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Konstantin Mel'nikov e la sua casa. Ediz. illustrata
È il 1925 quando Konstantin Mel'nikov (1890-1974) firma il Padiglione sovietico all'Exposition des Artistes Décorateurs, di Parigi. In città si parla solo di «jazz, calcio e Mel'nikov». Un successo, insomma. E così, tornato nel suo Paese, Mel'nikov ottiene il permesso per costruire la sua casa nel pieno centro di Mosca. Due cilindri sovrapposti, di altezze diverse, che disegnano in pianta un ""8"""" orientato in direzione nord-sud. 58 finestre esagonali e grandi vetrate sulla facciata principale. Una casa rivoluzionaria e utopica, una perfetta sintesi di apparente semplicità e radicalità. Il testo di Barth accompagna l'evolversi dell'intera opera architettonica di Mel'nikov."" -
Cezanne Rilke. Quadri da un'esposizione, Parigi 1907. Ediz. a colori
Quadro dopo quadro, la mostra commemorativa del 1907 che fece la storia, e che Rilke visitò, giorno dopo giorno, scrivendone alla moglie per esprimere la sua emozione, via via che penetrava l’insegnamento di Cézanne.rn""Sono stato oggi di nuovo con i suoi quadri; è straordinario come questi formino un ambiente. Senza prenderne in considerazione uno in particolare, stando sulla soglia tra le due sale, si sente la loro presenza concentrarsi in una colossale realtà."""" - Rainer Maria RilkernCézanne è entrato in Rilke """"come una freccia fiammeggiante"""" accendendo in lui """"un incendio di chiaroveggenza"""" che lo ha accompagnato per tutta la vita e gli ha rivelato il senso ultimo dell'opera d'arte: il compito dell'artista di fronte a se stesso e al mondo. rnNel 1907 Rilke è a Parigi. Poco più che trentenne, è un poeta ormai famoso, accolto, ospitato e acclamato in tutte le città d’Europa. Rilke sa, come egli stesso scrive alla moglie Clara il 24 giugno 1907, che le opere d’arte sono il risultato dell’essere andati fino al limite ultimo di un’esperienza, fino là dove nessuno può procedere oltre. Noi siamo, infatti, chiamati a misurarci con questo limite estremo ed è proprio questo estremo che deve essere rappresentato nell’opera. Rilke, con le Lettere su Cézanne, ha costruito un grande monumento al pittore che ha inaugurato quasi tutta l’arte che dopo di lui è venuta. Il Salon chiude. Rilke parte per uno dei suoi pellegrinaggi, ma Cézanne lo seguirà ovunque, anche negli anni di paralisi creativa in cui egli assorbe, muto in una sorta di afasia poetica, l’insegnamento di Cézanne. Non scrive un libro sul pittore, come in un primo tempo aveva pensato. E resiste alla tentazione di scriverlo, che ogni tanto riemerge in lui. Cézanne gli ha insegnato come giungere all’estremo, a quel limite in cui la cosa si offre nella sua verità."" -
Lombardia gotica. Ediz. a colori
Culla per l'Italia dell'arte romanica, la Lombardia è protagonista anche di una straordinaria, feconda stagione ""gotica"""" che, dalle esperienze cistercensi della metà del XII secolo, giunge sino alla metà del XV. Mentre le prime abbazie cistercensi nascono precocemente attorno a Milano sotto il segno di san Bernardo, che passa dalla città nel 1135, la cultura cittadina si esprime con compiutezza nella perfetta geometria dei palazzi pubblici, ancora singolarmente superstiti. Ma è con l'affermarsi del dominio visconteo che inizia a costituirsi un ambito territoriale corrispondente, grosso modo, all'attuale Lombardia. L'interesse si sposta progressivamente dal tessuto diffuso delle specifiche individualità cittadine al cuore del potere signorile, che esprime con forza il proprio orientamento culturale. Sorgono le grandi fabbriche viscontee: il duomo di Monza, il palazzo ducale di Milano, seguiti via via da una serie eccezionale di edifici che culmina nella infinita vicenda del duomo di Milano (tra le grandi cattedrali d'Europa). Il gusto visconteo favorisce gruppi familiari di scalpellini che dal luogo di origine (Campione, sul lago di Lugano) vengono definiti """"Campionesi"""", e che diffonderanno in tutta l'Italia settentrionale un linguaggio scultoreo aspro e severo. Ma non si tratta di una realtà chiusa e impenetrabile. Giotto prima, Giovanni di Balduccio poi introdurranno le novità della cultura gotica dell'Italia centrale. La fine del Trecento si caratterizza per una diffusa circolazione internazionale di stilemi e cultura sotto il segno tenero e raffinato del gusto cortese. L'arte-guida è la miniatura, che impone formule e si consuma nello spazio breve di un foglio di pergamena. E a un codice squadernato è assimilabile il ciclo di pitture murali che la famiglia Zavattari realizza tra il 1444 e il 1446 nella cappella di Teodolinda a Monza, sigillando una storia di due secoli."" -
Lombardia romanica. Ediz. a colori. Vol. 1: I grandi cantieri.
