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""Arioso"" Toscona Bianco IGT 2022
Toscana IGT Bianco, Arioso Ë un classico bianco della costa toscana. Prodotto con uve Vermentino in purezza, Ë una delle etichette proposte da Campo alla Sughera in quel di Bolgheri. Il Vermentino, tradizionalmente amante dei climi mediterranei, caldi e ventosi, in Toscana, e in particolare nell'area di Livorno, arriva a piena maturazione con aromi molto intensi ed esprime dei vini avvolgenti e armoniosi. Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, il vino affina in bottiglia per qualche mese prima di essere messo in commercio. Colore giallo paglierino con lievi riflessi verdolini, questo Arioso si fa apprezzare per i ricchi aromi di frutta gialla, con cenni tropicali, anice stellato e sottili sfumature floreali. In bocca Ë vivace e sapido, con un bel frutto ricco e armonioso e piacevoli note saline. Ottimo come aperitivo, questo bianco bolgherese nasce per accompagnare piatti delicati a base di pesce o crostacei. Ottimo anche con il Sushi. -
Grumello Valtellina Superiore DOCG 2020
Per una volta il Nebbiolo non Ë protagonista in Piemonte ma in Valtellina. Qui, con il nome di Chiavennasca, la nobile uva a base di grandi vini rosso pregiati, Ë usata per produrre il Valtellina Superiore, una delle 5 DOCG regionali. In questo caso la cantina Rainoldi propone la versione proveniente dalla sottozona Grumello, che comprende i comuni di Sondrio e di Montagna in Valtellina. Poco meno di 100 ettari di un territorio affascinante e unico nel suo genere. La particolare “verticalit?' di quest'area, infatti, fa sÏ che si incontrino vigneti gi? a 350 metri sul livello del mare. Ma anche a oltre i 650 metri, nella parte pi? alta denominata Dossi Salati. I vini prodotti qui sono particolarmente freschi e fruttati. Quello proposto da Rainoldi Ë figlio di una lenta macerazione a temperatura controllata, cadenzata da cicli di rimontaggi e follature. Poi il vino viene messo in vasche di acciaio in attesa che la fermentazione malolattica si compia entro la primavera. Quindi matura per circa diciotto mesi in botti di rovere di Slavonia, a cui fanno seguito alcuni fondamentali mesi di affinamento in bottiglia. Rosso rubino, al naso stupisce per i delicati profumi di frutta fresca e sottili ricordi di nocciola. In bocca Ë fresco e armonico. Di buon corpo, Ë un vino di ottima beva. Accompagna con soddisfazione carni bianche e rosse, verdure e formaggi di media stagionatura. -
Inferno Valtellina Supeirore DOCG 2020
La sottozona Inferno si estende per circa 60 ettari e rappresenta una delle aree paesaggisticamente pi? suggestive di tutta la Valtellina. Rispetto ad altre zone, come Grumello e Sassella con vigneti che si estendono su ripidi dislivelli per centinaia di metri, le terrazze della zona Inferno sono pi? concentrate. Vanno da un minimo di 350 a un massimo di 500 metri. Il nome Inferno richiama alle particolari condizioni climatiche che si godono qui. Il sole riflette sulle rocce e garantisce un tepore molto diffuso che permette una piena maturazione delle uve, con la comparsa di una rilevante potenza tannica. Vinificazione super tradizionale in acciaio a temperatura controllata e fermentazione secondaria, o malolattica, svolta interamente prima della primavera, questo Valtellina DOCG matura in botti grandi da 25 e 56 ettolitri per quasi due anni, prima di essere ri-assemblato e imbottigliato per la fase finale di affinamento in vetro. Colore rosso rubino intenso, al naso manifesta profumi fini e complessi allo stesso tempo, con note di ribes, noce, pepe nero ed erbe alpine. In bocca, invece, Ë fresco, armonico e piacevolmente persistente. Vino di buona longevit?, non ha fretta di essere stappato. L'importante Ë scegliere l'abbinamento giusto. Ovviamente a base di carne. Ottimo con la polenta accompagnata da un saporito spezzatino o con i buoni formaggi tipici della regione. -
