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The Outsiders. I ragazzi della 56ª strada
Da quando un incidente d'auto si è portato via i genitori, Ponyboy, 14 anni, vive in equilibro instabile con i fratelli maggiori Darrel e Sodapop, con l'ombra dei servizi sociali a rabbuiare i giorni. La vera famiglia di Ponyboy è però più larga, e abbraccia gli altri membri dei Greaser, la banda dei ragazzi dei quartieri poveri in costante guerra con i Soc, i rampolli con la puzza sotto il naso e i portafogli sempre gonfi. Ma una sera Ponyboy e l'amico fragile Johnny conoscono due ragazze Soc, e si scoprono meno diversi di quanto credessero. Nella lunga notte, lo sconfinamento innesca però una spirale di rabbia violenta, mettendo Soc e Greaser di fronte all'unica domanda che non si sono mai posti: è davvero il quartiere in cui siamo nati a determinare chi siamo, e ancor più chi diventeremo, oppure tutti, ricchi o poveri, lottiamo con gli stessi dilemmi, e ammiriamo gli stessi tramonti? -
Ink
Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio... -
Il mio calcio libero
Un libro che trabocca di passione autentica, assoluta, e che Barbara ha scritto per tutte le bambine, per tutte le ragazze, per tutte le donne che, proprio come lei, si trovano a essere le prime o le uniche in un mondo quasi totalmente al maschile.rnrn“Avevo tre o quattro anni al massimo, e i miei pomeriggi trascorrevano con gli occhi incollati al prato, attratta da un desiderio fortissimo di giocare, ma ancora muto. Il primo a dargli voce fu l’allenatore di mio fratello: un giorno si avvicinò e mi chiese se non ero stufa di guardare gli altri giocare. Sono entrata in campo e, da allora, nessuno è più riuscito a farmi uscire.”rnrnA poco più di vent’anni da quell’indimenticabile pomeriggio, Barbara è diventata una delle calciatrici italiane più riconosciute e apprezzate, ha conquistato il secondo scudetto consecutivo con la Juventus ed è stata protagonista con l’Italia, nel giugno 2019, del Mondiale francese che ha avvicinato milioni di tifosi al calcio femminile. Il mio calcio libero, scritto con Marco Pastonesi, non è solo il racconto della storia di Barbara, da Bricherasio alla Nazionale. È una dichiarazione d’amore, è un viaggio nei campi un po’ sgangherati del calcio cosiddetto minore, è un libro tecnico e romantico nel quale si spiega mirabilmente il gioco – “il rigore è un giallo, il cross è una poesia, il dribbling è acrobazia, volteggio, funambolismo”. È, in definitiva, un libro che trabocca di passione autentica, assoluta, e che Barbara ha scritto per tutte le bambine, per tutte le ragazze, per tutte le donne che, proprio come lei, si trovano a essere le prime o le uniche in un mondo quasi totalmente al maschile. Che si sono stufate di guardare gli altri giocare. Che un giorno hanno deciso di entrare in campo e di non uscirne più. -
Sabotaggio
Sabotaggio è il terzo, appassionato romanzo dedicato alle avventure di Lorenzo Falcó, personaggio che ha fatto della sfrontatezza e dell’ambiguità le sue carte vincenti, ed è anche l’ennesimo punto messo a segno da uno dei maestri della narrativa contemporanea.rn«Il nuovo romanzo dello scrittore spagnolo immagina una missione per ""sabotare"""" il capolavoro di Picasso nel 1937. Un pretesto per riflettere sull'opera» - la LetturarnParigi 1937. Un capolavoro del Novecento nel mirino di Lorenzo FalcórnÈ la primavera del 1937, in Spagna infuria la guerra civile e l’Europa è spazzata dai venti di un nuovo conflitto mondiale. A Parigi, babele di avanguardie artistiche, esiliati e cospiratori, imperversa con il suo fascino Lorenzo Falcó, spia senza scrupoli al servizio dei franchisti e intramontabile seduttore. L’hanno inviato qui con un duplice incarico: fare in modo che Léo Bayard, famoso pilota francese e uomo di mondo noto alle cronache per il suo sostegno al movimento repubblicano spagnolo, finisca ucciso dai suoi stessi compagni; e per impedire a ogni costo che un dipinto a cui Picasso sta lavorando, l’opera più attesa del momento, raggiunga l’Esposizione universale, dove i repubblicani sperano di ottenere l’attenzione e l’appoggio della comunità internazionale. Per mettere in atto il suo doppio sabotaggio Falcó si finge un collezionista d’arte, calandosi così in una realtà che, nonostante le ombre incombenti, ancora ondeggia tra i tavolini dei caffè e la carta da parati dei salotti letterari."" -
