Sfoglia il Catalogo illibraccio008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3781-3800 di 8634 Articoli:
-
Breviario (1843-1855)
Di Søren Kierkegaard (Copenaghen 1813-1855), filosofo e scrittore tra i più geniali della storia del pensiero, critico delle culture dominanti il suo tempo, precursore dell'esistenzialismo, Max Bense ha scelto alcuni dei testi seminali per il pensiero moderno: l'Estetico e l'Etico, il pensatore astratto e quello concreto, la critica del tempo e del cristianesimo, la ""scelta"". In antitesi a Hegel: l'individuo non è quel che è, ma ciò che sceglie di essere. -
Ultimo discorso alla società proustiana di Barcellona. Testo fran...
Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona accompagna vent’anni di scrittura romanzesca e disegna una sorta di autobiografia nomade dell’autore di Bussola, Premio Goncourt 2015.«In questo libro c'è tutta la vita di Enard. E c'è tutta la scrittura di un uomo che per decenni non ha fatto altro che viaggiare senza trovare pace con il nonsenso del mondo» - Andrea Marcolongo, Tuttolibri«Enard non è certo un guerrafondaio. Pure, nei suoi libri, la violenza della guerra è un tema centrale. Lo è anche in queste poesie, dove torna a più riprese la figura del poeta armato, capace di maneggiare bene tanto le armi quanto ""il calamaio"". Questo basta a capire che non è la violenza in sé a interessare Enard ma la violenza collettiva che prende una forma anche culturale con la guerra». - Matteo Giancotti, La LetturarnAttraverso questa raccolta di vagabondaggi, Mathias Énard traccia la sconfinata mappa della sua scrittura e della sua geografia interiore. Da Beirut a Sarajevo, dalla Russia al Tagikistan fino alla Spagna, l’autore di Bussola ci offre schegge di racconti esplosi, folgoranti, talvolta sensuali, spesso imprevedibili.rnrnNutrito dai rumori soffocati della guerra e del caos planetario, questo Ultimo discorso ci fa sentire l’eco lontana del conflitto in Libano, ci mette sulle tracce divenute sempre più sfuggenti del genocidio ebreo in Polonia, ci consente di percepire la spettrale presenza degli scontri che hanno lacerato i Balcani, ci conduce nelle pianure russe prima di lasciarci ai piedi dell’ultimo letto di Proust, per un ultimo immobile viaggio.rnrnAttraversando forme letterarie classiche e moderne con la stessa attitudine di un esploratore, Mathias Énard percorre prosa, lasse poetiche, versi rimati e ci restituisce poesie il cui stile, avventuroso e poliglotta, ricorda Blaise Cendrars, François Villon o Federico García Lorca per la loro brutale semplicità e la loro evidenza poetica. -
Per una scuola viva, per una scuola vera
Prima di fondare la sua piccola scuola per i bambini di Jasnaja Poljana, Tolstoj si pose domande più radicali di quelle stesse di don Milani più di un secolo dopo: “A che serve la scuola? e, in particolare, la scuola di Stato?”. Un diritto a educare non esiste, e perché mai un maestro avrebbe da insegnare qualcosa di necessario se la sua visione del mondo è più povera, più condizionata di quella di un bambino? Tolstoj giunse ad affermare il diritto del bambino a non andare a scuola e a pretendere un’educazione all’altezza della sua libertà. La scuola che conosciamo sottovaluta il confronto con la natura e non mette davvero in discussione un ordine sociale classista. -
Parlami di battaglie, di re e di elefanti
Il racconto di un sogno: quello dell’incontro – possibile e mancato – fra il genio del Rinascimento e la magia dell’Oriente.rnrn13 maggio 1506: Michelangelo sbarca a Costantinopoli, da cinquant’anni capitale dell’impero turco. Ha lasciato Roma, irritato con papa Giulio II che gli preferisce altri artisti, per accettare l’invito del sultano Bayazid il Giusto, che gli offre un compito e una sfida: disegnare un ponte che unisca le rive del Bosforo. Lo stesso progetto era stato affidato vent’anni prima a Leonardo da Vinci, e Michelangelo trova irresistibile la prospettiva di riuscire là dove il rivale ha fallito. Il fascino della città d’oro e di spezie lo avvolge e lo ammalia fin da subito: e tra paggi, schiavi, soldati, elefanti, scimmie, taverne oscure e freschi cortili si fanno avanti due figure ambigue e incantevoli che avvincono l’artista con il potere della danza, del canto, della poesia. Sempre in bilico tra invenzione e ricostruzione storica, questo romanzo è il racconto di un sogno: quello dell’incontro – possibile e mancato – fra il genio del Rinascimento e la magia dell’Oriente. -