Prugnolo Valtellina Superiore DOCG 2018
Che il nome non tragga in inganno. In questo caso, infatti, il nome Prugnolo non fa riferimento a una delle pi? note variet? di Sangiovese grosso (il Prugnolo Gentile) ma a un arbusto decorativo che cresce vicino ai vigneti. Il Prunus Spinosa, ha bacche blu-viola che maturano in autunno, verso il periodo della raccolta. Questo Valtellina Superiore DOCG proveniente dalla sottozona Valgella nasce da Nebbiolo, o meglio Chiavennasca, in purezza. Invecchiato in piccole botti di rovere in cui Ë precedentemente stato affinato lo “Sfursat', Ë un rosso estremamente godibile sin dalla sua giovinezza. Colore rosso rubino, al naso rivela sentori di prugna e piccoli frutti rossi. Morbido, rotondo e soprattutto vino di ottima beva, sa essere un calice particolarmente versatile. Abbinato al pi? classico dei primi piatti regionali, i pizzoccheri, sa esprimere tutto il suo potenziale. Per chi non ha la possibilit? di preparare un piatto cosÏ elaborato, perÚ, questo Prugnolo sa comunque regalare belle soddisfazioni. Basta anche un semplice tagliere di salumi e formaggi, o un piatto gustoso di ravioli al rag?. -
""Terra di Lavoro"" Campania IGP 2017
E' uno dei vini italiani pi? premiati dalla critica internazionale pi? esigente. Un vino da super intenditori, raro e prezioso. Stiamo parlando del Campania IGT Terra di Lavoro, figlio di due grandi vitigni tipici del nostro meridione. Aglianico all'80% e Piedirosso per la parte restante. Terra di Lavoro Ë il frutto di una scommessa. E' la dimostrazione che da vitigni antichi e profondamente tipicizzati, allevati su suoli unici per composizione e natura vulcanica, si possono ottenere vini capaci di imporsi, per qualit?, anche al di fuori dei nostri confini. I vigneti si trovano a circa 400 metri sul livello del mare, con una bella esposizione verso Sud-Ovest. Piante che possono arrivare a oltre 20 anni di et?, con radici che scendono in profondit? per trarre il proprio nutrimento e portare a maturazione grappoli ricchi in termini di aromi e profumi, con tannini maturi e dolci. Vendemmia manuale a fine settembre, la fase di macerazione sulle bucce si protrae per circa 20 giorni, durante i quali il cappello viene spinto in basso pi? volte al giorno. Dopo la svinatura, il vino viene passato in barrique nuove di Allier e Never, per la fase di maturazione che si protrae per circa 12 mesi. Nasce cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore rosso rubino, intenso e impenetrabile. Il naso Ë fresco e balsamico. Verde e vegetale in un primo momento, con il passare dei secondi acquisisce una chiara connotazione fruttata, con una sottile speziatura che ricorda il finocchietto selvatico, ma anche il pepe bianco e il tÈ verde. In bocca Ë gradevolmente vinoso, con una spiccata sensazione fresca, ben bilanciata da un corpo pieno. La persistenza Ë lunghissima, sia al naso che alla bocca. Perfetto per accompagnare i grandi piatti della tradizione campana, se vogliamo rendergli davvero giustizia possiamo abbinarlo a un goloso piatto di paccheri di Gragnano al rag?. -
""Terra di Rosso"" Piedirosso Campania IGP 2019
