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Economia ecologica. La transizione ambientale verso uno sviluppo sostenibile
Nel volume si affronta innanzitutto il rapporto economia/ambiente, quindi la microeconomia dell'ambiente e la macroeconomia, per concludere con il passaggio dall'economia dell'ambiente all'economia ecologica, di cui ne definisce i caratteri. -
Fede e dialettica nell'XI secolo
Nel volume si esaminano la relazione fondamentale fra dialettica e intelligenza della fede nel secolo XI, secolo nel quale si vennero formando, con l'apporto di pensatori dotati di grande capacità speculativa e logica, una consapevolezza e un metodo di indagine che seppe affrontare le controversie su alcune questioni di rilievo, quali il dibattito sull'Eucarestia, o più tardi la disputa sull'Onnipotenza. Secolo fecondo, trova i suoi punti di sintesi nelle sintetiche affermazioni di Pier Damiani: la dialettica al servizio della Parola di Dio, e di Anselmo, la ""ratio fidei""""."" -
La riscoperta di Aristotele in Occidente
La costituzione di un Corpus aristotelico in lingua latina è stato un fattore decisivo per lo sviluppo della filosofia e della teologia nel medioevo. Nel secolo XII i traduttori stabilirono i testi che avrebbero formato la base dell'insegnamento universitario: per la versione dal greco al latino operarono Giacomo Veneto, Burgundio Pisano e Enrico Aristippo, mentre dall'arabo tradussero Gerardo di Cremona, Alfonso di Sareshel e Michele Scoto. Il lavoro fu continuato nel secolo XIII da Roberto Grossatesta, Bartolomeo da Messina e da Guglielmo di Moerbeke. L'autore che dirige l'edizione critica dell'Aristoteles Latinus, insegna filosofia presso l'Università di Lovanio. -
Adelaide. Regina santa d'Europa
Adelaide di Borgogna (931-999), dal 952 è moglie di Ottone I (912-973) imperatore della dinastia di Sassonia, madre di Ottone II (955-983), nonna di Ottone III (980-1002), e con fermezza e santità esercita il suo ruolo di regina, di regina madre e di reggente. Al pari di Maiolo, abate di Cluny e suo interlocutore fondamentale, è personaggio chiave ed elemento di continuità della seconda metà del X secolo, un secolo intricato e fecondo all'origine dell'Europa medievale. -
Scirin. La regina dei Magi
La regina Scirin è la moglie cristiana dell'ultimo grande re sasanide di Persia: la sua figura appartiene più alla leggenda e al romanzo che alla storia, poiché è sprovvista di testimonianze concrete relative alla sua biografia. Si tenta, in questo volume, la strada della ricostruzione storica che attraversa la complessa situazione religiosa dell'Iran prima della conquista araba e della diffusione dell'Islam. Si descrive il peso della tradizione cristiana in riferimento alla vicenda dei Magi e della stella, della quale si presentano alcune interpretazioni. -
Gosvinta. La regina dei visigoti (525 ca.-589)
In un momento critico per i visigoti, comparve la figura di una regina tanto sconosciuta quanto decisiva per la storia di questo popolo. Gosvinta (523 ca.-589) è poco più di un'ombra per la storia, ma attraverso la ricostruzione dei fatti di cui fu protagonista si percepisce la grande influenza che esercitò sul regno visigoto di Spagna. Moglie di due re, Atanagildo e Leovigildo, madre e nonna di regine, nella sua vita si intrecciano intrighi politici e tragedie umane, tra cui una guerra civile e l'assassinio della figlia Galesvinta, ordito con l'approvazione del marito Chilperico, re dei franchi. -
Macrina la madre
Macrina (380) era la primogenita di nove fratelli appartenenti a una delle più antiche e nobili famiglie cristiane della Cappadocia; sin da piccola mostrò una vocazione religiosa senza precedenti, maturata in seguito alla morte prematura del suo promesso sposo. Decise di non accettare più proposte matrimoniali, poiché convinta che il suo vero matrimonio si sarebbe celebrato nell'incontro con il suo vero e unico sposo alla fine dell'esistenza terrena. Macrina, come anche altre donne del suo tempo, iniziò a rivoluzionare il cristianesimo abbracciando una forma arcaica di monachesimo. Nelle proprietà di famiglia di Annesi, isolata dal resto del mondo urbano, fondò e diresse un monastero femminile. -
Anna di Cipro. L'eterna straniera
