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Breve storia dell'Iraq
È ormai una ventina d'anni che l'Iraq fa notizia e l'opinione pubblica italiana se ne interessa. Ma se a grandi linee è nota la storia recente, da Saddam in poi, lo stesso non si può dire per la millenaria vicenda precedente di quei territori e di quelle società. L'Iraq non è, come molti ritengono, uno stato inventato a tavolino dagli inglesi sulle spoglie dell'impero ottomano alla fine della Grande Guerra, ma un'area dove differenti società hanno convissuto entro un'unità amministrativa ed economica di lungo periodo. Dalla conquista araba del settimo secolo alla fase di dominio mongolo e turcomanno nel Medioevo, ai secoli ottomani, agli anni del Mandato britannico e della monarchia, alla repubblica e alla dittatura di Saddam, per finire con l'intervento americano, il volume riassume con chiarezza la storia dell'Iraq mostrando le ragioni lontane che spiegano la crisi odierna. -
Internet, lavoro, vita privata. Come le nuove tecnologie cambiano il nostro mondo
Dalle circolari dell'ufficio personale per calmierare le telefonate private all'inserimento di filtri informatici che impediscano l'accesso ai social network sul posto di lavoro, da sempre le organizzazioni (sia pubbliche sia private) hanno tentato di bandire la sfera privata dai loro confini, nella convinzione che fosse dannosa per la produttività. La diffusione da un lato delle nuove tecnologie e, dall'altro, dei dispositivi digitali come gli smartphone, i palmari, i tablet e i computer ultraportatili ha reso possibile la comunicazione privata a tutti i livelli gerarchici, dall'operaio al manager, rendendo sempre più complesse e sempre meno efficaci le restrizioni e, al tempo stesso, arbitraria la separazione tra sfera privata e sfera professionale. Questo volume presenta gli effetti di internet nella relazione tra tempo di vita e tempo di lavoro: gli utilizzi che ognuno di noi fa di questi nuovi mezzi, le conseguenze sulla produttività, efficacia ed efficienza sul lavoro e come possono condurre non a una separazione, bensì a una integrazione tra due dimensioni da sempre considerate indipendenti e, spesso, incompatibili. -
Pepper wine (and wool) as the dynamic factors of the social and economic development of the middle ages
I due testi che costituiscono ""Allegro ma non troppo"""" furono scritti in inglese e stampati negli anni Settanta solo in edizione privata. Nel 2011 il Mulino ha infine messo in libreria """"The Basic Laws of Human Stupidity"""". Quest'anno è la volta del secondo dei due saggi, quello con cui nel suo imperturbabile stile british Cipolla ha tracciato una sorta di controstoria burlesca del Medioevo: dai Normanni che navigavano a lungo per star lontani dalle mogli a Pietro l'Eremita che predicò le crociate perché gli piacevano i cibi piccanti, e voleva riaprire la via del commercio del pepe con l'Oriente. Una storia parallela ma plausibile, un po'vera e un po'no. Una storia parodistica ma non troppo."" -
Cristianesimo e potere
"Cristianesimo e potere"""" è dedicato a un tema che costituisce il filo rosso di tutta l'indagine dello storico Prodi: una ricerca dedicata a mettere in luce come la caratteristica della civiltà europea sia la peculiare divisione di ambiti fra Chiesa e Stato. Indagine storica ma insieme riflessione sulle trasformazioni di un presente in cui questo secolare equilibrio pare destinato a spezzarsi." -
Gli strumenti della poesia
Questo volume intende esporre in maniera succinta ma rigorosa l'essenziale della metrica italiana (sillaba, accento, verso, rima, struttura delle forme metriche), senza rinunciare a una visione storica, che segue l'evoluzione poetica italiana dalle origini fino al verso libero novecentesco. -
Le regole dei giornalisti. Istruzioni per un mestiere pericoloso