Caldo
Il libro è la storia di un adolescente estraneo al mondo che lo circonda, un giovane che non sa stare al gioco della seduzione, della festa perenne, delle vacanze, e che si oppone passivamente, ma con tutte le sue forze, all’obbligo della felicità.rn«Victor Jestin dimostra un’incredibile maestria letteraria. Breve, spietato, riuscito: un libro da vero scrittore». - Livres Hebdorn«Un romanzo d'esordio che mostra uno stile di scrittura maturo e consapevole. Uno stile che non ricerca i facili esercizi di stile, né punta a mettersi in mostra con giochi linguistici: la scrittura è scarna, quasi essenziale, e proprio per questo riesce a restituire perfettamente il senso di oppressione del protagonista» - Erika Pomella, il Giornalernrn«A venticinque anni Victor Jestin firma un esordio letterario sconvolgente». - Ellernrn«Un autore così giovane, che riesce a creare una storia così potente, merita tutta la nostra attenzione». - LirernrnOscar è morto perché l’ho guardato morire senza muovere un dito. È morto strangolato dalle corde di un’altalena”. Così comincia questo breve e intenso romanzo che racconta l’ultimo giorno di Léonard, diciassette anni, in un campeggio delle Landes oppresso dalla canicola. Un comportamento irreparabile che lui per primo non sa spiegarsi. Rimanere immobili è la stessa cosa che uccidere? In preda al panico, sotterra il corpo nella spiaggia. Il giorno dopo, mentre si aspetta di essere scoperto da un momento all’altro, conosce una ragazza. -
Socialismo o barbarie. La vita e le idee di Rosa Luxemburg
A 150 anni dalla nascita di Rosa Luxemburg, un libro per celebrare la vita e le opere di una grande rivoluzionaria.rnrnÈ stata Rosa Luxemburg il leader rivoluzionario del primo dopoguerra più lungimirante e più radicale e libertario. Fondò con altri il movimento degli spartachisti, represso nel sangue nel 1919. Lelio Basso, leader socialista e grande studioso del movimento operaio, ne racconta la vita con partecipe intelligenza: “il pensiero di Rosa Luxemburg è un pensiero vivo, creatore, nemico di ogni chiuso dogmatismo e di ogni meccanico burocratismo. Sotto questo aspetto, essa è certamente, come ha scritto Lukacs, il miglior continuatore del pensiero di Marx: anzi, il discepolo che più di ogni altro ha contribuito a uno sviluppo creativo del pensiero marxiano. Perciò la conoscenza e lo studio del pensiero luxemburghiano risultano tanto più necessari nel momento attuale di fronte alla crisi dei vecchi dogmi marxisti-leninisti”. -
L' ultima caccia
Deon Meyer ci regala un romanzo trascinante e di tragica attualità.rnrnrn«Potente» - Stephen Kingrnrnrn«Evocativo, un pieno di emozioni». - The Timesrnrnrn«Uno dei migliori autori di thriller del pianeta». - Daily MailrnrnrnSudafrica. Un uomo scompare dal treno più lussuoso del mondo, per essere ritrovato solo dopo qualche settimana tra i cespugli del deserto del Karoo, sfigurato e quasi irriconoscibile. Il caso, gestito con faciloneria e incompetenza, arriva ormai “freddo” sulla scrivania di Bennie Griessel, capitano della polizia di Città del Capo. Affiancato dal passionale collega Vaughn Cupido e dall’inappuntabile colonnello Mbali Kaleni – la donna al comando della sezione Crimini Violenti, meglio nota come gli “Hawks”, i “Falchi” – Griessel tenta di dipanare il bandolo della matassa. Ma qualcuno, ai piani alti del governo e della polizia, non fa altro che mettergli i bastoni tra le ruote, cercando in tutti i modi di depistarlo. La morte dell’uomo, ex piedipiatti e bodyguard di uno dei ministri più in vista, sembra infatti essere legata a gravi episodi di corruzione degli alti apparati. Un caso scomodo, che qualcuno desidera insabbiare il più in fretta possibile. Nel frattempo, a diecimila chilometri di distanza, un uomo di nome Daniel Darret tenta di ricostruirsi una vita nella città di Bordeaux. È un uomo solitario e misterioso, con un passato di sangue e paura, che desidera una cosa soltanto: dimenticare. Ma un amico della vita precedente riesce a rintracciarlo, scoprendo la sua nuova identità. E gli affida un’ultima, importantissima missione. L’ultima caccia. -
