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Piccolo mondo borghese
Con il passare degli anni, il “Mondo piccolo” di Peppone e Don Camillo allarga i suoi orizzonti, si arricchisce di nuovi personaggi e diventa un “Piccolo mondo borghese”. La raccolta che porta questo titolo è stata pubblicata per la prima volta nel 1998 e contiene tutti i racconti del “Decimo Clandestino” e di “Noi del boscaccio”, scritti tra il 1949 e il 1958. Tra la ricostruzione e il boom economico, Guareschi trova un modo nuovo per raccontare la sua gente e quella terra “buffa e malinconica” a cui appartiene e intreccia – in una narrazione sempre in equilibrio tra comico, tragico e fantastico – temi a lui cari come le memorie della guerra, il fiume, la famiglia e il lavoro. Chiude il volume “L’estate del pestifero”, nato inizialmente come un racconto pubblicitario ma diventato poi una vera e propria favola di ampio respiro, che raccoglie e trasforma la tradizione popolare dei cantastorie e tanti luoghi letterari della narrativa di avventura. -
Chico e altri racconti. 33 storie di bambini e un fumetto
Il libro contiene trentatré favole scritte da Guareschi e scelte dai figli dello scrittore, con l'aiuto di Guido Conti che ne ha scritto la prefazione. Il lettore corre libero nell'Eden del Boscaccio assieme a Chico e alla masnada dei suoi fratelli; sente, angosciato, l'urlo di terrore di Mario, il ragazzino che si arrampica sul pilone dell'alta tensione e precipita nel grande fiume; ritrova la pace nella brigata di nove figli di Marcella, orfani di padre, ma con una madre che riesce a tenerli tutti con sé. Alle favole si aggiunge un ""fumetto"""" inedito, """"Ciccio Pasticcio e i due compari"""", disegnato e scritto da Guareschi e pubblicato nel 1943 quando lui era internato militare nel Lager di Czestochowa in Polonia."" -
Bianco e nero. Giovannino Guareschi a Parma 1929-1938
Il volume raccoglie un variegato e variopinto campionario di scritti di un decennio (1929-1938), i resoconti che il giovane cronista faceva degli avvenimenti, veri e verosimili della sua amata città e, anche, le storie inventate che tratteggiano profili indimenticabili di personaggi caratteristici. Il lettore potrà così scoprire la Parma dei caffè letterari frequentati dai giovanissimi Pierino Bianchi, Attilio Bertolucci, Cesare Zavattini, dai grafici e dai pittori Erberto Carboni, Atanasio Soldati, Carlo Mattioli. E soprattutto ritroverà nell'autore un attento critico letterario, curioso di ogni novità, grande consumatore di vocaboli stranieri stranieri e creatore di neologismi. -
L'anno di don Camillo
Neve, pioggia, sole e nebbia: anche nella Bassa parmense le stagioni scandiscono i cicli della terra e il passare di un anno, da Natale fino al tempo della semina del grano, in autunno. I quaranta racconti raccolti nell’ “Anno di don Camillo” ci fanno ritrovare, come vecchi amici, i personaggi di sempre: il Brusco, il Bigio, lo Smilzo… e, ovviamente, don Camillo e Peppone, che litigano di continuo ma sono sempre pronti a tendersi la mano, senza dimenticare l'amicizia, il buon senso e la profonda umanità che li anima. Tra “neviluvi universali”, “attacchi di psicoanalisi”, qualche partita a scopa e una bottiglia di Lambrusco, Guareschi ci accompagna alla scoperta di quel “Mondo piccolo” che ha ancora tanto da raccontare. -
Il grande diario. Giovannino cronista del Lager (1943-1945)