Nel monastero di Crest
Sandrine Destombes lanciata nell’universo del nero francese da Michel Bussi conferma le sue abilità narrative dando forma a un’indagine dall’architettura complessa in cui l’assolata campagna francese si tinge ancora una volta di sangue.rn«Signora, scenda dall’auto.» Sono due ore che il tenente Perceval Benoit della gendarmeria di Crest, villaggio storico nel cuore della Drôme, aspetta seminascosto nella boscaglia che qualcuno superi i limiti di velocità. Adesso la Peugeot 205 è ferma davanti a lui, finalmente, e questa scena esatta, unita agli istanti immediatamente successivi, rimarrà per sempre impressa nella mente di Benoit. La conducente, infatti, invece di ubbidire all’ordine, ingrana la marcia e si dà alla fuga, ma al primo tornante sfonda il guardrail e precipita in un fossato. Per lei, la morte è istantanea, ma l’altra passeggera, una bambina di otto anni di nome Léa, è ferita gravemente e portata all’ospedale. Di lì a poco, nello stesso bosco, a poche centinaia di metri, il corpo di un uomo viene rinvenuto sulla sponda del fiume Drôme. Una vittima sconosciuta, una bambina in coma, un cadavere privato degli occhi: è questo il macabro elenco del rapporto che Benoit consegna alla squadra di esperti della gendarmeria nazionale, arrivati nella cittadina per fare luce sul caso – anzi, su quei casi apparentemente scollegati tra loro, che in comune sembrano avere soltanto un luogo: il monastero di Crest, sorta di eremo staccato dal mondo, dove da anni la sessantenne Joséphine Ballard offre riparo e conforto alle sue ospiti, tutte donne spezzate, gravate da un passato doloroso, vegliando su di loro al pari di un’agguerrita mamma aquila. -
Uomini vicini alla vita
Una toccante celebrazione della vita, talora disillusa, pungente, ma sempre molto umana. Una storia di emarginazione e piccole lotte quotidiane, che già lascia intravedere lo sguardo unico di un autore giovanissimo eppure capace di raccontare, con pacata grazia, le debolezze e le fatiche degli esclusi.«Un'insuperabile interprete dei suoi tempi» – Berliner ZeitungNei primi anni Trenta del secolo scorso Berlino è una città ancora innocente. Sofferente per la sconfitta e i colpi inferti dalla Prima guerra mondiale ma ignara della forza distruttiva delle bombe, è una culla fredda in cui una folla di emarginati cerca rifugio. Sono reduci dal fronte, straccioni, matti, prostitute, uomini e donne dalle esistenze schiacciate, anime povere ma non ancora arrese. La sera, ognuno trascina la propria storia minima al Fröhlicher Waidmann, un locale dove si ascolta la musica di un giovane pianista e si balla, si beve birra e grappa alla menta, si vuole chiudere la giornata con un'illusione di allegria, tramortendo i pensieri prima che il grigiore riaffiori, sempre uguale, all'arrivo dell'alba. È una toccante celebrazione della vita, talora disillusa, pungente, ma sempre molto umana, quella descritta da Ulrich Alexander Boschwitz nel suo primo romanzo; una storia di emarginazione e piccole lotte quotidiane, che già lascia intravedere lo sguardo unico di un autore giovanissimo eppure capace di raccontare, con pacata grazia, le debolezze e le fatiche degli esclusi. E il loro bisogno, feroce, di sottomettere gli altri per non soccombere; per quanto la solitudine e la miseria spingano sempre a cercare un compagno, una panchina e un pezzetto di sole da condividere. -
Happy hour
