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Il pallone di stoffa. Memorie di un nonagenario
Walter Pedullà conduce i suoi lettori alla scoperta dell'Italia del secondo Novecento, cucendo assieme centinaia di aneddoti esemplari che gettano nuova luce sui maggiori protagonisti del secolo scorso.Il 13 dicembre 2010 Walter Pedullà morì per arresto cardiaco; un minuto dopo, i medici del pronto soccorso rimisero il suo cuore in movimento grazie a un potente defibrillatore. Se Pedullà è sempre stato, per indole e poetica, un uomo della commedia più che della tragedia, superata quella soglia non c'era più alternativa: la sua vita ormai poteva raccontarla unicamente dalla prospettiva di chi ha imparato a ridere di tutto e di tutti perché non appartiene più a questo mondo e, senza smettere di amarlo, ha conquistato la distanza necessaria per smascherare le passioni e le illusioni (a cominciare dalle proprie). Dall'estrema povertà del Sud all'insegnamento universitario, dalla militanza socialista nelle campagne ai palazzi della politica romana, dall'impegno per ogni sperimentalismo letterario alla direzione delle massime istituzioni culturali del Paese, Walter Pedullà conduce i suoi lettori alla scoperta dell'Italia del secondo Novecento, cucendo assieme centinaia di aneddoti esemplari che gettano nuova luce sui maggiori protagonisti del secolo scorso. Non solo per ridere. -
Anime pezzenti
Il travolgente romanzo-reportage nel quale Giancarlo Dotto trasfigura il mondo condannato a dare spettacolo di sé - le anime fatue del cinema e della tv - in una Babilonia di splendori, segreti, oscenità e bassezzernrnE Isabella. Restava il mistero di Isabella. Dov'era finita Isabella in tutto quel finimondo?rnrnLe anime pezzenti sono quelle accolte e adottate nei sotterranei della chiesa del Purgatorio ad Arco, nel cuore di ""quella che è una pazzia prima ancora d'essere una città"""". Troppo povere e dimenticate per meritare una sepoltura. Lì, ad accarezzare i suoi teschi, va Miranda, già bellissima attrice dal talento pari solo all'infelicità, oggi corpo sfatto che, assediato dagli incubi, cade ogni notte dal suo grande letto-altare. Invasa dalle voci dei defunti, uomini e donne celebri che, grazie a lei, tornano a esistere, Miranda è tutto - madre amorosa, strega irascibile, infermiera, suora di carità, sciantosa extralarge, adescatrice di fanciulle, truccatrice di cadaveri, ex soubrette barbona che esibisce le sue miserie in tivù - ma aspira al niente. Due uomini sulle sue tracce: Nunzio, ex pugile che con Miranda aveva vissuto una notte d'amore a Capri; e Presunto, ladro di anime specializzato in Soggetti Particolarmente Scabrosi da raccontare sul rotocalco """"Banana Spider"""", che finirà per scoprire l'abisso che le divora il cuore. Al centro, l'indimenticabile ritratto di una donna che persegue la dissipazione di sé, del proprio corpo, della propria grandezza, senza perdere tuttavia - ed è forse la cosa più straziante - la scintilla che arde nel buio della sua anima eroica e pezzente."" -
Dove ti ho perso
Il collezionista di oggetti perduti sa che siamo tutti in attesa di essere ritrovatirn«Ruth Hogan svela il valore delle piccole cose e come persone, luoghi e oggetti apparentemente vicini per caso siano tutti collegati tra loro» - BooklistrnCharles Bramwell Brockley viaggiava da solo e senza biglietto sul treno da London Bridge a Brighton delle 14.42. Quando il treno si fermò sobbalzando alla stazione di Haywards Heath, la scatola di biscotti Huntley & Palmers in cui viaggiava traballò raggiungendo pericolosamente il bordo del sedile. Ma proprio mentre stava per ruzzolare sul pavimento della carrozza, due mani provvidenziali l'afferrarono al volornrnAnthony Peardew colleziona e custodisce oggetti smarriti. Lo fa da quarant'anni, da quando ha perso il ciondolo, regalo di