L'8 settembre 1943 il tenente di artiglieria Giovannino Guareschi, come molti altri soldati italiani sorpresi dall'armistizio, rifiuta di giurare fedeltà alla RSI e viene deportato nei campi di concentramento nazisti. Nei due anni di prigionia che seguiranno annoterà minuziosamente la vita nei lager, le vicende degli altri prigionieri e le sue riflessioni. Il grande diario, uscito sessant'anni dopo e frutto di un attento lavoro di ricostruzione da parte dei figli, raccoglie queste testimonianze che ormai sono storia. Una storia che però non è mai quella ufficiale, “interpretata a seconda del regime politico dominante”, ma è quella di un uomo che non si è mai piegato al potere e che ha trovato nella scrittura la forza per affrontare e superare anche i momenti più oscuri. -
Vita con Gio'
Il volume raccoglie racconti di un Guareschi ""formato famiglia"""" degli anni Sessanta apparsi su """"Oggi"""" nelle rubrica dove Tv e avvenimenti erano visti, commentati e discussi da Giovannino e Margherita affiancati dalla """"collaboratrice familiare"""" Gio', un'invenzione tanto verosimile da sembrare uscita direttamente da una costola di Guareschi. Egli affronta i problemi di quei giorni: il consumismo, inventato da una già efficiente propaganda televisiva, il progresso, il benessere, l'incomunicabilità, il divismo dei fans per i nuovi idoli televisivi, l'inquinamento e la contestazione. Guareschi inserisce racconti autobiografici: nonna Filomena, la Bassa, la giovinezza, l'amore, la scoperta di Milano, la guerra, la prigionia."" -
Chi sogna nuovi gerani? Autobiografia
"Chi sogna nuovi gerani"""" non è solo l'anagramma del nome Giovannino Guareschi, ma anche il titolo metaforico di questa strana “autobiografia”, composta dai figli Alberto e Carlotta assemblando le ordinatissime carte del padre. Fra le pagine troviamo dunque notizie tratte da articoli di giornali, appunti, lettere e riflessioni del grande autore, accompagnate dai suoi disegni; molte parti sono dedicate alla prigionia nel campo di concentramento: Guareschi ci finì perché, dopo l'armistizio, si rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E poi la galera, per aver rivelato episodi fastidiosi relativi ai primi anni repubblicani. Margherita, la Pasionaria e Albertino talvolta intervengono, ma è solo attraverso le parole di Giovannino che vengono svelati i sogni, la realtà, e la storia di un grande scrittore e di un grande uomo." -
Giuliano. L'imperatore apostata
Un romanzo inarrestabile, pieno di passione, nel tempo del più grande pericolo per la Cristianità.rn«Terribile è la follia degli uomini: essi impiegano le proprie virtù, il proprio spirito per la propria distruzione. In verità, in verità ti dico: verrà il tempo in cui gli uomini cadranno in ginocchio dinanzi alla loro stessa follia»rnUna storia di amore e odio: è il romanzo della vita di Giuliano l'Apostata, l'imperatore romano che, nel IV sec. d.C., cercò di reprimere l'astro nascente del Cristianesimo e quasi vi riuscì. In una narrazione vivace e appassionante, Louis de Wohl - grande narratore di ""vite eccellenti"""" - illumina i lati più intensi del personaggio accompagnando il lettore in un'avventura unica, tra episodi storici e colpi di scena, lungo tutto l'arco della sua vita. Dall'educazione in un monastero all'ascesa al trono, fino al cuore della sua vicenda, quando Giuliano vide l'""""Ave Cesare"""" dei suoi soldati come l'opportunità di sconfiggere il Cristianesimo e rafforzare il suo potere, il talento narrativo di de Wohl non si limita all'Imperatore: ci restituisce anche l'uomo Giuliano, con il suo amore per la cugina Elena, insieme tenero e tragico, forza essenziale della sua vita e del libro."" -
La strada del Sole
