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Lupo Alberto. Le radici
Tutte le strisce di Lupo Alberto raccolte in un unico volume. Un'edizione cronologica e integrale di tutte le strisce del lupo più simpatico del fumetto italiano, con una stampa numerata inedita dell'autore. Lupo Alberto nasce nel 1974, quando la prima striscia fu pubblicata sul Corriere dei Ragazzi. La serie era stata intitolata La Fattoria McKenzie perché secondo Silver doveva ruotare intorno al microcosmo di tutti gli animali di quella bizzarra fattoria. Ma senza avvisare l'autore si decise di chiamarla con il nome del lupo azzurro, Lupo Alberto, più facile da pronunciare e da identificare come personaggio simbolo. Da allora, senza nulla togliere alla coralità dei personaggi, le strisce del lupo follemente innamorato della gallina Marta e dei suoi improbabili amici appassionarono sempre più lettori di tutte le età. -
Il gatto con gli stivali. La storia
Prima dell'orco verde e dell'asino c'era un gatto... il Gatto con gli Stivali, ovviamente! La sua storia comincia nell'orfanotrofio di un piccolo villaggio, dove Gatto conosce Humpty Dumpty, un bizzarro uovo parlante che diviene il suo migliore amico. Humpty è convinto che la leggendaria oca d'oro esista davvero e coinvolge Gatto nei furti grazie a cui spera di recuperare i fagioli magici che conducono nella Terra dei Giganti, dove vive l'oca. Ma l'ultimo colpo che mette a segno finisce male e Gatto è costretto ad abbandonare il villaggio e a vivere da fuorilegge... Anni più tardi, i due si incontrano di nuovo, e Humpty fa al Gatto con gli Stivali una proposta che non può rifiutare... Ma Gatto può davvero fidarsi di lui? Una cosa è certa: questo è l'inizio di una fantastica avventura. Età di lettura: da 6 anni. -
Il gatto con gli stivali. La storia con le immagini del film
Tutto ciò che gli serve è un paio stivali... e magari una ciotola latte. È un abile spadaccino, ma per stendere al tappeto il nemico usa i suoi famosi occhioni dolci. Al suo passaggio lascia una scia di cuori infranti, e a volte qualche palla di pelo... È il leggendario Gatto con gli Stivali, che prima di unirsi alla spassosa squadra di Shrek ha vagato di città in città, braccato dalla legge e da schiere di ammiratrici adoranti. Finché in uno sperduto villaggio del Sud decide di mettere a segno il colpo del secolo: rubare l'Oca d'oro! Età di lettura: da 6 anni. -
Il gatto con gli stivali. Il libro con gli adesivi
Siete pronti per una folle corsa nel deserto a bordo di una carovana sgangherata? E a bere un bicchierino di latte invecchiato nel saloon più malfamato della città? E che ne dite di aggrapparvi alle foglie di una pianta che cresce a dismisura e vi porta al di là delle nuvole, nella Terra dei Giganti? Saltate in sella e partite insieme al Gatto con gli Stivali e ai suoi amici per un'avventura mozzafiato! Età di lettura: da 4 anni. -
Il gatto con gli stivali. Minilibro
Incrociate le spade e... fategli un grattino! Età di lettura: da 3 anni. -
Alex
Mentre cammina per le strade di Parigi, Alex, una giovane donna di trent'anni, viene seguita da uno sconosciuto che, dopo averla aggredita e picchiata selvaggiamente, la carica su un anonimo furgone bianco facendo perdere le sue tracce. Portata in un magazzino abbandonato, la ragazza viene rinchiusa in una gabbia di legno appesa a due metri da terra. Per lei non c'è via d'uscita: non sa dove si trova, né cosa voglia quell'uomo che non le rivolge mai la parola. I giorni passano tra mille sofferenze. Piegata dentro quella gabbia che non le permette il minimo movimento, in quel luogo umido e buio, Alex sente che il suo destino è segnato e che nessuno verrà a soccorrerla. Ha una sola certezza: il suo rapitore vuole vederla morire. C'è però un testimone che ha assistito al rapimento, e grazie alla sua segnalazione il comandante di polizia Camille Verhoeven, un uomo fuori dal comune, con un tragico trascorso personale e modi formidabili, inizia a indagare sulla vicenda. Chi è il sequestratore? Perché ha architettato tutto questo? E, soprattutto, chi è davvero Alex? Quando l'aguzzino viene finalmente identificato e la polizia fa irruzione nel luogo del sequestro, la gabbia è vuota. La ragazza si è volatilizzata... -