Dal 2017 il famoso Terra di Lavoro, uno dei pi? amati vini campani al mondo (almeno a giudicare dal numero di premi e di recensioni entusiastiche ricevute negli anni) ha un “fratello minore'. E' questo Terra di Rosso, Campania IGT che nasce da una lavorazione in purezza di uve Piedirosso, la parte eccedente rispetto a quella raccolta per il taglio del Terra di Lavoro, nelle annate eccellenti. Suoli vulcanici e piante di et? compresa tra i 22 e i 24 anni, garantiscono una qualit? super elevata. La vendemmia, manuale, si svolge a inizio ottobre. La vinificazione Ë tradizionale, con una lunga fase di macerazione che prosegue per circa 20 giorni. L'affinamento Ë svolto in barrique, nuove di Allier e Never, e si prolunga per non meno di 8 mesi. Rosso rubino non troppo carico, Terra di Rosso presenta un bouquet ricco, con note fruttate di ciliegia, ribes, more, fragola, lamponi e mirtilli, seguite da ricordi di viola, geranio, lavanda e macchia mediterranea. In bocca Ë fresco, ma anche morbido ed elegante. Piacevolmente tannico, Ë un rosso estremamente fine che puÚ anche essere accostato a piatti mediamente delicati come una zuppa di pesce o, per gli amanti delle ricette della tradizione, anche a una golosa parmigiana di melanzane. -
Falanghina del Molise DOC BIO 2022
La cantina Di Majo Norante, grazie anche alla valente collaborazione del suo enologo Riccardo Cottarella, si dimostra una volta di pi? particolarmente attenta alla valorizzazione dei vitigni locali del Molise. Ne Ë un bel esempio questa Falanghina DOC bio, prodotta a partire da uve che sono coltivate seguendo un protocollo attento alla sostenibilit? e alla salubrit?. Il risultato Ë dunque un vino che, grazie anche la lavorazione svolta esclusivamente in acciaio, puÚ essere definito autentico e genuino. Giallo paglierino dorato con riflessi verdognoli, questa Falanghina ha profumi freschi e gradevoli, con chiari richiami alla ginestra. In bocca il gusto Ë ampio, con un piacevole retrogusto amarognolo che puÚ ricordare il melograno. Vino semplice ma non banale, Ë adatto ad accompagnare tutto il pasto. Il suo abbinamento ideale sono i pesci e i crostacei, ma puÚ tranquillamente essere proposto anche come aperitivo o per accompagnare un gustoso club sandwich. -
Greco del Molise DOC BIO 2020
Greco del Molise DOC, questo bianco territoriale nasce da uve raccolte nell'area di Contrada Camarda Spoltore, in provincia di Pesaro. Un vigneto situato a circa 200 metri sul livello del mare che gode di una bella esposizione Sud-Est. Il Greco, in questo caso usato in purezza, Ë un vitigno che richiede attenzioni particolari in cantina. Gestito con poca cura, infatti, rischia di dar vita a vini squilibrati, dotati di un'elevata acidit? e troppo “magri' per risultare piacevoli. L'esperienza della cantina Di Majo Norante, e soprattutto del suo enologo Riccardo Cotarella, sono perÚ una garanzia di qualit? e il Greco proposto qui rientra di diritto tra i migliori della sua tipologia. Fruttato e morbido, Ë un vino estremamente godibile. Si accompagna bene a piatti delicati, come i frutti di mare. Per gli amanti dei formaggi freschi, questo Greco Ë anche adatto ad accompagnare mozzarelle vaccine o di bufala e pi? in generale tutti i formaggi delicati, poco stagionati oppure spalmabili. -
""Ramitello"" Biferno Rosso DOC 2017
