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L' ONU. Il diritto delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite costituiscono un sistema in costante evoluzione, plasmato dai mutamenti intervenuti nella comunità internazionale dal secondo dopoguerra ad oggi. Il volume illustra le istituzioni giuridiche delle Nazioni Unite, tenendo presente il rapporto tra diritto dell'ONU e diritto internazionale, nel cui ambito il primo ha avuto origine e continua ad operare. Questa nuova edizione dà conto delle sfide che l'Organizzazione ha dovuto affrontare nell'ultimo decennio. -
Organizzare. L'impresa tra forme emergenti e progetto
Organizzare significa intervenire sulle condizioni che influenzano le azioni degli altri, producendo interazioni maggiormente prevedibili e ordinate. Come si realizza questo risultato in ambito economico-aziendale? Il volume illustra i problemi e le scelte organizzative delle imprese prestando particolare attenzione alle recenti acquisizioni dell'economia comportamentale e a quelle relative ai fenomeni di autoorganizzazione. Ne deriva un originale approccio allo studio di temi cruciali per le organizzazioni, come quelli del coordinamento e della gestione della conoscenza. -
Thomas Mann tra etica e politica
Frutto della collaborazione di insigni studiosi italiani e tedeschi, il volume affronta lo studio di Thomas Mann con l'obiettivo di mettere in rilievo le strette e complesse interconnessioni esistenti, nel grande scrittore lubecchese, fra dimensione letteraria e riflessione storica, politica e filosofica. Il testo è articolato in quattro sezioni: Politica, Mito, Etica, Arte. Al loro interno gli autori, provenienti da discipline diverse, analizzano snodi centrali dell'esperienza e della produzione di Thomas Mann, dalle talora sorprendenti svolte politiche alle immersioni ambiziose nel passato lontanissimo, dalle trasformazioni etiche dei personaggi, interpretabili anche come studio e laboratorio delle personali sue evoluzioni, alle operazioni complesse su arti quali la musica, utilizzata come chiave di espressione e interpretazione di fondamentali processi politici e storici. A emergerne, è la figura di un consapevolissimo e problematico interprete della crisi della spiritualità novecentesca. Ma non solo. Perché Thomas Mann è il ""cercatore"""" nel campo dell'umano, di cui scruta anche i recessi più oscuri, nella prospettiva, però, di un nuovo umanesimo."" -
Potenze economiche emergenti. Cina e India a confronto
La Cina e l'India sono le due più grandi potenze economiche emergenti. La prima ha avviato la sua fase di rapido sviluppo economico dal 1978, la seconda dal 1992. Ed entrambe si muovono oramai sulla scena del mondo a passi un tempo impensabili. Se si considera il PIL complessivo tenendo conto delle parità del potere d'acquisto, la Cina si avvia a superare gli Stati Uniti per dimensione economica, mentre l'India si appresta a superare il Giappone come terza maggiore economia del mondo. Il volume mostra le principali differenze e analogie dei modelli di sviluppo dei due colossi asiatici, concentrandosi sulle trasformazioni del sistema produttivo, sulle differenti politiche pubbliche e finanziarie, e su un importante esempio di politica industriale, quello relativo al settore dell'automobile; nonché sui seri problemi legati alle crescenti disuguaglianze nella distribuzione del reddito ed al progressivo deterioramento dell'ambiente, prezzo di uno sviluppo economico tanto dirompente e accelerato. Vengono così messi in luce i punti di forza, ma anche di debolezza, dei due diversi percorsi di sviluppo, che insieme ne condizionano le prospettive future. -
Chiesa e diritti umani. Legge naturale e modernità politica dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni
La chiesa cattolica sembra essere oggi l'istituzione planetaria che con più forza esige il rispetto dei diritti umani. Un ruolo che le viene riconosciuto soprattutto nel momento in cui si invoca una legittimazione morale per promuovere interventi bellici laddove si verificano violazioni dei diritti umani; al contempo se ne critica l'arretratezza quando si richiama agli stessi principi nel rifiutare le richieste di autodeterminazione dei singoli in campo matrimoniale, bio-genetico o sessuale. Il volume illustra le ragioni storiche di queste contraddizioni e il tormentato cammino che ha portato il cattolicesimo dalla radicale contrapposizione alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789 alla cauta accettazione della Dichiarazione universale delle Nazioni Unite del 1948, fino al contrastato ritorno al primato della legge naturale con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. -
La lingua dei «Promessi sposi»