Anna di Cipro giunge in Savoia circondata da una fama fiabesca e preoccupante insieme: viene dal Levante, da un paese rimasto nonostante tutto affascinante ma misterioso, luogo di infinite ricchezze ma anche di pericoli. La casata di Anna, Lusignan, trae la sua origine leggendaria da una fata, anzi da una donna-serpente, dotata di virtù magiche ma impossibilitata a difendersi dalle cattiverie degli uomini. Bellissima e amatissima dal marito, la ""donna che non sapeva ubbidire"""" vive, nella Savoia della prima metà del XV secolo, il tramonto del medioevo e dell'età dei grandi marchesati: le colpe e i drammi di un'età storica spietata vengono addossati per intero a lei, la straniera, mentre ella cerca di difendere un mondo votato alla fine. Odiata dai nobili savoiardi, invidiata e calunniata, Anna ha un sogno: negli anni della presa di Costantinopoli da parte dei Turchi, salvare Cipro, antica roccaforte franca e cristiana. Non ci riuscirà, ma da lei discenderà più tardi a casa Savoia il titolo regale, con i predicati ben noti di Cipro, Armenia e Gerusalemme. Nessuno gliene sarà grato. Nei testi degli storici filosabaudi è ignorata o criticata: ma Anna traversa la storia del Piemonte e della Savoia, come la sua ava Melusina la fata, portando valori culturali, sogni, credenze e ricchezze del suo paese."" -
Lucia. La martire
Assieme alla vergine e martire Agata, morta a Catania 53 anni prima ma oriunda di Palermo, Lucia, donna di eccezionale bellezza ed elevata estrazione sociale, costituisce il binomio agiografico più significativo e più celebre di quelle eroine che, con il loro martirio, subito in difesa della verginità e della fede, gloriarono la Sicilia nei primi secoli del cristianesimo. Secondo la tradizione e la pia devozione popolare, Lucia patì il martirio a Siracusa il 13 dicembre del 304 sotto Diocleziano, lo stesso anno in cui il 12 agosto a Catania era giustiziato il giovanissimo martire volontario Euplo/Euplio. A differenza di Agata, Lucia esemplifica il modello cristiano di chi nega la propria famiglia e dona tutti i propri averi alla Chiesa e ai poveri. Proprio a causa della devoluzione dei beni materiali, il fidanzato rimprovera Lucia di avere dilapidato il patrimonio paterno con uomini depravati e di essere pertanto diventata una meretrice dissoluta. La dilapidazione dei beni materiali è motivo di accusa e di assimilazione alla dissolutezza dei costumi (il ""Carnale mercimonium""""), preludendo alla condanna al postribolo e poi a quella finale per spada. Dal Medioevo si consolida il patronato della vista attribuito a Lucia e dai secoli XIV-XV si fa largo spazio un'innovazione nell'iconografia, la raffigurazione con in mano un piattino (o una coppa) dove sono riposti i suoi occhi."" -
Brigida di Svezia. Regina di profezia
Discendente dalla famiglia reale dei Folkungar, Brigida (1302/1303-1373) trascorre la sua giovinezza in un ambiente aristocratico e raffinato, imbevuto di profonda fede religiosa, la stessa che, dopo il matrimonio con Ulf Gudmarsson e dopo la nascita dei suoi otto figli, la spinge a intraprendere, insieme al marito, lunghi pellegrinaggi religiosi in tutta Europa e a scegliere di divenire terziaria francescana. Già prima, tuttavia, ella era riuscita a valicare i confini territoriali della Svezia, entrando in contatto con il ricco contesto intellettuale europeo, grazie al suo direttore spirituale, Matthias, dottore in teologia nell'Università di Parigi. Dama di corte della regina Bianca, moglie di Magnus Eriksson, cercò di influenzare la politica svedese, come si vede nel libro ottavo delle Rivelazioni, la raccolta delle visioni nel corso delle quali la santa intrattiene un rapporto d'amore intimo e assoluto con lo Sposo divino. Tale rapporto, iniziato alla morte di Ulf, la spinge prima a fondare un monastero ad Alvastra, il primo dell'ordine da lei creato, poi a intraprendere un viaggio in Terrasanta, durante il quale, in visita nei luoghi della vita di Cristo, ella ne rivive intensamente le fasi salienti. La fama di Brigida è legata soprattutto alle sue doti profetiche, che le procurarono grande considerazione presso papi e sovrani, e che giustificano la definizione che la santa dà di sé come ""mistica giga"""" nelle mani di Cristo."" -
Arianna. La garante della porpora
