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Roberto Longhi. Percorsi tra le due guerre
Roberto Longhi (1890-1970) è stato uno dei più grandi storici dell'arte del Novecento. Questo libro vuole guardare in modo diverso ai suoi due volti: quello dello studioso capace di resuscitare intere zone sommerse della storia artistica nazionale; quello letterario del ""mago"" e ""artista"", che ne ha sancito la popolarità verso un largo pubblico grazie ai pregi di una scrittura inimitabile. Per collocarlo nel tempo e nello spazio, il libro prende le mosse da un episodio, la conferenza sull'arte italiana e l'arte tedesca che Longhi tenne a Firenze nel marzo del 1941. In quell'occasione formulò una dura presa di posizione antirazzista. Allora l'Italia fascista era in guerra ed era alleata della Germania di Hitler: col tempo quell'uscita contribuì a legittimare l'immagine di un Longhi frondista. Davvero quella conferenza fu un gesto di rottura? Per rispondere a questa domanda occorre ritessere i ""percorsi"" di Roberto Longhi in quegli anni cruciali: sono quelli tra libri e musei alla ricerca delle giunture fra due culture figurative; sono quelli tra ministri, colleghi e allievi, che sollecitano la sua curiosità e le sue prese di posizione. Ne emerge uno spaccato di storia culturale del Novecento, osservato dal punto di vista di uno dei suoi protagonisti.rnIl libro prende in esame il contesto politico e culturale in cui Longhi esercitò i suoi compiti di docente universitario negli anni bolognesi e di maestro di un cenacolo di giovani dalle diverse sensibilità.rnAl contempo, il volume riporta alla luce aspetti importanti e poco battuti della sua produzione, come l'incontro/scontro con l'arte e gli storici dell'arte del nord Europa: un filone di studi che, ricollocato nel più ampio contesto europeo della prima metà del Novecento, risulta centrale per misurare la temperatura dei convincimenti non solo scientifici di Roberto Longhi. -
Palazzo Medici Riccardi. Guida
Il volume permette di conoscere la storia e le bellezze di Palazzo Medici Riccardi, uno dei palazzi più importanti della città di Firenze. Attraverso le pagine è possibile approfondire le vicende che hanno portato alla nascita dell'edificio - per volontà di Cosimo de' Medici e su progetto di Michelozzo - ed esplorarne gli sviluppi nel corso dei secoli, dall'età d'oro rinascimentale al passaggio alla famiglia Riccardi nel Seicento fino all'acquisizione della Provincia di Firenze e ai nostri giorni. Il testo si pone così come un viaggio fra ambienti, personaggi ed epoche storiche, offrendo gli elementi utili per comprendere la storia di un palazzo che tuttora è leggenda e per apprezzare i suoi celebri capolavori: fra questi spiccano la meravigliosa Cappella dei Magi, sapientemente affrescata da Benozzo Gozzoli a metà Quattrocento, e la Galleria degli specchi di età riccardiana, con volta dipinta da Luca Giordano. Lo scritto, corredato di numerose immagini, accompagna il lettore passo dopo passo alla scoperta di tutte le meraviglie del palazzo, cominciando con la facciata e i prospetti esterni, proseguendo con il raffinato cortile, il giardino, il percorso archeologico nei sotterranei, salendo poi la scala monumentale per accedere al piano nobile con la Cappella dei Magi, la sala di Carlo VIII e gli altri ambienti fino alla splendida sala dei Bassorilievi e alla già ricordata Galleria riccardiana. Non mancano schede di approfondimento su temi importanti e specifici, a complemento della lettura. -
Gaudenzio memorial. Ediz. illustrata
La mostra Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari - tenuta nella primavera del 2018 nelle tre sedi di Varallo (Pinacoteca), Vercelli (Arca) e Novara (Broletto) - dà vita a un album fotografico, che dà conto dell'allestimento di Rino Simonetti. L'occasione permette a Giovanni Agosti e a Jacopo Stoppa - che di quella mostra sono stati, insieme a Gianni Romano, i curatori - alcuni approfondimenti su uno dei principali artisti del Cinquecento italiano, ma anche sulla cultura figurativa valsesiana fino a quello che è considerato l'erede di Gaudenzio: Tanzio da Varallo. Da lui si passa al suo clan, in particolare al fratello Melchiorre. Nuovi documenti permettono di delineare un suo profilo - non solo come pittore ma anche come scultore (attività che, grazie a questi nuovi apporti, si può affermare praticata pure da Tanzio) - tra l'Alsazia e la Valsesia, e forse addirittura la Baviera e persino Praga. -
Antonio Canova. La vita e l'opera