Se tutti i giornalisti si limitassero a pubblicare le notizie ""ufficiali"""", provenienti dalle fonti istituzionali o dai diretti interessati l'informazione sarebbe non solo più povera, ma soprattutto più """"prona"""". Sarebbe però indenne da ogni rischio. Succede tuttavia che per garantire informazione di interesse pubblico ogni giornalista debba trasformarsi in un bravo segugio che le notizie se le va a cercare. Inizia qui un acrobatico districo nel mondo delle regole, tra il diritto di informazione, la libertà d'espressione, il diritto alla privacy, la diffamazione. Innumerevoli casi di cronaca ci dicono continuamente della tensione tra ciò che può e non può essere detto o scritto, tra ciò che è informazione e ciò che è insinuazione, tra ciò che è giornalismo e ciò che è puro gossip. Le norme in materia sono complesse e di difficile interpretazione: di fatto è praticamente impossibile oggi far bene questo mestiere senza finire sotto processo."" -
Uguaglianza
L'autore ripercorre la storia millenaria del concetto di ""Uguaglianza"""", una storia che si svolge tra luminose speranze e contraddizioni cocenti. Nel mondo antico l'uguaglianza è limitata dalla differenza gerarchica, fino al paradosso di Atene, culla della democrazia europea e, insieme, luogo di schiavitù. Più tardi, proprio dall'uguaglianza la cultura cristiano-medievale muove nei termini di una fratellanza universale, salvo ricavarne la necessità della subordinazione dell'uomo nella vita terrena. E ancora la filosofia politica moderna costruisce lo Stato partendo dall'assioma di un'uguaglianza naturale tra gli individui, che però nella realtà si trova a fare i conti con coppie dialettiche quali cittadino straniero, proprietario-proletario, padrone-schiavo, uomo-donna. Infine, l'oggi: un tempo incerto, caratterizzato dai fenomeni globali che sfidano l'uguaglianza sul terreno della sua contraddittoria universalità."" -
Il governo manageriale delle università. Dal direttore amministrativo al direttore generale
La legge di riforma dell'Università, conosciuta come legge Gelmini, è entrata in vigore a inizio del 2011. Molte le novità che sono state introdotte, soprattutto a livello di governance. Una in particolare si mostra come novità assoluta: il ruolo del direttore amministrativo, così come conosciuto nel corso degli anni, è sostituito da quello di direttore generale. Non solo: il direttore generale è individuato come ""organo"""" dell'ateneo insieme a rettore, consiglio di amministrazione, senato accademico, nucleo di valutazione e collegio dei revisori dei conti. Al direttore generale viene attribuita """"la complessiva gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo dell'ateneo"""". Come interpretare il nuovo ruolo in rapporto alle esigenze degli atenei, organizzazioni estremamente complesse, che devono sempre più affrontare la loro missione con sguardo alla razionalizzazione e standardizzazione dei costi, alla gestione delle risorse umane per competenze, alla performance dell'intera organizzazione? Un interrogativo su cui il volume riflette, e cui contribuisce a rispondere."" -
Allegoria in versi. Un'idea della poesia dei trovatori
L'allegoria è uno degli aspetti più caratteristici della letteratura medievale. Nella poesia dei trovatori le forme e i procedimenti allegorici vengono tuttavia utilizzati solo raramente. Poiché si ritiene comunemente che il grande canto cortese si fondi sulla soggettività o sull'artificio formale, i trovatori, a parte rare eccezioni, sono parsi costituzionalmente estranei all'allegoria, considerata un elemento proprio di tradizioni poetiche più aperte alla narratività e alla rappresentazione oggettiva. In un confronto continuo con le maggiori letterature medievali, questo studio si concentra in particolare su due forme poetiche (la pastorella e la tenzone), nel tentativo di mostrare come l'utilizzo dei procedimenti allegorici risulti caratteristico di una precisa 'linea' interna alla prima e più importante tradizione lirica romanza. L'allegoria è anche la chiave per offrire un'interpretazione complessiva della poesia dei trovatori. Se infatti le principali tendenze critiche considerano i poeti occitani degli intellettuali in grado di aver accesso alle speculazioni filosofiche e ai modelli stilistici mediolatini o, al contrario, dei semplici artigiani paragonabili ai cantautori moderni, lo studio delle forme allegoriche sembra rivelare dei trovatori egualmente distanti da entrambi i modelli interpretativi. -