Dopo l'estinzione della casa di Teodosio I (450), nella parte orientale dell'Impero romano si innesca un affannoso meccanismo in base al quale la continuità del potere politico si regge su un sistema dinastico, pur non esistendo più alcuna dinastia. Con la morte di Marciano (457), già marito dell'augusta Pulcheria, viene nominato imperatore un soldato semisconosciuto, Leone, che ha una figlia di nome Ariadne, o Arianna. Di colpo la ragazza è catapultata in un mondo fatto di protocolli e raffinatezze, ma anche di intrighi, passioni e rancori. Imparando a destreggiarsi tra i pericoli, il destino di Arianna si lega a quello dell'uomo scelto come suo sposo. La sua funzione di grembo per una nuova dinastia non basta a metterla al riparo da congiure e usurpazioni. E mentre corre il rischio di soccombere sotto questi colpi, giunge la notizia che in Occidente non vi è più un imperatore. -
L' ellenismo nel Mediterraneo
Il momento più noto dell'irradiazione greca nel Mediterraneo orientale e nel Vicino Oriente, con le fasi successive in Occidente e la presenza di Roma, che ne cambia il quadro politico e giuridico. -
Le minoranze
Un tema storico fondamentale per la storia delle civiltà affrontato in un'area geopolitica cruciale, soprattutto guardando le nuove migrazioni contemporanee. -
I celti e il Mediterraneo
Sorta Oltralpe, ben presto la civiltà celtica si affacciò sul Mediterraneo ed ebbe, in questa vasta area, relazioni crescenti di varia natura. Questo volume descrive i passaggi fondamentali della loro storia mediterranea: i Celti e la scrittura, i principi celtici e il Mediterraneo, la formazione della cultura lateniana, l'invasione celtica della penisola italica e le sue conseguenze, l'espansione nei Balcani e i contatti con il mondo ellenistico, i Galati - un isolotto celtico in ambiente ellenistico - e, infine, Roma e i Celti transalpini. -
Teatralità mediterranee
Josè Monleón (Tavernes de la Valldigna, 1927) dirige la rivista Primer Acto e la fondazione Instituto Internacional del Teatro Mediterráneo (IITM). Autore di numerosi libri e presentazioni, ha partecipato all'attività editoriale di oltre mezzo secolo, con diverse opere che si collocano nel quadro del dialogo mediterraneo. È inoltre intervenuto in numerosi congressi dell'IITM svoltisi nelle principali città mediterranee d'Europa e del mondo arabo. -
L' Egitto. Dall'epoca tarda al periodo tolemaico
Sergio Donadoni, professore emerito dell'Università la Sapienza di Roma e accademico dei Lincei, presenta in questo saggio la storia dell'Egitto dall'epoca tarda al periodo tolemaico. Partendo dalla situazione dell'Egitto e del Mediterraneo all'inizio del primo millennio, passando per le dinastie libiche, nubiane e saitiche, gli assiri e l'età persiana, giunge all'età tolemaica. Qui ne analizza i personaggi, la vita economica, politica e religiosa. -
Il clericalismo e l'anticlericalismo
Nel corso della storia della Chiesa, il volume ripercorre tutte le forme con cui clericalismo e anticlericalismo si sono identificati, fronteggiati, scontrati, verificandone in termini essenziali gli aspetti caratteristici e mettendo il dito su errori e reazioni. -
Le cinque piaghe della santa Chiesa di Antonio Rosmini
Il centro dell'intuizione di Antonio Rosmini, esposta sinteticamente nelle ""Cinque piaghe della Santa Chiesa"""" sta nel collegare direttamente la missione della Chiesa - che è difendere e promuovere la vera libertà - al suo rinnovamento interiore nel senso della forza spirituale e della formazione delle coscienze, unica garanzia della sua libertà verso i governi e gli Stati."" -
Il cammino di perfezione di Teresa d'Avila
Il ""Cammino di perfezione"""" di Santa Teresa fu scritto per le carmelitane del monastero di San Giuseppe d'Avila, che la santa aveva fondato nel 1562, nello spirito di un ritorno alle fonti dell'ordine. Questo testo della Riforma cattolica possiede una portata universale, autenticata dalla Chiesa che nel 1970 riconobbe la Madre come uno dei suoi Dottori."" -
I colloqui di Erasmo da Rotterdam
Il meglio dello spirito degli umanisti del secolo XVI da parte di uno di quegli intellettuali cristiani, insieme critici e idealisti, che credono nella forza dell'educazione. Questi Colloqui, in forma quasi teatrale, erano destinati a far riflettere, senza annoiare, studenti e un più vasto pubblico.