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La lingua di Boccaccio
In meno di un secolo, dagli ultimi anni del Duecento al 1370 circa, la straordinaria esperienza artistica di Dante, Petrarca e Boccaccio assume un significato decisivo per le sorti della storia linguistica italiana, innescando il processo di unificazione che metterà progressivamente in ombra le tradizioni locali e condurrà in ultimo alla formazione dell'italiano moderno. Modello riconosciuto soprattutto per la lingua della prosa, Boccaccio è animato da un marcato sperimentalismo, che lo porterà a scegliere stili e opzioni diverse nelle diverse fasi della sua produzione letteraria in volgare. Al centro di questo percorso sta il ""Decameron"""", un'opera esemplare, che ha dominato per secoli la nostra tradizione linguistica. Paola Manni traccia un profilo della lingua boccacciana, di cui vengono illustrate le caratteristiche morfologiche, lessicali, sintattiche e stilistiche."" -
L' arte delle buone maniere
Un mondo senza il Villanzone, la Maleducata, lo Sguaiato. l'Urlona: sarebbe bello se si tornasse a tener conto che un comportamento educato e attento agli altri abbellisce la vita. Purtroppo, invece, alle pessime maniere ci stiamo abituando. Ribelliamoci allora! Ci aiuterà la lettura di queste antiche (ma non scadute) buone maniere con i loro garbati e utili consigli su come fare proprie le regole del galateo domestico e mondano. Perché senza buona educazione niente vita buona, ma neppure sopportabile, né serena, né dignitosa, né appagante... Presentazione di Natalia Aspesi. -
Il conflitto arabo-israeliano
Da quando nel 1948 in Palestina fu creato lo stato di Israele, il Medio Oriente è una delle zone di tensione permanente nello scacchiere internazionale, teatro di guerre e violenti conflitti che scoppiano a intervalli quasi regolari. Il volume tratteggia in primo luogo il complesso di ragioni che portarono alla decisione di dar vita a Israele, poi illustra la serie di eventi politici e militari che negli anni hanno disegnato il grafico altalenante delle relazioni arabo-israeliane, fino alla scena odierna, in cui si segnala l'intensa attività diplomatica svolta dal segretario di stato americano John Kerry. -
Prudenza
Saggezza, capacità di governare le passioni e di orientare l'azione al perseguimento di un bene comune di tipo universale: è l'idea di prudenza che ci hanno trasmesso i classici e di cui oggi abbiamo più che mai bisogno. Il pensiero economico dominante concepisce erroneamente la prudenza solo come avversione al rischio; mentre in realtà il problema è vedere al di là dei vantaggi a breve termine e agire secondo una visione di lungo periodo. Ecco allora che la vera sfida è trasferire il principio di prudenza alla sfera collettiva e farlo vivere all'interno del disegno delle istituzioni e dei sistemi di governance delle imprese. -
Cibo
Un lessico dislessico del cibo, contro tempo e contro corrente. Contro quel mondo variegato di affabulatori, avvelenatori, blogger, commercianti, chef, consulenti, criminali, dietisti, guru, industriali, nutrizionisti, presentatori, professori, ricercatori, ristoratori, sofisticatori, truffatori - solo per elencare le categorie principali, rigorosamente in ordine alfabetico e non di apparizione. In tutta questa confusione la nostra cultura alimentare sembra essere diventata estranea a se stessa: l'uomo non è più ciò che mangia, non sa più cosa mangia e neppure perché. -
Favole e politica. Pinocchio, Cappuccetto Rosso e la guerra fredda