Capolavoro assoluto della nostra storia letteraria, ""I promessi sposi"""" è allo stesso tempo l'opera in cui Manzoni approda alla fondazione di una lingua nazionale. È evidente, da un'edizione all'altra, la ricerca dell'autore di uno strumento narrativo e colloquiale inteso e condiviso da più di """"venticinque lettori"""", cioè capace di corrispondere alle esigenze comunicative del tempo. Da qui, dopo la prima scelta del toscano letterario tradizionale, l'orientamento sul fiorentino parlato dalle persone colte e la proposta che esso diventasse lingua comune, parlata e scritta, di tutti gli italiani. In questo libro Giovanni Nencioni ha analizzato i diversi registri della lingua e dello stile del grande romanzo, i personaggi principali e alcuni momenti di grande interesse linguistico."" -
Leopardi antiromantico
Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo torna a cimentarsi con Leopardi, poeta prediletto, anzi, come lui stesso scrive, ""il maggiore, e di gran lunga, lirico italiano dell'età moderna"""". Avvalendosi di raffinate conoscenze di linguistica e stilistica, l'autore tocca alcuni aspetti complessivi della poetica leopardiana (uno fra tutti: il carattere """"antiromantico"""" del suo percorso), le costanti della lingua e della metrica dei """"Canti"""" (l'abbondanza, per esempio, di rime baciate), infine la natura profonda di tre testi fra i più significativi della raccolta: """"La sera del dì di festa"""", """"A Silvia"""" e """"La quiete dopo la tempesta"""". Ne risulta un'indagine in cui ciascun dato testuale e formale rimanda costantemente ad altro: un pensiero fermo e originalissimo che pervade ogni singola lirica del poeta di Recanati."" -
Quando la profezia non si avvera
Estate 1954, in una piccola cittadina del Kansas Marian Keech sostiene di aver ricevuto un messaggio dagli abitanti di un pianeta chiamato Clarion: un diluvio devasterà la terra il 21 dicembre, ma Marian e quanti avranno creduto a quel messaggio saranno portati in salvo dagli alieni sui loro dischi volanti. Collaboratori di Festinger si mescolano al gruppo di adepti che si è riunito attorno a Marian per prepararsi alla fine del mondo e osservano le dinamiche psicologiche che si scatenano prima e dopo il 21 dicembre quando la profezia non si avvera. Grazie a questo straordinario esperimento dal vivo Festinger mette a punto in forma compiuta un concetto fondamentale della psicologia sociale, quello di dissonanza cognitiva, che ancora oggi ci aiuta a comprendere cosa accade quando le nostre convinzioni vengono smentite dalla realtà dei fatti e perché, sorprendentemente, in certe condizioni, anziché abbandonarle noi le abbracciamo con maggiore fervore. -
Il pensiero estremo. Come si diventa fanatici
Nel senso comune le derive estremiste, di cui l'attualità rigurgita, sono per lo più attribuite ad anomalie psichiche (i fanatici sono dei folli, hanno personalità disturbate), oppure all'indigenza sociale, affettiva e intellettuale (i fanatici hanno un'esperienza povera e riduttiva del mondo). La realtà, come dimostra questo libro, è assai diversa: il pensiero estremo è tipico di persone istruite, che provengono da ambienti sociali risparmiati dalla miseria. In altre parole, ""gente normale"""". Per sbrogliare il paradosso, Bronner passa in rivista un'inquietante galleria di figure emblematiche del fanatismo, dal collezionisti compulsivi ai jihadisti di Al-Qaeda, passando per i fissati degli Ufo. Questa cartografia del territorio mentale estremista ci aiuta a spiegare la sorprendente diffusione di individui disposti a sostenere un'idea anche quando appare assurda e lontana dalla realtà. Fino alle estreme conseguenze."" -
Partite IVA. Il lavoro autonomo nella crisi italiana
Benché un quarto dell'occupazione italiana sia composto da lavoratori autonomi, questi sono rimasti a lungo celati da un involucro opaco, protetti da una cortina di tolleranza verso l'evasione fiscale e di sostegni particolaristici. Con la Seconda Repubblica la situazione è cambiata. A commercianti, artigiani e liberi professionisti tradizionali si sono affiancati i nuovi protagonisti del terziario avanzatogli intermediari commerciali e finanziari, la seconda generazione dei piccoli imprenditori, i lavoratori a progetto. E se negli ultimi vent'anni una parte consistente degli autonomi ha visto crescere il proprio reddito rispetto a quello dei lavoratori dipendenti, un'altra parte è invece retrocessa e oggi risulta particolarmente esposta al rischio di fallimento e disoccupazione. Il popolo delle partite Iva si divarica e si frantuma, liberando in questa metamorfosi nuove energie e capacità, ma anche ansie e frustrazioni potenzialmente esplosive. Chi lo ascolterà e gli darà voce? -
Storia moderna o genesi della modernità?