Come è noto, la nozione di romanico ""lombardo"""" supera largamente i confini amministrativi dell'attuale Lombardia, a marcare uno dei centri propulsori a raggio europeo del rinnovamento architettonico e artistico dopo l'Anno Mille. Al punto che quasi un secolo fa un grande storico dell'arte americano, Arthur Kingsley Porter, tentando con una monumentale catalogazione sinora insuperata di censirne i monumenti conosciuti, inglobava nel concetto l'intera Italia centro-settentrionale. Per non parlare della diffusione di formule architettoniche e soluzioni decorative, come quella degli archetti pensili, che ne proiettano anche a grande distanza i presunti effetti. Essa ne individua comunque il baricentro, che nella triangolazione tra Milano, Como e Pavia segna i raggiungimenti più alti del fenomeno, oltre a registrare la fitta trama di esperienze diffuse nel territorio, con densità e coerenza non comuni. Quale sia la ragione di tale situazione privilegiata è difficile dire. Si è fatto appello, non impropriamente, alla lunga tradizione di maestranze specializzate nella lavorazione della pietra (estratta dalle vicine cave prealpine) che si è voluta far risalire ai """"magistri comacini"""" di età longobarda (ma si discute ancora sulla corretta etimologia del nome), o meglio ai maestri intelvesi e poi campionesi, che percorsero le strade dell'Italia centro-settentrionale tra il XII e il XIV secolo."" -
I promessi sposi nei disegni di Federico Maggioni. Ediz. a colori
Il ""romanzo dei rapporti di forza"""", il libro politico e rivoluzionario che fa capolino tra le pieghe del romanzo storico e restituito con forza dalle illustrazioni interpretanti e genialmente fondatrici di Maggioni.rn«La Provvidenza c'e' ma per arrivare a riconoscerla bisogna attraversare i territori della sopraffazione, della violenza e dell'ingiustizia e, in una parola, il male.» - Alessandro Zaccuri, AvvenirernrnIl capolavoro che inventa il romanzo storico italiano emerge vivo, come non mai, nelle illustrazioni di Federico Maggioni: i passi scelti si intrecciano, pagina dopo pagina in un lungo fluire di visioni e graffiti. Don Rodrigo e Don Abbondio, Azzecca-garbugli, Fra' Cristoforo e la Monaca di Monza, Renzo e Lucia, i Bravi, gli Sbirri, la folla, la fame la peste prendono corpo, e l'atmosfera violenta dell'epoca si riverbera nel paesaggio, nella città, e noi ne siamo calamitati. Per Guido Ceronetti, prefatore, l'esito è liberatorio: impossibile ricadere nell'insofferenza per questo capolavoro universale. E con la """"Storia della colonna infame"""", ispirazione per """"I promessi sposi"""", per Lucia Castellano, dirigente ministeriale per le carceri, il messaggio si rafforza e Manzoni mostra una dirompente attualità: quale giustizia? Quale umanità nella prevaricazione dei forti sui deboli? Prefazione di Guido Ceronetti."" -
Hendrix 1968. The italian experience
