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Le porte del cielo. I giubilei e la misericordia
Di origini antichissime, il Giubileo divenne pratica della Chiesa con Bonifacio VIII, quando si avvertì l'esigenza di un periodo di purificazione nel quale, con preghiere e offerte, conquistare per vivi e morti la salvezza eterna. La storia dei giubilei è intimamente collegata a quella di Roma: nel corso dei secoli, sovrani e viandanti vennero accolti da una città in perenne trasformazione, che passò dalla decadenza medievale ai fasti barocchi. Ma si intreccia anche con le vicende europee: dallo scisma avignonese alla Riforma luterana, dal ""grand tour"""" all'unificazione d'Italia, i giubilei hanno rispecchiato tutti i momenti di passaggio verso la modernità, in cui la celebrazione ha saputo proporsi in modo nuovo a credenti e non credenti. Elargizione di misericordia nei confronti dei peccati commessi, ma anche trasformazione - attraverso la pratica delle indulgenze - del materiale nello spirituale."" -
Nel silenzio del diritto. Risonanze canonistiche
La XIV Assemblea del Sinodo dei Vescovi ha rappresentato un significativo punto di svolta circa le problematiche relative alla famiglia. Per lungo tempo la normativa della Chiesa si è mostrata ""silente"""" rispetto ad esse. Tuttavia ci avverte Salvatore Berlingò - occorre non scambiare il silenzio delle leggi con il silenzio del diritto, il cui sostrato essenziale, ma spesso occulto, tocca agli interpreti fare emergere. Ripercorrendo un itinerario di ricerca inteso a gettare luce sulla dimensione familiare o domestica (""""economica"""") del diritto canonico, l'autore evidenzia, con gli scritti raccolti in questo volume, la graduale rivalutazione del mistero trinitario, che si presta a essere trascritto in termini giuridici, quale """"famiglia di Dio"""" rispecchiata nel sacramentum magnum di ogni famiglia umana, a cominciare dalla famiglia """"umana"""" per eccellenza che è la Chiesa. Siffatto itinerario di riscoperta del """"diritto canonico silente"""" interseca le risultanze dell'Assemblea sinodale e l'indizione del Giubileo straordinario, che si propongono di rianimare nel cuore della Chiesa e di ogni uomo la dimensione di un Dio relazionale, fonte di carità e amore, senza di cui non vi è vera giustizia."" -
Un piemontese in Europa. Carlo Denina (1731-1813)
Carlo Denina è stato un poligrafo piemontese di respiro europeo. Nella sua lunga e produttiva esistenza di scrittore si occupò di letteratura e di storia, ma anche di giornalismo e di editoria. Le sue opere, ancora in vita l'autore, ebbero un repentino successo e gli diedero una fama internazionale. Egli stesso fu marcatamente cosmopolita: visse in tre grandi capitali europee dell'epoca - Torino, Berlino e Parigi - ed ebbe a che fare, oltre che con il sabaudo Vittorio Amedeo III, con Federico II di Prussia e con Napoleone Bonaparte. La sua opera più conosciuta, ""Delle Rivoluzioni d'Italia"""", può essere definita un evento editoriale del Settecento e del periodo della Restaurazione. Pietra miliare della storiografia italiana pre-unitaria, conobbe oltre venti ristampe e traduzioni in inglese, francese e tedesco prima di cadere, insieme al suo autore, dietro a una spessa coltre di oblio. Il volume intende contribuire sia alla scoperta di questa opera sia soprattutto a chiarire gli spazi internazionali nei quali Denina visse."" -
Senza educazione. I rischi della scuola 2.0
Secondo l'autore la scuola 2.0 non solo non migliora la situazione attuale ma compromette ulteriormente le già precarie condizioni di partenza: demolisce l'uguaglianza scolastica approfondendo il divario tra chi possiede beni intellettuali e chi ne è privo; non influisce sui buoni risultati degli studenti che sarebbero tali anche senza il tablet. Un libro provocatorio sul tema dell'educazione come funzione principale della scuola, il cui obiettivo fondamentale deve rimanere la crescita consapevole degli individui. -
La ricerca dell'ordine perduto. Scritti scelti
