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Elementi di statistica per la psicologia
La statistica ha ricevuto in questi ultimi anni una sempre maggiore attenzione nel curriculum formativo degli psicologi. Strumento indispensabile non solo per fare ricerca, ma anche per utilizzare tutti gli strumenti di diagnosi propri della professione, quali questionari e inventari di personalità, test di intelligenza, reattivi psicologici per la misurazione delle diverse variabili di personalità e abilità cognitive, la statistica è divenuta una materia di studio fondamentale sia nelle lauree triennali sia in quelle specialistiche. Questo volume presenta, alla luce della nuova didattica, i temi portanti per l'applicazione pratica dei concetti statistici alla ricerca e all'utilizzo dei test in psicologia. -
Mente ed economia. Come psicologia e neuroscienze spiegano il comportamento economico
Solo di recente i processi di ragionamento e presa di decisione in ambito economico sono divenuti oggetto di analisi da parte della psicologia e delle neuroscienze secondo una prospettiva integrata. Grazie all'approccio neuroeconomico è stata così evidenziata l'esistenza di elementi di congiunzione inattesi tra comportamento economico, meccanismi cognitivi e funzioni cerebrali, nonché tra processi di scelta, emozioni e motivazione. Il presente volume illustra le attuali linee di riflessione e ricerca in questo settore: dai diversi studi emerge come gli individui, di fronte a scelte economiche, adottino atteggiamenti e strategie di ragionamento assai più complesse del semplice calcolo utilitaristico. -
Pasque di sangue. Ebrei d'Europa e omicidi rituali
Accolto al suo primo apparire da vivaci discussioni e aspre polemiche, questo libro è qui riproposto in una nuova edizione che l'autore ha arricchito con un attento lavoro di chiarimento e approfondimento e con una stringente difesa dei metodi e dei risultati della propria ricerca. Oggetto dell'indagine è il mondo dell'ebraismo ashkenazita medievale, nel quale credenze popolari imbevute di superstizione e magia e di viscerali sentimenti anticristiani configurano una diffusa ""cultura del sangue"""" contrastante con i precetti biblici e rabbinici. In questa cultura trova posto anche una ritualità religiosa stravolta, che porge suo malgrado argomenti alla calunnia dell'omicidio rituale, la terribile """"accusa del sangue"""" origine di tante persecuzioni antiebraiche. E proprio nelle confessioni estorte nei processi per omicidio rituale (come quello famoso celebrato a Trento per la morte del piccolo Simonino) questa cultura viene in qualche modo alla luce. Scavando attorno allo """"stereotipo calunnioso"""" dell'omicidio rituale Toaff fa così emergere una diversa immagine, per molti aspetti inedita, di quelle comunità e fornisce un contributo innovativo alla conoscenza dell'ebraismo europeo."" -
Il Mulino. Vol. 440
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. Questo numero presenta, tra gli altri, gli articoli di: Andrea Morrone, Roberto Mania, Tiziano Treu, Tommaso F. Giupponi, Paolo Ceri, Luca Enriques, Luigi Sertorio, Giacomo, Vaciago, Salvatore Rossi, Mario Deaglio, Giuseppe Berta. -
Lo sguardo di Giano. Saggi su Carl Schmitt
Carlo Galli torna ad occuparsi di Schmitt, circoscrivendo l'attenzione ad alcuni aspetti del suo universo intellettuale: le attitudini fondamentali di Schmitt verso lo Stato, la vasta gamma di significati che la nozione di ""teologia politica"""" assume nel lungo svolgersi della sua riflessione, il confronto che lo impegna a più riprese con gli altri pensatori della politica (Machiavelli, Spinoza), la perdurante validità dei paradigmi schmittiani per la comprensione dell'età globale. Una approfondita analisi - quella contenuta in queste pagine - che illumina magistralmente uno dei più discussi protagonisti della cultura filosofica del Novecento, costantemente sospeso fra decostruzione e costruzione, tradizione e spregiudicatezza, prevedibilità e intuizione geniale, ideologia e dottrina, e tuttavia sempre capace di attingere alla struttura profonda della modernità."" -
Politica di potenza nell'età del Leviatano. La teoria internazionale di Martin Wight
