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Stupidity
C'è qualcosa di elusivo, nella stupidità - o nell'ottusità, o nella balordaggine, o comunque la si voglia chiamare. Essa si sottrae ad ogni nostra analisi cognitiva, mutandosi in una sorta di inquietante ""doppio"""" dell'abilità - o dell'intelligenza. Pensatori della statura di Karl Marx, Friedrich Nietzsche, Gilles Deleuze hanno, fra i tanti, dedicato analisi particolareggiate a ciò che la stupidità può implicare a livello politico e sociale. Compulsiva, benché riottosa, la stupidità è il fattore critico che causa il collasso delle nostre certezze in termini politici, etici, psicoanalitici. L'enigma cui ci pone dinanzi l'oggetto specifico di tale riflessione coinvolge problemi e realtà quali l'identità nazionale, il masochismo e le politiche sessuali, così come pure la possibilità di articolare poeticamente il balbettio nel quale il fenomeno ha la sua genesi. Da Dostoevskij a Friedrich Schlegel, a Musil, a Wordsworth, """"Stupidity"""" indaga i temi dell'ignoranza, dell'imbecillità, dei limiti della ragione, giungendo nel contempo a esaminare la prassi pervasiva dell'accanimento teoretico in connessione con analoghe forme di aggressività paranoide. Infine, all'interno di una sezione specificamente dedicata alle infermità croniche debilitanti, la trattazione viene sviluppata sino a giungere alle soglie di una vera e propria ermeneutica del corpo, """"ai limiti di quanto il corpo è in grado di sapere e di esprimere""""."" -
L' americano
L'americano è Christopher Newman, un quarantenne di bella presenza e di notevoli fortune, accumulate fabbricando vasche da bagno, va in Europa per migliorare la sua cultura e cercare moglie. Moglie che naturalmente deve far parte dell'antica nobiltà. A Parigi incontra Claire de Cintré, giovane e bella vedova, e se ne innamora ricambiato. Ma la nobile famiglia si oppone con tutti i mezzi: i parenti di Claire, tipici rappresentanti della corrotta e decadente Europa, muovono guerra all'americano (dei cui soldi avrebbero pure un gran bisogno...) e riescono a convincere la giovane a rinunciare al pretendente. Per strane circostanze Newman entra poi in possesso di un documento che contiene un segreto che potrebbe rovinare la famiglia di Claire. Potrebbe usarlo come una leva per riaprire i giochi o quantomeno per vendicarsi, ma, nel suo innato idealismo, decide di non farne uso: Claire, distrutta, si fa monaca carmelitana. Il romanzo, il secondo nella cospicua produzione dell'autore, ha il pregio di avere una grande accessibilità pur presentando già gran parte di quei motivi di stile e di contenuto cha faranno di James il più sottile e penetrante indagatore del comportamento umano che conti la moderna letteratura. Christopher Newman, quest'""uomo nuovo"""" dal simbolico nome, gaffeur impenitente dal sublime cattivo gusto, ma leale e moralmente integro, è uno dei personaggi più simpatici oltre che dei più felici che siano usciti dalla penna di Henry James."" -
I mezzemaniche
Forte di una sua giovanile esperienza sul campo, Courteline fa muovere i suoi mezzemaniche in uno scenario da teatro dell'assurdo. Impigliati dentro il ministero, si aggirano e parlano, con evidenza e assurdità d'ogni genere, tipi umani che vivono ""oltre quel luogo e quel tempo"""". La notazione è di De Mauro che nell'introduzione mette in luce un fatto su cui di rado ci si sofferma: il piccolo burocrate ministeriale è una figura perfettamente globalizzata già prima dell'""""invenzione"""" della globalizzazione, indipendente dalla geografia e dalla storia. Quasi una """"maschera"""" universale: si pensi a Gogol e a Camilleri, a Kafka e a De Marchi e a Pirandello, per limitarsi alla sola letteratura... Questo uno dei segreti della perenne attualità dei Mezzemaniche e del piccolo miracolo del riso che infallibilmente la sua lettura scatena. Prefazione di Tullio De Mauro."" -
Leoluca Orlando racconta la mafia