«Hendrix ha ridisegnato il modo di suonare, partendo dall’insegnamento dei maestri blues e lasciando poi tutti attoniti: comprai il suo primo album un sabato pomeriggio e non me ne staccai più.» - Carlo Verdonern“Questo è il contributo, partecipato nelle fibre più intime e profonde, di due miracolati sulla via delle galassie hendrixiane, che credono fortemente nel pensiero espresso da Gustav Mahler, il quale, interrogato sul valore e il significato della musica e dell’arte delle radici, disse semplicemente: «La tradizione è salvaguardia del fuoco, non adorazione della cenere». Ecco Jimi in Italia: un interruttore, un modo per aprire molte porte, toglierci dall’affanno di musiche alla rinfusa, di orrori e mediocrità imperanti. Il rapporto con la chitarra era il suo sogno più profondo, anzi era il suo unico sogno. L’iridescenza di un rock pronto a sentirsi un giovane corpo scalpitante. Il saluto all’alieno sbarcato tra noi nel maggio 1968 è proprio il sublime insegnamento di quello che siamo stati e di quanto certi incontri ravvicinati ci possano lasciare. E ora alziamo il volume!” - Enzo Gentile, Roberto CremarnJimi Hendrix suonò in Italia nel maggio del 1968. Per coloro che assistettero a quei concerti fu un momento epico, irripetibile, capace di mutare la percezione della musica pop e rock. La cronaca di quella settimana fatta da articoli, testimonianze, ricordi, aneddoti e verità. Con un intervento di Carlo Verdone. -
Francesco e la rivoluzione di Giotto. Ediz. illustrata
Il volume ci porta davanti a san Francesco, ai francescani delle origini e alla rivoluzione artistica di Giotto che, divenendo il pittore di Francesco e dei francescani, ha fatto seguito a quella rivoluzione spirituale e culturale che il santo aveva operato. I due testi di Grau e Manselli costituiscono ormai due classici di riferimento per introdursi all’operato di Francesco e ai passi fondamentali del nuovo ordine religioso, che in breve tempo sarà presente nelle città d’Europa. Il testo di Serena Romano rappresenta una sintesi inedita di come l’arte di Giotto sia divenuta l’espressione figurativa della realtà religiosa e sociale che si stava affermando e, nel contempo, abbia aperto la strada aun nuovo straordinario capitolo della storia dell’arte -
Pappagalli. L'intelligenza che canta. Ediz. illustrata
Noti per gli splendidi colori e per il loro carattere socievole, i pappagalli sono nel regno animale le creature che hanno maggiormente sviluppato la capacità di intrecciare relazioni tra membri della propria specie e con gli altri animali, in particolar modo con gli esseri umani, dimostrando un'intelligenza fuori dal comune. Il volume tratta dell'unicità e della grande varietà ecologica dei pappagalli, che non sono solo uccelli capaci di volare, di arrampicarsi, di manipolare oggetti ma sono in grado anche di cooperare, sviluppare conoscenze e abilità semantiche, cognitive e affettive e di provare sentimenti. Un aspetto finora poco studiato come quello del duetto, effettuato per mantenere unite le coppie e personalizzato attraverso suoni specifici mettendo a punto così una particolare canzone di coppia, rende evidenti le peculiarità dell'intelligenza dei pappagalli. Un'intelligenza che non solo parla ma, appunto, canta. -
Gaudí. Paesaggio come dimora. Nuova ediz.