Nell'età delle masse la politica deve parlare a tutti e adottare un linguaggio semplice e persuasivo; il parlare figurato, per metafore e apologhi, è strumento principe della propaganda. Così non stupisce che la politica ami, alla lettera, raccontar favole. Non tanto (o non solo) nel senso di dire panzane, ma in quello di riusare strutture narrative proprie della tradizione favolistica, mescolando al dato reale elementi di satira, leggende, miracolistica, zoologia, fisiognomica, profezia. Ecco allora Pinocchio diventare campione fascista ma anche comunista, il lupo di Cappuccetto rosso impersonare Togliatti e Truman e Stalin vestire i panni dell'Orco mangiafuoco. Il grottesco mondo della propaganda politica riportato alla luce in un divertente e istruttivo campionario di favole che la politica, soprattutto negli anni della guerra fredda, ha propinato agli italiani. -
I Longobardi
Il periodo longobardo (VI-XI secolo) è un momento assai significativo della storia d'Italia. Oltre ad aver segnato la prima frammentazione politica della penisola dopo i secoli di unità garantiti da Roma, la presenza longobarda nel centro-nord della penisola e successivamente nei principati meridionali ha lasciato tracce importanti in diversi ambiti, anche sul piano della percezione identitaria di singole regioni. Il volume presenta la storia dei longobardi in una nuova sintesi aggiornata. -
C'è un lettore in questo testo? Rappresentazioni della lettura nella letteratura italiana
Ogni civiltà letteraria ha provato a immaginare e descrivere i propri destinatari, oltre che a provocarli, istruirli, formarne i gusti e le attese, attraverso un processo circolare in cui le pratiche di lettura sono divenute oggetto di rappresentazione così come i lettori di carta hanno modellato quelli reali. Questo libro trova la sua premessa teorica principale nell'idea che, anche nell'ambito degli studi di storia della lettura, occorra tornare a interrogarsi su come il mondo del lettore rientri nel mondo del testo in forma di immagini, narrazioni e scelte retoriche che meritano analisi specifiche. Muovendosi attraverso un arco diacronico esteso - da Dante al modernismo - i saggi qui raccolti provano a raccontare le diverse vite storiche della figura del lettore, sia esso un lettore semplice, uno scrittore che si autorappresenta alle prese con i libri o una comunità che fa della lettura un'esperienza collettiva. I rispecchiamenti a distanza, reperibili osservando testi nati in epoche diverse, offrono la conferma dell'esistenza di uno sfaccettato mondo immaginario dedicato alla lettura, che nel corso dei secoli ha espresso ansie e pulsioni perduranti per la cultura letteraria. Interrogare dunque alcuni casi modello consente di intravedere la multiforme rete di relazioni che mette in comunicazione testi, autori e generi lontani nel tempo ma accomunati dalla necessità di tratteggiare il ritratto di un personaggio dal quale nessun testo sembra poter prescindere: il lettore. -
La guerra d'aggressione come crimine internazionale
Nel 1945 nella desolata Berlino postbellica, mentre i giuristi delle Forze alleate discutono sulle norme fondamentali dei processi contro i crimini di guerra, Schmitt redige un lungo parere giuridico sulla punibilità dei responsabili della guerra d'aggressione, affermando che non esistono precedenti per considerarla un crimine. E anche se le guerre di aggressione fossero state trattate come un crimine, gli industriali che avevano contribuito ad armare il Reich non avrebbero potuto essere incriminati, vista l'enorme pressione a cui erano sottoposti nel regime nazista. -
Gli elfi e il Cancelliere. In Germania con Proust
Lorenzo Renzi torna a occuparsi dell'autore della ""Ricerca del tempo perduto"""", guardando stavolta all'intenso rapporto che lo scrittore francese ebbe con la Germania e con la cultura tedesca. Proust mitizza la Germania, in cui scorge il paese idillico del Rococò e del Romanticismo, la patria dello spirito della musica e della poesia (Beethoven e Wagner, Goethe) e se la rappresenta idealmente nell'estivo paesaggio fluviale sul quale aveva remato da ragazzo assieme alla madre. Di questo suo affetto, lo scrittore francese fu prontamente ricambiato da molti grandi critici tedeschi - Curtius, Auerbach, Spitzer, Benjamin, Adorno, Jauss - con alcuni dei quali ebbe contatti personali ispirati alla reciproca simpatia..."" -