«Canova era di statura media, snello della persona, ispirava confidenza al solo vederlo, confidenza che cresceva poi sentendolo parlare con questa sua voce sonora. La sua faccia esprimeva la bontà del suo cuore; aveva gli occhi molto incassati: il suo sguardo era penetrante, ma dolce; allora era già un po' calvo, benché non avesse che circa 57 anni; la sua bocca sempre sorridente, pareva pronta a dire cose piacevoli» Ci si è chiesto cosa intendesse con «voce sonora» Francesco Hayez, autore di questa descrizione basata sul ricordo del primo incontro con Canova avvenuto a Roma nel 1809. Hayez scrisse queste righe oltre mezzo secolo dopo che lo vide da vicino a Canova, durante il suo lungo allunato romano (1809-1817). Ciononostante, tra le tantissime che abbiamo, visive o letterarie, la descrizione che Hayez fa di Canova è tra le più nitide e intense: l'aspetto fisico, le doti morali (di cui tutti favoleggiavano) e infine il bilanciamento sinestetico del suono: la voce. È proprio da qui che sembra riemergere, dalla mente del pittore ormai vecchio, tutto lo spirito gagliardo di quest'anima baciata dal destino, dotata dal fato di enorme talento, plasmata dall'intensità dello studio ma anche dalla fatica del mestiere e dalla polvere della bottega. A duecento anni dalla morte di Canova (1822), il libro intende ripercorrere - insieme a tutta la sua incredibile vicenda artistica - la vita, i mille incontri, gli incarichi istituzionali ma anche tratteggiare l'indole, le geometrie affettive, gli aspetti per così dire più privati e meno noti di questo artista sommo. Lo fa affidandosi ai documenti antichi, ai carteggi di Canova, alle biografie ottocentesche, alle testimonianze dell'epoca con l'intento di ricostruire la fisionomia dell'artista che ha fatto risorgere l'arte della scultura dopo 150 anni di assoluto declino. Negli ultimi quarant'anni gli studi su Canova sono stati moltissimi, tra mostre, affondi specialistici, convegni e altre importanti iniziative. Ma - e sembra incredibile a dirsi - bisogna tornare indietro di oltre cento anni per ritrovare una vera e propria monografia: quella di Vittorio Malamani del 1911. Ricco di oltre 250 immagini e di 200 pagine di testo, il volume di oggi intende colmare questa lacuna. -
Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architett...
Il catalogo presenta i risultati delle ricerche di alcuni dei maggiori specialisti dell'artista e del suo contesto culturale: oltre ai saggi di Melania Mazzucco e di Yuri Primarosa - autore di contributi fondamentali sulla produzione pittorica e grafica della Bricci -, gli studi di Aloisio Antinori, Carla Benocci, Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Riccardo Gandolfi, Gianni Papi e Magda Tassinari e il restauro dei progetti di Plautilla conservati presso l'Archivio di Stato di Roma, la scoperta di documenti inediti sulla sua vita e l'identificazione di nuove opere dell'artista permettono di fare nuova luce sulla sua carriera e sulla sua ampia produzione, pittorica e architettonica, anche dal punto di vista tecnico e stilistico. Come quasi tutte le sue colleghe, anche Plautilla era figlia d'arte, e nella bottega romana del padre Giovanni, attivo nell'entourage del Cavalier d'Arpino, acquisì molto di più che i soli rudimenti nel disegno e nel colorire. Oltre a dipingere insegne di botteghe e a impiastricciare muri e tele, il Briccio era un erudito militante in diverse accademie letterarie romane, musicista e compositore dilettante, poligrafo e poeta, attore e commediante. Il sodalizio con l'abate Elpidio Benedetti fu decisivo per Plautilla, che accanto al ricamo e alla pittura ""in piccolo"", poté cimentarsi nell'esecuzione di diverse pale d'altare, nell'ideazione di importanti apparati decorativi e nella progettazione di altre «opere insigni». Servitore romano del cardinale Mazzarino e poi di Colbert nelle funzioni di «agente del Re Christianissimo », Benedetti fu per oltre un cinquantennio una figura chiave nel fervido dialogo politico e artistico tra Roma e Parigi. L'abate, inoltre, era uno scaltro marchand-amateur e artista dilettante egli stesso, in rapporti di familiarità con alcuni dei più famosi maestri dell'epoca (Bernini e la sua bottega, Pietro da Cortona, Sacchi, Grimaldi, Romanelli). -
Le «invenzioni di tante opere». Domenico Fontana e i suoi cantieri
Il volume indaga l'opera dell'architetto Domenico Fontana (Melide, 1543-Napoli, 1607), puntando l'attenzione sui suoi cantieri, caratterizzati dal dialogo tra artisti e maestranze che collaborano alla realizzazione delle fabbriche da lui progettate e dirette. Nei cantieri di committenza papale e reale (a Roma, palazzo Lateranense, la Scala Santa, l'obelisco Vaticano in piazza San Pietro e il palazzo Apostolico ecc.; a Napoli, il palazzo Reale, a Salerno e Amalfi, le cripte delle cattedrali, ecc.) al lavoro di muratori, vetrai, stagnai e fabbri si sovrappone l'opera delle botteghe artistiche di pittori, scultori, bronzisti, stuccatori, indoratori, incisori: di questa straordinaria coralità, che unisce le più diverse competenze, il volume offre un'approfondita e sfaccettata disamina. Dagli esordi romani di Domenico Fontana e dell'impresa familiare, dalla sua affermazione durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) e all'opera compiuta a Napoli per Filippo III (1598-1621), re di Spagna, e i viceré suoi rappresentanti, una lettura in parallelo delle opere romane e di quelle napoletane, mai prima svolta in questi termini lascia emergere con evidenza la complessità e la modernità che caratterizza i cantieri del Fontana sia in termini di risorse (economiche, materiali, umane) sia di competenze professionali. I saggi dipanano il complesso intreccio che si crea tra architettura e decorazione, tanto a livello di progetto, quanto nel processo di messa in opera, aggiornando e arricchendo le conoscenze sull'architetto. -
The motorcycle in the Great War. Vol. 2
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1915-1918. La guerra alle porte. Militari e civili sulle Dolomiti...