Nello studio della politica internazionale accanto alle tradizioni più consolidate, quella realista e quella liberale, si è ritagliata uno spazio crescente una sorta di terza via costituita dalla cosiddetta ""scuola inglese"""". Martin Wight ne è considerato, assieme all'allievo Hedley Bull, l'esponente principale. A fondamento di questo filone di pensiero è un approccio dialogico, che sorregge un quadro teorico originale, e un orientamento distante dalle consuete specializzazioni accademiche. Una vocazione interdisciplinare che oggi sollecita l'interesse di molti. Come illustra chiaramente questo volume, al centro della vita internazionale Wight pone sì gli stati, considerandoli però effimeri nella vita delle civiltà, nel cui seno appaiono e scompaiono. La sua attenzione per la civiltà come sfera unitaria, forgiata da istituzioni e fattori culturali di lunga e varia durata, ispira un'interpretazione magistrale della politica internazionale vista in una prospettiva intertemporale che attraversa i secoli."" -
La cooperazione
Dalle prime iniziative solidaristiche del '700 ai grandi gruppi cooperativi del mondo contemporaneo: storia, caratteristiche, diffusione di una forma di impresa che opera nel mercato, ma persegue fini mutualistici. I punti di forza e di debolezza rispetto all'impresa capitalistica, la governance, le vicende italiane. -
Da stato unitario a stato federale. Territorializzazione della politica, devoluzione e adattamento istituzionale in Europa
A partire dalla seconda metà del secolo scorso, in alcuni paesi europei, come Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Italia, la dimensione territoriale ha acquistato (o riacquistato) un rilievo politico tale da diventare un potente fattore di cambiamento istituzionale, innesco di processi che oggi vanno sotto l'etichetta della ""devoluzione"""". Questo volume illustra i fattori concomitanti che hanno prodotto tali processi (conflitto centro-periferia, competizione tra i partiti), il loro decorso e i loro esiti (sistemi politici che da unitari sono divenuti federali, quasi-federali o decentrati). Si evidenziano così le specificità rispetto ai federalismi classici, nati da esperienze di unione e non di devoluzione, nonché la natura e le cause dei problemi (ad esempio la cronica ricorrenza delle spinte centrifughe) che questi particolari sistemi """"devoluti"""" devono fronteggiare."" -
L' usuraio onorato. Credito e potere a Bologna in età comunale
I professionisti del credito ebbero un ruolo di grande rilievo nella società e nella vita politica di Bologna fra XII e XIV secolo. Indagando su quel ruolo, il volume si avvale dello studio degli statuti, delle matricole del Cambio e degli estimi del Duecento e del Trecento. Obiettivo della ricerca è mettere in luce i rapporti esistenti fra attività economica e ruoli politici, fra affari e potere, ma anche definire l'estrazione sociale, i livelli di ricchezza, le strategie economiche dei gruppi finanziari attivi sulla piazza bolognese. Attraverso l'analisi di quattro casi rappresentativi sul piano sociale, economico e politico (Pepoli, Gozzadini, Beccadelli, Bianchi del Cossa), l'autore delinea i percorsi di affermazione all'interno di quel ceto. Ne emerge un ritratto del gruppo professionale dei banchieri bolognesi, ricco di particolari per gli anni che vanno dalla metà del XIII secolo, quando il Cambio era all'apice del suo prestigio pubblico e i suoi protagonisti coincidevano con i gruppi dirigenti del comune, agli anni Venti del Trecento, epoca che vede i banchieri su posizioni più decentrate, in un panorama assai mutato di equilibri politici ed egemonie sociali. Una fase storica cruciale che coincide con un passaggio nella storia della mentalità e dell'etica economica; da un'epoca di legittimità dell'usura moderata a un'altra in cui la normativa cittadina e i ceti creditizi sono costretti a confrontarsi con la proibizione ecclesiastica di ogni interesse nei contratti di mutuo. -
La mia visione dei fatti. Cinque anni di governo in Europa
La testimonianza di un proetto politico perseguito in un quinquennio denso di avvenimenti significativi per l'Europa e il mondo, dall'introduzione della moneta unica all'allargamento dell'Unione a 25 paesi, all'attacco alle torri gemelle, alla guerra in Iraq. Di quegli anni trascorsi alla guida della Commissione, Romano Prodi racconta i fatti, le emozioni, le sfide, al servizio di un'idea di un'Europa più forte e politicamente integrata. -
I costi dell'illegalità. Mafia ed estorsioni in Sicilia
