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L' amore che ti meriti
Come può l'amore essere insieme la forza più creatrice e più distruttrice? Cosa siamo disposti a perdere per l'amore, cosa siamo disposti a mettere in gioco? È possibile che la completa felicità si riveli solo nella assoluta infelicità? A Ferrara, Alma e Maio, due fratelli adolescenti, vivono in una reciproca, incantata dipendenza. La loro famiglia è molto unita. La scuola è finita, l'estate inizia. Alma e Maio non lo sanno, di essere felici. Per Alma è un gioco quando propone al fratello di provare l'eroina. Una sola volta, l'ultima sera di libertà prima di raggiungere i genitori per le vacanze. Ma mentre lei passa indenne attraverso il veleno, Maio resta segnato. E un giorno scompare. Bologna, trent'anni dopo. Antonia che tutti chiamano Toni, è l'unica figlia di Alma. Vive con Leo, commissario di polizia conosciuto durante un sopralluogo per i gialli che scrive. Ignora tutto di Maio, la madre non le ha mai raccontato nulla: forse per proteggerla o forse troppo grande è il senso di colpa. Quando Alma viene a sapere che Antonia aspetta il suo primo figlio, non riesce più a mantenere il silenzio di cui si è fatta scudo. Toni si misura con una vertigine improvvisa: che cosa può fare di fronte a un segreto che ha cancellato ogni traccia del passato di sua madre, e quindi anche del proprio? Toni torna a Ferrara per cercare Maio. E nell'inchiesta su Maio si riflette il gioco delle generazioni, la cifra degli anni bui a cavallo tra Settanta e Ottanta, fino al destino stesso di Antonia. Come si fa a meritarsi l'amore? -
Perry Mason e il grido nella notte
Los Angeles, anni Cinquanta. Perry Mason viene incaricato da una donna di interrogare suo marito.rn«Vorrei che sottoponesse mio marito a un interrogatorio, avvocato.»«A proposito di che cosa?»«A proposito di quello che ha fatto ieri sera»«Perché?»«Perché si renda conto che la sua storia non regge»«Così potete fargli dei rimproveri e iniziare una causa di divorzio o...»«Santo cielo, avvocato Mason! Non fraintendete. Sono una moglie devota e amo mio marito. Ecco perché mi rivolgo a voi. Mi ha raccontato una storia che non deve ripetere a nessuno.»rnPerry Mason ha una regola: niente casi che contemplino rapporti coniugali. Non lo interessano le cause di divorzio. Ma il suo nuovo incarico promette di essere più unico che raro. Una donna lo ingaggia perché interroghi il marito su una strana storia. L'uomo ha offerto un passaggio a una ragazza incontrata di notte lungo una strada; le avevano rubato l'auto e la borsetta con i documenti, e tuttavia lei non voleva chiamare la polizia. Eccedendo forse in altruismo più che in prudenza, lui le ha preso una stanza in un motel, dopodiché non ne ha saputo più nulla. Un'avventura davvero inconsueta che potrebbe riservare brutte sorprese, soprattutto se connessa all'omicidio di un medico, aggredito quella stessa notte da una giovane che corrisponderebbe alla descrizione. È solo il primo atto di un'oscura vicenda di adozioni illegali e trafficanti di bambini. Un abisso di infamie che l'avvocato del diavolo si prepara a scoperchiare. -
Il falco maltese
Pubblicato nel 1930, Il falco maltese è considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del ""duro"""" Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart.rnEbbero la magnifica idea di inviare all'imperatore Carlo, come tributo per il primo anno, non un trascurabile uccello vivo, ma uno stupendo falco d'oro rivestito dalla testa alle zampe delle più belle pietre dei loro scrigni.rn San Francisco, sul finire degli anni Venti, non è certo un luogo tranquillo. Per questo il detective Sam Spade ha sempre molto da fare. Con i suoi modi asciutti, perfino bruschi, ha imparato che è meglio stare sempre sul chi vive. Anche quando nel suo ufficio