Sfoglia il Catalogo feltrinelli001
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8981-9000 di 10000 Articoli:
-
L' eletto
Libera rielaborazione di una leggenda medievale, L'eletto (1951) narra la storia di Gregorio Magno: nato da un rapporto incestuoso, il futuro papa viene allevato da un pescatore; un giorno salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare per decenni come eremita fino a quando, secondo una profezia, viene portato a Roma per occupare la sede papale vacante. Thomas Mann dissolve in un'ironia dal sapore grottesco una materia tragica che affonda le radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, e consegna ai lettori il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e da un grande progetto civile. -
C'è chimica in casa. La scienza quotidiana che ti migliora la vita
Secondo un sondaggio condotto in otto Paesi europei, Italia compresa, il 39% delle persone vorrebbe vivere in un mondo senza sostanze chimiche. «Chimica», in effetti, è una brutta parola. Eppure, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, tutto ciò che vediamo, tocchiamo, odoriamo è fatto di chimica. Persino noi. Dunque che fare di fronte a questa paura irrazionale? Ruggero Rollini ha provato a disinnescarla nel modo più semplice, ovvero mostrando al lettore che i fenomeni che ci circondano sono un universo tutt'altro che ostile, animato dalle stesse leggi che fondano la natura. Supportato dalle ricerche sul campo, passa in rassegna le applicazioni più comuni della chimica nella quotidianità, dalla gestione del calcare ai digestivi fai-da-te, dall'immeritata sfiducia nell'acqua del rubinetto alla celebrazione acritica delle borracce, dal funzionamento di saponi e detersivi al potere disinfettante del cloro, fino alla saliva umana - agente pulente da premio IG Nobel - e all'invenzione casuale e rivoluzionaria del post-it. Così, mettendo in connessione ricercatori universitari e tecnici industriali con l'antica sapienza babilonese, senza tuttavia rinunciare all'ironia e al paradosso, Rollini ci svela come alcuni «rimedi della nonna» funzionino, mentre altri non trovino riscontro. Il tutto con un duplice obiettivo: da un lato accompagnarci nei segreti della materia per renderceli familiari, consegnandoci gli strumenti per riconoscere alleati là dove vedevamo solo nemici, dall'altro aiutarci a smitizzare il patrimonio di antiche credenze, nelle quali troppo spesso amiamo rifugiarci per paura dell'ignoto. Questa documentata e brillante esplorazione ci consegna uno sguardo nuovo sulla realtà che ci circonda. Perché l'approccio scientifico non toglie la poesia nascosta nelle cose, anzi, «riflettere sulle microscopiche interazioni che si nascondono nelle onde del mare, nelle vette delle montagne, in una foglia al sole, nel nostro respiro» ha un fascino sorprendente. Riuscire a trasmetterne anche una minima parte è l'ambiziosa sfida lanciata da queste pagine. -
Nessuno può farti star male senza il tuo permesso. Breve corso di autodifesa emotiva
Questo libro racconta di Elisa e Paolo, due ragazzi alle prese con la difficile gestione delle emozioni e del rapporto con gli altri. È un libro speciale: mentre lo leggi ti aiuta a stare meglio, a superare alcune convinzioni che spesso rendono le cose più complicate di quel che sono, a trovare dentro di te le risorse per affrontare le sfide quotidiane. È un libro magico, pensato per te, per farti divertire e star bene: tu leggilo, leggilo e basta. Al resto, penserà lui. -
La scuola per le buone madri