Questo volume, frutto di una ricerca della Fondazione Rocco Chinnici, dà l'avvio a un più ampio progetto di indagine sui comportamenti illegali e il loro impatto sulla vita del nostro paese. Nella memoria del magistrato che pagò con la vita l'impegno contro la mafia, la Fondazione si muove con cifra innovativa: rivolgendosi al mondo giudiziario, a quello economico-finanziario, a quello della scuola e della formazione delle giovani generazioni; e creando vie di comunicazione fra questi tre settori. La ricerca tratta un tema bruciante: i costi direttamente imposti all'economia siciliana dal sistema dell'estorsione, quantificati nel modo più rigoroso possibile, muovendo dai dati obiettivi offerti dalle indagini giudiziarie; e i costi indiretti che il racket infligge all'economia, nella misura in cui distorce la concorrenza e strozza la crescita delle imprese. L'indagine si segnala per la descrizione del fenomeno da fonti di prima mano (interviste a magistrati, esponenti delle forze dell'ordine, imprenditori che hanno denunciato); la puntuale analisi economica, di contesto e di effetti; l'attento esame della normativa vigente e di sue realistiche, concrete prospettive di riforma, che tengano conto delle difficoltà di fare impresa in un contesto altamente disagevole. -
La dimensione sociale delle emozioni
La parola ""emozione"""" è ormai presente in ogni mezzo di comunicazione: libri, televisione, internet... Ovunque siamo a contatto con chi esprime, comunica e tratta emozioni. Ma perché le emozioni esercitano un tale fascino? Cosa c'è nelle emozioni? Qual è la loro funzione? Perché sentiamo il bisogno di condividerle? E quando diventano traumatiche? Questo volume presenta una panoramica delle emozioni sia nella loro funzione e definizione sia nella loro dimensione sociale. L'autore fornisce così una interpretazione della teoria delle emozioni finora considerate solamente nel loro aspetto individuale e soggettivo. Rime ne sottolinea la funzione sociale e pone attenzione al ruolo fondamentale della dimensione interpersonale nell'espressione, regolazione e comprensione delle medesime. Un testo completo, aggiornato e innovativo rispetto a un tema attuale e di grande interesse nella psicologia."" -
Un' altra globalizzazione. La sfida delle migrazioni transnazionali
Molto è stato detto in questi anni sulla globalizzazione economica, politica, culturale. Si avverte anzi qualche stanchezza in un dibattito soggetto all'inevitabile ciclo delle mode intellettuali. Un aspetto, però, non è ancora stato approfondito come meriterebbe: mentre risulta ormai un luogo comune predicare la libera circolazione di capitali, merci, prodotti mediali e idee, si tende invece a pensare che i confini dovrebbero restare chiusi alle persone, o almeno a quelle che si spostano da sud a nord nella drammatica geografia della sperequazione planetaria. A questa chiusura si controbatte con l'idea dell'emigrazione come risposta dei diseredati alla globalizzazione prepotente degli interessi dominanti. Interpretazione suggestiva, che rischia tuttavia di lasciare nell'ombra il fatto che i migranti sono richiesti dalle economie sviluppate per colmare i vuoti nei ""lavori delle cinque P"""": precari, pesanti, pericolosi, poco pagati, penalizzati socialmente. Questo studio assume un punto di vista che considera i migranti come attori della globalizzazione, esplorando la comoplessa trama di legami che travalicano le frontiere, influenzano le società di provenienza, riplasmano l'identità dei migranti stessi e anche quella dei paesi che li accolgono."" -
Le organizzazioni internazionali
Come governare un mondo di stati sovrani? Quali sono le organizzazioni che influenzano sempre più intensamente la vita della comunità internazionale? Quali sono esattamente i compiti e le attività che svolgono organismi famosi come l'Onu, Amnesty International, Medici senza frontiere o Greenpaece? Questo volume offre le nozioni di base per conoscere meglio la variegata galassia delle organizzazioni internazionali, delle quali delinea la storia, il ruolo e le funzioni, ripercorrendo la strada compiuta dalla comunità internazionale verso il governo di quei problemi che vanno al di là della dimensione e della capacità di intervento dei singoli stati. -
La Magna Grecia
La colonizzazione greca nell'estremo meridionale della penisola (Calabria, Basilicata, parte della Campania e della Puglia) fra l'ottavo secolo a. C. e la conquista romana nel terzo secolo a. C.: una civiltà grande e prospera raccontata nel suo sviluppo e nei suoi tratti essenziali da due illustri specialisti. -
Etica e mondo in Kant
L'etica kantiana è stata di frequente vista - e criticata - come un'etica dell'interiorità. Diversa la prospettiva adottata in questo libro che, avvalendosi del contributo di studiosi italiani e stranieri, mette in relazione la riflessione etica del filosofo di Königsberg con il ""mondo"""". Il volume si articola intorno ad alcuni nuclei principali: il problema del rapporto tra la libertà del volere e il mondo naturale dominato dalla necessità meccanica; la questione etica in senso stretto, sia nel processo di deliberazione morale sia nella concretezza dei doveri e degli oggetti della volontà; il ruolo del """"mondo"""", secondo Kant, nell'orizzonte morale; infine, la concezione kantiana del tempo storico come tempo del progresso e del perfezionamento che indica la direzione di una """"politica morale""""."" -