Therese, la fidanzata, proprio nel giorno in cui la ragazza è morta in un incidente. Stravolto dalla perdita, Anthony negli anni ha cercato conforto in quelle piccole cose trovate per strada o in un parco, sfuggite da una tasca o dimenticate al tavolo di un caffè o sul sedile di un treno. Pensava che, se avesse riconsegnato ogni oggetto al legittimo proprietario, qualcuno un giorno avrebbe bussato per restituirgli il suo. Ora, al tramonto della sua esistenza, vuole cedere questa missione alla sua assistente, Laura, lasciandole anche la bella villa in cui abita con tutto quello che contiene. Quello stesso giorno di quarant'anni fa, Eunice iniziava a lavorare come segretaria di redazione in una piccola casa editrice e per la fretta e l'emozione si era scontrata con Anthony. In apparenza un imprevisto da niente lungo i sentieri delle loro vite. Ma di ogni cosa, di ogni incontro, resta una traccia. Sono particelle in sospensione sopra i nostri giorni, che aspettano di posarsi. Perché tutto torni al proprio posto, adesso, Laura ed Eunice si devono trovare. Leggere ""Dove ti ho perso"""" è rinfrescarsi all'ombra di un racconto caldo. Tante piccole storie ne punteggiano l'anima, a comporre un romanzo confortante, ironico, dove l'amore attraversa ogni essere vivente, ogni esistenza, in maniera lieve eppure definitiva. Una storia sul potere delle coincidenze e sulla fatalità dei piccoli eventi, quelli che sembrano essere senza importanza."" -
La quarta scimmia
Da cinque anni l'assassino delle quattro scimmie terrorizza Chicago. Sette cadaveri, tutte giovani donne, di età compresa tra i 17 e i 30 annirn«Un talento vero, una meravigliosa mente deviata» - Jeffery Deaverrn«Quante ne hai uccise?» Gli chiese Porter. «Non sono più tanto puro Sam. Ma ho fatto ciò che andava fatto.» «Hai ucciso degli innocenti.» «Nessuno è innocente»rnrnLa polizia ha messo in piedi una task force per fermare la mano del killer, ma non è mai riuscita a rintracciare la sua identità. Tutto quello che gli investigatori sanno è che le vittime non sono scelte a caso: le ragazze pagano con la tortura e con la morte le colpe e i reati commessi dai genitori. La svolta arriva sul luogo di un incidente: un uomo investito da un autobus. Con sé aveva una scatola, e dentro la scatola c'era il messaggio finale dell'assassino. È lui il killer delle quattro scimmie? Sam Porter, a capo della squadra speciale, non crede a questa versione, e a confermare i suoi sospetti ci sono le pagine di un diario ritrovato nella tasca della vittima. È a partire da quelle parole che il detective si trova intrappolato nella mente di uno psicopatico, catapultato in un viaggio infernale nell'infanzia dell'assassino, dentro una storia allucinante da cui Porter deve ricavare le tessere mancanti del puzzle per poter fermare quella scia di morte. Se vuole salvare l'ultima ragazza, deve capire con esattezza chi è il suo nemico. -
Il mio viaggio tra i vinti. Neri, bianchi e rossi
Gli storici patentati sostengono che i vinti della guerra civile italiana sono soltanto neri, i fascisti della Repubblica socialernInvece il punto di vista che ho maturato negli anni è del tutto nuovo. Come spiego in questo viaggio, compiuto insieme a Adele Grisendi, tra gli sconfitti dobbiamo collocare anche i bianchi e soprattutto i rossi. Hanno perso la vita ribelli delle formazioni non soggette all’egemonia del Pci, uccisi da sicari che credevano compagni di lotta e non carnefici. Lo stesso è accaduto ad antifascisti cattolici e a socialisti che rifiutavano di sottomettersi ai comunisti. E non accettavano che la Resistenza diventasse l’alibi per imporre una dittatura rossa al posto di quella nera. Due volte vinti sono i partigiani delle Garibaldi riparati in paesi dell’Est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. Molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come