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Le carte e la storia. Rivista di storia delle istituzioni (2015). Vol. 1
"Le carte e la storia"""", rivista della Società per gli studi di storia delle istituzioni, è uno strumento di lavoro e di aggiornamento dedicato alla storiografia storico-istituzionale e ai suoi sviluppi, con speciale attenzione al suo rapporto con il patrimonio delle fonti. Il periodico sviluppa riflessioni di vasto respiro sulla storia delle istituzioni; raccoglie spogli sistematici di storia medievale e storia delle istituzioni moderne e contemporanee, elaborando schede che censiscono un ampio panorama della recentissima produzione libraria; offre analisi e segnalazioni degli strumenti per la ricerca, in particolare dei siti internet utili allo storico delle istituzioni; informa su convegni, seminari, gruppi di lavoro, riordinamenti archivistici e pubblicazioni di fonti." -
Micro & macro marketing (2015). Vol. 2: Panel. Il comportamento di consumo in un contesto internazionale.
"Micro & Macro Marketing"""" è una rivista per gli operatori, i ricercatori, gli studiosi e quanti avvertono l'esigenza di approfondire la riflessione sui contenuti e sulle problematiche del marketing, dei consumi, della comunicazione e delle ricerche di mercato. Costituisce uno strumento per l'aggiornamento, l'ampliamento e il confronto interdisciplinare (marketing, psicologia, sociologia, statistica); sensibile ai problemi più attuali che i marketer si trovano a dover affrontare, propone un'ottica di scambio continuo tra realtà aziendale e ricerca scientifica." -
Adriano
Imperatore fra il 117 e il 138 d.C, Adriano, grazie al suo grande talento politico e amministrativo, conseguì notevoli successi sulla scena sia interna sia esterna. Uomo pieno di contraddizioni, letterato, fervido ammiratore della cultura greca, ha lasciato traccia della sua grandezza nella Villa Adriana di Tivoli. Il volume ne ricostruisce la figura e ne racconta le imprese, collocandole sullo sfondo di Roma all'epoca del suo massimo splendore. -
Gli etruschi
Dominarono gran parte dell'Italia, intrattennero rapporti con fenici e greci, civilizzarono la prima Roma per poi, alla fine, soccombere al suo ambizioso potere. Ma chi erano gli etruschi, questo popolo rimasto a lungo tra gli enigmi della storia? Basato sulle ultime conoscenze archeologiche, questo libro, che torna in una nuova edizione aggiornata, fa il punto sulla storia, la religione e l'arte di uno dei popoli più interessanti dell'antichità. -
I mongoli
Fra Duecento e Trecento i mongoli costruirono un vastissimo impero che andava dalla Corea alla Russia, dalla Cina alla Siria. Nel giro di tre generazioni, da conquistatori sanguinari essi si trasformarono in saggi amministratori come pure in mecenati dell'arte e della cultura. La pace e lo sviluppo Favorirono gli scambi commerciali con gli altri popoli, compresi gli europei, ponendo le basi della storia euroasiatica moderna. -
I franchi
Popolazione barbarica fortemente influenzata dalla cultura romana, i franchi si stabilirono nella zona fra l'odierno Belgio e la Francia settentrionale durante il tardo impero romano. Sotto la guida dei re merovingi imposero il loro dominio su una vasta area che comprendeva l'odierna Francia e la parte occidentale della Germania. Con l'avvento della dinastia carolingia, soprattutto con Carlo Magno, diedero vita al più vasto organismo politico dell'Europa medievale, che si estendeva dai Pirenei alla Sassonia, dall'Italia centro-settentrionale alle coste del mare del Nord. -
Scrivere bene. Dieci regole e qualche consiglio
Nella vita scrivere bene è un ottimo biglietto da visita, ancora di più da quando l'era digitale ha moltiplicato i nuovi usi della scrittura. Il libro fornisce una cassetta degli attrezzi utili per gestire al meglio l'espressione scritta. Si troveranno numerosi precetti e consigli pratici alla portata di tutti: come organizzare e presentare al meglio un testo, quali regole seguire per rendere più efficace e personale la scrittura, come arricchire il proprio vocabolario, come usare con successo gli strumenti della retorica. -
La cittadinanza online
Lo spazio pubblico e la democrazia rappresentativa stanno vivendo importanti sollecitazioni dovute allo sviluppo della comunicazione tecnologica e all'allargamento delle forme di partecipazione. Il concetto e le stesse pratiche di cittadinanza vanno riconfigurandosi, come mostra il libro, che, richiamando l'idea di democrazia del monitoraggio, aiuta a comprendere che cosa significa essere cittadini nel mondo globale al tempo di Internet. -
Breve storia dell'ambiente in Italia
