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Lo scrittoio del generale. La romanzesca epopea risorgimentale del generale Govone
All'ultimo piano del Museo del Risorgimento di Torino, in un famoso palazzo settecentesco, c'è l'archivio privato del generale Govone. Sono lettere, memorie, appunti che narrano la vita, i sogni e la realtà, le speranze e le delusioni, le avventure e la burocrazia di un servitore dello stato. La loro eccezionalità risiede nel fatto che le prime risalgono al 1848, alla vigilia della prima guerra d'indipendenza, le ultime alla presa di Porta Pia. In poche parole, raccontano il Risorgimento. Tutto visto dall'interno, con le vicende colte nel loro divenire, con l'insicurezza di cosa sarebbe successo dopo, narrate da uno che le viveva, le soffriva e ne gioiva, si guardava intorno e raccontava quello che vedeva. Inoltre sono testimonianza del tempo, di come fosse la vita a metà Ottocento: la guerra, le battaglie e la vita militare, ma anche i viaggi, il progresso, le città, la famiglia. Questo archivio narra anche una awentura umana. La gioventù con il suo senso di onnipotenza e libertà, fatta di entusiasmi e di avventure, segnata dalla terribile delusione della prima guerra d'indipendenza cui seguirono viaggi in Europa e una missionee in Oriente culminata con la carica leggendaria nella Valle della Morte di Balaklava. La maturità e le laceranti decisioni di un periodo di grandi passioni e drammatiche scelte: guerre e briganti, insurrezioni e repressioni, Garibaldi e Cavour. -
Le storie. Testo greco a fronte. Vol. 1
«Questa è l'esposizione della ricerca di Erodoto di Alicarnasso, affinché le azioni degli uomini non vadano perdute con il tempo e le imprese grandi e meravigliose, compiute sia dai Greci sia dai barbari, non rimangano prive di fama, e in particolare i motivi per i quali combatterono gli uni contro gli altri». (Erodoto) -
Politica macroeconomica
Il volume offre una trattazione semplice ed essenziale delle principali tematiche macroeconomiche relative alla moneta, alla finanza pubblica, alle attività produttive, all'economia internazionale al settore monetario, al bilancio pubblico, all'offerta, all'economia aperta. Tutte le questioni sono esaminate sotto il duplice profilo normativo e positivo, in modo da fornire al lettore un'ampia e chiara analisi delle cause delle principali problematiche dell'economia contemporanea (inflazione, disoccupazione, debito pubblico, squilibri dei conti con l'estero, problemi connessi al processo di unificazione monetaria europea) e delle politiche economiche ad esse connesse (politica monetaria, del bilancio pubblico, dei redditi, del riequilibrio della bilancia dei pagamenti, della competitività, ecc.). -
La geografia del tempo. Saggio di geografia culturale
Un'esplorazione dei segni del tempo nei luoghi e negli spazi con l'intento di cogliere le narrazioni e i valori cui conducono: dal tempo circolare immaginato nella civiltà classica fino al tempo lineare immaginato nella civiltà cristiana e a quello associato all'idea di progresso nella modernità. L'esplorazione è compiuta in tre tappe. Nella prima tappa viene discusso il senso del tempo insito nella nostra esistenza quotidiana come la configurazione del calendario, il ritmo delle settimane e dei mesi; retaggi della civiltà classica, della civiltà cristiana e della modernità che si trovano ancora impressi nei luoghi e talora profondamente intrecciati tra loro. Nella seconda tappa viene esaminata la modernità che ha fatto del tempo il fulcro della rappresentazione razionalista del mondo. Le teorie del tempo, che mostrano come spazio e tempo siano intimamente associati, sono esposte scandagliandone i modi con cui ci inducono a rappresentare i luoghi e ad attribuire loro significati. La terza tappa esplora il tempo narrato dalle religioni monoteiste e mette in relazione il tempo del mondo con la dimensione senza tempo dell'al di là. L'impostazione di questo studio si poggia su un vasto campo di argomenti trattati sistematicamente come, ad esempio, la rappresentazione degli stili architettonici in relazione ai ritmi musicali. -
Renato Guttuso. Un ritratto del XX secolo