La valutazione possibile. Teoria e pratica nel mondo della ricerca
Invocata per molti anni come importante corollario dell'autonomia, la valutazione della ricerca nelle università e negli enti di ricerca è al centro di un acceso dibattito internazionale, nel quale vengono avanzate obiezioni di principio ispirate a una varietà di motivazioni teoriche. Nel libro, dopo aver discusso il tema in riferimento alla tesi del capitalismo accademico, alla critica della commercializzazione della ricerca, al dibattito sulla libertà di ricerca nelle discipline umanistiche, alla polemica sui limiti della misurazione e della valutazione quantitativa nella realtà sociale, l'autore propone gli elementi di una teoria della valutazione, applicabile anche ad altre dimensioni della vita pubblica nei paesi democratici. -
Contro l'Europa? I diversi scetticismi verso l'integrazione europea
Il tema dell''opposizione all'Europa, già al centro degli studi politologici, è destinato ad assumere un ruolo di rilevo anche nell'ambito degli studi storici. Difatti se i diversi attori che contestano oggi la costruzione comunitaria appaiono variegati e non riducibili ad unum, anche nel tempo storico dell'integrazione europea vi sono state molteplici espressioni di antieuropeismo non facilmente classificabili nella categoria generale dell'""euroscetticismo"""". Questo volume si pone l'obiettivo di analizzare i diversi """"scetticismi"""" verso l'integrazione europea in chiave sia politica che storica, basandosi sull'analisi comparata cross-nazionale, attraverso la proposizione di ricerche intensive condotte su temi selezionati con precisi criteri di assimilazione. Sono a tal fine esaminati alcuni casi studio nazionali, relativi all'Italia, al Regno Unito, alla Francia, alla Spagna; è analizzata la presenza delle forze euroscettiche nel Parlamento europeo uscito dalle elezioni del maggio 2014; sono proposte interpretazioni storiche complessive del fenomeno dell'euroscetticismo e analisi teoriche sulla pluralità e sulla varietà dell'opposizione all'Unione europea."" -
Finanze vaticane e Unione europea. Le riforme di papa Francesco e le sfide della vigilanza internazionale
La Chiesa cattolica sta vivendo una stagione di profonde riforme interne che investono settori molto delicati della sua vita istituzionale. Uno degli aspetti più controversi riguarda la sua attività finanziaria, talvolta toccata da scandali avvolti da un'apparente impenetrabilità, e sono in molti a credere che tali questioni non siano del tutto estranee alla storica decisione di Benedetto XVI di abbandonare il soglio di Pietro. Senza accondiscendere a inutili dietrologie, questo libro muove da alcuni fatti nuovi che stanno cambiando il volto della Chiesa, la quale - in modo poco appariscente - sembra allontanarsi progressivamente dalla struttura concordataria stabilita nei Patti lateranensi del 1929 e confermata col Concordato del 1984. L'introduzione dell'euro, la riforma dello lor e del più ampio sistema economico e finanziario vaticano secondo i principi antiriciclaggio e antiterrorismo riconosciuti dalla comunità internazionale producono interrogativi nuovi, cui questo volume cerca di rispondere con un linguaggio accessibile, ma senza cedere a pericolose semplificazioni. -
Impresa e «forced labour». Strumenti di contrasto