Eroi: Lo scudo di Talos-Le paludi di Hesperia-L'armata perduta
Talos, un ragazzino spartano nato storpio, abbandonato dai genitori e destinato a un futuro inglorioso, riesce a diventare comandante e a salvare la sua città dai Persiani. Diomede, l'ultimo guerriero omerico a fare ritorno a casa dopo la guerra di Troia, tradito e odiato dalla moglie, deve fuggire da Argo e cercare nelle inospitali regioni di Hesperia una nuova patria. Xeno, un giovane ateniese arruolatosi nell'esercito di diecimila mercenari greci al soldo di Ciro di Persia, si trova quasi suo malgrado alla testa dei reduci, pronto a tutto pur di riportarli vivi a casa. Sono tre grandi eroi dei tempi antichi che la prosa vivace di Valerio Massimo Manfredi ha fatto rivivere sulla pagina scritta. -
L' isola prigione
Un delitto efferato sulla plaja di Catania. Un giovane turista scandinavo viene trovato morto, dilaniato, irriconoscibile. Tanto che si pensa sia stato sbranato da una muta di cani. Ma le indagini della polizia lasciano emergere una verità sconvolgente: le impronte sul corpo del giovane sono prodotte da denti umani, appartenenti a un solo individuo. E poche ore dopo, in diretta televisiva, una cronista viene sbranata da un suo simile... Sull'isola si diffonde il panico, la fobia per la presenza dei ""cannibali"""" provoca disordini. Interviene l'esercito - anzi gli eserciti -, ma non è chiaro per difendere chi da chi, o da cosa; si parla di guerra civile, ma di nuovo non si sa di chi contro chi. La popolazione viene """"invitata"""" a evacuare l'isola. E per quelli che decidono di restare, c'è solo paura. È in questo scenario irreale eppure, drammaticamente, verosimile, che sono destinati a incontrarsi i tre protagonisti di questo romanzo: Michela, bella, irrequieta e solitaria guardia forestale; Gabriele, aspirante documentarista in cerca di una storia sensazionale dove mostrare """"roba vera spacciata per finta""""; Turuzzieddu, ragazzino siciliano fin nel profondo del dialetto, che il potere dei """"mostri"""" l'ha sentito nelle grida di suo padre e sua madre. Nessuno di loro sa quanto coraggio dovrà dimostrare, nessuno sospetta che nell'isola abbandonata alla ferinità più ancestrale l'amore e la fiducia si riveleranno le sole possibilità di sopravvivenza."" -
Perché avete paura? Una lettura del Vangelo di Marco
La lettura dei vangeli è per gran parte dei cristiani prevalentemente religiosa e liturgica. Non rappresenta quindi un'esperienza personale e diretta, ma si riduce spesso all'ascolto di un brano evangelico durante la liturgia eucaristica: un approccio segnato da tagli e selezioni dei brani, che non permette di entrare in contatto con l'intero testo. Secondo Enzo Bianchi ci siamo dimenticati che i vangeli sono anzitutto un grande racconto della vita di Cristo e che solo leggendoli in questa prospettiva essi potranno liberare il loro messaggio religioso e illuminare la nostra concreta esperienza esistenziale: ""Il racconto evangelico è l'offerta di una visione del mondo ma anche di una pratica di umanità. La storia di Gesù è la storia della sua maniera di vivere il mondo, di abitare il corpo, di impostare le relazioni, di gestire la parola, insomma, di vivere l'umanità. Leggere i vangeli significa pertanto cogliere l'umano che è in Gesù e correlarlo alla propria umanità"""". Ciò che caratterizza il Vangelo di Marco, che Enzo Bianchi traduce e commenta in queste pagine, è l'eccezionale tensione che lo percorre: è un testo costruito a incastro, una struttura in cui due episodi possono ricevere luce l'uno dall'altro, con brevi e incalzanti unità narrative, in cui Gesù è continuamente in movimento, inafferrabile nella sua identità, non racchiudibile in schemi classici, tanto da spiazzare a volte il lettore. ."" -