Renato Guttuso, pittore: la sua vita attraversa, ricca e sfolgorante, i passaggi nodali del secolo. Artista precoce al centro di polemiche infuocate negli ultimi anni del regime fascista, iscritto al PCI clandestino, membro del comitato centrale, viaggiatore curioso e ospite onorato in URSS, insignito del premio Lenin; eppure pieno di dubbi, che dibatte con i tanti amici, Vittorini, Pasolini, Sciascia, Moravia, Andreotti; con Pablo Picasso intesse un fecondo rapporto artistico e umano. Parco e austero in privato, conduce una vita lussuosa e prodiga. Protagonista dei più accesi dibattiti sulla natura dell'arte e dell'impegno politico, nella sua vita pubblica non manca nessuno degli appuntamenti che studiano gli storici; mentre la sua vita mondana e sentimentale è della materia che fa felici i romanzieri. L'opera è un'esauriente biografia che rende conto di tutti questi aspetti, grazie a una solida e abbondante messe di documenti, interviste, testimonianze e a una attenta ricostruzione del contesto storico, artistico, culturale e dei luoghi in cui Guttuso si è trovato a vivere. Nella biografia di un artista non possono mancare le opere, analizzate dal punto di vista storico e biografico: cosi la Crocifissione che tanto scandalo suscitò al premio Bergamo nel 1942 è l'occasione per illustrare il lungo viaggio di Guttuso attraverso il fascismo; l'Occupazione delle terre incolte, la battaglia per il realismo in arte; I funerali di TogIiatti, il lungo addio degli intellettuali dal PCI. -
Montesquieu e la virtù. Rappresentazioni della Francia di Ancien Régime e dei governi repubblicani
Sottraendo la riflessione di Montesquieu sulla virtù all'ambito esclusivo del ""repubblicanesimo"""", questo libro la ricolloca in un panorama storico-culturale più ampio, dove essa agiva come chiave di analisi delle dinamiche di trasformazione sociale, politica ed economica delle società moderne - in particolare della Francia dell'Ancien Régime - al confronto con quelle antiche. Marco Platania mostra come Montesquieu abbia preso spunto dai mutamenti della società francese nel periodo compreso tra la fine del regno di Luigi XIV e quello di Luigi XV per intervenire in un dibattito di lunga data sull'etica individuale e sull'agire pubblico, sulla natura della politica, sugli effetti del potere e del commercio nei rapporti tra individuo e comunità, sulle competenze della religione e del governo. Ne risultavano una profonda riorganizzazione del sapere politico e una rappresentazione dei caratteri nazionali che, se per un verso tentavano di dare risposta alle esigenze e ai travagli delle società moderne, per l'altro preparavano la discussione sulle sfide che la Francia avrebbe dovuto affrontare nella seconda metà del Settecento. """"Montesquieu e la virtù"""", quindi, è un contributo fondamentale allo studio della formazione del sapere politico dell'età moderna considerato nella sua capacità di comprendere le dinamiche socio-politiche in atto alla vigilia delle grandi sfide interne e internazionali della metà del Settecento."" -
La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle ultime «guerre»
A lungo sottovalutata, la camorra è di nuovo fenomeno socio-criminale sotto i riflettori internazionali dopo le decine di morti ammazzati a Napoli negli ultimi anni. Anche la stampa internazionale ha recentemente dedicato grande attenzione a questa forma di delinquenza organizzata, di certo meno conosciuta della mafia siciliana. Eppure nell'Ottocento i rapporti di notorietà erano capovolti, tanto che si parlava della mafia come di una ""specie di camorra"""". Individualista, frammentata, organizzata orizzontalmente, la camorra è per questo la più violenta delle mafie italiane, e causa ogni anno un numero di omicidi da record. A morire, negli anni, sono state anche decine e decine di vittime innocenti. Come il giornalista Giancarlo Siani, ucciso nel 1985, o il sindaco Marcello Torre, massacrato nel 1980. Sulla camorra sono stati scritti finora o trattati sociologici o pamphlet e instant book giornalistici, non sempre rigorosi nella citazione delle fonti. Manca, così, una documentata storia delle storie dei gruppi e degli uomini che hanno segnato le vicende criminali campane a partire dal vicereame spagnolo fino a oggi. Preciso nelle fonti, nei documenti e nei riferimenti bibliografici, questo saggio, scritto da un giornalista che da 20 anni si occupa di criminalità organizzata soprattutto a Napoli, racconta, anche con aneddoti e circostanze inedite in cui si è imbattuto nel suo lavoro giornalistico, cosa sia oggi e cosa sia stata ieri la camorra con i suoi protagonisti."" -