Storie mirabili. Studi sulle novelle di Matteo Bandello
"Storie vere"""" ma anche """"mirabili"""". Racconti che nascono dal mondo quotidiano o dalla storia antica o recente, ma che stupiscono per la loro straordinarietà. Sono le novelle di uno dei più affascinanti scrittori del Rinascimento italiano: Matteo Bandello (1485-1561), domenicano, vescovo, uomo di alta cultura, di frequentazioni aristocratiche, colte e mondane, in tutta Europa. Storie dalle quali, attraverso una traduzione francese, lo stesso Shakespeare trarrà ispirazione - per """"La dodicesima notte"""", """"Molto rumore per nulla"""", ed anche """"Romeo e Giulietta"""". L'eccezionale vena creativa di Bandello riflette e fa rilucere in paradossale bellezza le contraddizioni dell'umanesimo e del primo Rinascimento: di un'epoca aurea per il pensiero e insieme di un mondo più spesso tragico che lieto, un mondo inquieto ed enigmatico, e tuttavia fiducioso nella virtù e nella ragione. Un mondo che vive guerre feroci, e insieme conosce espressioni artistiche altissime, una rivoluzione scientifica, la scoperta della stampa, le esplorazioni geografiche. I saggi raccolti nel volume, espressione di nuove direttrici di ricerca, mostrano come ancora oggi il libro della memoria dei nostri grandi classici sia una risorsa inesauribile e necessaria alla nostra identità culturale." -
La sfida della valutazione
Questo volume raccoglie gli interventi presentati nel convegno organizzato dalla Fondazione per la Scuola nel maggio 2011 dal titolo ""La sfida della valutazione"""", tema che la Fondazione ritiene cruciale nel dibattito pubblico italiano. La scelta della doppia lingua, italiano e inglese, certamente non convenzionale, è dovuta alla volontà di posizionare in ambito internazionale il recente dibattito sul tema della valutazione in Italia. Il ritardo italiano in materia è parzialmente dovuto a ragioni di carattere storico e di lobbying esercitate dal mondo della scuola; la mancanza di dati fa il resto. Le ricerche internazionali hanno contribuito in modo notevole ad aprire questo dibattito in Italia per cercare di recuperare ritardi. I saggi qui presentati si soffermano sul ruolo della valutazione (degli studenti, degli insegnanti e delle scuole) e analizzano il caso italiano. Gli autori sono studiosi di fama internazionale, molto ascoltati dai decisori pubblici. Offrire l'opportunità di queste riflessioni e di questi scritti a un pubblico più ampio rappresenta un contributo che la Fondazione offre al mondo della scuola e al dibattito pubblico in occasione del suo decennale."" -
Innovazione e trasformazione industriale: la prospettiva dei sistemi di produzione locale italiani. Rapporto di Artimino sullo sviluppo locale 2011
Quali trasformazioni hanno caratterizzato le regioni e i distretti industriali italiani nell'ultimo decennio? Qual è la scala territoriale più adeguata per comprendere tali trasformazioni? Il volume mira a dar risposta a queste domande, considerando le sfide provenienti dai mercati, dalle tecnologie, dai movimenti della società, che i vari luoghi dell'industria italiana hanno affrontato nel recente passato e continuano ad affrontare oggi. La comprensione della trasformazione in atto appare particolarmente importante nel contesto odierno, in cui i tradizionali modelli produttivi e cognitivi che hanno caratterizzato lo sviluppo dei distretti e dell'industria manifatturiera italiana sono stati - di necessità - affiancati da altri. Alcuni di questi appaiono potenzialmente adatti a fronteggiare le esigenze, ineludibili, di rinnovamento, innovazione e internazionalizzazione, contribuendo al tempo stesso a dar vita a nuovi percorsi di sviluppo locale, mentre altri si collocano in una obiettiva direzione di disgregazione dei fattori locali dello sviluppo. -