Ramitello appartiene alla DOC Biferno Rosso. E' un rosso di buon carattere, prodotto dalla cantina Di Majo Norante di Pesaro. Le uve, Montepulciano all'80% e Aglianico per la parte restante, provengono dai vigneti aziendali di Contrada Ramitello Spoltore, dove i suoli sono argillosi e degradano lentamente verso il mare, inspirando la brezza e i profumi della macchia mediterranea molisana. Qui le piante sono nel pieno della loro vigoria, avendo un'et? media di circa 10 anni. Dopo la svinatura, la fase di maturazione Ë svolta in parte in barrique e in parte in vasche di acciaio. Dopo l'assemblaggio, il vino viene imbottigliato e lasciato in cantina per una fase di affinamento in vetro per ulteriori 6 mesi prima dell'immissione in commercio. Rosso rubino intenso con riflessi violacei, al naso si apre con un intenso bouquet, dove spiccano sentori di prugna, con note speziate che ricordano il cuoio e la liquirizia. In bocca Ë pieno, piacevolmente morbido e vellutato, con un corpo perfettamente equilibrato. Perfetto con piatti ricchi di sapore, in particolare carni bianche e rosse, Ë ideale anche quando si cucina la cacciagione o quando il pranzo o la cena termina con una scaglia di formaggio stagionato. -
""Costera"" Cannonau di Sardegna DOC 2021
Costera Ë un classico Cannonau di Sardegna DOC, probabilmente il vino rosso che pi? d'ogni altro richiama immediatamente alla memoria la Sardegna. Nonostante sia considerato un vino autoctono sardo, del Cannonau non si conoscono con certezza le sue origini. Sembra perÚ che fosse presente in terra sarda gi? al momento della dominazione spagnola, ossia al periodo cui, storicamente, si fa risalire la sua introduzione. Argiolas lo raccoglie nella sua Tenuta di Sisini, circa 60 ettari sulle colline dell'omonimo comune. Qui le piante di Cannonau crescono baciate dal sole a un'altitudine compresa tra i 250 ed i 300 metri sul livello del mare. Vino inteso e di carattere, Costera matura in piccoli fusti di rovere per un periodo di 8-10 mesi. Rosso rubino intenso con sfumature granata, al naso Ë descritto come intensamente vinoso, un carattere questo che Ë tipico del Cannonau. In bocca rivela un corpo pieno e un gusto piacevolmente rotondo. Vino caratterizzato da un perfetto equilibrio tra tutte le sue componenti, questo Costera Ë il vino che ogni buon sardo stapperebbe per accompagnare il classico maialetto alla brace. Per gli amanti delle sensazioni forti, si puÚ anche servire con l'agnello arrosto o una scaglia di pecorino sardo, di media o lunga stagionatura. -
""Iselis"" Nasco di Cagliari DOC Bianco 2021
Grazie alla famiglia Argiolas abbiamo modo di conoscere alcuni degli antichi vitigni rari della Sardegna. Grazie a vini unici come questo Nasco di Cagliari DOC, 100% uva Nasco, o Nascu, come viene chiamato nell'entroterra cagliaritano. Coltivato in Sardegna da tempi immemorabili, il Nasco Ë un vitigno di grande pregio e rara finezza. Il suo nome potrebbe deriverebbe dal latino “Muscus', ossia muschio, a sottolineare il suo inconfondibile profumo, specie dopo alcuni anni di affinamento. Argiolas lo produce seguendo un metodo tradizionale. La vinificazione inizia con una fase di macerazione a freddo e un limitato contatto con l'ossigeno. Segue una fase di affinamento sulle fecce nobili per circa 60 giorni mentre una piccola frazione del mosto fermenta e si affina su piccoli fusti di rovere francese. Colore giallo paglierino. Al naso si scopre un profumo ampio e armonico, con note di fiori gialli, frutta tropicale e, appunto, leggere note muschiate. In bocca, invece, Iselis si rivela un vino morbido e avvolgente, caratterizzato da un finale particolarmente lungo e gradevole. Vino raro e prezioso, si sposa bene con antipasti a base di pesce. Da provare, per gli amanti della cucina sarda con i classici culurgiones di patate alla menta o, per un abbinamento pi? tradizionale, con un semplice risotto alla marinara. -
""Iselis"" Monica di Sardegna DOC Rosso 2019