Frida Liu è una donna in crisi. Il suo lavoro non è all'altezza dei sacrifici fatti dai suoi genitori, immigrati cinesi, per permetterle di frequentare buone scuole. L'ex marito Gust l'ha lasciata per una ragazza più giovane di lei, fissata con il salutismo e magrissima. Solo quando è con Harriet, la sua splendida bimba di poco più di un anno, Frida sente di aver raggiunto quella perfezione che tutti pretendono da lei. Sì, Harriet è probabilmente tutto ciò che ha, ma è anche tutto ciò che desidera. Fino alla sua giornata peggiore. Perché lo Stato tiene d'occhio le madri come Frida. Quelle che al parco giochi leggono il ""New Yorker"""", per dire, e intanto i loro figli si fanno male. E per un solo momento di debolezza, adesso il destino di Frida dipende dal giudizio di una serie di funzionari governativi, che devono decidere se inviarla in un istituto degno del Grande Fratello dove decretare il successo o il fallimento dei suoi sforzi genitoriali. Davanti alla possibilità di perdere Harriet per sempre, Frida deve dimostrare che una cattiva madre può essere salvata. Che può imparare a essere buona."" -
Il figlio del direttore
Michelangelo Borromeo ha i tratti dell'uomo incline (o destinato) alla solitudine, con una disposizione alla battuta e alla freddura, è stato compagno di una donna uscita slealmente dalla sua vita, è devoto alla sua Porsche 911 coupé, alle scarpe inglesi e agli abiti di sartoria, è diviso fra Pavia e la Costa Azzurra, fra le delizie del gourmet e la frenesia dei libri rari. Qualcuno lo potrebbe definire un ""signore"""" (con quel cognome nobile mal portato), ma più probabilmente pesa ancora su di lui l'essere stato figlio di un uomo che ha fatto invece una voracissima carriera negli istituti bancari lombardi. Ed ecco che il Borromeo riceve una telefonata dal cellulare del padre (morto da due anni). Non c'è nulla di sovrannaturale, ma questa misteriosa chiamata riaccende la memoria del genitore, uno spaccone volgare e smargiasso che non ha mai smesso di piagare e umiliare l'esistenza sua e di sua madre. Dal cellulare che chiama da una distanza che vuole essere misurata ai molesti residui di un passato non mai consumato si dipana una avventura che accende, negli immediati dintorni della vita del solitario Michelangelo, nuove balzane amicizie coltivate a Cap d'Antibes, l'apparizione del coetaneo Pirlandello, e di Kirsten, danese ineffabilmente fascinosa. C'è molto da cercare (con humour sgomento), c'è molto da scoprire (con urticante desolazione), c'è molto da rimontare (con agghiacciante comicità), come se, dentro il puzzle confuso della sua identità, il Borromeo avesse bisogno della tessera mancante per essere restituito a sé stesso."" -
Food obscura. Guida alle meraviglie gastronomiche del mondo
Nato dalle menti curiose che hanno creato il mondo di Atlas Obscura, Food Obscura è un immenso banchetto delle meraviglie. Dalla birra cilena fatta con la nebbia all'antica pasta filindeu della Sardegna fino ai piatti tradizionali degli Inuit dell'Artico, Food Obscura ci accompagna alla scoperta delle specialità culinarie dei sette continenti. Non mancano curiosità storiche e informazioni sui ristoranti, le tradizioni e i festival gastronomici più bizzarri del mondo. ""Il principio guida di Atlas Obscura è che la meraviglia può sempre trovarsi dietro l'angolo: non solo in località remote e inesplorate, ma lungo la strada, giù per le scale, dentro un bagno pubblico dell'età vittoriana che oggi ospita una caffetteria londinese. Se il viaggio è un modo stupendo per cercare la meraviglia, in queste pagine scoprirete che le avventure non richiedono per forza un biglietto aereo per una meta esotica: i cibi di cui meravigliarsi sono ovunque."""""" -
Innocente
Rusty Sabich, presidente della Corte d'Appello della Kindle County, è accusato di omicidio. Una mattina, al risveglio, trova la moglie Barbara morta nel letto e per lunghe ore non avvisa nessuno: deve prima cancellare tracce compromettenti? Vent'anni prima Rusty era stato processato e poi assolto per un altro omicidio, trascinando nel fango il nome dell'accusatore Tommy Molto. Che forse adesso ha deciso di vendicarsi. -
Testa alta, e avanti. In cerca di giustizia, storia della mia famiglia