Goli Otok, l’Isola Calva, dove il maresciallo Tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a Stalin. E infine ci sono le vinte. Madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a Mussolini e alla sua Repubblica. Accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise. Quando è tornata la pace, ero vicino ai dieci anni e avevo vissuto anch’io l’aggressione quotidiana di un conflitto interminabile. Ho provato il tormento dei bombardamenti degli angloamericani. Ho passato più di una notte nei rifugi antiaerei, inchiodato come tutti al terrore che il bombardiere solitario, Pippo l’Aviatore, sganciasse i suoi ordigni sulle nostre teste. Ho scoperto la cattura degli ebrei destinati alle camere a gas naziste, attuata da poliziotti della città che tutti conoscevano, coperti dall’indifferenza dei cristiani. In queste pagine c’è anche il Pansa bambino che stava attraversando l’infanzia per approdare alla magica età dell’adolescenza. Di quel tempo mi rimangono immagini impossibili da scordare. Le signore scrutate con desiderio nella modisteria di mia madre. Le confidenze sottovoce tra loro. Gli accenni pudichi agli amori rubati e da tenere segreti. Storie che possono sembrare inventate, in realtà tutte vere. I lettori mi perdoneranno, ma questi sono momenti incancellabili perché rappresentano la mia educazione sentimentale. -
Il caos italiano. Alle radici del nostro dissesto
Rivisitare il passato per riflettere sul presente.rnE provare a capire le origini dei nostri mali.rnrnIn un certo senso, il caos italianornè diventato caos dell’intero mondornoccidentale.rnrnMai come oggi la politica italiana sembra in predarna una paralisi. Da anni i partiti sono impegnatirnin una continua campagna elettorale, con l’unicornscopo di minare la legittimità degli avversari ernallo stesso tempo lasciare aperte le porte a tutternle alleanze possibili. Alleanze da stringere nelrnnome di un’eterna emergenza: economica, politicarno sociale.rnQuesta incapacità di educarsi all’alternanza, dirncomprendere che “è normale stare lungo una stagionernparlamentare ai banchi del governo e nellarnsuccessiva su quelli dell’opposizione”, sembra airnpiù una degenerazione della buona politica, ilrnfrutto avvelenato degli ultimi decenni, del passaggiorndalla Prima alla Seconda repubblica. Marnpotrebbe non essere così. Forse esiste un malernoriginario della politica italiana.rnPaolo Mieli ripercorre la vita del nostro Paesernattraverso una serie di storie – le convulse vicendernpolitiche dei primi anni del Regno; la GrandernGuerra; il fascismo; politici del dopoguerra comernDe Gasperi, La Malfa o Nenni; vicende oscurernquali il golpe del generale De Lorenzo o il dirottamentorndell’Achille Lauro; cronache giudiziarierncome quelle del caso Montesi o dell’assassiniorndel giudice Caccia – che contribuiscono a disegnarernun ritratto dell’Italia e della sua politicarnmolto spesso diverso dalla storia ufficiale. E mostranorncome l’incapacità di dar vita a meccanismirnche creino un’alternanza tra gli schieramenti parlamentarirncostituisca la nostra anomalia di fondo. -
Mai dopo le ventitré. Le molte vite di un riformista
Un'autobiografia schietta, che non teme la precisione puntuale per ricostruire episodi mitici del nostro sport accanto a oscuri retroscena di vicende che ne hanno determinato la storiarnrnMi hanno chiamato in tanti modi: da Andreotti del calcio a Richelieu dello sport. Per resistenza mi hanno paragonato a Fidel Castro. Mi sembrano paragoni esagerati: loro sono nella storia, io no.rnrnFranco Carraro ha solo ventotto anni quando eredita agiatezza, responsabilità e passione per il Milan. Il padre ha corso troppo e il suo cuore si è fermato all’improvviso. Come in una staffetta, la corsa continua e il figlio segue la strada tracciata per lui. Consapevole dei