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Ti prego perdonami
Chi non ha mai sognato di saltare sul primo aereo e lasciarsi tutto alle spalle? Leonie, capelli rossi e cuore irlandese, l'ha appena fatto. Se ne è andata da Dublino mandando a monte il matrimonio, ed è volata nell'incantevole e libera San Francisco dei cable car, delle otarie che prendono il sole sul molo, dei cieli azzurrissimi e frizzanti, per provare a iniziare da capo in un luogo dove nessuno sa chi è, né conosce il suo segreto. Ma ad aspettare Leonie c'è una storia misteriosa, racchiusa in un cofanetto di legno che trova per caso nella casetta in stile vittoriano con vista sul Golden Gate che ha preso in affitto. Il cofanetto è pieno di lettere d'amore, tutte indirizzate a una certa Helena, e tutte si chiudono con un'identica frase: li prego, perdonami. Chi è quest'uomo così gentile, dolce e disperato che le firma? E perché le lettere sono ancora lì, dimenticate? Commossa dalle parole toccanti e vere che si ritrova a leggere. Leonie si imbarca nell'impossibile tentativo di rintracciare la destinataria di un amore passato. E, forse, ricostruendo la storia d'amore di due sconosciuti riuscirà a fare i conti con la propria. In questo nuovo libro di Melissa Hill tornano lo humor leggero, le amicizie luminose che resistono alla distanza, la curiosità delle ragazze che fa sempre girare il mondo. E, naturalmente, l'amore, più forte che mai. -
Fredde verità
Succede in un lampo. L'uomo incappucciato accoltella la donna, che prima di morire grida quel nome: Grace. Grace, diciassette anni e un carattere così insondabile per la sua età, ha visto la scena dalla finestra della sua camera, ma non riconosce l'uomo e non sa chi sia la vittima. Per questo si avventura nella neve, per capire chi è stato a chiamarla per nome. La scoperta di quell'identità getta Collier, la remota cittadina del Montana in cui vive Grace, in un vortice di pettegolezzi. E quando fa la sua comparsa la detective Macy Greeley della polizia federale di Helena, i pettegolezzi si trasformano in un muro di diffidenza. A poche settimane dal congedo per maternità, a Macy è stato affidato il compito di cercare connessioni fra questo omicidio e alcuni fatti di cui si è occupata undici anni prima: quattro ragazze trovate morte in un'area pic-nic, un traffico sessuale rimasto impunito, l'ombra di un giro di pedofilia. Solo lo sceriffo e uno dei paramedici accorsi sulla scena del crimine collaborano con lei e cercano di fare breccia in questo muro. Immersi nel bianco accecante e suggestivo del gelo invernale, i protagonisti si muovono sul filo del rasoio in una storia in cui tutti hanno qualcosa da nascondere a ogni costo. Solo Grace può dare a Macy la chiave del mistero, ma la paura e la solitudine sembrano essere più forti di tutto. -
Il convento sull'isola. Ediz. illustrata
Tra le onde increspate del lago d'Orta. il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di un'imbarcazione, naviga verso l'isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l'inizio di una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull'isola, turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c'è un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E così Luca è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è tentato di lasciar perdere: scovare ladri non e la sua specialità, l'atmosfera ovattata del convento lo mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitro viene a turbare l'incanto di quei luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui, conoscerà una serie di personaggi memorabili come l'astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto l'affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull'isola e dalla quale Enea si sente attratto. -
Acciaio
Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d'uscita. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Silvia Avallone racconta un'Italia in cerca d'identità e di voce, apre uno squarcio su un'inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più. -
Un padre è un padre