Love after love
Vincitore del Costa First Novel Award 2020«Uno dei motivi per cui ""Love After Love"" è così piacevole è che si può leggere come una meditazione moderna sui diversi generi di amore così come vennero catalogati dagli antichi greci. L'amore che cura e l'amore che ferisce, i tormenti dell'ossessione (""mania""), il sesso e la passione (""eros""), la famiglia, l'amicizia (""philia""), l'accoglienza o il rifiuto da parte della comunità (...). La scrittura poi è così vivace e ritmica che a volte al lettore non pare di leggere il romanzo, ma di ascoltarlo» – The Guardian«Irrequieto, straziante, e intensamente affascinante, ""Love after Love"" rimarrà con voi per molto tempo dopo l'ultima pagina» – André Aciman«""Love after Love"" è un regalo dopo l'altro. Un'indimenticabile sinfonia di amore e perdita, angoscia e senso di colpa, e i segreti e le bugie che insieme ci attirano e ci fanno a pezzi» – Marlon James«""Love after Love"" è divertente, DAVVERO divertente. Mi ha fatto piangere terribilmente e mi ha portato esattamente a Trinidad. Una storia di seconde e terze possibilità, amore e segreti» – Jessie Burton«Pieno di ingegno e di spirito» – Tracy ChevalierNell'isola caraibica di Trinidad, abitata da una popolazione mista di discendenza indiana e africana, Betty Ramdin, da poco vedova con un bambino di cinque anni, prende in affitto in casa Mr Chetan. Questi è una persona davvero perbene che presto diventa suo amico e anche una figura paterna per il bambino. Mr Chetan è omosessuale in un'isola dove è impossibile dichiararlo apertamente. I tre si stringono sempre più in un legame famigliare che li conforta e li protegge dalle asprezze della vita sull'isola. Presto però sulle loro teste si addenseranno nubi minacciose. -
Heaven
Dall'autrice del bestseller Seni e uova, un romanzo illuminante sulle conseguenze della violenza e sulla forza della solidarietà nella società contemporanea.rnrn«Leggere Heaven di Mieko Kawakami è come vedere un implacabile film horror sulla giovinezza di un ragazzo di 14 anni, senza nome, vittima di bullismo da parte di compagni di scuola sadici, che si prendono gioco del suo occhio pigro» - Internazionalernrn«La cosa sorprendente di Heaven non è tanto la storia bensì il carico di riflessione che causa. Kawakami traccia un quadro crudo eppure poetico del dramma del bullismo che investe un'ampia gamma di partecipanti: chi lo subisce, chi lo perpetua, i genitori, gli insegnanti, i compagni di classe, chi vede e non parla, chi cerca di intervenire, chi è estraneo a tutta la vicenda ma vi assiste per caso, chi – come noi - legge il libro e intanto pensa» - TuttolibrirnrnHeaven indaga l'esperienza e il significato della violenza e il conforto dell'amicizia. Bullizzato per il suo strabismo, il protagonista del romanzo soffre in silenzio. La sua unica tregua è l'amicizia con una ragazza, Kojima, anche lei continuamente vittima dei dispetti delle coetanee per via della trasandatezza con cui si presenta a scuola. Kojima invita il ragazzino protagonista a un fitto scambio epistolare innocente e pieno di sogni, dove non c'è posto per l'angoscia del bullismo. Le lettere si susseguono a gran ritmo, riempiendo fino all'estremo la custodia del dizionario dove il ragazzino le nasconde, nonché diventando l'unico motivo di gioia delle giornate dei due ragazzi, che a scuola tendono a eclissarsi, anche agli occhi l'uno dell'altra. Ci sono molti segreti, cose che secondo la piccola e intelligente Kojima, non potranno mai essere comprese dai compagni di classe, i quali non sanno fare altro che sfogare le loro debolezze su di lei e sul suo amico. Ma qual è la vera natura della loro amicizia se è il terrore ad alimentare il loro legame? -
Croci rosse