Il romanzo sull'anima di una nazione. Sagace e illuminante, la riflessione provocatoria di un autore che ha fatto di Milano il centro della sua poetica.rnrnÈ sabato sera, a Milano. I bar e le tavole calde sono affollati per l'happy hour, l'irrinunciabile piccola ""ora felice"""", e in corso Buenos Aires, via dell'abbondanza, la calca dell'aperitivo si confonde con quella dello shopping. Poi, all'improvviso, un uomo si toglie la vita: è il caso zero, quello da cui tutto comincia. Nelle settimane successive, un'inspiegabile epidemia di suicidi paralizza la città. Tra capitani d'azienda e vecchine in pensione, tra chi si impicca in salotto e chi si getta in pieno giorno dalle terrazze del Duomo, l'unico denominatore comune è un male di vivere improvviso e irrimediabile. Mario Spinoza, professore di Letteratura francese, segue questi fatti con interesse. Quando il morbo si aggrava e Milano viene messa in quarantena, ricercarne le ragioni gli pare indispensabile: perché proprio questa città internazionale, città del benessere, città da bere? E perché gli stranieri, anche i più sfortunati, ne sono immuni? Insieme ad Aram, seminarista con velleità rivoluzionarie, e a Mara, studentessa convinta che la """"peste"""" milanese sia paragonabile a quella di Camus, Spinoza cerca di rispondere a una domanda fondamentale: esiste ancora, nel nostro tempo, qualcuno in grado di essere felice? Un romanzo sagace e illuminante, la riflessione provocatoria di un autore che ha fatto di Milano il centro della sua poetica."" -
I fiori nascosti nei libri
A volte le pagine di un libro sono il posto più sicuro per custodire un segreto.rnrnI fiori che nascondiamo nei libri sono i segreti che non riusciamo più a raccontare. Rimangono anni, tra le pagine, in attesa che qualcuno porti alla luce la nostra vera storia.rnrnChiara è una giovane e promettente stilista che vive a Firenze. Quando il direttore di un hotel di lusso di Sankt Moritz la invita a organizzare una sfilata per i suoi ospiti, si sente baciata dalla fortuna. Così si mette in viaggio, ma per una bufera di neve arrivare a destinazione diventa impossibile. Alla dogana le consigliano di fermarsi a Villa Garbald, dove Chiara arriva e incontra prima il vecchio custode, Arold, e poi il figlio, Thomas. Entrambi sembrano turbati dalla sua presenza, forse per via della straordinaria somiglianza tra Chiara e la donna di un ritratto appeso in uno dei corridoi, che misteriosamente nottetempo svanisce. Il dipinto ritrae Irena, una ragazza polacca che, per sfuggire alla Seconda guerra mondiale, si è finta cittadina svizzera ed è stata accolta da un'amica della madre a Villa Garbald: lì, insieme ad altre giovani di buona famiglia, impara l'arte della tessitura e conosce Toni, un contrabbandiere. E il loro sarà un incontro che le cambierà per sempre la vita. Silvia Montemurro ci racconta di due donne lontane nel tempo e nello spazio ma legate da un unico destino e compone, tassello dopo tassello, una narrazione appassionante, che ci fa assaporare appieno il potere dei sentimenti, la magia dell'amore, la potenza delle storie. -
Le creature
Massimiliano Virgilio ha scritto un romanzo che non fa sconti, la storia dei ""ragazzi di vita"""" di questo nostro tempo dilaniato e instabile. Racconta l'esistenza così com'è, rendendo universali i dettagli, con il coraggio di chi parla del cuore oscuro delle cose. Insieme a Han siamo tutti invisibili, siamo creature pronte a crescere a qualsiasi costo.rn«Si tratta di un romanzo-svolta, per Virgilio: perché Le creature dice d'un percorso più personale, che incrocia felicemente inchiesta e narrativa, senza per questo sciogliere certi legami col passato.» - Ermanno Paccagnini, La LetturarnLa donna si fa chiamare Leonessa. È lei a mandare avanti una casa famiglia illegale nella periferia napoletana, dove vivono i figli dei clandestini che possono permetterselo. Sta contando delle banconote, mentre alle sue spalle un dobermann ringhia legato alla catena. Liu deve lavorare fuori città e non può tenere suo figlio con sé: paga, lo lascia e se ne va. Han ha quattordici anni ed è cinese, almeno così c'è scritto sul passaporto. Da quel momento iniziano i risvegli nella campagna imbastardita oltre