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In colonia
Il bagno si faceva solo se: c'era un caldo da schiattare; non tirava un alito di vento; il mare era praticamente una tavola di marmo; non avevi il raffreddore; a gruppi di cinquanta alla volta; lo decideva il bagnino; e, in ogni caso, solo per cinque minuti. Età di lettura: da 8 anni. -
L' anima smarrita. Ediz. a colori
Scritto dal Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk, pluripremiata autrice polacca, L’anima smarrita è il nuovo capolavoro illustrato da Joanna Concejo, vincitore della Menzione Speciale del Bologna Ragazzi Award 2018 e inserito nei White Ravens 2019. Una storia intima che porta il lettore in profondità, verso la ricerca di sé, e che lo consegna a una fine meravigliosa, come solo hanno le grandi fiabe, che aprono al futuro, senza alcuna risposta, ma con innumerevoli domande.«Se qualcuno fosse in grado di guardarci dall'alto, vedrebbe che il mondo è pieno di persone che corrono in fretta e furia. sudate e stanche morte nonché dello loro anime in ritardo, smarrite.»Un uomo un giorno, in una stanza d’albergo si sveglia e si accorge di avere dimenticato il proprio nome: a poco a poco, il mondo per lui si oscura, perde consistenza, sostanza, colore. Spaventato, allora si rivolge a una anziana dottoressa che gli fa una strana diagnosi: il suo problema è che ha smarrito l’anima. L’unico modo per ritrovarla, gli spiega, è fermarsi, armarsi di pazienza e mettersi ad aspettare. Così l’uomo abbandona tutto e si ritira in una casa isolata e la sua attesa comincia, sua unica occupazione, finché una strana bambina dal viso familiare busserà alla sua porta. Età di lettura: da 8 anni. -
C'era una volta in Persia. Ediz. a colori
Finalista Premio Orbil 2020. Albi illustratiC'era una volta in Persia una ragazza che non aveva mai visto la propria immagine allo specchio, così non sapeva che aspetto avesse. Età di lettura: da 5 anni. -
«Una frescura al centro del petto». L'albo illustrato nella cresc...
Sviluppare una dimensione interiore positiva, arricchente e aperta alla ricerca personale e spirituale è un'esperienza importante per ogni essere umano, fondamentale per la sua crescita e vita di bambino, ragazzo e adulto. Silvia Vecchini spiega come tale esperienza sia indissolubilmente legata a quelli che sono definiti ""attaccamento sicuro"" e ""fiducia di base"", qualità che hanno origine nella relazione con il mondo adulto di riferimento e si sviluppano attraverso una serie di pratiche, tra cui particolare rilievo ha la lettura condivisa. Gli albi illustrati, infatti, si rivelano strumenti privilegiati per comunicare con i bambini, che nei primi anni di vita interpretano e conoscono il mondo attraverso il pensiero magico e trovano nelle storie uno ""spazio ospitale"" in cui organizzare il proprio immaginario, in grado di accogliere domande e curiosità, di contenere visioni diverse, all'altezza della loro profonda ricerca di senso. Uno spazio ospitale anche per l'adulto, che permette di entrare in contatto con il pensiero infantile di fronte alle grandi domande. Gli albi illustrati, insomma, sono ""ponti"" capaci di collegare dimensione materiale e spirituale, bambini e adulti, tradizione e innovazione. Un saggio ricco di riflessioni, bibliografie, immagini, pensato per insegnanti, atelieristi, educatori, ma anche genitori, studenti, librai, bibliotecari, psicologi, terapeuti e appassionati di libri per bambini e ragazzi. -
Le vite di Ada