«La casa è la piccola nazione della famiglia», ha affermato Gaudí in uno dei pochissimi scritti autografi a noi pervenuti. Il suo interesse per questo tema e gli straordinari esiti in esso raggiunti sono dunque maturati sullo sfondo di una meditata attenzione alle radicali trasformazioni sociali e urbane del proprio tempo, nella Catalogna. Spazi, forme e ornamenti traducono in luoghi di vita una sintesi di cultura, tra le più innovative nel contesto dell'architettura prodotta tra la seconda metà del XIX e l'inizio del XX secolo. In questo volume gli autori propongono un'approfondita lettura del suo progetto per dimore, di città e di campagna. Ne esplorano anche il legame con il mondo della natura che, nel progetto di parchi, giardini e città-giardino, porta alla luce uno dei più attuali, anzi profetici, contributi dell'architetto catalano. Nell'inedito taglio interpretativo dell'abitare gaudiniano qui proposto, viene inoltre data grande importanza al vasto numero e alla grande qualità dei collaboratori dell'architetto, mettendo in piena luce la maestria del mondo artigianale a lui coevo e la sua capacità di convogliarne abilità e tecniche nel progetto della casa, della città, del paesaggio. Una ricca sezione antologica sugli stessi temi, di riflessioni di pugno dello stesso Gaudi o raccolte dagli allievi, conclude il volume. -
Arte moderna. Ediz. a colori
L'arte moderna in Occidente - il termine stesso ""arte moderna"""" è occidentale - inizia convenzionalmente con il Quattrocento grazie alle straordinarie espressioni artistiche in Italia e nelle Fiandre, accompagnate da quella temperie culturale che chiamiamo """"Umanesimo"""". La decisione di affidare ad autori diversi i vari secoli segue l'abitudine in storia dell'arte di riferirsi al """"Quattrocento"""", """"Cinquecento"""", """"Seicento"""" ecc. per identificare periodi dell'evoluzione degli stili. Confidiamo che questo metodo, oltre a garantire autori di particolare competenza e verve, permetta anche, a seconda dei periodi, quel cambiamento di tono che può rendere la lettura più accattivante e il contenuto più imprevedibile. L'operazione era partita da un progetto più vasto che non comprendeva la sola arte moderna; ma la felicità del risultato, riguardo al periodo che dalla fine del Medioevo ci conduce al Ventesimo secolo, ci ha consigliato di realizzare una pubblicazione sulla modernità. Con il Rinascimento e l'epoca barocca, l'arte dell'Europa Occidentale è accolta in Russia che, pur non dimenticando l'icona, ospita architetti e artisti italiani e di altri Paesi. La Russia, all'inizio del Ventesimo secolo, contribuirà con le avanguardie allo sviluppo dell'arte contemporanea. Nel Novecento l'arte moderna si internazionalizza completamente e ad un tempo si formano più epicentri rispetto alla sola Europa."" -
Una città industriale. Nuova ediz. Con 2 Tavola illustrata
In ogni testo di storia dell'architettura e dell'urbanistica Tony Garnier è giustamente considerato uno dei più importanti protagonisti della scena culturale del secolo scorso. In particolare, l'idea di «Città Industriale» elaborata a inizio del Novecento e il suo progetto completo di città qui presentato vengono molto spesso interpretati come base originaria del movimento razionalista. In questo, il grande Maestro non fu sempre capito, ma riuscì, in anticipo sui tempi, a delineare le tracce di quello che poi sarebbe stato lo stile internazionale. Risulta dunque tanto più necessario rileggere oggi la «Città Industriale» di Garnier, valutandone con maggiore precisione i nessi con la cultura sociale e riformista ottocentesca, per capire quanto la sua visione organica e simbolica abbia saputo attraversare e superare i limiti progettuali fissati in seguito dal movimento moderno. -
Cose turche. Ediz. illustrata
Le ""cose turche"""" ci invadono: una narrazione storico-letteraria che ripercorre gli intrecci culturali fra l’Italia e il Mediterraneo ottomano dalla fine del ’700 a tutto l’800. La Turchia meravigliosamente interpretata dalle tavole piene di fascino di Federico Maggioni e dai testi poliedrici di Luca Scarlini"" -
L' anno mille. L'arte in Europa dal 950 al 1050. Nuova ediz.
