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Italiani di domani. 8 porte sul futuro
L'Italia deve pensare in avanti. Non è un lusso, è una necessità. Con questo libro Beppe Severgnini ci spinge a ""riprogrammare noi stessi e il nostro Paese (brutto verbo, bel proposito)"""". E offre agli italiani di domani questione di atteggiamento, non solo di anagrafe - otto suggerimenti: semplici, onesti, concreti. Sono le otto T del tempo che viene, otto chiavi per aprire le porte del futuro. Talento Tenacia Tempismo Tolleranza Totem Tenerezza Terra Testa. Siate brutali, Siate pazienti, Siate pronti, Siate elastici, Siate leali, Siate morbidi, Siate aperti, Siate ottimisti. Dietro le otto porte non c'è necessariamente il successo, ma di sicuro c'è una vita - e un'Italia migliore. Edizione ampliata con il nuovo capitolo """"Dodici cose che ho imparato da voi""""."" -
L'infanzia di Gesù
"Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell'infanzia di Gesù. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola """"sala d'ingresso"""" ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesù di Nazaret. Qui ho ora cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, ciò che Matteo e Luca raccontano, all'inizio dei loro Vangeli, sull'infanzia di Gesù. Un'interpretazione giusta, secondo la mia convinzione, richiede due passi. Da una parte, bisogna domandarsi che cosa intendevano dire con il loro testo i rispettivi autori, nel loro momento storico - è la componente storica dell'esegesi. Ma non basta lasciare il testo nel passato, archiviandolo così tra le cose accadute tempo fa. La seconda domanda del giusto esegeta deve essere: è vero ciò che è stato detto? Riguarda me? E se mi riguarda, in che modo? Di fronte a un testo come quello biblico, il cui ultimo e più profondo autore, secondo la nostra fede, è Dio stesso, la domanda circa il rapporto del passato con il presente fa immancabilmente parte della stessa interpretazione. Con ciò la serietà della ricerca storica non viene diminuita, ma aumentata. Mi sono dato premura di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con ciò sono ben consapevole che questo colloquio nell'intreccio tra passato, presente e futuro non potrà mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico."""" (Benedetto XVI)" -
Il signore delle vigne
Linguadoca, 1874. Il giovane Josep Alvarez lavora da quattro anni nell'azienda agricola di monsieur Mendès, quando riceve la notizia della morte del padre. Ritorna così nel suo villaggio in Catalogna, per scoprire che il fratello vuole disfarsi della vigna paterna e che Maria del Mar, la donna che amava, si è sposata e ha avuto un figlio. Josep ha un'ambizione: produrre un vino degno di quelli francesi; e mentre cerca, tra mille difficoltà, di realizzare il suo sogno, il passato da cui Josep era fuggito quattro anni prima - un passato di disordini, lotte di successione, assassini politici - si ripresenta per riscuotere il suo tributo. -
Corpo morto
È l'inizio dell'autunno, a Positano, e l'incantevole borgo della costiera amalfitana sembra finalmente respirare dopo l'intensa stagione estiva. il vicecommissario Zottìa pensava di trascorrere una vacanza tranquilla, ma l'incanto del luogo viene sconvolto dal ritrovamento di un uomo accoltellato alla gola, nascosto dentro una barca. ed è solo la prima vittima. mentre la polizia del posto brancola nel buio, Zottìa inizia a indagare, scoprendo una fitta rete di vendette e sospetti, il cui senso si fa via via più elusivo. -
Villa Tre Pini