Maionese di fragole. L'arte di divertirsi in cucina con i propri figli
Prendiamo un papà e una figlia quattordicenne. Quando si tratta di cucinare, insieme fanno scintille. È naturale: lui è Moreno Cedroni, padre di Matilde nonché vulcanico chef marchigiano della Madonnina del Pescatore di Marzocca, vicino a Senigallia, due stelle Michelin. Che ci spiega quanto sia facile trasformare la preparazione di un pasto in un'occasione di divertimento e di scoperta da condividere con i propri figli. Perché secondo Cedroni la cucina è ciò che più si avvicina alla magia: liquidi che si mutano in solidi e viceversa, colori che cambiano, sostanze che si trasformano, profumi che si diffondono. Il filo del suo racconto corre leggero attraverso ricordi, esperienze personali, consigli fuori dagli schemi e ricette squisite quanto sorprendenti e alla portata di tutti. Come la ""maionese di fragole"""" o gli """"spaghetti psichedelici"""" o, ancora, lo """"zabaione ghiacciatissimo"""", che trasforma chi lo mangia in una sorta di draghetto fumante. Tra effetti speciali e fantastiche scoperte, l'educazione alimentare diventa un gioco. Si comincia con la spesa fatta insieme ai propri figli, al mercato o al supermarket, scegliendo i prodotti del territorio e dando la caccia ad additivi e coloranti. Si prosegue con i segreti per rendere appetibili anche ai più recalcitranti le verdure (mai stracuocerle) o il pesce (camuffato come nella bufala di caprese o fritto in tempura nera), e con le """"dritte"""" per evitare gli sprechi in cucina..."" -
Questo amore. Il sentimento misterioso che muove il mondo
"Vorrei aver scritto questo libro molto tempo prima. Avrei imparato a conoscere meglio gli uomini, le donne (soprattutto) e la vita."""" Vespa avverte il lettore di aver lasciato la crudezza dei fatti per avventurarsi nell'affascinante labirinto dei sentimenti. Un libro che parla di un sentimento che ciascuno di noi ha incontrato almeno una volta nella vita. Attraverso le persone che Vespa ha intervistato e le storie che racconta, emerge un ritratto singolare della società italiana. Ci sono gli adolescenti con le loro sempre più precoci esperienze sessuali e le ragazze nel ruolo di dominatrici. La crisi dei trentenni, sempre più incerti, e lo scalpitare delle loro coetanee che, affermatesi sul lavoro, vogliono un figlio a tutti i costi. Le gelosie che portano le donne a controllare sms e mail dei loro compagni. La sessualità delle cinquantenni e delle sessantenni e l'esplosione ormonale degli uomini anziani, grazie a pasticche miracolose su cui è meglio tacere. Le confidenze di personaggi dello spettacolo che svelano i retroscena dei loro amori. E quelle, raccolte in carcere, di Olindo e Rosa Romano. Un capitolo racconta gli amori gay, un altro il sempre più affollato mondo degli scambi di coppia. Non manca un capitolo su amore e politica, in cui Vespa si chiede perché la magistratura è riuscita a mettere Berlusconi all'angolo solo frugando nella sua più intima debolezza: le donne. E, per finire, l'""""amore di Dio"""": che cosa resta oggi dell'esempio di san Francesco?" -
Incanto
Un borgo tra i colli toscani, un'estate di sole e frinire di cicale, tre ragazzi diversissimi ma legati dall'amicizia tacita e rovente di chi vuole crescere in fretta: Greg, solitario erede della famiglia più ricca del circondario; Jacopo, genitori borghesi ai limiti della noia; e Biagio, povero, libero e strambo come Huckleberry Finn. Nel volgere di quell'estate, una vecchia motocicletta rimessa a nuovo e una pista d'asfalto comparsa magicamente nella campagna, nera e lucida come un serpente indiano, segneranno l'inizio di un'avventura destinata a portarli lontano. Pochi mesi dopo, Biagio azzarda un'eccentrica carriera di campione internazionale delle due ruote. È Jacopo, compilando una cartolina trovata in un libro di scuola, vince