Il passaggio fra il primo e il secondo millennio è uno straordinario periodo di creatività nella storia Europea per ragioni letterarie, culturali, religiose, e risulta un vero e proprio spartiacque dal primo al secondo Medioevo. Nella storia dell'arte, in particolare, l'impero ottoniano, sostituendosi con efficacia alla pretesa unificatrice carolingia, diviene il centro e il motore delle novità artistiche dell'epoca. Sull'asse Germania-Lombardia si sviluppa infatti una corrente artistica di alto profilo, stilizzata e colta, che dà vita a notevoli cambiamenti nell'architettura e nelle arti minori. Basti pensare alle chiese di San Ciriaco a Gernrose, San Michele di Hildesheim o alla rotonda del duomo vecchio di Brescia, o, ancora, agli affreschi superstiti della Majestas Domini nella Basilica di San Vincenzo a Galliano, vicino a Cantù. E soprattutto alle numerose miniature, agli oggetti di culto, ai simboli del potere frutto della ricchissima committenza imperiale, in cui, oltre all'evidente influsso di Bisanzio, sono tangibili, in nuce, i segni di una nuova sensibilità e di un nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume non tralascia le testimonianze artistiche del regno di Francia, con i tesori orafi di Conques e con Cluny, il monastero che all'epoca era in grado di rivaleggiare nella cristianità con Roma per magnificenza e importanza; pone in risalto l'inventiva dei centri inglesi di Winchester e Canterbury, o di Saint-Omer nelle Fiandre; infine affronta l'architettura sincretica della Spagna del Nord e l'invenzione delle Apocalissi e dei Beati negli scriptoria monastici iberici. Sono tasselli preziosi che si combinano sapientemente per delineare il momento storico che darà all'Europa la sua prima arte universale: il Romanico. -
Maciachini. Un positivista eclettico. Ediz. illustrata
«Un giorno, durante un sopralluogo al Monumentale, io e Lalla, mia compagna di avventure e di scorribande, incontriamo nel Famedio, davanti al sarcofago di Don Lisander, lo spirito (per non dire il fantasma…) di Carlo Maciachini che, accompagnato da un gatto e da un corvo, entrambi neri come nella migliore tradizione gotica, entra in contatto con noi attraverso un buco spazio-temporale e ci rivolge, con una voce senza suono, quasi solo una vibrante carezza, una garbata ma ferma richiesta. ""Per favore, amiche mie, siate le mie messaggere nel mondo intero e fate scoprire al colto e all’inclita questo luogo che ho pensato, progettato e costruito perché fosse il cuore pulsante di Milano e custodisse per l’eternità la sua gloriosa storia e l’illustre memoria dei suoi figli e delle sue figlie migliori""""».Fondatrici dell'Associazione Amici del Monumentale di Milano, le autrici si dedicano da tempo, con curiosità e passione, alla valorizzazione di questo luogo e ora, con questo libro, a far conoscere in ogni dettaglio la vita e le opere di colui che lo ha progettato e reso celebre nel mondo. rnrnIl libro, di grande formato e riccamente illustrato, vede la luce nel duecentesimo anniversario della nascita di Carlo Maciachini."" -
Lago di Como-Lake Como. Ediz. illustrata
II volume intende cogliere appieno, nelle diverse stagioni dell'anno, l'emozione che si prova di fronte a uno straordinario sito naturale costellato dall'impronta dell'uomo e da abitati che sono vere opere d'arte, spesso conservate nella loro antica fisionomia. Non mancano spazi naturali totalmente preservati, riserve per fauna e flora. Il volume racconta e percorre il complesso perimetro di un lago con due rami in cui il visitatore può viaggiare lungo il filo dell'acqua o in alto, oltre la mezza costa, scoprendo, come in un frattale che si dispiega davanti al suo percorso, angoli impensati e vedute di massimo respiro. II testo, sintetico e ricco di informazioni turistiche e storiche, e le didascalie delle immagini compiono il resto fornendo preziose notizie geografiche e di costume. Le immagini sono il vero discorso del volume: un tour fotografico per scoprire sia i grandi panorami, che gli angoli famosi o inediti. La costante presenza di una silhouette del lago permette al lettore di collocare i vari luoghi lungo il perimetro lacustre. -
Idee per l'architettura. Scritti e pensieri raccolti dagli allievi. Nuova ediz.