Non potrebbe essere più felice Serena quando l'amica Maria Carla la invita a trascorrere gli ultimi giorni dell'anno a Villa Tre Pini, sulle incantevoli colline del Lago Maggiore. La aspetta una vacanza piacevole e in ottima compagnia: con lei il marito di Maria Carla, Aureliano Severi - editore bizzarro e irascibile - e alcuni ospiti e amici della coppia, tra i quali un noto albergatore di Cortina, uno scrittore in cerca d'ispirazione e il vicino di casa dei Severi, l'avvocato Cantoni. E qualche giorno più tardi è previsto l'arrivo di Enea Zottìa, il vicecommissario di polizia della Questura di Milano con il quale Serena ha in corso una complicata storia sentimentale. Mentre il silenzioso domestico Walter si occupa delle faccende di casa, i giorni a Villa Tre Pini sembrano scorrere spensierati, allietati dalle frequenti visite del sempre disponibile Sebyl, un uomo dal passato misterioso e dal ricco portafoglio. Ma quando Zottìa arriva, si accorge subito che qualcosa non va: la compagnia lo emargina, Serena non è la donna di sempre, la tensione diventa ogni giorno più palpabile. Chi è in realtà Sebyl? E gli altri ospiti sono davvero le persone che sembrano o nascondono qualche segreto inconfessabile? Ed ecco che, una notte, una morte improvvisa costringe Zottìa a rientrare nel suo ruolo di investigatore per svelare misteri che hanno radici lontane. -
L'isola e le rose
In una Rimini mai dimenticata, un po' felliniana e un po' rock, si incrociano le vite di quattro ragazzi uniti da un'amicizia nata sui banchi di scuola: Giulio, l'incorreggibile vitellone, Giacomo l'avvocato, Lorenzo, figlio del proprietario del Grand Hotel e l'inquieto ingegnere Simone. È l'estate del 1967, e nulla sembra impossibile. Nemmeno costruire una piattaforma in acque extraterritoriali per accogliere una comunità di giovani artisti, poeti, musicisti, dove la ricerca del bello sia l'unico scopo da perseguire. Basato sull'esperienza reale dell'Isola delle Rose, uno Stato utopistico sorto nell'Adriatico, “l'altro '68” di Walter Veltroni è un romanzo in cui l'ingenuità è un valore in aperta opposizione al potere, e si spinge coraggiosamente a rincorrere un sogno che vale la pena vivere. -
Il paradiso dei diavoli
Anni '70. Un sedicenne smaschera un professore del suo liceo che non fa il proprio dovere. Anni '80. Due ragazzini prendono parte a un regolamento di conti che finisce nel sangue. Uno va dritto in riformatorio, l'altro sui banchi di scuola. Una dodicenne inguainata in un fuseaux nero partecipa al concorso Napoli, voci nuove. Ma arriva quarta. Oggi. Un killer spietato si diverte a sparare in faccia ai tossici. Ma si fa qualche pista pure lui. Un cronista di nera ha perso troppi treni nella vita. Però rischia di vincere il Pulitzer. Un professore universitario viene pestato selvaggiamente. E non denuncia il suo aggressore. Una donna sensuale e semianalfabeta vuole leggere ""Il Piccolo Principe"""". Un costruttore edile, un piccolo boss, un imprenditore tessile vengono ammazzati. Con la tecnica della botta 'nfaccia. Sempre. Una città ha due volti, l'uno chiaro l'altro oscuro. È bellissima e dolente. È il paradiso dei diavoli, secondo la definizione di un suo illustre figlio adottivo. Questo romanzo di Franco Di Mare è un doloroso inno d'amore a Napoli e insieme il racconto mozzafiato delle sue eterne contraddizioni. L'autore di """"Non chiedere perché"""" dipinge ora un ritratto vivido e agghiacciante della città, un presepe dove hanno posto tutti, il borghese, 'o guaglione, il commerciante, il cronista di nera, la casalinga, l'intellettuale, e tutti sono in qualche misura contagiati dal Male che abita il golfo più bello del mondo."" -
In una sola persona
