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Psicologia del leader. Identità, influenza e potere
Non pretendere che le persone ""facciano"""" questo o quello, ma ottenere che esse """"vogliano fare"""" questo o quello è il senso della leadership, che consiste nel plasmare opinioni, desideri e priorità all'insegna non di un """"io"""" potente ma di un """"noi"""" efficace. Dalle origini dell'identità di gruppo alle basi della legittimità e dell'autorità, alle dinamiche legate alla giustizia e alla correttezza dei comportamenti, alle determinanti del carisma e dell'appartenenza a un gruppo, fino alla pratica e alle politiche della leadership, il volume presenta una nuova psicologia della leadership, secondo cui il leader, per avere successo, deve saper creare, difendere e trasmettere un senso di identità di gruppo."" -
Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata e i beni comuni
Beni, patrimoni, forme societarie, corpo, ingegno, identità, privacy possono essere tutte declinazioni del concetto di proprietà, intesa in senso materiale o immateriale. Questo volume, ormai classico, presenta gli studi di Stefano Rodotà sulla proprietà privata e sui modi in cui è stata disciplinata come fulcro dei sistemi giuridici moderni. La nuova edizione accoglie una approfondita riflessione sui ""beni comuni"""", una delle più recenti battaglie culturali e politiche combattute dall'autore."" -
La Repubblica del presidente. Il settennato di Giorgio Napolitano
Il settennato di Giorgio Napolitano ha segnato l'accrescersi dell'influenza della presidenza della Repubblica nel sistema politico-istituzionale. In un periodo caratterizzato dalla crisi del bipolarismo, dalla delegittimazione dei partiti e dalla debolezza di governo e parlamento, il Quirinale è stato il crocevia di incisive decisioni di politica interna ed internazionale. Dalle scelte legislative ai rapporti tra politica e giustizia, dalle missioni militari all'estero agli impegni nei confronti dell'Unione europea, la voce del capo dello Stato è stata sempre più presente ed ascoltata. Non si è trattato, però, di un presidenzialismo di fatto o ""a Costituzione invariata"""". Come dimostra l'analisi condotta in questo volume, Napolitano ha saputo cogliere le potenzialità di intervento offerte dall'elasticità della disciplina costituzionale, così rafforzando il ruolo del capo dello Stato all'interno del nostro regime parlamentare."" -
Tumulti. Moltitudini ribelli in età moderna
Folle esasperate che protestano contro governi ingiusti e oppressivi; governi che condannano e reprimono l'agire dei ribelli: immagini che l'attualità ci propone di continuo ma che hanno caratterizzato costantemente anche l'epoca precedente le grandi rivoluzioni del mondo contemporaneo, come mostra la storia politica e sociale. Tuttavia, prima della Rivoluzione francese, le moltitudini in tumulto rifiutavano l'accusa infamante di essere ribelli e disobbedienti, proclamandosi fedeli e obbedienti, poiché si ritenevano a buon diritto legittimate a resistere a governi iniqui. Il libro fa luce su questa apparente contraddizione come problema politico e storiografico, analizzando alcuni tumulti tra la fine del Cinquecento e la fine del Seicento sulla base di atti processuali, pareri e trattati giuridici. -
La qualità della democrazia in Italia
La democrazia italiana è oggetto costante di aspre critiche da parte dei cittadini, dei media e degli stessi politici. Perché? Perché gli ultimi vent'anni hanno visto deteriorarsi fortemente, se non le condizioni oggettive della nostra democrazia, certamente la sua rappresentazione sociale e mediatica? Questa rappresentazione corrisponde alla realtà delle cose? È vero che da noi la democrazia ha mostrato gravi lacune proprio nel ventennio in cui ""trionfava"""" in tutto il mondo? Il volume analizza la qualità della democrazia in Italia e i suoi cambiamenti dal 1992 al 2012. Per andare oltre il semplice """"j'accuse"""" e non cadere nell'alibi dell'eccezionalismo italiano sono utilizzati strumenti in grado sia di valutare la democrazia italiana comparandola con altre, sia di verificare il suo deterioramento nel tempo."" -
L' università e il sistema economico. Conoscenza, progresso tecnologico e crescita
L'obiettivo principale di questa ricerca è quello di offrire fondamenta concettuali e statistiche al dibattito sui molteplici contributi che il sistema universitario può fornire al sistema economico. La novità sta nell'affrontare questo tema in maniera integrata, considerando l'intero spettro delle attività svolte dagli atenei (didattica, ricerca e trasferimento di conoscenze), e nel l'adottare un approccio secondo il quale gli atenei, così come gli individui che vi lavorano e studiano, rispondono a incentivi analizzabili all'interno di un modello di tipo economico. -
