosi a livello internazionale i saggi sulle sue opere, in Italia solo negli ultimi anni è arrivato il momento di fare un bilancio per trovare un nuovo modo di raccontare un autore fondamentale, che va ben oltre il genere fantasy in cui troppo spesso viene relegato. Queste pagine di Wu Ming 4, di vera e propria critica militante, sono divise in due parti: la prima è incentrata sul fenomeno letterario e sui suoi echi negli adattamenti cinematografici; la seconda, che entra nel vivo dei testi, è dedicata alla poetica di Tolkien. L'autore raccoglie e amplia così il proprio contributo alla riscoperta di Tolkien in sintonia con i maggiori esperti in materia. -
Zona Cesarini. Il calcio, la vita
“Zona Cesarini. Il calcio, la vita non è un libro di calcio. È altro. È l'angoscia intrecciata con la speranza di chi nei primi del '900 ha trovato il coraggio di attraversare l'oceano cercando una vita nuova, perché ‘ogni tanto nella vita da qualche parte bisogna pur andare'. È una storia di visioni, amicizia, talento, donne, sigarette, fumo, tango e palloni. È un sentiero tortuoso che mi ha regalato panorami inaspettati.” Luca Pagliari racconta la storia di un campione fuori dagli schemi e dal tempo. Ogni capitolo si apre con le considerazioni di grandi artisti del calcio e rappresenta un periodo del suo percorso di atleta e di uomo che merita di essere conosciuto, oggi come ieri e per gli anni a venire. -
L'inquilino del terzo piano
Da questo libro il film omonimo di e con Roman Polanski.«Il reale non esiste, o lo si può scorgere soltanto se cambia forma o se l'osservatore cambia il punto di vista. Da mutante» – dalla nota introduttiva di Gilberto FinziSubentrato nell'appartamento di un'inquilina apparentemente suicida, Trelkovsky, scapolo tranquillo e ingenuamente anticonformista, si trova piano piano coinvolto in una misteriosa macchinazione ordita dai vicini. Reo inconsapevole e prigioniero di un'inesorabile metamorfosi, fuori e dentro casa, in una Parigi di comignoli e scale di legno, verrà perseguitato con accanimento in un crescendo di trappole e stregonerie. Una storia che ipnotizza il lettore riga per riga, creando un'insopportabile tensione psicologica generata dal quotidiano orrore della vita in un condominio. -
Per amore di Iside
Nel VI secolo d.C. Iside, sacerdotessa del culto pagano dell'omonima dea, all'apogeo della sua giovinezza e della sua bellezza, prova in tutti i modi a difendere il tempio dell'isola sacra di Philae – unico baluardo dell'antica religione – dalle vessazioni di Teodoro, vescovo della provincia di Elefantina, deciso a sradicare ogni culto pagano. Al suo fianco nell'estrema difesa di una saggezza millenaria il compagno Sabni, al quale la lega un amore che ha la forza dell'eternità. La lotta impari tra il cristianesimo e le altre tradizioni religiose viene condotta fino alle estreme conseguenze, fino a un finale emozionante. Un romanzo storico che ci immerge in un'epoca poco raccontata e conosciuta, un inno alla sacralità dell'amore e della devozione. -
Canzoni
Questo libro racchiude la densissima riflessione di Roberto Vecchioni sulla canzone e sul suo inestricabile intrecciarsi con la vita, e al tempo stesso è una preziosa autoantologia dei testi più significativi di cinquant'anni di musica.«La forma canzone è un immenso diario della condizione umana nel tempo.»