D: Si è parlato molto, e spesso si torna a discutere, di Totò Riina. Che idea ti sei fatta di questuomo dallapparenza insignificante, che comunque fa ormai parte della storia dItalia? E comè diventato il capo di Cosa Nostra?R: Totò Riina è un mafioso sanguinario. È un crudele e spietato omicida. E nel momento in cui Totò Riina divenne il capo della mafia si affermò la nuova strategia dei corleonesi. Una strategia fondata, senza tante remore, sul sangue e sulle stragi. La mafia corleonese è, a tutti gli effetti, una mafia alternativa a quella siculo-americana. La mafia di oltre oceano ha come obiettivo la trasformazione del denaro sporco in denaro pulito, si prefigge di trasformare le imprese economiche fondate e generatesi dal malaffare in aziende rispettabili e inserite in un contesto legale. -
Le isole del lusso. Prodotti esotici, nuovi consumi e cultura economica europea, 1650-1800
Le isole del lusso narra in maniera avvincente come la notevole espansione del consumo dei beni extraeuropei, ossia dei cotoni indiani, del tabacco, dello zucchero, del caffé e del tè, diede vita a una rivoluzione commerciale e a una trasformazione culturale che influenzò la società europea del Settecento. La rapidità con cui la società europea accettò i nuovi consumi costituisce un testimonio sinora scarsamente studiato, dal raccordo che si manifestò tra libertà di consumo e la libertà politica che permisero il superamento dei precedenti criteri morali che regolavano la vita economica della società cetuale e gerarchica permettendo la nascita dell'economia politica e la fine della subordinazione dei produttori e dei commercianti al potere dello Stato. Il principale merito del volume è d'illustrare per la prima volta il forte collegamento che nacque nel secolo dei lumi tra la sfera materiale dei commerci e dei consumi con la sfera immateriale della cultura e della società. Il libro si articola in sette capitoli che tracciano lo scenario della trasformazione materiale e immateriale, il percorso del pensiero economico per legittimare la libertà commerciale e del consumo e le trasformazioni che il consumo dei principali prodotti extraeuropei provocò nella vita economica e sociale dell'Europa nel XVIII secolo. -
Africa gialla. L'invasione economica cinese nel continente africano
La Cina. L'Africa. L'invasione gialla del continente nero. Un nuovo colonialismo? Angelo Ferrari risponde a queste domande e tenta di capire se per l'Africa è un bene o un male la penetrazione, così invasiva, di Pechino. Infrastrutture, scuole e ospedali in cambio di materie prime: petrolio, diamanti e legno. Il libro prende l'avvio da un reportage dall'Angola. Un paese uscito dalla guerra ventennale solo sei anni or sono e che ha aperto al libero mercato nelle sue forme più sfrenate. Un paese dove il divario tra ricchi e poveri si sta facendo sempre più ampio. Un paese che, grazie alle proprie risorse, potrebbe debellare la povertà. Invece? La popolazione rimane sempre più ai margini del ciclo produttivo e della crescita economica che è imponente e l'arrivo della Cina che investe ovunque non ha portato, ancora, un beneficio concreto per la gente. -
Il cielo in terra. La grazia fra teologia ed estetica
Questo libro esplora un territorio poco conosciuto camminando sul filo di differenti ""storie speciali"""" e mostrando la persistenza delle idee nei tempi lunghi della storia. Parte da una constatazione molto semplice sulla quale, in genere, non si riflette abbastanza: diverse lingue indoeuropee usano lo stesso termine, grazia, per indicare cose che oggi ci sembrano molto diverse. Parliamo infatti di grazia almeno in tre significati: in relazione a Dio; facendo riferimento a qualcosa di bello ed attraente; indicando un atto benefico o un condono (privato, pubblico o giuridico). Rintracciando l'origine di questa polisemia nell'universo della Grecia arcaica, dove il termine charis (grazia) racchiudeva in sé significati sia etici, sia estetici, sia religiosi, l'autore si sofferma su una tradizione di pensiero che, dal Medioevo al Rinascimento, fa coincidere questi orizzonti."" -