"Cara Paola"""". Quando apre quella lettera, il cuore le martella in petto per l'emozione. A ventidue anni, Paola è una giovane donna che ha vissuto solo il calore dell'abbraccio materno, e quelle parole sono il primo contatto con il padre, l'uomo che non ha mai conosciuto. È il giugno del 1982, a Catania, stanno per iniziare i mondiali e alla radio Giuni Russo canta """"Un'estate al mare"""", ma Paola si è appena ritrovata sola. Prima di lasciarla, la madre le ha dato un foglio con un indirizzo e un nome: quello dell'uomo che le ha abbandonate. Così lei lo ha contattato, vincendo il proprio rancore. Si chiama Roberto, e quando si incontrano per la prima volta è un colpo di fulmine. Paola non ci riesce proprio a odiare quella persona che sa subito farsi amare e anzi, si sente in profonda sintonia con lui. Per questo fa cadere ogni barriera e inizia a frequentarlo, rivendicando con un'energia tutta nuova il diritto ad avere un padre. Nessuno però deve sapere di lui, non Sandy e Milena, le amiche di una vita, e nemmeno Lorenzo, che è riuscito a farle battere il cuore dopo anni di storie sbagliate. Quando però Paola decide di dare una svolta al loro legame, una nuova verità arriva a sconvolgerle la vita per sempre. Ma solo accoglierla potrà renderla felice e aprire il suo cuore all'amore. Quello che non tradisce. Catena Fiorello ci racconta in questo romanzo la storia che ha sempre voluto scrivere: quella di un uomo che impara a essere padre e di una donna che scopre di essere figlia..." -
Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Phillips Station
Un viaggio tra i decenni e le generazioni, durante il quale la realtà, pagina dopo pagina, tra qualche lacrima e tanti sorrisi, si ridisegna nelle forme più inaspettate.«Avventura, colpi di scena, batticuori: un romanzo che cattura i lettori fino all'ultima pagina» – The Washington Post«Una storia adorabile, brillante e scritta con il cuore» – Kirkus ReviewsLa signora Sookie Poole di Point Clear, Alabama, ha appena accompagnato all'altare l'ultima delle sue figlie e si prepara a godersi un po' di meritato riposo. Certo, c'è ancora l'anziana madre Lenore Simmons Krackenberry, con qualche momento di follia di troppo, da dover gestire, ma la vita sembra finalmente in discesa. Finché, un giorno, Sookie viene inaspettatamente a sapere qualcosa che mette in discussione tutto ciò che pensava di conoscere di se stessa, della sua famiglia e del suo futuro. Inizia così un viaggio di scoperta che la porta in California, nel Midwest, e persino indietro nel tempo, precisamente negli anni Quaranta, quando un'irrefrenabile donna di nome Fritzi rileva assieme alle sorelle la stazione di servizio del padre. La pompa di benzina gestita da sole ragazze, per di più in pattini a rotelle, riscuote un tale successo che i camionisti cominciano a modificare i loro itinerari pur di fermarsi alla leggendaria Wink's Phillips 66. Ma questa sarà solo la prima di molte avventure in cui Fritzi, spirito libero e anticonformista, si getterà a capofitto nel corso della sua vita. E che insegneranno a Sookie che non è mai tardi per rompere gli schemi e reinventarsi davvero. -
La camicia di Hanta
Un diario di viaggio, un viaggio in Madagascar, lungo le false piste turistiche, a snidare le bellezze più autentiche, allontanandosi dai miraggi di plastica con cui le guide tentano, in questo caso invano, di nasconderne le immagini più vere. Che a volte, sì, sono anche le più scolorate. Nella scrittura unica di Aldo Busi questo procedere è uno scivolare di parola in parola tra i colori più profondi delle isole, tra dialoghi con conchiglie disposte all'ascolto, incontri con gechi simpatici e bimbette in vendita, dialoghi rivelatori con compagni di turismo che hanno perso ogni contatto con la propria umanità: loro che ricordano solamente l'artificio di un ricordo, sviluppandolo da un rullino di una macchina fotografica. E poi lei, Hanta, la ragazza più bella di Lakana Vezo, ""la divinamente bella Hanta, la struggentemente compassionevole Hanta, la dignità fattasi bellezza e donna e persona"""", il miraggio e il calore di un ricamo su una camicia. Un mirabile insieme di """"appunti presi su settantadue fogli di scartafaccio"""", per chi riesce a guardare, viaggiare e leggere con gli occhi spalancati."" -
Lo stretto necessario
Un maschio alfa, il Mondiale 2006, un viaggio lungo l'Italia attraverso sogni, desideri e tentazioni di ogni uomornrn«Le cinque regole che io e Fede abbiamo stabilito per questo viaggio: dirsi la verità sempre e su tutto. Abolire il senso di colpa. Non fermarsi agli autogrill e nemmeno nei paesini tristi. Non perdere una sfida degli Azzurri nemmeno se all'ora della partita siamo inseguiti dalla polizia. Il quinto punto non me lo ricordo, anzi sì, è il più importante di tutti: la musica la metto io.»rnrnGiulio ha tutto quel che potrebbe desiderare: successo nel lavoro, un appartamento lussuoso, una moglie – Francesca – bella, ricca di famiglia e dedita alla beneficenza per l’Africa, e una figlia di sette anni che già