sulla Baia si presenta un'incantevole ragazza bionda con un nome che è già un programma: Miss Wonderly. La giovane donna chiede a Spade di aiutarla a scoprire che fine ha fatto sua sorella Corinne legatasi a un poco di buono, un certo Floyd Thursby. Ma presto Spade si accorgerà che la sua cliente non è l'angelica creatura che appare. È invece una dark lady spietata, ipocrita e manipolatrice, disposta a tutto pur di entrare in possesso di un antico e prezioso manufatto, una statua d'oro e di gemme raffigurante un falco, donata dai Cavalieri di Malta all'imperatore Carlo V nel XVI secolo. E la sua prima vittima sarà proprio il socio di Spade, nonché suo amico... Pubblicato nel 1930, Il falco maltese è considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del """"duro"""" Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart."" -
Quella casa nella brughiera
Un'isolata residenza di campagna, un party natalizio, un congruo numero di partecipanti. Gli ingredienti ci sono tutti perché un delitto possa andare in scena. rnLa porta della biblioteca era leggermente socchiusa. Lei l'aprì, mosse due passi all'interno e, mentre stringeva ancora la maniglia, fu colpita alla testa.rnLe probabilità aumentano se il personale di servizio è composto interamente da assassini in cerca di riabilitazione dopo il carcere. La bizzarria della situazione lascia perplessa la pittrice Agatha Troy, invitata a dipingere il ritratto del padrone di casa, soprattutto in considerazione del fatto che è la moglie di Roderick Alleyn, sovrintendente di Scotland Yard. Quando poi il domestico di uno degli ospiti scompare durante i festeggiamenti, l'inevitabile sembra essersi verificato. Facile puntare il dito contro l'insolito staff di ex galeotti, ma è compito di un bravo investigatore non limitarsi all'ovvio e aggiungere alla lista dei sospettati tutti gli altri presenti, senza curarsi troppo della fedina penale. Proprio quello che farà Alleyn. Oltre, naturalmente, a risolvere il caso. -
Il delitto alla rovescia
Un enigma straniante e fascinoso che Ellery Queen propone ai lettori in quest'opera magistrale, definita dal critico Julian Symons «una fra le migliori storie poliziesche mai scritte».rnSembrava che una mano gigantesca avesse strappato di peso quella stanza dall'edificio, per scrollarla come un bussolotto prima di rimetterla al suo posto. A prima vista sembrava in uno stato di totale sconvolgimento. Tutti i mobili erano stati spostati. C'era qualcosa che non andava nei quadri alle pareti, e anche il tappeto sul pavimento aveva un aspetto strano. Le sedie, il tavolino, ogni cosa...rnrn Il mistero della camera chiusa, uno dei sottogeneri in cui si è ramificato il giallo nella sua età d'oro, costituisce una delle sfide intellettuali più intense e appassionanti dell'intera storia del poliziesco. La ricetta è semplice quanto geniale: un delitto compiuto in modo tale che nessuno possa esserne l'autore. Una delle variazioni più riuscite è questo romanzo di Ellery Queen del 1934. Il racconto inizia quando, nella stanza ermeticamente sigillata di un grande albergo, viene trovato il cadavere di uno sconosciuto. L'uomo, morto con la testa fracassata da un pesante attizzatoio, non può certo essersi suicidato. Ma un elemento, apparentemente assurdo, rompe la ferrea logica che domina i gialli. Infatti l'uomo indossa gli abiti alla rovescia, così come sono rovesciati tutti gli elementi dell'arredamento, dai quadri ai mobili. Perché? -
Sinfonia funebre