Anatomia patologica. Le basi. Vol. 1
Il testo che proponiamo deriva dall'esperienza di insegnamento nei corsi di Istituzioni di Anatomia Patologica per gli studenti di Medicina. La prima parte del volume è dedicata a ""Le tecniche e la metodologia diagnostica"""". Mentre, la seconda parte del volume illustra """"Le lesioni anatomopatologiche elementari"""" della patologia infiammatoria, tumorale e vascolare."" -
Storia del terrorismo. Dall'antichità ad Al Qaeda
La tendenza rappresentata dal terrorismo jihadista possiede la doppia caratteristica di poter durare per almeno una generazione e di trovarsi nell'assoluta incapacità di rimettere in discussione lo status qua mondiale. Quest'ultimo si va trasformando, dalla caduta dell'Unione Sovietica, in seguito al costante e tenace tentativo di mutamento geopolitico portato avanti dagli Stati Uniti nei confronti della Russia (e soprattutto dei paesi ai suoi confini, quali la Geòrgia, l'Ucraina, ecc.) e alla rapida ascesa della Cina. In rapporto a questo indirizzo generale, senza dubbio l'urlo e il furore degli jihadisti non lasceranno più tracce nella storia di quelli degli anarchici che, all'inizio del secolo scorso, spaventarono cosi tanto gli Stati, dall'Europa centrale agli USA, assassinando presidenti della Repubblica e teste coronate pur volendo creare un mondo libero dalla tirannia statale e dove non ci fossero più padroni. -
Occhio per occhio
Ormai da diversi secoli la legge del taglione e il criterio dell'""occhio per occhio"""" vengono considerati espressioni di una cultura barbarica e orripilante, per fortuna quasi ovunque superata. Una volta esorcizzato, il fenomeno è però lontano dall'essere compreso, sia storicamente che teoricamente. L'""""antiteoria della giustizia"""" proposta da William lan Miller abbandona le mere astrazioni alle quali ci aveva abituato la filosofìa politica degli ultimi decenni e considera """"occhi, denti, mani e vite"""" come concrete e precise unità di misura per pareggiare i conti, per ristabilire gli equilibri personali e sociali violati e per evitare l'anarchia dello scatenarsi di rappresaglie indiscriminate ed eccessive."" -
Il genio tra nevrosi e follia. Carlo Emilio Gadda, Dino Campana
Che la nevrosi, oltre che provocare disagio, possa caratterizzare e influenzare positivamente la produzione artistica non è idea nuova. In questo libro Franco Mongini indaga se e in che misura una espressione della nevrosi e della follia possa essere individuata nelle opere letterarie di due grandi scrittori quali Carlo Emilio Gadda e Dino Campana, che hanno manifestato nel corso della loro vita segni di disagio mentale di diversa natura. -
Imparare a sparare. Vita di Vladimir Ze'ev Jabotinsky padre del sionismo di destra
La ricostruzione di una delle personalità ebraiche più contraddittorie e discusse del secolo appena trascorso. L'autore analizza la gioventù scapigliata, la maturità politica e l'anima estetica di un ebreo nativo di Odessa, la ""finestra sul Mar Nero"""". Giornalista, letterato, uomo d'arme e politico contemporaneamente, Vladimir Ze'ev Jabotinsky è l'unica personalità ebraica di fama mondiale ad aver scelto l'Italia, la Roma dannunziana di fine Ottocento, come sua indiscussa patria spirituale d'elezione. La riscoperta dell'ebraismo avviene in lui attraverso una acerrima lotta, condotta con vis polemica nietzschiana, contro tutti i detrattori dell'umanità dell'ebreo. Acerrimo nemico di Ben Gurion, l'altro grande padre della patria israeliana, l'antigiudeo Jabotinsky incarna letteralmente l'avvenuta cristianizzazione operata dal sionismo, realizzando l'impresa epica di umanizzare il popolo eletto."" -
Pensieri scorretti. 1837 aforismi per togliere la ragione a chi ce l'ha
"L'aforisma è uno stimolo a pensare, oltre che un self-service di pensieri ben confezionati. A volerne fare un po' di storia, il termine è un grecismo - che significa """"delimitare, separare, scegliere"""" - rimasto a lungo nell'ambito del linguaggio tecnico-scientifico. Solo nell'Ottocento avanzato l'aforisma divenne un vero e proprio genere letterario, specie dopo l'uscita di """"II crepuscolo degli idoli"""" di Friedrich Nietzsche (1888). Da allora ne sono state tentate varie definizioni e delimitazioni, che però poco ci interessano: a partire dalla più brutale, quella di Gesualdo Bufalino per cui """"Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole."""" Un aforisma benfatto, a mio parere, è quello capace di generare un effetto-sorpresa, tanto più nel caso di quelli scelti per questa raccolta, che vuole essere l'esaltazione del paradosso, forma estrema dell'aforisma."""" (Dall'introduzione di Giordano Bruno Guerri)" -