una borsa di studio che lo condurrà a misurarsi con i misteri e le sfide della fisica in una delle più prestigiose università britanniche. Le tracce di Greg, invece, paiono perdersi nelle ragnatele luminose dell'alta finanza mondiale. Eppure, proprio nel momento in cui sono più lontani, a chissà quante migliaia di chilometri l'uno dall'altro, i tre amici sembrano non essere mai stati più vicini, uniti come sono - per chissà quale destino o invisibile forza cosmica - dalla quasi simultanea scoperta del sesso e dell'amore, il magnete più potente e il mistero più insondabile ed esaltante, qualcosa che ""ha a che fare più con l'universo che con il mondo""""."" -
Un ponte per Terabithia
Benvenuti nel mondo dove tutto è possibile...rnrnJess Aarons si è allenato tutta l'estate per vincere la gara di corsa della scuola. Non avrebbe mai pensato che a fargli mangiare la polvere sarebbe stata una ragazzina: Leslie Burke, la nuova arrivata, che si veste come un maschio e abita in una casa piena di libri. Jess non avrebbe mai immaginato neanche di essere suo amico, eppure i due diventeranno in poco tempo inseparabili. Jess e Leslie sono due outsider nella piccola scuola del villaggio, ma saranno Re e Regina nel meraviglioso mondo di Terabithia, un luogo immaginario e segreto dove condividono storie e sogni, e dove nessuno può fare loro del male. Solo tra gli alberi di quel magico regno Jess e Leslie riescono a vincere le paure. Finché qualcosa di terribile non romperà l'incanto... Età di lettura; da 9 anni. -
Viva l'Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione
La Resistenza non è di moda. È considerata una ""cosa di sinistra"""". Si dimentica il sangue dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che volle morire con i parrocchiani dicendo """"vi accompagno io davanti al Signore"""", e dei militari come il colonnello Montezemolo, cui i nazifascisti cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei compagni. Si dimentica che i partigiani non furono tutti sanguinari vendicatori ma anzi vennero braccati, torturati, impiccati ed esposti per terrorizzare i civili; e che i """"vinti"""", i """"ragazzi di Salò"""", per venti mesi ebbero il coltello dalla parte del manico, e lo usarono. Neppure il Risorgimento è di moda. Lo si considera una """"cosa da liberali"""". Si dimentica che nel 1848 insorse l'Italia intera. Oggi è l'ora della Lega e dei neoborbonici. L'Italia la si vorrebbe divisa o ridotta a Belpaese: non una nazione, ma un posto in cui non si vive poi così male. Invece l'Italia è una cosa seria. È molto più antica di 150 anni; è nata nei versi di Dante e Petrarca, nella pittura di Piero della Francesca e di Tiziano. Ed è diventata una nazione grazie a eroi spesso dimenticati. Aldo Cazzullo ne racconta la storia. Respinge l'idea leghista e la retorica del Belpaese. Prefigura la nascita di un """"partito della nazione"""". E avanza un'ipotesi: che in fondo gli italiani siano intimamente legati all'Italia più di quanto loro stessi pensino. Prefazione di Francesco De Gregori."" -
Aspettando al semaforo. L'unica biografia di Enzo Jannacci che racconti qualcosa di vero
Che cosa c'è di più jannacciano di Paolo, Paolo Jannacci, quel figlio un po' stralunato che suona a Zelig, con quella faccia da Jannacci? Ecco, questo libro è il racconto di Enzo Jannacci attraverso lo sguardo, il dialogo, la narrazione di Paolo. Le emozioni e gli aneddoti di una vita e di una carriera (il Derby, Gaber, Milano e altre meravigliose nostalgie) ma anche un dialogo (tutto jannacciano) in cui Paolo guida un Enzo imprevedibile, surreale e splendidamente vero. L'autore di ""Vengo anch'io"""" e """"El purtava i scarp del tennis"""" trasmette per la prima volta in un libro la sua geniale, spiazzante, originalissima visione del mondo, dell'esistenza, della società. E fa stupire, pensare, commuovere come solo i poeti sanno fare."" -
Tanto poi esce il sole. Come il dolore mi ha resa più forte