l'aeroporto di Capodichino, dove gli aerei decollano verso mete ignote. Lì, nel cortile, Han incontra l'ucraino Dimitri e il senegalese Ismail, che gli insegnano a rubare magliette di Messi al mercato di Poggioreale. E poi c'è Nina, una sbavatura di inaudita meraviglia su quel quadro di cemento e spazzatura. Loro sono i figli di nessuno. Sono gli invisibili, i """"fantasmini"""". Sono i fiori senza radici, quelli che, però, sono disposti a tutto per prendersi la loro terra.Quando Manuel, il figlio della Leonessa, esce dal carcere e vuole ritornare nel giro, trascinando Han in un vortice di violenza senza uscita, nel cuore del ragazzo il desiderio di salvarsi si risveglia e diventa sempre più feroce. Ma non c'è salvezza che non sia condivisa, anche se il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto."" -
Dove crollano i sogni
Finalista al Premio Giorgio Scerbanenco 2020Bruno Morchio riporta il noir nei sobborghi del Nord Italia, nelle strade dannate di quel Sud del Nord di cui Genova è la capitale. Con una lingua cruda e nuda stila la confessione in prima persona di un’umanità senza innocenza e senza speranza, per la quale nessun assalto al cielo è più possibile, e il vivere è come terra che trema, e frana, sotto i piedi.Dalla periferia della Certosa il mare non si vede. Lì la gente tira a campare tra i capannoni dismessi della vecchia Genova operaia che ora non c’è più, all’ombra del grande ponte autostradale su cui s’infrange ogni occasione di riscatto. A Certosa non c’è nessun posto al sole per la diciassettenne Blondi che abita in un buco d’appartamento insieme alla madre, single trasandata che quando non lavora come infermiera in un ospizio, trascorre le serate a bere. L’esistenza della ragazza è tutta lì, inchiodata all’asfalto, tra le panchine dei giardinetti e il bar di Carmine, ritrovo degli ultras della Sampdoria, a bere e fumare con improbabili amici. Blondi ha una storia con il bello e inconcludente Cris, che sogna di comprarsi una moto e intanto passa da una canna a un “tirello” di ero. Lei, di sogni, ne ha altri. Vuole fuggire in Costa Rica per ricominciare. Servono i soldi, però. E l’occasione giusta. Gli scrupoli, invece, si dimenticano in fretta quando si è disposti a tutto – ma proprio a tutto – pur di scappare. -
Malalai
Una storia al femminile che racconta un Afghanistan inedito attraverso gli occhi di un’eroina indimenticabile.rnrnAl largo delle coste italiane, su uno dei barconi che provano ad approdare a vita migliore, c’è Malalai, una ragazza di diciassette anni. È coraggiosa, uno spirito libero. Il suo nome è quello di un’eroina leggendaria e, anche se è nata sotto la guerra civile, nel suo cuore è ancora vivo il ricordo di un Afghanistan diverso, un posto magico in cui il silenzio degli umani lascia spazio all’ombra allungata dei melograni in fiore, al canto degli uccelli nel mercato di Ka Faroshi, alle distese di pistacchi e di asfodeli gialli, alle cime innevate che si intravedono in lontananza. In quel Paese è cresciuta sua madre Bibi: una donna colta, femminista, intraprendente, che girava col volto scoperto e il cranio rasato. Malalai non l’ha mai conosciuta, ma è a lei che pensa ogni volta che ha bisogno di farsi coraggio. Adesso che a Kabul le strade sono piene di cenere e di uomini armati vestiti come corvi, “cattivi come solo in Afghanistan e nelle favole”, di coraggio ne serve tanto. Bisogna fuggire, sottrarsi a un destino segnato. È suo padre a procurarle un nome e un indirizzo: a Roma c’è un vecchio amico, tutti lo chiamano “il maestro”. È l’ultimo legame con il passato, l’ultimo custode della memoria di Bibi. E Malalai deve andare, per sopravvivere. -
Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)