propri privilegi, non si sottrae ad alcuna sfida. «Sono stato atleta, sindaco, ministro, dirigente, ho governato il calcio, il Coni, lo sport. Ho proposto leggi, mi sono occupato di banche, di imprese, di bilanci, ho scelto gli ultimi due allenatori vincenti della nazionale azzurra: Enzo Bearzot e Marcello Lippi. Fortuna, non preveggenza.» Oggi che può riconoscere di aver vissuto, speso e consumato il suo tempo, Franco Carraro si concede il piacere di ricordare. E lo fa senza scontarsi nulla: non esita a definirsi un borghese molto noioso, padovano e polentone, quindi un po’ ottuso, amante della puntualità, sgradevole quando vuole, nemico delle ore piccole. Asperità del carattere. Per contro, la volontà e la determinazione lo guidano da subito. Capisce presto che lo sport, anche se bistrattato, fa parte della società, convoglia umori. Non è oppio per i popoli, vizio degradante da far fumare agli ignoranti. È molto di più. Ma va organizzato, in certi momenti anche rivisto radicalmente. Che sia il Coni, o la città di Roma guidata come sindaco, Carraro è convinto che dall’interno sia sempre possibile riformare. E lui si spende per farlo, senza mai indossare i panni di Robin Hood, anzi, restando fedele al suo immancabile abito blu. È un’autobiografia schietta quella che Franco Carraro ha scritto a quattro mani con Emanuela Audisio, giornalista di «Repubblica», dove non teme la precisione puntuale per ricostruire episodi mitici del nostro sport accanto a oscuri retroscena di vicende che ne hanno determinato la storia. -
Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della 'ndrangheta al Nord
Un libro coraggioso e avvincente, nel quale, ripercorrendo le sue indagini, Elia ci dimostra come nella lotta alla criminalità organizzata ognuno possa fare la propria parternrn«Elia ha intrapreso un'attività coraggiosa d'approfondimento, d'inchiesta, d'impegno e passione civile. Un esempio che non vuole essere un caso isolato, ma si presta a propagarsi. Qualunque sia la nostra professione o il nostro lavoro, ciascuno può dare il proprio contributo. Senza bisogno di essere magistrati o poliziotti.» - Franco Roberti, procuratore nazionale antimafiarnrn«Elia è un ragazzo di grande intelligenza e coraggio.» - Nicola Grattieri, procuratore capo di Catanzarornrn«Elia Minari fa quello che i grandi giornali e le trasmissioni televisive non fanno. Va a mettere il naso in una situazione molto spinosa.» - Michele Santoro, giornalistarnrnrnrnNel 2009, quando ancora frequenta il liceo, Elia Minari si accorge che le feste della sua scuola si tengono in una discoteca gestita da personaggi vicini a una cosca mafiosa: perché viene sempre scelto quel locale? E cos'hanno da spartire quei personaggi con la rassicurante provincia emiliana? Elia studia i documenti, inizia a fare delle domande scomode, insieme ad alcuni amici dà vita a un giornalino studentesco e a un'associazione, Cortocircuito. Poi realizza una serie di video-inchieste sulla presenza delle mafie al Nord e approfondisce casi sempre più importanti, fino agli appalti Tav e alla gestione dei rifiuti nella Pianura Padana. Elia denuncia e si scontra con un'omertà inattesa, accompagnata da accuse pubbliche («Danneggi il turismo, rovini le imprese del territorio») e minacce esplicite. Eppure non si ferma e le sue inchieste arrivano in tribunale, all'interno di cinque indagini della magistratura sulle infiltrazioni criminali al Nord. Guardare la mafia negli occhi restituisce il senso dell'impegno civico di Elia, che smaschera il vero volto della 'ndrangheta: dedita a crearsi un'immagine pulita anche tramite trasmissioni pilotate di tv locali e articoli di giornale, abile nell'utilizzo strategico dei social media, interessata agli eventi sportivi e popolari, capace di camuffarsi. Perché, come scrive nella prefazione il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, ""la vera forza delle mafie è fuori dalle mafie""""."" -