Il Monica Ë uno dei vitigni sardi di pi? antica tradizione. Viene coltivata pi? o meno ovunque sull'isola e, come spesso accade ai vitigni sardi, viene localmente chiamata con nomi differenti. Monica di Sardegna, prima di tutto, ma anche Monica di Spagna, “dato che probabilmente ci fa capire le sue antiche origini, o addirittura Uva Mora. Argiolas propone questo piacevole Iselis, Monica di Sardegna DOC, prodotto a partire da uve raccolte nei suoi vigneti situati nel cuore della Sardegna meridionale. Piante che affondano le radici in suoli ricchi di calcare, capaci di portare a maturazione grappoli concentrati e ricchi di aromi. Vinificazione accurata e maturazione di circa un anno in barrique di rovere, Iselis si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso rubino. Al nasi Ë intenso e avvolgente, con note di frutta rossa, marasca e prugna in bella evidenza. Poi ricordi netti di vaniglia e cannella dovuti al passaggio in legno. In bocca Ë piacevolmente armonico e vellutato, con tannini dolcissimi e maturi. Frutta rossa e spezie sono in perfetto equilibrio, mentre il finale Ë lungo e piacevole. In tavola non ha problemi a trovare il giusto abbinamento. Che si tratti di un primo tradizionale al sugo o una minestra di pesce saporita. Perfetto anche con un semplice pezzetto di pecorino sardo di media stagionatura. -
""MerÏ"" Vermentino di Sardegna DOC 2022
Il pi? classico dei vini di origine sarda. Un freschissimo Vermentino di Sardegna DOC, proposto qui da una delle cantine simbolo dell'isola, Argiolas. Stiamo parlando del MerÏ, un bianco fresco e profumato che nasce da una lavorazione super accorta delle migliori uve di Vermentino, raccolte nei vigneti aziendali. Piante che crescono su suoli riccamente calcarei, che producono grappoli concentrati in termini di aromi e profumi e ricchi in termini di acidit? e mineralit?. Per valorizzare al meglio il frutto di partenza, tutte le operazioni iniziali, dalla pressatura soffice alla decantazione naturale a temperatura controllata, vengono effettuate in ambiente privo di ossigeno. In riduzione, come dicono i tecnici. La fermentazione, invece, avviene sempre in ambiente controllato e prosegue per circa 15-20 giorni. Nasce cosÏ un bianco caratterizzato dal classico colore giallo paglierino scarico, con evidenti inflessi verdognoli. Al naso Ë intenso, con note primarie, ossia tipiche del vitigno, di agrumi e frutta fresca. In bocca, invece, si scopre con piacere un vino caratterizzato da un gusto vivace, fresco e sapido. Bianco ben equilibrato e fine, Ë semplicemente perfetto come aperitivo, magari servito con un piatto di frutti di mare e crostacei. In tavola si sposa benissimo con sushi e sashimi ma anche con piatti delicati a base di carni bianche. Anche un semplice pollo alla griglia, con un calice di questo vino diventa subito pi? gustoso. -
""Perdera"" Monica di Sardegna DOC 2021
La tenuta di Sisini di Argiolas si estende per circa 60 ettari sulle colline dell'omonimo comune. Siamo nel Sud della regione, non lontano dalla sede della cantina. Qui i vigneti godono di ottime esposizioni e crescono sani e forti a un'altitudine compresa tra i 250 ed i 300 metri sul livello del mare. Questa condizione pedoclimatica mite Ë ideale per la produzione di uve di qualit?, da cui Argiolas ricava bianchi e rossi importanti. Perdera, Monica di Sardegna DOC, ha un colore rosso rubino intenso. Al naso sono evidenti i profumi vinosi e intensi. In bocca Ë rotondo, con un finale che tende quasi alla dolcezza, molto tipico per il vitigno Monica. Da servire con piatti caratterizzati da un sapore intenso, questo Perdera puÚ anche accompagnare minestre di pesce saporite o, per chi ama i sapori davvero intensi, anche con il classico agnello in umido. -
""S'Elegas"" Nuragus di Cagliari DOC 2022