promette di diventare splendida come la mamma. Eppure, all’inizio di giugno 2006, mentre gli Azzurri di Marcello Lippi cominciano ad affrontare il Mondiale, sente qualche nota dissonante nella sua vita. Sarà che uno pseudointellettuale, Giacchetta di Lino, ronza attorno a Francesca e lei ne sembra invaghita. O sarà che ultimamente Giulio ha dovuto ideare solo campagne su prodotti come colle per dentiere o calzini antipuzza. O sarà che Marta, una vecchia amica, dopo dieci anni di silenzio si è fatta inspiegabilmente risentire. In questo momento di confusione Giulio lascia tutto, di punto in bianco, per partire con Federico, l’amico di sempre, che in crisi lavorativa e coniugale ha deciso di andare in Puglia per ristrutturare una masseria. È l’inizio di una scorribanda maschile, un’avventura lungo tutta la Penisola che porterà Giulio a confrontarsi con se stesso, con donne del suo passato e anche con il proprio senso di responsabilità. Lo stretto necessario è un romanzo scritto con una penna talentuosa e incalzante, fitto di colpi di scena e arricchito da una vivida galleria di personaggi, ironici e realistici. Ma non solo. È soprattutto un viaggio sorprendentemente sincero nella psiche maschile, quella dove si affollano desideri e rimorsi, autoassoluzioni e paure, tentazioni e vigliaccheria. Una lettura illuminante per ogni donna, forse sconvolgente per qualche uomo. -
La notte dell'innocenza. Heysel 1985, memorie di una tragedia
29 maggio 1985. Mario è un bambino di otto anni, felice perché il pomeriggio ha calzato per la prima volta nella sua vita un paio di scarpe da calcio con i tacchetti di ferro ed emozionato perché la sera la sua Juventus contenderà al Liverpool la Coppa dei Campioni nella finale in programma al vecchio stadio Heysel di Bruxelles. Le strade si svuotano, tutto il paese si ferma per assistere alla partita e anche Mario rientra precipitosamente a casa ancora sporco di terra. Accende il televisore sulle ultime note della sigla dell'Eurovisione e non può sapere che all'Heysel si è appena consumata una delle più gravi tragedie della storia del calcio. Non è il solo. Quando la diretta comincia in pochi ne hanno la percezione - a cominciare dal telecronista Bruno Pizzul -, in pochissimi conoscono la verità. Il bilancio finale sarà di trentanove morti e oltre seicento feriti, ma, sia pure in ritardo di un'ora e mezza e in una cornice spettrale, la partita verrà giocata ugualmente. Lo spettacolo non si ferma o meglio, come commentò Michel Platini diversi mesi più tardi, ""quando cade l'acrobata, entrano i clown"""". """"La notte dell'innocenza"""" è una ricostruzione chirurgica della diretta che incollò al televisore milioni di italiani sgomenti, impauriti, disgustati; è la rievocazione della partita vista con gli occhi increduli di un bambino, è una riflessione sull'eredità dell'Heysel: cosa ci ha lasciato quella notte di trent'anni fa?"" -
Omofollia. Ho 19 anni e vi racconto come l'omofobia ha cambiato la mia vita
Gita di terza elementare, tutti in pullman, destinazione la necropoli etrusca di Cerveteri. Due bambine di un'altra classe sedute sul sedile davanti si girano verso di me. Una allunga la mano e mi afferra una ciocca lunga e bionda di capelli. Non tira, li accarezza stupita e dice: ""Come ti chiami?"""". """"Mattia."""" """"Mh-mh. E perché hai i capelli da femmina?"""" Non lo sapevo che quelli fossero """"capelli da femmina"""". Per me erano i capelli come li portava quel figo di mio padre e gli avevo chiesto di lasciarmeli crescere proprio come i suoi, ma evidentemente su di me l'effetto era, come dire, """"diverso"""". Da quel momento, anno dopo anno, Mattia inizia a vedere le cose da un altro punto di vista, a riconoscere e accettare gradualmente la sua identità sessuale, a confrontarsi con l'ottusità della gente, quella che lui definisce """"omofollia"""", e a tentare talvolta di aprire almeno una piccola breccia nel muro dell'omofobia. Il tutto sullo sfondo della sua improvvisa e inaspettata popolarità sul web - con i pro e i contro che comporta - e la voglia di crescere ogni giorno di più. Una voce fresca e sincera per raccontare la storia di un adolescente """"normale""""."" -
Un cuore di troppo
Un centro antistress di lusso, dove industriali e donne dell'alta società vengono per recuperare il sonno e la forma fisica perduti: qui un uomo si innamora di un uomo sposato e l'anno dopo, sempre qui, racconta a un terzo la sua passata passione e la sua delusione. Ma da un ottobre all'altro, entrambi sono gli uomini sbagliati: il primo, di cui innamorarsi, il secondo, a cui raccontare una storia d'amore. E non per il fatto che possa o meno esserci sesso tra due uomini, ma perché nel mondo degli uomini non può esserci posto per sentimenti che vengano definiti come amore. Ma l'incauto e fiducioso confidente e narratore insiste ancora nell'averne, e nel provarne, e nel raccontarne. -
