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L' egemonia americana nel Vicino Oriente
Il presente volume cerca di capire la dimensione drammatica delle relazioni tra gli arabi e l'occidente aperta dal massiccio dispiegamento militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella penisola arabica e nel Golfo Persico, in seguito all'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq. Il libro procede con il bloccarsi del processo di pace tra israeliani e arabi, con gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti, che verosimilmente si configurano come risultanze dello sviluppo delle tensioni generate nell'ultimo mezzo secolo nella regione. -
Tutta la dolcezza della terra. Cristo e i monaci medievali
La figura di Cristo attraeva e unificava tutta la vita spirituale dei monaci medievali, e, con tratti particolari, i cistercensi come Bernardo di Clairvaux, Aelredo di Rievaulx, Gertrude di Helfta e Giovanni di Ford. Questo volume presenta alcuni brevi saggi di una cristologia, nata e cresciuta nei monasteri, lungo il santo viaggio scandito dall'anno liturgico e dalle sue feste; a stretto contatto con le celebrazioni sacramentali o nella quotidiana, spirituale lettura della Scrittura. -
Ri-pensare Soleri
Attraverso il contributo di autori diversi, vengono fatti emergere alcuni nuclei tematici dell'opera e del pensiero di Paolo Soleri, architetto italiano, migrato negli Stati Uniti, il cui ruolo nella storia dell'architettura contemporanea si è andato riscoprendo nell'ultimo decennio. -
Prima di dire, cantate. Dalla caduta del muro di Berlino alla seconda guerra del Golfo
Prima di dire, prima di analizzare, prima di spiegare, di scrivere, di leggere, c'è la parola, la parola cantata, musicata, musicabile, del cantastorie, del poeta, del griot, del teatrante, del recitare, del poetare, del cantare, dell'affabulare. Prima del leggere c'è l'ascoltare. Le cantate qui raccolte costituiscono un diario dei più recenti avvenimenti simbolo per più di una generazione, dalla caduta del muro di Berlino alla seconda guerra del Golfo. Ogni cantata è preceduta da alcune note che brevemente ricordano il fatto. -
Storia del Mediterraneo nell'antichità IX-I secolo a.C.
Quest'opera intende mettere il Mediterraneo al centro della riflessione storiografica. Pensare storicamente il Mediterraneo non è un'operazione ovvia: implica conoscere i suoi diversi volti nel tempo e comprendere come si è formato quel patrimonio a cui tutti attingiamo. Il compito è reso ancor più difficile dal fatto che ""sempre"""" il Mediterraneo è stato luogo d'incontro delle tensioni più decisive dell'epoca, dell'elaborazione quindi di tendenze innovative, e insieme ricco di gruppi non coinvolti in questi dinamismi. Così che le componenti più diverse si sono trovate fianco a fianco, a volte convivendo a volte scontrandosi, tutte quante indispensabili per comprenderne le trasformazioni."" -
Adorno e il tempo del non-identico. Ragione, progresso, redenzione
Adorno (1903-1969) torna in questi anni di attualità per la sua indagine sull'uomo e sulla natura della sua esperienza esistenziale. Questione che, pur oscurata dall'attuale omologazione dei linguaggi, sembra tenacemente riaffiorare. Il ""non-identico"""" e il """"tempo"""" sono i due concetti che l'autore individua nella sua analisi dei testi adorniani e che ripropone al lettore come elementi fondanti una rinnovata antropologia che sia in grado di ospitare l'idea di una conciliazione che non violenti l'origine dell'altro e lo restituisca all'irriducibilità della sua storia."" -
Il riposo dell'amato. Una metafisica per l'uomo nell'epoca del mercato come fine unico
Il percorso che Jean Soldini ci invita a fare prende le mosse da una frase di Péguy: ""quasi certamente, negare il cielo non è pericoloso. È un'eresia senza avvenire. È così evidentemente grossolano. Negare la terra, invece, è allettante. Prima di tutto è distinto. Ed è questo il peggio. È dunque questa l'eresia pericolosa, l'eresia con un avvenire"""". Il pensiero, confrontato dal '500 con un rapporto via via più problematico con la realtà, si è preoccupato di salvaguardare la propria sovranità. Ha sacrificato l'anello più debole, cioè l'impatto col corpo sensibile delle cose. Alla capitolazione della terra, della trascendenza orizzontale, è seguita facilmente l'espulsione della trascendenza verticale a essa intimamente unita nel Cristianesimo."" -
L'Europa vista dai Sud. Sguardo da Cuba