Questo volume raccoglie una selezione di scritti di Mario Dogliani che testimoniano la vastità dei suoi ambiti di studio e il suo essere scienziato del diritto costituzionale rigoroso e appassionato. L'obiettivo - lo si comprende già dal titolo - è di porre in rilievo uno dei tratti più caratteristici e ricorrenti della sua opera: l'instancabile ricerca di un ordine - nella classificazione dei concetti di costituzione, nella sequenza cronologica dei periodi costituzionali, nella manutenzione del libro delle fonti, nella ricostruzione delle teorie e delle definizioni di interpretazione, di rappresentanza, di indirizzo politico - che appare perduto, perché sistematicamente trascurato, quando non consapevolmente tradito e sovvertito, dalla scienza giuridica, dalla prassi legislativa e giurisprudenziale, dalla politica, e tuttavia mai irrimediabilmente. Alla descrizione del disordine e dei suoi sintomi, infatti, Mario Dogliani fa sempre seguire la tensione ricostruttiva dell'ordine. Ciascun saggio di Dogliani è preceduto da un'introduzione di un suo allievo o di un più giovane amico e collega, a conferma della profondità del suo insegnamento. -
Le leggi fondamentali della stupidità umana. Con 17 tavole a colori. Ediz. illustrata
Scritto originariamente in lingua inglese, ""The Basic Laws of Human Stupidity"""" fu stampato per la prima volta nel 1976 in edizione numerata e fuori commercio sotto l'improbabile sigla editoriale dei """"Mad Millers"""", i mugnai pazzi. L'autore riteneva che il suo testo potesse essere pienamente apprezzato soltanto nella lingua in cui lo aveva scritto, e per molto tempo declinò la proposta di tradurlo. Solo nel 1988 accettò l'idea di pubblicarlo in versione italiana nel volume """"Allegro ma non troppo"""", insieme al saggio """"Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo"""", esso pure scritto in inglese e stampato fuori commercio dai Mad Millers per il Natale del 1973. Come volume a sé la versione inglese delle """"Leggi fondamentali della stupidità umana"""" è poi stata pubblicata, sempre dal Mulino, nel 2011. Sia in quell'edizione, sia in questa prima italiana viene riproposta in apertura la nota al lettore scritta da Cipolla per l'edizione originale del 1976."" -
Io non mi arrendo. Bambini e famiglie in lotta contro la povertà
Come comprendere la povertà entrando in dialogo con le famiglie povere? Come cercare soluzioni che non siano soltanto ""emergenziali""""? In questo volume si parla di genitori e bambini poveri che esprimono potenziale positivo e generativo mentre ricevono aiuto. Il loro esempio dimostra che la lotta alla povertà è possibile non solo domandandosi """"che cosa serve"""" e """"a chi serve"""", ma """"cosa aiuta"""" e """"come"""". Non è un problema di quantità di risorse ma di combinazione di capacità, professionali e non professionali, per meglio finalizzare gli aiuti a disposizione. Il prestazionismo mortifica i talenti, non li valorizza e può umiliare le persone che quotidianamente lottano contro la povertà. Mentre la dignità di ogni persona, anche se povera, è valore umano fondamentale da riconoscere e valorizzare. Aver bisogno non significa essere più deboli e meno capaci: significa essere chiamati ad affrontare situazioni molto difficili, al limite della sopravvivenza, e poterne uscire. È il messaggio del titolo """"Io non mi arrendo"""", che va inteso come un segnale di libertà e di speranza da parte di chi, pur vivendo in povertà, sa di poter offrire alla comunità qualcosa di importante."" -
Il mondo di mezzo. Mafie e antimafie
Tutt'altro che unitario, l'universo delle mafie è composto da fenomeni disparati: dal grande contenitore delle Camorre a Cosa Nostra, dalla 'Ndrangheta, anche nelle sue articolazioni decentrate nel nostro paese o nel resto del mondo, a gruppi locali come la Stidda e i Cursoti, per giungere a entità autoctone completamente nuove come Mafia capitale. Ma, oltre che alle mafie, il plurale va applicato anche all'antimafia. Esistono un'antimafia istituzionale, un'antimafia sociale e da qualche tempo anche un'""antimafìa inautentica"""", o fasulla, come quella di personaggi che, pur mantenendo sottobanco un rapporto organico con i sodalizi mafiosi, ufficialmente aderiscono ad associazioni antimafia. Una realtà complessa, che l'autore esplora con grande energia intellettuale, nella convinzione che si possano combattere le mafie solo conoscendone in profondità le diverse dinamiche organizzative."" -
Imprenditori cercasi. Innovare per riprendere a crescere