America latina. Elementi e meccanismi del sistema economico coloniale (secoli XVI-XVIII)
Ruggiero Romano è stato uno dei più importanti storici dell'economia europea dell'Antico Regime, ma per più di quarant'anni si è interessato anche al mondo coloniale ibero-americano. Questo non è un manuale di storia economica: è piuttosto una visione completa della vita economica delle aree coloniali di dipendenza spagnola e portoghese. Il suo valore storico è che, a differenza di altri studi, in nessun modo è un'approssimazione olistica o ideologica alla disciplina dell'economia. È un'analisi che prima disaggrega i differenti elementi - popolazione, risorse materiali, forme di lavoro, settori produttivi, salari e prezzi, commercio e circolazione monetaria - per valutarne l'interazione, valorizzandone le forme di comportamento e il modo di reagire, per offrire alla fine una spiegazione storica comprensibile della dinamica della vita economica sudamericana. La prefazione di Marcello Carmagnani è un appassionato ritratto dell'itinerario intellettuale di Ruggiero Romano. -
Parole semplici. Riflessioni intorno a ciò che conta veramente nella vita
Amici, famiglia, amore, Dio, morte, fede sono parole ingannevolmente semplici che usiamo di continuo. Ma sappiamo che cosa significhino veramente? E sappiamo cosa intendano dire gli altri quando le usano? Il fatto è che raramente ci soffermiamo a riflettere sul loro significato: noi fraintendiamo gli altri e gli altri fraintendono noi. Rabbi Adin Steinsaltz esplora queste parole, tutte centrali nella nostra vita, esaminandole come si fa con le pietre preziose, rigirandole ora in un senso ora nell'altro per cogliere oltre alla brillantezza di tutte le sfaccettature anche il profondo significato che racchiudono al loro interno. Egli ci sfida a pensare in profondità a queste parole, a ragionare oltre i significati consueti e le connotazioni automatiche e quindi a prendere coscienza che esistono modi di vedere le cose diversi da quelli dati per scontati. E così la nostra nozione di bontà può divenire meno genericamente netta e più ""fluida""""; e così possiamo considerarci per nulla """"spirituali"""" eppure scoprire in noi un coinvolgimento col mondo dello spirito più profondo del previsto. """"Le domande sulla fede non sono filosofiche, sociologiche o psicologiche; sono intensamente personali"""". Rabbi Adin Steinsaltz riassume in quindici parole la saggezza del suo percorso spirituale per arricchire le nostre vite e schiuderle a una migliore e più profonda comunicazione con gli altri."" -
Barack Obama. La rockstar della politica americana
È ""il fenomeno"""". Barack Obama è l'uomo delle definizioni fuori misura. Per i media è la """"rockstar"""" della politica statunitense. Per i palazzi di Washington, è l'uomo nuovo per il tanto atteso rinnovamento della cultura politica e della classe dirigente, in un paese profondamente cambiato nell'ultimo ventennio, al suo interno e nel rapporto con il mondo. Padre keniota e madre bianca del Kansas, cresciuto nel crogiolo multietnico delle Hawaii e in Indonesia, non è un figlio dell'America in bianco e nero, ma della nuova America multicolore. Senatore dell'Illinois, non è una meteora nell'universo politico statunitense, ma, al di là dell'esito della corsa presidenziale che lo vede protagonista, è destinato comunque a essere per lungo tempo uno degli attori principali sulla scena washingtoniana."" -
Shimon Peres. La biografia