New York, anni Quaranta. Il violinista Jan Tusar si suicida nel suo camerino alla Carnegie Hall.rnPotreste chiedervi se può considerarsi un delitto l'avere spinto un uomo al suicidio. È un quesito interessante.rnSuonare alla Carnegie Hall di New York è il sogno di ogni artista. E per Jan Tusar, giovane violinista che sta bruciando rapidamente le tappe del successo, è giunto il momento di realizzare quel sogno. Accompagnato al piano da Dora Mowbray, Tusar sale sul palco per entrare nella storia della musica. E invece è un fiasco: il suono del suo prezioso Stradivari è irriconoscibile, le note escono fredde, inespressive, senza vita. In camerino Tusar decide di farla finita e si spara. Per tutti è chiaramente un suicidio, provocato dalla delusione per la pessima figura che avrebbe stroncato una gloriosa carriera appena iniziata. Ma ""chiaramente"""" non fa parte del vocabolario dell'investigatore privato Tecumseh Fox, abituato a guardare oltre le apparenze, che ha casualmente assistito all'esibizione. E ha una propria idea su come siano in realtà andate le cose..."" -
La pioggia fa sul serio. Romanzo di frane e altri delitti
Casedisopra, appennino, anni Duemila. La scomparsa di un geologo apre la strada a misteriose aggressioni.rn«Era un settembre che ""così piovoso non s'era mai visto"""", sostenevano i vecchi del paese. Non è detto che fosse proprio così. Certo, loro se ne intendevano del tempo e delle avversità meteorologiche. Se ne intendevano anzitutto perché non avevano molti altri argomenti di conversazione con cui passare le giornate.»rnA Casedisopra, nel cuore degli Appennini, l'estate è finita eppure in giro si vedono ancora dei forestieri: un geologo impegnato a studiare il territorio e un architetto inglese innamorato del posto. Nel frattempo ha cominciato a piovere senza tregua e l'acqua dà non poco filo da torcere all'ispettore della forestale Marco Gherardini, detto """"Poiana"""". La pioggia divora interi costoni della montagna portando con sé strade, alberi e forse anche uomini. A parte ciò, in paese tutto sembra tranquillo. Fino a che, proprio il giorno prima di andarsene, il geologo non sparisce misteriosamente. E dopo la sua scomparsa una serie di aggressioni turba la vita di Casedisopra. A indagare ufficialmente è il giovane maresciallo dei carabinieri Barnaba. Ma molto presto Poiana dovrà intervenire in prima persona, sia pure non ufficialmente. E ad aiutarlo, con la ruvidezza montanara che gli è consueta ma anche con saggezza, sarà chi conosce il territorio e sa leggere i segni con cui la montagna parla all'uomo: il mitico Adùmas."" -
Umanesimo industriale
L’antologia, a cura della Fondazione Pirelli, documenta l’esperienza di «Pirelli. Rivista d’informazione e di tecnica», pubblicata fra il 1948 e il 1972.rnrn La collezione completa della Rivista è conservata presso l’Archivio Storico del Gruppo ed è costituita da 131 numeri originali del magazine e da un fondo fotografico di circa 6000 immagini: 3500 le fotografie a corredo degli articoli originali e quasi 2500 le inedite, in parte selezionate per questo volume. -
Non avere paura di cadere. La libertà al tempo dell'insicurezza
A cinquant'anni dalla «primavera in cui le strade e le piazze del nostro paese risuonarono del vibrante grido di libertà», quel concetto delicato e prezioso, coltivato dalla generazione dei baby boomer, è a rischio di collasso. rnrn«Memori delle tirannie che l'avevano mortificata, nella seconda metà del Novecento abbiamo amato il carattere esaltante della libertà come liberazione da ogni catena. Ma ora che finalmente abbiamo raggiunto tale condizione, nuove ombre si allungano attorno e dentro di noi.»rnrn A cinquant'anni dalla «primavera in cui le strade e le piazze del nostro paese risuonarono del vibrante grido di libertà», quel concetto delicato e prezioso, coltivato dalla generazione dei baby boomer, è a rischio di collasso. La sempre maggiore richiesta di sicurezza, la ricerca di qualcuno o qualcosa in grado di restituire un po' di ordine, rischiano oggi più che mai di farci sacrificare la tanto agognata libertà e di indebolire le basi di solidarietà, tolleranza e fratellanza su cui