"Chi si metterà a leggere queste pagine, forse sarà un po' spiazzato, almeno all'inizio. Forse non ritroverà subito la Barbara d'Urso che è abituato a conoscere dalla televisione e dai giornali. Imparerà invece a conoscere Carmelita, la bambina che ero, l'adolescente che sono stata, e poi la giovane donna che ha imparato a mordere la vita, a cadere, a rialzarsi, a fallire, a vincere. Quando ho cominciato a scrivere questo libro, non avevo idea di quello che mi aspettava. Un libro su di me. Che non fosse, però, la mia autobiografia. Che ci vuole, mi sono detta? Ci vuole molto, moltissimo dolore. Per me tutto questo è stato importante, ma difficilissimo. Talmente difficile da dover chiedere un aiuto, un grande aiuto, all'unica persona che poteva darmelo: mia madre, la mia adorata mamma, che mi ha lasciata quando avevo solo undici anni, dopo una malattia devastante durata più di tre anni. Ho chiesto aiuto a lei, cui mi rivolgo in una lunga lettera appassionata e dolorosa, a tratti, divertita e allegra, in altri."""" Barbara d'Urso non si era mai messa così tanto in gioco. Questo libro commovente e intenso porta alla luce le sue ferite più intime, i suoi dolori più segreti. Ma mai la sofferenza è fine a se stessa: in ogni pagina, anche la più tragica, passa una vena di forza, la spinta a reagire, a tirare su la testa, a guardarsi intorno e poi dentro di sé, e a sorridere. A tenere sempre viva la speranza che qualunque cosa accada, alla fine poi esce sempre il sole." -
Sulle nature dell'universo. Testo latino a fronte. Vol. 1
II Periphyseon, un dialogo in cinque libri tra un insegnante e il suo arguto allievo, è forse l'opera più grande e originale del pensiero medievale prima della Summa di Tommaso d'Aquino. Scritto in un latino straordinario da uno dei pochissimi filosofi del Medioevo che conoscessero il greco, e profondamente influenzato dal pensiero di Padri greci quali Basilio, Massimo il Confessore, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo, ""Sulle nature dell'universo"""" è una vibrante testimonianza personale che si presenta come """"racconto immaginario di un'immagine"""". Ma è anche una discussione serrata e razionalmente argomentata alla ricerca del Primo Principio, che fonda l'Essere e sta al di sopra dell'Essere. """"Natura è dunque il nome generale di tutte le cose che sono e di tutte quelle che non sono"""", scrive Giovanni all'inizio della sua opera. Essa comprende sia Dio sia il creato, ed è divisa in quattro specie: ciò che crea e non è creato, Dio; ciò che crea ed è creato, le Cause Prime o Idee; ciò che è creato e non crea, gli effetti temporali, le cose create; e infine ciò che non è creato e non crea, il non essere, il nulla. Tutto il Libro I del Periphyseon è dedicato alla Creazione dell'universo da parte di Dio."" -
Opere scelte
II volume raccoglie una scelta di testi di Valéry suddivisi in sezioni per genere letterario. La poesia è presente con i grandi testi che gli hanno dato fama, un'ampia raccolta delle poesie giovanili e una scelta delle poesie ritrovate nella corrispondenza con gli amici: versi finora ignoti, ove l'erotismo si fonde con la tenerezza. Accanto alla poesia, il Meridiano presenta un campione di prosa poetica, i grandi dialoghi, il teatro e un'ampia sezione di saggistica - dedicata all'arte, al pensiero astratto, ai problemi concreti del mondo attuale. Ma è la sezione ""Modelli e strumenti del pensiero"""" a delineare il percorso del tutto personale di Valéry: da """"Monsieur Teste"""" che fece dello scrittore l'idolo dei surrealisti - al suo particolare """"Leonardo da Vinci"""", dall'analisi del funzionamento della mente condotta attraverso i """"Quaderni"""", alle riflessioni sulla creatività letteraria che hanno costituito il suo """"Corso di Poetica"""" al Collège de France, totalmente inedito. Tutte le traduzioni sono nuove."" -
La letteratura francescana. Testo latino a fronte. Vol. 3: Bonaventura: la perfezione cristiana.
