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La grande storia di Roma
Con questa ""Storia di Roma"""", Antonio Spinosa, il noto biografo, ricostruisce in un racconto appassionato le vicende che hanno segnato la nascita, l'ascesa e il declino della città fondata da Romolo. Un libro di grande leggibilità che restituisce un volto e un'anima alle schiere di re, imperatori, consoli, condottieri, donne, avvocati e sacerdoti che hanno reso immortale nel mondo il ricordo dell'Urbe eterna."" -
La grande storia della prima guerra mondiale
La guerra del 1914-1918 fu il primo conflitto che coinvolse tutti i paesi d'Europa. Due possenti coalizioni, l'Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) e gli imperi centrali (Germania e Austria-Ungheria), si misurarono in uno scontro tanto violento quanto logorante. In termini di costi economici e umani - nove milioni di morti - i quattro anni di combattimenti ebbero sulle potenze belligeranti un effetto disastroso. Così, sulle rovine del vecchio ordinamento politico sorsero nuovi Stati ed emersero altri motivi di disputa e di antagonismo: nei Balcani, nella Germania sconfitta, nella Russia. In queste pagine Martin Gilbert offre un'opera completa e dettagliata su tutti i fronti di combattimento della Grande Guerra. E riesce a far parlare non soltanto le cifre (dei morti, dei feriti, dei prigionieri, dei proiettili sparati, delle vittime di gas tossici e armi chimiche) ma anche le voci di coloro che dalle trincee confidavano ai familiari o semplicemente a se stessi il proprio angosciato stupore di fronte a un apocalittico spettacolo di orrore e crudeltà. -
Maria Antonietta. La solitudine di una regina
La figura magnifica e tragica di Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa d'Austria e moglie di Luigi XVI di Francia, continua a suscitare sentimenti contrastanti. Fu solo una vittima innocente? Influenzò gli eventi della Rivoluzione del 1789? In questa appassionante biografia Antonia Fraser ricostruisce l'itinerario di formazione personale e politica dell'infelice regina, liberando il personaggio dagli stereotipi e restituendolo alla sua dimensione umana e storica. Con lo stile di narratrice di razza che le è proprio, l'autrice descrive le grandi decisioni, gli errori di giudizio, gli slanci, le potenti aspirazioni individuali di Maria Antonietta, una donna sopraffatta dai grandi sconvolgimenti della Storia. -
La grande storia della seconda guerra mondiale
Settembre 1939-agosto 1945: dall'aggressione tedesca alla Polonia fino alla resa del Giappone, tutto il mondo fu impegnato in una guerra devastante che, oltre a costare quaranta milioni di vite umane, lasciò in eredità una divisione in due blocchi contrapposti, una serie di importanti scoperte scientifiche e tecnologiche e la necessità di misurare ogni questione sociale, politica o culturale su una scala mondiale. In questa opera lo storico anglosassone Martin Gilbert offre una sintesi di quei sei anni e, combinando un'ampia visione d'insieme con la più minuziosa cura dei particolari, ne descrive giorno per giorno le operazioni militari, lo sconvolgimento nella vita quotidiana, i retroscena politici e diplomatici, il mondo sommerso dello spionaggio, l'orrore dei campi di concentramento. Il risultato è un'opera storiografica che riesce a comunicare con viva partecipazione ciò che accadeva in Normandia, negli Urali, a Londra, a Okinawa, a New York o in Tunisia, aiutandoci allo stesso tempo a comprendere come sia nata la società in cui viviamo. -
Africa. Biografia di un continente
