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Diritto pubblico delle religioni. Eguaglianza e differenze nello Stato costituzionale
Dal crocifisso esposto nelle aule scolastiche all'abbigliamento o alle ""mutilazioni rituali"""" delle donne musulmane, dal matrimonio omosessuale a quello poligamico, dalla fecondazione artificiale al """"testamento biologico"""": differenze di vedute e regole di vita opposte, espressive di identità spesso in conflitto. L'ideologia del multiculturalismo ne propugna una """"amministrazione congiunta"""" con le comunità di appartenenza, costringendo però nell'angolo il principio di eguaglianza. Questo libro propone di rovesciare il punto di vista e di declinare anche la tutela delle differenze a partire direttamente dai diritti della persona. Il diritto pubblico delle religioni, come potrebbe definirsi la disciplina che ne risulta, consente di contemperare, grazie alla """"norma di riconoscimento"""" della laicità pluralista, eguaglianza e differenze nel rispetto della dignità e della libertà di coscienza di ogni persona."" -
Storia dell'impresa italiana
Il volume si propone di offrire un quadro conciso, ma al tempo stesso esauriente, delle dinamiche dell'impresa industriale italiana nel Novecento, fornendo al lettore una prospettiva di lungo periodo su un tema su cui oggi si discute vivacemente ma sempre in termini di declino industriale contemporaneo. Il testo è organizzato per temi e volto a coniugare dimensione teorica e dimensione empirica, aspetti qualitativi e quantitativi. -
L'influenza sociale
Nell'esperienza umana la dimensione dell'influenza sociale costituisce un ambito di primario e crescente rilievo (basti pensare allo straripante ruolo assunto dai mass media nella vita quotidiana delle società contemporanee). Il complesso sistema delle modalità con cui l'ambiente sociale esercita la propria influenza sull'individuo rappresenta dunque uno dei principali settori di competenza degli psicologi sociali, nonché di molteplici figure di professionisti e operatori interessati da vicino a un fenomeno di così vasta portata. Ad essi si propone il presente volume, che esamina quei processi di natura sociale che, in modi più o meno espliciti e diretti, giungono a modificare opinioni, scelte e comportamenti degli individui. -
L'Italia contemporanea 1943-2011
Il volume traccia la storia del nostro paese a partire dalla seconda guerra mondiale per giungere ai giorni nostri. Dalla caduta del fascismo alle elezioni del '48, dagli anni del centrismo a quelli del centro-sinistra, sino al terremoto politico del 1992 e, attraverso le vicende della Seconda Repubblica, alla crisi politica culminata nella caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011. Pur privilegiando l'aspetto politico e istituzionale, l'autore non trascura i problemi economici e sociali, e il contesto internazionale. -
La rivoluzione messicana
Il volume ricostruisce la storia della rivoluzione messicana, individuandone, oltre ai passaggi significativi, le implicazioni politiche, militari, economiche, sociali e culturali. Figure storiche e mitizzate come quelle di Emiliano Zapata, Pancho Villa, Francisco Madero, Venustiano Carranza e Alvaro Obregón accompagnano una storia corale che riflette la pluriculturalità di un paese impegnato in quella che fu la prima grande rivoluzione e guerra civile del Novecento. Tra dimensione locale, nazionale e globale, la rivoluzione messicana è divenuta nel tempo un grande generatore di costruzioni politiche, simboliche e perfino identitarie. -
L' Italia di oggi. Storia e cronaca di un ventennio 1992-2012
Con l'insediamento del governo Monti è giunto al termine un ventennio nella storia d'Italia: aperto e chiuso da una crisi di sistema e dallo smottamento dei partiti. Il libro mette l'accento su quello che sembra essere un declino inarrestabile, conseguenza non solo della crisi internazionale ma anche del fallimento di due progetti politici. Il primo, identificabile con il centro-sinistra, mirava a fare dell'Italia un ""paese normale"""", il secondo, incarnato da Silvio Berlusconi, prometteva una """"rivoluzione liberale"""". Una deriva da cui si potrà uscire solo con una classe politica nuova e un nuovo modello di sviluppo."" -
La caduta dell'impero romano