Il Global Estimate of Forced Labour 2012 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro indica che oltre 21 milioni di persone prestano attività lavorativa sotto minaccia, impossibilitate a lasciare un lavoro svolto sostanzialmente senza retribuzione o altri corrispettivi. Questo volume muove dalla constatazione che le produzioni nelle quali sono coinvolte le vittime di questa ""modem slavery"""" hanno come destinazione i mercati dell'Occidente, assumendo rilevanza strutturale nella dimensione globale dell'economia. Qual è il ruolo della disciplina dell'impresa di fronte a questo fenomeno? Per un'azione di contrasto, finora trascurata ma non oltre eludibile, vengono qui offerte, con approccio interdisciplinare, una ricognizione e una lettura sistematica delle regole - talune frutto di recenti interventi, soprattutto a livello comunitario - che possono rivelarsi utili allo scopo; e soprattutto una riflessione sulle possibilità che concretamente si offrono per incidere sulla logica del vantaggio economico legato allo sfruttamento del """"forced labour"""". Introduzione di Pietro Rescigno."" -
Costituzione e amministrazione della monarchia prussiana (1850-1914)
Il volume affronta i quasi vent'anni di storia costituzionale della monarchia prussiana che precedono l'unificazione tedesca del 1871, a partire dalla rivoluzione del 1848. Molti sono gli ambiti di indagine individuati dall'autrice come essenziali per potere ricomporre un quadro il più possibile completo della storia costituzionale della Prussia: territorio, struttura centrale dello stato, elezioni, diritti individuali, amministrazione, giustizia, esercito, cultura costituzionale, rapporti chiesa-stato, istituzioni educative e formative, finanze, legislazione economica e sociale. Da ognuno di questi è possibile ricavare un tassello che, congiunto agli altri, va a comporre un quadro complesso e dinamico di strutture, istituzioni e culture, di costituzione formale e materiale, di evoluzione spontanea e di attenta regolazione delle relazioni tra Stato e società, di configurazione statica e di funzionamento dinamico di sistemi e sottosistemi organizzativi. Particolare attenzione è prestata ai problemi di legittimazione e di sostenibilità del sistema politico-costituzionale nel suo complesso. -
Bambini che imparano meno? Gli effetti della riforma Gelmini nella scuola primaria
Attraverso la riduzione del numero degli insegnanti della scuola primaria, la riforma Gelmini, nota anche come riforma del Maestro unico, si proponeva di raggiungere tre obiettivi: riallineare alla media europea il rapporto tra alunni e insegnanti; consentire una migliore articolazione degli orari scolastici, per meglio armonizzazione le esigenze della vita lavorativa e della vita familiare e per accrescere le possibilità di partecipazione al lavoro delle madri; contenere la spesa pubblica. Il tutto senza peggiorare i livelli di apprendimento degli alunni. A tre anni dall'emanazione della riforma cosa è davvero accaduto? Abbiamo ottenuto la convergenza verso le medie europee e la riduzione dei costi, ma in misura inferiore rispetto alle aspettative iniziali; gli effetti sulla partecipazione al lavoro delle madri sono stati trascurabili; ma, soprattutto, si sono verificate conseguenze indesiderate sull'apprendimento degli scolari. Perché? Il lettore troverà in questo libro una rigorosa descrizione degli effetti della riforma e delle ragioni per cui tale intervento, almeno sul versante della funzionalità del sistema scolastico, non ha avuto esiti positivi. -
La formazione continua nella cooperazione. Le politiche e l'attività di Fon.Coop: valori, risultati, prospettive
Questo volume, che nasce in occasione dei primi dieci anni di attività di Fon.Coop, il fondo paritetico interprofessionale che finanzia la formazione continua delle imprese cooperative e dell'economia sociale, analizza da diversi punti di vista gli scenari in cui esso opera, il ruolo, il posizionamento, i risultati ottenuti. Il fondo usa le risorse finanziarie di cui è dotato per promuovere la formazione continua con eguaglianza ed equità, proporzionando il sostegno finanziario alla dimensione delle imprese e allargando le opportunità formative alle imprese e ai lavoratori con maggiori necessità. Sono, questi, due punti chiave nella produzione di valore da parte di Fon.Coop. Inoltre, in quanto organismo paritetico il fondo interpreta il fabbisogno formativo