«Non è un'opera, non è un film, non è un romanzo; somiglia più propriamente a un quadro o a un racconto breve. È un'annotazione, la fotografia di uno stato d'animo, un'urgenza descrittiva che ti pulsa dentro e non puoi fare a meno di liberare. È la forma canzone»: Roberto Vecchioni parte da qui, dal ""pezzo chiuso"" che fin dai tempi antichi si chiama canzone e ha raccolto in sé le emozioni intime e i racconti corali dell'umanità. E poi allarga lo sguardo, percorre la lunga strada che la canzone ha compiuto nei secoli, fino ad arrivare al Novecento, al cabaret, al Club Tenco, alle ""canzoni d'urgenza"" scritte per altri, allo ""sgattaiolare tra i sentimenti comuni"" che tante canzonette portano dentro di sé ma anche al fuoco dell'ispirazione che è fatica, ossessione, amorosa dedizione. Questo libro racchiude la densissima riflessione di Roberto Vecchioni sulla canzone e sul suo inestricabile intrecciarsi con la vita, e al tempo stesso è una preziosa autoantologia dei testi più significativi di cinquant'anni di musica. Ad accompagnare la voce di Vecchioni ci sono Massimo Germini – suo storico chitarrista – e Paolo Jachia, docente di Semiotica a Pavia dove Vecchioni ha tenuto alcuni cicli di lezioni. Dentro i miti, gli inganni, gli amori di canzoni che abbiamo ascoltato con emozione impariamo a scorgere la poetica musicale e letteraria, il lavoro nell'ombra del poeta che anche quando il buio si fa fitto non rinuncia a trovare parole per cantare. -
L'isola dentro l'isola
Dodici mesi, dodici capitoli, dodici finestre aperte sul mondo naturale. Ma lo sguardo della scrittrice di successo che sceglie una vita ritirata e contempla animali, natura, cieli è lo stesso che si sofferma sugli orrori del mondo devastato da guerre e tempi moderni e stabilisce paralleli di un acume sconcertante, modernissimi perché senza tempo. Pubblicato nel 1969, questo piccolo libro è la testimonianza della vita di una donna e della tenuta che ama, e dell’invasione inesorabile di una società sempre più meccanizzata e feroce. -
Il Piccolo Principe. Il grande libro pop-up. Ediz. a colori
Una versione inedita per un libro che da sempre si rivolge ai ragazzi e «a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più», come dice lo stesso autore nella dedica.Una novità assoluta nella storia dei pop-up: l'edizione integrale del Piccolo Principe. Un libro di 72 pagine, in cui si ritrovano le illustrazioni contenute nell'opera originale. Ogni pagina, animata con virtuosismo e delicatezza, rivela tutta la poesia della celebre opera di Saint-Exupéry. Il regalo ideale per tutti gli amanti del Piccolo Principe e per chi non lo conosce ancora. -
Oscuri talenti
1882. Londra è una città grande come il mondo, dove è facile perdersi, soprattutto se l’unico posto che finora hai chiamato casa è un paesino nel delta del Mississippi o un circo itinerante del Midwest. Charlie e Marlowe sono approdati nel Vecchio Mondo, sotto cieli carichi di nebbia e fuliggine, fino al 23 di Nickel Street West, per andare incontro a una nuova vita in un luogo dove sentirsi finalmente al sicuro, dove i loro talenti non saranno solo fonte di diffidenza, equivoci, dolore e solitudine. Ma ad attenderli c’è un terribile morvide, un non-morto, assetato di sangue, pronto a tutto per servire il suo oscuro signore. Per fortuna ci sono anche gli angeli custodi: Mrs Harrogate con la veletta sempre abbassata a coprire una voglia purpurea e la forza austera, Mr Coulton che nasconde la gentilezza sotto una dura buccia, e Alice Quicke, investigatrice privata decisa a cambiar vita. E via di nuovo, in viaggio alla volta della Scozia, verso una scuola unica nel suo genere, per sfuggire a una figura di tenebre e fumo che non si arrenderà fino a quando Charlie e Marlowe non saranno suoi. Tra meraviglie e tradimenti, passato e futuro, slanci di vita e rischi incalcolati, un manipolo di amici cercano di far luce dove tutto è tenebra, per scoprire la verità sui loro doni e sulla natura di ciò che li sta perseguitando, per arrivare a capire che a volte le gioie più grandi ci arrivano per mano dei mostri peggiori. -
Poliziotto senza pistola. A Milano negli anni di piombo e della m...