Il volume delinea le trasformazioni degli assetti ambientali in Italia e i modi con cui esse si sono intrecciate ai più generali mutamenti economici, politici e sociali. Una particolare attenzione è dedicata agli ultimi decenni, che hanno visto l'accelerazione del dissesto idrogeologico e del consumo del suolo, il peggioramento della qualità della vita nelle aree metropolitane, la cementificazione incontrollata, la scomparsa di aree di pregio, le emergenze legate ai rifiuti, i guasti alimentari, l'inquinamento marino e atmosferico, la comparsa di nuove patologie. L'autrice mette in evidenza non solo quegli aspetti che sono comuni agli altri paesi del mondo occidentale, ma anche i caratteri specifici della situazione italiana, riconducibili sia alle caratteristiche geomorfologiche del paese, sia alle scelte compiute dalle classi dirigenti dell'Italia unita. -
La guerra d'Etiopia. 1935-1941
Il 3 ottobre 1935 il regime fascista attaccò l'Etiopia. Dopo sette mesi di combattimenti, nell'isolamento internazionale, nel maggio 1936 truppe italiane entravano in Addis Abeba e Mussolini dichiarava costituito l'Impero, l'Africa Orientale Italiana. Ma la conquista di fatto non fu mai portata a termine: dal 1936 al 1940 si susseguirono continue operazioni militari di ""pacificazione coloniale"""". Poi il Corno d'Africa divenne uno dei teatri della seconda guerra mondiale e nel 1941 fu il primo territorio perso da un regime dell'Asse. In fondo, la guerra d'Etiopia non era finita nel maggio 1936: finì con la sconfitta italiana del 1941. Nel frattempo però all'AOI, alla nuova colonia italiana del fascismo, erano state imposte una legislazione ed una normazione razziste."" -
Rapporto sulla popolazione. L'Italia nella crisi economica
L'intensa e prolungata contrazione dell'economia nel nostro paese ha portato a un consistente calo dell'occupazione e a una crescita della disoccupazione giovanile. Quali effetti sulla popolazione italiana? I matrimoni sono sempre più rari e tardivi; le nascite stanno diminuendo, anche nella popolazione di origine straniera; i flussi di nuovi immigrati per motivi di lavoro sono rallentati, mentre cresce il numero di italiani che emigrano all'estero. L'aspettativa di vita e la salute degli italiani non mostrano per ora segnali di peggioramento, anche se aumentano i suicidi e tende a ridursi il ricorso alle cure e all'assistenza sanitaria, specie tra le persone socialmente ed economicamente più deboli e nel Mezzogiorno. Si prospetta, dunque, una società con forti scompensi generazionali e sociali che solo una vigile azione da parte del sistema di welfare può contrastare. -
Lingua madre. Italiano e inglese nel mondo globale
L'Italia vive da tempo una questione della lingua che tocca problemi d'identità e orgoglio nazionali. Ma il dominio dell'inglese è ormai un dato di fatto. Il linguaggio quotidiano ne fa un uso disinvolto e invasivo, mentre sempre più numerosi sono i corsi universitari tenuti in lingua inglese. Che cosa implica per il nostro patrimonio culturale l'ascesa dell'inglese come lingua veicolare? Un destino di subalternità? O viceversa l'opportunità di un arricchimento? Sul tema discutono uno storico contemporaneo e un italianista. Il primo prende atto del tramonto delle lingue nazionali come lingue scientifiche, ma coglie in questo processo anche la possibile, vitale affermazione di un plurilinguismo europeo. Il secondo difende con vigore l'uso dell'italiano a tutti i livelli, come dispositivo utile a promuovere una comunicazione diffusa e non solo d'élite. -
Il tramonto della rivoluzione
L'Occidente è nato e cresciuto come rivoluzione permanente, cioè come capacità nel corso dei secoli di progettare una società alternativa rispetto a quella presente. Questa è la caratteristica che ha permesso all'Europa, dal Medioevo in poi, di formarsi, espandersi, affermare la sua egemonia. Se ora assistiamo a un innegabile declino dell'Europa, ciò accade non per mere dinamiche economiche, ma fondamentalmente proprio per l'incapacità di immaginare un nuovo patto politico che faccia fronte alle nuove insicurezze che dominano l'età della globalizzazione. -
Essere #matteorenzi
In confronto, Berlusconi era normale. Coi suoi doppiopetto, la sua faccia fintamente pensosa, la sua commovente devozione alla ""bienséance"""". Ma Renzi? La camicia bianca con le maniche rimboccate, l'uso aggressivo dei social network, l'imitazione di Fonzie, la doccia gelata per i malati di SLA, l'eloquio infarcito di cool, smart e storytelling... In meno di un anno, Matteo Renzi ha cambiato lo stile e il linguaggio della politica italiana. Tra interviste, comizi, talk-show, libri scritti da lui o dai suoi ghost-writer, ce n'è ormai più che abbastanza per una fenomenologia: quella che Claudio Giunta ha affidato a questo saggio esilarante, spietato e, insieme, sorprendentemente simpatetico."" -
Né un soldo, né un voto. Memoria e riflessioni dell'Italia laica