Se pensi alla Sardegna, oltre che al mare e al “porceddu', inevitabilmente si finisce con ricordare uno dei tanti, buoni, vini della regione. Bianchi o rossi, i vini sardi sono spesso frutto di una vinificazione di uve tipiche della regione. Vitigni che sanno esprimersi al meglio nel cuore del Mediterraneo, grazie a un felice mix di condizioni ambientali. Tra i vitigni tipici, ce ne Ë uno che i pi? potrebbero non ricordare al volo. E' il Nuragus che, cosa molto strana, Ë ancora oggi il pi? coltivato in Sardegna, anche se negli ultimi anni si sta registrando una graduale tendenza alla riduzione delle superfici. Il Nuragus oggi si trova soprattutto nelle province di Cagliari e Oristano. Vitigno rustico e facilmente adattabile a ogni terreno, Ë un'uva assai generosa. Argiolas lo raccoglie nella sua tenuta Vigne Vecchie e lo propone in questa versione DOC Nuragus di Cagliari. Colore giallo paglierino, al naso rivela un carattere piacevolmente fruttato, fragrante e armonico. In bocca Ë pieno, morbido e ricco. La caratteristica peculiare questo vitigno, perÚ, Ë il finale piacevolmente amarognolo, caratteristica questa che si ritrova anche in questo S'Elegas targato Argiolas. Antipasti di mare e di terra, ma anche primi piatti della cucina marinara o secondi di pesce sono i suoi naturali abbinamenti. Da provare, in particolare, con una bella spigola arrosto con le patate. -
Bordeaux Benjamin de Beauregard Pomerol 2020
La vendemmia e la vinificazione a Ch?teau Beauregard vengono effettuate oggi con ancora maggiore precisione rispetto al passato, grazie a una nuova cantina di vinificazione, ultra moderna. La raccolta delle uve, questo non Ë mai cambiato, avviene ancora in modo rigorosamente manuale, garantendo la perfetta maturazione di ogni grappolo giunto in cantina. La vinificazione avviene all'interno di tini tronco-conici in calcestruzzo puro, con un sistema di controllo della temperatura integrato. Per i lotti della migliore qualit?, la fermentazione malolattica viene effettuata in botti di rovere nuove, acquistate da 7 diversi bottai per garantire la giusta maturazione a ogni partita. Poi, per la fase di maturazione, il vino riposa, sempre in legno, per non meno di 15 mesi. Benjamin de Beauregard Pomerol Ë un vino ricco e gratificante, con note di cioccolato, sentori di fiori secchi e frutta matura. In bocca rivela un corpo medio, tannini fini e setosi e un finale lungo e piacevole. Buono gi? oggi, non teme il passare del tempo. Da abbinare rigorosamente a piatti a base di carne rossa o formaggi di buona stagionatura. -
Ch ‘teau Carbonnieux Grand Cru ClassÈ de Graves Pessac-LÈognan 2019
Ch?teau Carbonnieux Pessac-LÈognan Cru ClassÈ de Graves, con il suo elevato standard di qualit? Ë da sempre considerato un eccellente rosso del territorio. La vinificazione viene effettuata mediante un'estrazione lenta e delicata del colore e degli aromi pi? fini delle uve, al fine di preservare la rotondit? del vino e rappresentare al meglio le caratteristiche uniche del terreno. Rosso rubino di bella profondit?, questo eccellente rosso di Bordeaux ha profumi fini che richiamano le note di frutta rossa e scura. In bocca, invece, ciÚ che pi? colpisce sono i tannini maturi e setosi, oltre alle note tostate dovute all'invecchiamento in botti di rovere francese di altissima qualit?. Perfetto con le carni cotte alla griglia, si sposa bene anche a formaggi di media stagionatura. Per i pi? golosi, c'Ë anche chi suggerisce di provarlo come fine pasto, con dolci al cioccolato. Puro piacere! -
Ch ‘teau Bellegrave Pauillac 2017