Roma, 17 giugno 1983. Gaia, quattordici anni, esce di casa di primo mattino con lo zaino in spalla. È il giorno del suo esame di terza media. Procede spedita verso la scuola e non sa che, poche ore prima, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione in una camera dell'Hotel Plaza e arrestato suo padre per associazione camorristica e traffico di droga. Quando la televisione lo ritrae all'uscita del commissariato, stretto tra due carabinieri, le manette bene in vista, Gaia smette di parlare. Le immagini, invece, non si fermano: fanno il giro di tutte le prime pagine e dei telegiornali. Perché suo padre è Enzo Tortora, uno dei più famosi presentatori della televisione italiana, noto per i modi eleganti, la vasta cultura, un'integrità intellettuale esemplare. In poche ore (e per mesi) Tortora diventa l'oggetto di una violenta gogna mediatica: il coro di intellettuali e giornalisti è quasi unanime, grida «colpevole». Inizia così uno dei più clamorosi casi di malagiustizia del nostro paese, ma anche un calvario umano che durerà anni, deviando il corso delle vite di tutte le persone coinvolte. In questo libro Gaia Tortora racconta la sua storia, nella consapevolezza che non sia solo sua: ogni giorno tre innocenti finiscono in carcere per errore, più di mille cittadini l'anno. E i media continuano a comportarsi come fecero con suo padre: titoloni per additare i presunti colpevoli e, quando va bene, trafiletti seppelliti nelle ultime pagine a segnalare l'assoluzione, il proscioglimento, l'errore giudiziario. Condividere il proprio intimo dolore, allora, diventa un modo per combattere contro l'ingiustizia, per impedire che tutto ciò si possa ripetere. E andare avanti, come le diceva suo padre, a testa alta. -
In nome dell'amore. Le molte forme di un sentimento antico e misterioso
Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblica. Oggi «tutto avviene nel nome dell'amore», fino a esasperarne il significato e tradendo il valore di quelle domande. Il libro di Stefano Zecchi mette ordine a ciò che chiamiamo - con sincerità o ostentazione - «amore», accompagnandoci in un viaggio alla scoperta dei diversi modi di viverlo e comprenderlo. Dai grandi miti alla filosofia, ai testi della nostra classicità, passando per gli immortali romanzi ottocenteschi, film e canzoni dei nostri giorni, Zecchi ragiona sulla natura del sentimento più affascinante e contraddittorio: amore passionale, romantico, sentimentale, vanitoso; amori sbagliati, impossibili, disperati. Dopo aver indagato le trasformazioni che il linguaggio dei sentimenti ha subito dal secolo scorso a oggi, Zecchi riflette su come siano cambiate le relazioni in seguito alla rivoluzione sessuale, sul matrimonio e sul divorzio, ma anche sui nuovi significati della maternità e sulla continua evoluzione della figura paterna. E poiché «l'amore ci interroga sul senso del futuro, su ciò che lasceremo alle generazioni che verranno», esso si esprime anche nella cura della Terra dei figli. Il viaggio si conclude riannodando i fili che congiungono l'amore alla bellezza, perché «il bene si comprende attraverso il significato del bello e l'amore trova nella bellezza la sua espressione più vera». -
Tre racconti
Nel 1875 Flaubert decide di riprendere un progetto giovanile: scrivere un trittico di storie che riuniscano «il Moderno, il Medioevo e l'Antichità». Nascono così questi Tre racconti (1877), l'ultima opera pubblicata in vita dall'autore e, da molti considerata il suo testamento estetico. Un cuore semplice , la parte ""moderna"""", narra le peripezie di Felicita, una servetta dall'animo generoso. Colorato e scintillante come la vetrata di una cattedrale medievale, enigmatico come un sogno, La leggenda di san Giuliano l'Ospitaliere ripercorre il feroce destino di un uomo sospeso tra santità e follia. Nell'antichità è invece ambientata la vicenda di Erodiade, prima incarnazione del mito di Salomè che, da Oscar Wilde a Nabokov, attraverserà la letteratura del Novecento."" -
L'ultimo unicorno