Genitorialità. Fattori biologici e culturali dell'essere genitori
Nell'esperienza del diventare genitori sono attivi aspetti non solo naturali ma anche fortemente culturali. Essere genitori significa infatti da un lato esercitare un ruolo sociale definito dal contesto culturale di appartenenza, dall'altro attingere a tipologie di comportamenti universali, trasversali a tutte le culture. Questo volume affronta l'argomento in chiave sia biologica sia culturale proponendo un modello di analisi e intervento di sostegno del ruolo genitoriale. Sono illustrate le attitudini alla pratica della genitorialità, con i fattori che la influenzano - caratteristiche dei figli, dei genitori e dell'ambiente - fino a una disamina delle basi biologiche delle differenze tra padre e madre. -
Partito
Accompagnata sin dall'antichità da una fama sinistra, l'idea di partito ha suscitato nella storia del pensiero occidentale critiche, sospetti e condanne fino alla fine dell'Ottocento, nel timore che l'affermarsi di una fazione potesse distruggere la concordia dell'ordine politico. La svolta decisiva si ha soltanto al principio del Novecento, quando emergono le organizzazioni di massa destinate a segnare il secolo. È allora che i partiti cessano di essere oggetto di dannazione o fenomeno deteriore da biasimare, per diventare le basi più salde e autentiche dello Stato, sia nei regimi autoritari, sia nelle nuove democrazie parlamentari. Ma le ombre infauste non si diradano del tutto e nemmeno oggi cessano di incombere sull'idea di partito che, come testimonia la cronaca quotidiana, incarna agli occhi di molti l'immagine peggiore dell'agire politico. -
Immagine
Che cosa fa di un'immagine un'immagine, ossia una rappresentazione pittorica? Che cosa rende un'immagine del tutto diversa da altre rappresentazioni, per esempio dai segni verbali? Sono interrogativi che risalgono alle origini della riflessione occidentale e sono variamente diffusi in molte tradizioni di pensiero. Ma in filosofia sono stati affrontati in modo sistematico soltanto di recente, a partire dal Novecento, per essere poi oggi discussi in una vera e propria esplosione di teorie. Al punto di vista più tradizionale, che lega la pittorialità dell'immagine a fattori di ordine percettivo o esperienziale, si è affiancato una concezione semiotica o strutturalista, che inscrive l'immagine in un particolare tipo di sistema di segni. E tuttavia, come mostra l'autore, l'antica e ingenua idea già considerata da Platone che per raffigurare qualcosa bisogna somigliare all'oggetto raffigurato ancora si insinua nel pensiero attraverso l'insufficienza di tutte le nuove teorie. -
Grandi illusioni. Ragionando sull'Italia
Il grande slancio e i sogni generati dal miracolo economico ci hanno fatto credere che una crescita indefinita avrebbe permesso di garantire senza aggravi fiscali i diritti sociali ed economici. In realtà, dagli anni settanta in poi l'Italia ha pagato benessere e diritti anche ipotecando il proprio futuro. Secondo la stringente interpretazione proposta in questo volume, fenomeni come l'industria di stato, il crollo delle nascite, il Servizio sanitario nazionale hanno avuto un peso maggiore di quello del terrorismo o del compromesso storico nelle vicende di un paese che ha scelto di rinviare finché possibile il faccia a faccia con il declino demografico, il ristagno e ora la decrescita, la perdita di posizioni dell'Occidente. Appendice statistica a cura di Carlo d'Ippoliti. -
Cogitamus. Sei lettere sull'umanesimo scientifico
Di fronte allo smarrimento di una studentessa per la girandola di opinioni scientifiche contrastanti sul cambiamento climatico, Bruno Latour avvia con lei un breve ma intenso epistolario in cui districa il groviglio di questioni creato da uno straordinario sviluppo scientifico e tecnologico. Se il rapporto con la natura è ormai un problema dichiaratamente politico, forse il più politico del nostro tempo, allora scienza e tecnica vanno considerate parti integranti di quello che chiamiamo umanesimo. Oltre la presunta autonomia della ricerca scientifica si manifesta infatti il carattere concreto e collettivo del pensare e dell'accertare. È il passaggio dal ""cogito"""" cartesiano al """"cogitamus"""", perché nessuno può più percorrere in solitudine le strade della verità."" -
Le organizzazioni internazionali. Struttura, funzioni, impatto