Il misterioso e appassionante racconto di un’identità che viaggia attraverso i corpi di cose e creature diverse, vivendo ogni volta una storia nuova, è firmato da Gaia Formenti e Marco Piccarreda e illustrato da Sarah Mazzetti, vincitrice del recentissimo premio internazionale di illustrazione della Fiera del libro di Bologna.rnrnAda si ritrova nel buio. Un buio nero come l’inchiostro che si rovescia dentro altro inchiostro, il buio che sta sotto è rabbuiato dal buio che sta sopra e così via. Ma non si deve pensare che per dire il buio basti dire che è buio. Sì, è buio, di certo, ma ci sono vari tipi di buio. C’è il buio che ti sta di fronte come una tela nera, ed è così piatto che non lo puoi squarciare e dopo un po’ non si sa più che ore sono. C’è il buio spesso e morbido, che lo puoi toccare, quello che si muove e fa rumore, come un fango sporco pieno di grumi. C’è il buio prima dell’alba che è un’ombra passeggera, una coperta tirata via, c’è il buio degli occhi che si chiudono, con i contorni che rimangono impressi sotto le palpebre come macchie luminose. E poi c’è il buiobrodo dove sta Ada ora. -
La bambina di vetro. Ediz. a colori
Questa storia, pubblicata per la prima volta in Francia nel 2002, è stata ispirata da Giacomo di cristallo di Gianni Rodari. Gisèle, la protagonista del libro, così trasparente da mostrare a tutti i propri pensieri, a differenza di Giacomo non viene messa in prigione, ma esclusa e costretta a vagare per il mondo alla ricerca di una casa. La bambina di vetro, scrive Beatrice Alemagna, non «parla di quanto sia potente la verità, ma di fiducia in se stessi e di coraggio». Doti che tutti coloro che lottano per la vita non dovrebbero mai perdere. -
La bambina e il lupo
Molto tempo fa, sul limitare del bosco, viveva una bambina con la sua mamma. Un giorno, la mamma le diede delle focacce da portare alla nonna... Ma questa è la storia di Cappuccetto Rosso! Non proprio. Questa è la vera storia di quella coraggiosa bambina, quando fu narrata per la prima volta, prima che altri raccontassero la loro versione. Età di lettura: da 5 anni. -
Filastrocca ventosa per bambini col fiato corto
Capita, a volte, che davanti a una torta di compleanno, per l'importanza del momento, venga improvvisamente a mancare il fiato. Scritto e disegnato per far diventare un momento di timore in un uragano di coraggio, questo libro mostra come nei nostri polmoni soffino i venti più selvaggi e le brezze più delicate. Età di lettura: da 3 anni. -
Un bravo elefante. Ediz. a colori
Un libro pieno di tenerezza e umorismo per dire no alla monotonia e vivere ogni giorno in modo avventuroso.Un bravo elefante dorme almeno 8 ore. Dopo avere dormito, Eleazar fa sempre una bella colazione e, dopo colazione, va in bagno, si veste, controlla che tempo fa e infine... Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani (Anselmo va a scuola, Al Supermercato degli animali, Vorrei avere, Il grande libro dei pisolini, In una famiglia di topi, Gatto felice) tornano in libreria con una storia che accompagnerà i bambini in tutti i momenti della giornata, dalla sveglia al bagno alla colazione, fino al sorprendente finale. -
Guarda sotto il letto se c'è della poesia
""Guarda sotto il letto se c'è della poesia"" è un libro illuminante, tenerissimo, senza nessun vincolo di età. Età di lettura: da 4 anni. -
A mezzanotte. Ediz. a colori
Vincitore Premio Orbil 2021 – sezione Albi illustratiLa sorprendente Mariachiara Di Giorgio in un nuovo, avvincente, silent book su soggetto di Gideon Sterer.Ai margini del bosco l’aria si riempie di presenze, suoni e rumori. In quattro e quattr’otto ecco che uno scintillante luna park viene montato: ci sono intrattenimenti, giostre, prelibatezze, divertimenti per tutti i gusti. Gli animali della foresta, dai loro nascondigli, si affacciano a curiosare. Guardano gli umani far festa e provano un irresistibile desiderio di imitarli. Quando arriva la notte, ecco il momento adatto: finalmente, superando cancelli e recinti, si possono dare alla pazza gioia. Come finirà la nottata? -
In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie. Ediz...
I semi hanno infinite e sorprendenti forme. Sanno spostarsi e adattarsi all'ambiente. Sono l'emblema perfetto della vita: un seme, piccolo o grande, contiene tutto ciò che serve per vivere. Un PiNO scritto da Beti Piotto, agronoma esperta di biodiversità, e illustrato da Gioia Marchegiani, esperta disegnatrice di natura. Età di lettura: da 6 anni.