Reduce da una lunga storia, Leonardo è tornato a Verona, la sua città, e ha ritrovato la vita che lì aveva lasciato. Un nuovo amore non era nei piani, ma si sa, il cuore fa i suoi progetti, e a volte ce li mostra nei modi più inattesi. rnrnLeonardo fa il fotografo, ha trent'anni, gli occhi timidi di chi parla poco e una ferita al cuore che non riesce a rimarginare. Ogni giorno prende il treno per andare al lavoro e sulla carrozza numero 2 incontra il sorriso di Sara, che illumina per un attimo le sue giornate. Qualche volta, però, la paura di amare supera il coraggio di osare. E così, per Leonardo, quella sconosciuta che ascolta musica e scrive su un diario dalla copertina rossa diventa un modo per fantasticare: cosa accadrebbe se finalmente si facesse avanti e decidesse di sfidare il destino? Reduce da una lunga storia, Leonardo è tornato a Verona, la sua città, e ha ritrovato la vita che lì aveva lasciato. Un nuovo amore non era nei piani, ma si sa, il cuore fa i suoi progetti, e a volte ce li mostra nei modi più inattesi. Così un giorno Leonardo capisce che deve tuffarsi – a costo di sembrare un po' pazzo, a costo di farsi male – e lascia sul sedile che di solito occupa la ragazza una fotografia che le ha scattato di nascosto. Il destino lo porterà dentro un negozio di musica, con la luce della notte che filtra dalla serranda semiaperta, insieme a lei: Sara. E gli ricorderà che a volte basta poco – uno sorriso rubato, una bella canzone, un bacio a fior di labbra – per aggiustare un cuore e ricominciare. -
Le cartoline di Leonardo. Il racconto di viaggi e incontri di una mente straordinaria attraverso i suoi manoscritti
Oggi si può ancora scoprire qualcosa di nuovo su Leonardo da Vinci? È possibile svelare segreti finora inediti della sua mente straordinaria? Ebbene sì. La spiegazione sta nel fatto che Leonardo portava sempre con sé un taccuino perché, osservando il mondo, in ogni momento sentiva l'esigenza di prendere appunti e fare schizzi. È così che ci ha lasciato oltre 6000 pagine di manoscritti (o forse anche più, nel caso ci siano ancora fogli ignoti da scoprire, nascosti nelle biblioteche del mondo) che sono una vera miniera, tuttora in larga misura inesplorata. Margherita Melani intraprende in questo saggio un percorso che attraversa tutti i codici di Leonardo per entrare nelle pieghe della sua vita e del suo eccezionale ingegno. Per orientarsi in questo universo multiforme di disegni e scritti - su ogni argomento, dall'anatomia alle macchine, all'architettura, spesso giustapposti senza un apparente criterio e mischiati a note di vita quotidiana -, Melani sceglie il filo conduttore dei viaggi e dei luoghi visitati di persona, o anche solo con la fantasia, da Leonardo. Lo sorprendiamo così a Milano a buttar giù progetti per il Duomo. O avanti e indietro da Firenze, città amatissima con cui ebbe un rapporto sofferto e conflittuale. O ancora a Bormio, con montagne sempre piene di neve, dove vide nascere gli ermellini (forse arriva da qui quello che aveva ritratto tra le braccia di Cecilia Gallerani?). Stupefacenti sono le sue ""cartoline"""", schizzi di luoghi reali - dalla Valsesia alla Toscana - che gli ispirarono i suoi memorabili paesaggi. E come non innamorarsi del suo ingegno sempre affamato di smembrare la realtà, come faceva negli esperimenti anatomici, per capire cosa ci sia dietro un fenomeno come l'eruzione dell'Etna? Dunque, anche se sapete già molto sul """"genio di Vinci"""", aprite ugualmente questo libro: sarà Leonardo stesso a prendervi per mano e ad accompagnarvi nel suo mondo. Prefazione di Alberto Angela."" -
Nella mia testa
Nella mia testa è un caleidoscopio di storie, immagini rubate prendono vita nella fantasia di Nicola Conversa e diventano racconti pieni di ironia, tenerezza e poesia.""Io e mio nonno abbiamo un legame speciale: giochiamo allo stesso gioco da quando avevo dieci anni. Si chiama «Dove stanno andando». Ci sediamo su una panchina, fissiamo gli sconosciuti che passano e proviamo a immaginare cosa fanno nelle loro vite, dove stanno andando, da dove arrivano, a cosa pensano... A volte giochiamo anche con gli oggetti. Inventiamo storie assurde o comiche basandoci su sensazioni, sull’idea che anche le cose abbiano una vita. Penso che inventare storie con mio nonno mi ha cambiato la vita, ha cambiato il mio modo di essere, il mio modo di amare. Pesciolini rossi, autobus, poltrone di cinema animate mi hanno trasformato nell’uomo che sono.