La vita del Presidente della Repubblica d'Israele Shimon Peres scritta con la sua piena collaborazione: collaborazione che ha permesso anche di accedere ai diari, alle lettere e a documenti personali. Shimon Peres è spesso considerato il più importante uomo politico israeliano dopo David Ben-Gurion. Premio Nobel per la Pace nel 1994, due volte Primo Ministro d'Israele, amico e confidente di leader mondiali, intellettuale e filosofo, Peres iniziò la sua carriera come uomo di guerra contribuendo alla costruzione della potenza militare d'Israele ed è diventato un uomo di pace che cerca di spegnere il fuoco della violenza e del fanatismo in Medio Oriente. Mentre nel resto del mondo è considerato un leader, nel suo paese è una figura controversa. Ben-Gurion e Moshe Dayan lo appoggiavano fermamente, ma Golda Meir lo detestava, e Yitzhak Rabin non cessò mai di opporglisi. Tuttavia Peres fu determinante in molte delle più grandi vittorie d'Israele. Sfidando tutte le previsioni, progettò la campagna di Suez, costruì il reattore nucleare israeliano e fu la mente direttiva dell'operazione di Entebbe. Tuttavia perse quasi tutte le competizioni elettorali a cui prese parte. Il presidente Clinton lo definì ""l'uomo di stato più saggio con la visione più ampia"""" ma una volta Peres disse di se stesso """"c'è una maledizione su di me""""."" -
Testa di ferro. Vita di Emanuele Filiberto di Savoia
Questo colorito e dettagliato ritratto storico ha per fosco palcoscenico l'Europa del Cinquecento e per protagonista Emanuele Filiberto di Savoia. Nel 1553, alla morte di Carlo il Buono, il disastro del ducato sabaudo si era compiuto: politicamente inesistente, occupato dalle grandi potenze spagnola e francese le cui truppe attraversavano e devastavano terre indifese e oppresse dalla miseria, indebitato vergognosamente e sommerso da ipoteche, esso rischiava di scomparire dallo scacchiere europeo su cui peraltro, per la sua posizione geografica, avrebbe potuto aspirare alla posizione di pedina chiave. Emanuele Filiberto mosse con astuzia i fili delle sue grandi parentele, si destreggiò con infinita abilità tra lo zio Carlo V e il cugino Francesco I; con il sostegno imperiale raggiunse i più alti gradi della carriera delle armi; conquistò la gloria (e la mano della figlia del re di Francia) con la vittoria di San Quintino. E finalmente, carico d'oro e di onori, rientrò nel ducato e ne iniziò la ricostruzione, dandogli la struttura di stato moderno. La figura di questo personaggio straordinario e la sua epoca ricca di splendori e orrori, grandezze e miserie, sono ricostruiti da Moriondo in un grande e animato affresco che unisce la profondità dello storico con lo stile brillante del giornalista. -
Il mito dell'intelligenza ebraica
Il mito dell'intelligenza ebraica affronta una delle teorie più controverse di oggi: i presunti rapporti tra razza (o etnia), intelligenza e virtù. Riprendendo la lunga storia di queste teorie, sotto certi aspetti inquietante e imbarazzante, Sander L. Gilman analizza una serie impressionante di testi trattati scientifici e filosofici e opere letterarie - che pretendono di dimostrare l'esistenza di un'intelligenza superiore negli ebrei (spesso accompagnata da un livello inferiore di virtù o di valore morale). Il libro esamina criticamente le prospettive che emergono nel bestseller ""The Bell Curve"""", assai dibattuto e molto controverso, e riprende le teorie """"scientifiche"""" sull'intelligenza superiore degli ebrei che sono emerse nel corso del XIX secolo e all'inizio del XX. Si analizzano poi le reazioni a queste teorie di scienziati e intellettuali ebrei, quali Freud, Wittgenstein e von Hoffmansthal. La parte conclusiva del libro illustra l'emergenza e l'influenza di queste idee nella narrativa moderna e nel cinema, da """"Gli ultimi fuochi"""" di Scott Fitzgerald a """"Schindler's List"""" di Steven Spielberg e """"Quiz Show"""" di Robert Redford. Gilman dimostra a che punto gli stereotipi possono invadere una società, penetrando ovunque, dai lavori scientifici alla cultura popolare. E rivela che l'attribuzione di un'intelligenza superiore agli ebrei, apparentemente molto lusinghiera, in realtà ha contribuito all'isolamento degli ebrei e al loro discredito."" -
Anatomia patologica. La sistematica
Il volume trova il suo naturale completamento nel manuale di anatomia patologica ""Le basi"""" curato da Luigi Ruco e Aldo Scarpa. Il libro è incentrato su un progetto pedagogicoteso a fornire un uno strumento modulare che consenta di creare percorsi di apprendimento personalizzati. Ogni capitolo, dedicato alla patologia di un singolo organo o apparato, è diviso in un numero limitato di unità didattiche separate e distinte, ognuna della quali è introdotta da una mappa concettuale che fornisce una sorta di indice ragionato. Inoltre dopo la mappa viene l'indicazione degli obiettivi didattici dell'unità e dei prerequisiti per poterla affrontare.""