la nostra società si fonda. Avremmo bisogno, sostiene Mauro Magatti, di una libertà che sappia essere responsabile, una libertà capace di indignazione, dedizione, affezione, in grado di non rinchiudersi nella consolazione di un godimento solipsistico ma di creare nuovi legami, una libertà che sappia ricostituire luoghi e processi di produzione di senso collettivo. E poiché la libertà va allenata, individualmente e collettivamente, ecco allora cinque «movimenti» che, come una ginnastica, possono aiutarci a sbloccare ciò che si sta intorpidendo. Primo: dire no, opporsi, resistere, dissentire. Secondo: coltivare lo spirito di iniziativa. Terzo: farsi ingaggiare, senza farsi imprigionare. Quarto: lasciare andare. Quinto: far circolare la libertà. Perché la libertà è una sfida, eccitante, complessa, quotidiana, che non riguarda mai solo l'individuo, ma ogni relazione che prende forma negli ordini sociali, culturali e politici. È un delicato equilibrio che, come acrobati su un filo sottile, possiamo raggiungere solo mettendo da parte la paura di cadere. «Non avere paura di cadere quindi, non perché si possa riuscire a non cadere mai, ma perché la caduta è parte integrante dell'esercizio della libertà, meraviglioso e sempre imperfetto, che richiede allo stesso tempo coraggio e accortezza, solitudine e, insieme, solidarietà.» -
Cristoforo Colombo. Il marinaio dei segreti
Chi era il grande Scopritore, il capitano «nato lanaiolo e morto ammiraglio del mare oceano»? Per svelare il «vero» Colombo, Giulio Busi dà vita a un racconto corale, vivace e multiforme, in cui spiccano i tanti personaggi che manovrano la storia come i marinai portano una nave. Alla passione e al coraggio, s'uniscono la violenza, la sopraffazione, il tradimento. Quello di Cristoforo Colombo è un mondo smisurato e aperto come il mare. E come il mare può essere minaccioso, estraneo, mortale.rnrnSolitario, scontroso, testardo. Un eroe romantico, capace di superare ogni avversità. Un uomo volitivo, dotato di grande fascino personale. Un genio intrattabile, un formidabile parlatore e un cavaliere senza paura e, spesso, senza pietà. Cristoforo Colombo fu probabilmente tutto questo. Ma se fosse stato solo questo, la sua impresa sarebbe rimasta, al massimo, un romanzo di gesta, sullo sfondo di mari esotici. Non il viaggio transoceanico che ha cambiato per sempre la geografia e la storia del mondo. Chi era, allora, il grande Scopritore, il capitano «nato lanaiolo e morto ammiraglio del mare oceano»? Nella fantasia di dilettanti, complottisti e novellatori d'ogni genere, il «vero» Colombo è sempre qualcun altro. Dalla Galizia alla Catalogna, dal Portogallo alla Polonia, gli sono state attribuite infinite patrie, una più improbabile dell'altra. La distorsione biografica ha fatto scorrere fiumi d'inchiostro. Proprio perché lui, l'uomo in carne e ossa, di cui ci parlano i documenti, ha avuto una vita strana, contraddittoria, segretamente fuori luogo. Cristoforo Colombo naviga da par suo. Quasi sempre evita le secche. Talvolta, fatalmente, s'arresta, si scontra, perde la rotta. E, con lui, sbagliano e s'arrestano quanti lo seguono e condividono la sua sorte. Perché, dietro l'eroe solitario, in realtà si stende una fitta rete di amicizie, protettori e investitori che puntano su di lui. Per svelare il «vero» Colombo, Busi dà vita a un racconto corale, vivace e multiforme, in cui spiccano i tanti personaggi che manovrano la storia come i marinai portano una nave. Alla passione e al coraggio, s'uniscono la violenza, la sopraffazione, il tradimento. Quello di Cristoforo Colombo è un mondo smisurato e aperto come il mare. E come il mare può essere minaccioso, estraneo, mortale. Negli ultimi decenni l'immagine del navigatore è stata rivisitata, criticata, attaccata per aver tradito, ridotto in schiavitù e sterminato gli indios che lo avevano accolto festosamente e pacificamente. Via i monumenti, via il suo nome da strade e piazze. Ma, «prima di condannarlo senz'appello, facciamolo almeno cominciare. Godiamo con lui l'ebbrezza della partenza, lasciamo che prenda il mare, aspettiamo che sogni il suo sogno». -