Un luogo comune vuole che l'Italia sia un paese a forte vocazione imprenditoriale e che le nostre difficoltà di crescita dipendano quasi soltanto dagli ostacoli di natura pubblica: eccessiva tassazione, pubblica amministrazione inefficiente, mancanza di infrastrutture. In realtà nessuno dei prodotti di successo ad alto contenuto di innovazione, in questi ultimi vent'anni, è stato progettato e prodotto in Italia. Ecco allora che non basta una partita Iva per essere imprenditori ma occorre un progetto originale. La rivoluzione industriale in corso esige una continua innovazione di prodotto e l'adozione di nuovi modelli di business, strumenti indispensabili per assicurare la sopravvivenza e la crescita delle imprese, e soprattutto per promuovere la ripresa economica del paese. -
Eroi dello sport. Storie di atleti, vittorie, sconfitte
Perché tutti ricordano il nome del fornaio Dorando Pietri, clamoroso sconfitto della maratona olimpica del 1908, e nessuno invece sa più il nome del vincitore? Gli eroi dello sport entrano nella vita quotidiana della gente, nutrono l'immaginario collettivo e vivono nel mito. Occorre però che ci sia un pubblico adorante e qualcuno che ne canti nel tempo le gesta. È quanto ci raccontano le mille imprese memorabili dello sport di oggi e di ieri. Storie di successi e di fallimenti, di grandi fatiche, di cadute, di riscatti, di primati e di passioni, in cui risuonano i nomi di Owens e Bikila, Coppi e Pantani, Senna e Nuvolari, Muhammad Ali, e di tanti altri ancora (... a proposito, lo sconosciuto vincitore della maratona del 1908 si chiama Johnny Hayes!). -
Berlino capitale. Storie e luoghi di una città europea
Fra le capitali europee Berlino è una delle più giovani e forse quella maggiormente condizionata dalle sorti politico-militari del proprio paese, con il suo ciclo di sconfitte e di rinascite. Dopo la disfatta del grande impero guglielmino nella prima guerra mondiale, la città seppe rigenerarsi nella Repubblica di Weimar diventando un centro fra i più effervescenti sul piano artistico e culturale. Ridotta a cupo campo di battaglia negli ultimi giorni di Hitler, fu ricostruita mattone su mattone. Le Berlino ricostruite in realtà furono due, divise tra le repubbliche dell'Est e dell'Ovest, e rispecchiarono fisicamente, oltre a due ideologie, aspetti diversi del carattere nazionale. Oggi, nella Germania riunificata, l'identità di Berlino, forte e dinamica, è fatta di storia e apertura al futuro. -
Babel Food. Contro il cibo kultura
La cucina italiana si è trasformata da cucina etnica ""della mamma"""" a haute cuisine, diventando elemento di distinzione. Ma è il nutrirsi in sé che si è fatto negli ultimi anni fenomeno di culto, una pratica più discorsiva che gustativa, una perenne ed esasperante narrazione etica, politica, economica, ambientale, estetica, artistica. E la pasta ha finito per aggiungersi a quella lista di food indistinto e globalizzato che, astraendo i cibi dai loro contesti, li ha resi celebri, ma profondamente artificiosi. Una Babele che va dalla carne argentina a Singapore al sushi in Austria, dal Big Mac a Mosca al cappuccino sorbito a fine pasto."" -
Con la testa tra le nuvole? Il mestiere del matematico
Pedante, distratto, sognatore e un po' matto, è così che spesso immaginiamo il matematico. Al di là del luogo comune, la chiave per capire chi è e che cosa fa è la parola ""modello"""", vale a dire lo strumento che consente di costruire rappresentazioni formali del mondo. Dalle cattedrali alle volte stellate, dalle famiglie di pesci ai sistemi economici, il matematico elabora versioni virtuali della realtà, belle, eleganti, incredibilmente efficaci. È la straordinaria potenza della matematica, non semplice scienza dei numeri e delle figure, ma linguaggio generale e pervasivo."" -
Zerologia. Sullo zero, il vuoto e il nulla
Metti una sera a cena un matematico, e mettigli vicino un fisico e un filosofo. Così un dialogo tra amici diventa un libro: tre compagni di liceo si ritrovano per intrecciare la nozione matematica di zero, quella fisica del vuoto e quella filosofica del nulla, ricostruendo un'avventura che attraversa tutta la storia del pensiero. Ma cosa accomuna questi tre concetti? Di certo lo scandalo del paradosso: un numero per il ""non essere"""", indispensabile ma inafferrabile; un """"vuoto"""" che """"riempie"""" la nostra vita quotidiana e che resta un concetto di frontiera della fisica moderna; un'assenza e una mancanza, una negazione effervescente e pensosa che ci attrae fino ai bordi del mondo."" -