Storia delle società italiane di ingegneria e impiantistica
Alcuni rami industriali - la petrolchimica, la chimica, l'energia, la siderurgia, i trasporti, la grande edilizia residenziale - richiedono impianti sempre più grandi, sempre più complessi. Se le maggiori imprese di tali settori si sono talora attrezzate per la loro progettazione e costruzione interna, sono nel tempo sorte imprese indipendenti, le cosiddette SEF Specialized Engineering Firms, che progettano e costruiscono impianti chiavi-in-mano: dall'America, sempre all'avanguardia, alla Germania, Gran Bretagna, Francia, e Giappone. E in questo grande scenario, non troppo a sorpresa, l'Italia. È nota in tutto il mondo l'eccellenza delle scuole italiane di ingegneria: il cui rigore si accompagna al talento creativo dell'ingegno italiano, e a una speciale capacità degli ingegneri di ""fare squadra"""". Il volume traccia la storia delle principali aziende italiane di ingegneria impiantistica, dei loro successi all'estero, del loro impegno, oggi, per soddisfare la fame di impianti ad alta tecnologia nei paesi emergenti. E, là dove il mondo globale abbia imposto l'assorbimento di alcune SEF italiane in società multinazionali, resta comunque l'orgoglio di un'eccellenza che, anche in quei grandi contesti, continua a distinguersi."" -
Una storia italiana. Dal Banco Ambrosiano a Intesa Sanpaolo. Con i diari di Carlo Azeglio Ciampi
Intesa Sanpaolo trae origine dalla fusione di due gruppi bancari - Banca Intesa e Sanpaolo Imi - che, come gli affluenti di un grande fiume, ne rappresentano compiutamente le radici, la cultura aziendale, la ""corporate governance"""" e i modelli di """"business"""". Il volume racconta la storia di una di queste due banche: il Nuovo Banco Ambrosiano, successivamente divenuto Banca Intesa. Nato in circostanze drammatiche dalle macerie del Banco Ambrosiano di Calvi, il nuovo Istituto ha compiuto un percorso straordinario di crescita, acquisendo e integrando alcune delle maggiori banche italiane. Il volume ripercorre le vicende avvincenti e contrastate di tale crescita, che hanno rappresentato un capitolo non marginale nella storia italiana dal 1982 al 2007. Nella ricostruzione degli eventi il libro si avvale di una molteplicità di fonti, da quelle ufficiali delle banche incorporate nel corso del tempo, alle testimonianze di alcuni protagonisti, ai diari inediti di Carlo Azeglio Ciampi. Prefazione di Jean-Paul Fitossi."" -
Miasmi e umori
Fra la grande peste del 1348 e il Settecento, l'Italia Settentrionale fu all'avanguardia in Europa nell'ambito della sanità e l'igiene pubblica. Per far fronte alle tante epidemie, che si ripresentavano con regolarità decimando la popolazione, molte città si dotarono di un ufficio permanente, addetto a monitorare la situazione igienico-sanitaria e ad adottare le necessarie misure di prevenzione. Avvalendosi delle relazioni stese all'inizio del Seicento per ordine del Magistrato alla Sanità dello stato fiorentino, Cipolla ricostruisce le condizioni igieniche delle città, i pericoli di diffusione delle malattie e le misure volenterose, ma spesso inadeguate, che medici e amministratori misero in campo contro gli assalti del ""nemico invisibile""""."" -
Il burocrate e il marinaio. La «Sanità» toscana e le tribolazioni degli inglesi a Livorno nel XVII secolo
Oltre che con i corsari della Barberia, con i turchi, gli spagnuoli, i francesi e gli olandesi, quei grandi dominatori dei mari che erano gli inglesi durante il XVII secolo si trovarono alle prese con gli ostacoli e le idiosincrasie della burocrazia sanitaria toscana impiantata a Livorno, il porto su cui si imperniava la loro attività nel Mediterraneo. Cipolla narra qui un importante capitolo di storia economica europea, mettendo a fuoco nella sua analisi acuta un profondo contrasto culturale. -