Non si è mai ex deportati. Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi
Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi ""Grande disturbatrice"""" e """"cuore vigile"""", come Anna Bravo l'ha definita, Lidia Beccaria Rolfi (1925-1996) è stata una figura significativa tra le donne del Novecento sia nella sua caparbia volontà di costruire una testimonianza femminile dell'esperienza concentrazionaria sia nella sua ribellione rispetto ai ruoli, alle convenzioni e al conformismo, all'esclusione. Maestra elementare, deportata a Ravensbrück, autrice di due importanti volumi di testimonianza (""""Le donne di Ravensbrück"""", insieme a A. M. Buzzone, e """"L'esile filo della memoria""""), il profilo biografico di Lidia Beccaria Rolfi non può prescindere dall'esperienza del Lager, anzi ne è fortemente condizionato e costituisce una cartina di tornasole attraverso la quale leggere le scelte, l'impegno, i conflitti, le vittorie e le sconfitte della dimensione tanto pubblica quanto privata."" -
Le sale gotiche. Destini familiari sul finire del secolo
"Le Sale Gotiche"""" è il nome di un locale di Stoccolma, quello stesso, radicalmente ristrutturato, che in precedenza era denominato La Sala Rossa e nel quale era ambientato l'omonimo romanzo sociale e satirico scritto da Strindberg 25 anni prima. La stessa ambientazione (rimodernata) fa da palcoscenico agli stessi personaggi, quantomeno a quelli sopravvissuti. E inizia una sorta di """"come eravamo"""" che coinvolge in uno spietato raffronto persone e situazioni sociali e politiche. I personaggi centrali sono i fratelli Borg, un tempo progressisti e attivi nelle battaglie per il rinnovamento che ora sentono (e con loro, soprattutto, i figli) una forte insofferenza nei confronti del materialismo e del positivismo imperante. II radicalismo che si oppone al vecchiume e vuole abbatterlo raggiunge momenti di satira esilarante dove la scrittura arrabbiata di Strindberg diventa particolarmente graffiante: si vedano i veementi attacchi di Gustav Borg contro la cultura stantia che si produce all'università e contro i privilegi del clero. Quello che non è cambiato nel volgere del tempo (anzi si è esacerbato; d'altra parte è proprio nel 1904, data di stesura del romanzo, che Strindberg divorzia definitivamente dalla terza moglie), nei personaggi che parlano con la voce del loro autore, è l'astio antifemminista, e la convinzione che l'amore sia lotta tra i sessi." -
Il sultano e l'isola contesa. Cipro tra eredità veneziana e potere ottomano
Quanto e come gli Ottomani conoscevano Venezia e i Veneziani? Perché decisero di intraprendere la conquista del possedimento insulare della Serenissima, infrangendo la pace trentennale che li legava al governo repubblicano? Sotto quali aspetti la guerra raccontata dai vincitori fu diversa dalla versione offerta dai vinti? Infine, come si svolse la colonizzazione ottomana dell'isola? L'analisi dei documenti amministrativi e finanziari relativi ai primi tre decenni di governo ottomano a Cipro consente di misurare gli effetti del conflitto sul territorio e sulla società, individuando in particolare la scomparsa dell'aristocrazia dalla storia dell'isola e la riorganizzazione del clero ortodosso, i cui membri divennero gli interlocutori privilegiati del nuovo regime. Determinati a superare la crisi economica dovuta alla guerra, gli Ottomani elaborarono precise strategie di insediamento e pianificarono settori di rilancio, come, per esempio, il commercio. Sconfitti da governanti dell'isola, i Veneziani vi fecero ritorno da mercanti non appena gli accordi di pace con la Sublime Porta concessero la ripresa del loro traffico di bandiera. Tuttavia, la guerra di Cipro aveva ormai modificato irreversibilmente gli equilibri vigenti nell'isola e nel Mediterraneo orientale, sancendone l'apertura a una inedita ed eterogenea competizione commerciale. ""Il sultano e l'isola contesa"""" ricostruisce la guerra di Cipro e la congiuntura mediterranea tardo-cinquecentesca che vi fece da sfondo."" -