Le ricette della felicità. Per mangiare bene senza sensi di colpa
Quali sono le ricette per la felicità?rnIl buon cibo è il fondamento della vera felicità - Auguste EscoffierrnQuali sono le ricette della felicità? Sono quelle che non appesantiscono ma ingolosiscono, che consolano (se ce n’è bisogno), che depurano e che permettono di portare in tavola ogni giorno piatti gustosi e salutari. Quelle che mi fanno stare bene nel corpo e nello spirito. Sono le ricette che preparo per me e per la mia famiglia e che qui condivido con tutti voi. Sfogliando i capitoli del libro – Abbasso la routine, Per stare leggeri, Oggi voglio esagerare, Vegetariani part-time e Dolcissimi vizi – troverete più di 140 alternative (tutte fotografate da me!) tra cui scegliere, tanti consigli per la spesa intelligente e qualche trucchetto per stare leggeri e sperimentare nel modo giusto alimenti nuovi e super sani. Dimenticando finalmente riso in bianco e carote bollite, per scoprire il gusto sano della buona cucina! -
Graphic novel is back
Con scorticata sincerità, Davide Toffolo ci regala una riflessione delicatamente spietata su cosa vuol dire creare.rnrn""Davide Toffolo è l’unico esempio di fumettista che, al tempo stesso, è anchernuna rockstar. Nel suo nuovo lavoro, Graphic Novel Is Back, riflette e fa rifletterernsul senso di due ruoli simili, demistificando entrambi: l’eroe e il divo"""" - Luca Valtorta, Robinsonrnrn«Ogni vita è un’opera d’arte. Puoi metterti in mostra, lasciartirnappendere al muro o farti mettere all’asta. In ogni caso non saràrnuna passeggiata»rnrnrnFrammenti, strappi, appunti e maledizioni. È una vita brusca e travolgente quella che Davide Toffolo ci racconta, mettendosi a nudo davanti allo specchio del suo disegno. Un’esistenza così eclettica e difforme, divisa tra musica e vignette, da trovare proprio nel fumetto l’unico modo (o, almeno, il più efficace) per provare a “fare ordine” e condensare tutto quello che ci sarebbe da dire. Un po’ romanzo, un po’ diario on the road, un po’ resa dei conti davanti all’eccitante orrore della realtà, un po’ resa incondizionata davanti alla faticosa bellezza dell’amore. Graphic novel is back è il compagno di viaggio ideale per chiunque, anche una sola volta nella vita, sia stato preso a pugni in faccia da un’emozione e abbia provato a tradurla in qualcosa: una storia, un quadro, una canzone, una poesia. Con scorticata sincerità, Davide Toffolo ci regala una riflessione delicatamente spietata su cosa vuol dire creare."" -
Venezia
"La partenza non è altro che l'inizio del viaggio di ritorno verso casa."""" È una frase che in tanti hanno letto su qualche muro, aggirandosi per le calli di Venezia. Parole che racchiudono il senso di questo libro, in cui Taniguchi ha trasfigurato il suo soggiorno veneziano nella vicenda di un uomo alla ricerca delle proprie radici. L'inattesa scoperta di un legame tra le sue origini giapponesi e la città lagunare crea un corto circuito emotivo ammaliante, un flusso visivo dal quale - proprio come dalle meraviglie di Venezia - è impossibile distogliere lo sguardo." -
Carnet di viaggio
Un diario che raccoglie le sue riflessioni di viaggio attraverso Francia, Spagna e Marocco, pagine nelle quali Thompson tocca temi universali con la sua solita delicata intensitàrnrnSe c’è una cosa che Craig Thompson ha saputo dimostrare anche ai più scettici, è che il fumetto può raccontare qualsiasi cosa. Che si tratti della dolorosa iniziazione all’amore di un adolescente come in Blankets, o del complesso intreccio che unisce Occidente e Oriente come in Habibi, il segno di Craig convince anche il lettore più restio. E lo stesso accade in questo libro, apparso la prima volta nel 2004, che oggi ritorna con molte pagine inedite. -