L'arrivo dei Visigoti nel 376 segnò l'inizio dell'agonia dell'impero romano. Altre orde di barbari dilagarono poi in Gallia e altrove: nell'impossibilità di respingerli, Roma fu costretta a cedere sempre più terreno. Nonostante l'energia dispiegata dagli ultimi grandi generali di Roma, come Stilicone, Costanzo ed Ezio, alla metà del V secolo il territorio sotto il dominio imperiale era ridotto a poca cosa, con la perdita di gran parte delle province. Nel 476 il barbaro Odoacre depose l'ultimo sovrano, Romolo Augustolo, mettendo così fine alla successione imperiale in Occidente. -
Il lavoro e l'ingegno. Confcooperative: premesse, costituzione, rinascita
Il titolo di questo volume è tratto da un'affermazione di Ercole Chiri, primo segretario generale di Confcooperative, in apertura del primo Congresso dell'organizzazione tenutosi nel 1921: ""...secondo la nostra concezione sarà domani il capitale posto al servizio dell'ingegno e del lavoro"""". Questa è rimasta nel tempo la filosofia non solo della Confederazione delle cooperative di ispirazione cristiana, ma di tutto un ampio settore dell'economia italiana, premiato da successo e ormai prossimo alla condivisione anche pratica di questi valori fissati e periodicamente aggiornati dall'Alleanza Cooperativa Internazionale. In Alleanza delle Cooperative Italiane, infatti, le cooperative di matrice cattolica, quelle di tradizione socialista e quelle legate al mondo laico punteranno alla realizzazione dei valori di """"un'economia differente"""" nel difficile contesto della globalizzazione crescente. Il volume vuole però rilevare anche le specificità teoriche, organizzative e operative della cooperazione cristiana, prendendo le mosse dalle sue origini in Europa e in Italia, accompagnandone l'evoluzione, le battute d'arresto e l'espansione dall'ultimo Ottocento ad oggi."" -
Uscire dalla crisi. Politiche pubbliche e trasformazioni istituzionali
"Uscire dalla crisi"""" è diventato a tutte le latitudini l'imperativo dominante nel discorso pubblico. Questo libro analizza le risposte all'emergenza economico-finanziaria elaborate a livello statale e in sede sovranazionale. E si interroga sulle trasformazioni istituzionali determinate da tali risposte. Ogni grande crisi, infatti, ha un profondo impatto sul ruolo dello Stato e sull'organizzazione della società. Basti pensare a quanto accadde con il crollo di Wall Street nel 1929. Oggi, dopo il default di Lehman Brothers, sono cambiati i paradigmi dominanti negli ultimi vent'anni. Il fallimento del mercato su scala globale ha richiesto salvataggi pubblici e nuove regolazioni finanziarie. Si sono adottati programmi di stimolo all'economia e si sono allargate alcune protezioni sociali. La crisi del debito sovrano, tuttavia, ha colto molti paesi """"in mezzo al guado"""". Mentre la recessione era ancora in atto, hanno così cominciato a scarseggiare le risorse pubbliche necessarie a sostenere le politiche anticicliche. I governi sono stati anzi costretti a tagliare i programmi di spesa pubblica. A livello europeo, si sono introdotti vincoli fiscali più severi, insieme a meccanismi di assistenza finanziaria collettiva. In questo contesto, il ruolo delle istituzioni internazionali è stato potenziato, ma l'affermazione di un'efficace governance economica globale rimane ancora lontana." -
Finanza senza paracadute
"Le autorità di vigilanza si sono cullate nell'illusione che le regole già scritte fossero sufficienti e che i problemi potessero essere risolti dall'autoregolamentazione. Questo atteggiamento, alimentato dalla pressione delle lobby finanziarie, è stato il principale responsabile delle regole che non sono mai state scritte, il grande buco nero di questa crisi. Il nesso fra banche e politica era troppo forte perché la crisi, per quanto grave, potesse spezzarlo.""""" -
Parlerò solo di calcio
Un mondo che esclude i giovani talenti, inquinato dal potere mediatico e dalla corruzione, oberato dai debiti ""Lo sport più amato dagli italiani è una metafora di problemi più generali che affliggono l'Italia?"""" """"Risponderò come nei titoli di testa dei film: ogni riferimento a mali italici realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti al di fuori del mondo del calcio è da ritenersi puramente casuale. Oggi parlerò solo di calcio""""."" -
Le forme elementari della povertà