Da sempre incentrata sui caratteri costitutivi della civiltà europea moderna, all'intersezione di storia politico-istituzionale, storia della Chiesa, storia economica e del diritto, la riflessione di Paolo Prodi si trova magistralmente illustrata in queste pagine. Come siamo diventati ciò che siamo, come si è formata la modernità? Sono queste le domande a cui il volume risponde abbracciando in un unico sguardo un processo secolare, che dal Medioevo arriva a oggi. -
La legalità amministrativa. Altri sentieri interrotti
Basta entrare in un ufficio pubblico per precipitare nella dura realtà del ""vero"""" diritto amministrativo, di quello che tutela le pretese del cittadino col principio di legalità. Mai come ora la legalità amministrativa risulta instabile nella disciplina legislativa, nella creazione giurisprudenziale e nelle decostruzioni dottrinarie. La Corte di Giustizia della Comunità europea ripete ormai da tempo che le norme da applicare debbono essere derivati, conseguenze, del principio di certezza. Ma se si guarda all'ordinamento italiano il potere esecutivo appare sempre più dissolto in una pluralità di poteri che agiscono confusamente e in maniera apparentemente irrazionale, e quelli che si delineano - afferma l'autore nella sua lucida analisi - sono ancora una volta """"sentieri interrotti"""" della legalità."" -
Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco
Prendiamo un reputato studioso di storia politica e amministrativa, discretamente impegnato, e facciamolo diventare sindaco. Il professore ha l'occasione di guardare dal di dentro, azionandola, quella macchina del governo locale che ha conosciuto da ricercatore. È quanto è accaduto a Roberto Balzani che in questo libro riflette, con la passione del testimone e insieme con lo sguardo lungo dello storico, sull'esperienza che sta vivendo e soprattutto sulla crisi della politica proprio là dove il rapporto con i cittadini è più diretto. Dissolta ogni visione di prospettiva in una generalizzata ""presentificazione"""", il governo dei comuni finisce nel piccolo cabotaggio, in progetti che hanno il respiro della legislatura o in inutili """"eccellenze"""" a fini di consenso, in iter burocratici dove conta la procedura e non il risultato, nella palude della negoziazione fra interessi locali contrapposti. È la crisi della politica come visiona lo smarrimento d'ogni idea di """"bene comune"""": nella sua addolorata e sincera requisitoria Balzani invita a ricostruire da lì un nuovo civismo, una nuova politica."" -
Il pestifero e contagioso morbo. Combattere la peste nell'Italia del Seicento
Come ci si difendeva da morbi, infezioni, malattie e altri flagelli nella società di antico regime? In tre brevi capitoli centrati sull'epidemia di peste del 1630, il libro racconta i tentativi di medici e ufficiali di sanità per individuare sistemi efficaci di prevenzione, la riuscita politica di collaborazione fra Genova e il granducato di Toscana, e l'andamento dell'epidemia in un caso esemplare come Pistoia. -
La crisi dell'Europa
"Mai più"""": il processo di unificazione europea dopo la seconda guerra mondiale aveva un obiettivo semplice, trasformare i nemici in vicini di casa. Ora che questo miracolo si è compiuto, la ricerca della pace non sembra più in grado di mobilitare i popoli europei. C'è un bisogno impellente di nuove fondamenta, perché in questo momento nell'Unione si sovrappongono tre diversi processi distruttivi che si rafforzano l'un l'altro: xenofobia, islamofobia e ostilità nei confronti dell'Europa. La malattia non è la crisi dell'euro. E non è nemmeno la scarsa volontà di rafforzare l'unione politica o l'assenza di un movimento civico comune. Tutti questi sono soltanto sintomi. È il grande traguardo degli """"Stati Uniti d'Europa"""" che rende i suoi stati membri dei rivali, capaci di mettere in dubbio il reciproco diritto all'esistenza. Fino a quando l'alternativa sarà tra Europa e Stati nazione, senza la possibilità di una terza via, il solo pronunciare la parola """"Europa"""" suonerà come una minaccia e scatenerà paure ataviche." -