Il segreto di Majorana
"Il segreto di Majorana"""" è un'intensa biografia intima, ma anche e soprattutto un libro sulla prospettiva di una scelta esistenziale, quella che - come nella tesi proposta da Leonardo Sciascia nel suo """"La scomparsa di Majorana"""" avrebbe portato il geniale fisico siciliano a sottrarsi alla propria vita, sparendo nel nulla nella primavera del 1938. Attraverso due storie - quella di Ettore, appunto, e quella di due personaggi contemporanei, Leo e Amanda - Silvia Rocchi e Francesca Riccioni si interrogano sulle dinamiche interiori di una risoluzione grave come quella di una scomparsa volontaria, scatenata da un conflitto insanabile tra i propri desideri e l'inalterabile realtà del quotidiano." -
Effetto Casimir. Ordinaria disevoluzione di una coppia
Si presenta come un manuale di sopravvivenza all'elaborazione del lutto amoroso, ma in realtà questa è anche e soprattutto la storia di Giacomo, trent'anni, precario sul lavoro e nella vita, inetto sentimentale e immaturo. Ora che la storia con Valeria è sfumata, per lui è il momento di correre nudo per strada, finalmente libero da asfissianti costrizioni, pronto a risorgere. Ma prima dovrà affrontare una vegetativa pausa di riflessione: la terribile ""settimana sul divano"""", preludio alla rinascita dell'anima... e dei sensi, quando si accorgerà di Valentina, la dolce violinista che suona con lui nel gruppo folk John the Crocodile and His Beer's Bears e che l'ha amato segretamente per un decennio. Il loro incontro è inevitabile, perché - come sostiene il fisico Hendrik Casimir - due corpi vicini sono destinati a unirsi. Ma per quanto? Deliranti, chiassosi e affollati sono il segno e la scrittura di Nuke, e incontenibili trasbordano dai margini di queste tavole dai colori psichedelici. Con un'ironia caustica e irriverente, l'autrice toscana firma il ritratto della nuova generazione di trentenni destinati non più a vincere, ma solo a pareggiare."" -
La chimera
Vincitore del Premio Strega 1990«Le passioni, le colpe, i delitti dell'umanità, qui restano fissati per sempre» – Carlo Bo«Un libro memorabile» – The Times Literary SupplementNel 1610 Zardino è un piccolo borgo immerso tra le nebbie e le risaie a sud del Monte Rosa. Un villaggio come tanti, sembra, ma che in realtà racchiude una storia incredibile. Quella di una donna, Antonia, una trovatella cresciuta nella Pia Casa di Novara, scelta da due contadini e portata in paese, dove cerca di vivere nella fede e con semplicità, come le hanno insegnato le monache. Ma la ragazza è strana, dice la gente. Con quegli occhi scuri, con quella pelle scura, come i capelli... bella, troppo bella, e forse troppo indipendente... una volta è persino svenuta al cospetto del vescovo Bascapè: qualcosa di strano ci deve essere, in lei, qualcosa di diabolico. Vassalli riporta alla luce una vicenda clamorosa, la tragica vita di Antonia, ""la strega di Zardino"""", esplorando gli angoli più oscuri di un secolo senza Dio e senza Provvidenza, in un turbine di menzogne e fanatismi di un anfratto paradossale, e spaventosamente attuale, della nostra storia italiana."" -
Marco e Mattio
Dalla valle di Zoldo, tra le Dolomiti bellunesi, inizia il viaggio di Mattio Lovat, figlio dello ""scarpér"""" del paese, un viaggio verso la follia in un'Italia a cavallo tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, sullo sfondo di eventi epocali come il crollo della Serenissima e le invasioni napoleoniche. Mattio, considerato uno dei primi casi clinici della psichiatria moderna, fu in realtà una delle tante vittime della miseria che si ammalavano di pellagra. La sua straordinaria vicenda l'ha condotto fino al manicomio dell'isola di San Servolo, a Venezia, ma prima di condannarsi alla fine, Mattio incrocia la sua vita con quella di Marco: misterioso personaggio in continua mutazione, ora ebreo errante, ora incarnazione del demonio, Marco diventa presto compagno e antagonista di una mente ossessionata, colui che insegna a Mattio """"a guardare il cielo stellato"""". Una storia affascinante, che unisce fantasia e realtà, ripercorrendo una vicenda piena di ombre insieme a un personaggio eroico e pazzo, in cui si confondono malvagità e candore."" -