Il navigatore. Vita nomade di Carlo Calosi
Carlo Calosi è stato il Fermi dell'elettronica italiana. Senza il contributo scientifico e organizzativo di questo intellettuale straordinario, oggi la nostra industria più sofisticata che fa capo al gruppo Finmeccanica non sarebbe quella che è. Nato nel 1905, Calosi compendia nella sua biografia tutti gli snodi cruciali del Secolo Breve. Durante la seconda guerra mondiale ha progettato per la Marina Italiana il miglior siluro marittimo disponibile sulla piazza. Dopo l'armistizio è fuggito avventurosamente negli Stati Uniti, dove ha collaborato con i servizi segreti alleati per creare un antidoto alla sua stessa invenzione. Negli anni Cinquanta, forte di questa esperienza, è tornato in Italia: grazie a lui la nostra ingegneria ha fatto in pochi mesi un salto in avanti di decenni. In patria ha fondato prima la Microlambda e quindi la Selenia, due industrie che si sarebbero occupate di radaristica, di missili e di satelliti. Ciò che ha reso possibile il singolare percorso di questo scienziato fiorentino è la sua versatilità, la sua capacità di mediare tra ambiti diversi e a volte contrapposti della società e della politica. -
Pietre viventi. I minerali nell'immaginario del mondo antico
Che cosa era una pietra per gli antichi? Le testimonianze letterarie ne rendono esplicita una rappresentazione ambivalente. Il líthos o lapis trasmette sollecitazioni concrete, come la sensazione della durezza che si addensa uniforme per la sua massa. Serrato in un esanime rigore, il suo corpo solido si mostra tenacemente fissato al suolo e questa inerzia comunica la certezza di un'esistenza immota, del tutto aliena dalle facoltà che caratterizzano gli esseri viventi. Al di là delle notazioni più tangibili, tuttavia, la pietra suggerisce anche valori traslati. La sua compagine salda è utile a definire la forza invincibile del guerriero omerico, mentre la resistenza all'azione del tempo può veicolare l'idea dell'eternità. Le immagini si susseguono numerose, non sempre però sono immediatamente comprensibili: in molti casi rivestono il minerale di requisiti estranei alla natura litica. Che dire, ad esempio, dei macigni che sprigionano un movimento inarrestabile, delle rocce che sottintendono nozioni umane come l'essere addolorati o dimentichi di se stessi o, ancora, di pietre capaci di esprimere la forza dello sguardo? Questo libro prende le mosse proprio dalla constatazione che la pietra si offre alla percezione culturale degli antichi come un'entità suscettibile di molteplici, spesso paradossali, usi metaforici. -
Israele, un nome eterno. Lo Stato d'Israele, il sionismo e lo sterminio degli ebrei d'Europa (1933-2007)
Secondo l'opinione comune, avvalorata dalla prossimità cronologica dei due avvenimenti, la nascita dello Stato di Israele nel 1948 è una conseguenza quasi diretta della Shoah. In effetti, un intrinseco legame connette ai nostri giorni la catastrofe ebraica del XX secolo allo Stato di Israele, ma questo legame è di natura politica ed è posteriore al 1948. Come ha percepito il Focolare nazionale la catastrofe che si svolgeva tra il 1933 e il 1945? Come ha poi gestito lo Stato di Israele il ricordo di un avvenimento che a lungo avrebbe commemorato opponendo l'eroismo di coloro che erano insorti nei ghetti alla supposta ""viltà"""" di tutte le altre vittime? Lungi dall'occupare il posto centrale, che ormai gli appartiene nello Stato di Israele, il ricordo della Shoah suscitò per molto tempo un senso di vergogna e di rifiuto. Oggi, in particolare dopo la guerra dei Sei Giorni (1967) e del Kippur (1973), la Shoah, contrariamente al sogno dell'""""uomo nuovo"""" voluto dal sionismo dei padri fondatori, ha un ruolo imprescindibile nella costruzione dell'identità israeliana. È soprattutto attraverso di essa che gli Israeliani sono ridivenuti ebrei, al termine di un processo memoriale che potrebbe contribuire a indebolire la legittimità stessa dello Stato ebraico."" -