Una vicenda esemplare che non è solo una biografia, non è solo una storia e non solo una cronaca: è vita, vista e rappresentata, con gli occhi di un uomo delle istituzioni integerrimo che ha affrontato le difficoltà sempre usando la sua arma più potente: il dialogo.«... Estremamente avvincente il libro di Achille Serra, che ha ripercorso il periodo di fuoco tra il 1969 e il 1990. Dal giorno in cui, impacciato vicecommissario in prova di 26 anni, si ritrovò a passare le carte, annoiandosi a morte, in un commissariato di Milano fino alla telefonata in cui ricevette la notizia della nomina a vicecapo della polizia» – Massimo Lugli, la RepubblicaAchille Serra racconta in questo libro la straordinaria esperienza di chi ha vissuto in prima persona anni infuocati della storia italiana, e ripercorre il periodo compreso fra il 1969 e il 1990: gli anni in Polizia a Milano, la ""città che non dorme mai"". Ne emerge il nitido, quasi accecante spaccato di una vita spesa con radicale coraggio, sulle barricate della babele contemporanea: dalla bomba di piazza Fontana all'omicidio Calabresi, dalle manifestazioni del movimento studentesco al boom dei sequestri di persona e al caso Vallanzasca. È la storia, scritta con un ritmo agile che lascia senza fiato, di un funzionario integerrimo che si cala nel clima arroventato di quegli anni memorabili. Ma è anche la storia di chi cerca di vivere la sua vita privata conciliando i problemi personali con gli impegni di lavoro. E sempre rischiando sulla propria pelle, con l'orgoglio di chi non ha e non vuole controfigure. Una vicenda esemplare che non è solo una biografia, non è solo una storia e non solo una cronaca: è vita, vista e rappresentata, con gli occhi di un uomo delle istituzioni integerrimo che ha affrontato le difficoltà sempre usando la sua arma più potente: il dialogo. -
Casa di giorno, casa di notte
«Ci sono guerre grandi e piccole. Quelle grandi cambiano il mondo, quelle piccole l'uomo.»«Usciamo dalla lettura cambiati. Con la sensazione che qualche pezzo in più si sia incastrato nel complesso disegno della nostra anima, come se la scrittura di Tokarczuk avesse tirato un filo invisibile legandoci meglio al mondo» – Federica Mazon«Nella prosa semplice e disadorna di Olga Tokarczuk la realtà si mescola con l'immaginario, i sogni con il giorno, il passato con il presente nella più naturale fluidità» – Philip Marsden, The ObserverLa cittadina di Nowa Ruda e il territorio intorno – ora Polonia – sono luoghi dall'identità mutevole, nei quali continuano a convivere la lingua e la cultura polacca, ceca e tedesca. Qui, nel cuore dell'Europa, dove i confini sono soggetti a cambiamenti e si avvicendano popoli diversi, la vita degli individui è più complessa di quel che sembra. Quando la narratrice si stabilisce nella zona, scopre che tutti gli abitanti hanno i loro segreti: Marek Marek, convinto di avere un uccellaccio nero imprigionato nel corpo; Franz Frost, così ossessionato dall'idea della nascita di un nuovo pianeta da costruirsi un copricapo di legno per proteggersi dalle maligne influenze celesti; Peter, il tedesco che, tornato nei luoghi della sua giovinezza, muore sul confine con la Repubblica Ceca; e Kummernis, la tormentata santa barbuta la cui biografia attraversa tutto il libro in una sorta di narrazione parallela. Con l'aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, la narratrice ne ricostruirà le storie, districando gli eventi dei loro giorni grazie ai sogni delle loro notti. Uscito in patria nel 1998, Casa di giorno, casa di notte è una miscela di miti e sogni, temi profondi e scene di vita quotidiana, ricette e aneddoti, ed è valso all'autrice prestigiosi riconoscimenti. -
Mr. Bliss
Mr. Bliss è una fiaba scritta e illustrata da J.R.R. Tolkien per suo figlio. Mr. Bliss è un raffinato signore che indossa cappelli torreggianti, vive in una casa dai soffitti alti per passarci facilmente ed è il felice proprietario di Giraniglio, un buffo animale dal collo lungo che tiene in giardino. La sua vita tranquilla cambia quando una mattina, dopo colazione, decide di comprare un’automobile gialla con le ruote rosse e si mette in viaggio per far visita agli amici. Tra incontri inaspettati, deviazioni impreviste e i guai dell’alta velocità Mr. Bliss imparerà una lezione di vita importante: certi viaggi (se non tutti) sono migliori se fatti con lentezza. Età di lettura: da 8 anni. -
Uvaspina