Scott Pilgrim. Una vita niente male. Vol. 1
La vita di Scott Pilgrim è davvero niente male. Ha ventitré anni, suona in una band, si sveglia all'ora che gli pare e ultimamente esce anche con una tipa carina che praticamente gli muore dietro. Ma da un po' di tempo a questa parte c'è un'autostrada dell'iperspazio che gli passa dritta attraverso la testa: a sfrecciarci da un capo all'altro sui suoi rollerblade è proprio lei, la misteriosa Ramona Flowers, appena arrivata in città e già pronta a rubargli il cuore. Chi è Ramona? Da dove viene? Perché i suoi sette ex fidanzati malvagi si sono alleati per impedire a Scott di conquistarla? Sfere di fuoco! Rock'n'roll! Superpoteri mistici! Pedinamenti! E una sola, incrollabile certezza: che una vita niente male può diventare una vita fantastica. Basta essere pronti a tutto. Ma proprio a tutto. -
Scott Pilgrim contro il mondo. Vol. 2
Maledetti siano gli ex. Quelli che ti sei dimenticato e quelli che chissà che fine hanno fatto. Quelli che ancora non si rassegnano e quelli a cui non importa niente. Quelli che soffrono come cani e quelli che tornano per seminare il caos. Ne sanno qualcosa Scott e Ramona, che per stare insieme devono vedersela con un'esperta di arti marziali diciassettenne e innamorata, un attore pompato di film d'azione che più malvagio non si può e la terribile, bellissima Envy Adams, tornata apposta dal passato per gettare scompiglio nel cuore già a mille del nostro povero eroe. Gelosie! Tradimenti! Superconcerti! Burrito volanti! Come ne uscirà Scott? Chi cavolo sono i Clash at Demonhead? E perché, perché il passato non può rimanere soltanto il passato? -
Scott Pilgrim e l'infinito sconforto. Vol. 3
Dopo un agguerrito indiano dotato di poteri psichici e un attore strafigo esploso in seguito a una corsa in skateboard, la Lega degli ex malvagi di Ramona ha in serbo per Scott la più terribile delle sorprese: Todd Ingram, fidanzato della ragazza alle superiori nonché eterno amore di Envy Adams, la tipa che un anno e mezzo fa ha preso il cuore di Scott, l'ha calpestato per bene col tacco 20 dei suoi costosissimi stivali e se n'è andata via. Ma ora Envy è tornata, e l'Infinito Sconforto è in agguato: tra soli due giorni i Sex Bob-omb apriranno il concerto della sua band, i Clash at Demonhead, e nel frattempo Scott dovrà sconfiggere Todd, superare la storia con Envy, cercare di non perdere Ramona, respingere le avance di un'ex fidanzata impazzita e provare la nuova scaletta. Invidia! Implosioni! Buchi sulla luna! Martelli giganti! Chi l'ha fatta dovrà aspettarsela, ma anche gli altri non se la passeranno tanto bene. -
Scott Pilgrim torna in pista. Vol. 4
È arrivata l'estate... e la vita scorre stranamente calma, mentre Toronto annaspa sotto una terribile ondata di caldo. Ma una nuova minaccia incombe sulla testa sudata di Scott Pilgrim. Inseguito da una mezza ninja rancorosa e da un misterioso individuo deciso a tagliargli la testa (con un'antica spada da samurai), si prepara ad affrontare anche un terzo nemico, insidioso più di ogni altro: l'insicurezza di una ragazza innamorata. Tra ritorni di fiamma, margaritas ghiacciati, coinquilini senza pantaloni e padroni di casa terrificanti, Scott Pilgrim torna in pista: speriamo che gli funzionino i freni. -
Scott Pilgrim. Contro l'universo. Vol. 5
Scott Pilgrim ha compiuto ventiquattro anni, e credete forse che sia diventato più saggio? No. Credete che sappia perché dei robot supersofisticati tentino in continuazione di ucciderlo? Credete che si sia accorto che la sua band sta andando in pezzi? No. Credete che lo strano comportamento della sua fidanzata lo abbia in qualche modo insospettito? No, niente di tutto questo, Scott Pilgrìm non cerca risposte. Ma le risposte lo troveranno ugualmente e avranno una doppia faccia: quella dei terribili gemelli giapponesi Kyle e Ken Katayanagi, ingegneri robotici plurìpremiati e pronti a qualsiasi cosa pur di separarlo dall'amata Ramona. E di impedirgli l'ultima, agognata lotta: quella contro Gideon, capo della Lega degli ex fidanzati malvagi e misterioso artefice di tutto questo delirante, clamoroso, roboante, strepitoso, allucinante, pazzesco casino! -