Nel 1997 nascono i Sun Eats Hours, la prima band di Francesco Lorenzi. Sono quattro giovanissimi vicentini, alle prese con un grande sogno: fare della musica la propria professione. Dopo qualche anno, hanno già all'attivo quattro dischi in inglese, più di trecento concerti tra Europa e Giappone, migliaia di fan del loro punk melodico e il premio come Miglior punk rock band italiana nel mondo. Enormi sono le soddisfazioni sul palco, ma la loro vita si smarrisce dietro a vari eccessi tra cui droga, alcol e sesso. Come racconta in questo libro, Francesco entra allora in una profonda crisi: sente che così non può più andare avanti, che il legame tra i componenti della band si sta perdendo, che manca una vera ispirazione. Eppure, proprio quello è il momento della svolta: attraverso una serie di ""Dioincidenze"""" Francesco incontra Gesù e rinasce, come uomo e come artista. Grazie a questa imprevedibile scintilla, comincia a scrivere canzoni in italiano e, dopo un percorso sofferto, riesce a recuperare alla Vita i suoi amici allontanandoli dalle loro dipendenze, riportando al centro il valore dell'amicizia. È così che poi, insieme, decidono di cambiare il nome della band in The Sun, perché ora si sentono guidati da un Sole che illumina il cuore. Le note musicali """"ci permettono di ascendere al cielo, verso l'eterno e l'infinito, o almeno"""" scrive il cardinal Ravasi nella Prefazione, """"di sentire una voce di speranza. Così è accaduto a Francesco Lorenzi e la sua autobiografia lo conferma""""."" -
Sicurezza è libertà. Terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura
Sull’onda dei nazionalpopulismi, l’unità europea, che ci ha garantito settant’anni di pace, è a rischio di estinzione. E questo potrebbe essere l’inizio di molti drammatici danni. Un salto nel buio che non ci possiamo permettere.rnrn«La differenza tra la sinistra e il nazionalpopulismo consiste proprio in questo: la sinistra ascolta, mentre i populisti fanno finta di ascoltare, quando invece il loro unico obiettivo è di tenere incatenata la gente alle proprie paure.» rnrnParte da questa convinzione la riflessione di Marco Minniti, ex ministro dell’Interno e da oltre vent’anni ai vertici degli apparati di sicurezza e di intelligence del nostro Paese. Anni fondamentali e difficilissimi, in cui si è trovato a gestire, in particolare nei sedici mesi al Viminale, eventi epocali di portata internazionale, come la forte ondata migratoria successiva alle primavere arabe, il consolidamento dello Stato islamico e la stagione dei feroci attacchi terroristici in territorio europeo, la crisi libica con le sue ancora attuali conseguenze. E poi, sul versante interno, l’emergenza sicurezza nelle grandi città, la lotta alla criminalità organizzata, il caso emblematico di Ostia e di altri comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Non è possibile garantire la sicurezza rinunciando alla libertà: barattare la seconda in cambio della prima significa innalzare pericolose barriere, dimenticando che la connessione del mondo è ormai irrefrenabile. L’idea del confine come separazione dagli altri crea società chiuse. Sull’onda dei nazionalpopulismi, l’unità europea, che ci ha garantito settant’anni di pace, è a rischio di estinzione. E questo potrebbe essere l’inizio di molti drammatici danni. Un salto nel buio che non ci possiamo permettere. -
Corto Maltese. Sotto il segno del capricorno
Un viaggio alla scoperta del Sudamerica, dei suoi misteri e della sua inebriante bellezza rnrn""Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità!... Nell'eroismo..."""" - Corto MaltesernrnUn ragazzo alla ricerca di un continente sommerso e un professore ubriacone, una sacerdotessa vudù e la sua giovane apprendista, un ribelle che costringe Corto Maltese a scegliere da che parte stare e una ferita che lo obbligherà a guardare la realtà con un nuovo sguardo. Mentre Corto fa il possibile per fuggire dal mondo, il destino continua a mettere sulla sua strada gente disposta a fare di tutto pur d'inseguire qualcosa: una terra perduta, una nave carica d'oro, la promessa della libertà... Un viaggio alla scoperta del Sudamerica, dei suoi misteri e della sua inebriante bellezza."" -