La corte dei Savoia (1849-1900)
Se non si conta la fugace comparsata (56 giorni) di Umberto II, ""re di maggio"""" nel 1946, il regno d'Italia non è durato che tre re: Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III. Spettò ai primi due, negli ultimi decenni dell'Ottocento, il compito non sempre grato di accreditarsi come sovrani del nuovo regno. Attentamente costruito su una mole ingente di testimonianze edite e inedite, questo libro racconta per la prima volta come si svolse la vita di quei due primi re d'Italia. Dai problemi per il trasferimento della capitale a Firenze e Roma alle bizze della """"bela Rosin"""" e alla popolarità di Margherita; dalle visite solenni alle città ai ricevimenti e alle udienze, dai funzionari alle dame di compagnia, dalle cacce agli intrighi, la corte della prima monarchia italiana, nella sua dimensione sia pubblica sia privata, riprende vita attraverso le vicende dei protagonisti."" -
Giustizia e povertà. Universalismo dei diritti, formazione delle capacità
È ormai evidente che le tematiche connesse alle politiche per la povertà debbono essere affrontate con il supporto di studi di carattere interdisciplinare, che aiutino ad indagarne la multidimensionalità e lo stretto legame con l'esclusione sociale. Avvalendosi di questa chiave di lettura, ma evidenziandone anche i limiti e le antinomie, in queste pagine viene presentata un'ampia riflessione sulle nuove povertà nelle società postindustriali, in particolare in quella italiana. Sono infatti affrontati i principali aspetti su cui politici e studiosi si stanno impegnando attraverso analisi, interpretazioni e azioni di contrasto alla povertà. Rispetto alle analisi, interpretazioni e politiche sin qui attuate, il contributo del volume consiste nell'affermare la necessità, per promuovere politiche attive di inclusione, dello sviluppo di tutte le capacità delle persone. Alle quali occorre dare nuova centralità, nella convinzione che il vivere comune richieda la piena realizzazione di sé in rapporto agli altri e la partecipazione attiva e consapevole, come antidoti alle incertezze causate dalle molte solitudini che caratterizzano la società attuale. -
Il fund raising in Italia. Storia e prospettive
Frutto di una ricerca interdisciplinare condotta da studiosi di storia economica e di economia aziendale, il volume affronta la storia e gli sviluppi attuali della raccolta dei mezzi finanziari (oggi denominata fund raising) necessari ad alimentare organismi e iniziative nonprofit. I sei saggi raccolti mostrano che il fund raising ha in Italia una lunga storia, che risale alla carità delle confraternite religiose e al civismo dei ceti dirigenti nelle città italiane del medioevo e dell'età moderna, al solidarismo delle società di mutuo soccorso, al rinnovato impegno dell'associazionismo religioso tra Otto e Novecento e si dispiega oggi nella diffusione delle Onlus e nella formazione di una specifica disciplina scientifica. Lo studio di queste molteplici esperienze, che si sono susseguite nell'arco di otto secoli, suggerisce che esse hanno espresso ed esprimono, pur in forme storicamente diverse, l'esigenza di costruire rapporti sociali di reciprocità solidale, insieme complementari e alternativi rispetto a quelli sui quali si fondano le economie di mercato. -
Vita scritta da lui medesimo
L'autobiografia - rimasta sino ad oggi inedita e pressoché ignota agli studiosi - del vescovo Francesco Panigarola (1548-1594) viene qui presentata, in un'attenta edizione critica, al lettore moderno. Di nobili natali, di solida e raffinata formazione culturale, predicatore efficacissimo, consigliere spirituale di importanti personaggi politici, incaricato di delicate missioni diplomatiche, il frate minore francescano rievoca in questa sua ""Vita"""" un percorso intenso, talora drammatico, che incrocia figure, luoghi ed eventi fra i più significativi delia seconda metà dei Cinquecento. Si delinea così, nella prospettiva militante di una storia individuale, il modello esemplare del nuovo predicatore della Chiesa cattolica, sullo sfondo tumultuoso dell'ultimo scorcio del secolo, di cui il Panigarola è insieme acuto testimone e fiero protagonista. Nella vivida narrazione, i fatti più decisivi dei tempo si intrecciano, in un vasto scenario europeo, agli incontri con le grandi personalità, da Carlo Borromeo a Gregorio XIII e Sisto V, da Caterina de' Medici a Enrico IV di Francia, componendo, di là dagli intenti apologetici e autocelebrativi, un quadro mosso e complesso della cultura postridentina.""