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
In questa biografia Elisabetta Rosaspina cerca di esplorare gli aspetti meno noti della personalità di Margaret Thatcher. La «figlia del droghiere», timida, secchiona e caparbia. La giovane donna che si dedica anima e corpo alla politica, ma non trascura gli abiti, i cappellini, le borsette, i divertimenti e i corteggiatori. rnrn""Non sono stata fortunata, me lo sono meritato""""rnrnrn Il mondo la ricorda come la dispotica, implacabile Lady di ferro. Sempre in armi. Per difendere le isole Falkland dalle rivendicazioni dell'Argentina e l'Occidente dalla voracità dell'Orso sovietico durante la guerra fredda. Per domare i minatori in sciopero e le spinte indipendentiste dell'Irlanda del Nord. Per sconfiggere (tre volte di seguito) i laburisti alle elezioni, per imporre la sua «rivoluzione conservatrice», per smantellare l'assistenzialismo statale, per favorire un «capitalismo popolare», per risanare l'economia britannica a qualunque costo, umano e sociale. E, infine, per mantenere la sterlina fuori dall'Eurozona. Da est a ovest è rimbalzato quel soprannome, Iron Lady, a mano a mano che infrangeva tutti i soffitti di cristallo: prima donna leader dei Tory, dell'opposizione e, nel 1979, di un governo occidentale. Per undici anni e mezzo è stata la donna più potente al mondo e il primo ministro più longevo del XX secolo in Gran Bretagna. Dietro la maschera severa e intransigente che Margaret Thatcher indossava ogni mattina, dopo aver preparato il breakfast al marito, c'era però molto altro. In questa biografia Elisabetta Rosaspina cerca di esplorarne alcuni aspetti meno noti. La «figlia del droghiere», timida, secchiona e caparbia, che a Oxford si riscatta da una scialba vita di provincia. La giovane donna che si dedica anima e corpo alla politica, ma non trascura gli abiti, i cappellini, le borsette, i divertimenti e i corteggiatori. La moglie in carriera che organizza la sua vita fra casa e Westminster. La madre assente, senza rimorsi. La femminista, ma solo per sé. La candidata insicura, che si affida a un team di creativi per cambiare la sua voce e la sua immagine. La comandante in capo della war room , che non dorme di notte trepidando per i «suoi ragazzi» al fronte nell'Atlantico del Sud. L'ambientalista, che è tra i primi leader mondiali a preoccuparsi del cambiamento climatico. Imbattuta, si è creduta imbattibile. Le sarà fatale il Consiglio europeo di Roma, nell'ottobre 1990, quando Giulio Andreotti, al vertice dei capi di Stato e di governo, le farà capire che è rimasta sola contro tutti. L'ultimo atto, il voltafaccia dei suoi stessi ministri. Sopravvivrà a se stessa, in un lento e triste declino. Ma avrà la regina, amica e nemica, ai suoi funerali. Un onore che Elisabetta II aveva concesso soltanto a un altro primo ministro, Winston Churchill."" -
Bacche, superfrutti e piante miracolose. Il mondo degli integratori e dei cibi dalle mille promesse