«Sai le nostre storie?» gli dico, mentre lui butta fuori il fumo della sigaretta.«Adesso le metto su Instagram.»«E sei bravo?» mi domanda. «Sono belle?»«Le leggono in tanti» rispondo.«E a me? A me che non le leggo, neanche una ne racconti?»Accetto immediatamente. Mi appoggio al muro della chiesa, chiudo gli occhi e quando li riapro, ho dieci anni e sono di nuovo sulla panchina con lui. Parto subito con la mia preferita..."""""" -
Gli orologi del diavolo. Infilato tra i narcos, tradito dallo Stato
Gli orologi del diavolo, scritto con il giornalista Federico Ruffo, che per primo ha raccontato la storia di Gianni in una sua inchiesta a Presadiretta, è l’odissea di un uomo usato come esca e poi abbandonato dallo Stato. Ma soprattutto è una vicenda incredibile, tesa ed emozionante come un thriller ma vera dalla prima all’ultima pagina.rnGennaio 2005. Gianfranco Franciosi, per tutti Gianni, ha venticinque anni e un talento innato come meccanico navale. A Bocca di Magra lo conoscono tutti, le sue giornate trascorrono tra casa, cantiere e il ristorante di famiglia dove passa per litigare con il padre.rnUn giorno riceve una strana visita: due clienti offrono un anticipo da cinquantamila euro in contanti per un gommone velocissimo, con doppio fondo ed equipaggiato con radar e GPS. Gianni si insospettisce, va alla polizia e accetta di aiutare gli investigatori a capirci di più.rnSembra una cosa destinata a risolversi in fretta, invece Gianni scivola in un gioco più grande di lui e, con il passare dei mesi, diventa un agente infiltrato a tutti gli effetti. rnInizia così la sua seconda vita: quattro anni di viaggi in Sudamerica per trasportare enormi quantità di cocaina, quattro anni di festini con i narcos e di riunioni di emergenza con la polizia, quattro anni di paura. Diventa fratello acquisito del boss spagnolo Aurelio e guadagna una collezione di Rolex (“uno per ogni affare che faremo insieme”) ma al tempo stesso perde tutto: l’amore della sua donna, la famiglia, il lavoro. Persino la libertà, quando finisce in carcere vicino a Marsiglia e ci resta quasi un anno perché bruciare la copertura vorrebbe dire condannarsi a morte.rnQuando finalmente la polizia conclude il più grande sequestro di droga mai avvenuto in Europa, Gianni è pronto a riprendersi la sua vita, ma Aurelio sfugge all’arresto e vuole vendetta. È l’inizio di un incubo che continua ancora oggi: Gianni deve rinunciare alla sua identità e sparire nel nulla. -
Novelle
Autore per lungo tempo misconosciuto e progressivamente rivalutato dalla critica, Federigo Tozzi è narratore cardine, con Svevo e Pirandello, della crisi esistenziale dell’uomo del Novecento. In questa edizione sono raccolti in un unico volume i racconti degli anni romani originariamente pubblicati nel 1963: centoventuno novelle, arricchite da notazioni biografiche e citazioni epistolari; corredate da un apparato filologicamente approntato da Glauco Tozzi, figlio dello scrittore, che ne ha curato l’edizione con un approccio scientifico a oggi insuperato. Nucleo autentico della produzione tozziana, nelle novelle trovano posto tutte le tematiche ampliate nei romanzi: dalle vicende psichiche che portano i personaggi all’inettitudine a una rappresentazione allucinata della realtà, dalla ricerca di un rifugio da un mondo infelice al rapporto con la madre, il nichilismo e l’angoscia della giovinezza. -
Ridi ama vivi. Scegli di essere felice con lo yoga della risata e la coerenza cardiaca