nella doppia prospettiva dell'impresa e del lavoratore e lo traduce in politiche d'indirizzo in grado di dare risposte efficaci ad entrambi i soggetti. Oltre all'analisi dei comportamenti del fondo, il volume offre una disamina del movimento cooperativo e dell'economia sociale, che nell'ultimo decennio si è sviluppato, ha resistito e reagito efficacemente, in termini di occupazione e di produzione di servizi per la collettività, alla crisi economica in atto. Sono infine proposti precisi spunti su come migliorare l'azione futura di Fon.Coop, promuovendo sinergie formative per percorsi di social innovation nel mondo cooperativo e attivando una collaborazione reale con le istituzioni. -
Estate-autunno 1944. La Zona libera partigiana del Friuli orientale
"Oasi di libertà nel territorio nemico"""": così furono definite le Zone libere che si svilupparono nel 1944 nel Friuli e in Italia. Questo libro ripercorre le vicende della Zona libera partigiana del Friuli orientale, nata dalla collaborazione fra formazioni partigiane osovane e garibaldine. Dopo un mese di aspri combattimenti contro i presìdi tedeschi, cosacchi e fascisti, nel luglio del 1944 i partigiani riuscirono a liberare un'ampia area di territorio, comprendente 7 comuni con oltre 20.000 abitanti, instaurando istituzioni democratiche: i cittadini poterono nuovamente partecipare alla vita pubblica, eleggere i propri amministratori, ricostituire i partiti politici, sperimentare nuove forme di autogoverno. Ma questa straordinaria esperienza di libertà ebbe vita breve. A fine settembre dello stesso anno il Comando tedesco, deciso a eliminare la presenza partigiana da un'area strategica per i collegamenti, organizzò un massiccio attacco: migliaia di uomini, fra tedeschi, cosacchi, militi fascisti con carri armati, mezzi corazzati e artiglieria attaccarono la Zona e ne rioccuparono gran parte, incendiando i paesi, costringendo i civili alla fuga o inviando i catturati nei campi di concentramento in Germania. Rimane però, di questo come degli altri importanti episodi di quella che fu definita la """"grande estate partigiana"""" del '44, un'eredità indelebile che ci ricorda come, nei momenti duri della Seconda guerra mondiale furono gettate le basi della Repubblica." -
Blasfemia, diritti e libertà. Una discussione dopo le stragi di Parigi
Le carneficine che hanno sconvolto Parigi nel 2015 cambiano il nostro modo di vivere? Se è così riflettere sui problemi posti dalle stragi di gennaio è un atto di resistenza. Papa Francesco ha dichiarato che chi uccide in nome di dio è un idolatra del sangue e un bestemmiatore del Nome. Ma cosa vuol dire veramente ""blasfemia""""? E il diritto di non essere offesi non è in contrasto con la pienezza di una democrazia basata sulla libera discussione? Muovendo dalla convinzione che il sapere possa e debba portare il proprio contributo al dibattito pubblico, questo volume, avvalendosi delle riflessioni di storici, teologi e giuristi indaga il rapporto fra blasfemia e Scritture, blasfemia e satira, blasfemia e diritto."" -
Alfabeto verticale. La montagna e l'alpinismo in dieci parole
Da oltre due secoli l'alpinismo è una passione, uno svago, uno sport che conquista sempre più adepti. Cosa spinge tanti di noi ad affrontare rischi disagi e fatiche per salire le montagne? Franco Brevini in questo libro ha voluto rispondere raccontando e condividendo l'esperienza dell'alpinismo attraverso le dieci ""voci"""" che a suo giudizio ne costituiscono l'essenza: un racconto coinvolgente fatto ad un tempo di ricordi personali, di riflessione, di storia. Altezza, Bufera, Immensità, Rischio sono le esperienze della dimensione verticale; Arrampicata, Ghiaccio, Scialpinismo le principali attività che si praticano in montagna; infine Dolomiti, Gran Paradiso e Tunu (Groenlandia) sono tre luoghi simbolo che hanno particolarmente segnato l'esperienza alpinistica, non solo dell'autore.""