L' eredità del mondo antico
È solo nel Medioevo che prende forma l'idea di uno spazio comune chiamato Europa. Ma l'Europa che nasce allora e che arriva a noi è tale anche perché si è riconosciuta in un passato più lontano, in alcune idee ereditate da un tempo più antico, rimodulate, magari fraintese, ma comunque fatte proprie. Questa sintesi intende ripercorrere quelle ""radici"""" (propriamente mediterranee) che hanno segnato l'evoluzione politica e l'identità culturale dell'Europa. L'autore identifica in particolare tre grandi idee-guida: la libertà, l'impero e la vera fede. Seguendone la vicenda, l'autore ricapitola la storia del mondo antico nella prospettiva di quanto l'Europa ne ha tratto: la libertà frutto della democrazia greca che evolve nell'idea di libertà individuale; l'impero sovraregionale dei tempi di Roma come strumento di pace e prosperità; la fede del cristianesimo come strumento di grande forza individuale ma anche vettore di intolleranza e violenza."" -
Relazioni globali nell'età moderna. 1400-1800
Nel libro si tratteggia una nuova immagine del mondo moderno, in cui gli scambi non sempre risultano governati dall'espansionismo dell'Europa. Vediamo come una progressiva integrazione globale origini dagli imperi centro-asiatici nel Medioevo e dal colonialismo europeo; da qui intrecci economico-commerciali, correnti migratorie, mutamenti biologici e ambientali, come pure la diffusione delle malattie e la disseminazione di piante e animali, fino all'irradiamento delle due grandi religioni universali del cristianesimo e dell'islam, e alla globalizzazione delle conoscenze. -
L' Italia a quattro ruote. Storia dell'utilitaria
L'utilitaria, precisa il dizionario, è una ""piccola automobile di basso costo d'acquisto e di esercizio"""". Più che negli altri paesi, in Italia l'utilitaria è il simbolo della motorizzazione di massa, e anzi dello stesso boom economico di cui è in pari tempo artefice e creatura. È l'oggetto culto che incarna la società dei consumi. È una storia che ha i suoi inizi negli anni della Balilla e della Topolino, ma che esplode nel dopoguerra, con la ripresa tumultuosa del paese. Dopo la Vespa e la Lambretta, gli italiani salgono sulla Cinquecento e sulla Seicento: l'industria automobilistica tira, le strade e le autostrade si stendono davanti al cofano per tutto il paese. Cambiano le città e i paesaggi ma cambiano anche gli italiani, il loro modo di vivere, la loro mentalità. Nella storia dell'utilitaria, raccontata con garbo e intelligenza da Marchesini, è la storia stessa dell'Italia contemporanea che si rispecchia."" -
Il capitalismo italiano
Una storia peculiare quella del capitalismo italiano. Ripercorrendo la sua evoluzione vediamo che è passato dal decollo industriale delle grandi famiglie Agnelli, Pirelli, Falck, Marzotto, al capitalismo di stato dell'lri, a cui si sono affiancate l'Eni di Mattei e l'Enel; in seguito con le privatizzazioni si è lasciato spazio al terzo capitalismo, spontaneo, molecolare, diffuso sul territorio, in parte anche sommerso, che ha dato vita a sua volta al capitalismo delle società multinazionali di medie dimensioni, Merloni, poi Tod's, Luxottica e altre specializzate nel made in Italy. Un'esperienza di successo: l'Italia era un paese periferico e contadino alla fine della seconda guerra mondiale, ma già nel 1976 era entrata a fare parte del G7. Allora perché la nostra economia è vista come la ""grande malata"""" d'Europa? Sandro Trento con questo breve profilo porta alla luce i punti critici e i nodi ancora irrisolti che rendono difficile l'avvio del paese verso una nuova fase di crescita."" -
Pasolini. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""" (6 voli., 2005), questa serie di """"Profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica.""