Del geniale architetto catalano Antoni Gaudí sorprendono la fantasia inesauribile e visionaria, il gusto della decorazione, l'inventiva strutturale e la valorizzazione delle tematiche religiose. Di Gaudí ci restano alcuni brevi e significativi scritti giovanili, oltre alle testimonianze degli incontri con gli studenti di architettura che negli anni della sua maturità andavano a cercarlo, quando, ormai isolato dal mondo circostante, si dedicava alla progettazione del grande tempio di Barcellona. Queste conversazioni riguardavano la sua concezione dell'architettura, delle arti figurative, della geometria, della progettazione e, insieme, il suo rapporto con la natura e la cultura mediterranea. Ma nei suoi incontri, Gaudí parlava anche di umanità, della propria filosofia di vita e soprattutto della grande chiesa che gli era toccato in sorte di progettare e costruire. Un'impresa immensa, quella della Sagrada Família, nata dal suo genio ma appartenente all'intero popolo catalano e destinata a esser conclusa da altri, in primis da quanti tra i suoi allievi si sentirono investiti dell'eredità del maestro e decisero non solo di tentarne il completamento, ma anche di raccogliere e diffondere i suoi pensieri. Uno di questi, Isidre Puig Boada (1891-1983), ne organizzò una gran parte nel presente volume - qui nella sua prima traduzione dal catalano - che per il suo carattere testimoniale, la varietà dei temi trattati e la ricchezza di spunti illuminanti, rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per conoscere, quasi dal vivo, i punti sorgivi dell'invenzione gaudiniana. -
Malevic. L'ultima icona. Arte, filosofia, teologia. Ediz. illustrata
Il libro propone un'analisi del rapporto tra Kazimir Malevic - l'artista che più di ogni altro ha affrontato il problema della visione dell'invisibile - e la dimensione estetico-filosofica dell'icona. Dopo aver ripercorso i fondamenti teologici e spirituali di questa grande tradizione dell'Oriente cristiano, l'Autore prende in esame l'opera del fondatore del Suprematismo a partire dal celeberrimo Quadrato nero - uno dei miti e dei riti istitutivi dell'arte moderno-contemporanea - e di questa vera e propria ultima icona fornisce una lettura che corre in parallelo con il ""De visione dei"""" (1453), uno straordinario scritto del filosofo e teologo Nicola Cusano, che di quell'opera seminale sembra paradossalmente rappresentare il commento anticipato. Nell'opera di Malevic assume nuova vita il problema artistico e teologico-filosofico dell'icona. Ciò significa che in realtà le avanguardie non operano una tabula rasa (la """"parola d'ordine"""" con la quale sempre si sono autopresentate) della cultura artistico-filosofica precedente, ma che l'intreccio tra appartenenza e modificazione si anima anche in quei casi ove più enigmaticamente evidente ci si offre il tratto dell'azzeramento radicale, della rielaborazione più innovativa."" -
Raffaello. Le stanze. Ediz. a colori
Nel 1508 papa Giulio II, allora al culmine della sua gloria, fa decorare la Cappella Sistina da Michelangelo e i suoi appartamenti privati da Raffaello, realizzando in pochi anni due delle maggiori opere dell'intera storia dell'arte. Raffaello evoca nella Stanza della Segnatura la grande tradizione mediterranea, da Omero fino al suo tempo. Apre il ciclo degli affreschi con la Disputa del Santissimo Sacramento, ci accompagna sul Parnaso e ci introduce nella Scuola di Atene, dove si discute delle leggi e dei misteri dell'universo. La grave crisi politica e personale che Giulio II attraversa, spiega il carattere più spirituale, intimo ed enigmatico della successiva Stanza di Eliodoro. Il pontefice si fa portare nel tempio di Gerusalemme per assistere