"Sono i nostri desideri a plasmarci. In un minuto scarso di accese, inconfessabili fantasie ho desiderato di diventare scrittore e di fare sesso con Miss Frost, non necessariamente in quest'ordine."""" Quando Billy, a tredici anni, entra per la prima volta nella biblioteca della sua cittadina del Vermont, è in cerca di libri su ragazzi che si sono presi """"una cotta per la persona sbagliata"""": nel suo caso il futuro patrigno Richard, il crudele compagno di scuola Kittredge e la stessa bibliotecaria Miss Frost, statuaria, con le spalle larghe, i bicipiti robusti e un seno da adolescente. Figlio di un crittografo da cui la madre si era subito separata, cresciuto in una famiglia di uomini eccentrici e donne puritane, circondato da un cast di amici, amiche, amanti, travestiti, transgender che rifiutano di farsi incasellare in una categoria o in uno schema, Billy racconta oltre mezzo secolo di avventure tragicomiche alla ricerca di sé (e del padre). Attraverso le sue parole, John Irving mette in scena una toccante epopea sul terrore di essere diversi, sulla profonda verità delle passioni che ci abitano, sulla felice impossibilità di essere altro da sé." -
Dialoghi. Testo latino a fronte
Tra i molti capolavori misconosciuti del Rinascimento, un posto particolare occupano i dialoghi latini di Giovanni Pontano. Uomo politico di primo piano, fine diplomatico ai vertici del regno angioino per quasi mezzo secolo, raffinato poeta e instancabile animatore della vita intellettuale di Napoli, Pontano fu uno dei principali esponenti della letteratura italiana ed europea del Quattrocento. I tre dialoghi qui presentati ne rispecchiano la poliedrica personalità, mettendo in scena una satira contro la superstizione (Caronte), un'esaltazione della bellezza della poesia di Virgilio (Antonio) e un sapido quanto spietato autoritratto di un uomo ormai anziano ma non per questo più saggio o virtuoso (Asino). L'edizione, curata da Lorenzo Geri, è corredata da un profilo di Pontano e dei suoi tempi e offre una traduzione scorrevole e un ricco apparato di note. -
Una stanza tutta per sé
Scritto tra il 1928 e il 1929 in seguito a una serie di conferenze sul tema ""donne e romanzo"""", questo testo costituisce uno dei più eloquenti trattati femministi del Novecento: partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, debba avere del denaro e """"una stanza tutta per sé"""", Virginia Woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla società, dalle leggi e dalle convenzioni. Attraverso riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali, la Woolf dà vita a una forma ibrida tra saggio e racconto che come descritto nella chiara introduzione di Egle Costantino - le permette di universalizzare le esperienze narrate in un testo lucido e stimolante, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per approfondire e comprendere la questione femminile."" -
Bartleby lo scrivano
Bartleby, scrivano, un giorno si rifiuta di svolgere il proprio lavoro. ""Preferirei di no"""": questa è l'unica spiegazione che concede. Bartleby semplicemente si ferma, seduto alla scrivania, al centro dell'ufficio o nella prigione di New York, e fissa il muro. Perché? Sulle motivazioni si sono interrogati filosofi e letterati, senza trovare una risposta unanime. E il fascino del piccolo capolavoro di Melville, apparso per la prima volta nel 1853 e oggi considerato uno dei più bei racconti dell'era moderna, è proprio qui, nel mistero di un uomo che nega l'accesso al proprio animo e alle proprie ragioni, mentre sfida pacificamente la rigida società di Wall Street e sconvolge equilibri e aspettative, che crollano come un castello di presunzioni senza fondamento. Bartleby è un sognatore o un disilluso? Sergio Perosa, nella limpida introduzione, ne esplica la natura, consapevole dell'impossibilità di un giudizio definitivo sulla vita e le azioni dello scrivano di Wall Street."" -
Menone. Testo greco a fronte
Tra i più noti e studiati dialoghi di Platone, il Menone è centrale nella produzione del filosofo non solo cronologicamente - fu composto in una fase di transizione fra il periodo giovanile e quello maturo - ma soprattutto per la varietà delle tematiche che affronta: verte attorno al tema della virtù e della conoscenza, e tuttavia in esso Socrate riflette con Menone, il suo giovane e ambizioso interlocutore, anche di politica, matematica, pedagogia, dialettica. Dando vita a un dialogo ricco e denso, che contiene il celebre esperimento maieutico in cui Socrate conduce uno schiavo incolto a risolvere un problema di geometria, e che, come conclude Ferrari nella sua approfondita introduzione, ""assume per più di un aspetto la forma di un autentico microcosmo della filosofia platonica""""."" -