Africa: un nome che evoca immagini contrastanti e a volte contraddittorie, in cui spettacolari paesaggi si mescolano alle crude scene di carestie e genocidi. Una terra quasi ignota e dal fascino profondo, di cui John Reader, grande viaggiatore e profondo conoscitore del continente nero, propone una ""biografia"""" scientificamente documentata: dai primordiali cataclismi che ne plasmarono il paesaggio fino alle guerre che ancora oggi tormentano il continente, passando per la comparsa dell'Homo sapiens e il suo faticoso adattamento a un ambiente fatto di foreste, savane e deserti. Pagina dopo pagina sfilano così davanti ai nostri occhi la nascita e la decadenza di meravigliose civiltà, i mutamenti culturali, la dolorosa vicenda dello schiavismo, il devastante impatto dell'insediamento dei coloni europei, lo sfruttamento da parte dell'Occidente e il fragile emergere di nuove nazioni indipendenti. Una storia millenaria che Reader ricostruisce nelle sue zone d'ombra e nei suoi luminosissimi bagliori."" -
Gulag. Storia dei campi di concentramento sovietici
L'""arcipelago Gulag"""", l'ampia e fitta rete di campi di concentramento sovietici, è affiorato alla coscienza del mondo solo nel 1973, con la pubblicazione del romanzo autobiografico di Aleksandr Solzenicyn. Da allora, e in particolare dopo il crollo dell'Unione Sovietica, documenti a lungo tenuti nascosti hanno gettato nuova luce sul ruolo svolto dal gulag: oltra a essere lo strumento repressivo di ogni forma di opposizione politica e sociale, esso fu l'arma segreta di Stalin, che fece del lavoro coatto la base dell'industrializzazione del paese. In questo libro Anne Applebaum ricostruisce il sistema sovietico dei campi, dalla sua nascita subito dopo la Rivoluzione d'ottobre al suo smantellamento negli anni ottanta."" -
Storia delle crociate. Dalla predicazione di papa Urbano II alla caduta di Costantinopoli
Per settecento anni, dall'XI al XVIII secolo, papi e vescovi hanno rivolto accorati richiami ai credenti perché, nel nome della croce, andassero a combattere contro gli infedeli, che si trattasse degli ultimi pagani d'Europa in Livonia, degli eretici in Francia e Boemia, dei maomettani in Spagna e nel vicino oriente. Quasi sempre questi appelli suscitarono entusiasmo e consensi, con una larga partecipazione di nobili, cavalieri e gente comune. Diversi furono i fattori che indussero migliaia di uomini ad affrontare pericoli e fatiche, e spesso la morte, in terre lontane e inospitali: lo slancio religiosa che faceva della crociata un pellegrinaggio armato; la natura penitenziale di molte crociate e quindi il loro significato salvifico; i vantaggi materiali garantiti dalle indulgenze; lo spirito di avventura e di conquista; la precarietà delle condizioni economiche in patria. Sulla base di una ricchissima documentazione, in questo volume Riley-Smith illustra non soltanto le motivazioni politiche, economiche e generazionali di scelte tanto difficili, ma anche l'acceso dibattito teologico sulla liceità dell'uso della forza per un cristiano. -
Occidente. Ascesa e crisi di una civiltà
Se nel 1411 fossimo stati in grado di circumnavigare il globo, saremmo rimasti abbagliati dallo splendore e dalla potenza della civiltà orientale: a Pechino si costruiva la Città Proibita; nel vicino Est, gli Ottomani stringevano d'assedio Costantinopoli. Nei regni di Aragona, Castiglia, Francia, Portogallo e Inghilterra, al contrario, avremmo trovato malattie, carestie e guerre interminabili. L'idea che l'Occidente sarebbe riuscito a dominare il resto del mondo sembrava un'ipotesi folle e assolutamente irrealizzabile. Eppure è ciò che accadde nei secoli successivi. Cosa ha permesso alla civiltà occidentale di trionfare sull'apparente superiorità degli imperi d'Oriente? La risposta, sostiene Niall Ferguson, è che l'Occidente seppe mettere a frutto sei strumenti assenti nella civiltà orientale: scienza, democrazia, medicina, concorrenza, consumismo ed etica lavorativa. E, oggi, la perdita del monopolio di questi strumenti porterebbe a un declino irreversibile del dominio occidentale. Occidente è un affascinante viaggio intorno al mondo che ripercorre la storia della nostra civiltà: dal Grande Canale della Cina al Palazzo Topkapi di Istanbul, da Machu Picchu alla Namibia. Ma è anche la storia di navigazioni, missili, vaccini e blue jeans. Il racconto definitivo della storia dell'Occidente in età moderna. -