Informazioni utili, strumenti pratici e spunti per riflettere sul nostro comportamento come consumatori e prendere decisioni più consapevoli..rnIntegratori, fitoterapici, nutraceutici, superfood sono termini ormai di uso quotidiano, riferiti a prodotti che ci vengono prescritti dal medico, consigliati dal farmacista, sponsorizzati con enfasi dall'influencer di turno. «Ma funziona?» Quante volte ci siamo posti questa domanda leggendo su una rivista del frutto all'ultima moda che spopola tra le star o guardando l'integratore appena acquistato. Cosa fare di fronte a questa offerta vastissima, apparentemente in grado di risolvere o prevenire ogni nostro disturbo? A chi rivolgersi per fugare il sospetto della «bufala»? Come ci rivela Renato Bruni, docente di botanica farmaceutica all'Università di Parma, la questione è tutt'altro che semplice. Anche chi si occupa di materie scientifiche fa fatica a dare risposte immediate e definitive sui singoli casi. Invita quindi il lettore a sviluppare uno spirito critico, fornendogli una bussola per navigare in modo autonomo tra le infinite possibilità offerte dal mercato. Partendo dalle pillole miracolose a base di pomodoro che hanno avuto successo in America nell'Ottocento, passando dall'aronia all'açaí, dal cranberry agli isoflavoni della soia, dal riso rosso alle miscele di caffè, per arrivare infine ai repellenti per le zanzare, l'autore ci racconta il mondo degli integratori e dei superfrutti attraverso i casi più esemplari. Senza nascondere quanto sia complicato per gli scienziati, da una parte, avere sotto controllo tutta la filiera e per gli organismi di vigilanza, dall'altra, dirimere ogni dubbio e garantire dati certi e guide sicure per il consumatore finale. Dopo aver smascherato le narrazioni del marketing, che spesso assecondano il nostro desiderio di trovare una soluzione semplice a problemi complessi, Bruni ci conduce per mano nei meandri della letteratura scientifica e degli studi di laboratorio. -
Un green new deal globale. Il crollo della civiltà dei combustibili fossili entro il 2028 e l'audace piano economico per salvare la Terra
Con venticinque anni di esperienza nel promuovere cambiamenti simili a questo nell'Unione europea e nella Repubblica popolare cinese, Rifkin presenta la sua visione su come rivoluzionare l'economia globale e salvare la vita sulla Terra.rn«Ancora una volta Jeremy Rifkin ha messo la sua brillante mente al servizio delle maggiori sfide dell'umanità, mostrando in termini convincenti come il modo di procedere cui siamo abituati, in campo economico, debba assolutamente mutare. Un Green New Deal è una chiara tabella di marcia per il passaggio dell'economia statunitense a un'era post carbonio e una visione stimolante di quella che potrebbe essere l'opportunità economica più promettente della nostra vita. È una lettera obbligata per investitori, imprenditori e politici.» – Sir Richard Bransonrn«Vivere dei giacimenti di combustibili fossili per oltre due secoli ci ha indotto erroneamente a immaginarci un futuro senza fine. Ora il conto è arrivato ed è il cambiamento climatico. Davanti a noi, adesso, c'è l'età della resilienza»rnrnUna nuova visione sul futuro dell'umanità sta rapidamente guadagnando slancio. Di fronte a un'emergenza climatica planetaria, una giovane generazione sta promuovendo un dibattito sull'ipotesi di un Green New Deal e dettando il programma di un audace movimento politico capace di rivoluzionare la società. Sono i Millennial a farsi carico del problema del cambiamento climatico. Se il Green New Deal è diventato un tema fondamentale nella sfera politica, nel mondo delle imprese sta emergendo un movimento parallelo che nei prossimi anni scuoterà le fondamenta dell'economia globale. Settori chiave dell'economia si stanno prontamente sganciando dai combustibili fossili a favore dell'energia solare ed eolica, più a buon mercato e accompagnate da nuove opportunità di business e occupazione. Nuovi studi stanno suonando l'allarme: migliaia di miliardi di dollari in combustibili fossili per i quali non esiste più un mercato potrebbero creare una bolla suscettibile di scoppiare entro il 2028, provocando il crollo della civiltà dei combustibili fossili. Il mercato sta parlando e i governi, se vogliono sopravvivere e prosperare, dovranno adattarsi. In questo libro Jeremy Rifkin, autore bestseller del «New York Times» e