Scott Pilgrim. L'ora della verità. Vol. 6
Ha difeso con le unghie ciò che più amava al mondo. Ha viaggiato nello spazio in una borsetta da ragazza. Ha sconfitto sei degli ex malvagi di Ramona, conquistato un potere dopo l'altro e si è addirittura trovato un lavoro. Ma adesso che non sono più una coppia felice, che importanza ha avuto tutto questo? E soprattutto, adesso che Scott e Ramona non sono più insieme, perché continua a ricevere messaggi di cattivo presagio da Gideon Graves? Questa è la conclusione della saga di Scott Pilgrim come non l'avete mai vista: con una serie di colori incredibili e un fiume di extra! Questa è proprio l'ora della verità per Scott Pilgrim. -
Imparare giocando. Attività Montessori per te e il tuo bambino, per crescere insieme divertendosi
Imparare toccando, spostando, assaggiando, riempiendo, facendo rotolare: l’educazione che passa attraverso l’attività manuale è il cuore del metodo montessorianornrn«L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente» - Maria MontessorirnrnGià nei primi mesi il bambino impara, e grazie agli stimoli dell’ambiente che lo circonda inizia a conoscere il mondo e a muovere i primi passi verso l’autonomia. E ogni genitore, a casa, può contribuire attivamente a questa crescita, in un modo leggero e divertente, ma realmente utile per lo sviluppo del suo bambino. Costruire una giostrina sospesa, organizzare un tappeto tattile: sono attività alla portata di tutti ma fondamentali per esplorare il mondo, la consistenza dei materiali, gli spazi e i tempi dell’autonomia che potete regalare a vostro figlio. Semplici ma dettagliatissime attività, divise in fasce d’età e arricchite di illustrazioni che aiutano a mettere in pratica i passi da seguire. Potrete trasformare banali oggetti domestici come recipienti, cerniere, scope o cuscini in magici giochi per i vostri bambini. E nel farlo, saprete di aiutarli a crescere più concentrati, più creativi ernconsapevoli. -
Il leader calmo. Come conquistare menti, cuori e vittorie
Carlo Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. La sua bacheca parla di uno Scudetto, due Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Uefa, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia con il Milan; di una Premier League con il Chelsea, una Ligue 1 con il Paris Saint-Germain, di una Liga e soprattutto della sospiratissima Décima Champions League vinta con il Real Madrid. Eppure il suo stile è sempre stato improntato all'autoironia, alla signorilità e al fair play, lontano dagli eccessi teatrali, isterici o guerreschi di molti colleghi. Ancelotti è un leader calmo e in questo libro apre le porte del suo spogliatoio per rivelarci i suoi segreti: cosa significa che il gruppo di lavoro e il club devono essere concepiti come una famiglia? Quali sono i primi passi da fare in una nuova realtà all'estero? Come si sceglie il capitano della squadra, come si gestiscono i leader carismatici e i fuoriclasse, le pressioni della dirigenza e quelle dei tifosi, i trionfi e le sconfitte? ""Un leader non dovrebbe mai aver bisogno di usare il pugno di ferro. L'autorità dovrebbe essere il risultato della stima e della fiducia"""" sostiene Ancelotti. E di certo, con i suoi metodi, ha conquistato quella di una star globale come Cristiano Ronaldo, di un guerriero come Zlatan Ibrahimovic, di campioni come Paolo Maldini e Alessandro Nesta, di avversari come Sir Alex Ferguson e di un capo come Adriano Galliani, che intervengono nel libro per raccontare il loro Carlo.""