Una filosofia e una serie di pratiche in grado di migliorare lo stato fisico, emotivo, mentale e sociale. Un percorso di scoperta, quello di Lara Lucaccioni, profondo, documentato e accessibile a chiunque voglia scegliere di essere felice.rnC’è una via semplice per essere felici. Parte dalla scelta di portare più risate nella propria vita, di essere in allineamento con il proprio cuore e di nutrire amorevolmente le relazioni di qualità attraverso emozioni e attitudini positive. Per riuscirci Lara Lucaccioni, una delle più importanti docenti di Yoga della risata nel mondo, propone un percorso in tre passi, da lei stessa sperimentato e divulgato, per ricaricare la propria batteria energetica e far diventare abitudine ciò che ci nutre e ci fa stare bene. RIDI è il primo passo: approfondisce il potere della risata incondizionata e mostra come immetterla nella propria vita e farla diventare un’alleata nei momenti difficili. AMA è il secondo: basato sui più recenti studi scientifici sul cuore e la sua “intelligenza”, insegna come praticare la “coerenza cardiaca” – la forte sincronizzazione tra cuore e cervello – e gestire emozioni e stress, con l’obiettivo di essere in equilibrio e comunicare al meglio. VIVI è il terzo passo: propone moltissimi esercizi per allenare le nostre emozioni alla felicità, aumentare la nostra resilienza e creare relazioni e comunità connesse e gioiose. -
Così si controlla il mondo. I meccanismi segreti del potere globale
Con l'ampliamento degli ambiti, non solo territoriali, su cui l'uomo può esercitare il suo potere, si sono allargati anche i campi in cui la politica dei singoli Paesi vuole imporre il proprio controllo, e la scienza della geopolitica è tornata ad assumere l'importanza che, in qualche modo, aveva perso dopo la Seconda guerra mondiale, con l'obiettivo primario della supremazia economica. Quello che non è cambiato, sostiene Pedro Baños, esperto spagnolo di strategia politica e militare, sono le strategie per mettere in atto la volontà di dominio e di espansione, la maggior parte delle quali si possono considerare “immortali”. Con il sostegno delle parole di autori senza tempo, da Sun-Tzu a Machiavelli, e attraverso l'esempio di eventi fondamentali della storia moderna e dell'attualità, l'autore svela per la prima volta da dietro le quinte il mondo opaco dei giochi di potere tra le élite politiche internazionali e le tecniche e i trucchi “classici” ancora oggi utilizzati per indirizzare gli eventi e manipolare l'avversario - “Impoverisci e indebolisci il tuo vicino”, “Menti, qualcosa resterà”, “Chi fa le parti si prende quella migliore” e molte altre. E come tutto questo si riversi, a cascata, nella vita di ogni singolo cittadino. -
L'uomo delle castagne
Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca. Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi – infantili, incompleti, deformi – lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l'assassino lo sta fissando. -
Ladra di cuori. La confraternita del pugnale nero. Vol. 16
Dietro le sbarre di una cella angusta, Sola aspetta il ritorno del suo aguzzino. Ma questa notte ha un piano. E se funzionerà, se uscirà viva da quel buco maledetto, sparirà per sempre e nessuno potrà più farle del male. Un anno dopo quella notte, ormai lontana da Caldwell e dalla sua precedente vita di scassinatrice, l'unica cosa a cui Sola deve pensare è proteggere se stessa e la sua amata nonna dalla famiglia dell'uomo che l'aveva rapita, il signore della droga rimasto ucciso durante la sua fuga. La mente della ragazza, però, continua a tornare al passato, al solo uomo che le sia mai stato vicino: Assail, trafficante d'armi per la Confraternita del Pugnale Nero, occhi color argento e – ma lei non lo sa – vampiro. Di certo sa che, voltando le spalle a Caldwell, ha cancellato ogni possibilità di un futuro con Assail. Quando però lui finisce in coma, Sola capisce di essere l'unica in grado di ridare al vampiro una ragione per lottare, e dovrà scegliere se lasciarlo morire o affrontare il passato. Inseguita dal mondo che aveva deciso di abbandonare, si troverà coinvolta in una guerra di cui non comprende il senso, mentre serpeggia la minaccia di un nuovo letale nemico. E una volta scoperta la natura di Assail, seguirà il cuore accettando il suo amore totale, oppure cederà alla paura di dover vivere per sempre in una notte eterna?