«L'unicorno viveva in un boschetto di lillà, completamente sola.» Nella sua foresta incantata, dove è sempre primavera, non giungono notizie dal mondo, non sa che fuori tutto è cambiato. Un giorno però, ascoltando per caso la conversazione di due cacciatori, viene a sapere che gli unicorni sono spariti. È l'ultima della sua specie. Cos'è successo ai suoi simili? Per scoprirlo, decide di partire e inizia un viaggio che la porterà attraverso villaggi e città, aride lande e prati fioriti, montagne rocciose e infinite pianure. Incontrerà una strega cattiva e un mago gentile, una donna coraggiosa e un principe leale, e tanti altri personaggi. Imparerà cosa significhino le gioie e i dolori dell'essere mortali, fino a giungere al castello di un re triste e crudele, dove si compiranno tutti i destini. -
Questo mondo è per te. Ediz. a colori
Un albo che racconta in modo poetico l'arrivo di una nuova vita e le meravigliose avventure che incontrerà ogni giorno, crescendo. Dal conforto delle braccia di mamma e papà alle piccole scoperte quotidiane, dalla meraviglia di fronte alla natura ai giochi con i nonni e con gli amici. Due dei più grandi nomi della letteratura per l'infanzia ci regalano un testo ricco di dolcezza e musicalità che incanterà grandi e piccini. Età di lettura: da 4 anni. -
L'uomo che cadde sulla terra
Kentucky, anni ottanta. Un individuo misterioso che si fa chiamare Thomas Jerome Newton fonda un'azienda tecnologica che commercializza stupefacenti e innovative invenzioni e in breve accumula una fortuna. Dice di essere inglese, ha un aspetto pallido, gentile e fragile, un'intelligenza acutissima, vive in solitudine e sembra dedicarsi a un compito sconosciuto. Chi è davvero Newton? Da dove arriva? «Non era un uomo, eppure era molto simile a un uomo»: così lo descrive l'autore. Perché Newton è in realtà uno dei trecento superstiti del pianeta Anthea, un mondo morente devastato dalle guerre atomiche, ed è giunto sulla Terra per cercare il modo di trasportarvi la sua gente e metterla così in salvo. Ma la sua missione non sarà semplice… Il romanzo di un outsider della fantascienza, un appassionante racconto ma anche un'amara riflessione sulle contraddizioni degli esseri umani, sul potere, sull'approccio verso ""l'alieno"""" che si apre a molteplici interpretazioni e ha ispirato, tra l'altro, l'iconico film con David Bowie del 1976."" -
Aristotle e Dante si immergono nelle acque del mondo
Aristotle Mendoza e Dante Quintana si sono innamorati, ma adesso devono imparare a coltivare il loro amore, in un mondo che sembra sfidare la loro stessa esistenza. Nessuno sembra capirli, ma i due ragazzi sono ben decisi a trovare la propria strada. Quando però Ari si trova a dover fronteggiare una perdita dolorosa, dovrà combattere come mai prima per costruirsi una vita che sia veramente, gioiosamente sua.«Come fai a ricordarti tutte quelle cose che ti ho detto, Ari?»«Perché mi hai insegnato anche ad ascoltare le persone che hanno qualcosa da dire.»«Non te l'ho insegnato io. L'hai imparato tutto da solo.» Mi aveva baciato.«Vieni a nuotare con me. Immergiamoci insieme in tutte le acque del mondo.» -
Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti
«I nostri nemici finiranno all'Inferno; le nostre mamme in Paradiso; ma a noi un po' di Purgatorio non lo leva nessuno. Per questo il Purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. Meglio sapere per tempo quel che ci aspetta. Dante stesso pensava di finirvi da morto, nel girone dei superbi...». Aldo Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta che inventò l'Italia». Il romanzo della Divina Commedia, dopo l'Inferno, racconta ora il Purgatorio: il luogo del «quasi», dell'attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l'uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. La tecnica narrativa è la stessa di ""A riveder le stelle"""". La ricostruzione del viaggio nell'Aldilà viene arricchita dai riferimenti alla storia, alla letteratura, al presente. Il Purgatorio è il luogo degli artisti: il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi che cita l'amico di Dante, Giotto. Ci sono i condottieri pentiti nell'ultima ora: Manfredi con il ciglio «diviso» da un colpo, Bonconte delle cui spoglie il diavolo ha fatto strazio, Provenzano Salvani che si umiliò a chiedere l'elemosina per un amico in piazza del Campo a Siena. E ci sono le donne: gli occhi cuciti