"Secondo l'esempio del beatissimo padre Francesco, anch'io, peccatore indegno in tutto, che viene dopo di lui come settimo ministro generale dei frati, mi affannavo nell'inseguire questa pace. Così, a trentatré anni dalla sua scomparsa, mi ritirai, per volere di Dio, sul monte della Verna, un luogo di quiete dove desideravo cercare la pace dello spirito. Là, riflettendo su alcune ascensioni della mente in Dio, tra gli altri casi mi si presentò alla memoria il miracolo che si era manifestato al beato Francesco in quello stesso luogo, cioè la visione del serafino alato in forma di Crocifisso. Meditando su quella visione, mi sembrò subito che essa rivelasse l'innalzamento in croce, durante la contemplazione, del nostro padre Francesco e la via per raggiungerlo."""" Inizia così, il celebre """"Itinerario della mente in Dio"""" di Bonaventura da Bagnoregio. Un trattato esemplarmente breve di teologia mistica che costituisce una guida per mostrare come l'uomo possa innalzarsi fino a conoscere veramente Dio: e anzi a Dio possa unirsi. Ispirandosi a Dionigi pseudo-Areopagita e ad Agostino, e soprattutto alla vita e all'esperienza mistica di Francesco d'Assisi, e alla Passione di Cristo, Bonaventura disegna nel suo libro la perfezione cristiana: come un cammino attraverso sei illuminazioni che con Francesco e il serafino si aprono e si chiudono, e che alle sei ali di quell'essere celeste corrispondono. Commento di Daniele Solvi." -
Inchiesta sul lavoro. Perché non dobbiamo avere paura di una grande riforma
Da sindacalista della Cgil, poi da ricercatore, professore di diritto del lavoro, avvocato, editorialista del ""Corriere della Sera"""", e per qualche tratto anche come politico in Parlamento, Pietro Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per l'establishment, di sinistra e di destra, contribuendo in modo incisivo all'evoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali e raccogliendo tanto consensi ed entusiasmo quanto critiche e contestazioni. Per via delle sue proposte è stato accusato di eresia e addirittura di """"intelligenza con il nemico"""", di essere cioè un portatore di idee liberiste infiltrato nel centrosinistra. Attraverso un'avvincente inchiesta, un vero e proprio interrogatorio senza esclusione di colpi, Ichino risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi ultimi anni, messe in bocca a un immaginario interlocutore-inquisitore, affrontando i temi fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti mette a nudo i meccanismi segreti di un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e delle proprie caste. Un paese in cui vige un regime di vero apartheid tra lavoratori protetti e non protetti, dove agli stabili regolari è riconosciuta una sorta di job property, mentre agli outsiders e ai new entrants, ben che vada, si offrono soltanto i posti di serie B, C e D, con un futuro pensionistico misero, destinato a maturare soltanto dopo i settant'anni. Un sistema chiuso da un tacito accordo protezionistico...""