A partire da un incontro che si è svolto a Cuba sull'Europa e che ha visto la partecipazione di studiosi di tutto il Continente, il volume chiarisce come i sud del mondo avvertono la costruzione del polo geoeconomico europeo, e prende in esame il ruolo e la dimensione dell'abbandono dello stato sociale e delle privatizzazioni che ne conseguono, prima fra tutte quella della scuola. L'analisi considera i rapporti commerciali tra l'Europa e il sud del mondo, ma si allarga anche al ruolo dell'Europa centrale, di quella dell'Est e della Russia di Putin. Sul piano della critica al capitalismo viene sottolineato non solo il ruolo subalterno agli USA degli stati europei, ma anche il ruolo di potenza capitalista e le strategie imperialiste del Vecchio continente. -
Rashi. Il maestro del Talmud
Rashi (1040-1105), acronimo di Rabbi Sholomon ben Ytschaq, è il commentatore ebreo per eccellenza e il più influente della Bibbia e del Talmud. Quasi nove secoli dopo la sua morte, ancora oggi, i suoi commenti e i suoi scritti sono punto di riferimento del giudaismo. L'autore delinea la figura di questo grande maestro, collocandolo nella sua epoca storica e nel contesto in cui visse. La stessa tradizione cristiana, attraverso i maestri di San Vittore Ugo, Andrea e Riccardo -, Nicola da Lira e Lutero, attingerà alla sua opera. -
Mi chiamavano sovversivo. Memorie di solidarietà operaia
La testimonianza di questo ""libro italiano"""", di questo racconto autobiografico che ripercorre la storia d'Italia del secondo dopoguerra fino al '68 e agli anni '80 e dei suoi cantieri metalmeccanici, di quel mondo fordista che il postfordismo ha solo tragicamente dislocato, e solo in parte, costituisce un contributo, letterario e appassionante nella lettura, di un linguaggio orale messo per iscritto, per intendere due realtà del tempo presente. La prima riguarda lo sfruttamento bolso, calcolato e violento dei lavoratori, quale condizione necessaria al superprofitto. La seconda riguarda la creatività solidale del mondo subalterno, che nell'aderire o inventare forme organizzate di alternativa è capace dell'impossibile in condizioni insostenibili."" -
Ri-cominciare. Percorsi e attualità dell'opera di Gaston Bachelard
Gaston Bachelard (1884-1962), filosofo, epistemolo e critico letterario, si presenta nel panorama contemporaneo con una produzione insieme sorprendente ed originale: accanito difensore della ragione scientifica e dei suoi impegni normativi, colloca nel vivo della esperienza umana l'immaginazione, la réverie, con la sua assoluta libertà e creatività ontologica e linguistica. Articolato attorno a tre nuclei di fondo, storico-teorici allo stesso tempo la teoria epistemologica, la riflessione estetica e il confronto con le tradizioni di pensiero del '900 - il volume raccoglie i contributi, frutto di feconde giornate di confronto tra i maggiori studiosi del pensiero e dell'opera di Bachelard. -
I troppi libri. Leggere e pubblicare in un'epoca di «abbondanza»
Un grande intellettuale messicano ci presenta una riflessione insieme ironica e partecipata sull'universo dei libri e sulle diverse figure che lo costellano: autori, editori, librai, lettori contribuiscono tutti, in questo avvio di XXI secolo, a un mondo sovraffollato di libri dove l'abbondanza rischia di soffocare la qualità e dove le parole scritte rischiano di superare quelle lette. Eppure questo disincantato sguardo sul mondo editoriale, leggero nello stile quanto lucido nell'analisi, si risolve in un paradossale ma convincente elogio di Babele. -
Il secolo della biodiversità
"Biodiversità"""", termine coniato per indicare i diversi livelli di vita sulla terra, ha assunto col tempo un significato più esteso, come a qualificare l'identità di una vittima delle attività umane, dalla cui salvezza finale dipende il futuro della stessa umanità. In questo libro vengono analizzate le ragioni scientifiche, filosofiche ed etiche che rendono essenziale la conservazione della biodiversità, i timori e le speranze di chi ne ha bisogno per la propria sussistenza e di chi alla sua conservazione ha dedicato tutta la propria esistenza. La convinzione che ne emerge è che per conservare la biodiversità, e il nostro pianeta, essa dovrà diventare bandiera di tutti coloro che vivono sulla terra." -
De Gasperi, gli Usa e il Vaticano all'inizio della guerra fredda
Alcide De Gasperi (1881-1954) nel biennio 1946-47 fu al centro di eventi fondamentali per la storia d'Italia ed evitò il prevalere di un asse clerical-reazionario contro la sua politica di tessitura democratica. In questo periodo infatti, de Gasperi compì il suo viaggio negli Usa, firmò a Parigi il trattato di pace, presiedette il tripartito con socialisti e comunisti e nel giugno del '47 aprì la strada al periodo delle alleanze centriste. L'autore in questo libro tratteggia le relazioni e gli eventi che si susseguirono durante l'Assemblea Costituente, soffermandosi sui temi che stavano a cuore al Vaticano: i rapporti tra Stato e Chiesa, il matrimonio e la libertà in materia scolastica. -