Corto Maltese. Sempre un po' più in là
Sei avventure di Corto, storie che parlano di idealisti e di creduloni, di traditori e compagni fedeli rnrn""Se dovessi scegliere tra un crimine impunito e una giustizia come la vostra... sceglierei il primo! - Corto MaltesernrnDei funghi allucinogeni, una valigetta che continua a cambiare padrone, una caccia alle streghe nel pieno dei Caraibi, un ragazzo che cerca di fuggire al suo destino e un tesoro che non vuol saperne di farsi trovare. L'America latina è lo scenario di queste sei avventure di Corto, storie che parlano di idealisti e di creduloni, di traditori e di compagni fedeli. Sei racconti che compongono un unico incredibile viaggio, alla ricerca di luoghi avvolti nel mito come la leggendaria Eldorado, e all'inseguimento di una meta impossibile: quella cui tende chiunque sia in fuga da se stesso."" -
Corto Maltese. Le celtiche
"Gli eroi di carriera mi lasciano del tutto indifferente"""" - Corto Maltese rnrnSu consiglio di un missionario, Corto si mette in rotta alla volta di Venezia: lì si nascondono gli indizi che portano a Eldorado. Ma in questa serie di avventure europee, girovagando tra Francia, Italia, Gran Bretagna e Irlanda, Corto troverà solo l'orrore della prima guerra mondiale. Un orrore mitigato da un viaggio nelle magiche atmosfere di Stonehenge, dal canto suadente di un'attrice e dal ritorno di un vecchio amico, riemerso come un ricordo da quel mare salato da cui tutto ebbe inizio." -
Corto Maltese. Corte Sconta detta Arcana
Neanche stavolta Corto avrà modo di riposarsi. Il suo soggiorno veneziano, infatti, dura lo spazio di una tavolarnrn«Sto pensando che dovrei decidermi a partire. Ogni volta che vengo a Venezia mi impigrisco.» – Corto MaltesernrnBasta voltar pagina e lo ritroviamo catapultato a Hong Kong, nel bel mezzo di un intrigo internazionale che coinvolge un ammiraglio zarista, un barone sanguinario, una società segreta cinese e un treno carico d'oro. Come ballerini ubriachi, i personaggi di questa storia danzano senza mai muovere un passo all'unisono: ognuno va per la sua strada pestando i piedi all'altro, mentre Corto assiste beffardo al triste spettacolo dell'avidità umana. -
Corto Maltese. Favola di Venezia
Nell’intrico delle calli lagunari, Corto dovrà vedersela con strambi massoni, insoliti avventurieri, filosofe redivive e boriosi fascisti, in una storia che viaggia sul confine tra sogno e realtà.rnrn«In questa città succedono cose incredibili.» – Corto MaltesernrnVenezia è un luogo magico, pieno di tesori nascosti. Tra questi c’è la Clavicola di Salomone, uno smeraldo dal valore inestimabile e dagli strani poteri, sulle cui tracce c’è da tempo un eccentrico studioso londinese che si fa chiamare Baron Corvo. La Clavicola, infatti, non sarebbe solo una pietra preziosa, ma anche un talismano capace di aprire le porte dell’occulto, un feticcio che fa gola a molti. Nell’intrico delle calli lagunari, Corto dovrà vedersela con strambi massoni, insoliti avventurieri, filosofe redivive e boriosi fascisti, in una storia che viaggia sul confine tra sogno e realtà. -
Corto Maltese. La casa dorata di Samarcanda