Lettera al padre
Scrivere una lettera al padre, o alla madre, è un gesto che molti compiono ancora oggi. Ma se a farlo è Franz Kafka, il risultato raggiunge vette letterarie ed emotive. Nel giro di poche pagine riemergono ricordi d'infanzia e brandelli di esperienza: si analizzano i comportamenti, i rimproveri, il rancore per un padre apparentemente incapace di esprimere tenerezza. Consapevole di non essere mai stato all'altezza delle aspettative paterne, Franz accusa Hermann di aver distrutto, con il sottile strumento dell'ironia, un'autostima ancora in formazione: dietro le parole attentamente studiate si avverte un sordo risentimento mai sopito. Franz Kafka traccia un bilancio della propria esistenza, acutamente consapevole dell'influenza paterna, mentre Giulio Schiavoni, nella chiara introduzione, segna i confini obiettivi della vita di uno degli scrittori più noti al mondo. -
Mandragola. Testo originale a fronte
Fra il 1518 e il 1520 Machiavelli, condannato al confinio e all'inattività politica nel podere dell'Albergaccio a Sant'Andrea in Percussina, scrisse la ""Mandragola"""", capolavoro del teatro rinascimentale. Dall'alto della sua esperienza di diplomatico, osservatore privilegiato ed esterno della vita di città, Machiavelli gettò uno sguardo acuto sulla società fiorentina: la descrisse in una commedia amara, che facesse ghignare e riflettere. I personaggi che a Firenze si incontrano, gli sposi Nicia e Lucrezia, l'astuto Ligurio, il cupido Callimaco, sono privi di determinazione morale o ideale, pronti all'inganno per raggiungere i propri scopi: ciò che importa è la soddisfazione prepotente degli istinti, vivi negli uomini antichi come nei contemporanei. Una commedia arguta e vivace, apprezzabile oggi da tutti i lettori grazie alla traduzione in italiano moderno di Guido Davico Bonino."" -
Le baruffe chiozzotte
Un'improvvisata compagnia teatrale prova una commedia per il martedì grasso. La scelta cade sulle ""Baruffe chiozzotte"""" di Goldoni, ma c'è un problema: il testo, in dialetto chiozzotto del Settecento, è incomprensibile agli attori come al pubblico. Il regista decide perciò di tradurlo in italiano moderno: ma forse non basterà adattare il linguaggio, anche il contesto andrà """"tradotto"""", per permettere agli spettatori di godere dello humour goldoniano. Le chiozzotte, rappresentate la prima volta nel 1762, tratteggiano la vita del popolo sullo sfondo dei canali della Chioggia settecentesca. Opera vivacissima e molto apprezzata al tempo, ritrova la sua esuberante vitalità nella riscrittura di Tullio Avoledo, popolata di invenzioni e personaggi capaci di far ridere e commuovere allo stesso tempo. Proprio come i loro antenati goldoniani. Conclude il volume, in appendice, il testo originale della commedia con le note esplicative di Carlo Goldoni."" -
Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto. Ediz. illustrata
Arthur Conan Doyle nel romanzo ""Il mondo perduto"""" pubblicato nel 1912 raccontava di un luogo del Rio delle Amazzoni rimasto fermo all'epoca preistorica. Se molti hanno amato quel libro, pochi sanno che all'origine ci sarebbe il diario di una spedizione incredibile guidata dall'eccentrico colonnello inglese Percy Fawcett nel 1902 sull'isoletta di Yannapalu a ovest delle coste del Brasile. In quell'isola Fawcett trova un mondo preistorico intatto e abitato da dinosauri, uomini primitivi, animali giurassici e una flora che si credeva estinta. Realtà o finzione, invenzione o storia incredibile? Difficile a dirsi: il gruppo sparisce in circostanze misteriose e solo il diario sopravvive ai suoi protagonisti. Età di lettura: da 8 anni."" -