famoso teorico dell'economia, espone il pensiero politico e il piano economico per il Green New Deal di cui abbiamo bisogno in questo momento critico. La convergenza fra la bolla dei combustibili fossili fuori mercato e una visione politica verde apre la possibilità di un passaggio a un'era ecologica post carbonio, in tempo per prevenire l'aumento della temperatura che ci farebbe superare il limite oltre il quale tornare indietro diverrebbe impossibile. Con venticinque anni di esperienza nel promuovere cambiamenti simili a questo nell'Unione europea e nella Repubblica popolare cinese, Rifkin presenta la sua visione su come rivoluzionare l'economia globale e salvare la vita sulla Terra. -
Le porte del mondo. L'Europa e la globalizzazione medievale
Paolo Grillo ci conduce in un viaggio attraverso le infinite pianure mongole, il continente indiano e l'Africa.rnrn«Per colonizzare un territorio non è sufficiente disporre di capacità tecniche e risorse economiche, bisogna anche valutare che l'impresa valga la spesa e la fatica», per questo non c'è da stupirsi se imprese come l'arrivo dei vichinghi in Nordamerica poco dopo l'anno Mille o la feroce irruzione mongola in Occidente rimasero episodi circoscritti. Ben diverso, invece, fu lo scenario a partire dalla seconda metà del Duecento. Quando la curiosità per il mondo circostante, la sete di guadagno e la fede spinsero molti a intraprendere viaggi e spedizioni rischiose, e i contatti e le transazioni si fecero sempre più intensi al punto di dar vita a una vera e propria «globalizzazione» ante litteram. Ma è un errore, per noi occidentali affascinati dalla figura di Marco Polo, mettere l'Europa al centro di questo processo di connessione come se fossimo stati noi a «scoprire» il resto del mondo. Non fu così. Contrariamente a quanto si pensa, gli europei del medioevo erano consci di vivere alla periferia di un mondo ricco, colto, civilizzato e multipolare, dove avrebbero dovuto ritagliarsi un ruolo sviluppando il dialogo e i commerci, non certo cercando di imporsi con gli eserciti. Quelli che Paolo Grillo ci descrive nelle pagine de ""Le porte del mondo"""" sono mercanti, missionari, uomini di cultura e avventurieri, non conquistatori. Soltanto così l'Europa riuscì a inserirsi pacificamente e fruttuosamente in un mondo più vasto e, spesso, più prospero e tecnologicamente avanzato, e ad arricchirsi di nuove risorse e di nuove conoscenze. Paolo Grillo ci conduce in un viaggio attraverso le infinite pianure mongole, il continente indiano e l'Africa, alla scoperta di quella globalizzazione che permise all'Europa di respirare per decenni un'aria nuova, un'aria destinata a condizionare la cultura e l'economia dell'Occidente latino per i secoli a venire."" -
Il ladro di fulmini. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Nuova ediz.. Vol. 1
Se il fulmine non verrà restituito a Zeus, sarà guerra!rnLe creature della mitologia e gli dei dell'Olimpo non sono scomparsi, ma si sono trasferiti a New York. Percy Jackson non poteva immaginare tutto questo prima di vedere la sua professoressa trasformarsi in una Furia e tentare di ucciderlo. Sarà proprio Percy a indagare sul misterioso furto della Folgore di Zeus e a provare l'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Età di lettura: da 12 anni. -
Il mare dei mostri. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Nuova ediz.. Vol. 2
Riuscirà Percy a conquistare il Vello d'Oro, sopravvivendo alla furia di Polifemo?rnLa vita di Percy Jackson è cambiata da quando ha scoperto di essere un semidio e deve trascorrere le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai suoi simili. Ora il campo è in grave pericolo: l'albero magico che lo protegge è stato avvelenato. Solo il Vello d'Oro può salvarlo! Ma è custodito su un'isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy non può restare a guardare... Età di lettura: da 12 anni. -