La galassia laica è sempre stata minoritaria nella politica italiana: non ha mai avuto - disse una volta Salvemini - né un soldo né un voto né un uomo. Eppure, nel dialogo e nella polemica con le culture politiche prevalenti ha lasciato un segno nella storia italiana. Stretto collaboratore di Ugo La Malfa, Battaglia offre una visione per nulla convenzionale del sistema dei partiti e del processo di caduta della Prima Repubblica. E con richiami spesso inediti puntualizza sia la grandezza e i limiti della sinistra laica sia il suo rapporto con le forze maggioritarie, da De Gasperi a Moro, da Togliatti a Berlinguer. La Repubblica di oggi - nella crisi dell'Unione Europea e nell'esaurirsi del disegno federalista - rende più necessario un equilibrio di tipo nuovo, che controbilanci la forza della Germania e la crescita delle tendenze nazionaliste attraverso la massima unità economica e politica dell'Occidente. Prefazione di Stefano Folli. -
Storia dell'italiano
Le vicende linguistiche fanno da guida nella storia e nella cultura italiana: dalla frammentazione medievale alla subalternità rispetto al latino umanistico, dalla codificazione cinquecentesca alle nuove esigenze della società moderna (scienza, economia, pubblicistica), dalla nascita dello stato unitario e dei mezzi di comunicazione di massa - con la generalizzazione dell'uso dell'italiano e il rapido declino dei dialetti - alle tendenze evolutive odierne. Fino al primo Novecento lingua nobilmente letteraria, lontana dalla vita quotidiana della maggioranza della popolazione, ora lingua sottoposta alle tensioni che sempre accompagnano le fasi di allentamento della norma grammaticale, l'italiano è specchio fedele del paese e delle sue contraddizioni. -
Nuove regole in fabbrica. Dal contratto Fiat alle nuove relazioni industriali
L'accordo siglato da Fiat e sindacati (tranne la Fiom) il 16 giugno 2010 per la fabbrica di Pomigliano, con quel che ne è seguito, dal successivo accordo di Mirafiori, alla battaglia legale ingaggiata dalla Fiom, all'uscita della Fiat da Confindustria, costituisce senza dubbio uno spartiacque nella storia delle relazioni industriali del nostro paese, portando con sé una diversa idea di collaborazione e responsabilizzazione dei lavoratori nei confronti dell'azienda. Un'idea che costituisce oggi il modello a cui pare ispirarsi la riforma del lavoro di cui si discute in questi mesi. Paolo Rebaudengo, che condusse l'intera trattativa per conto della Fiat, nella sua veste di responsabile delle Relazioni industriali del gruppo, ne dà in questa breve testimonianza un personale resoconto, documentato, puntuale e non privo di spiriti polemici. L'introduzione di Giuseppe Berta mette in prospettiva l'accordo nel quadro dell'evoluzione generale delle relazioni industriali, mentre la postfazione di Raffaele De Luca Tamajo dà una valutazione della vicenda dal punto di vista del giuslavorista. -
Il diritto muto. Neuroscienze, conoscenza tacita, valori condivisi
Esiste un diritto muto che nessuno ha mai verbalizzato, cui ci assoggettiamo in modo inconsapevole. L'uomo dei primordi, privo di linguaggio articolato, non poteva avere altro sistema giuridico che questo. E oggi? Secondo la tesi esposta nel libro, quel diritto inarticolato ha fatto posto a un diritto autoritativo e a un diritto spontaneo ma cosciente; tuttavia non è mai scomparso e svolge un ruolo di rilievo nella nostra cultura e nella nostra società. Per illustrare questo tema nella sua complessità, l'autore ha interpellato non solo la storia, la filosofia, il cognitivismo, ma anche l'etologia, le neuroscienze, la biologia, secondo un approccio che si basa tanto sulla speculazione teorica quanto sui dati sperimentali. -
Nature silenziose. Le piante nel pensiero ellenistico e romano
Dalla Grecia del tempo di Epicuro (III sec. a.C.) all'età di Plotino (III sec d.C), passando per Roma e per i suoi celebrati giardini: seicento anni durante i quali le piante furono oggetto di attenzione per il loro modo di crescere e riprodursi; per le loro proprietà specifiche rispetto ad animali e uomini; per la loro presenza silenziosa ma inconfondibile nella natura circostante; per la loro utilità medica e alimentare, ma anche rituale e magica. Una scena animata da filosofi della natura ed esperti di botanica, medici, storici e geografi, trattatisti di agricoltura, letterati e poeti, in un intreccio complesso di competenze e di forme letterarie. -
Maccarese. Storia sociale di un'impresa agricola dell'Agro romano 1870-1998
Le vicende della Maccarese, celebre impresa dell'Agro romano, si specchiano in oltre un secolo di storia italiana: dalle bonifiche attuate dallo Stato liberale alla fine dell'Ottocento agli investimenti privati che portano alla costituzione della Società (1925) ai progetti di colonizzazione interna condotti dal regime fascista (in anticipo e con dinamiche proprie rispetto alla più nota bonifica pontina). E poi ancora, nel dopoguerra, le lotte sindacali, le controversie sugli oneri propri e gli oneri impropri dell'azienda (pubblica sin dal 1937) fino alla privatizzazione del 1998. La storia della Maccarese, dunque, non si limita a un fatto aziendale e settoriale ma diviene storia di una comunità, di un territorio e di un lungo e travagliato tentativo di conciliare obiettivi imprenditoriali e finalità sociali.