Resistere non serve a niente
Vincitore premio Strega 2013Molte inchieste ci hanno parlato della famosa ""zona grigia"""" tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l'unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un'olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell'indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente)."" -
Troppi paradisi
Un professore sessantenne, Walter Siti, il protagonista, una casa in via Tina Pica a Roma, un tranquillo lavoro all'università dell'Aquila e la relazione con Sergio, placida, un ragazzo che lavora come autore televisivo alla Rai. Una vita mediocre, trascorsa tra programmi in tv e i gossip che Sergio racconta, da lì dentro, dove pare che tutti facciano carriera tranne lui, che il lavoro lo perde ed entra in crisi ammalandosi di anoressia. I due si separano, ma poi nella vita di Walter arriva Marcello: culturista e borgataro, un messaggero di divina bellezza che incarna lo spirito dei tempi come nessun altro. Fragile ed egoista, alla costante ricerca di piaceri effimeri e sostanze stupefacenti, trascina Walter in una spirale autodistruttiva. -
Il capitano Alatriste
Diego Alatriste ha combattuto le guerre delle Fiandre e ora tira a campare come spadaccino al soldo nell'elegante e corrotta Madrid del Diciassettesimo secolo. I suoi nemici sono letali e numerosi, come l'inquisitore Bocanegra e l'assassino Malatesta. Un personaggio freddo e solitario, dal carattere rude e sbrigativo, lunghi silenzi affogati nel vino, una disperazione profonda, così come un cuore impavido e fiero. Le sue avventure trascinano il lettore tra gli intrighi della corte di Spagna, tra i viottoli bui dove scintillano spade sguainate e sogni di grandezza. -
Vittorino Andreoli riscrive «Peter Pan» di James M. Barrie
"La fiaba di Peter Pan può essere ri-raccontata. Mantiene così il suo nocciolo duro, la sua struttura profonda, ma viene caricata di significati che risentono del cambiamento dei tempi, soprattutto se contestualizzata nella società accelerata a noi contemporanea."""" Tra i più grandi successi letterari del Novecento, Peter Pan è il più delicato e fantasioso romanzo mai scritto sulla difficoltà di abbandonare la magia dell'infanzia. Raccontare da capo la storia del bambino che non voleva crescere è un compito delicato e sottile, che Vittorino Andreoli affronta unendo alla sua consapevolezza di psichiatra la passione del narratore, al rigore dello studioso la creatività del nonno che ama giocare con i cinque nipoti. Confrontandosi con il capolavoro di Barrie, Andreoli dà vita a una riscrittura inedita e originale, che riscopre i significati nascosti di una favola indimenticabile facendone emergere tutta la magia e la modernità. Pagina dopo pagina Peter Pan, Wendy, Capitan Uncino, i bambini perduti e gli altri personaggi che conosciamo da sempre acquistano ai nostri occhi una nuova freschezza, permettendoci di riscoprire un capolavoro della fantasia che ancora oggi continua a far sognare i lettori di ogni età." -
Maurizio Maggiani riscrive le «Operette morali» di Giacomo Leopardi
"Quando altro frutto non ci venga da questa navigazione, a me pare che ella ci sia profittevolissima in quanto ci fa cara la vita, ci fa pregevoli cose che altrimenti non avremmo preso in considerazione."""" È il celebre monito di Colombo che scruta pensoso l'orizzonte dal ponte della sua nave in uno dei più famosi dialoghi leopardiani, magistrali racconti filosofici venati di ironia e disincanto. Cosa ha ancora da dire il conte Giacomo Leopardi, fiero avversatore dei costumi del secolo Decimonono, a donne e uomini immersi nella complessità del vivere al secolo Ventunesimo? Maurizio Maggiani reinterpreta i quindici dialoghi contenuti nelle """"Operette morali"""" e si confronta con gli immortali personaggi leopardiani trasformandoli in figure diverse eppure simili, quotidiane e senza tempo. Le sue """"operette"""" portano in scena l'uomo e le sue tante maschere, in una galleria di invenzioni narrative che spaziano da un'inedita Mary Shelley all'operaio logorato dal sistema, da Coco Chanel all'ex sessantottino alle prese con una necessaria """"decrescita poco felice"""", da Charlie Chaplin al fantasma di una nonna molto amata. Grazie alla penna di Maggiani, che plasma questi dialoghi e li fa propri, immergendoli nell'orizzonte inconfondibile del suo mondo letterario, Leopardi impara la lingua della modernità e l'incontro tra due maestri della parola si rivela un'opportunità unica per lasciarsi guidare alla riscoperta del poeta più amato di tutti i tempi."