Istruzione e sviluppo. Il declino dell'analfabetismo nel mondo occidentale
Nella sua opera Cipolla si è spesso interrogato sul ruolo della cultura nello sviluppo delle società. Con questo scritto pionieristico ha aperto la strada agli studi sull'alfabetizzazione, sulla scuola popolare, sull'istruzione tecnica, sul contributo dell'istruzione alla crescita economica. Una ricostruzione che ci fa vedere meglio come ancora oggi, in ampie realtà del mondo in via di sviluppo, il problema dell'istruzione resti uno dei fattori chiave del decollo economico. -
Le avventure della lira
La storia della lira inizia dalla libbra romana, una misura di peso equivalente a circa 325 grammi. Fu la riforma di Carlo Magno a trasformarla in unità del sistema monetale. La moneta di quel sistema era il denaro; le zecche ricevevano una libbra d'argento e dovevano cavarne 240 denari. La lira inizia la sua vita come unità virtuale, cui non corrisponde una moneta, e tale resterà per la maggior parte della sua storia, moneta fantasma, multiplo delle piccole monete che circolavano negli stati italiani, in rapporti variabili a seconda dei periodi di crisi o di prosperità. Seguendo di città in città, di moneta in moneta, ""le avventure della lira"""", Cipolla compone così una piccola storia monetaria d'Italia, dal Medioevo all'inizio dell'Italia unitaria."" -
Il divario incolmabile. Rappresentanza politica e rendimento istituzionale nelle regioni italiane
Perché alcune istituzioni regionali funzionano meglio di altre? È vero che conta più il civismo dei governati che le virtù dei governanti? Quanto influiscono il dinamismo dei sistemi produttivi e i modi di operare della politica al livello locale? A partire da un'ampia base empirica, il volume esamina in chiave comparativa i processi di formazione della rappresentanza, la struttura della competizione elettorale, la selezione della classe politica, la personalizzazione della leadership di governo, l'organizzazione delle assemblee, i tempi e le dimensioni della produzione legislativa nelle regioni italiane. Il quadro che emerge confuta l'ipotesi che esista una relazione univoca tra civismo ed efficienza delle regioni: si scopre che in alcuni settori di policy anche la politica conta e che il fattore più correlato con il rendimento delle istituzioni pubbliche è la ricchezza privata. -
Medici in cerca d'autore
Il medico è una presenza fissa nella nostra società. Balzac lo affianca al prete e all'uomo di legge, ""l'uno medica le piaghe dell'anima, l'altro quelle della borsa, il medico quelle del corpo"""". Nel corso del tempo queste tre figure hanno perso la loro """"carnalità"""" per divenire tre icone, una sorta di """"Santissima Trinità"""" dei nostri villaggi. In questa rappresentazione, tuttavia, il personaggio centrale è il medico; mentre gli altri due, a seconda dei Paesi e delle epoche, possono cambiare. E i medici, dal canto loro, cosa pensano? Vi è stato un episodio significativo che ha determinato la loro scelta? Quando si sono sentiti medici per la prima volta? Che rapporto hanno con i pazienti e i colleghi? Che ne è dei loro sentimenti, emozioni, paure, desideri? Come si costruisce la distinzione sociale fra clinici e chirurghi? Differenziando le """"motivazioni"""" della scelta dal """"modo"""" in cui si esercita la professione, l'autore cerca di decifrare la """"scatola nera"""" dell'identità medica. E lo fa raccogliendo le storie di medici di varia specialità, diversi per età e collocazione lavorativa, che, proprio come capita ai personaggi di Pirandello evocati nel titolo, si raccontano in prima persona. Le loro storie appaiono singolarmente vicine a quelle di medici in carne ed ossa di altre patti del mondo o di dottori """"immaginari"""" creati dalla fantasia di grandi scrittori-medici (Bulgakov, Cechov, Celine, Conan Doyle, Cronin, Munthe ecc.).""