La matematica dell'incertezza
Uscire con o senza ombrello, cambiare lavoro, investire in borsa. Non abbiamo certezze sul futuro, ma in qualche modo ne ragioniamo con noi stessi e con gli altri. Assediati dal dubbio, dobbiamo imbrigliarlo per riuscire a prendere la decisione migliore. Questa ambizione ha ispirato la matematica di cui si racconta in questo libro. Il calcolo delle probabilità muove i primi passi per affrontare semplici problemi - come ad esempio valutare la bontà di una scommessa - finché diventa un linguaggio per trattare dell'incertezza. Questo volume - costruito sul ritmo di sei conversazioni, tante quanto sono le facce di un dado - visita sei incroci fra la matematica del probabile e le vicende umane. Si gioca a dadi, si assolvono imputati, si fanno gli exit poll, si rinuncia all'uovo per il pollo, si promette in buona fede, si va per mare. Succede un po' di tutto, ma la matematica che prova a metter ordine è sempre la stessa. -
Andare per l'Italia etrusca
Incontrare gli Etruschi in un posto come Vulci è un regalo che uno fa a se stesso.rnLa convivialità dei banchetti, il ricorso a pratiche divinatorie, la condizione emancipata della donna, la proprietà privata terriera, la pianta della città basata su cardo e decumano: elementi disparati di una medesima eredità, quella che ci deriva da un popolo fra i più affascinanti, gli Etruschi. L'itinerario, che non finisce mai di sorprendere, origina da Spina, nelle valli di Comacchio, percorre l'Etruria padana (Marzabotto e Bologna), si sofferma nei centri principali come Verucchio, Volterra, Populonia, Vetulonia, Vulci, Tarquinia, Cerveteri, per giungere poi alla Roma etrusca. -
Andare per treni e stazioni
È nello stupendo complesso di Pietrarsa che sorse la prima officina ferroviaria italiana; mentre dal 1839 la Napoli-Portici aveva preso a snodarsi in un bellissimo paesaggio in riva al marernLe valigie sulla reticella con l'etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l'immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull'automobile, accorciando l'Italia. Neppure noi, disincantati viaggiatori, sfuggiamo al suo fascino, quando tra Torino e Napoli, lungo la spina dorsale d'Italia, saliamo su uno dei nuovissimi treni ad alta velocità. -
Andare per le città ideali
Non solo Palmanova, Aquileia, Pienza, Sabbioneta: l'Italia pullula di città ideali dalla struttura geometrica regolare, frutto di visioni laiche o di esoteriche cosmogonie. L'itinerario va dalla quadristellata Terra del Sole, voluta da Cosimo I de' Medici nel 1546 in Romagna, ad Acaya, in provincia di Lecce; da San Leucio, frazione di Caserta, alle città-operaie Crespi d'Adda e Solvay a Rosignano; dalle città ""di fondazione"""" fascista, come Latina e Sabaudia nel Lazio, Arborea e Fertilia in Sardegna, al recente """"sogno"""" della Scarzuola in provincia di Terni."" -
Graffiti. Arte e ordine pubblico
Dovunque nel mondo proliferano graffiti, murali e tag. C'è chi li vuole cancellare, come i volontari del cosiddetto ""bello"""", i difensori delle pareti immacolate, i tutori della pulizia murale. Ma c'è anche chi li vuole proteggere e magari staccare, perché potrebbero avere un valore di mercato. Qual è la posta in gioco di questa guerra? E soprattutto chi la vincerà? La vicenda del graffitismo nel contesto della storia dell'arte contemporanea, raccontata decostruendo le ragioni dei suoi avversari, alla luce dei fermenti sociali e culturali che gli danno un senso."" -
Limite
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché si tratta di una importante riflessione filosofica sull'idea di limite nell'epoca della globalizzazione. ""Diversamente dal mondo antico, dove l’andare oltre i confini stabiliti dalla divinità è hybris che viene punita, la modernità è un andare al di là dei limiti, un plus ultra, un navigare verso l’ignoto"""".rnrnBiologia, morale, religione, sesso, ambiente: esistono ancora limiti invalicabili nelle nostre vite? Gli sviluppi inarrestabili della scienza vedranno affermarsi un uomo geneticamente modificato, capace di manipolare la vita e la morte, e di svelare gli enigmi della materia e del cosmo. Con quali rischi? Riflettere sui limiti, provare a distinguerli e ribadire la validità di alcuni, come pure interrogare i nostri desideri, obiettivi e spazi di libertà sono tra le sfide più urgenti.""