La maledizione del titano. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Nuova ediz.. Vol. 3
Un'oscura profezia incombe sui semidei lungo il viaggio verso la dimora del perfido Atlante.rnPercy Jackson, insieme a Talia e Annabeth, deve introdursi in una scuola per portare al Campo Mezzosangue Nico e Bianca, due potentissimi semidei, eludendo la sorveglianza del vicepreside, che si rivela essere un mostruoso emissario del perfido Crono. Creature sepolte da millenni sono tornate alla luce, pronte a servire i Titani contro gli dei dell'Olimpo. Percy e i suoi amici dovranno intraprendere un viaggio ai confini del cielo e sfidare una ferale profezia. Età di lettura: da 12 anni. -
La battaglia del labirinto. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Nuova ediz.. Vol. 4
Il labirinto può condurti ovunque, sempre che tu non ti perda...rnLa guerra tra gli dei dell'Olimpo e i Titani è alle porte, e ancora una volta il Campo Mezzosangue è in pericolo: Luke e il suo esercito sono a un passo dall'invasione. Per difendersi, Percy, Annabeth e Grover devono addentrarsi nel Labirinto di Dedalo, che forse nasconde una via d'accesso al Campo. Un tempo a Creta e ora nel sottosuolo nordamericano, il Labirinto è un mondo sotterraneo che nasconde pericoli e insidie indicibili. Età di lettura: da 12 anni. -
Lo scontro finale. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Nuova ediz.. Vol. 5
La battaglia per la salvezza del mondo è iniziata.rnAl Campo Mezzosangue Percy Jackson e gli altri semidei si stanno preparando per la battaglia contro i Titani. Le armate di Crono sembrano invulnerabili, e ora che una misteriosa spia si nasconde tra i ragazzi del campo, il Signore del Tempo e il suo seguito sono più che mai vicini alla vittoria. Percy e i suoi amici dovranno riconciliare i divini Zeus, Ade e Poseidone, divisi da una millenaria rivalità, e convincerli a unire le forze. Età di lettura: da 12 anni. -
Oceani fuorilegge. In viaggio attraverso l'ultima frontiera selvaggia
Gli oceani sono l’ultimo Far West in cui chiunque può fare qualsiasi cosa, perché nessuno lo sta guardando.rnPochissime sono le «frontiere» rimaste sul nostro pianeta. La più selvaggia, e la meno compresa, è rappresentata dagli oceani: queste immense regioni, troppo vaste per essere controllate, ospitano storie i cui contorni sono spesso indefiniti e ragione e torto, buoni e cattivi, predatori e prede finiscono per confondersi.Ian Urbina, giornalista investigativo del «New York Times», per cinque anni ha viaggiato da una parte all'altra del mondo a bordo di navi – pescherecci, flotte della guardia costiera, navi di pattuglia della polizia marittima, vascelli di gruppi ambientalisti come Greenpeace e Sea Shepherd – per documentare ciò che accade in mare aperto. Fra trafficanti e contrabbandieri, pirati e mercenari, ladri di relitti e pescatori di frodo, conservazionisti e bracconieri inafferrabili, fornitori di aborti semi-illegali, schiavi e clandestini lasciati morire alla deriva, ma anche ecologisti, giustizieri, medici e volontari, Urbina racconta un mondo ricco di coraggio e brutalità, dove sopravvivenza e tragedia camminano sempre a braccetto e il crimine e la violenza rimangono impuniti perché l'incertezza del diritto lascia loro campo libero. «La regola della legge» spiega Urbina «in mare diventa liquida, quando non si sgretola del tutto.» ""Oceani fuorilegge"""" racconta chiaramente come sia possibile che il mare nasconda un mondo distopico, feroce e sovente disumano davanti al quale la società globale, divorata da un appetito insaziabile, chiude più o meno consapevolmente gli occhi. Gli oceani sono l'ultimo Far West in cui chiunque può fare qualsiasi cosa, perché nessuno lo sta guardando.""