È nato con una voglia sotto l’occhio sinistro, come un pallido frutto incastonato nella pelle: Uvaspina si è abituato presto a essere chiamato con quel nome che lo identifica con la sua macchia. A quasi tutto, del resto, è capace di abituarsi: a suo padre, il notaio Pasquale Riccio, che si vergogna di lui; alla Spaiata, sua madre, che dopo aver incastrato Pasquale Riccio con le sue arti di malafemmina e chiagnazzara non si dà pace di aver perduto il proprio fascino e finge di morire ogni volta che lui esce di casa. Ma soprattutto Uvaspina è abituato a sua sorella Minuccia, abitata fin da bambina da un’energia che tiene in scacco il fratello con le sue esplosioni imprevedibili, le ripicche, la ferocia di chi sa colpire nel punto di massima fragilità, come quando gli dice: “Avevano ragione i compagni tuoi, sei veramente un femminiello.” Eppure, solo Uvaspina conosce l’innesco che rende la sorella uno strummolo, una trottola capace di ferire con la sua punta di metallo vorticante. E solo Minuccia intuisce i sogni di Uvaspina, quando lo strummolo la tiene sveglia e può scrutare i suoi finissimi lineamenti nel sonno. Intorno a loro, Napoli: la città dalle viscere ribollenti, dai quartieri protesi verso il cielo, dai tentacoli immersi in quel mare che la fronteggia e la penetra. È proprio sul confine tra la città e il mare, tra la storia e il mito, che Uvaspina incontra Antonio, il pescatore dagli occhi di colori diversi, che legge libri e non ha paura del sangue, che sa navigare fino a Procida e rimettere al mondo un criaturo che dubita di se stesso. La purezza del loro incontro, però, non potrà nascondersi a lungo nelle grotte di Palazzo Donn’Anna: la città li attira a sé, lo strummolo gira e il suo laccio unirà per sempre i loro destini. Una passione assediata dallo scherno e dallo scuorno. L’ambiguità dell’amore fraterno, la necessità dell’ombra perché ci sia luce. Infine una scrittura, quella della giovane Monica Acito, che sa inserirsi con originalità in una grande tradizione letteraria e, mescolando la forza tellurica del vernacolo alla freschezza di un racconto sulla giovinezza, invoca la fame di felicità che abita ciascuno di noi. -
L'arte dello Hobbit di J. R. R. Tolkien. Ediz. a colori
Quando J.R.R. Tolkien scrisse Lo Hobbit, era già un abile disegnatore dilettante e creò le illustrazioni per il libro mentre questo era ancora un manoscritto. La prima edizione dello Hobbit riportava dieci immagini in bianco e nero, due mappe, dorso e sovraccoperta disegnati dal suo autore. Poi Tolkien dipinse anche cinque scene per le tavole a colori che sono fra i suoi lavori migliori. Le sue illustrazioni per Lo Hobbit aggiungono un'ulteriore dimensione a questo libro straordinario e hanno a lungo influenzato il modo in cui i lettori hanno immaginato Bilbo Baggins e il suo mondo. L'arte dello Hobbit di J.R.R. Tolkien raccoglie l'intero patrimonio di immagini creato dall'autore per la sua storia. Oltre alle illustrazioni, sono qui presentati più di cento bozzetti, disegni, dipinti, mappe e piantine, lavori definitivi ma anche versioni preliminari e alternative. Alcune di queste immagini sono inedite, altre vengono pubblicate a colori per la prima volta. Recenti scansioni digitali provenienti dalle Bodleian Libraries di Oxford e dalla Marquette University del Wisconsin permettono di osservare le immagini dello Hobbit con una qualità mai vista prima. L'arte dello Hobbit di J.R.R. Tolkien è stato scritto e curato da Wayne G. Hammond e Christina Scull, due tra i maggiori studiosi di Tolkien, autori di diversi volumi sul suo lavoro di scrittore e artista. -
Foglia di Niggle
La storia del pittore Niggle è un piccolo gioiello di grande ricchezza simbolica, da riscoprire in una nuova traduzione.«In ""Foglia di Niggle"" Tolkien ci mostra la sua visione di un mondo altrove, dove c'è spazio per la Terra di Mezzo, per Feeria e anche per tutti gli altri desideri del cuore» – Tom ShippeyNiggle è un pittore. Non di quelli affermati, anche perché ha sempre avuto tante cose a cui badare. Da tempo è assillato da un quadro, iniziato con una foglia sospesa nel vento e diventato poi un albero popolato da rami, tantissime foglie, uccelli e dietro il quale si apre un paesaggio. Il dipinto diventa ogni giorno più ampio e ricco ma Niggle deve partire per un viaggio. Non ci sono qui stregoni, draghi o hobbit ma il testo venne scritto nel 1945, proprio mentre Tolkien era assorbito dalla stesura del Signore degli anelli. Nella cura del pittore intento a disegnare foglia per foglia il suo grande quadro i lettori possono scorgere in controluce il travaglio dell'autore nel momento di massima ispirazione e intento a rendere unica ed eterna la sua opera più importante. La storia del pittore Niggle è un piccolo gioiello di grande ricchezza simbolica, da riscoprire in una nuova traduzione. -
La strada perduta ed altri scritti. La storia della Terra di mezz...