Un grande romanzo verità che attingendo agli archivi della Croce Rossa porta alla luce la storia tragica dell'URSS e dei suoi prigionieri di guerra.«Se volete entrare nella testa della gioventù russa di oggi, leggete i libri di Filipenko» – Svetlana Aleksievic«Filipenko sa avvincere partendo con una semplicità che fa trasparire la passione da un presente segnato ancora dal peso della storia, dalla difficoltà di capire fino in fondo gli orrori di ieri e, di conseguenza, di costruire un presente diverso, sotto nuove e ottuse dittature» - Internazionale«Una volta, porgendomi un mio romanzo da autografare, un lettore mi disse di essere un archivista e mi chiese se potevo essere interessato a riceverei documenti storici su cui stava lavorando. Per qualche anno, pur imparando dettagli anche atroci, non ci trovai storie interessanti da sviluppare. Poi un giorno ricevetti una sua telefonata: aveva trovato un paio di lettere che il Comitato internazionale della Croce rossa aveva mandato ai nostri vertici e cui era stato vietato di rispondere. Me ne accennò il contenuto. Nel tempo di una doccia il romanzo era pronto.» È così che nasce la storia di Tat'jana Alekseevna, la protagonista di Croci rosse, ex dattilografa al Commissariato del popolo agli Esteri ora malata di Alzheimer che, per timore di portare con sé il suo segreto, lo rivela pian piano al giovane che si è appena trasferito nell'appartamento di fronte al suo (anche lui con un passato pesante sulle spalle) e che ascolta, prima scettico se non scocciato e poi sempre più coinvolto, la storia di come l'URSS aveva scelto di non curarsi dei suoi prigionieri di guerra e di come riuscì a infierire sulla vita di tante persone come Tat'jana. Filipenko ha ricostruito con cura minuziosa gli scambi epistolari fra la Croce rossa internazionale e il governo sovietico (emersi dall'archivio della Croce rossa di Ginevra e parzialmente riportati anche in coda al romanzo), ma ha saputo soprattutto tradurli in pagine dense di umanità. Tat'jana Alekseevna, suo marito e la loro bambina sono gli unici personaggi inventati della vicenda. Per la Storia, invece, parlano tutti gli altri nomi presenti nel libro. -
L' editore presuntuoso
Nel vostro smartphone c’è tutto. Ma fuori (e nei libri) c’è tutto il resto. Un piccolo manuale per farvi largo nel torbido (ma anche divertente) mondo dell’editoria.«Una riflessione in cui non mancano ironia, polemiche, aneddoti, consigli e racconti sulla vita della casa editrice e sulla storia editoriale italiana degli ultimi quarant’anni.» – ilLibraio.itQui dentro ci sono storie divertenti, consigli spericolati e giudizi poco diplomatici. C’è la storia di un editore – la mia ma anche quella della squadra in cui ho giocato. È un libro che può far arrabbiare, ma forse alcuni saranno felici. L’ho scritto per le ragazze e i ragazzi che lavorano o vorrebbero lavorare in campo culturale. Per me la cultura non è un bell’abito di cui farsi vanto, non è uno strumento per accrescere il proprio potere personale, non è qualcosa con cui gratificarsi. La cultura è invece un modo per mettere a rischio ciò che si ha o ciò che si crede di essere, per “esporci” agli altri, per capire come potremmo essere migliori. Leggere un libro è la più prodigiosa delle meraviglie “tecnologiche”, capace di far esplodere dentro di noi scoperte e sorprese di ogni tipo. Vorrei che le ragazze e i ragazzi leggessero libri, li scrivessero, li pubblicassero, li facessero circolare per esplorare le meraviglie del mondo, le sue minacce e la sua bellezza. Non per vantarsi o per illudersi di essere migliori perché più colti, ma per essere più liberi, più coraggiosi, più curiosi... -
I tempi stanno cambiando. Clima, scienza, politica
Oggi nel mondo a ogni secondo che passa si bruciano 250 tonnellate di carbone, 180.000 litri di petrolio e 125.000 metri cubi di gas, che in atmosfera si trasformano in 1.100 tonnellate di CO2. In giro ci sono troppe molecole di CO2, soprattutto. Un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno formano una molecola di diossido di carbonio, comunemente detta anidride carbonica, chimicamente CO2. Il carbonio, la base della vita sulla terra. L'ossigeno, che ci fa respirare, che rende possibile la nostra vita basata sul carbonio. L'eccesso di CO2, di questa molecola accumulata nell'atmosfera e prodotta soprattutto dalla combustione di carbone, petrolio e gas, rende più difficile, irrequieta, a volte incandescente, la vita sul pianeta. Abbiamo oggi una mole di dati impressionante e inequivocabile, lo conferma ora anche il Rapporto 2021 dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il principale organismo internazionale di studio dei mutamenti climatici, sulla responsabilità della specie umana sul cambiamento climatico. Con un agile e necessario pamphlet ambientalista, Gianfranco Bettin ha scritto il più aggiornato ""stato dell'arte"" sulle cause, le prospettive e le soluzioni circa la fine della nostra era dell'antropocene. -