Eva togata. Donne e professioni giuridiche in Italia dall'Unità a oggi
Di una massiccia e qualificata presenza delle donne italiane nel mondo delle professioni giuridiche si può parlare negli ultimi quindici anni, con una decisa femminilizzazione dell'avvocatura e della magistratura, per quanto non ai loro vertici. Molte opportunità di lavoro oggi considerate quasi ""naturali"""" sono il frutto di un lungo e faticoso percorso, fatto di esclusioni, inclusioni, nuove esclusioni e re-inclusioni, andate di pari passo con la progressiva e incerta definizione della capacità giuridica della donna, alla quale è stato a lungo negato il """"diritto"""" di accedere a professioni e carriere congrue con il titolo di studio. Seguendo un arco cronologico che dall'Unità arriva ai giorni nostri, sono qui ripercorse le varie tappe di questo processo, segnato dall'ammissione all'avvocatura nel 1919 e alla magistratura nel 1963, che ha visto in gioco vari attori: dalle donne agli operatori del diritto, dal mondo accademico a quello politico. L'andamento diacronico della narrazione cerca di far emergere le """"luci"""" e le """"ombre"""", gli """"alti"""" e i """"bassi"""" di questa storia, che coincidono in gran parte con le diverse fasi politiche della storia d'Italia: l'età liberale; il primo dopoguerra; il ventennio fascista; i primi vent'annni dell'Italia repubblicana; dalla fine degli anni Sessanta a oggi."" -
Opere scelte
Due sono le definizioni di psicologia che prevalgono nella storia di questa scienza. Secondo l'una la psicologia è la ""scienza dell'anima"""". [...] Secondo l'altra definizione la psicologia è la """"scienza dell'esperienza interna"""". [...]. Nessuna di queste due definizioni però è adeguata allo stato attuale della scienza."" -
I dardi di Apollo. Dalla peste all'AIDS, la storia scritta dalle pandemie
Può apparire banale asserire che le malattie hanno condizionato il progresso, meno banale, forse, è scoprire che molte di queste malattie sono state ""preparate"""" da eventi naturali o che sono esplose solo quando vi erano condizioni sociali, economiche (rotte commerciali, urbanizzazione...) e culturali (le conoscenze scientifiche) idonee al loro imperversare. Sorprendenti appaiono molti aspetti conseguenti alle grandi morie del passato. Non si allude solo allo spopolamento di vaste aree, che è la cosa più ovvia da immaginare, ma anche ai cambiamenti ecologici, alle migrazioni e alle invasioni. Due illuminanti esempi dall'Antichità: l'Italia meridionale (Magna Grecia) divenne zona malarica dopo l'arrivo dei cartaginesi e dei romani che non seppero curare l'ambiente in modo adeguato, così come il plasmodio potè dominare incontrastato in buona parte della penisola già quando il declino dell'impero si accompagnava alla sempre più carente manutenzione degli acquedotti e delle opere irrigue; la desertificazione del Nord Africa (la Libia degli antichi era il granaio dell'impero) sembra aver avuto origine dallo spopolamento che seguì la prima grande peste del VI secolo. L'agricoltura ed i comprensori furono abbandonati per secoli poiché non vi fu un ripopolamento adeguato."" -
Sanin
Sanin, il protagonista, a differenza del suo tormentato amico Jurij, si proclama ""uomo dell'avvenire"""": egoista, istintivo, libero da preoccupazioni ideologiche e ossessionato dalla sensualità seduce la fidanzata di Jurij (che, appunto si suicida). Sanin (una sorta di principe Stavrogin dei Demoni di Dostoevskij più carnale e blasé), scosso nonostante l'atteggiamento cinico e distaccato da quanto avvenuto, fugge. Anzi, meglio, se ne va, si allontana, scompare dileguandosi in un rapporto panico con la natura riscoperta."" -
I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo
I Fratelli Musulmani, nati in Egitto nel 1928, sono all'origine della maggior parte dei movimenti islamici contemporanei, sia di quelli conservatori ma moderati, sia di quelli radicali, che per altro si sono allontanati dal messaggio originario dell'organizzazione. Profondamente ramificati soprattutto nelle società civili del mondo arabo dove svolgono attività di propaganda, welfare e protezione sociale, i Fratelli Musulmani hanno seguito percorsi diversi di legittimazione politica, ma hanno anche subito frequenti repressioni da parte di regimi autoritari. Il volume intende interrogarsi se i Fratelli Musulmani di oggi, all'alba del Ventunesimo secolo, sono o saranno in grado di svolgere una funzione appunto egemonica nei paesi arabi e nelle realtà europee e americane di immigrazione musulmana, mettendosi alla testa delle rivendicazioni popolari e arrivando al potere attraverso metodi, per lo più, ""democratici"""". La questione dei rapporti tra democrazia e Islam è infatti centrale nella considerazione del ruolo politico dei Fratelli Musulmani e si presenta come una via obbligata per uscire dall'impasse tra occidentalizzazione alienante e radicalismo fondamentalista."" -
Libri per tutti. Generi editoriali di larga circolazione tra antico regime ed età contemporanea
Cosa si intende per ""Libri per tutti""""? È una formula di comodo per definire testi riprodotti in serie prevalentemente legati alla consueta forma libro e destinati alla larga circolazione. Stampati, per lo più, ma non esclusivamente, dato che per secoli anche la riproduzione a mano ha potuto garantire una buona diffusione. In altri tempi li si sarebbe chiamati """"libri popolari"""". Ma, com'è noto, l'aggettivo popolare non qualifica esattamente prodotti che, se ebbero e hanno tuttora uso e destinazione popolare, sono altresì caratterizzati da una circolazione in ambiti diversi della società. Popolari quindi, ma non solo. Libri che possono capitare nelle mani di chiunque, dotto o incolto che sia, da non confondere con la moderna categoria del bestseller, legata alla narrativa di consumo dell'età contemporanea, le cui fortune sono destinate ad esaurirsi nel volgere di pochi anni. Una parte significativa di questa produzione è se mai da ascrivere alla tipologia del longseller, ovvero di quei titoli che non compaiono nelle classifiche, ma che restano disponibili negli anni e talvolta anche nei secoli, incidendo con discrezione, ma in profondità, sulle abitudini culturali. I libri per tutti sono in genere destinati alla dispersione. Esiste una sorta di pregiudiziale colta che seleziona la memoria dei libri e delle letture penalizzando sistematicamente i più diffusi e familiari. Spesso non sono venduti nelle librerie, come non sono destinati a venire conservati nelle biblioteche."" -
La logica dei roghi
I tribunali delle Inquisizioni iberiche, ideatori di rigorosi sistemi di polizia e di pratiche giudiziarie razionali fondate sull'amministrazione logica della prova, hanno contribuito all'emergere della modernità in Occidente. L'obiettivo della loro azione era l'estirpazione dell'eresia (in origine, nella penisola iberica, soprattutto dell'eresia giudaizzante) e la salvezza dell'anima degli stessi imputati - a condizione, ovviamente, che questi si pentissero sinceramente delle proprie colpe e offrissero una confessione esauriente. L'abbondante documentazione, compresa fra il XVI e il XVIII secolo, che giace negli archivi dei tribunali dell'Inquisizione permette di analizzare le procedure impiegate nella raccolta e nel vaglio delle prove di colpevolezza (in cui lo spionaggio, la delazione e la denuncia rivestivano un'importanza assai maggiore della tortura), nonché quelle tecniche d'investigazione e d'interrogatorio che, nel corso del processo, riuscivano a costringere l'accusato alla più completa ammissione di colpa. La modernità cui l'Inquisizione ha dato un contributo così importante non è altro, insomma, che quella stessa modernità dei sistemi totalitari che ha raggiunto il suo pieno sviluppo nel XX secolo.