Una storia di amicizia, rivalsa e ambizione, raccontata in tavole che Pratt ha disegnato pensando al mondo sognato da un uomo in gabbia.rnrn«Mia madre raccontava che quando qualcuno incontrava il suo doppio era un presagio di morte.» – Corto MaltesernrnLa caccia al leggendario tesoro di Alessandro Magno è solo un folle pretesto per mettersi in viaggio, ma Corto non sa ancora che in questa nuova rocambolesca avventura si ritroverà a rischiare l’osso del collo da Rodi alla Turchia, spingendosi fino in Pakistan e Azerbaijan. In realtà, ad attirarlo in questa assurda impresa, più che la febbre dell’oro è il richiamo del suo eterno amico-nemico: Rasputin, rinchiuso in un carcere inespugnabile. Una storia di amicizia, rivalsa e ambizione, raccontata in tavole che Pratt ha disegnato pensando al mondo sognato da un uomo in gabbia. -
Corto Maltese. La giovinezza
«Nel 1904-1905, durante la guerra russo-giapponese, conobbi Jack London e incontrai per la prima volta Rasputin. Due uomini di straordinario coraggio» Corto MaltesernrnrnLe origini di un personaggio come Corto rispecchiano il suo spirito di protagonista suo malgrado: in questa storia, infatti, aleggia come un fantasma sulla Manciuria all’inizio del Novecento, nel bel mezzo di un conflitto che prelude agli scontri tra potenze che segneranno la prima metà del XX secolo. Appena diciassettenne, Corto si ritroverà al fianco di due personaggi incredibili, lo scrittore Jack London e Rasputin, il suo futuro compagno di avventure. All’epoca era troppo giovane per comprendere il peso che entrambi avrebbero avuto nella sua vita, ma come ammette lui stesso in apertura, “oggi sono in grado di raccontarvi due o tre cose di loro che non avevo ancora capito”. -
Corto Maltese. Tango
«Non sono nessuno per giudicare. So solamente che ho un'antipatia innata per i censori, i probiviri… Ma, soprattutto, sono i redentori coloro che mi disturbano di più» Corto MalteseInsieme ai mari del Sud, le sabbie dell’Africa orientale e le calli di Venezia, Buenos Aires è un luogo chiave della geografia prattiana: qui, disegnando per varie testate, Hugo trascorse i suoi vent’anni. E nelle notti argentine si perde anche il ricordo di un passaggio del giovane Corto che, ormai maturo, vi torna per scoprire qualcosa di più sulla morte di una sua cara amica. Consapevole dei rischi, la donna ha indagato su un imponente giro di prostituzione che coinvolge interessi economici e di potere in una danza fatale: un tango che avvolge, seduce e uccide. -
Corto Maltese. Le elvetiche
«Mi succede spesso di dimenticare la prima parola quando arrivo all'ultima della stessa riga. Il sonno è un gran ladro» Corto MalteseUn quieto soggiorno in Svizzera apre le porte a una sorprendente perlustrazione dell’inconscio. I miti di Parsifal e del Sacro Graal, i vagabondaggi di Hermann Hesse e la tradizione alchemica mitteleuropea intrecciano il cammino di Corto Maltese, in un viaggio che comincia sulle pagine di un antico poema. Una storia dedicata alla magia della lettura e dei suoi simboli, in cui Pratt fa danzare la sua eterna curiosità e annoda le trame di leggende millenarie. Come disse lui stesso: “Avevo voglia di raccontarmi questa favola e di lasciare una testimonianza di tutte quelle cose che per me sono state importanti”. -
Corto Maltese. Mu
«Non hanno ancora capito che le migliori risposte si danno quando non ci sono domande. Vecchi intolleranti» Corto MalteseUn continente sommerso non è una terra da scoprire, ma un interrogativo da lasciare in sospeso. Nessuno lo sa meglio di Corto Maltese che, nonostante il passare degli anni, ha sempre difeso con i denti il suo diritto a vivere nella propria immaginazione. Ma quando si ritrova su una barca in pieno Oceano Atlantico alla ricerca di Mu , terra mitologica inghiottita dalle acque, i suoi compagni d’avventura vorrebbero contagiarlo con la loro sete di conquista. Dopo aver rischiato la pelle tra mari, trincee e deserti di tutto il mondo, il Corto di Hugo chiude la sua lunga carriera con un suadente addio alla realtà.