La povertà è un fenomeno ingombrante, espressione di una disuguaglianza difficile da accettare In società complessivamente ricche e democratiche. Il destino cui l'Occidente moderno ha creduto di poter sfuggire non è forse rappresentato proprio dai poveri? Questo studio si concentra non tanto sulla povertà in sé, definita attraverso soglie quantitative e misurata con indicatori di vario tipo, quanto piuttosto sulle relazioni tra una società e i ""suoi"""" poveri. Le rappresentazioni sociali della povertà da un lato e, dall'altro, l'esperienza vissuta dagli individui etichettati come poveri consentono di cogliere, oltre le variazioni di intensità del fenomeno, la sua diversa """"qualità"""", secondo tre principali forme tipiche: povertà integrata, marginale e squalificante."" -
Lo Stato e il suo diritto
Diritto amministrativo e costituzionalismo come hanno contribuito alla storia dello Stato in Europa? Quali sono state le principali vicende dei diversi tipi di Stato europei? E come cambia lo Stato con l'europeizzazione e la globalizzazione? Dallo Stato di diritto allo Stato amministrativo, allo Stato sociale, passando attraverso gli esperimenti totalitari, i regimi politici europei sono riusciti ad adattarsi ai mutamenti della storia e resistono anche alla europeizzazione e alla globalizzazione. -
Psicologia sociale
Questo volume, qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata, fornisce un panorama completo della psicologia sociale, illustrando, e integrando i temi sviluppati di preferenza dalla cosiddetta ""scuola americana"""" (come la cognizione sociale) e quelli privilegiati dalla """"scuola europea"""" (come le rappresentazioni sociali). Nella prospettiva degli autori, infatti, le teorie implicite e le immagini della realtà di cui dispongono gli individui come attori sociali sono un prodotto delle loro strutture cognitive ma appaiono ancorate per la loro origine all'interazione sociale."" -
Diritto alimentare comparato
Il volume illustra la regolamentazione giuridica delle attività legate alla produzione e al consumo di alimenti e bevande. È messo in luce in particolare il ruolo svolto dalla tecnologia nel rendere necessaria l'innovazione del diritto alimentare, a livello sia locale sia globale, per garantire il difficile equilibrio fra dinamiche di mercato, tutela della salute umana ed animale, sostenibilità ambientale, libertà individuale e valori socio-culturali. -
Tutela transnazionale dell'ambiente
In materia di tutela dell'ambiente l'ordinamento italiano è ampiamente tributario del diritto internazionale e del diritto dell'Unione europea. Il volume intende dar conto del complesso quadro giuridico internazionale ed europeo di riferimento, a fronte di una produzione specialistica, alimentata anche dalla recente approvazione del cd. ""codice dell'ambiente"""", dai confini troppo nazionali. Il testo è destinato a chiunque voglia studiare il diritto ambientale o si trovi ad operare professionalmente in tale settore, per ricostruirne le fonti normative rilevanti, la formulazione dei principi generali, e per acquisire un corretto approccio al dato normativo nazionale."" -
Distretti culturali. Dalla teoria alla pratica
In Italia il tema della valorizzazione dei beni culturali ha avuto un'evoluzione discontinua e laboriosa, limitando così il riconoscimento delle potenzialità delle risorse ambientali e culturali del paese. Le criticità che caratterizzano la gestione della cultura a livello nazionale si possono però affrontare con maggiori possibilità di successo attraverso i distretti culturali. Aree di rilevante interesse storico-culturale e paesaggistico, i distretti culturali rappresentano un esempio di sviluppo possibile grazie alla mobilitazione ed interazione di una pluralità di attori presenti nel territorio. Organizzazioni culturali, pubblica amministrazione, imprenditori e professionisti, integrando le rispettive funzioni e competenze, condividono strategie per valorizzare le risorse del territorio e generare nuove visioni di sviluppo economico e sociale. A partire dal 2005 la Fondazione Cariplo ha ideato e promosso un progetto finalizzato alla individuazione e creazione di distretti culturali sul territorio lombardo. Al progetto hanno preso parte esperti di economia, di diritto amministrativo, di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico che hanno collaborato con i territori coinvolti. Questo volume ci fornisce un racconto critico delle prime fasi di questa esperienza e ci propone un modello innovativo di intervento. -