Seppellite il mio cuore a Wounded Knee
1860-1890: è il trentennio della «soluzione finale» del problema indiano, con la distruzione della cultura e della civiltà dei pellerossa. In questo periodo nascono tutti i grandi miti del West, un'epopea a esclusivo beneficio degli uomini bianchi. I racconti dei commercianti di pellicce, dei missionari, dei cercatori d'oro, delle Giacche Blu, degli avventurieri, dei costruttori di ferrovie e di città stendono una fitta coltre che nasconde la versione indiana sulla conquista del West. I pellerossa costituivano l'antistoria, l'ostacolo al trionfo della nuova civiltà; per di più non sapevano scrivere nella lingua dei bianchi. Eppure la loro fievole voce non è andata perduta del tutto: alcuni ricordi hanno resistito al tempo in virtù della tradizione orale o per mezzo delle pittografie; dai verbali degli incontri ufficiali è possibile desumere illuminanti testimonianze; nelle rarissime interviste raccolte da giornalisti sono reperibili suggestive ricostruzioni di celebri e sanguinosi avvenimenti; e da sperdute pubblicazioni dell'epoca l'opinione dei pellerossa è potuta giungere fino a noi. Dee Brown ha raccolto queste fonti, le ha sottoposte a un esame critico, ha steso la narrazione. Per la prima volta, attraverso il suo lavoro di storico, a parlare sono i pellerossa, dai grandi capi agli oscuri guerrieri, che narrano come venne distrutto un popolo e il mondo in cui viveva. -
Storia degli indiani d'America
Protagonista di centinaia di romanzi, film, cartoons, per lungo tempo simbolo del selvaggio astuto e crudele, l'indiano d'America è diventato un mito. Ma chi è realmente? Oggi possiamo comprendere meglio l'evoluzione delle società indiane, che in condizioni naturali talvolta molto difficili seppero sviluppare tecniche, arti e forme di organizzazione politica varie e complesse, disintegrate però dall'impatto con l'uomo bianco che ne sconvolse il metodo di vita, la concezione spirituale, la religione. Centinaia di trattati non rispettati, campagne di sterminio, massacri, deportazioni, campi di concentramento finirono con lo spezzare la resistenza degli indiani. La cui civiltà tuttavia non è morta e rivive in nuove forme anche nel mondo contemporaneo. -
Cittadini. Cronaca della rivoluzione francese
La foltissima ""cronaca"""" di Simon Schama ruota intorno al mutamento sociale che alla fine del Settecento altera drasticamente il corso della storia europea: quello che trasforma i """"sudditi"""" di un monarca in """"cittadini"""" di uno Stato. Ma invece del prevedibile quadro di un Ancien Régime bolso e decrepito, Schama ci mostra una società vivacissima e amante del nuovo, dove le vecchie distinzioni tra nobili e borghesi stanno velocemente morendo di morte naturale. L'Ancien Régime non è dunque vittima di una stagnazione, ma di un troppo rapido movimento verso la modernizzazione. E la folla dei """"cittadini"""" rivoluzionari non è la manifestazione di una nuova classe sociale, bensì una temporanea confluenza di uomini - avvocati, professionisti, preti, nobili - avvicinati dall'appassionata convinzione di poter costruire insieme una nuova Francia. La loro visione euforica di libertà e felicità universali darà luogo però a un tragico scenario di fame, terrore, morte. Nella sua monumentale storia della rivoluzione francese Simon Schama capovolge uno a uno i luoghi comuni sul 1789 e nella sua narrazione i conflitti della storia si riflettono nell'esperienza quotidiana degli uomini e delle donne di cui narra le vicende, offrendo al lettore un senso vivissimo della realtà umana della rivoluzione francese."" -
I dieci errori di Napoleone. Illusioni, sconfitte e cadute dell'uomo che voleva cambiare la storia