Perché uno stato sovrano accetta di delegare parte dei propri poteri a organizzazioni internazionali che non sono sottoposte a controllo democratico, assegnando loro significativi compiti e funzioni? Quali conseguenze hanno le decisioni delle organizzazioni internazionali per i singoli stati? Il libro analizza le principali organizzazioni internazionali che si occupano di pace e sicurezza, di economia e finanza, e di questioni umanitarie e sociali secondo tre prospettive: quella che le considera come meri strumenti nelle mani degli stati membri, quella che le interpreta come arene che facilitano le decisioni collettive, e quella che ne individua un ruolo di attore relativamente autonomo dagli stati. -
Sociologia della relazione
Con l'espressione ""relazione sociale"""" indichiamo qualcosa che a volte appare superficiale e a volte determinante per la nostra vita. Le scienze sociali affermano che questo è proprio il loro oggetto di studio, tuttavia sovente non riescono a darne una rappresentazione adeguata. Nell'approfondire i modi in cui la nostra società modifica continuamente le relazioni interpersonali e strutturali, cercandone una umanizzazione, il volume propone una teoria generalizzata della relazione sociale, utile in tutte le discipline sociali."" -
Etica delle professioni legali
Nell'ambito delle professioni legali una grande rilevanza sta acquistando il tema dell'etica. Avvocati, giudici, notai, dipendenti pubblici, forze dell'ordine si pongono il problema di rinvigorire nella coscienza degli individui che appartengono a tali categorie professionali il senso del ruolo sociale che svolgono, sia per reagire ad una fondamentale prevalenza delle leggi del profitto su ogni altra istanza, sia per riguadagnare la fiducia del cittadino. Le virtù dei giuristi - integrità, lealtà, imparzialità, giustizia, tra le altre - sono quelle che esprimono il significato complessivo dei doveri che i codici professionali e il diritto disciplinare delle professioni stabiliscono. -
Immigrazione, società e crimine. Dati e considerazioni sul caso Italia
Questo volume offre una vasta raccolta di dati e informazioni sul fenomeno criminale in Italia e sulla presenza degli immigrati, analizzando in particolare l'associazione tra caratteristiche economiche e culturali e comportamenti criminali messi in atto sia da cittadini italiani sia da stranieri. Per una migliore comprensione dell'attuale situazione, il volume ricostruisce inoltre il lungo e acceso dibattito internazionale sul legame immigrazione-crimine. L'analisi segue in effetti un doppio binario: quello storico-teorico e quello empirico-quantitativo. Tale impostazione permette al lettore di avere un quadro il più completo possibile di un fenomeno così presente nel dibattito pubblico ma molto spesso mal compreso o falsato nei suoi dati e tratti salienti. Diversi sono i temi affrontati, e tutti cruciali: l'andamento negli ultimi decenni della criminalità in Italia e i cambiamenti ascrivibili all'immigrazione; le dissomiglianze in materia di reati tra autoctoni e immigrati e l'evoluzione delle loro ""preferenze criminali""""; le differenze nei livelli di integrazione e di antisocialità tra i vari gruppi nazionali di immigrati in Italia; la distribuzione territoriale del crimine nelle province italiane e le caratteristiche ambientali e immigratorie capaci di spiegare tale distribuzione."" -
Rimetti a noi i nostri debiti. Forme della remissione del debito dall'antichità all'esperienza europea
Vuoi per cinico calcolo ""affaristico"""", vuoi per """"humanitas"""", vuoi per valutazioni di ordine pubblico, creditori e governi hanno spesso battuto strade alternative per fronteggiare l'insolvenza, alternative alla messa a morte del """"perfido debitore"""", al carcere e ad altre pene infamanti: le strade del buonismo e del perdonismo, costellate di dilazioni, moratorie, sconti, benefici vari. E anche cancellazioni. Oggi il consumatore """"dalla vita a rate"""", dai pagamenti virtuali con carta di credito in rosso o del tipo """"revolving"""" non può essere messo fuori gioco dall'insolvenza, perché l'economia di consumo, che caratterizza buona parte dei paesi industrializzati, ha bisogno di lui e deve offrirgli una seconda possibilità. Ciò significa ammettere, in una certa misura, la cancellazione del suo debito. O l'esdebitazione, come si dice con espressione tecnica. Se nell'immaginario comune - e nella sua coscienza bibliografica - la storia dell'insolvenza è principalmente una storia di sanzioni, questo libro assume come punto centrale di prospettiva la non-sanzione, ovvero la remissione del debito nelle sue molteplici forme: nell'antica Roma, le leggi sulla cancellazione, le """"indulgenze"""" fiscali e le dilazioni per rescritto del Principe; nell'Europa medievale e moderna, con i """"respiri"""" concessi attraverso le lettere sovrane; nell'Europa contemporanea, i termini di grazia nelle loro svariate declinazioni, fino alla controversa materia del sovraindebitamento del consumatore."" -