Lontani parenti
Due uomini uccisi nel giro di poche ore, entrambi con una freccia tirata da una balestra professionale, ovviamente fanno pensare alla stessa mano. Ma quando gli omicidi vengono collegati ad altri avvenuti negli ultimi mesi in zone più o meno limitrofe, il caso si inserisce in un contesto politico e la prospettiva cambia. Con il progredire delle indagini, infatti, Proteo Laurenti e i suoi collaboratori capiscono che le cause della catena di delitti non devono essere ricercate tanto nel presente quanto nel passato, perché hanno avuto origine nella guerra, nell'occupazione tedesca dopo l'8 settembre, nella Risiera di San Sabba, nella Resistenza. Parallelamente il commissario capo deve fare i conti con la dimensione ben più privata della vita familiare e ingoiare due rospi a breve distanza l'uno dall'altro: Livia e Dirk hanno deciso di sposarsi – quindi è fatta, dovrà mettersi l'anima in pace e accettare l'idea di ritrovarsi in casa un genero tedesco – e Patrizia è di nuovo incinta, ma a quanto pare il padre non è il fidanzato Gigi, come sempre imbarcato su una nave. -
Ognuno accanto alla sua notte
Un libro emozionante e potente che riesce a coinvolgere e scuotere il lettore.«Lia Levi ha il dono di scrivere come se si confidasse.» – Giulio Busi, Il Sole 24 Ore«È incredibile quanta materia Lia Levi riesca a condensare dentro i suoi romanzi. Ed è ancora più incredibile la leggerezza con cui sa trattare questa materia densa e a tratti incandescente.» – Paolo Di Stefano, Il Corriere della SeraRoma nel periodo delle leggi razziali. Come è possibile che Giulio Limentani, commediografo di successo, si trovi a seguire un proprio lavoro di scena in un teatro, nascosto in incognito in un angolo del loggione? E come riusciranno a vivere il loro amore i due quindicenni Colomba e Ferruccio, lei ebrea e lui figlio di un gerarca fascista? Infine un tragico dilemma: la classe dirigente ebraica di quegli anni è forse colpevole di aver sottovalutato il pericolo? E se è un figlio ad accusare di questa inadeguatezza il proprio padre?... Tre vicende diverse se pur collegate in cui Storia e Destino intrecciano il loro enigmatico gioco. -
Solea
Con questo magistrale romanzo Jean-Claude Izzo chiude la trilogia marsigliese avviata con Casino totale e Chourmo. Il successo inatteso e strepitoso dello scrittore marsigliese, che ha fatto letteralmente irruzione nella scena letteraria francese piuttosto tiepida suscitando entusiasmi e passioni, è il felice connubio tra un ritmo trascinante di scrittura e un romanticismo che commuove il lettore e lo coinvolge. L'umanità di Montale – ex poliziotto, lupo solitario dal cuore ferito, in un mondo schifoso dove per denaro e per potere si commette qualsiasi atto crudele – è un'umanità forse anche esasperata (lui stesso dice di avere ""i sentimenti a fior di pelle""), però mai ideologica. Si nutre dei dettagli della vita vera: gli amori innanzitutto, le amicizie, la musica (Solea è un brano di Miles Davis), il pastis, il vino, il mare e il cielo di Marsiglia. In Solea lo scontro con il sistema degli intrecci illeciti tra imprese, politica e malavita è violentissimo. Ma al di là della posta politica, il romanzo è un'esplosione di rabbia per questa vita che avrebbe potuto essere bella, per questi amori che non si sanno vivere. -
Tradite