"La storia ha una sua natura sfuggente ed elusiva, tende a non dichiarare le proprie leggi. Individuare i momenti nei quali Napoleone avrebbe potuto indirizzare in modo diverso la sua avventura, incanalandola verso un esito migliore, rischia di risultare arbitrario. Ma il tentativo non è inutile in vista della comprensione politica e umana di una delle vicende più affascinanti della storia moderna."""" Sergio Valzania ci invita a questo """"azzardo storico"""" isolando dieci errori (ma il numero è evidentemente arbitrario e pretestuoso) commessi da Napoleone a partire dalla ripresa della guerra contro l'Inghilterra nel 1804, iniziale e rovinoso sbaglio della carriera politica e diplomatica dell'imperatore, fino alla battaglia di Waterloo, che mette la parola fine all'avventura bonapartista con una disfatta senza eguali. Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l'aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l'incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte """"dalle impalpabili volontà dei popoli"""" che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d'elezione." -
Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria
Dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945, migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia vengono uccisi dall'esercito jugoslavo del maresciallo Tito, molti di loro sono gettati nelle ""foibe"""", che si trasformano in grandi fosse comuni, molti altri deportati nei campi della Slovenia e della Croazia, dove muoiono di stenti e di malattie. Le stragi si inquadrano in una strategia politica mirata a colpire tutti coloro che si oppongono all'annessione delle terre contese alla nuova Jugoslavia: cadono collaborazionisti e militi della repubblica di Salò, ma anche membri dei comitati di liberazione nazionale, partigiani combattenti, comunisti contrari alle cessioni territoriali e cittadini comuni."" -
Storia del Giappone
Il Giappone occupa una piccolissima parte della superficie delle terre emerse, ma controlla circa un sesto del potere economico mondiale. Centocinquant'anni fa era un paese di risaie e feudatari dispotici, in mezzo secolo è divenuto una potenza imperialista. È uscito dalla Seconda guerra mondiale annichilito dall'atomica, ed è riuscito a trasformarsi in superpotenza industriale e finanziaria. Risultati eccezionali che solo in parte si devono alla fortuna. Perché il successo del paese nel XX secolo deriva certo da una serie di circostanze favorevoli, ma anche dalla capacità dei giapponesi di volgere quelle circostanze a proprio favore e, in definitiva, da millenari valori e pratiche di vita profondamente radicati nella storia. -
La congiura dei Pazzi. Intrighi politici, sangue e vendetta nella Firenze dei Medici
Nel 1478 Firenze, capitale dell'Umanesimo e centro economico e politico di una nuova Europa proiettata fuori dal Medioevo, è saldamente governata da Lorenzo il Magnifico. Ma il suo potere non è esente da forti e violente opposizioni. Domenica 26 aprile, durante la messa nella cattedrale, avviene il più sanguinoso attacco alla famiglia dei Medici: la congiura dei Pazzi. Lorenzo è ferito, suo fratello Giuliano muore. La vendetta è fulminea e inesorabile. Lauro Martines racconta uno dei più truci episodi della storia fiorentina, riportandoci nel cuore di un'epoca straordinaria, in cui, accanto ai potenti impulsi alla crescita economica, politica, culturale, urbanistica, prospera un'indomabile volontà di potenza e sopraffazione perpetrata con ogni possibile inganno, intrigo, vendetta. -
La mafia ha vinto. Intervista con Tommaso Buscetta
A quindici anni dall'inizio della sua collaborazione con la giustizia, il primo grande pentito di mafia, colui che ha contribuito in modo cruciale all'istruzione del maxiprocesso e svelato per la prima volta nomi e meccanismi di potere di Cosa Nostra, parla e traccia un bilancio desolante della lotta alla criminalità organizzata, dopo la stagione delle bombe e gli assassinii di Falcone e Borsellino. Buscetta ripercorre piccole e grandi tappe della propria vita e lancia un duro j'accuse nei confronti della classe politica italiana e della nuova omertà. -
Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming
Il gesuita Matteo Ricci arrivò a Macao nel 1582 e, dopo aver soggiornato in varie città, si trasferì a Pechino, dove visse dal 1601 al 1610 alla corte dell'imperatore Wanli della dinastia Ming. Fu Ricci a scoprire che la Cina coincideva con il Catai descritto da Marco Polo e a farne conoscere per primo, attraverso le sue lettere e i suoi scritti, la cultura e le tradizioni. La vita del gesuita è qui raccontata dalla giornalista Michela Fontana che a Pechino ha vissuto a lungo. Prefazione di Marianne Bastid-Bruguière. -
Impero. Come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno
Si parla molto negli ultimi anni di impero americano, e il libro precedente di Ferguson era un'analisi della sua potenza e della sua fragilità, ma il mondo di oggi è stato molto più profondamente determinato, nelle sue divisioni e nella disposizione interna dei poteri e delle forze in campo, da un altro impero: quello britannico. Niall Ferguson, storico inglese, ricostruisce l'ascesa e il declino della potenza d'oltremanica, dal XVII all'inizio del XX secolo, illustrando passo passo tutti gli aspetti che hanno caratterizzato e fatto grande la corona britannica nel mondo. Dal commercio alla forza militare, dal sistema di colonizzazione religiosa delle terre d'oltremare al ruolo fondamentale dei grandi esploratori, dalla capillare presenza di figure politiche sussidiarie, come il viceré, all'alleanza stabile con i poteri locali. -
Einstein. La sua vita, il suo universo
Quando, nel 1900, Lord Kelvin dichiarò che la fisica non aveva ormai ""nulla di nuovo da scoprire"""", il mondo scientifico non sospettava che, di lì a pochi anni, gli articoli di un giovane impiegato dell'Ufficio brevetti di Berna, basati su esperimenti mentali, avrebbero rivoluzionato la scienza. Albert Einstein, il mite rifugiato in fuga dall'oppressione, con la sua aureola di capelli arruffati, gli occhi pensosi, la sua accattivante umanità e il suo limpido genio spicca come icona suprema del Novecento. Gli impulsi ribelli, la curiosità, le passioni e l'elegante distacco che permeano la sua produzione scientifica hanno dominato anche la vita affettiva e la dimensione politica dell'uomo Einstein. A un secolo di distanza dalle sue straordinarie scoperte risulta ancora stupefacente che un giovane studioso sia riuscito da solo a ridisegnare l'universo. Come funzionava la sua mente? Quanto influiva l'intuizione e quanto la logica nel suo modo di pensare? Che cosa fece di lui un genio? Walter Isaacson ci offre una biografia completa di Einstein, probabilmente lo scienziato più famoso e più amato di tutti i tempi, cercando di indagare lo stretto legame tra creatività e libertà che fece di un fisico teorico capace delle più complicate astrazioni un personaggio pubblico di grande carisma, impegnato a difendere la causa della pace e della giustizia sociale."" -
Cavour. L'uomo e l'opera
Convinto che la conoscenza del passato fosse strumento imprescindibile per guidare la condotta del presente, Italo de Feo ha dedicato a Camillo Benso conte di Cavour questa classica e biografia. In queste pagine l'autore interpreta e accosta tutte le tessere disponibili del mosaico, integra la dimensione pubblica dell'uomo con quella privata, segue la parabola intera di un'esistenza entro un ambiente e un mondo rievocati con amore e con efficacia letteraria. Soprattutto, egli sottolinea la coerenza e la fermezza dei principi che ispirarono lo statista piemontese: una grande passione per il progresso civile e una profonda fede nei valori liberali, spesso poste in secondo piano, nell'opinione corrente, rispetto all'abilità e alla flessibilità del politico. Dalle pagine di questa vivace, minuziosa biografia emergono quegli elementi della politica cavurriana che ancora oggi appaiono attuali: lo spirito laico, il patriottismo, l'apertura ai motivi migliori della cultura europea, e infine una spregiudicatezza nell'azione che non si degradò mai a trasformismo, restando sempre fedele alle ragioni ideali e al compito storico che Cavour si era prefisso.