al divino salvataggio del tesoro, con la speranza di essere salvato egli stesso, e si fa condurre alla Messa di Bolsena perché deve convincersi dei misteri della fede. Si identifica in Leone Magno che respinge Attila e, pochi mesi prima della sua morte, in san Pietro, che l'angelo libera dal carcere terreno. Eletto nel marzo 1513, il nuovo Papa, il giovane Leone x, incarica Raffaello di affrescare la Stanza dell'Incendio. Lì si fa rappresentare come pacificatore e novello Enea, quale fondatore di Roma, ma non solo: vince la battaglia contro gli infedeli e mette la corona imperiale sulla testa di Carlo Magno. Il presente volume ci accompagna in un avvincente percorso nelle Stanze riportate dal restauro al loro originario splendore. -
Le Logge di Raffaello. L'antico, la Bibbia, la bottega, la fortuna. Ediz. illustrata
rnUn vertice assoluto dell'Arte Rinascimentale: i protagonisti e la fortunarnLa bottega di Raffaello fu la più notevole e complessa impresa artistica di tutto il Cinquecento. Le Logge rappresentano uno degli esiti più alti del genio artistico e organizzativo di Raffaello, certamente il più fortunato per l'immensa eco, a Roma e nel mondo, dal Rinascimento sino al XX secolo, che questo luogo seppe creare. Ciò avvenne in due modi molto differenti che infatti ebbero diversissimi ma egualmente importanti sviluppi. Le cosiddette grottesche, anzitutto, divennero il paradigma imitatissimo dell'omaggio all'Antico: Raffaello era infatti partito dalle decorazioni trovate nelle ""grotte"""" della Domus Aurea, allora di recente scoperta, reinventandole e creando un nuovo modello estetico che si sarebbe diffuso in tutte le ville signorili italiane e poi europee, sino alla replica esatta dell'Hermitage di San Pietroburgo e alla citazione del Campidoglio a Washington. Le Logge si trovano sul lato del Palazzo Apostolico di fronte al cortile di San Damaso e la Piazza di San Pietro: il richiamo all'Antico e alla sua grandezza non poteva trovare una collocazione più significativa. In secondo luogo, il soffitto delle Logge è composto da 15 vorticelle in cui gli artisti di Raffaello hanno magistralmente illustrato scene della Bibbia destinate a divenire modello, diffuso attraverso le incisioni, delle rappresentazioni bibliche offerte ai semplici, ai """"poveri"""", cioè agli illetterati."" -
L' eredità romanica. La casa europea in pietra. Ediz. illustrata
La pietra è il gesto più ampio e misterioso dell'abitare e del costruire e lo scenario che rappresenta il processo dell'edificare la dimora umana nel mondo. Il lavoro del grande architetto e storico dell'urbanismo scomparso un anno fa vuole cogliere il rapporto che, attraverso l'atto del costruire la casa o il villaggio, l'uomo istituisce con la natura data, traendo da una struttura primordiale la misura dell'abitare. Questo fenomeno viene rappresentato in quell'area geografi ca europea dove l'uso della pietra, come materiale simbolico, è più evidente e diffuso; la forma e le caratteristiche delle case sono messe in relazione con le strutture aggregative della società - la famiglia, la comunità locale e le formazioni sociali popolari - in modo da poter leggere, in termini non solamente geografi ci, la logica che sottende alla forma dei villaggi, alla loro distribuzione sul territorio e alla rete di collegamenti. Ne emerge un quadro che collega gli aspetti dell'abitare nella vasta area dell'Europa occidentale, nella quale la valenza simbolica della casa e del villaggio è in ultima istanza la rappresentazione formale di una cultura e di un sistema di rapporti umani e dell'uomo con l'ambiente naturale, basati su una posizione di solidarietà simbolica che permane nel tempo a definire il volto europeo.