Il quinto volume della Storia della Terra di Mezzo contiene i primi miti e leggende che portarono alla stesura dell’epico “Legendarium” di Tolkien, Il Silmarillion. Alla fine del 1937 Tolkien abbandonò con riluttanza il suo lavoro sui miti di Valinor e iniziò Il Signore degli Anelli. La strada perduta e altri scritti è il punto di approdo dei racconti, frammenti, riflessioni sul mondo della Terra di Mezzo prima dell’opera che rese l’autore noto in tutto il mondo. Ma è molto di più: è il libro che più di ogni altro collega e salda insieme le storie del mondo meraviglioso di Númenor, tra i suoi fasti e la rovinosa caduta, e quello della Terra di Mezzo. In questo stesso volume sono contenuti il Lhammas, un saggio sui linguaggi e dialetti della Terra di Mezzo, e un “dizionario” che riporta un ampio resoconto delle etimologie dei vocaboli elfici. Un’indispensabile lettura per tutti gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien. -
Nell'intimità
Nell’intimità è la storia di un uomo che non si ritrova più nel ménage famigliare, che vede crescere in sé un vuoto, un’inadeguatezza acuita dalla nascita di un altro amore a cui non è più possibile proporre dilazioni. Un romanzo semplice, nella sua forma diaristica, che non lascia scampo al lettore, gli entra nell’anima ponendo il più classico dei problemi: se si debba cambiare, essere diversi da come siamo, rinascere in altra veste, in altra forma, o continuare a camminare lungo il solco già tracciato. È il tema della scelta. Dell’“infedeltà necessaria” come atto di coraggio. -
Follia? Vita di Vincent van Gogh
Una biografia può essere rigorosa come un saggio e affascinante come un romanzo? Sì, se il personaggio di cui si insegue la vita in un vertiginoso balzo all’indietro nel tempo è Vincent van Gogh e il biografo ha la bravura di Giordano Bruno Guerri. Il libro di Guerri dà la possibilità ai lettori di addentrarsi fra i segreti di questa straordinaria e drammatica figura della storia dell’arte. La ribellione contro la piccola borghesia del XIX secolo, le infatuazioni mistiche, l’abbandono della fede e la riscoperta di una visione totalizzante della natura, il rapporto con le donne, il legame morboso con il fratello Theo, la malattia mentale che infine prorompe in perfetto parallelismo con un’estrema consapevolezza creativa. Una storia amara, di felicità intellettuale e sensuale, raggiunta attraverso la solitudine più completa. Quella stessa solitudine che gli consentì di dipingere alcuni dei capolavori assoluti dell’arte contemporanea, di “andare al cuore della gente, al cuore delle cose”. -
L'uomo di marketing e la variante limone. Nuova ediz.
Era il 1995, i fax squittivano, i telefonini incuriosivano, Internet si poteva appena presagire. Walter Fontana la presagì. Intuì inoltre, tra i pochissimi, il logorio incipiente di quell’incanto che dal decennio prima aveva avvolto la pubblicità, le merci, la creatività, l’aspirazione a un lusso insensato. Decise di compierne una specie di indagine etnologica, con la competenza dei suoi anni di lavoro nel settore e con la potenza espressiva dell’umorismo, sperimentata in cabaret, teatro e televisione. Il libro che ne è uscito è un’alternanza di riunioni animate (“Bisogna stressare anche il discorso detersivo”), dialoghi serrati (“Per motivi contabili, preferirei pagare i toast con carta di credito e i cetriolini cash. Problems?”), soprusi sbrigativi (“Dovete rifare tutto, comunque complimenti, comunque dovete rifare tutto”) e parentesi di riflessione (“L’azienda è un luogo dove persone adulte subiscono traumi infantili”). Il libro fece ridere tutti i suoi lettori, ivi compresi uomini e donne di marketing. Questi ultimi, pur ridendone, poterono anche riconoscervi i propri magoni.