Chi dice io. Razionalità e nichilismo
Scopo di questo volume è affrontare una coppia di termini (razionalità e nichilismo) che evoca subito il problema della sfiducia nella razionalità, cioè nello strumento che l'uomo ha a disposizione per orientarsi e prendere delle misure nel mondo. Tale sfiducia nella ragione si produce generalmente in momenti di crisi, sia a livello morale, sia sociale, sia a livello della struttura del sapere. Il libro intende porre la questione del nichilismo a confronto con la concezione occidentale della ragione, in cui ha influito il linguaggio giudaico cristiano e in cui non è solo importante la domanda, ma chi la fa e per chi la fa. Gianfranco Dalmasso è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso l'Università di Bergamo. -
Petrolio e rivoluzione. Il Vicino Oriente negli anni d'oro
Il libro inquadra storicamente gli avvenimenti del Vicino Oriente dal 1956, anno in cui il governo egiziano nazionalizza il canale di Suez. Venti anni di storia nel corso dei quali la società araba è stata sconvolta da due grandi guerre contro Israele (1967, 1973) e dal fiotto imperioso della ricchezza petrolifera. Sono gli anni che, a partire da Nasser, aprono le speranze fondate sulla ricchezza petrolifera e la modernizzazione occidentale, ma che vedono affacciarsi l'integralismo religioso e le politiche neocolonialiste, gli anni di Faysal di Arabia e dell'alleanza tra potere finanziario e religioso, gli anni che vedono il petrolio trasformarsi da mezzo per combattere il neocolonialismo occidentale ad arma dello stesso. -
Il mondo arabo in conflitto. Il vicino Oriente dal dramma libanese all'invasione del Kuwayt
Questo terzo volume della quadrilogia sul Medio Oriente di Corm, traccia il racconto degli anni tra il 1975 e il 1990. È la lunga guerra del Libano dal 1965 al 1990 che ritma gli avvenimenti di questo periodo, guerra nella quale si riflettono tutte le tensioni e le contraddizioni del mondo arabo. Dal 1980 poi la guerra tra Iran e Iraq che provoca l'indebolimento complessivo della regione, rendendo totale l'egemonia americano-israeliana. La caduta dell'Unione Sovietica e la spedizione militare montata dagli Stati Uniti per evacuare l'Iraq dal Kuwayt invaso nel 1990 contribuiranno a pacificare il Libano, ma al prezzo di un'occupazione siriana benedetta dai paesi occidentali. -
I primi santi d'Irlanda. Vite e spiritualità
"Quando l'Irlanda medievale ripensava alla propria storia, la immaginava popolata di santi. Privata dei suoi fondatori e dei suoi patroni, con le loro leggende e i loro 'miti', quella non sarebbe stata più la loro storia. L'evangelizzazione aveva trasformato la cultura indigena e i riti druidici pur ancora presenti in alcune tracce - e aveva ideato nuove figure e creato luoghi nuovi, disseminando l'isola di chiese e soprattutto di monasteri. Esiste una preziosa e ricca miniera di Vite dei santi dell'Ibernia - con un esuberante assortimento di testi, in latino o in irlandese antico, che formano una delle più estese fonti di informazioni relative alla storia dell'Irlanda antica"""". (dall'Editoriale di Inos Biffi)" -
Il Mediterraneo vede, scrive, ascolta
Quattro autori della riva nord e tre autori della riva sud del Mediterraneo presentano critiche e prospettive dell'uso della televisione, analizzano le potenzialità del cinema come mezzo d'incontro e di scambio, introducono alla dimensione teatrale, caratteristica in modi diversi di tutte le popolazioni mediterranee, ragionano sulla musica e sulla tradizione del racconto popolare. La stessa invenzione della scrittura e le sue diverse modalità di realizzazione nelle regioni e nelle culture mediterranee esprime una originale cultura e inventiva. L'alternativa a un mondo unipolare potrebbe essere rappresentata da una riappropriazione di una specificità culturale come quella del Mediterraneo. -
L'impero dei miei stivali. Corrispondenze dagli Usa
La pubblicazione di queste corrispondenze dal cuore dell'impero americano vuole essere un contributo alla riflessione all'interno di una realtà, l'Europa, che vorrebbe costituirsi impero e che ha già mosso i primi passi in questa direzione. Il testo pone criticamente la domanda se siamo pronti come popolo a un affiancamento a una cultura e una politica comunque lontana da noi o se vi è l'esigenza di una riscoperta delle radici culturali dell'Europa e dell'Italia.