Chateau Bellegrave produce questo Pauillac, pi? volte premiato dalla critica internazionale pi? severa. Il taglio di base, come Ë normale che sia per l'area, Ë basato su Cabernet Sauvignon che concorre all'assemblaggio finale per oltre il 60%. A dargli man forte Ë il pi? classico dei compagni, il Merlot che apporta al vino finito una bella nota di frutta. La vinificazione prevede un periodo di macerazione, con controllo della temperatura, della durata di almeno tre settimane. Dopo la svinatura e la fermentazione malolattica, il vino riposa in legno per alcuni mesi prima dell'assemblaggio finale e l'imbottigliamento. Rosso rubino con bei riflessi granato, questo Pauillac ha profumi intensi di frutta rossa e scura. Corpo medio, ha tannini maturi e setosi. Vino capace di invecchiare bene ancora per anni, si sposa perfettamente con piatti a base di carne rossa e selvaggina. -
Ch ‘teau Fombrauge Saint-Emillon Gran Cru ClassÈ 2019
Saint-?milion Ë una graziosa cittadina medievale della regione francese della Libourne, e patria di alcuni dei pi? interessanti vini rossi della regione di Bordeaux. L'appellation Grand Cru viene assegnata solo ai migliori vini, indicati nella famosa classificazione del 1855. Il Merlot Ë il vitigno prevalente su questa riva del fiume, accompagnato da Cabernet-Franc e Cabernet-Sauvignon. Ne Ë un bel esempio questo Ch?teau Fombrauge, Saint-?milion Gran Cru ClassÈ che nasce appunto da un 90% di Merlot e un 10% di Cabernet Franc. Uve raccolte a mano e selezionate in base alla sanit? e al giusto grado di maturazione, vengono conferite in cantina in piccole casse. Subiscono quindi una attenta cernita su un tavolo di selezione, prima e dopo la diraspatura. A questa operazione partecipano circa 20 persone qualificate. Il processo di trasformazione varia a seconda della variet?, e il vino viene assemblato solo pochi mesi prima dell'inizio della fase di maturazione in legno. In questo caso l'invecchiamento previsto dall'enologo Ë di circa 16 mesi, in botti di rovere nuove per il 40% e di secondo passaggio per la quota restante. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino scuro e profondo. Al naso rivela note seducenti di frutta e fiori, con ricordi nettissimi di amarene, more e fiori di sambuco. In bocca Ë intenso e fruttato. Morbido e persistente, Ë un vino che richiede un abbinamento ricco. Ottimo con la selvaggina, ama tutti i piatti a base di carne rossa. -
Sauternes ""Symphonie"" de Haut-Peyraguey 2015
Uomo e natura collaborano strettamente per dar vita a vini eleganti come questo Symphonie De Haut-Peyraguey. L'uomo contribuisce alla cura e al mantenimento dei vigneti, gestiti con passione come se fossero dei giardini privati. La natura, attraverso un microclima unico nel suo genere, favorisce la comparsa ogni anno della cosiddetta muffa nobile, o Botrytis cinerea, ingrediente fondamentale per la produzione dei pi? nobili tra i vini dolci di Francia, e forse del mondo. Questo Symphonie De Haut-Peyraguey, in particolare, nasce da un taglio di uve Semillion per il 95% e Sauvignon Blanc per la parte restante. Le uve, selezionate manualmente in base al grado di maturazione e di attacco della muffa, vengono vinificate con cura e il vino ottenuto viene fatto maturare in botti di rovere. Giallo dorato, intenso e vivace, al naso rivela un incantevole fascino aromatico, con una vasta gamma di profumi che spaziano dal legno di cedro alle spezie, dalle rose antiche al frutto della passione. In bocca, invece, Ë super concentrato senza essere opprimente. Dolce ma non troppo, Ë il vino perfetto per chiudere (in bellezza) un pranzo o una cena. Da servire con una coppa di frutta fresca o un dolce semplice e gustoso.