Povero, onesto e gentiluomo. Un emigrante in Australia 1954-1961
A soli dodici anni, in un piccolo paese siciliano, Antonio lascia la scuola per contribuire al mantenimento della famiglia. Deve farlo, la famiglia è numerosa - sette figli - e la piccola ricchezza parentale se n'è andata: un discreto pezzetto di terra, a ripianare la perdita di un prestito fatto e non restituito, e una casa agricola e il bestiame perduti per l'esplosione di una polveriera americana in tempo di guerra. Inizia troppo presto, in età adolescenziale, la vita adulta di Sbirziola, e conosce povertà e sfruttamento: dall'apprendistato come barbiere al lavoro di saldatore, fino alle speranze trasformate in delusioni di un periodo trascorso a Genova, dove alterna lavori duri e saltuari tra edilizia e settore metalmeccanico. Nel 1961, le occupazioni precarie e i sacrifici costringono il ventenne Antonio a imbarcarsi verso l'Australia, in cerca di fortuna. E in Australia, la terra nuovissima, si apriranno per lui nuove prospettive: un lavoro, una famiglia, il sogno poi realizzato di una bella casa. Desideri e sogni prendono forma e nonostante le fatiche, le sconfitte, le delusioni ""La vita e bella di viverla e godersela, che la più bella cosa che abiamo, nel tempo che siamo in questo mondo"""". Prefazione di Antonio Gibelli."" -
Flessibilmente giovani. Percorsi lavorativi e transizione alla vita adulta nel nuovo mercato del lavoro
Quali conseguenze ha avuto la flessibilizzazione del mercato del lavoro sui giovani? Sui loro percorsi professionali, e sui loro modi e tempi di diventare adulti e di fare famiglia? Il volume affronta, nel contesto italiano, e in comparazione con quello europeo, la questione dell'instabilità nel mercato del lavoro. Traccia, anche attraverso una originale applicazione della teoria dei giochi alla relazione di lavoro, i possibili sviluppi dei percorsi professionali dei giovani che lavorano con contratti di collaborazione, mostrando come il lavoro a termine, nelle sue varie forme, cambi la natura stessa sia del rapporto di lavoro, sia dei rapporti sul lavoro. Nella sua seconda parte, la ricerca si occupa delle conseguenze della ""flessibilizzazione"""" sulla transizione alla vita adulta, in particolare l'uscita dalla famiglia di origine: tema di specifico interesse in Italia, il paese, fra quelli europei, in cui i giovani lasciano più tardi la famiglia di origine. Osservando, fra l'altro, che in un contesto come il nostro, che offre un basso livello di protezione istituzionale e non ha mai riformato il sistema degli ammortizzatori sociali, sono i giovani con più elevato titolo di studio a rimanere più a lungo in famiglia, durante la ricerca di un lavoro consono alle proprie competenze. L'indagine offre indicazioni attente e preziose, nel momento in cui si discute di come ridisegnare le nuove politiche sociali e del lavoro."" -
Roma capitale. Percorsi storici e giuridici
Le recenti celebrazioni dell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia hanno fornito l'occasione per ripercorrere, attraverso l'evocazione e l'analisi delle vicende più rilevanti della storia del nostro paese, le tappe del cammino di Roma capitale e per provare a capire perché né la Costituzione repubblicana né il legislatore ordinario abbiano sentito il bisogno di indicare nella città di Roma la capitale. Il lungo silenzio normativo è stato interrotto dapprima dalla riforma del titolo V del 2001, che ha imposto la scelta di Roma quale sede della capitale d'Italia riservando alla legge statale la disciplina del suo ordinamento, e, successivamente, dall'approvazione dell'art. 24 della I. 42/2009, che però ha semplicemente dettato i principi del regime transitorio a cui deve attenersi il legislatore delegato. Gli attesi decreti legislativi d'attuazione, nn. 156/10 e 61/12, hanno, poi, introdotto una disciplina incompleta, fonte di numerosi problemi giuridici. L'incertezza normativa spinge dunque a guardare oltre i nostri confini e a capire come gli altri paesi hanno definito ruolo e competenze delle proprie capitali: il volume analizza quindi i regimi adottati dalle più importanti capitali del mondo quali Washington, Parigi, Londra, Berlino, Vienna, Madrid, ecc., per comprendere meglio differenze e affinità e individuare possibili vie di ulteriore definizione delle prerogative, dei limiti e delle potenzialità della capitale d'Italia.