Azzurro elementare. Poesie 1992-2010
"È densa di echi letterari, ma arriva al cuore con l'immediata intensità del quotidiano. È contemporanea ma disarmante nel suo nucleo atemporale. La poesia di Pierluigi Cappello, la cui opera è qui finalmente riunita, ha incantato i lettori più diversi, dal premio Pulitzer Jorie Graham - che ha confessato di essere rimasta stregata dall'incontro con i suoi libri e di volerli tradurre in inglese - a Jovanotti, che ne tweetta i versi per i fan. Tullio Avoledo è certo che """"la poesia di Cappello parlerà di noi molto dopo che ce ne saremo andati"""" e Francesca Archibugi, autrice di un film sul poeta friulano, dice di lui che """"ti risveglia e diventa un amico interiore"""". Le sue parole ci svelano il nostro mondo, e leggerle è una rivelazione che scalfisce ogni certezza."""" Con una prefazione di Francesca Archibugi" -
Che siano tanti i mattini d'estate. Il Canone: poesie 1897-1933. Testo greco a fronte
Poeta di lingua greca in terra straniera, Konstantinos Kavafis cantò la lontananza, la nostalgia e l'amore. Attento ascoltatore degli antichi e dei moderni, seppe narrare di come l'antichità si rifletta continuamente nel presente, e di come il ricordo di un antico passato mediterraneo sia inscindibile dalla modernità. Visse in Inghilterra e a Istanbul, ma scelse di tornare nella natale Alessandria d'Egitto: qui, in una città cosmopolita e dall'eredità ellenistica, pubblicò le sue poesie in fogli sciolti, donati agli amici più cari, e su poche riviste, senza mai dar vita a un volume. La nuova, accurata traduzione di Massimo Scorsone raccoglie in questa edizione il corpus di tutte le poesie composte fra il 1897 e il 1933 e destinate dal poeta stesso a essere ulteriormente divulgate. -
Tex. Il cavaliere solitario. Ediz. illustrata
"Il vestito che volevo cucire addosso a Kubert prevedeva un Tex duro e concentrato. Una componente dei lavori di Kubert (specie in quelli scritti da lui) era un certo masochismo, come nei western di Sergio Leone o in quelli di Anthony Mann. Clint Eastwood e James Stewart vengono pestati come bistecche prima che riescano ad avere la meglio sugli avversari. Tex non ha mai preso tante botte come in questa storia."""" (dall' intervista a Claudio Nizzi). La famiglia Colter viene brutalmente massacrata da un gruppo di spregevoli pendagli da forca: Luke Thorpe, Russ Jenkins, il sanguinario Jako della tribù degli Aravaipa e il temibile capobanda Ray Barrett. I cinque malviventi seminano il panico tra la povera gente dei villaggi limitrofi, ma non sanno che con quest'ultima bravata hanno firmato la propria condanna a morte. Le vittime trucidate in riva al fiume, infatti, erano cari amici del ranger più famoso del Texas, che si trova già sulle tracce degli assassini e ha giurato di mandarli tutti al patibolo con un biglietto di sola andata per l'inferno. Lucido e freddo, il cavaliere solitario porterà a termine una vendetta lenta, ma inesorabile." -
Non lasciarmi mai
Cam non sa darsi pace, da quando Viv è morta in un incidente. Era il grande amore della sua vita, la sua ancora di salvezza da una famiglia complicata, il suo unico sostegno dopo la brutta frattura che gli aveva stroncato una carriera nel football. Un giorno, nel punto in cui Viv è morta, Cam ha una strana apparizione. Sembra un fantasma, ma è una ragazza che viene da un mondo parallelo, e si chiama Nina. In questo mondo, al tempo stesso simile e diverso da quello reale, Viv non è mai morta. Cam è al settimo cielo quando scopre che finalmente potrà riaverla. Ma questa Viv si rivela piuttosto diversa dalla sua, e poi c'è Nina che si mette di mezzo. Allora Cam si trova a dover scegliere dove e con chi stare, e deve farlo in fretta, perché il varco tra i due mondi si fa sempre più stretto...