Sotto il regime dittatoriale delle Filippine, tra gli sconvolgimenti politici, Tradite racconta la storia di due sorelle innamorate dello stesso uomo. Una passione che minaccia di portarle a tradirsi l’un l’altra e a rinnegare tutto ciò per cui il loro padre ha combattuto. Timida e idealista, Pilar tenta di continuare la guerra di suo padre contro la dittatura, mentre Lali, appariscente sorella maggiore, sposa il nemico – Arturo, figlioccio del dittatore. Entrambe cercano il loro posto in questo mondo violento, ma riusciranno a far fronte alla corruzione politica e alla spinta irrefrenabile dei loro stessi desideri? Sullo sfondo della turbolenta storia delle Filippine, scavando con mano esperta nei molteplici aspetti della condizione umana, Tradite è un romanzo multiforme e brillante. -
La casa dei notabili
La casa dei notabili racconta una vicenda importante ma mai raccontata della storia contemporanea della Tunisia. Il suo eroe è una figura storica, il riformatore Tahir al-Haddad. Sebbene le fonti non menzionino nulla sui suoi rapporti con le donne, ad eccezione della sua disperata difesa nei loro confronti, l’autrice aggiunge una storia d’amore immaginaria con una donna di nome Leila Zubaidaalla sua biografia. Il romanzo dà risalto alle voci delle narratrici come custodi della memoria, che mettono in discussione una versione distorta e patriarcale della storia. La casa dei notabili è un avvincente romanzo raccontato in prima persona da diversi personaggi. Il punto focale del romanzo è la cosiddetta “notte sventurata”, cioè una notte di dicembre del 1935 durante la quale nella ricca famiglia Al-Nefer scoppia uno scandalo quando Mohsen scopre un misterioso biglietto inviato alla moglie Zubaida al-Risa’ da Tahir al- Haddad (studioso e riformatore tunisino realmente esistito), idealista di umili origini che si è battuto per la liberazione delle donne tunisine tramite l’istruzione ed è morto in disgrazia il giorno prima dell’arrivo di questo biglietto. A questa vicenda principale si intrecciano le vicissitudini e i segreti delle famiglie al-Nefer e al-Risa’, raccontate dai diversi punti di vista dei membri delle due famiglie, a cui ognuno aggiunge i propri segreti e i propri sentimenti. E così la storia procede per ognuno dei narratori principali e secondari, in un caleidoscopio di racconti e di vicende che appassiona il lettore fin dalla prima pagina, ma rivela i suoi segreti soltanto nell’ultima. -
Disorientale
In esilio a Parigi dall'età di dieci anni, Kimiâ, nata a Teheran, ha sempre cercato di tenere a distanza il suo paese, la sua cultura, la sua famiglia. Ma i jinn, i genii usciti dalla lampada (in questo caso il passato), la riacciuffano per far sfilare una strabiliante serie d'immagini di tre generazioni della sua storia familiare: le tribolazioni degli antenati, un decennio di rivoluzione politica, il passaggio burrascoso dell'adolescenza, la frenesia del rock, il sorriso malandrino di una bassista bionda... -
Qui, solo qui
È il primo giorno di scuola, il primo di un nuovo inizio. Iris si guarda attorno, orfana della sorella più grande che adesso la ignora e non la vuole più tenere per mano. Osserva e vede le minacce nascoste dentro le mura dell’edificio scolastico, le vere regole che reggono il “gioco” dentro l’istituzione, tra i ragazzi. E decide che terrà duro qualsiasi cosa accada. Ma cosa avviene in realtà dentro la scuola? Impronte di scarpe sui soffitti come se qualcuno camminasse a testa in giù, banchi che si spostano da soli, il Club Ultrasegreto che raccoglie alcuni allievi alla ricerca di una sostanza misteriosa che provoca le stranezze della scuola e poi... -
Di notte sotto il ponte di pietra
Praga, fine del XVI secolo. Sulla città regna Rodolfo II, imperatore del Sacro Romano Impero, collezionista, mecenate delle arti e delle scienze, uomo eccentrico e misterioso. Vive arroccato nel Castello, circondato da alchimisti, astrologi, pittori, servitori fedeli e imbroglioni di ogni risma. Ama una donna di nome Esther, moglie dell’ebreo Mordechai Meisl, l’uomo che gli presta il denaro per la sfarzosa ed eccentrica vita di corte, ma è un amore che esiste solo nei sogni, perché così ha voluto Rabbi Löw, autore di sortilegi, cabalista e artefice del Golem. Dentro questa Praga magica e perduta Leo Perutz intreccia le sue invenzioni narrative, fantastiche e poetiche, intorno a un perno che è l’inestricabile intreccio dei destini dei due rivali, Rodolfo e Mordechai, il Cristiano e l’Ebreo, entrambi grandi, entrambi perdenti.