dell'invidiosa Sapìa, le lacrime disperate della vedova Nella e la splendida apparizione di Pia de' Tolomei, l'unico personaggio a preoccuparsi per la fatica di Dante, «Deh, quando tu sarai tornato al mondo/ e riposato della lunga via...». Nel Purgatorio, oltre a descrivere il Bel Paese, il poeta pronuncia la sua terribile invettiva civile: «Ahi serva Italia, di dolore ostello...». E in cima alla montagna, entrato nell'Eden, ritrova Beatrice, più bella ancora di come la ricordava. Dante trema per l'emozione, piange, perde Virgilio, e si prepara a volare con la donna amata in Paradiso. E ognuno di noi, dopo due anni di pandemia, ha capito quello che il Purgatorio vuole significare. Può così sentirsi come Dante: «Puro e disposto a salire a le stelle»."" -
Una dote di sangue
Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte. -
I lupi dorati
1889. L'Esposizione Universale ha immesso nuova linfa alla città di Parigi, ma ha anche portato alla luce antichi segreti. Nessuno conosce le oscure verità quanto Séverin Montagnet-Alarie, cacciatore di tesori e ricco albergatore. Il potentissimo ordine di Babel lo contatta per costringerlo ad aiutarli in una missione, e Séverin si trova così a inseguire un tesoro che mai avrebbe immaginato: la sua vera eredità. -
Prima dell'Incal. Ediz. integrale
Fumetto dal carattere esplicitamente mistico, Incal racconta le avventure di John Difool e dei suoi compagni. Il loro mondo è un lontano futuro, un'epoca barocca di alta tecnologia e di grandi contraddizioni. Ma chi era Difool prima che l'Incal facesse di lui l'antieroe più famoso della Nona Arte? In questo volume scopriamo le avventure della sua giovinezza come aspirante detective, come sempre narrate con grande vivacità. Ancora una volta, l'immaginazione di Jodorowsky fa meraviglie. -
Percoco
In una Bari che si sta riprendendo lentamente dopo la Seconda guerra mondiale, la famiglia Percoco vive la sua esistenza borghese e illusoriamente irreprensibile. La realtà però è molto diversa: Vittorio, il maggiore dei tre figli, è in galera, Giulio, il piccolo di casa, è affetto dalla sindrome di Down e Franco, il protagonista della storia, sembra l'unico a non dare problemi. Ma la sua immagine di studente modello è solo una facciata e presto tutte le sue inettitudini, compulsioni e paure esploderanno devastando la quiete di una comunità intera. Basato su una storia vera, questo romanzo ha ispirato il film ""Percoco. La vera storia del mostro di Bari""""."" -
Vita di Marcel Proust
Questa monumentale biografia di Marcel Proust, apparsa in Francia nel 1996, fa giustizia della leggenda che, alimentando la confusione o sovrapposizione tra l'autore e il personaggio del Narratore della Recherche, si è in gran parte sostituita alla reale comprensione della vita e dell'opera dello scrittore. La leggenda, fatta in parte di menzogne e in parte di mezze e superficiali verità, nutrita di congetture avventate e di interpretazioni di bassa cucina psicanalitica, è costituita di una serie di luoghi comuni pigramente accettati e ormai solidamente radicati. Tadié si è posto da una prospettiva storica più alta, resa possibile anche dalla pubblicazione della Correspondance proustiana e dalla consultazione dei manoscritti della Recherche, ricollocando i fatti nella cornice sociale e culturale in cui sono maturati, fermandosi alla loro inoppugnabile evidenza e mettendoli al servizio del mistero dell'opera che dovevano aiutare a capire senza l'assillo e l'ingombro di una interpretazione preventiva. Dopo tanti biografi che si sono voluti imporre come critici, Tadié è il primo critico che ha scelto di far confluire tutte le sue conoscenze in una biografia. Lo ha fatto con sapienza e sensibilità, passione e rigore, ma anche con pudore e rispetto, lasciando il centro della scena alla lampante chiarezza delle circostanze appurate, degli atti compiuti e delle parole pronunciate, e riducendo la loro interpretazione a quella misura di trasparenza e di invisibilità che Proust tanto amava nella recitazione della Berma.