Il lettore eccedente. Edizioni periodiche del «Samizdat» sovietico (1956-1990)
Frutto di estensive ricerche d'archivio, il volume offre una nuova interpretazione del fenomeno sovietico del samizdat o autoedizione, contestualizzandolo all'interno della tradizione di studi nota come ""storia del libro"""" e ricostruendo alcune delle pratiche di lettura originatesi in parallelo all'apparizione di tale prassi negli anni Cinquanta. L'analisi degli elementi para testuali, che caratterizzano il corpus dei periodici artistico-letterari autoprodotti in un arco temporale che va dal 1956 al 1990, si accompagna a una più ampia rievocazione del retroterra socio-culturale, focalizzata sugli ambienti della cosiddetta cultura non ufficiale. Ne emerge la fisionomia collettiva di un lettore """"eccedente"""" rispetto alle funzioni solitamente assegnate al destinatario del testo letterario e, insieme, assai pervicace nella sua volontà di contendere allo Stato l'appannaggio esclusivo dell'attività editoriale."" -
Storia del Concilio Vaticano II. Vol. 4: La Chiesa come comunione. Il terzo periodo e la terza intersessione (Settembre 1964-settembre 1965).
"Ci sono voci che vogliono andare indietro rispetto al concilio. Questo si chiama essere testardi"""" (Papa Francesco). L'unico modo per capire il Vaticano II è conoscerlo. Il concilio Vaticano II, l'evento che ha plasmato la fisionomia del cattolicesimo di questo secolo e segnato l'intero ambito cristiano del pianeta, prima di questa opera non era affrontabile sulla base di una ricostruzione storica organica. La """"Storia del concilio Vaticano II"""", promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna e coordinata da Giuseppe Alberigo, costituisce la sintesi di un progetto internazionale che si avvale di una ricca base documentaria inedita e dell'apporto di autori di diversi ambienti, lingue e ambiti culturali. L'opera - pubblicata in sette lingue - si articola in cinque volumi e intende ricostruire la dialettica che ha animato l'assemblea nelle varie fasi. Se ne ripropone ora la riedizione italiana, arricchita da una nuova introduzione di Alberto Melloni, già curatore della precedente edizione (1995-2001), e da un apparato iconografico a cura di Federico Ruozzi. Vengono approfonditi in questo quarto volume gli avvenimenti e i nodi critici dell'autunno 1964 e della successiva intersessione, l'ultima prima della conclusione effettiva del concilio. È una fase per diversi aspetti convulsa, in cui diviene più o meno netto il ruolo guida di Paolo VI, mentre le correnti conciliari si attestano su posizioni distanti e non facilmente componibili." -
Dall'Encyclopédie a Wikipedia
Proseguendo nel grande panorama iniziato con la ""Storia sociale della conoscenza"""", in questa nuova sintesi Peter Burke esplora le trasformazioni che hanno investito il mondo del sapere dalla fine del Settecento a oggi. Dopo aver illustrato le forme peculiari che la raccolta delle informazioni e i metodi per analizzarle assumono nell'età contemporanea, l'autore mostra come, contrariamente all'idea di una continua crescita, l'aumento esponenziale delle informazioni generi anche una perdita di conoscenze e una progressiva frammentazione del sapere. Infine disegna una geografia, una sociologia e una cronologia dei cambiamenti."" -
La formazione degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti d'America nacquero il 4 luglio 1776 con la Dichiarazione d'indipendenza. Perché diventassero qualcosa di simile a ciò che conosciamo oggi, in termini di territorio, popolazione e forma di governo, dovette tuttavia passare almeno un secolo. Tra il 1776 e il 1876 il paese definì i suoi confini; aumentò la popolazione; abolì la schiavitù razziale; si trasformò da piccola repubblica in grande democrazia elettorale (maschile). Attraversò guerre di conquista con le nazioni vicine (native e di origine europea), conflitti sociali e politici, una sanguinosa guerra civile (1861-65). Il volume illustra la storia di questo primo secolo di vita degli Stati Uniti, sottolineando la forte carica espansiva, geografica, politica, ideale, che lo caratterizzò.